Una domanda impossibile per Artemisia Gentileschi: grande partecipazione al Test di Turing alla BRIGHT Night
Sono già oltre 350 le persone che hanno partecipato all’originale Test di Turing “Una domanda impossibile ad Artemisia Gentileschi” progettato dal Dipartimento di Informatica insieme al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa per sondare qual è la capacità umana di riconoscere la scrittura artificiale. Il primo appuntamento con il test è stato venerdì 29 settembre allo stand del Dipartimento di Informatica in Piazza dei Cavalieri in occasione di BRIGHT Night, la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, dove il pubblico ha potuto partecipare all’esperimento ascoltando un podcast in cui il filosofo Adriano Fabris, professore di Filosofia morale presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, pone una domanda sul legame tra arte e vita alla pittrice Artemisia, interpretata dall’attrice Pamela Villoresi.
Nel podcast, diretto dal regista Igor Horvat e disponibile a questo link, la domanda è sempre la stessa ma le risposte sono diverse: una è scritta da un umano, la drammaturga Daniela Morelli, l’altra è scritta dall’Intelligenza Artificiale, ChatGPT. Il pubblico può, sul proprio cellulare o a casa sul computer, ascoltare la domanda del filosofo e le due risposte di Artemisia. A quel punto deve rispondere al semplice quesito: “Quale delle due risposte è stata scritta da un umano?”. Alla guida dell’esperimento ci sono Paolo Ferragina e Giuseppe Prencipe, entrambi professori di Informatica all’Università di Pisa, che si sono occupati di “addestrare” l’intelligenza artificiale.
Le prime reazioni al test sono state illustrate durante una conferenza stampa che si è tenuta nel rettorato dell’Università di Pisa e a cui hanno partecipato, moderati dalla professoressa Veronica Neri, il direttore del Dipartimento di Informatica Vincenzo Ambriola, i professori Adriano Fabris, Paolo Ferragina, Giuseppe Prencipe, la drammaturga Daniela Morelli e il regista Igor Horvat, che ha presentato un breve video sulla prima giornata dell’esperimento.
Da sinistra: Vincenzo Ambriola, Giuseppe Prencipe, Daniela Morelli, Adriano Fabris, Paolo Ferragina, Igor Horvat, Veronica Neri.
“Durante la giornata della BRIGHT Night abbiamo avuto modo di vedere la reazione delle ragazze e dei ragazzi che hanno fatto il test e assistere alla loro sorpresa nel capire che rispondere alle domande non era affatto semplice – ha commentato il professor Vincenzo Ambriola, direttore del dipartimento di Informatica – Adesso porteremo avanti l’esperimento, curiosi di conoscere i risultati a cui porterà”.
“L’esperimento ha accordato diverse discipline, la filosofia, l’informatica, la drammaturgia e il teatro, con la partecipazione di una grande attrice come Pamela Villoresi – ha aggiunto Daniela Morelli – La possibilità di unire tutte queste discipline è un esempio di ricerca creativa, che avvicina ricerca umanistica e ricerca scientifica creando un’occasione di contaminazione unica tra saperi”.
Per avere i primi risultati, sarà necessario aspettare qualche altra settimana per tirarne le prime somme. L’esperimento sarà ripetuto durante l’Internet Festival sabato 7 e domenica 8 ottobre alle Benedettine (maggiori informazioni sull’evento a questo link). Chiunque può comunque partecipare al test collegandosi alla pagina web dedicata.
Due docenti dell’Università di Pisa nominati nella Commissione nazionale grandi rischi
BRIGHT Night 2023: la ricerca in piazza conquista il pubblico di Pisa
Una notte all’insegna della ricerca, con oltre 400 ricercatrici e ricercatori impegnati in 45 stand interattivi e 26 talk nelle piazze principali del centro storico e nei laboratori, quattro passeggiate con la scienza e una pedalata all’insegna della mobilità sostenibile che a toccato i luoghi più suggestivi di Pisa, tra cui Piazza dei Miracoli. Sono questi i numeri di BRIGHT Night 2023, che ha Pisa ha avuto come protagonista l’intero sistema universitario e della ricerca e un programma di eventi nato dalla collaborazione tra Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna, CNR, INFN, INGV, EGO-Virgo e Scuola IMT Alti Studi Lucca.
