Un professore dell'Ateneo a capo dell'European Nuclear Education Network
Walter Ambrosini, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, è stato eletto presidente dell'European Nuclear Education Network (ENEN) durante l'assemblea generale dell'associazione che si è svolta a Vienna il 1 marzo scorso. L'ENEN è stata fondato nel 2003 come spin-off di un progetto finanziato dalla Comunità Europea e attualmente conta 64 membri provenienti da 18 paesi. L'Italia vi è rappresentata dal Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica Nucleare (CIRTEN) di cui fanno parte le Università di Pisa, Bologna, Padova, Palermo, "La Sapienza" di Roma e i Politecnici di Milano e Torino.
Walter Ambrosini, toscano, classe 1958, si è laureato in ingegneria nucleare a Pisa nel 1985 e dal 2001 è professore associato di Impianti nucleari. Oltre alla presidenza dell'ENEN, Ambrosini è anche membro dell'American Nuclear Society, dell'Associazione Italiana Nucleare (AIN) e dell'Unione Italiana di Termofluidodinamica.
"L'ENEN - ha spiegato Walter Ambrosini - ha come missione principale la promozione dell'istruzione nel settore delle applicazioni dell'energia nucleare e per questo favorisce una stretta cooperazione tra le università, i centri di ricerca e gli "stakeholders" (industria ed enti di controllo) di tutta Europa. Il grande numero di organizzazioni che la compongono ne rappresenta un punto di forza, insieme all'elevata qualità degli studi offerti agli studenti di laurea magistrale e di Dottorato. L'Associazione ha inoltre numerosi contatti con istituzioni e reti regionali d'istruzione oltre i confini Europei, cosa che aumenta le possibilità di mobilità offerte a studenti e docenti."
"Tra i risultati importanti ottenuti dall'associazione - ha concluso il professor Ambrosini - e di cui hanno beneficiato recentemente anche molti ingegneri nucleari pisani, vi è il rilascio della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE), assegnata ad ingegneri che abbiano una buona formazione in ingegneria nucleare. Per gli studenti dell'Università di Pisa, che fa parte di ENEN tramite il Consorzio CIRTEN, ricevere la certificazione EMSNE al termine del corso di studio è ormai una consuetudine".
Partecipa ai G8 & G20 giovanili di San Pietroburgo
Hai sempre nutrito un forte interesse per la diplomazia internazionale ma non hai mai saputo come prenderne parte? Sei stanco di sentirti impotente di fronte alla politica mondiale e vuoi proporre idee nuove e tangibili? La Young Ambassadors Society ti offre un'occasione unica!
Collegandoti al sito http://www.youngambassadorssociety.org/, invia la tua candidatura per partecipare a Y20, l'evento giovanile ufficiale parallelo ai Vertici G20 e G8. Durante i Summits, i giovani più brillanti ed intraprendenti provenienti dai paesi G8/G20 si riuniscono per confrontarsi e dibattere sui principali temi dell'attualità internazionale. Alla fine delle negoziazioni sono chiamati a stendere un Comunicato Finale che viene poi portato sul tavolo dei Capi di Stato durante i relativi Vertici.
YAS è stata nominata unica associazione italiana per il reclutamento della delegazione che rappresenterà l'Italia.
Negli anni precedenti i Summit si sono svolti a Parigi, Vancouver, Washington DC e Puebla (Messico). Quest'anno i vertici, riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Governo Italiano, si svolgeranno a San Pietroburgo dal 17 al 22 giugno.
Il Y20 verterà su temi economici e finanziari. Conta sulla partnership di istituzioni quali: the Russian Presidential Administration, Saint Petersburg International Economic Forum Fund, Saint Petersburg State University, che è anche la location dove si svolgeranno il Summit e le negoziazioni.
