Portale NEO IMPRESA di Intesa Sanpaolo
Per agevolare chi intenda avviare una nuova attività imprenditoriale la banca ha predisposto un portale dedicato denominato "Neo Impresa" che fornisce assistenza in merito agli adempimenti necessari e ai finanziamenti messi a disposizione da tutte le banche del Gruppo.
Concorso "ARS. Arte che realizza occupazione sociale"
l concorso "ARS. Arte che realizza occupazione sociale" si propone l'obiettivo di raccogliere proposte per l'ideazione, la realizzazione e la gestione di servizi e prodotti che, utilizzando il patrimonio artistico italiano (Architettura, Pittura, Scultura) creino ricavi tali da generare occupazione sociale sostenibile.
L'idea progettuale vincitrice dovrà essere realizzata e gestita da un'organizzazione non profit esistente. La scadenza del bando è fissata alle ore 12.00 del 25 marzo 2013.
Le idee progettuali dovranno operare nei seguenti campi:
-Architettura,
-Pittura,
-Scultura.
Possono parteciparvi:
- Tutti i maggiori di 18 anni,in forma singola o in team,
- Organizzazioni di volontariato,
- Associazioni,
- Organizzazioni no profit come fondazioni.
Ai fini della partecipazione al concorso è sufficiente essere registrati alla piattaforma e compilare il modulo di presentazione dell'idea.
Premi:
L'idea vincitrice si aggiudicherà le risorse necessarie alla sua realizzazione fino a 1.000.000 Euro messe a disposizione da Fondazione Italiana Accenture,la realizzazione sarà affidata all'ente no profit indicato dal proponente o affidata ad un ente terzo che dimostri le competenze necessarie.Ai proponenti delle idee classificate dal 2° al 5° posto verranno assegnati i seguenti premi in denaro pari a:
- 7.000 Euro
- 5.000 Euro
- 3.000 Euro
- 2.000 Euro.
Saranno, inoltre, supportati nella realizzazione dei business plan della propria idea.
Scadenza:
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è il 25 Marzo 2013.
Link del bando:
http://www.ideatre60.it/partecipa-ai-concorsi/concorso/ars
In pista la vettura griffata Unipi
È stata presentata negli spazi davanti alla sede di Ingegneria la vettura di Formula Student della Squadra Corse dell'Università di Pisa, che correrà nel prossimo campionato internazionale di Formula SAE. A una breve presentazione del progetto e della squadra, a cura del team leader Andrea Mascellani, sono seguite prove statiche e dimostrazioni dinamiche della vettura, che è sfrecciata più volte davanti a un folto pubblico di studenti e docenti.
La Squadra Corse (http://www.eteamsquadracorse.it) è alla ricerca di studenti dell'Ateneo, di qualunque settore disciplinare, che vogliano provare un'esperienza altamente formativa e appassionante all'interno del team.
Per informazioni e contatti: Andrea Mascellani, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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L'Ateneo partner tecnologico di istella, il nuovo motore di ricerca di Tiscali
C'è anche l'Università di Pisa tra i partner tecnologici del progetto istella, il nuovo motore di ricerca di Tiscali che è stato presentato a Roma, martedì 19 marzo 2013, dal presidente e amministratore delegato della società, Renato Soru, e che si avvale inoltre del contributo del CNR, dell'Internet Memory Foundation e di Dell.
Istella non si propone come alternativa ai motori esistenti, ma rappresenta uno strumento di ampliamento e approfondimento della conoscenza. Nasce, infatti, con l'obiettivo primario di sistematizzare, far conoscere e condividere il patrimonio culturale italiano. Particolare cura è stata posta nell'indicizzazione del web italiano, con i suoi 3 milioni di indirizzi, 3 miliardi di pagine e 180 terabytes di dati, e nel tempo il così detto web nascosto, portando l'utente attraverso archivi editoriali di grande interesse finora mai indicizzati. Istella punta inoltre a crescere anche attraverso i crowd contents, permettendo a tutti di caricare documenti, immagini, video e audio di interesse comune, senza alcun costo, e rendendo immediatamente disponibili in rete questi materiali. Attraverso la propria pagina personale, gli utenti potranno così effettuare la "pubblicazione" dei propri contenuti, che saranno indicizzati dal motore per essere facilmente ricercati in rete.
