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Comunicati stampa
Martedì, 06 Settembre 2022 11:17

Gabriella Fontanini

Gabriella Fontanini

Nata a Massa nel 1953, la professoressa Gabriella Fontanini si è laureata all’Università di Pisa in Medicina e Chirurgia nel 1981 dove si è anche specializzata in Anatomia patologica nel 1985. Nel 1989 ha conseguito il dottorato all’Università di Firenze; è stata inoltre visiting scientist presso la Michigan Cancer Foundation di Detroit e il National Cancer Institute of Health di Bethesda. Nel 2000 è diventata associata di Anatomia patologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo e dal 2005 è ordinaria. Dal 2008 è Direttrice della Scuola di specializzazione in Anatomia patologica e dal 2016 al 2020 è stata Vicedirettrice del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e di Area Critica.

Tutta l’attività di ricerca e didattica della professoressa Fontanini si è svolta all’interno del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e di area Critica, a cui fanno capo i numerosi finanziamenti ottenuti in questi anni da prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, Centro Nazionale delle Ricerche, Progetti di Ricerca di Rilevanza Nazionale, Progetti Ministero della Salute, Istituto Toscano tumori, Progetti Europei Horizon 2020, Grant Internazionali: Nanostring Technology, Seattle Usa, Kazan McClain Partners’ Foundation).

L’esperienza acquisita all’estero le ha permesso di focalizzare le ricerche sulla patologia neoplastica e preneoplastica, con particolare riferimento alle neoplasie polmonari, ottenendo risultati importanti sul ruolo prognostico di alcuni fattori regolatori del fenomeno angiogenetico, come il Vascular Endothelial Growth Factor, che oggi rappresenta un target terapeutico importante nei carcinomi polmonari.

Nell’ambito degli studi sull’angiogenesi tumorale ha pubblicato lavori scientifici su riviste prestigiose come Lancet, Cancer Research, International Journal of Cancer. I risultati di tali studi rappresentano ancora oggi un riferimento riconosciuto nei principali testi classificativi internazionali sui tumori del polmone (World Health Organization on Tumor Classification). Più recentemente la professoressa Fontanini si è dedicata a studi di ricerca traslazionale sia nell’ambito delle neoplasie del torace che nel campo della patologia neoplastica del tratto gastroenterico. La sua produzione scientifica comprende più di 300 pubblicazioni su riviste internazionali con un indice di Hirsh di 60 e un numero totale di citazioni di oltre 15.000. Durante tutta la sua carriera accademica la professoressa Fontanini ha integrato didattica e ricerca con l’attività clinica maturando una notevole esperienza nel campo della patologia toracica.

Nell’Azienda ospedaliera universitaria pisana (Aoup), dal 2010 è responsabile di un programma di Patologia pleuro-polmonare a valenza interdipartimentale, del Laboratorio di Patologia Molecolare di Anatomia Patologica e dal 2022 è Direttrice del Centro Clinico Toracico.

Per le sue competenze è coinvolta nelle attività di società scientifiche e gruppi di lavoro nazionali (Gruppo Italiano di Patologia Polmonare, Gruppo di Patologia Molecolare e Medicina Predittiva della Società Italiana di Anatomia Patologica) e internazionali (Pulmonary Pathology Society), attraverso cui collabora alla stesura di Linee Guida e Raccomandazioni per una corretta pratica clinica nell’ambito delle principali patologie oncologiche.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino alla professoressa Gabriella Fontanini.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:16

Giovanni Batignani

Giovanni Batignani

Nato a La Spezia nel 1956, il professore Giovanni Batignani si è laureato con lode in Fisica presso l’Università di Pisa nel 1978 come allievo della Scuola Normale Superiore. Dal 1980 al 1983 è stato studente presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, conseguendo nel 1982 il titolo di “magister”. Ricercatore presso la sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) dal 1984 al 1992, ha ricoperto il ruolo di professore associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa dal 1992 al 2002. Dal 2002 è professore ordinario, oltre che incaricato di ricerca presso l’INFN.