La giornata ha avuto inizio con i laboratori per le scuole organizzati nei dipartimenti, nelle biblioteche, nei musei, nelle sedi universitarie e nei centri di ricerca con circa duemila ragazzi che hanno potuto assistere a lezioni, visitare laboratori, fare esperimenti e giochi insieme ai ricercatori e alle ricercatrici. Solo il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale ne ha ospitati 600; al CNR ne sono arrivati ben 500.
E poi nel pomeriggio, visite speciali nei musei e nelle biblioteche e tante attività all’interno delle sedi universitarie e nei centri di ricerca con laboratori aperti a tutti.
Una vera festa della scienza, partecipatissima fin dalle prime ore del pomeriggio, che si è conclusa in Logge di Banchi con il Coro e l’Orchestra dell’Università di Pisa che si sono esibiti in un concerto all’insegna di Mozart, Verdi e un inedito del Maestro Manfred Giampietro. Un DJ set di Radioeco ha animato i momenti finali della BRIGHT Night.
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Per tutti e per ciascuno - appuntamenti al Museo di Storia Naturale in occasione del mese mondiale dell'Alzheimer
In linea con la definizione ICOM 2022 secondo cui i musei, “accessibili e inclusivi”, “promuovono la diversità e la sostenibilità”, nei mesi di settembre e ottobre il Museo di Storia Naturale accoglie una serie di iniziative in collaborazione con Associazioni e Residenze Sanitarie Assistite (RSA) che si prendono cura delle persone con Alzheimer.
Le attività proposte prevedono l’ideazione e la costruzione di storie o poesie sui reperti più attraenti delle sale espositive attraverso la tecnica del Timeslips.
Per informazioni sui percorsi è possibile contattare i Servizi Educazione e Mediazione del Museo, Referente: Angela Dini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0502212972.
Tutte le informazioni al link: https://www.msn.unipi.it/it/per-tutti-e-per-ciascuno/
Artemisia e l’intelligenza artificiale: in rettorato la presentazione dei risultati del Test di Turing alla BRIGHT Night
Lunedì 2 ottobre alle ore 11.30, nella Sala Cherubini del rettorato dell’Università di Pisa (Palazzo alla Giornata, Lungarno Pacinotti 44), saranno presentati i primi risultati del Test di Turing effettuato in occasione di BRIGHT Night, la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, allo stand del Dipartimento di Informatica in Piazza dei Cavalieri.
L'esperimento consiste nel far ascoltare al pubblico un podcast diretto dal regista Igor Horvat con le risposte che la pittrice Artemisia Gentileschi – la cui voce è interpretata dall’attrice Pamela Villoresi – dà alle domande sul legame tra arte e vita formulate dal filosofo Adriano Fabris: la sfida è riconoscere quale risposta è scritta da un umano, la drammaturga Daniela Morelli, e quale è scritta dall’Intelligenza Artificiale, ChatGPT. L’esperimento è guidato da Paolo Ferragina e Giuseppe Prencipe, entrambi professori di Informatica all’Università di Pisa.
I protagonisti dell’esperimento illustreranno ai giornalisti i risultati raggiunti. Saranno presenti i professori Vincenzo Ambriola, Adriano Fabris, Paolo Ferragina, Giuseppe Prencipe, il regista Igor Horvat e la drammaturga Daniela Morelli.
Due docenti dell’Ateneo nominati nella Commissione nazionale grandi rischi
Due docenti dell’Università di Pisa, i professori Sandro Paci e Mauro Rosi, sono stati nominati membri della Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi. Costituita con decreto del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare firmato il 31 agosto, la Commissione si è insediata il 28 settembre nella sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma e resterà in carica per cinque anni. È la struttura di collegamento tra il Servizio nazionale della Protezione civile e la comunità scientifica: la sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo del Dipartimento della Protezione Civile e dare indicazioni su come migliorare la capacità di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi.
Il professor Sandro Paci, ordinario di Impianti nucleari al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Ateneo pisano, è stato nominato come componente per il Settore rischio nucleare e radiologico. Già prorettore all’Edilizia tra 2010 e 2016, dal 2018 è componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. La sua attività di ricerca riguarda principalmente lo studio del comportamento di impianti nucleari in condizioni incidentali severe (con danneggiamento del combustibile nucleare). Membro del Comitato scientifico di alcuni dei più rilevanti programmi sperimentali sulla sicurezza dei reattori nucleari in condizioni incidentali severe, è stato responsabile di sei progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea e ha partecipato a progetti comunitari sulla sicurezza degli impianti nucleari di concezione ex Unione Sovietica.