Cinque brillanti delegati saranno coinvolti in esaltanti discussioni sul futuro economico del pianeta e in particolare su due grandi aree tematiche:
• Financial and International Monetary system: addressing regulations and reforms;
• Sustainable development: enhancing economic, social and environmental pillars.
Questi due macroargomenti saranno elaborati attraverso l'utilizzo di una piattaforma online, attiva a partire da Aprile 2013, per negoziare l'agenda finale. In questo modo si darà anche l'opportunità ai singoli delegati di essere attivamente coinvolti nel processo di formazione di un comunicato finale innovativo e d'impatto.
I Delegati avranno inoltre l'accesso gratuito al Saint Petersburg International Economic Forum, uno dei maggiori eventi inerenti l'economia globale e il business.
Non perdere l'occasione di essere il protagonista della Diplomazia Mondiale! Hai tempo fino al 31 marzo.
http://www.youngambassadorssociety.org/russia-2013/#more-570
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Sguardi incrociati sul femminile: da Simone de Beauvoir a oggi
Un testimonial d'eccezione per l'8 marzo dell'Università di Pisa. Madeleine Gobeil Noël, giornalista, studiosa e carissima amica di Simone de Beauvoir sarà la protagonista dell'incontro "Sguardi incrociati sul femminile: da Simone de Beauvoir a oggi" che si svolge nell'Aula Magna di Palazzo Matteucci in piazza Torricelli. L'evento si inaugura alle 10 con i saluti del rettore dell'Università di Pisa Massimo Augello, a seguire quindi il dibattito coordinato dalla professoressa Antonietta Sanna con la testimonianza di Madeleine Gobeil Noël e gli interventi di Sandra Teroni dell'Università di Cagliari e di Maria Antonella Galanti prorettore dell'Ateneo pisano. Nel corso della mattinata saranno inoltre proiettati dei frammenti del film intervista "Portrait croisé: Sartre-Beauvoir" realizzato da Madeleine Gobeil Noël nel 1967, insieme al regista Claude Lanzmann.
"E' difficile immaginare oggi lo scandalo che suscitò nel 1949 la pubblicazione de 'Il secondo sesso' di Simone de Beauvoir – ha spiegato Maria Antonella Galanti introducendo le tematiche dell'incontro - A distanza di più di sessanta anni da quel testo che ha rappresentato il punto di partenza della riflessione femminista della seconda metà del XX secolo, è necessario interrogarsi di nuovo sulle questioni che riguardano la differenza di genere e i modelli relazionali emergenti".
"Quello che scriveva Simone oltre sessanta anni fa nel suo libro 'Il secondo sesso' – ha raccontato Madeleine Gobeil Noël – forse vale più oggi che allora: le donne cercano ancora uno spazio per compiersi e non in antagonismo con gli uomini, ma per loro stesse. Una cosa che Simone aveva intuito già allora, un processo che avrà bisogno di tanto tempo".
Ne hanno parlato:
Corriere fiorentino
La Nazione - Pisa
La Repubblica - Firenze
Il Tirreno - Pisa
Cultura - Comune di Pisa
PisaInformaFlash.it
RadioEco
Ricerca 'made in Pisa' misura la traccia neurale del pensiero
Un lavoro pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista scientifica Plos ONE dimostra che la rappresentazione mentale di un'azione compiuta da altri è sottesa dallo stesso codice neurale sia in individui vedenti sia in non-vedenti dalla nascita. Ricercatori dell'Università di Pisa, Pavia e Ferrara guidati dal professor Pietro Pietrini (foto in basso a sinistra), direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, hanno utilizzato la risonanza magnetica cerebrale funzionale (fMRI) per misurare il pattern di risposta nel cervello di un gruppo di individui ai quali venivano mostrati, alternativamente, filmati di azioni compiute da altri, quali il piantare un chiodo o il bussare alla porta, oppure di scene ambientali (il cadere della pioggia o il soffiare del vento). I ricercatori si sono poi chiesti se fosse possibile, partendo dall'analisi della risposta cerebrale, arrivare a capire cosa l'individuo stesse guardando in quel momento.
