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Comunicati stampa
Mercoledì, 03 Settembre 2014 08:45

Dal PhD plus quindici nuove idee di impresa

Sono quindici le idee di impresa maturate dagli allievi dell'edizione 2014 del PhD plus, il programma dell'Università di Pisa dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca giunto ormai alla sua conclusione. Venerdì 16 maggio, alle ore 14.30, nell'Aula Gerace del dipartimento di Informatica, i ragazzi presenteranno i loro progetti a rappresentanti di aziende e dei Poli tecnologici toscani, tutti soggetti potenzialmente interessati a investire nelle loro idee.

Dopo l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, seguiranno i "pitch" degli allievi: Luigi Francesco Cerfeda (Besos – Bio Engineering Systems for Open Society); Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli (Tour My City); Saverio Citraro (B-Safe); Federico Aiana (Cerbero); Giuseppe Magliano, Davide Spagnuolo (City Enjoyers); Angelo Mario Del Grosso (CoPhI Framework); Gianluca Albanesi (Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation); Serena Giusti, Tommaso Sbrana (IVTech S.r.l.); Hossein Moghaddam (Measure Me); Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto (Open Source Hardware); Gennaro Grande (Sportello Salute); Giovanni Bianchi (Strappo – Sharing is Carrying); Enrico Ciullo (Adotta un ulivo); Simona Daniele, Elisa Zappelli (The "Protein-Interaction Study" Laboratory); Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann, Sakis Stavrakas (Amerigo Boutique Hotel). Tre delle quindici idee di impresa che verranno presentate domani nascono dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.

Il PhD plus ha coinvolto quest'anno 85 dottorandi, 7 dottori di ricerca, 11 tra assegnisti e post doc, 14 laureandi e, novità del 2014, anche 9 docenti e ricercatori dell'Ateneo. Le edizioni precedenti sono state frequentate da circa 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico, con risultati sorprendenti: dall'inizio sono state generate 12 startup che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.

L'Università di Pisa, in particolare con i docenti, i dipartimenti e i progetti di ricerca del settore ingegneristico, è tra gli enti coinvolti in "DronExpo Toscana 2014", la manifestazione che mira a far conoscere le potenzialità dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, più comunemente noti come droni. L'iniziativa, che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 maggio all'aeroporto di Capannori, propone un ricco programma di workshop e dimostrazioni incentrati su questa nuova e affascinante strumentazione e sui suoi possibili utilizzi in ambito civile, che spaziano dall'industria all'agricoltura, dal soccorso alla sicurezza, dalla prevenzione ambientale alla protezione civile, fino al telerilevamento. Si tratta, insomma, di una vera e propria rivoluzione tecnologica, che in un futuro prossimo potrebbe cambiare il modo di lavorare in vari settori produttivi e aprire le porte a nuove figure professionali.

Nell'ambito della manifestazione, venerdì 16 sarà sottoscritto e presentato il Protocollo d'intesa per sviluppare in modo congiunto progetti di studio, ricerca, innovazione e sperimentazione dei droni per impieghi di soccorso pubblico e di difesa civile. Tra i soggetti firmatari ci sono i dipartimenti pisani di Ingegneria civile e industriale, di Energia dei sistemi del territorio e delle costruzioni e di Ingegneria dell'informazione. Aderiscono all'accordo anche Zefiro Ricerca&Innovazione, l'Aeroporto di Capannori, il Dipartimento Nazionale dei Vigili Del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile e due dipartimenti degli Atenei di Firenze e Siena.

Sabato 17 seguirà la dimostrazione di "Idintos", il primo innovativo aereo idrovolante ideato, progettato e realizzato in Toscana da Skybox Engineering, spin-off dell'Università di Pisa, e coordinato dal professor Aldo Frediani nell'ambito di un progetto di ricerca co-finanziato dalla Regione Toscana. La configurazione aerodinamica alla base del prototipo, detta PrandtlPlane, consente la minore resistenza "indotta" fra tutti i sistemi portanti e quindi minori consumi, rumore e inquinamento, insieme con la possibilità di utilizzare diversi tipi di propulsione. Inoltre, specialmente nel campo dei velivoli di aviazione generale e degli ultraleggeri, "Idintos" consente un aumento significativo della sicurezza del volo.

