Firmata la convenzione tra l'Università e la Corporate Bagni di Pisa
È stata firmata in Rettorato la convenzione tra l'Università e l'Hotel Bagni di Pisa, che permetterà a docenti, personale tecnico e amministrativo, studenti e relativi familiari di accedere ai servizi della struttura a condizioni agevolate. L'accordo è stato presentato dal rettore Massimo Augello e dal direttore generale, Riccardo Grasso, per l'Ateneo; dal direttore generale, Thomas Parenti, e dal sales e marketing manager, Giovanna Pioli, per la società Bagni di Pisa.
Il pacchetto di sconti riguarda diverse soluzioni di pernottamento in Hotel, che è dotato di 61 camere, il servizio ristorazione, compresa la possibilità di organizzare colazioni e cene di lavoro, il Centro benessere. Particolare attenzione è stata posta inoltre ai servizi congressuali, con la possibilità di affittare le sale meeting, e alle feste di laurea, con proposte articolate a seconda delle specifiche esigenze personali.
Per clienti individuali, le prenotazioni devono essere effettuate telefonicamente allo 050/88501, oppure inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per prenotazioni di gruppo ed eventi, si può contattare l'Ufficio Eventi dei Bagni di Pisa, all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Si possono effettuare anche prenotazioni on line, accedendo al sito www.bagnidipisa.com, nella sezione Convenzioni, e utilizzando il codice dell'accordo con l'Università, che si può richiedere scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Selezionato il nuovo logo del Sistema Museale di Ateneo
Il Sistema Museale d'Ateneo ha un nuovo logo e a idearlo è stato uno studente dell'Università di Pisa. Con un concorso rivolto a tutti gli studenti che ha visto partecipare 179 persone, è stato individuato un marchio grafico che andrà a identificare il sistema che riunisce i musei dell'Ateneo – tra cui il Museo di Storia naturale di Calci, il Museo della Grafica, l'Orto botanico, il Museo degli Strumenti per il calcolo, le Collezioni egittologiche, la Gipsoteca e Antiquarium, il Museo di Anatomia umana, il Museo anatomico veterinario e il Museo di anatomia patologica.
Il vincitore è Mattia Montagna, studente iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, che è stato selezionato per l'idea originale, per le motivazioni espresse nella relazione che accompagnava il logo e per la sintesi felice tra realizzazione grafica e sua ispirazione concettuale. La commissione nominata per la valutazione delle proposte grafiche era composta dalla professoressa Maria Carmela Betrò, presidente del Sistema Museale d'Ateneo, da Silvia Battaglini e da Francesca Corradi. Lo studente si è aggiudicato un premio di 1.000 euro.
La commissione, nella scelta del vincitore, ha apprezzato in modo particolare la forza evocativa del logo che, pur nella sua essenzialità, riesce a trasmettere diversi piani di lettura e di interpretazione simbolica: la scomposizione dello stemma di Pisa e l'inversione tra figura e sfondo diventano nel logo occasione per un'originale riflessione grafica sul rapporto tra realtà complementari, quali appunto sono la città e l'Ateneo, esaltando al tempo stesso l'idea dell'integrazione tra sapere universitario, cultura, realtà museale e città, al centro degli obiettivi del Sistema Museale di Ateneo. Nel gioco grafico ottenuto attraverso l'effetto positivo-negativo, nuove figure prendono vita dalla croce di Pisa: il puntale, allusione al ruolo di punta dell'Ateneo per la città; la freccia, che dalle acquisizioni di un passato illustre si proietta verso il futuro; il pennino "con il quale è stata scritta ed ancora scriviamo la storia culturale della città".
Il logo rappresenterà ufficialmente il Sistema Museale di Ateneo, identificandolo in tutti i contesti nazionali e internazionali cui si troverà a operare. La premiazione avverrà in occasione di una iniziativa promossa dal Sistema Museale di Ateneo, alla presenza delle massime autorità universitarie. Un ringraziamento caloroso va a tutti gli studenti che, con passione e spesso con talento, hanno presentato le proprie idee al concorso.
