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Comunicati stampa
Mercoledì, 30 Novembre 2022 12:01

Commissioni giudicatrici - Kit di lavoro

Kit di lavoro per le commissioni giudicatrici delle procedure di valutazione comparativa bandite ai sensi del dpr 117/2000 e della Legge 1/2009

Mercoledì, 30 Novembre 2022 11:51

L'ultimo Caravaggio

Lunedì 5 dicembre, alle ore 18, presso ila Gipsoteca di Arte Antica, il collettivo studentesco Lettere Rosse presenta un nuovo spettacolo teatrale dal nome "L'ultimo Caravaggio". Adattamento e regia di Jacopo Marconi, con Mario Cucurnia, Davide Isai Fontani e Arianna Santini.

L'ingresso è libero.

Si tratta di un'attività autogestita svolta con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.

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Venerdì 2 dicembre alle ore 17,30 nell’aula G. Savi (via Porta Buozzi 3 – Orto Botanico) sarà presentato il DVD di Dante. L’altre stelle, oratorio per soli, coro e orchestra di Marco Bargagna su testi originali e antologia di opere dantesche di Alberto Casadei, registrato in occasione dei concerti del Coro dell’Università di Pisa tenuti il 14 e 15 maggio 2022 al Teatro Verdi di Pisa.

L’opera – che in quell’occasione era in prima esecuzione assoluta - è stata composta nell’ambito delle celebrazioni nazionali per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, con il patrocinio del Ministero della Cultura, ed è stata interpretata dal Coro dell’Università di Pisa insieme alla Tuscan Chamber Orchestra, ai cantanti Paola Cigna, Marco Mustaro e Carlo Morini e all’attore Renato Raimo, sotto la direzione di Stefano Barandoni.

La presentazione è affidata al maestro Claudio Proietti, già docente di pianoforte e direttore del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, pianista concertista, musicologo e critico musicale, per vari anni direttore delle attività didattiche, formative e artistiche del Teatro di Pisa e docente di Esperienze musicali del Novecento nel Corso di Laurea Magistrale in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media, presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

Introdurrà Maria Letizia Gualandi, responsabile Scientifico del Polo Musicale “Maria Antonella Galanti” e saranno presenti il compositore, il librettista e gli esecutori.

 

Lunedì 12 e martedì 13 dicembre, dalle ore 9:30 alle ore 17:00 (con una breve pausa pranzo) si terrà presso il Museo Botanico il nuovo corso di illustrazione scientifico botanica, guidato da Silvana Rava e curato dal Museo Botanico stesso, dal titolo "Ritratti d'inverno".

Costo per le 2 giornate: 110 €
Prenotazione obbligatoria con pagamento anticipato di 50 €

Informazioni e iscrizioni:
Lucia Amadei
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Tel: +39 050 2211316
Per maggiori informazioni: vai al sito dell'Orto e Museo Botanico

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L’Aoup è la seconda tappa del programma di visite istituzionali che la Commissione sanità del Consiglio regionale toscano ha fissato per il 2022 nelle tre aree vaste, con l’impegno di visitare l’anno prossimo tutti gli ospedali della Toscana per raccogliere spunti e criticità ma soprattutto verificare i tanti punti di forza, la progettualità, lo stato di attuazione della transizione digitale nelle varie realtà in cui si articola il servizio sanitario regionale. Il presidente Enrico Sostegni è arrivato a Pisa accompagnato da alcuni dei componenti della Commissione (Andrea Ulmi, Andrea Vannucci, Vincenzo Ceccarelli, Federica Fratoni, Diego Petrucci e Donatella Spadi), oltre al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo nell’ambito di un tour annunciato a inizio novembre dopo gli Stati generali della sanità per visitare i luoghi di persona e incontrare gli operatori nell’ambito di una funzione di programmazione, ma anche di controllo e di collaborazione con i professionisti del sistema. E in ogni realtà sono state mostrate le peculiarità specifiche.
In Aoup la delegazione, accompagnata dal direttore generale Silvia Briani insieme al rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi - presente anche Valentina Ricotta, vicepresidente della Società della salute Area Pisana- ha visitato il cantiere del nuovo ospedale, il Dea-Dipartimento di emergenza-accettazione e il Centro multispecialistico di Chirurgia robotica prima di incontrare i professionisti, i sindacati e il Comitato di partecipazione a fine visita.