Ricerca, condivisione e partecipazione sono quindi le caratteristiche che rendono istella uno strumento di ricerca e approfondimento diverso dagli altri motori. Un'altra importante caratteristica che lo contraddistingue dagli altri servizi è la non profilazione degli utenti che effettuano le ricerche: i risultati sono infatti obiettivi e non si basano sui precedenti comportamenti.
Frutto di un intenso programma di sviluppo, istella deve molto al supporto scientifico dell'Università di Pisa e in particolare di un team di docenti e ricercatori del dipartimento di Informatica. "La collaborazione con l'Ateneo pisano su questo importante progetto - ha detto il presidente Soru - ha per Tiscali un significato molto speciale, sia per il prestigio dell'Università, che per il legame che da anni ci unisce in una consolidata esperienza comune. Da tempo, infatti, lavoriamo insieme a progetti legati alla ricerca sul web e con istella si concretizza la nostra mission comune di offrire strumenti per le persone, per il loro sapere e per l'innovazione". Il rettore Massimo Augello ha quindi aggiunto che "i rapporti tra l'Università di Pisa e Tiscali sono nati e si sono sviluppati sulla base di una comune vocazione: Tiscali è una grande azienda italiana cresciuta sulla capacità di offrire servizi tecnologicamente innovativi; Pisa è l'Università che ha visto nascere il primo corso di laurea e di dottorato italiano in Informatica e uno dei centri d'eccellenza in campo nazionale e internazionale, oltre a essere la città che da due anni promuove l'Internet Festival".
La collaborazione tra Università di Pisa e Tiscali va avanti da più di un decennio, durante il quale la società del presidente Soru ha già finanziato borse, assegni e contratti di ricerca. Nei prossimi giorni tale legame farà un ulteriore salto di qualità, con il completamento dell'iter di approvazione di una convenzione quadro che mira a rendere strutturali i rapporti tra i due enti. La convenzione potrà aprire scenari nuovi e ancora più ampi, dando origine a progetti di ricerca sviluppati in modo congiunto e creando possibili sbocchi di lavoro di qualità per i laureati e dottorati pisani.
Ne hanno parlato:
Repubblica
La Nuova Sardegna
Gazzetta di Parma
L'Unità
Italia Oggi
Tirreno Pisa
IlSole24Ore.it
LaStampa.it
Repubblica.it
RaiNews24.com
TgCom24.it
Ansa.it
Agi.it
InToscana.it
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
PisaNews.net
Poli di Innovazione
I Poli di Innovazione, sono raggruppamenti di imprese indipendenti, «start-up» innovatrici, piccole,medie e grandi imprese nonché organismi di ricerca, attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'interazione intensiva, l'uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo.
Il concetto di Polo di Innovazione, recepito dalla disciplina europea (disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a favore di Ricerca, Sviluppo e Innovazione 2006/C 323/01), vuole fornire uno strumento per favorire i processi di innovazione e trasferimento tecnologico, al fine di aggrescere le capicità produttive ed imprenditoriali del territorio.
Il sistema dei poli è stato finanziato dalla Regione Toscana con il Bando congiunto linea 1.2 - Risorse disponibili su POR-CReO FESR, PAR FAS e PRSE (decreto n. 6377 del 21 dicembre 2010), mentre la lista dei poli finanziati è stata deliberata con decreto n. 2859del 7/07/2011
In Toscana sono stati previsti dodici Settori tecnologici/Applicativi:
1. Moda (tessile, abbigliamento, pelletteria, concia, calzaturiero, orafo)
2. Cartario
3. Lapideo
4. Nautico e Tecnologie per il mare
5. Mobile e Arredamento
6. Tecnologie per le energie rinnovabili e Risparmio energetico
7. Scienze della vita
8. ICT, Telecomunicazioni e Robotica
9. Nanotecnologie
10.Tecnologie per la città sostenibile (beni culturali, edilizia sostenibile e
risparmio energetico, mobilità e logistica)
11.Optoelettronica e Spazio
12.Meccanica (automotive e meccanica per i trasporti)
Per ogni settore è stata finanziata l'attivazione di un polo d'innovazione.