Il professore Batignani è autore di più di 900 articoli nel settore della Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali, pubblicati su riviste internazionali con referee e che hanno raccolto più di 35000 citazioni.

L’attività di ricerca del professore Batignani si è svolta principalmente nell’ambito della Fisica fondamentale delle particelle elementari, in particolare nel settore dei quark pesanti, e del relativo sviluppo di tecniche e strumenti di rivelazione dedicati. Un esempio sono i rivelatori a semiconduttore in silicio ed il loro posizionamento con precisione micrometrica per la tracciatura e ricostruzione dei vertici dei decadimenti deboli dei quark pesanti (esperimento ALEPH al CERN di Ginevra, 1989-1996). Dal 1994 ha studiato in dettaglio geometrie ed architetture per ricoprire, mediante i dispositivi rivelatori, determinate regioni di interazione dell’esperimento BaBar (a Stanford in California) e successivamente in Belle2 (a Tsukuba in Giappone) per misure di violazione di CP nel sistema dei mesoni B. Queste misure hanno consentito, tra l’altro, di verificare in modo estremamente accurato il modello standard delle interazioni deboli ed elettromagnetiche. Dal 2015 il professore Batignani è anche entrato a far parte della collaborazione Darkside, per la ricerca della materia oscura nei laboratori nazionali INFN del Gran Sasso.

Parallelamente, il professore Batignani ha rivestito numerosi incarichi di responsabilità scientifica ed organizzativa. In particolare, presso l’INFN di Pisa è stato responsabile per l’attività di ricerca e sviluppo di rivelatori a semiconduttore (1993-1998), responsabile dell’esperimento BaBar (2002-2008), coordinatore del gruppo di Fisica delle particelle alle macchine acceleratrici (2006-2008), e, dal 2008 al 2015, Direttore della Sezione e membro del Consiglio direttivo di INFN. Durante gli anni di direzione della Sezione di Pisa dell’INFN ha lavorato per lo sviluppo di forti sinergie con l’Ateneo pisano. Collaborando strettamente con i direttori del Dipartimento di Fisica, ha potenziato le storiche collaborazioni esistenti tra scienziati di INFN e dell’Università nei settori della didattica, della ricerca, dell’outreach e della divulgazione scientifica. Di particolare rilievo in quegli anni è stato portare a Pisa il centesimo congresso della Società Italiana di Fisica.

È stato successivamente Chair dell’Institutional Board dell’esperimento Darkside (2016-2020) e componente del Consiglio di amministrazione del Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche Enrico Fermi di Roma (2015-2019).

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Giovanni Batignani.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:15

Daniele Dalli

Daniele Dalli

Nato a Pisa nel 1961, il professore Daniele Dalli si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Pisa nel 1985 e presso l’Ateneo pisano ha conseguito il dottorato di ricerca in Economia aziendale nel 1990. Dal 1990 al 1999 è stato ricercatore universitario presso la Facoltà di Economia dell’Università di Modena. Nel 2000 ha preso servizio presso l’Università di Pisa come professore associato nel Dipartimento di Economia Aziendale (oggi Dipartimento di Economia e Management), nel quale è stato poi chiamato come professore ordinario nel 2001.

L’attività di ricerca del professore Dalli riguarda due aree principali, il marketing e il comportamento dei consumatori. Nel complesso ha pubblicato oltre 60 lavori, di cui 40 articoli, 10 capitoli in volume e 9 lavori monografici, oltre a numerosi contributi in atti di convegno. Nell’ambito del marketing si è occupato di strategie distributive ed espansione internazionale delle imprese. Dai primi anni 2000 si è dedicato allo studio del comportamento del consumatore, con particolare riferimento all’analisi delle emozioni, al rapporto con la marca, al ruolo dei consumatori nei processi di mercato, alle comunità di consumo. In questo campo ha sviluppato numerose collaborazioni internazionali pubblicando su riviste tra cui Marketing Theory, International Journal of Research in Marketing, Annals of Tourism Research, Organization Studies. La sua monografia sul comportamento del consumatore è divenuto uno dei principali testi universitari di riferimento della materia. Ha partecipato a progetti finanziati in Italia (Prin/Miur) e a livello internazionale (Erasmus).