Il professor Mauro Rosi, già ordinario di Geochimica e Vulcanologia, è stato nominato come referente del Settore rischio vulcanico. Nel corso della carriera, ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo delle Scienze della Terra con i suoi studi sui vulcani attivi in Italia e all'estero. Il professor Mauro Rosi ha prodotto oltre cento pubblicazioni su riviste internazionali e nazionali di grande prestigio. Ha anche svolto il ruolo di consulente per conto di autorità governative e organismi internazionali fra cui le Nazioni Unite per l'assunzione di decisioni in materia di protezione civile. È stato chiamato nel 2005 a fare parte della Commissione Grandi Rischi del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, commissione della quale è diventato vicepresidente nel 2012. Dal 2012 è membro della giunta di consulenza scientifica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e nel 2013 è stato nominato direttore dell'Ufficio rischio sismico e vulcanico della Protezione civile. Nel 2014 l'Università di Pisa gli ha conferito l’Ordine del Cherubino.
Inaugurazione BRIGHT Night - La Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori
Venerdì 29 settembre, alle ore 16, in Logge di Banchi, si terrà l’inaugurazione di BRIGHT Night, la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori con protagonista l’intero sistema universitario e della ricerca di Pisa e un programma di eventi nato dalla collaborazione tra Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna, CNR, INFN, INGV, EGO-Virgo e Scuola IMT Alti Studi Lucca.
All’inaugurazione porteranno i loro saluti:
Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario unipi
Alessandra Nardini, assessora Università e Ricerca Regione Toscana
Antonio Mazzeo, presidente Consiglio Regionale - Regione Toscana
Michele Conti, sindaco di Pisa
Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna
Francesco Cardarelli, professore della Scuola Normale Superiore
Tomaso Esposti Ongaro, direttore della Sezione di Pisa dell’INGV
Valerio Boschi, ricercatore della Collaborazione Virgo
Maria Evelina Fantacci, professoressa INFN Sezione Pisa
Vincenzo Longo, Dirigente di ricerca Cnr-IBBA
Francesco Oppedisano, presidente CNA Pisa
Alle ore 16.30, in Logge di Banchi, si terrà un simbolico taglio del nastro per dare il via alle attività di laboratori, esperimenti e talk nelle cinque Piazze della Ricerca. Moltissime attività saranno dedicate ai bambini che, una volta completato il giro delle piazze, otterranno il titolo di “Scienziata/Scienziato per una Notte” e un gadget targato BRIGHT.
Piazze della Ricerca:
Benvenuti nei Cybermondi - Logge di Banchi
Comunità virtuali e società 4.0 - Piazza dei Cavalieri
Radio Benessere: in ascolto di mente e corpo - Piazza Santa Caterina
Intervista al pianeta Terra - Piazza Dante/Palazzo La Sapienza
Mediterraneo: un mare di culture - Largo Ciro Menotti
Alle ore 20.45, il Coro e l’Orchestra dell’Università di Pisa si esibiranno in Logge di banchi e alle 22 la BRIGHT Night terminerà con un brindisi e un DJ set di Radioeco.
Il Gusto della Ricerca
Grazie alla collaborazione con CNA, ogni Piazza della Ricerca ospiterà un angolo dove aziende locali presenteranno e faranno degustare prodotti artigianali del territorio connessi con il mondo della ricerca:
Logge dei Banchi: Regina di Noci - Fattoria Uccelliera
Largo Ciro Menotti: De' Coltelli - Manufatto Cacao
Piazza Dante/ La Sapienza: Azienda Agricola Verdoliva - Birrificio La Staffetta
Piazza Cavalieri: Birrrificio di Buti - I seminanti
Piazza Santa Caterina: Bernardeschi il fornaio di Lari - Salumificio Davide Balestri
L'Università di Pisa promuove un ciclo di eventi nel decennale del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013
L’Università di Pisa celebra quest'anno il 3 ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, con un ricco programma di eventi aperti al pubblico che si terranno tra il 2 e il 27 ottobre. Il filo conduttore sono le molteplici “tracce” che raccontano la complessità del fenomeno migratorio: tracce su terra e acqua, su corpi e menti, su carta e video, visibili e invisibili, molecolari e digitali.