Con decreto del 7 Luglio 2011 la Regione Toscana ha ammesso a finanziamento i 12 Poli di Innovazione.
L'Università di Pisa partecipa con i suoi docenti a quattro Poli d'innovazione:
- Politer (sett. ICT- gestore: Polo tecnologico di Navacchio)
- Polo di Innovazione Scienze della Vita (settore Life Sciences - gestore: Fondazione Toscana Life Sciences)
- PIERRE (settore energia - gestore: Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche)
- POLIS ( settore Tecnologie per la città sostenibile - gestore: Fondazione CSAVRI di UniFi)
Compito dell'Università all'interno di ciascun polo è
- stimolare e recepire la domanda di innovazione delle imprese (con almeno una sede in Toscana);
- facilitare il trasferimento tecnologico tra organismi di ricerca e imprese;
- condividere attrezzature e laboratori;
- organizzare seminari e conferenze per condividere le conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del Polo
La partecipazione di UNIPI agli altri otto poli è ristretta alla sola partecipazione ai Comitati Tecnico-Scientifici con propri docenti.
Veterinari designati
Veterinari designati per il benessere e il trattamento terapeutico degli animali ai sensi dell’articolo 24 del D. lgs.vo 26/2014 per l'Università di Pisa:
Angelo Gazzano: Area di Biologia, Farmacia, Veterinaria
Recapito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 050-2216844
Asahi Ogi: Area di Medicina
Recapito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 050-886331
Adozioni animali da laboratorio
Si rende noto che ai sensi dell’art. 19 del del Decreto legislativo 26/14, gli animali da laboratorio non più impiegabili in procedure sperimentali possono essere inseriti nel programma di riabilitazione attraverso l’affido in adozione ad associazioni o privati che ne facciano richiesta e previo parere favorevole del veterinario designato.
Gli interessati potranno presentare domanda all’Organismo Preposto al Benessere Animale dell’Università di Pisa, scaricando l’apposito modulo ed inviandolo per e-mail, debitamente compilato, ai seguenti contatti:
Dott.ssa Antonella Pochini, Responsabile Unità Etica e Benessere Animale
Prof. Angelo Gazzano, Veterinario designato OPBA
Normativa sulla sperimentazione animale
La sperimentazione animale è regolata dal D.Lgs.vo 26/14 (attuativo di direttiva CE 63/2010), che sostituendo la precedente normativa ha introdotto un articolato sistema di controllo per chi intende porre in essere attività di sperimentazione animale nel rispetto di requisiti, limiti e condizioni stabiliti in ciascuna fase di utilizzazione degli animali. Il principio ispiratore, come enunciato dall’art.1 riguarda la protezione degli animali, l’indirizzo verso le procedure di sostituzione e riduzione, la tutela del loro benessere, la limitazione del dolore, sofferenza, dello stress e danni derivanti dagli esperimenti
La tutela comprende tutti gli aspetti della relazione tra l'animale e l'uomo e si esplica attraverso l'insieme delle risorse che l’uomo deve impiegare in suo favore
Nell’Ateneo di Pisa, in applicazione dell’art. 25 del decreto suddetto è operante l’Organismo Preposto al Benessere Animale, organo collegiale di nomina rettorale comprensivo dei ruoli previsti dalla legge.
Inoltre, ai fini di dare corretta applicazione al Decreto 26/14, l’Università di Pisa, attraverso gli organi di governo, ha emanato il Regolamento per l’ Attività di Sperimentazione animale.
Regolamenti di Ateneo
Normativa nazionale - europea
The University of Pisa's Summer Schools
The University of Pisa's Summer Schools are academic intensive courses for both European and international students and also for young graduates. They are characterized by non-conventional teaching formats (lectures, workshops, tutorials, excursions, cultural events, business testimonials, etc.) and a multidisciplinary approach.
They usually last from 3 to 6 weeks and offer an international context with their students and lecturers coming from various parts of the world and giving their lectures in English. Our Summer Schools grant at least 6 ECTS credits to the participants who successfully pass final exams.
