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Comunicati stampa

Il comitato Unico di Garanzia (Cug) dell’Università di Pisa ha donato i volumi della sua collana di studi “Genere, soggettività, diritti”, editi dalla casa editrice Pisa University Press, alla Biblioteca SMS del Comune di Pisa. Da oggi la collezione della biblioteca si arricchisce di nuovi libri dedicati all’inclusione, alla parità di genere e ai diritti con l’obiettivo di migliorare il benessere collettivo, la convivenza civile e la crescita culturale della cittadinanza.
L’iniziativa è stata promossa dalla dottoressa Francesca Pecori responsabile dell’ufficio per l’Eguaglianza e le Differenze (UED) dell’Ateneo pisano.

 

Il Comitato Unico di Garanzia opera infatti attivamente non solo nel contesto universitario ma anche sul territorio destinando parte delle sue risorse culturali, scientifiche ed economiche al Public Engagement convinto che, alla base di una società innovativa e sostenibile, siano i valori di parità di genere e pari opportunità.

“Il CUG intende proseguire nella direzione già tracciata da anni nella promozione, organizzazione e sostegno della cultura dell’eguaglianza favorendo la diffusione dei saperi nonché valorizzando le conoscenze nel contesto dello sviluppo culturale dei territori – dice la presidente professoressa Elena Dundovich - Proprio a tale fine è stato recentemente istituito anche l’Ufficio per l’Eguaglianza e le Differenze che supporta le nostre molteplici iniziative”.

 

arpat2A distanza di un anno e mezzo dalla sottoscrizione dell’accordo quadro tra l’Università di Pisa e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana nell’ambito della ricerca, formazione, elaborazione e diffusione della conoscenza, martedì 16 maggio si è tenuto un incontro a Palazzo alla Giornata tra il rettore Riccardo Zucchi, insediatosi da pochi mesi, e il direttore generale di ARPAT, Pietro Rubellini, per fare il punto sulle collaborazioni realizzate o in corso di realizzazione.

Sia il rettore che il direttore generale hanno espresso soddisfazione per le attività sviluppate, che vanno dalla stipula degli accordi di ricerca congiunti come quello sulla caratterizzazione del KEU con il Dipartimento di Scienze della Terra, che si configura come un’occasione importante per il monitoraggio e la gestione di un delicato tema ambientale. Altrettanto significativa è stata la collaborazione dell’Ateneo alla realizzazione delle giornate scientifiche di ARPAT destinate al personale interno e finalizzate a indagare quali siano gli effetti diretti e indiretti provocati dal cambiamento climatico. Nell’edizione 2022, infatti, hanno riscosso particolare interesse le lezioni incentrate sulla transizione energetica con approfondimenti sulla geotermia e sull’energia nucleare.

Per quanto riguarda la ricerca, gli obiettivi da perseguire attraverso l’accordo quadriennale sono quelli di migliorare la comunicazione e lo scambio di informazioni fra imprese e strutture di ricerca, stimolare singoli progetti di ricerca applicata e, più in generale, puntare alla promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Nel campo della formazione saranno ulteriormente implementati tirocini e stage, tesi di laurea e di dottorato presso ARPAT, oltre all’istituzione di specifiche borse di studio da svolgersi in strutture aziendali. Si mirerà, infine, a favorire la nascita di collaborazioni nel campo dell’elaborazione e diffusione della conoscenza scientifica in materia di protezione ambientale.

“La collaborazione con ARPAT – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – rientra nelle cosiddette attività di Terza Missione, che stiamo potenziando perché riteniamo essenziale il contributo che l’Università può garantire allo sviluppo e alla crescita della società, tanto più se legato a tematiche quali l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

“È stata una grande soddisfazione per me e per l’Agenzia incontrare il rettore – ha detto il direttore generale Pietro Rubellini - ricevendo apprezzamenti significativi per il lavoro di ricerca e didattico portato avanti insieme in questi anni e per il programma futuro fissato con l’accordo quadro che si riconferma in tutti i suoi aspetti”.