Pisa sede del cantiere più grande al momento in Toscana

Al momento a Cisanello, il quartiere dove sta si sta completando l’Ospedale che prenderà il nome di “Nuovo Santa Chiara”, ci sono 7 gru, due scavi enormi, uno fra gli Edifici 30-31 e il 200 e l’altro fra l’edificio 200 e il parcheggio A dove sorgeranno i principali edifici del nuovo ospedale. La parte di scavo è completata per il 90%. Manca solo quella sotto la passerella sopraelevata di collegamento fra gli edifici 30 e 31 di cui è imminente la demolizione.
La guerra in Ucraina con la conseguente crisi energetica e l’impennata dei costi delle materie prime oltreché dei consumi ha determinato un allungamento dei tempi di circa 6 mesi rispetto alla tabella di marcia. Si prevede comunque l’ultimazione dei lavori entro il 2025.
Nonostante questo sono state realizzate quasi il 50% delle strutture in cemento armato e si è arrivati al solaio del tetto dell'edificio 34 che ospiterà la piastra tecnologica, mentre si attendono dal Governo i rimborsi per il caro materiali che consentiranno di non interrompere i lavori.

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Il Dea-Dipartimento di emergenza accettazione, un ospedale dentro l’ospedale

La Commissione ha visitato anche il Dea-Dipartimento di emergenza accettazione che riunisce in un unico edificio (31) il Pronto soccorso e altre unità operative e funzioni deputate alla gestione dei percorsi di emergenza-urgenza, con particolare riferimento alla presa in carico di patologie tempo dipendenti (infarto miocardico acuto, ictus, trauma maggiore, sepsi) per le quali Aoup è di riferimento per il territorio dell’Area vasta nord-ovest. L’accesso al Dea da parte dei mezzi territoriali di soccorso è garantito anche dalla presenza di una piazzola per l’elisoccorso attiva h 24 nella limitrofa collina artificiale. La porta di ingresso al Dea è ovviamente il Pronto soccorso a cui, dall'inizio del 2022 ad oggi, hanno afferito in media 227 pazienti al giorno; di questi, in media 39 al giorno hanno poi avuto bisogno di ricovero. Negli ultimi tre anni, gli accessi, dopo il drastico calo nel 2020 in corrispondenza del lockdown, sono tornati a salire a numerosità prossime a quelle pre-pandemia, quando il numero medio al giorno era pari a 255. Nel primo semestre del 2022 sono stati registrati 40540 accessi totali (32353 nel 2021), di cui il 60% ha avuto un percorso interno al Pronto soccorso, mentre il 40% è stato avviato dal triage a percorsi di fast-track, ovvero percorsi specialistici dedicati alla presa in carico di codici di minore priorità e di competenza mono-specialistica. Questa modalità organizzativa è stata sviluppata al fine di ridurre l’impatto sul Pronto soccorso (la cui mission è assistere i pazienti più gravi ed urgenti), dei codici di minore urgenza (codici 4 e 5), i quali, rappresentando oltre il 50% degli accessi totali sia nel 2021 che nel 2022, costituiscono una persistente inappropriatezza di utilizzo delle strutture di emergenza urgenza. Per contro, nel primo semestre 2022 sono stati assegnati al momento del triage codici di maggior urgenza (codici 1 e 2) a 2609 pazienti (2405 nel corrispondente periodo 2021). Infine nel primo semestre 2022 sono stati codificati come codice 3 14485 pazienti (12427 nel 2021).