"Il progetto 'Idintos' - ha detto il professor Frediani - ha consentito di studiare, ottimizzare con metodi di calcolo avanzato, progettare e realizzare in 30 mesi un nuovo aeroplano che rivoluziona i concetti della aviazione utilizzati fino a oggi. Il progetto è stato coordinato dalla sezione Aerospaziale del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, con la collaborazione di enti pubblici e privati, quali Edi Progetti, Daxo, Humanware, Dielectrik, CGS, MBVision. Il prototipo è stato mostrato alla fiera di Friedrichshafen in Germania, la più importante in Europa nel campo dei velivoli leggeri, raccogliendo l'interesse dei visitatori di tutta Europa. 'Idintos' ha dimostrato che la nostra Università è capace di produrre idee, ma anche di renderle concrete, attraverso la progettazione del velivolo e il coordinamento per la realizzazione di un prototipo pronto al volo".

A innescare l'allarme fu la tragedia di Sarno in Campania: nel maggio del 1998, in poche ore, decine di frane provocate da ingenti precipitazione uccisero oltre 130 persone. Quel drammatico episodio mise in evidenza la pericolosità del Vesuvio non solo per gli effetti immediati legati ad una possibile eruzione. Per la prima volta, l'attenzione sul rischio vulcanico si focalizzò sulle zone appenniniche vicine dove potevano verificarsi frane e colate di materiale vulcanico, anche molto tempo dopo la fine di un eventuale emergenza eruttiva. Da allora, il dipartimento della Protezione civile ha finanziato vari progetti che hanno coinvolto i geologi delle Università di Pisa e di Bari e della sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le loro ricerche, recentemente pubblicate sulla rivista internazionale "Journal of Map", hanno portato alla realizzazione di una prima mappa di base che permette di effettuare una preliminare grande "zonazione" delle aree potenzialmente a rischio. I ricercatori hanno studiato un territorio di circa 650 km2 che si estende dalle colline Cancello a nord sino alla penisola sorrentina a sud, in pratica tutta la zona preappenninica che circonda la piana vesuviana. Le indagini sono state condotte attraverso una ricostruzione storica degli eventi franosi accaduti negli ultimi 500 anni, attraverso analisi morfometriche, cioè uno studio quantitativo delle caratteristiche dei versanti, e direttamente sul campo.

"Questa mappatura è un primo passo in vista della stesura di piani dettagliati locali – ha spiegato Giovanni Zanchetta ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa- potenzialmente, circa il 57% territorio studiato è da considerarsi ad alto rischio per quanto riguarda la formazione e lo scorrimento di colate rapide di fango (debris flow), circa 38% a rischio medio e solo il 5% basso".

Mercoledì, 03 Settembre 2014 08:18

Dire il desiderio: le forme retoriche dell'amore

selena_simonattiE' un testo quasi del tutto sconosciuto e anche sul suo autore si hanno pochissime notizie. Si tratta del "Diálogo de amor" di Damasio de Frías, poeta e umanista di Valladolid, libro che si conserva manoscritto presso la Biblioteca Nazionale di Madrid e in un'edizione a stampa del 1593 subito messa all'indice dalla Chiesa. Selena Simonatti (foto), ricercatrice del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa e fra i fondatori del neonato Centro di Studi Rinascimentali Italo-iberici di Barcellona, è una delle pochissime studiose ad essersi confrontata con questa opera. La sua ricerca, presentata al convegno internazionale «Decir el deseo» / «Dire il desiderio» svoltosi a Barcellona 2013, è ora pubblicata insieme agli altri interventi del simposio nella sezione monografica dell'ultimo numero della "Rivista di Filologia e Letterature Ispaniche". Il dialogo di Damasio de Frías studiato da Selena Simonatti racconta il corteggiamento amoroso fra il magister amoris Dameo e la bella e sprezzante Dorida. L'opera si inserisce in una tradizione consolidata, ma segna tuttavia una svolta cruciale nelle retorica amorosa, mitigando la visione dell'amore puramente platonico con quella aristotelica, dove quindi, pur non negando l'anima, si inserisce nel discorso erotico anche il corpo.

dialogo_de_amor"Nella voce del personaggio maschile – spiega Selena Simonatti– si fondono l'istanza neo-platonica e la visione aristotelica; nelle battute della donna si scorgono invece i segnali della tradizione lirica amorosa petrarchista e dei codici dell'amore cortese. Dórida li invoca per difendersi dalle istanze più eterodosse del suo corteggiatore e maestro, che sostiene l'unione indissolubile tra corpo e anima, negando le proprietà esclusivamente spirituali dell'amore, come quando afferma che 'voler godere soltanto dell'anima, senza far caso al corpo, è come mangiare la carne senza masticare'".