Il comitato Unico di Garanzia (Cug) dell’Università di Pisa ha donato i volumi della sua collana di studi “Genere, soggettività, diritti”, editi dalla casa editrice Pisa University Press, alla Biblioteca SMS del Comune di Pisa. Da oggi la collezione della biblioteca si arricchisce di nuovi libri dedicati all’inclusione, alla parità di genere e ai diritti con l’obiettivo di migliorare il benessere collettivo, la convivenza civile e la crescita culturale della cittadinanza.
L’iniziativa è stata promossa dalla dottoressa Francesca Pecori responsabile dell’ufficio per l’Eguaglianza e le Differenze (UED) dell’Ateneo pisano.

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Da sinistra Giovanna Colombini (Biblioteca Sms), Francesca Pecori (Università di Pisa), Elena Dundovich (Università di Pisa), Fabrizio Mangione (Biblioteca Sms)


Il Comitato Unico di Garanzia opera infatti attivamente non solo nel contesto universitario ma anche sul territorio destinando parte delle sue risorse culturali, scientifiche ed economiche al Public Engagement convinto che, alla base di una società innovativa e sostenibile, siano i valori di parità di genere e pari opportunità.

“Il CUG intende proseguire nella direzione già tracciata da anni nella promozione, organizzazione e sostegno della cultura dell’eguaglianza favorendo la diffusione dei saperi nonché valorizzando le conoscenze nel contesto dello sviluppo culturale dei territori – dice la presidente professoressa Elena Dundovich - Proprio a tale fine è stato recentemente istituito anche l’Ufficio per l’Eguaglianza e le Differenze che supporta le nostre molteplici iniziative”.

 

Al via i campi estivi nei musei dell’Università di Pisa, otto settimane all’insegna del gioco, tra arte, scienza, natura e sport per bambini e bambine dai 6 agli 11 anni. In occasione delle vacanze estive il Sistema Museale di Ateneo (SMA) apre le porte del Museo della Grafica, della Gipsoteca di Arte Antica, dell’Orto e Museo Botanico e del Museo degli Strumenti di Fisica – Ludoteca Scientifica. Le attività sono realizzate con il supporto degli operatori del CUS Pisa Junior, proseguendo in questo modo la proficua collaborazione tra le due strutture universitarie giunta al nono anno.

La presentazione delle iniziative si è svolta venerdì 19 maggio alle 11,30 all’Orto e Museo Botanico. Sono intervenuti Francesco Aiello, referente attività educative Orto e Museo botanico, Sergio Giudici, direttore della Ludoteca scientifica, Sabrina Balestri, coordinatrice organizzativa Sistema museale di Ateneo, Fabiana Fiorelli, referente attività educative Museo della Grafica, Renato Curci, responsabile attività educative Cus Junior Pisa e Valeria Minucci responsabile centri estivi Cus Junior Pisa.

Obiettivo di questi campi "scientifici" e' quello di arricchire il bagaglio culturale dei nostri bambini attraverso una visione complessiva dello spazio in cui agisce la motricità umana: dalla pratica dell’esercizio fisico allo studio anatomico, alla storia dello sport nell’antichità, alla raffigurazione del corpo nell’arte, alle leggi fisiche del movimento, all’ambiente naturale. In altre parole " mens sana in corpore sano".

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Da sinistra, Francesco Aiello, Sergio Giudici, Sabrina Balestri, Fabiana Fiorelli, Renato Curci e Valeria Minucci

Il calendario completo delle attività va da giugno a settembre per un totale di otto campi estivi. Ecco dunque l’offerta in dettaglio.

Il programma museo per museo

Al Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galileo Galilei, n. 9 Pisa) gli appuntamenti sono tre: dal 10 al 14 luglio con “La macchina del tempo”, dal 17 al 21 luglio con “Tutti in scena…a passeggio per Londra!” e dal 4 all’8 settembre con “Tutti in scena…non è come sembra!”.

Il campo estivo della Gipsoteca di Arte Antica (Piazza San Paolo all’Orto 20, Pisa) è dal 3 al 7 luglio sul tema “Atleti e sport nel mondo antico”: dal lunedì al giovedì il campo si svolgerà presso il CUS, dove un’operatrice museale svolgerà due ore di attività, indicativamente dalle 10 alle 12 e il venerdì i partecipanti visiteranno la Gipsoteca accompagnati dagli operatori del CUS.