È stato consigliere dell’Accademia Italiana di Economia aziendale (2010-2013), socio fondatore della Società Italiana Management (2013) e componente del consiglio direttivo (2016-2018), segretario generale della Società Italiana Marketing (2003-2006) e membro del consiglio di presidenza (2006-2012). È attualmente componente del gruppo di lavoro riviste di Area 13 (Scienze Economiche e statistiche) dell’Anvur.

È direttore della rivista Italian Journal of Marketing (Springer) ed è presente nell’Editorial Board di Marketing Theory, Journal of Historical Research in Marketing, nell’advisory board del Journal of Management and Governance e nello scientific advisory board di Sinergie – Italian Journal of Management. È impegnato nell’organizzazione di workshop e convegni in Italia e all’estero ed ha passato numerosi periodi come visiting professor in varie istituzioni accademiche internazionali: l’Université de Reims Champagne-Ardenne, l’Université de Paris Creteil e l’University of Southern Denmark.

In Ateneo ha ricoperto il ruolo di Presidente del corso di laurea in Marketing e Ricerche di Mercato e di coordinatore del corso di dottorato in Economia aziendale e Management di cui attualmente fa parte del collegio dei docenti. È Direttore del Master in Marketing Management, ha partecipato alle attività del Polo universitario penitenziario ed è stato amministratore delegato della Pisa University Press. È stato più volte componente della commissione scientifica d’area 13 (Scienze economiche e statistiche) di cui è attualmente Presidente.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Daniele Dalli.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:15

Marco Macchia

Marco Macchia

Nato a Viareggio nel 1965, il professore Marco Macchia nel 1991 si è laureato con lode in Chimica e Tecnologia farmaceutiche presso l’Università di Pisa, dopo avere svolto la tesi di laurea in Inghilterra presso la multinazionale Smithkline Beecham. Ha quindi iniziato la sua attività di ricerca come chimico-farmaceutico presso la Facoltà di Farmacia dell’Ateneo, svolgendo il dottorato di ricerca in “Chimica del Farmaco”. Nel 1994 è quindi diventato ricercatore, nel 1998 professore associato e dal 2001 è ordinario di Chimica farmaceutica.

È stato Presidente del corso di laurea magistrale in Chimica e Tecnologia farmaceutiche e del corso di laurea in Tossicologia analitica socio-ambientale, Vicedirettore del Dipartimento di Scienze farmaceutiche e Vicedirettore del Centro interdipartimentale di Ricerca “Nutraceutica e Alimentazione per la Salute - NUTRAFOOD”.  È stato promotore e Direttore dei master universitari di secondo livello “Sistema Farmacia” e “Attività regolatorie: Medicinali, Prodotti della Salute, Terapie Avanzate, REACH”.

L’attività didattica del professore Macchia ha riguardato principalmente gli insegnamenti di Chimica farmaceutica e tossicologica per i corsi di laurea magistrale in Farmacia e Chimica e Tecnologia farmaceutiche. Attualmente è Direttore della European School of Medicinal Chemistry (ESMEC) per dottorandi e giovani ricercatori in Chimica farmaceutica. La sua attività di ricerca è testimoniata da oltre 190 pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali e da 6 brevetti internazionali. Le principali linee di ricerca sviluppate riguardano la progettazione e la sintesi di molecole innovative per la diagnosi e la terapia di diverse patologie tra cui quelle tumorali e neurodegenerative, lo sviluppo e l’applicazione di metodiche analitiche in ambito farmaceutico, tossicologico, tossicologico-forense, nonché ricerche in ambito nutraceutico alimentare.