«L'amore ai tempi della Controriforma», questo il titolo del contributo di Selena Simonatti, sottolinea infine come l'ipotesi conciliatrice di Frías conservi le sembianze di un compromesso che consente di salvare il desiderio in tempi poco propizi a una sua libera proclamazione: il testo offre essenzialmente la proposta di 'disciplinare il desiderio' mediante lo strumento che la Chiesa tridentina metteva a disposizione per sacralizzare la carne, ovvero il matrimonio. L'opera dell'autore di Vallladolid rielabora proprio in questa chiave la tradizione letteraria del dialogo d'amore, di cui rappresenta, sul versante spagnolo, uno dei più elaborati (e sconosciuti) esempi di psicologia amorosa alle soglie dell'età barocca.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Pisa
Controcampus.it
PaginaQ.it
GoNews.it
PisaInformaFlash.it
TgRegione.it
StampToscana.it


Martedì, 02 Settembre 2014 13:48

La «Notte dei Musei» in Ateneo

Sabato 17 maggio è "Notte dei Musei" anche all'Università di Pisa. Il Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano, 2/B, Pisa organizza "Prepare to be invaded - La Notte dei Vecchi Videogiochi" un torneo in cui i concorrenti dovranno battersi a "Space invaders". La sfida, aperta a tutti e gratuita, comincia alle 16 e fra una gara e l'altra, sino a mezzanotte, sono previste visite guidate alle sale del museo, ospiti e interventi a sorpresa oltre ad un focus speciale su "Galileo e il compasso" in cui si spiegheranno le vicende dello scienziato relative alla realizzazione del compasso geometrico e militare.

Serata di musica ad ingresso gratuito nella Gipsoteca di Arte antica nella chiesa di San Paolo all'Orto dove dalle 21.15 si svolgerà un concerto di Settimino di fiati della Filarmonica Pisana. In programma musiche di Beethoven, Mascagni, Schubert e Verdi dirette dal maestro Paolo Carosi.

Ingresso libero sino a mezzanotte anche al Museo della Grafica in Lungarno Galileo Galilei 9 dove sono in corso le mostre "All Our Yesterdays (1839-1939)", "Questione di carattere", "Giorgio Michetti. La carica dei 101" e "Pisa all'acquaforte" di Franco Anichini. Dalle 21 cocktail party nel giardino interno di Palazzo Lanfranchi offerto a tutti i visitatori che potranno anche partecipare all'evento digitale Kaleidoscope, un'iniziativa lanciata dal Ministero Francese della Cultura. I visitatori sono invitati a farsi un MuseumSelfie (cioè un autoscatto da realizzare col proprio smartphone davanti all'opera d'arte preferita), e grazie ad una App gratuita gli autoritratti convergeranno in un grande "poster" digitale live, visibile sul web e proiettato nella sala conferenze del Museo. Per partecipare, basta scaricare l'applicazione MobilActif (disponibile gratuitamente su Apple Store e Android Market).

Ingresso libero sino a mezzanotte e visite guidate anche alle Collezioni egittologiche in via San Frediano 12 e apertura straordinaria sino alle 24 pure per il Museo di Storia Naturale in via Roma 79 a Calci dove, oltre all'esposizione permanente, sarà possibile visitare le mostre "Kenamun. L'undicesima mummia", "Abissi" e "Gandhi e tessitori della pace".