I campi organizzati all’Orto e Museo Botanico (Via Roma 56, Pisa) sono due: dal 19 al 23 giugno su “Piante per tutti gli usi…e i gusti” e dal 26 giugno al 30 giugno su “Piante dai continenti…e oltre”. La Ludoteca Scientifica - Museo degli Strumenti di Fisica (Area dei Macelli 2/B – Via Nicola Pisano 25 - Largo Padre Renzo Spadoni) propone due appuntamenti: il 12 - 16 giugno dedicato a “Escursione geologica nel Sistema Solare” e il 3 - 7 luglio su “Un sole che spacca le pietre: rocce, minerali e vulcani”.

 

Come partecipare

Possono partecipare ai campi estivi bambine e bambini dai 6 agli 11 anni che hanno frequentato il primo anno della scuola primaria e in possesso del certificato medico per attività sportiva non agonistica
I campi si svolgeranno dalle ore 8:00 alle ore 14:30, la merenda e il pranzo a sacco sono a cura della famiglia. Il pranzo per le bambine e i bambini che partecipano al campo della Gipsoteca di Arte Antica è offerto dal CUS ed è compreso nel costo settimanale. Il costo settimanale è di 115 € (110 € per le figlie e i figli dei dipendenti dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore Sant’Anna e del Comune di Pisa) e comprende la quota d’iscrizione al CUS Pisa.
Le iscrizioni e il pagamento vanno effettuati presso la segreteria del CUS Pisa, via Chiarugi 5, Pisa. Le bambine e i bambini vanno accompagnati e ripresi presso i musei sede di svolgimento dei campi, ad eccezione del campo della Gipsoteca di Arte Antica che si svolge presso il CUS.

 

Il Cus Pisa Junior

Fra le attività infine anche i campi estivi del Cus Pisa Junior (Via Federico Chiarugi 5, Pisa), giunti quest’anno alla ventesima edizione, che propongono varie attività sportive in sinergia con il Sistema Museale di Ateneo. Gli appuntamenti per giovani sportive e sportivi dai 4 ai 14 anni sono 8: dal 12 al 16 giugno, dal 19 al 23 giugno e dal 26 al 30 giugno; dal 3 al 7 luglio, dal 10 al 14 luglio e dal 17 al 21 luglio e dal 24 al 28 luglio; dal 4 al 8 settembre. Per maggiori informazioni su costi e orari: http://cuspisa.unipi.it/

Promuovere la diffusione della cultura della qualità e illustrare alcune indicazioni operative previste dal nuovo Modello di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento (AVA 3) delle Università Italiane delle Università Italiane e utili ai fini di un complessivo miglioramento continuo delle attività dell’Ateneo pisano. Sono questi gli obiettivi principali del percorso informativo/formativo sul Modello AVA3 che si è aperto ieri, giovedì 18  maggio 2023, nell’aula 6 del Palazzo La Sapienza, con un primo incontro rivolto ai Coordinatori dei Corsi di dottorato.

“La scelta di iniziare proprio dai Corsi di Dottorato non è casuale – ha spiegato nella sua introduzione la professoressa Roberta Moruzzo, Delegata per la qualità e promotrice dell’incontro assieme al Presidio della Qualità di Ateneo – Tra i tanti elementi di novità introdotti dal Modello AVA3, infatti, vi è proprio l’estensione di quelli che sono i requisiti Anvur per l’accreditamento delle Università anche ai Corsi di dottorato. Era opportuno quindi dar loro precedenza visto che per le altre strutture AVA3 è sostanzialmente un aggiornamento del modello precedente”.

“Il percorso che inauguriamo oggi – ha aggiunto la Delegata – servirà a mettere tutte le strutture dell’Ateneo a conoscenza di cosa il modello prevede così da facilitare, nei prossimi mesi e anni, il lavoro di progettazione, gestione, autovalutazione e miglioramento del Sistema di Assicurazione della Qualità (AQ) in vista del nuovo processo di accreditamento dell’Università di Pisa, previsto nel primo semestre del 2026”.