"Partendo dall'analisi multivariata dei diversi pattern di risposta neuronale della corteccia cerebrale - spiega Emiliano Ricciardi, uno degli scienziati pisani del team di ricerca - il computer ha messo a punto un 'classificatore' capace di discriminare con accuratezza se una persona stesse guardando un'azione o una scena ambientale. Più semplicemente, il computer è riuscito a leggere il pensiero, o meglio, il codice neurale del pensiero". Ma i ricercatori sono andati oltre. Si sono chiesti se il classificatore 'visivo' fosse capace di riconoscere la risposta cerebrale legata alla percezione uditiva di un'azione, quale il sentir bussare alla porta, rispetto ad un suono ambientale quale il cadere della pioggia in individui privi della vista fin dalla nascita e che, pertanto, non avevano alcuna esperienza 'visiva' di azioni o scene ambientali.
Come speravano, il classificatore è stato in grado di predire con buona accuratezza se un individuo, cieco dalla nascita, stesse ascoltando suoni di azioni oppure di rumori ambientali. "Questo studio dimostra che la rappresentazione del mondo esterno, nel nostro cervello, è sottesa da un codice neurale astratto, che non dipende da una singola modalità sensoriale e che anzi si sviluppa identico anche in chi nasce privo della vista" spiega Pietrini. In altre parole, i non vedenti codificano ed elaborano la percezione uditiva di un'azione come se l'avessero 'vista'.
"Con queste nuove metodologie di analisi dell'attività neurale in vivo – conclude Pietrini - stiamo iniziando letteralmente a 'leggere' nella mente delle persone. La speranza - ormai non più solo fantasia - è che con la 'lettura del pensiero' si possa arrivare a mettere a punto sofisticate interfacce cervello-computer che permettano alle persone con gravi disabilità di comandare dispositivi con la forza della mente". (Ufficio Stampa AOUP)
La misura più accurata di sempre della distanza della Grande Nube di Magellano
La misura più accurata di sempre - al livello del 2% - della distanza della grande Nube di Magellano – 163.000 anni luce dalla Terra – è stata ottenuta da un team internazionale di scienziati di cui fa parte anche Pier Giorgio Prada Moroni dell'Università di Pisa. Un risultato molto significativo per la comunità astronomica internazionale, impegnata da decenni a misurare la distanza di oggetti astronomici molto lontani per conoscere la struttura dell'Universo, le sue dimensioni e la sua storia di espansione. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista "Nature" in un articolo dal titolo "An eclipsing binary distance to the Large Magellanic Cloud accurate to two per cent".
"Date le enormi dimensioni in gioco, non è possibile utilizzare un'unica tecnica per misurare le distanze di tutti gli oggetti del cosmo, da quelli che distano pochi minuti luce come il Sole (8 minuti luce) a quelli che distano miliardi di anni luce come i quasar - spiega Prada Moroni, ricercatore al dipartimento di Fisica dell'ateneo pisano, associato all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e all'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e tra gli autori dell'articolo - Bisogna ricorrere alla cosiddetta scala delle distanze, in cui, partendo dalle tecniche applicabili agli oggetti più vicini, si calibrano quelle che riescono ad arrivare a oggetti via via più lontani, un gradino dopo l'altro, fino a raggiungere distanze cosmologiche".
Le Nubi di Magellano, visibili a occhio nudo come due macchie di luce diffusa nel cielo notturno dell'emisfero australe, sono due galassie nane irregolari satelliti della Via Lattea, la galassia in cui viviamo. Il lavoro di ricerca riguarda la maggiore delle due, la Grande Nube di Magellano, una galassia che riveste un ruolo molto importante in astronomia perché costituisce il primo gradino della scala delle distanze extragalattiche, quello più solido e su cui poggiano tutti gli altri a distanze via via più grandi, fino a raggiungere scale cosmologiche.