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La relazione dello studente vincitore:
"Ho ideato questo logo innanzitutto traendo ispirazione dal simbolo della croce di Pisa, per la sua semplicità e la sua forza visiva oltre che per la sua riconoscibilità. Ho ottenuto il logo scomponendo in quarti lo stemma di Pisa: l'immagine risultante ha così un effetto negativo-positivo opposto. Di conseguenza la figura, inizialmente chiusa, diventa aperta e, quindi, quelle che erano parti della croce diventano una serie di spazi aperti verso l'esterno e collegati tra loro in modo tale da evocare l'idea di un sistema di linee e spazi interconnessi, come le varie branche del sapere o come un sistema integrato di attività culturali che connette l'ateneo con la realtà museale e la città tutta. Allo stesso modo, quello che era lo sfondo è diventato una figura chiusa configurando un'immagine che evoca un puntale, a promemoria di come per Pisa l'Ateneo sia una punta di diamante, polo di eccellenza in Italia e in Europa. Ho trovato molto interessante soprattutto il fatto che questo logo, nel suo complesso, si configuri in maniera molto evidente dal punto di vista visivo come una freccia che punta in avanti verso l'alto. Una freccia anche molto ben ancorata al passato (come un pennino su un foglio bianco, con il quale è stata scritta ed ancora scriviamo la storia culturale della città) e quindi evoca l'idea di uno sviluppo e di una proiezione verso il futuro che parte dalle acquisizioni del passato. Leggendo il logo come una freccia rossa le parti in bianco (poli, punti di forza spinti dalle linee curve), evocando le varie realtà connesse, danno l'idea di una spinta in avanti e verso l'alto, frutto di un dinamismo congiunto di varie componenti verso un obiettivo comune, un obiettivo superiore a cui tutte partecipano".
Normativa
I tirocini di tipo non curriculare sono disciplinati dalle leggi regionali eventualmente vigenti in assenza delle quali si applica l'Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante "Linee-guida in materia di tirocini".
La normativa di riferimento è quella della regione in cui ha sede l'azienda ospitante.
Per la Regione Toscana:
Regolamento 30 gennaio 2019, n. 6/R -Disposizioni in materia di sistema delle competenze, accreditamento e tirocini non curriculari. Modifiche al d.p.g.r. 47/R/2003 pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 5, parte prima, del 30 gennaio 2019
Legge Regionale n.15/2018 - Disposizioni in materia di tirocini non curriculari. Modifiche alla L.R. 32/2002
Regolamento 8 agosto 2003, n. 47/R -Regolamento di esecuzione della L.R. 26.7.2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale, lavoro)
Regolamento n.19/R del 3 giugno 2024 Disposizioni in materia di tirocini non curriculari. Modifiche al d.p.g.r. 47/R/2003.
Altre regioni:
Normativa
Recenti interventi normativi, sia a livello regionale che nazionale, hanno distinto la disciplina riferita ai tirocini non curriculari da quella dei tirocini curriculari. I tirocini formativi e di orientamento di tipo curriculare sono regolamentati dal D.I. 25 marzo 1998 n.142.
Direzione Ricerca
Direzione Ricerca e Valorizzazione delle conoscenze
Dirigente:
Coordinatore per i Servizi per il trasferimento tecnologico, la valutazione e il career service:
Coordinatore dei Servizi per la Ricerca:
Unità Promozione e Progettazione della Ricerca
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Responsabile:
Marina Mazzoni (ad interim)
Personale:
Unità Gestione della Ricerca
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Responsabile:
Personale:
- Cristina Bracci
- Adela Bumbel
- Mariacristina Caliò
- Laura Fastelli
- Carla Papa
- Angelica Salvadori
- Giacomo Smaldone
- Alessandro Tesi
- Ludovica Zingoni
Unità Servizi per il trasferimento tecnologico
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Responsabile:
Cristiana Barghini (ad interim)
Sezione Brevetti
Personale:
Sezione Spin off e formazione all'imprenditorialità
Personale:
Sezione progetti per il trasferimento tecnologico e relazioni con il mondo industriale
Personale:
Unità Valutazione della ricerca
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Responsabile:
Giuseppe Bagnato
Personale:
Unità Etica e benessere animale
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Responsabile:
Antonella Pochini
Personale:
- Maria Lucia Aguirre
- Ornella Baroni
- Stefania Bianchini
- Tiziana Cintio
- Fabio Del Chicca
- Silvia Giacomelli
- Francesca Guidi
- Alberto Niccolini
- Giacomo Razzetti
- Simonetta Sargenti
- Cinzia Valente
- Lorenzo Vanni
Unità Career Service
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Inaugurato al Museo della Grafica l’allestimento «In Sapienza»
Tre stanze per ammirare le opere d'arte conservate nel Palazzo della Sapienza e valorizzare il patrimonio culturale che esso rappresenta. Venerdì 29 marzo è stato inaugurato al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi l'allestimento "In Sapienza", una piccola esposizione che presenta alcune significative testimonianze sull'edificio storico dell'Università di Pisa e, allo stesso tempo, offre spazio ad alcune opere tra cui ritratti e incisioni in un breve e suggestivo percorso che ricorda episodi significativi dell'Ateneo. All'inaugurazione hanno portato i loro saluti il rettore Massimo Augello, il sindaco Marco Filippeschi, il direttore del Museo della Grafica Alessandro Tosi e la professoressa Lucia Tomasi, curatrice dell'allestimento.