Di particolare rilievo sono le sue ricerche su nuovi farmaci antitumorali in grado di agire sui sistemi di trasduzione dei segnali indotti da fattori di crescita che conducono alla proliferazione cellulare, sui sistemi regolatori dell’induzione di apoptosi e sui meccanismi che portano alla formazione di metastasi. In ambito nutraceutico alimentare sono da evidenziare le ricerche sulle proprietà salutistiche dell’olio extravergine di oliva. Più recentemente le sue ricerche si sono orientate verso lo sviluppo di protocolli sperimentali per la validazione della terapia genica nei pazienti. Negli anni il professore Macchia si è adoperato per favorire l’incontro tra università e mondo del lavoro in qualità di rappresentante dell’Università di Pisa nel comitato di indirizzo del Distretto Toscano Scienze della Vita della Regione Toscana e in qualità di Presidente del comitato tecnico scientifico della Fondazione Vita - Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita.

Il professore Macchia è attualmente componente della commissione federale antidoping istituita presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), ed è stato membro del comitato tecnico sanitario del Ministero della Salute – Sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive. È inoltre membro del comitato scientifico della Società Italiana di Nutraceutica (SINUT) e recentemente è stato designato quale componente del Tavolo tecnico per l’elaborazione di iniziative per una nutrizione in qualità e sicurezza, istituito presso il Ministero della Salute.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Marco Macchia.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:14

Emanuela Navarretta

Emanuela Navarretta

Nata a Campobasso nel 1966, la professoressa Emanuela Navarretta si è laureata con lode in Giurisprudenza all’Università di Pisa nel 1990 come allieva della Scuola Superiore Sant’Anna. Alla Sant’Anna nel 1992 ha conseguito il dottorato di ricerca e dal 1994 al 1999 è stata prima ricercatrice e poi associata. Dal 2001 è ordinaria di Diritto privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.

Negli anni del magistero pisano, l’impegno di Emanuela Navarretta si è caratterizzato per un’intensa attività scientifica e istituzionale e una costante cura delle esigenze della didattica, coltivate tenendo gli insegnamenti di Diritto privato I e Diritto privato europeo, e seguendo scrupolosamente sia gli studenti nella preparazione delle tesi di laurea, sia i numerosi dottorandi che, sotto la sua guida, hanno avviato le loro prime ricerche.

Sul piano della produzione scientifica, assieme ai tanti saggi pubblicati sulle principali riviste di settore, fondamentali, nel dibattito dottrinale e nell’evoluzione giurisprudenziale, sono stati i suoi contributi monografici in tema di tutela aquiliana della persona (1996) di causa del contratto (2000), e di Drittwirkung e rapporti tra privati nella prospettiva europea (2019).

L’impegno di studiosa si è altresì concretizzato nell’animazione di importanti iniziative convegnistiche e di progetti di ricerca. È stata, infatti, coordinatrice di numerosi progetti interuniversitari sia a livello nazionale che locale e ha inoltre diretto vari progetti PRA finanziati dall’Università di Pisa.

Siede nei comitati di direzione di prestigiose riviste quali Giustizia civile, Responsabilità civile e previdenza, Jus civile, Persona e Mercato; è codirettrice della collana “Itinerari di diritto privato” (ed. il Mulino); è stata curatrice di diversi volumi dedicati a problematiche attuali del diritto privato e co-curatrice (assieme ad Andrea Orestano) dei tomi del Commentario Utet al codice civile relativi agli articoli sul contratto in generale (2011); è stata componente del comitato direttivo dell’Associazione Civilisti Italiani.

Nel quadriennio 2016-2020 è stata Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, dopo esserne stata Vicedirettrice (2012-2016) e, prima ancora, Vicepreside dell’allora Facoltà giuridica (2011-2012). È stata inoltre coordinatrice del corso di dottorato in Scienze giuridiche, del curriculum di Diritto privato, Diritto del Lavoro, Diritto privato comparato e del Programma di Diritto privato.  Dal 2009 al 2012 è stata membro del direttivo della Scuola legale delle professioni e dal 2012 al 2013 membro della commissione per l’elaborazione del Regolamento generale d’Ateneo.