L’inaugurazione della rassegna si terrà il 2 ottobre alle 17 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza” (via Curtatone e Montanara 16) con i saluti istituzionali del rettore Riccardo Zucchi, con la proiezione del cortometraggio “Corpi Estranei” realizzato da studentesse e studenti dell'Università di Pisa nell’ambito del progetto di didattica speciale “e-COOL: Etnografie di COmunità, Oggetti e Luoghi a Lampedusa”, e con la prima tavola rotonda dedicata a esplorare le ragioni delle morti di persone migranti ai confin d'Europa.
I lavori continuano in Sapienza il 3 ottobre dalle 11. Alle 21 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci 2) è prevista la proiezione del film “Europa” del regista italo-iracheno Haider Rashid.
La rassegna continuerà con seminari, presentazioni di libri, proiezioni di film e video e terminerà il 27 ottobre con la proiezione di LOADING ISOLA, video realizzati dal 2021 nell’ambito del progetto di didattica speciale ISOLA – Indagare le Storie globali degli Oggetti quotidiani a LAmpedusa, e con un seminario sull'archeologia del presente come modalità per raccontare le migrazioni attraverso le tracce materiali.
“L’idea generale è stata di riunire le varie ricerche condotte in Ateneo e i contributi di studenti e studentesse per rispondere alla domanda: perché si muore ai confini dell’Europa, e quali tracce lascia il fenomeno migratorio – spiega la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e coordinatrice delle iniziative - Avremo anche diversi contributi video da Lampedusa, isola simbolo con significati molteplici e opposti”.
La giornata nazionale dedicata a chi “ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria” è stata istituita nel 2016 dopo il grande naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, di cui quest’anno ricorre il decennale. All’alba di quel giorno, fece naufragio a mezzo miglio dall’isola un’imbarcazione partita dalla Libia con almeno 512 donne, uomini e minori: alla fine, furono recuperati dal mare e dalla stiva 366 corpi.
“A distanza di dieci anni – conclude Pellecchia - nulla è migliorato rispetto ai pericoli di morte legati alle migrazioni ma, se possibile, le condizioni di chi attraversa i confini per chiedere protezione e prospettive di vita migliori sono peggiorate”.
La rassegna “Tracce” ha il patrocinio della Rete delle Università per la Pace ed è realizzata dall’Università di Pisa, in particolare dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace”, il Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), i Dipartimenti di Biologia, Civiltà e Forme del Sapere, Giurisprudenza, Informatica, Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, Scienze politiche, con la collaborazione del Cineclub Arsenale.
Per info:
Il livello del mare nel 2100 fino a un metro in più rispetto ad oggi
Se le emissioni di gas serra continueranno al ritmo attuale, nel 2100 il livello del mare sulla Terra potrebbe aumentare anche fino a un metro, con danni sempre maggiori per mareggiate e fenomeni estremi. La prospettiva arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Earth System Science Data a cui hanno partecipato i professori Matteo Vacchi (foto) dell’Università di Pisa e Alessio Rovere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia come primo autore.
La ricerca ha messo insieme tutti i dati esistenti relativi al livello del mare durante l’ultimo periodo interglaciale, 125mila anni fa, l’ultimo in cui la Terra è stata lievemente più calda rispetto ad oggi, circa 1-1,5 gradi su scala globale e 3-5 ai poli. Secondo l’atlante on line creato dai ricercatori, il livello dei mari all’epoca era tra i 3 e i 9 metri più alto di adesso.“Nel periodo interglaciale le condizioni climatiche erano dovute a un cambiamento nella configurazione orbitale della Terra – spiega Matteo Vacchi – il riscaldamento climatico odierno deriva invece, in larga parte, dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera dovuto all’effetto antropico”.
A livello globale le zone più vulnerabili all’innalzamento del livello del mare sono gli atolli nel Pacifico e le gradi piane costiere del sud-est asiatico. Per quanto riguarda il Mediterraneo sono particolarmente vulnerabili la laguna di Venezia, l'alto Adriatico, e in generale le grandi piane costiere, per esempio il Volturno di Napoli, ma anche la piana pisana in Toscana, e per il nord Africa le zone costiere pianeggianti della Tunisia, del Marocco e il Delta del Nilo.