"In attesa di una soluzione del problema del ripristino della Sapienza, l'allestimento presso il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi contribuirà a tenere viva la storia del Palazzo – ha commentato il rettore Augello - Fin dalle origini la Sapienza ha rappresentato il luogo emblematico dell'identità dell'Università di Pisa, è stato spesso teatro di eventi altamente significativi nella storia della città. Esso riveste un alto valore di memoria non solo come struttura edilizia, ma anche come contenitore di un patrimonio prezioso di opere d'arte che documentano eventi, persone, idee. Ringrazio la professoressa Tomasi che, con questa iniziativa, ha offerto alla città un luogo per poter continuare a usufruirne".
Tra le opere esposte ci sono alcuni dei ritratti dei docenti illustri e degli ex rettori, tra cui Giovanni Carmignani, Ulisse Dini, Leonida Tonelli ed Enrico Avanzi, un nucleo di diplomi di laurea rilasciati dallo Studio pisano nel corso dei secoli – da quello di Averardo Serristori del 1577, a raffinati attestati seicenteschi, fino al diploma di laurea firmato da Angelo Franceschi nel 1802 - cartoline che documentano l'aspetto del palazzo all'indomani dei lavori di ristrutturazione realizzati agli inizi del '900, un bassorilievo in legno del 1951 raffigurante il drappello degli studenti che partono per la prima guerra d'Indipendenza, progetti per la decorazione dell'Aula Magna realizzata tra il 1916 e il 1920, e incisioni varie. Le opere sono state raccolte e illustrate in un catalogo pubblicato dalla Pisa University Press.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaInformaFlash.it
50 Canale
Arriva #SOME, il nuovo prodotto elettronico made in ING
Da qualche giorno sulle lavagne di molte aule di Ingegneria dell'Università di Pisa sono comparse strane scritte a caratteri cubitali, come S_MEO# e $.#0.M€, SMO#E. Contemporaneamente hanno iniziato a circolare in rete foto strane e post di studenti che non capivano cosa stava accadendo. Da Ingegneria il "virus" si è diffuso contagiando altri dipartimenti, tra cui Economia e Informatica. Nel giro di tre giorni, mentre apparivano le solite scritte in giro per i negozi, gli uffici e le strade della città, si diffondevano video stranissimi (www.fablabpisa.org/youtube) e le persone si ritrovavano con mollette per i panni con scritto sopra "#SOME, twittami e riattaccami!", si è scoperto che era opera del FabLab Pisa (www.fablabpisa.org) e del Leaning Lab (www.LeaningLab.org).
Si trattava dell'inizio di una campagna di marketing virale made in ING, ideata cioè da studenti, dottorandi e ricercatori di Ingegneria dell'Università di Pisa, per promuovere #SOME, un nuovo prodotto elettronico, meccanico e software i cui dettagli verranno presentati domani, sabato 30 marzo alle ore 16.00, al Palazzo dei Congressi di Pisa, nell'ambito del festival delle realtà digitali GreenTech.
#SOME non è un semplice oggetto, ma è "la radice degli oggetti", la base da cui vari oggetti dalle più svariate forme e funzioni possono derivare. #SOME è un oggetto basato sul concetto di "internet delle cose", grazie ad una scheda elettronica Arduino può leggere vari sensori, controllare motori, luci, altri oggetti e connettersi ad internet per leggere i nostri profili Facebook, Twitter Google+ etc. La filosofia dietro #SOME è quella dell'open-hardware, open electronics e software opensource. I disegni e i codici saranno rilasciati sabato dopo il Greentech, dando la possibilità a chiunque di costruirsi il proprio #SOME-oggetto e di personalizzarlo come vuole.
Guarda la galleria di immagini sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa.
Risate contagiose anche tra i primati
Quante volte nella nostra vita ci siamo trovati nella situazione, magari dopo aver sentito o visto qualcuno ridere, di essere preda di un irrefrenabile riso convulso che ci toglie il respiro e addirittura ci fa lacrimare, senza capire perché tutto ciò stia succedendo? Sappiamo già da tempo che essere contagiati dalle risate altrui è una nostra caratteristica innata. In uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, che vede la stretta collaborazione tra Università di Pisa, Università di Parma e Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, i ricercatori Giada Mancini, Pier Francesco Ferrari ed Elisabetta Palagi hanno dimostrato che la capacità di essere contagiati dalle risate di altri individui è presente anche in alcuni parenti più "lontani", in particolare in una specie di babbuino che abita gli altopiani etiopici, il gelada.