Su nomina del Consiglio superiore della magistratura è stata componente del Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura e dal 2019 è stata Vicedirettrice vicaria.

Nel 2020 è stata nominata dal Presidente della Repubblica giudice della Corte costituzionale, divenendo così il quarto componente – e la prima donna – nella storia della Consulta a provenire dalle fila dei docenti universitari di diritto privato.

Nel 2021 è stata nominata Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, su iniziativa del Presidente della Repubblica, e nello stesso anno ha ricevuto il Premio “Pisa Donna”.

Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino alla professoressa Emanuela Navarretta.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:14

Leonardo Tognotti

Leonardo Tognotti

Nato a Livorno nel 1957, il professore Leonardo Tognotti è si è laureato in Ingegneria Chimica all’Università di Pisa nel 1981. Dal 1983 è entrato di ruolo all’Università di Pisa, dapprima come ricercatore, in seguito dal 1992 come associato e dal 2001 come ordinario di Impianti Chimici. Nel 1988-89 è stato inoltre visiting scientist presso il Massachusetts Institute of Technology.

L’attività di ricerca del professore Tognotti ha fornito contributi importanti nell’ambito della sostenibilità della produzione industriale ed energetica nei settori chimico, oil&gas, geotermico, siderurgico, cartario, delle energie rinnovabili, della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare. È autore di oltre 130 pubblicazioni su prestigiose riviste e atti di congressi, ampiamente citate (sono circa 4000 le citazioni sulla banca dati Scopus).

Il professore Tognotti ha coordinato e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali. È stato inoltre Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca sulle Bioenergie (CRIBE) dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’International Flame Research Foundation. È membro del comitato editoriale e revisore di numerose riviste internazionali come Combustion & Flame (Elsevier), Proceedings of Combustion Institute (Elsevier), Industrial Combustion (IFRF). In ambito nazionale, nel 2012 e 2013 è stato membro del gruppo di esperti della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR 2004-2010) – ANVUR e commissario per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN 2016-18). Attualmente è coordinatore dello Spoke 3 Bioenergy & New Biofuels For Sustainable Future del parternariato esteso PNRR NEST - Network 4 Energy Sustainable Transition- Scenari energetici per il futuro.

All’attività di didattica e di ricerca il Professore Tognotti ha affiancato con competenza, dedizione e spirito di servizio numerosi impegni istituzionali, contribuendo in maniera rilevante alla vita accademica dell’Ateneo pisano. Dal 2003 al 2016 è stato presidente del corso di laurea triennale di Ingegneria chimica e dal 2012 anche magistrale. Dal 2012 è direttore del master Management of Health, Safety, Environment and Quality Systems in Oil & Gas Sector.

È stato uno dei promotori del corso di laurea magistrale in Tecnologia e Produzione della Carta e del Cartone, realizzato in collaborazione con la Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e le industrie del distretto di Lucca. Dal 2013 è membro del consiglio della Scuola di Ingegneria. È stato Vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria chimica, Chimica industriale e Scienza dei Materiali dal 2010 al 2012 e dal 2016 al 2020 è stato Direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale e membro del Senato Accademico e delle Commissioni Ricerca e Bilancio.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Leonardo Tognotti.

Martedì, 06 Settembre 2022 11:07

Maurizio Persico

Maurizio Persico

Nato a Genova nel 1952, il professore Maurizio Persico si è laureato in Chimica nel 1976 presso l’Università di Pisa come allievo della Scuola Normale Superiore. In Normale ha anche conseguito il perfezionamento ed è stato ricercatore sino al 1988, dopo un periodo post-dottorale alla Freie Universität Berlin. Diventato quindi professore associato al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Ateneo pisano, è ordinario dal 2000.