"La scala delle distanze extragalattiche è ancorata alla distanza della Grande Nube di Magellano, per questo è così importante misurarla con la maggior accuratezza possibile – aggiunge Prada Moroni - Basti pensare che a tutt'oggi la principale sorgente di incertezza sistematica nella determinazione della costante di Hubble, che fornisce il tasso di espansione dell'Universo, è dovuta proprio all'incertezza con cui conosciamo la distanza della Grande Nube di Magellano."
Una delle motivazioni principali per la costruzione del Telescopio Spaziale Hubble fu proprio il miglioramento della precisione delle misure di distanza. Infatti ancora negli anni '80 la costante di Hubble era molto incerta, con valori che variavano di circa un fattore due tra le varie stime. Nei primi anni del nuovo millennio questa incertezza è scesa a un più accettabile 10% grazie proprio al Telescopio Spaziale. Conoscere con precisione il valore della costante di Hubble permette di porre vincoli stringenti ai modelli cosmologici, alla natura dell'ancora misteriosa energia oscura e alla geometria globale dello spazio. Per questo motivo negli ultimi anni si sono moltiplicati gli sforzi per raffinare ulteriormente le misure di distanza. Grazie alle osservazioni descritte nell'articolo su Nature condotte dal team internazionale con vari grandi telescopi in Cile – tra cui quelli dell'ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) e il Magellan Clay da 6.5 metri di diametro – l'incertezza sul valore della costante di Hubble è ora scesa al livello del 3%.
Ne hanno parlato:
AnsaScienza.it
Ansa.it
Tirreno Pisa
Corriere.it
TirrenoPisa.it
PisaInformaFlash.it
il Tempo
Dalle foglie di stevia un dolcificante naturale a zero calorie
Dalla stevia un dolcificante naturale a zero calorie sino a trecento volte più dolce dello zucchero. I ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Laboratorio UTAGRI-INN del Centro di Ricerche ENEA della Casaccia, stanno studiando la messa a punto di un metodo di estrazione, purificazione e formulazione degli steviol glicosidi a partire da foglie di Stevia rebaudiana Bertoni.
"L''obiettivo – ha spiegato Luciana Angelini, ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee dell'Ateneo pisano – è di ottenere un estratto per il settore alimentare, ma anche per quello farmaceutico, utilizzando tecnologie innovative in modo che possa essere impiegato anche per i prodotti biologici".
Gli estratti attualmente commercializzati sono infatti perlopiù di origine asiatica e non sempre rispondono a criteri di qualità in termini di efficacia e sicurezza. In un articolo in uscita sulla rivista internazionale "Journal of the Science of Food and Agriculture" è stato inoltre messo in evidenza come gli estratti di stevia prodotti secondo le procedure messe a punto dai ricercatori dell'Ateneo pisano siano caratterizzati non solo da un elevato contenuto di composti dolcificanti, ma anche da un elevato potere antiossidante.
Il gruppo di ricerca dell'Università di Pisa è stato il primo ad introdurre in Italia lo studio della stevia negli anni '90. La pianta è infatti originaria della regione di Amambay, nel nord-est del Paraguay, e per secoli è stata utilizzata dalle tribù locali dei Guarani come dolcificante e negli infusi medicinali.
"Gli estratti di stevia – ha detto la professoressa Angelini - rappresentano un'eccellente possibilità per migliorare la dieta di soggetti affetti da varie patologie quali obesità, diabete mellito, malattie cardio-vascolari e carie dentale, e sono un'alternativa naturale ai dolcificanti artificiali come l'aspartame o la saccarina, i cui effetti sulla salute hanno recentemente sollevato molte preoccupazioni".