"Il dato incredibile è che non solo questi primati vengono contagiati con tempi di latenza tipicamente "umani" (meno di 1 secondo), ma che la risposta è perfettamente a specchio. Risate a denti stretti evocano risate a denti stretti, risate ampie e intense risuonano sulla faccia del compagno di gioco in modo esattamente congruente", spiega Elisabetta Palagi, biologa del Museo di Storia naturale dell'Università di Pisa e associata all'Istc-Cnr, co-autrice, assieme a Giada Mancini e Pier Francesco Ferrari delle Università di Pisa e Parma, dell'articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
I dati sono stati ottenuti con un'accurata video-analisi che ha visto la raccolta di più di 1000 sessioni di gioco in un arco di due anni su 38 soggetti. Lo studio, pubblicato grazie al contributo del Ministero Istruzione Università e Ricerca e del National Institute of Health (USA), dimostra inoltre che quando il gioco avviene tra madre e figlio il contagio è più frequente e più veloce, come se la connessione emotiva tra i due soggetti facilitasse lettura e processamento dello stesso pattern motorio. "Nell'uomo le risposte a specchio tra madre e figlio sono state interpretate sulla base della risonanza emotiva che caratterizza il più forte e intenso dei legami sociali, quello presente tra un bambino e la propria mamma – aggiunge Palagi - Tale dialogo facciale sembra fondamentale per la maturazione e il completo sviluppo neurofisiologico del bambino". Come nell'uomo, anche nei primati non umani, il contagio della risata potrebbe rappresentare uno degli elementi fondamentali della relazione madre-figlio ed essere un importante indicatore della qualità di tale relazione.
"La struttura sociale del babbuino gelada è mono-maschile in quanto i gruppi sono formati da un solo maschio, diverse femmine adulte, da giovani e piccoli", conclude Palagi. "Una volta raggiunta la maturità sessuale i maschi lasciano il gruppo natale per cercare altre femmine con cui poter riformare un gruppo riproduttivo. La particolarità di questa specie, è l'incredibile legame che si instaura tra le femmine adulte, le quali si impegnano in molti comportamenti affiliativi, come grooming (toelettatura del pelo) e gioco".
Ne hanno parlato:
Le Scienze
Science
Wired.it
LaStampa.it
LaRepubblicaParma.it
InToscana.it
Greenreport.it
Università di Parma
WallStreetItalia.com
QN.it
Tirreno Pisa
ilTempo.it
TG RTV38
Professore dell'Ateneo presiede il comitato del programma MIUR 'Futuro in ricerca'
Sarà un docente dell'Università di Pisa a presiedere una delle commissioni del programma "Futuro in Ricerca" che dovrà finanziare i progetti dei giovani ricercatori italiani per il 2013. Antonio Bicchi, professore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano e già direttore del Centro Piaggio, è stato appena nominato Presidente del comitato di selezione nel settore PE (matematica, scienze fisiche, informazione e comunicazione, ingegneria, scienze della terra e dell'universo) dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Antonio Bicchi, professore all'Università di Pisa e Senior Scientist all'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, dopo alcuni anni di lavoro al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, ha preso la cattedra di Robotica a Pisa, dove guida il Gruppo di Robotica del Centro Piaggio che comprende oggi circa 50 ricercatori. Il programma "Futuro in Ricerca" è il principale strumento con cui l'Italia vuole attirare e sostenere i migliori giovani scienziati, nella fasi iniziali della loro carriera, per svolgere le loro ricerche nel nostro Paese. L'efficienza e la trasparenza delle procedure di selezione delle migliori proposte, recentemente riformate profondamente, sono di fondamentale importanza per questi scopi.
Ricerca anteriorità
Per verificare il grado di novità ed originalità di un trovato (requisiti necessari ai fini del conseguimento di un brevetto per invenzione industriale) è consigliabile effettuare una ricerca preliminare sulle banche dati nazionali ed internazionali esistenti.
Elenco delle banche dati consultabili liberamente:
Alcune banche sono accessibili a pagamento.
- L'Unità Servizi per il Trasferimento Tecnologico dell'Università ha confermato anche per quest'anno l'iscrizione al data base QPAT.
La consultazione è gratuita e riservata solo al personale universitario e agli iscritti ai corsi di studio dell'Università di Pisa.
Può essere fatta direttamente dall'interessato, previa richiesta delle credenziali di accesso a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , oppure dal personale dell'ufficio sulla base delle informazioni indicate nel modulo di ricerca di anteriorità.
- Presso l'Ufficio Brevetti della Camera di Commercio di Pisa è possibile la consultazione di diversi data base brevettuali. Maggiori informazioni sul servizio sono riportate sul sito dell'Ente camerale.