Tra le principali novità introdotte dal Modello AVA 3, rilasciato dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) a febbraio 2023 e illustrato, questa mattina, dalla professoressa Simonetta Bassi, presidente del Presidio della Qualità, una maggior attenzione alla coerenza fra l'architettura della governance di Ateneo, le strategie che vengono da essa definite e le risorse disponibili.

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Il nuovo modello punta, infatti, verso una maggior integrazione tra quella che è la Pianificazione strategica e il Piano della performance, in modo che gli Atenei vadano verso l’individuazione di obiettivi (strategici e operativi) e di indicatori che siano coerenti all'interno dei vari strumenti di programmazione.

Oltre all’estensione dei requisiti di accreditamento ai dottorati, il nuovo modello prevede anche dei requisiti specifici per i Corsi di Studio in Medicina e Chirurgia e che questi siano sempre oggetto di visita, a differenza dei criteri di scelta adottati per gli altri Corsi di Studio.

Maggior attenzione è data, inoltre, a quelli che sono i requisiti di sede e a cui sarà collegato il giudizio finale della Commissione degli Esperti di Valutazione (CEV) la cui composizione, con l’adozione del modello AVA 3, vede l’introduzione anche di un esperto per la sostenibilità economico-finanziaria.

Tutte novità, ha spiegato la Delegata per la qualità, in linea con quanto richiesto dall’ENQA (European Association for Quality Assurance in Higher Education) e dal “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati” (DM 226/2021).

L’incontro ha visto la partecipazione attiva di 50 persone tra Coordinatori dei Corsi di Dottorato e personale degli uffici di supporto oltre al Prorettore per il Dottorato di Ricerca, Prof. Bernardo Tellini.

Giovedì, 18 Maggio 2023 13:12

IO - il portale del docente Unipi

Il portale del docente: https://unipi.it/io

L’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-In) ha sviluppato un programma di allenamento per persone con danno cognitivo lieve denominato ‘Train the brain’, finanziato dalla Fondazione Pisa e svolto in collaborazione con Università di Pisa, Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa (Cnr-Ifc) e Ircss Fondazione Stella Maris. Il progetto, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Age and Ageing, è stato ideato allo scopo di prevenire o rallentare lo sviluppo della malattia di Alzheimer e prevede una valutazione delle funzioni cognitive di pazienti anziani a distanza di sette mesi dall’interruzione dell’allenamento.

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“Il progetto parte nel 2012 ma, mentre nelle sperimentazioni passate abbiamo analizzato i risultati subito dopo il training, in questa sessione abbiamo deciso di osservarne gli effetti a distanza di diversi mesi dall’allenamento. I risultati ci dicono che gli stimoli ambientali riescono ad arrestare, e talvolta a far regredire, il decadimento cognitivo dei partecipanti e gli effetti benefici perdurano nel tempo. Questi effetti non sembrano essere condizionati dai fattori generalmente correlati alla demenza, come il genere, l’età e il tasso di scolarità; inoltre, il miglioramento appare più marcato nelle donne e nei soggetti con minor grado di istruzione, che all’inizio del training presentavano una maggiore compromissione delle funzioni cognitive”, spiega Alessandro Sale, ricercatore del Cnr-In e primo autore della ricerca.

I partecipanti al programma sono stati accolti in una struttura attrezzata all’interno dell’area di ricerca del Cnr di Pisa. “Si tratta di un luogo unico in Italia, una vera e propria palestra della mente, dove abbiamo allestito un’area dedicata per esercitare funzioni quali memoria, logica e attenzione. Questi soggetti hanno svolto cicli di stimolazione cognitiva e motoria, anche attraverso la musicoterapia, in un contesto altamente creativo che potremmo definire di arricchimento ambientale, effettuando sia attività individuali che di gruppo”, illustra Nicoletta Berardi, ricercatrice del Cnr-In.

Questo studio apre a un più ampio contesto applicativo, con la prospettiva di determinare importanti ricadute sociali. “La popolazione dei Paesi industrializzati vede aumentare costantemente la percentuale di anziani, un processo di invecchiamento demografico che comporta un incremento del numero di persone che sviluppano forme di demenza anche gravi, come l’Alzheimer. Una vita ricca di stimoli si dimostra un paradigma ideale per incentivare la plasticità cerebrale in maniera non invasiva, con effetti più marcati negli anziani, una fascia di popolazione che spesso è costretta a vivere in condizioni di isolamento e di carenza, o assenza, di stimoli” conclude Lamberto Maffei, ricercatore associato e precedente direttore del Cnr-In.
(Fonte Ufficio Stampa CNR).