Maurizio Persico è stato coordinatore del corso di dottorato in Scienze chimiche, Presidente dei corsi di laurea triennale e magistrale in Chimica e Direttore del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale. Ha inoltre presieduto la Conferenza Nazionale dei Coordinatori dei corsi di studio in Chimica. È stato professore invitato presso la École Normale Supérieure di Parigi, l’Università di Metz e l’Institute of Mathematics and its Applications di Minneapolis.

Il professore Persico si è distinto negli anni per una grande dedizione alla ricerca, sempre condotta ai massimi livelli, e un grande spirito di servizio verso l’Ateneo. È autore di circa 150 articoli su riviste con referee, capitoli di libri e coautore del volume La fotochimica: una prospettiva teorica moderna (Springer 2018).

Maurizio Persico ha esplorato molti settori della chimica teorica, affrontando problemi complessi con la naturalezza e la prontezza derivanti da una loro profonda comprensione. Tra le altre cose, questo gli ha permesso di sviluppare un metodo di simulazione di reazioni fotochimiche che, abbattendo i tempi di calcolo, ha reso possibile lo studio e la predizione accurata della dinamica di sistemi estesi, anche composti da aggregati di molecole diverse e in fase condensata. Maurizio Persico e il suo gruppo di ricerca hanno inoltre risolto il problema fondamentale della decoerenza: in questo modo, per la prima volta, è stato possibile simulare la dinamica molecolare iniziata dall’assorbimento di un quanti di luce in maniera corretta fino al punto da riprodurre ciò che veniva osservato sperimentalmente.

A livello internazionale il lavoro di Maurizio Persico sulle cosiddette traiettorie quanto-classiche è stato un punto di svolta per la comunità scientifica e i maggiori programmi di calcolo che trattano reazioni fotochimiche includono e funzionano grazie ai risultati del suo lavoro. Questo è solo un esempio, forse assieme a quello dello sviluppo di metodi semi-empirici sempre più accurati e veloci, della sua vasta produzione scientifica che include applicazioni a campi anche diversi della fotochimica molecolare, come la biologia molecolare, la farmacologia, la scienza dei materiali e lo sviluppo di sistemi fotovoltaici.

Nel corso degli anni, il professore Persico ha ispirato, educato e aiutato direttamente o indirettamente nella loro carriera molti giovani di molti paesi. Le sue doti accademiche e di mentore si accompagnano a qualità umane che comprendono impegno civile, disponibilità, serietà e capacità di ascolto.

Per queste motivazioni il Senato Accademico ha conferito l’ordine del Cherubino al professore Maurizio Persico.

Le migliori prospettive di carriera accademica per le donne all’Università di Pisa sembrano essere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, tre sono poi i dipartimenti dove le opportunità sono uguali (Scienze Politiche, quello Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, e Chimica), quattro dove prevalgono moderatamente le opportunità di carriera degli uomini (Biologia, Ingegneria civile e delle costruzioni, Economia e Management, e Farmacia), mentre negli altri dodici emerge una netta prevalenza delle prospettive per gli uomini. È questo uno dei dati che emerge dal nuovo Bilancio di Genere 2021 dell’Università di Pisa disponibile sul sito del Comitato Unico di Garanzia.

“Sulla base del Glass Ceiling Index (l’indice del soffitto di cristallo), che indica la probabilità delle donne di raggiungere posizioni apicali, emerge effettivamente una “classifica” dei Dipartimenti, e tuttavia dietro ai numeri ci sono realtà complesse – commenta la professoressa Nadia Pisanti dell’Università di Pisa che ha diretto il gruppo di lavoro che ha redatto il Bilancio di Genere - Per esempio, tra i due Dipartimenti agli estremi della “classifica”, ne abbiamo uno che di donne ne ha molte, ma poche in posizioni apicali, e l’altro che ne ha poche in assoluto e che dunque coi numeri piccoli altera la significatività dell’indice. I dati devono essere analizzati con attenzione per capire come e dove agire per correggere le criticità: il bilancio di genere serve appunto a questo”.