"Dal 2011, da quando cioè l'uso alimentare degli estratti di stevia è stato ufficialmente approvato in Europa – ha concluso Luciana Angelini – si è aperta la concreta possibilità di realizzare anche in Italia una filiera produttiva, dalla pianta all'estratto, possibilità sulla quale stiamo lavorando in collaborazione con soggetti diversi del mondo agricolo e industriale".
Ne hanno parlato:
LaStampa.it
LaNazione.it
IlTirreno.it
Il Tirreno - Pisa
l'Unità - Toscana
AdnKronos.it
Repubblica.it
IlSecoloXIX.it
GreenReport.it
OgniSette.it
PisaInformaFlash.it
Michele Marroni nuovo direttore del dipartimento di Scienze della Terra
È il professor Michele Marroni il nuovo direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, succeduto a Mauro Rosi da poco nominato direttore dell'Ufficio rischio sismico e vulcanico della Protezione Civile. Michele Marroni, docente di Geologia strutturale, è nato a Pisa nel 1958 e si è laureato in Scienze Geologiche all'Università di Pisa nel 1983. Nell'Ateneo pisano ha ricoperto il ruolo di ricercatore universitario dal 1992 al 1998, di professore associato dal 1998 al 2000 e di professore ordinario dal 2000 ad oggi. Dal 2006 al 2013 è stato vicedirettore del dipartimento di Scienze della Terra.
L'attività di ricerca di Michele Marroni ha come nucleo centrale lo studio dell'evoluzione geodinamica dei bacini oceanici fossili in diverse catene montuose, dalla loro formazione fino alla loro scomparsa. In questo ambito ha svolto ricerche di geologia strutturale e tettonica, spesso come coordinatore di gruppi di ricerca, in Italia (Appennino Settentrionale e Alpi Occidentali) e all'estero. Ha partecipato a numerosi progetti di cartografia geologica, sia internazionali che nazionali e ha coordinato progetti di cartografia geologica della Regione Toscana e della Regione Umbria.
È autore di oltre 100 pubblicazioni e di oltre 30 carte geologiche. Ha curato l'edizione di sei volumi speciali su riviste internazionali. Ha coordinato, tra gli altri, due progetti PRIN a livello nazionale, quattro progetti PRIN a livello locale, un progetto del Ministero degli Affari esteri, un progetto CNR Agenzia 2000 e un progetto del fondo sociale Europeo 2007/2013. Il professor Michele Marroni è stato inoltre titolare di diverse convenzioni di ricerca sia con enti pubblici sia con compagnie private, finalizzate alla realizzazione di carte geologiche e a studi di geologia regionale nel campo dell'esplorazione petrolifera.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Pisa Today
The Europlata Consortium comes to Pisa
Two days in Pisa spent discussing shared projects, research and mobility of early stage and more mature researchers: on 1-2 March the University of Pisa hosted the second international plenary meeting of Europlata, an Erasmus Mundus mobility network, which allows PhD candidates, post-doctoral researchers and staff of Argentine universities to come to Europe to study and conduct their research at the European partners' institutions.
The 18 delegates of the foreign universities were greeted in the "Sala dei Mappamondi" by the Rector, Prof. Massimo Augello, the Pro-rectors Profs. Alessandra Guidi and Marco Guidi and by the coordinator of the programme on behalf of the University of Pisa, Prof. Ann Katherine Isaacs.
The 15 partners in the Consortium include 7 prestigious European institutions, protagonists of the on-going innovation processes in the European Higher Education Area: Groningen (the project coordinator), Coimbra, Deusto (Bilbao), Krakow, Göttingen and Strasbourg, as well as the University of Pisa. The Argentine universities which are members of the Consortium are the National Universities of San Juan, Río Negro, San Martín, Lanús, La Plata, Santiago del Estero, the Universidad Nacional del Litoral and the Universidad Nacional del Sur.