Prima responsabile dell’innalzamento dei mari sarebbe la fusione delle due grandi calotte polari del Pianeta, Groenlandia e Antartide. Da questo punto di vista i dati messi assieme dallo studio sono fondamentali per delineare dei modelli climatici futuri. Se infatti si dovesse fondere tutta la calotta glaciale che copre attualmente la Groenlandia, il livello globale del mare salirebbe di circa 7 metri. Se invece si dovesse fondere tutta la calotta antartica l’aumento sarebbe di ulteriori 58 metri.
“Nella Terra ci sono stati dei periodi in cui il livello del mare è salito al di sopra dell'attuale – conclude Vacchi – ma quello che preoccupa oggi sono i tassi di risalita, ovvero l'accelerazione avvenuta negli ultimi 150 anni, in concomitanza con l’inizio della rivoluzione industriale che ha aumentato enormemente le emissioni di gas serra nell’atmosfera”.
Il lavoro pubblicato Earth System Science Data è frutto del progetto WARMCOASTS finanziato dall’Unione Europea, programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 (Grant agreement No. ERC-StG-802414), vinto dal professore Alessio Rovere.
Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione: al via la rassegna “Tracce”
L’Università di Pisa celebra quest'anno il 3 ottobre, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, con un ricco programma di eventi aperti al pubblico che si terranno tra il 2 e il 27 ottobre. Il filo conduttore sono le molteplici “tracce” che raccontano la complessità del fenomeno migratorio: tracce su terra e acqua, su corpi e menti, su carta e video, visibili e invisibili, molecolari e digitali.
L’inaugurazione della rassegna si terrà il 2 ottobre alle 17 nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza” (via Curtatone e Montanara 16) con i saluti istituzionali del rettore Riccardo Zucchi, con la proiezione del cortometraggio “Corpi Estranei” realizzato da studentesse e studenti dell'Università di Pisa nell’ambito del progetto di didattica speciale “e-COOL: Etnografie di COmunità, Oggetti e Luoghi a Lampedusa”, e con la prima tavola rotonda dedicata a esplorare le ragioni delle morti di persone migranti ai confin d'Europa.
I lavori continuano in Sapienza il 3 ottobre dalle 11. Alle 21 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci 2) è prevista la proiezione del film “Europa” del regista italo-iracheno Haider Rashid.
La rassegna continuerà con seminari, presentazioni di libri, proiezioni di film e video e terminerà il 27 ottobre con la proiezione di LOADING ISOLA, video realizzati dal 2021 nell’ambito del progetto di didattica speciale ISOLA – Indagare le Storie globali degli Oggetti quotidiani a LAmpedusa, e con un seminario sull'archeologia del presente come modalità per raccontare le migrazioni attraverso le tracce materiali.
“L’idea generale è stata di riunire le varie ricerche condotte in Ateneo e i contributi di studenti e studentesse per rispondere alla domanda: perché si muore ai confini dell’Europa, e quali tracce lascia il fenomeno migratorio – spiega la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e coordinatrice delle iniziative - Avremo anche diversi contributi video da Lampedusa, isola simbolo con significati molteplici e opposti”.
La giornata nazionale dedicata a chi “ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria” è stata istituita nel 2016 dopo il grande naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, di cui quest’anno ricorre il decennale. All’alba di quel giorno, fece naufragio a mezzo miglio dall’isola un’imbarcazione partita dalla Libia con almeno 512 donne, uomini e minori: alla fine, furono recuperati dal mare e dalla stiva 366 corpi.
“A distanza di dieci anni – conclude Pellecchia - nulla è migliorato rispetto ai pericoli di morte legati alle migrazioni ma, se possibile, le condizioni di chi attraversa i confini per chiedere protezione e prospettive di vita migliori sono peggiorate”.
La rassegna “Tracce” ha il patrocinio della Rete delle Università per la Pace ed è realizzata dall’Università di Pisa, in particolare dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace”, il Centro per l'Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), i Dipartimenti di Biologia, Civiltà e Forme del Sapere, Giurisprudenza, Informatica, Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, Scienze politiche, con la collaborazione del Cineclub Arsenale.