Centro multispecialistico di Chirurgia robotica

Altra tappa per la Commissione Sanità, il Centro multispecialistico di Chirurgia robotica che ha volumi di attività importanti: dal 2019 ad oggi, nonostante la pandemia, sono stati superati i 16mila interventi, con una media di circa 1300 l’anno, in tutte le specialità chirurgiche, compresi i trapianti (fatta eccezione per la ortopedia e la neurochirurgia, che non si prestano a questo tipo di sistema robotico). Con 4 piattaforme di ultima generazione, dedicate oltre che all’assistenza anche all’addestramento e quindi alla formazione professionale in cui Pisa è un Epicenter (indice di alti livelli di esperienza ultra ventennale e dotazione tecnologica, idonei all’insegnamento della chirurgia robotica a livello nazionale e internazionale) il Centro - che ha sede nel cuore dell’ospedale che, nel 2001, effettuò la prima lobectomia robotica al mondo sul primo sistema Da Vinci allora acquisito - è stato illustrato per le sue caratteristiche uniche: uniformità di accesso alle cure con mobilità di chirurghi e dei loro pazienti da tutta l’area vasta nord-ovest; multidisciplinarietà e coordinamento fra ricerca, didattica e assistenza, ospedaliera e sul territorio, in virtù di un modello organizzativo consolidato basato sull’integrazione di risorse umane e tecnologiche in ottica di area vasta, utilizzando procedure standardizzate su alti volumi di attività che assicurano anche sostenibilità dei costi.
Al termine del tour la Commissione sanità, insieme alla Direzione aziendale, ha incontrato i professionisti, i sindacati e il Comitato di partecipazione dell’Aoup nell’Aula al piano terra del Dipartimento cardio-toraco-vascolare per un primo bilancio su quanto osservato e per raccogliere le sollecitazioni degli operatori in uno scambio proficuo che continuerà anche nei prossimi mesi.

Fonte: Ufficio Stampa AUOP

Sarà presentata il 30 novembre alle 18 in Palazzo Lanfranchi a Pisa (lungarno Galileo Galilei 9) la mostra “L’occhio della scienza: Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, ideata e organizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) e dal Museo Galileo.

La mostra, curata da Claudia Addabbo e Stefano Casati, coordinata da Claudio Pogliano e Alessandro Tosi all’interno di un articolato programma di ricerca e con un comitato scientifico composto da autorevoli studiosi di varie discipline, è realizzata dai due musei in collaborazione con i Sistemi Museali di Ateneo delle Università di Firenze e di Pisa, la Fondazione Alinari per la Fotografia e il Museo Stibbert. La mostra si snoda infatti nei due percorsi espositivi allestiti al Museo della Grafica di Pisa e al Museo Stibbert a Firenze.

Pisa 03 Battaglione Specialisti del Genio Sezione Fotografica Rilievo topofotografico del Tevere e
Battaglione Specialisti del Genio - Sezione Fotografica, Rilievo topofotografico del Tevere e pallone all’ormeggio, 1911

Firenze 09 Tavola da Tommaso Salvadori Catalogo sistematico degli uccelli del Borneo con note ed ossProprio la collaborazione tra alcune delle principali realtà museali della regione rende particolarmente suggestivo e significativo l’inserimento dell’iniziativa nel programma ufficiale della Festa della Toscana 2022. Alla presentazione della mostra pisana saranno presenti, oltre ai curatori 

Stefano Casati e Claudia Addabbo, Michele Conti, Sindaco di Pisa, Riccardo Zucchi, Rettore dell’Università di Pisa, Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Regione Toscana, Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, Università e Ricerca della Regione Toscana, Roberto Ferrari, Direttore Esecutivo del Museo Galileo, e Alessandro Tosi, Direttore Scientifico del Museo della Grafica.

La mostra “L’occhio della scienza: Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, che illustra la svolta culturale innescata dall’uso della fotografia nella ricerca e nella documentazione scientifica, è articolata in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” – dedicate alle applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione oltre 200 riproduzioni digitali dagli originali, tra i quali molti inediti. La sezione “Umano” sottolinea il contributo della fotografia all’indagine sull’uomo da diverse prospettive (antropologica, etnologica, medica, psichiatrica, giudiziaria); “Vivente” rivela il suo grande apporto agli studi botanici e zoologici; “Terra” racconta come la fotografia abbia svolto un ruolo fondamentale sia nella ricerca e documentazione archeologica che negli studi geologici e vulcanologici; “Cielo”, infine, mostra come la fotografia abbia contribuito all’indagine e alle scoperte astronomiche. Oltre alle quattro sezioni, l’esposizione presenta due approfondimenti tematici: “Strumenti scientifici” e “Francesco Negri, fotografo e scienziato”.

Inoltre, nella sezione “Terra”, in una postazione allestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sarà possibile accedere in anteprima al portale Atlante delle fonti visive dei terremoti italiani, che raccoglie migliaia di documenti di svariate tipologie (incisioni, dipinti, fotografie, documentari cinematografici, ecc.), dal XIX al XX secolo. Il portale è frutto degli studi portati avanti in oltre tre decenni dal Gruppo di lavoro del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (INGV-CFTI).