In addition to mobility – several fellows have already come to the University of Pisa and others will be selected by the Consortium during the present meeting – Europlata aims to identify and map the obstacles to mobility of Argentine researchers to our continent, and to find effective ways to ensure compatibility, comparability and academic recognition for the research and study periods spent in Europe.
The project is financed for 48 months by the European Commission, thanks to the "Action 2" strand of the Erasmus Mundus programme. Europlata foresees the arrival in the European host universities of doctoral candidates (who receive mobility scholarships for 6 or 18 months), of doctoral candidates tout court (grants for 32 months), post-doctoral research (grants for 6 and 10 months) and for visits (one month) of the academic staff. The researchers, "early stage" (i.e. doctoral candidates) and also more advanced in their career, come from other Argentine universities – not members of the Consortium -- as well. The grants for mobility are given in four areas: Economics, Political Sciences, Sociology and Law (Public Administration).
Take a look at the Photo Gallery on the Facebook page of the University of Pisa.
Una targa rende omaggio all'E-Team, la squadra corse dell'Ateneo
"Per Capacità, Genialità e Passione". Sono queste le motivazioni citate nella targa che l'ACI di Pisa ha consegnato all'E-Team, la squadra corse dell'Università di Pisa, durante la IV Festa Provinciale dello Sport Automobilistico che si è svolta sabato 2 marzo 2013 all'Hotel Continental di Tirrenia e che ha visto la partecipazione delle massime autorità cittadine. La targa è stata consegnata dal direttore e dal presidente dell'ACI Pisa, rispettivamente Francesco Bianchi e Leonardo Acquaviva, al capo progetto dell'E-Team, Andrea Mascellani, e agli altri componenti del gruppo.
Nato nel 2008, il progetto dell'E-Team ha raggiunto negli anni prestigiosi traguardi sia nella Formula "SAE Italy" che in quella internazionale "Student", affermandosi come una delle iniziative di punta nel panorama delle vetture da corsa universitarie. Oltre ai risultati eccellenti ottenuti nelle gare, esso rappresenta anche una palestra formativa in cui gli studenti devono progettare e realizzare, in tempi brevi, un prodotto tecnologicamente avanzato e che abbia una concreta verifica sul campo.
L'E-Team è alla ricerca di nuovi collaboratori che possano integrare la squadra, sia per quanto riguarda le competenze ingegneristiche che di altri settori. Negli scorsi anni, infatti, hanno partecipato al progetto studenti di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze politiche, le cui conoscenze sono fondamentali perché, ai fini delle gare, la squadra è chiamata anche ad affrontare i problemi legati alla ricerca e gestione delle risorse economiche, al marketing, alle pubbliche relazioni e alla comunicazione. Per il 2013 l'E-Team prevede di migliorare la vettura dello scorso anno attraverso una serie di test e la partecipazione ad alcune competizioni internazionali. Per informazioni si rimanda al sito: www.eteamsquadracorse.it/
Il Consorzio Europlata fa tappa a Pisa
Due giorni a Pisa per discutere di progetti comuni, ricerca e scambi tra dottorandi e ricercatori: il 1 e il 2 marzo l'Università di Pisa ospita il secondo meeting internazionale di Europlata, il programma di mobilità Erasmus Mundus, che permette a studenti PhD, post doc e allo staff delle università argentine di passare un periodo di studio negli atenei europei consorziati. I 18 rappresentanti delle università straniere sono stati accolti in rettorato dai prorettori Alessandra Guidi e Marco Guidi e dal coordinatore del programma per l'Ateneo pisano, Ann Katherine Isaacs.
Fra le 15 università partner del progetto ve ne sono 7 europee di grande prestigio, da tempo protagoniste dei processi di innovazione nello spazio europeo dell'istruzione superiore: Groningen (coordinatore del progetto), Coimbra, Deusto, Cracovia, Gottinga e Strasburgo, nonché l'Ateneo pisano. Le università argentine che partecipano al programma sono San Juan, Río Negro, San Martín, Lanús, La Plata, Santiago del Estero, la Universidad Nacional del Litoral e la Universidad Nacional del Sur.