L'Università di Pisa e il Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio si alleano per far crescere il master pisano in Teoria e tecniche della preparazione atletica nel calcio, riconoscendo ai suoi allievi, unico caso in Italia, la licenza di preparatore atletico del settore giovanile. L'accordo, che è annuale con possibilità di rinnovo automatico, è stato sottoscritto dal rettore Massimo Augello e dal direttore del master, il professor Marco Gesi, che con il professor Gino Santoro sarà il referente per l'Ateneo pisano; dal presidente del Settore tecnico, Gianni Rivera, e dal direttore della Scuola allenatori, Renzo Ulivieri, per la FIGC.

Oltre a certificare la qualità del master, la convenzione avvia una più ampia collaborazione tra Ateneo e FIGC per sviluppare progetti congiunti di ricerca, di formazione e di aggiornamento rivolti alle diverse figure professionali del calcio, anche attraverso corsi a cui potranno partecipare gli studenti pisani. A questo proposito, i due enti s'impegnano a mettere a disposizione le rispettive strutture, i mezzi e il personale.

Il master in Teoria e tecniche della preparazione atletica nel calcio, titolo congiunto con l'Università di Verona, fa parte, insieme ad altri percorsi formativi universitari, del progetto "Sport and Anatomy", nato nel 2007 e che ha come principale obiettivo quello di formare in modo specifico giovani laureati da proporre al mondo del lavoro nell'ambito della preparazione atletica nel calcio e della riabilitazione sportiva, mettendo a confronto e individuando le sinergie delle rispettive figure professionali. Il progetto comprende, tra gli altri, il master in Fisioterapia sportiva e quello in Idrokinesiterapia, oltre al corso di perfezionamento in Anatomia e manipolazione della fascia.

Il brand "Sport and Anatomy", che lo scorso inverno è diventato anche una trasmissione televisiva, annovera oltre 400 allievi, provenienti anche da fuori dei confini nazionali, oltre 250 professionisti diplomati e 150 tra società sportive, enti/aziende convenzionate in Italia e all'estero. I suoi allievi hanno affiancato atleti alle Olimpiadi di Londra del 2012 (vantando medaglie d'oro e d'argento), ai tornei di tennis Master 1000, in Formula 1, al Tour de France, agli europei di hockey su ghiaccio, ai campionati italiani di beach tennis. Molti di loro, grazie a questi percorsi formativi, svolgono la propria professione in società sportive che partecipano ai massimi campionati nazionali.

Si terrà giovedì 15 maggio, alla Camera dei Deputati, la presentazione del volume di Elettra Stradella su "L'elezione del Presidente della Repubblica: spunti dall'Europa, prospettive per l'Italia", edito dalla Pisa University Press. L'iniziativa si svolgerà nella Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio, a partire dalle ore 16. Con l'autrice, che è ricercatore di Diritto pubblico comparato all'Università di Pisa e affiliate researcher della Scuola Superiore Sant'Anna, discuteranno del libro il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, e i professori Paolo Carrozza, della Scuola Sant'Anna, Andrea Giorgis, della Commissione Affari Costituzionali, e Niccolò Zanon, membro del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il volume di Elettra Stradella si propone di riflettere sul rapporto tra modalità di elezione del Presidente della Repubblica e funzioni presidenziali. Osservando in chiave comparativa le diverse esperienze repubblicane europee, l'autrice individua alcuni possibili schemi interpretativi delle relazioni tra elezione e poteri presidenziali. Il libro ripercorre quindi la questione dell'elezione del Presidente della Repubblica in Italia, analizzandola sulla base dei quattro indicatori delle candidature, del procedimento, dell'insediamento e del mandato. L'obiettivo finale è quello di comprendere la ratio dei vari interventi riformatori, delineando così le possibili prospettive evolutive del sistema italiano. "Proprio la pluralità delle possibili intersezioni tra elezione e poteri, tra effetti del procedimento elettorale prescelto e ruolo assegnato al Capo dello Stato all'interno dell'ordinamento - scrive Elettra Stradella - rende l'analisi particolarmente significativa nell'ambito del dibattito sulle riforme costituzionali della forma di governo in Italia, e impone, al contempo, l'utilizzo della comparazione quale strumento di verifica degli effetti delle molteplici soluzioni esistenti all'interno dei diversi tessuti politici e istituzionali coesistenti in Europa".