Summer schools:
- Advances in Cardiovascular Medicine
Director: Carlo Palombo, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Exploring Food in Rural Transition
Director: Francesco Di Iacovo, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Field School in Medieval Archaeology and Bioarchaeology at Badia Pozzeveri
Directors: Clark Spencer Larsen, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Gino Fornaciari, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - From genes to cells: a basic course of molecular, cellular and ultrastructural biology
Director: Alessandra Falleni, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Trier-Pisa Summer School on measurement of well-being and social progress
Organizer: Ralf Münnich, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., co-organizzatrice: Monica Pratesi, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.uni-trier.de/index.php?id=47436; http://eFRAME.surveystatistics.net - Winter School of Egyptian Archaeology
Director: Marilina Betro, E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Volontari cercasi per tracciare la mappa dei domini di Internet
Disegnare la mappa dei domini dei domini di Internet grazie a un sistema di crowdsourcing applicato alla ricerca. Basta avere uno smartphone o un tablet e scaricare un'App per partecipare a Portolan, un progetto del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa e dell'Istituto di Informatica e Telematica (IIT) di Pisa del CNR. L'«App Portolan» è già disponibile e gratuita per Android mentre è in preparazione anche la versione per gli Iphone della Apple.
"Attualmente la mappa dei domini di Internet è pressoché sconosciuta – ha spiegato Luciano Lenzini professore di networking del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano – quello che abbiamo è una 'immagine sfocata' che ce la raffigura come una sorta di albero con tanto di radici e foglie. Tuttavia saperne di più sarebbe di fondamentale importanza per poter affrontare le sfide del 'future Internet' e per comprendere anche molti fenomeni del presente come ad esempio la propagazione di eventi catastrofici scatenati da pirati informatici".
Il progetto Portolan nasce dunque dall'esigenza di "mettere a fuoco" l'immagine della struttura interna di Internet. Rispetto ad altre ricerche internazionali che dal 2000 hanno cominciato mappare Internet come "Caida Ark" negli USA, "Ripe Ris" in Europa e "Dimes" in Israele, Portolan utilizza per la prima volta il paradigma di osservazione top-down, partendo quindi non dalle radici, ma dalle foglie dell'albero, cioè dalla periferia da cui gli utenti normalmente si collegano.
In pratica Portolan si configura come un sistema costituito da una innumerevole quantità di smartphone e tablets che giocano il ruolo di monitor, coordinati da un server centrale. Ciascun monitor esegue micro-campagne di misura al termine delle quali i risultati vengono spediti al server centrale che li elabora e li ricompone come tanti tasselli di un mosaico per inferire la struttura di Internet, tutto in maniera pressoché non invasiva per gli utenti. Le risorse utilizzate dallo smartphone per effettuare le misure sono minime e comunque, se il livello della batteria scende al di sotto del 40% le misurazioni non iniziano e, se in corso, vengono interrotte. Gli smartphone inoltre rimangono sempre rigorosamente anonimi e, come contropartita per la sperimentazione, gli utenti possono accedere gratuitamente ad alcuni servizi, come ad esempio, conoscere esattamente il livello del "campo" disponibile lungo tutto un percorso o visualizzare gli operatori attraversati per raggiungere un indirizzo IP dato.
"Il nome del progetto – ha concluso Luciano Lenzini - deriva dalla Carta Pisana del 1275-1300, il primo portolano noto che descrive il Mar Mediterraneo sulla base della tecnologia di navigazione disponibile di quel periodo. Da allora in poi, e nei secoli successivi, i portolani sono diventati sempre più precisi e dettagliati grazie alle nuove misure e informazioni raccolte da marinai. In un certo senso, questa è una delle più antiche forme di crowdsourcing che si conosca".
Ne hanno parlato:
Il Tirreno - Pisa
IlTirreno.it
CorriereInnovazione.it (Gruppo Corsera)
LaNazione.it
Repubblica.it - Firenze
PisaInformaFlash.it
NovedaFirenze.it
GoNews.it
Controcampus.it
InToscana.it