Oltre alla mobilità - sono già arrivati all'Università di Pisa alcuni borsisti, e altri verranno selezionati dal Consorzio in questi giorni - Europlata mira a individuare gli ostacoli alla mobilità dei ricercatori argentini verso il nostro continente, e a trovare modi efficaci per assicurare la compatibilità, la comparabilità e il riconoscimento accademico dei periodi trascorsi presso le nostre università.
Il progetto, della durata di 48 mesi, è finanziato dalla Commissione europea grazie all'"Azione 2" del programma Erasmus Mundus. Europlata prevede l'arrivo nelle sedi consorziate europee di dottorandi in mobilità (che ricevono borse per 6 o 18 mesi), dottorandi tout court (borse di 32 mesi), borse per ricerca post dottorale e per lo staff accademico. I ricercatori, giovani e meno giovani, provengono anche da altre università argentine. La mobilità riguarda quattro aree: Economia, Scienze Politiche, Sociologia e Diritto (Pubblica Amministrazione).
Guarda la galleria fotografica sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa.
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El consorcio de Europlata en Pisa
Los delegados de universidades de Eurpoa y Argentina se encontraron en el marco de un proyecto de movilidad para candidatos a doctorados y otros investigadores
Compartieron dos días en Pisa con discusiones acerca de proyectos, investigaciones, movilidades para investigadores con distintos grados de experiencia. Durante los días 1 y 2 de marzo, la Universidad de Pisa fue anfitriona del segundo plenario de Eurpolata, un consorcio de Erasmus Mundus que permite a candidatos de Doctorados y a investigadores de posdoctorado, como también miembros de staff de universidades argentinas venir a Europa para estudiar y conducir sus investigaciones en las universidades europeas.
Los 18 delegados de las universidades extranjeras fueron recibidos en la "Sala dei Mappamondi", por el Rector, Prof. Massimo Auguello, los Profs. Alessandra Guidi y Marco Guidi y por el coordinador del programa en nombre de la Universidad de Pisa, Profesora Anne Katherine Isaacs.
Los 15 socios del consorcio incluyen siete instituciones europeas de gran prestigio, protagonistas de los actuales procesos de innovación en el Área de Educación Superior de Europa: Groningen (coordinadora del proyecto), Coimbra, Deusto (Bilbao), Kracovia, Göttingen y Strasbourg, como también la Universidad de Pisa. Las Universidades agrentinas miembros del Consorcio son: San Juan, Río Negro, San Martín, Lanús, La Plata, Santiago del Estero, la Universidad Nacional del Litoral y la Universidad Nacional del Sur.
Además de la movilidad –muchos ya han venido a la Universidad de Pisa y otros fueron seleccionados por el consorcio durante la presente reunión- Europlata tiene se propone identificar los obstáculos de la movilidad de investigadores argentinos a nuestro continente, y de encontrar maneras efectivas de asegurar la compatibilidad, comparabilidad y reconocimiento académico para la investigación y los períodos cursados en Europa.
El proyecto cuenta con financiamiento de la Unión Europea por 48 gracias a la "Acción 2" del programa Erasmus Mundus. Europlata prevé el arribo de candidatos a los doctorados (con becas de 6 a 18 meses) en las universidades europeas, o de doctorados completos (32 meses), investigaciones de post-doctorado (con becas de 6 y 10 meses) y para visitas (de un mes) de staff académico. Los investigadores en fase preliminar (por ejemplo, candidatos a doctorado), como también los que están más avanzados en sus carreras, vienen de universidades argentinas –no miembros del consorcio- también. Las becas por movilidad se otorgan en cuatro áreas: economía, ciencias políticas, sociología y Leyes (Administración Pública).
Recorra la Galería de Fotos en la Página de Facebook de la Universidad de Pisa.