A Firenze prosegue presso il Museo Stibbert la mostra “L’occhio della scienza: Giorgio Roster e Odoardo Beccari, esploratori di luoghi e immagini”, che focalizza l’attenzione su due esponenti di rilievo della scena culturale fiorentina. Giorgio Roster, scienziato rigoroso ed eclettico e appassionato fotografo, contribuì allo sviluppo della fotografia a livello internazionale, eccellendo in particolare nella sperimentazione della tecnica fotomicrografica. Odoardo Beccari, botanico e naturalista di fama mondiale, fu un avventuroso esploratore: il fascino di terre sconosciute, popoli primitivi, selve impenetrabili e creature mai osservate lo indussero a compiere spedizioni scientifiche in Malesia, Oceania e Corno d’Africa.

Le due mostre al Museo della Grafica e al Museo Stibbert saranno aperte fino al 26 febbraio 2023.

Martedì, 29 Novembre 2022 11:49

A Pisa la mostra “L’occhio della scienza”

Pisa, 29 novembre – Sarà presentata il 30 novembre alle 18 in Palazzo Lanfranchi a Pisa (lungarno Galileo Galilei 9) la mostra “L’occhio della scienza: Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, ideata e organizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) e dal Museo Galileo.

La mostra, curata da Claudia Addabbo e Stefano Casati, coordinata da Claudio Pogliano e Alessandro Tosi all’interno di un articolato programma di ricerca e con un comitato scientifico composto da autorevoli studiosi di varie discipline, è realizzata dai due musei in collaborazione con i Sistemi Museali di Ateneo delle Università di Firenze e di Pisa, la Fondazione Alinari per la Fotografia e il Museo Stibbert. La mostra si snoda infatti nei due percorsi espositivi allestiti al Museo della Grafica di Pisa e al Museo Stibbert a Firenze.

Proprio la collaborazione tra alcune delle principali realtà museali della regione rende particolarmente suggestivo e significativo l’inserimento dell’iniziativa nel programma ufficiale della Festa della Toscana 2022. Alla presentazione della mostra pisana saranno presenti, oltre ai curatori Stefano Casati e Claudia Addabbo, Michele Conti, Sindaco di Pisa, Riccardo Zucchi, Rettore dell’Università di Pisa, Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Regione Toscana, Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, Università e Ricerca della Regione Toscana, Roberto Ferrari, Direttore Esecutivo del Museo Galileo, e Alessandro Tosi, Direttore Scientifico del Museo della Grafica.

La mostra “L’occhio della scienza: Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, che illustra la svolta culturale innescata dall’uso della fotografia nella ricerca e nella documentazione scientifica, è articolata in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” – dedicate alle applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione oltre 200 riproduzioni digitali dagli originali, tra i quali molti inediti. La sezione “Umano” sottolinea il contributo della fotografia all’indagine sull’uomo da diverse prospettive (antropologica, etnologica, medica, psichiatrica, giudiziaria); “Vivente” rivela il suo grande apporto agli studi botanici e zoologici; “Terra” racconta come la fotografia abbia svolto un ruolo fondamentale sia nella ricerca e documentazione archeologica che negli studi geologici e vulcanologici; “Cielo”, infine, mostra come la fotografia abbia contribuito all’indagine e alle scoperte astronomiche. Oltre alle quattro sezioni, l’esposizione presenta due approfondimenti tematici: “Strumenti scientifici” e “Francesco Negri, fotografo e scienziato”.

Inoltre, nella sezione “Terra”, in una postazione allestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sarà possibile accedere in anteprima al portale Atlante delle fonti visive dei terremoti italiani, che raccoglie migliaia di documenti di svariate tipologie (incisioni, dipinti, fotografie, documentari cinematografici, ecc.), dal XIX al XX secolo. Il portale è frutto degli studi portati avanti in oltre tre decenni dal Gruppo di lavoro del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (INGV-CFTI).