Giovedì 15 maggio, a partire dalle ore 10, al Polo Piagge dell'Università di Pisa (in via Matteotti 3), si terrà la giornata conclusiva di "Primo incontro con la scienza", l'iniziativa organizzata da Pianeta Galileo per promuovere la lettura di opere di divulgazione scientifica tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la Toscana. I ragazzi della macroarea pisana (Pisa, Livorno, Massa Carrara e Lucca) incontreranno gli autori dei libri suggeriti loro a inizio anno, "Storia matematica della rete", di Linda Pagli e Fabrizio Luccio – entrambi docenti dell'Ateneo pisano - e "Pianeti per caso" di Alessandra Celletti ed Ettore Perozzi.

Durante l'incontro, gli studenti potranno presentare agli autori i loro elaborati e dialogare con loro in un dibattito aperto. La soddisfazione dei lettori, come risulta da numerose testimonianze è molto alta e l'iniziativa è profondamente apprezzata anche degli autori dei testi di divulgazione scientifica che, ogni anno, raccontano l'emozione di incontrare i giovani lettori e di misurarsi con le inaspettate, curiose e talvolta molto divertenti domande.

Il progetto "Pianeta Galileo" è promosso dal Consiglio della Regione Toscana, in collaborazione con le Università di Firenze, Pisa e Siena e con l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e MIUR. Per l'Ateneo pisano i docenti che hanno curato l'iniziativa sono i delegati del rettore Chiara Bodei e Marco Maria Massai. "Primo incontro con la scienza" coinvolge oltre 1.300 studenti provenienti da tutta la Toscana.

È stato definito dalla stampa il "decifratore di enigmi" e domenica 11 maggio Fabio Fazio lo ha invitato in trasmissione a "Che tempo che fa" per raccontare la sua storia: Daniele Metilli, studente del corso di laurea di Informatica umanistica dell'Università di Pisa, già laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Milano e allievo del primo anno della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Milano, è riuscito a decifrare una scrittura misteriosa utilizzata per commentare un'edizione dell'Odissea di Omero stampata nel 1504 a Venezia, vincendo un concorso indetto dalla Biblioteca dell'Università di Chicago.

Daniele Metilli, 31 anni, originario di Borgomanero (Novara), insieme alla graphic designer Giulia Accetta, ha intuito che quelle parole a margine dei versi di Omero erano espressione di un sistema stenografico diffuso in Francia nell'Ottocento. Facendo una ricerca su internet, Daniele si è imbattuto in una tabella con un codice che sembrava identico, scoprendo che era quello inventato da Jean Félicité Coulon de Thévenot (1754-1813) nel tardo Settecento, e a lungo in uso nell'Ottocento. Le annotazioni sarebbero per lo più traduzioni in francese di parole e frasi dal testo originale dell'Odissea.

I ricercatori italiani hanno risolto il mistero anche grazie a una data leggibile ("25 aprile 1854") e a un'edizione del 1819, riveduta da un professore di stenografia, N. Patey, disponibile on-line. Aiutati da due traduzioni francesi dell'Odissea di Omero, una del 1842, l'altra del 1854-1866, hanno portato a termine il lavoro di traduzione delle annotazioni prima di tutti gli altri, impiegando poche ore per intuire l'origine dei simboli che contornavano il testo in greco.

Martedì, 02 Settembre 2014 13:41

La notte dei vecchi videogiochi

In occasione della "Notte dei Musei", sabato 17 maggio il Museo degli Strumenti per il Calcolo (via Bonanno Pisano, 2/B, Pisa) organizza "la notte dei vecchi videogiochi", un torneo a premi in cui i concorrenti dovranno battersi a "Space invaders". La partecipazione al torneo è gratuita previa iscrizione tramite una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. da inviare entro il 17 maggio alle 14.

Sabato 17 maggio la gara comincerà alle 16 con le qualificazioni, quindi dalle 20 in poi i gironi eliminatori sino alla premiazione che avverrà a mezzanotte. Fra una fase del torneo e l'altra del torneo tutte le sale del museo saranno aperte e si alterneranno ospiti a sorpresa per fare quattro chiacchiere sui videogiochi. Alla Notte parteciperà anche il FabLab che stamperà le medaglie per i vincitori e mostrerà le meraviglie della stampa 3D.

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