Pisa - Venerdì 19 maggio alle 11,30 all’ Orto e Museo Botanico (Via Luca Ghini, 13 / Via Roma, 56) si svolge la presentazione campi estivi del Sistema museale di Ateneo dell’Università di Pisa, otto settimane all’insegna del gioco, tra arte, scienza, natura e sport in collaborazione con il CUS Junior.

Intervengono:

Sabrina Balestri, Coordinatrice organizzativa Sistema museale di Ateneo

Renato Curci, CUS Junior

Sergio Giudici, Direttore Museo degli Strumenti di Fisica

Fabiana Fiorelli, Sistema museale di Ateneo

Del tutto naturale, edibile e biodegradabile, il chitosano è al centro di due studi dell’Università di Pisa pubblicati sulle riviste Foods e Scientific Reports che indagano le potenzialità di questo biopolimero per conservare gli alimenti freschi e ridurre lo spreco alimentare.

Nel caso dello studio su Foods, la sperimentazione ha riguardato dei piccoli hamburger di carne bovina che sono stati rivestiti con una soluzione di chitosano commerciale, ricavato da crostacei, alla quale sono stati aggiunti diversi oli essenziali. Dopo sette giorni di conservazione, è emerso che il chitosano arricchito con olio essenziale di pepe nero (Piper nigrum) è riuscito meglio degli altri a mantenere le caratteristiche organolettiche della carne e un aspetto brillante e fresco degli hamburger.

“L’applicazione di un polimero naturale ed edibile quale il chitosano, addizionato con olio essenziale di pepe nero ha permesso di prolungare la durata di conservazione della carne mantenendo le sue proprietà organolettiche senza modificarne il colore ma anzi rendendo l’alimento più attraente per i consumatori”, ha detto la professoressa Annamaria Ranieri dell’Ateneo pisano.

Per lo studio su Scientific Reports, il team dell’Ateneo pisano ha utilizzato per la prima volta chitosano ricavato da insetti, per rivestire mediante immersione o spray dei pomodori poi conservati per trenta giorni a temperatura ambiente o a 4° gradi centigradi. Il chitosano estratto dagli insetti ha dimostrato di avere le stesse prestazioni di quello commerciale ricavato dai crostacei, anzi, in alcuni casi, addirittura superiori, preservando più efficacemente i principi nutritivi dei pomodori in termini di antiossidanti come fenoli e flavonoidi.

“L’estrazione del chitosano a partire da insetti rappresenta una promettente alternativa a quello tradizionalmente estratto dai crostacei grazie alla crescente disponibilità di biomassa proveniente dagli allevamenti di insetti che si stanno sviluppando a livello mondiale – dice la professoressa Antonella Castagna dell’Università di Pisa - Questo tipo di allevamento, soprattutto rivolto alla produzione di proteine per il settore mangimistico, genera scarti che possono essere recuperati per la produzione sostenibile di chitina e chitosano. Dai risultati ottenuti nel nostro lavoro, il chitosano da insetti sembrerebbe avere prestazioni persino superiori a quello commerciale. Pur trattandosi del primo studio condotto utilizzando questa fonte, i risultati ottenuti sono molto incoraggianti, anche se occorrono ulteriori conferme su altri prodotti freschi”.

Gli studi su Foods e su Scientific Reports sono stati realizzati da un team interdisciplinare dei dipartimenti di Scienze Agrarie, Ambientali e Agro-ambientali e di Farmacia dell’Università di Pisa e di Scienze dell’Università degli studi della Basilicata. Parte delle ricerche sono il frutto del progetto FEDKITO “FrEsh fooD sustainable pacKaging In The circular econOmy ” finanziato nell’ambito di PRIMA (un programma supportato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Università e della Ricerca) e coordinato dalla professoressa Barbara Conti dell’Ateneo pisano.




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