A Firenze prosegue presso il Museo Stibbert la mostra “L’occhio della scienza: Giorgio Roster e Odoardo Beccari, esploratori di luoghi e immagini”, che focalizza l’attenzione su due esponenti di rilievo della scena culturale fiorentina. Giorgio Roster, scienziato rigoroso ed eclettico e appassionato fotografo, contribuì allo sviluppo della fotografia a livello internazionale, eccellendo in particolare nella sperimentazione della tecnica fotomicrografica. Odoardo Beccari, botanico e naturalista di fama mondiale, fu un avventuroso esploratore: il fascino di terre sconosciute, popoli primitivi, selve impenetrabili e creature mai osservate lo indussero a compiere spedizioni scientifiche in Malesia, Oceania e Corno d’Africa.

Le due mostre al Museo della Grafica e al Museo Stibbert saranno aperte fino al 26 febbraio 2023.

 

L’Ateneo si associa al lutto del mondo scientifico e accademico per la scomparsa del direttore di EGO, Stavros Katsanevas (FOTO), scomparso all’età di 69 anni il 27 novembre scorso. Fisico di livello internazionale e figura intellettuale poliedrica, Stavros Katsanevas ha guidato l’Osservatorio Gravitazionale Europeo, EGO dal 2018 ad oggi, dando un contributo fondamentale a questi anni di straordinari sviluppi scientifici dell’astronomia gravitazionale e multimessaggera.

Di origine greca, ha condotto gli studi universitari e quindi tutta la sua carriera accademica in Francia, dove dal 2004 è stato professore dell’Université Paris Denis Diderot (confluita nel 2019 nell’Université Paris Cité). Ha svolto ricerche nell’ambito della fisica delle alte energie, lavorando al Fermilab di Chicago, al CERN di Ginevra e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-INFN. All’inizio degli anni 2000 Stavros Katsanevas è stato uno dei padri della cosiddetta fisica delle Astroparticelle in Europa, ricoprendo il ruolo di primo Chairman dell’Astroparticle Physics European Coordination (APPEC). È stato, dal 2002 al 2012, vice-direttore del IN2P3, l’Istituto di Fisica Nucleare e delle Particelle del Centre National de la Recherche Scientifique – CNRS e quindi dal 2014 al 2018 direttore del Laboratorio di Fisica delle Astroparticelle e Cosmologia (APC) di Parigi.

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Ricoprendo questi incarichi il professor Katsanevas ha dato un impulso decisivo allo sviluppo in Europa di un nuovo campo di ricerca al confine tra la Fisica delle Particelle, l’Astrofisica e l’Astronomia, chiamata Fisica delle Astroparticelle. Egli ha avuto un ruolo cruciale nella fondazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo – EGO, la casa istituzionale del progetto Virgo, proposto negli anni ’90 da Alain Brillet e Adalberto Giazotto e finanziato dall’INFN e il CNRS. 
“Virgo rappresentava con la rivelazione delle Onde Gravitazionali una naturale evoluzione nello studio dell’Universo attraverso l’uso combinato della Relatività Generale di Einstein e delle altre leggi fondamentali della Fisica - dice il professore Francesco Fidecaro, docente di Fisica delle Onde Gravitazionali - A questa visione Stavros ha dedicato tutte le sue energie, con il supporto di una vasta cultura che andava ben oltre i confini della scienza. Il suo punto di vista nei confronti delle grandi imprese scientifiche come l’Einstein Telescope, ci mancherà.”

Da sempre interessato all’esplorazione dei territori di confine tra le discipline, il professor Katsanevas si è dedicato anche alle sinergie tra fisica, astrofisica e geologia e recentemente alla proposta progettuale per la costruzione di un rivelatore di onde gravitazionali sulla Luna.

Scienziato di straordinaria cultura ha sviluppato in anni recenti riflessioni estremamente acute sul rapporto tra Arte e Scienza e intense collaborazioni con artisti contemporanei di rilievo internazionale, come Liliane Lijn, Tomas Saraceno e molti altri. Un interesse che ha trovato un’espressione significativa nella curatela della mostra “Il Ritmo dello Spazio” ospitata nel 2018 al Museo della Grafica, Palazzo Lanfranchi di Pisa.
Il suo impegno e le sue riflessioni a largo spettro in ambito culturale e il suo interesse alla diffusione del pensiero critico e del coinvolgimento dei cittadini nella ricerca scientifica lo hanno reso una figura di riferimento nel panorama europeo su questi temi. È stato insignito dell’ordine di Chevalier de l’Ordre National du Mérite dal presidente della Repubblica Francese e del Premio di Fisica dell’Accademia di Atene.

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