“Occorre imprimere un’accelerazione significativa a quel percorso di cambiamento culturale che l'Università di Pisa ha intrapreso ormai da tempo e volto alla creazione, all'interno della nostra comunità, di un reale equilibrio di genere – dice il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella - L’analisi approfondita dei nostri venti dipartimenti, ad esempio, evidenzia come la situazione, sul fronte del rapporto genere/carriera, seppur migliorata sensibilmente dal 2017 ad oggi, rimanga sempre "meno virtuosa" rispetto a quello che è il trend nazionale. E questo sia per quanto riguarda il personale docente che quello tecnico-amministrativo”.

 

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Oltre all’analisi delle carriere, l’edizione 2021 del bilancio ha preso in esame anche altri focus: la valutazione del lavoro a distanza durante l’emergenza Covid-19, il monitoraggio dell’attuazione del Piano di Azioni Positive 2018-2020, e l’uso o meno di un linguaggio di genere nei documenti ufficiali dell’Ateneo. In particolare, per quanto riguarda il primo punto, sono riportati i risultati di un sondaggio che ha coinvolto il personale docente e tecnico-amministrativo. Dalle risposte sono emersi fra gli aspetti positivi del lavoro a distanza il risparmio di tempo e costi per gli spostamenti e fra i negativi la perdita di socialità e, per i docenti, del rapporto con gli studenti, mentre in generale è risultato un incremento generale dei carichi di lavoro per le donne. Per quanto riguarda infine il linguaggio di genere, nei principali documenti di Ateneo domina l’uso del neutro maschile inclusivo con una saltuaria rappresentazione dei generi ad eccezione del Piano di Azioni Positive 2018/2020, dove è stato utilizzato il “femminile inclusivo”, e del Bilancio di Genere 2020.

Il Bilancio di genere 2021 è stato redatto da un gruppo di lavoro presieduto dalla professoressa Pisanti e composto dai professori Arturo Marzano, Mauro Sylos Labini, dalla professoressa Lucia Pallottino, dal signor Giovanni Antonio Pasqualini per la componente studentesca, dal dottor Francesco Giorgelli e le dottoresse Alessandra La Spina e Francesca Paola Magagnini per il personale tecnico a amministrativo, e dalla dottoressa Francesca Pecori, borsista del CUG, alla quale va un particolare ringraziamento per il suo fondamentale contributo.

“Coi Bilanci di Genere degli ultimi anni e col GEP approvato nel 2021 – conclude Nadia Pisanti - l’Ateneo ha gettato le basi per un percorso virtuoso che deve proseguire e maturare: è una delle importanti sfide che attendono il nuovo Rettore che eleggeremo a breve”.

Sono circa 6.600 i candidati attesi per l’ammissione ai corsi dell’Università di Pisa che si terranno all’Ippodromo di San Rossore dal 6 al 22 settembre. La struttura è stata inuagurata il 5 settembre dal Rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella, dal Sindaco di Pisa Michele Conti, da Lorenzo Bani, Presidente dell'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, e dal Presidente della società Alfea Cosimo Bracci Torsi.

Nel dettaglio, gli 8 test per un totale di 1.859 posti in palio si svolgeranno il 6 settembre per Medicina e Chirurgia – Odontoiatria e protesi dentaria (1.278 domande per complessivi 309 posti, di cui 292 per Medicina e 17 per Odontoiatria), il 7 per Scienze biologiche e Biotecnologie (1.054 domande per complessivi 425 posti, di cui 350 per Scienze biologiche e 75 per Biotecnologie), l’8 per Medicina Veterinaria (480 domande per 70 posti), il 13 per Scienze motorie (497 domande per 150 posti), il 14 per Scienze e tecniche di Psicologia clinica e della salute (818 domande per 104 posti), il 15 per Professioni sanitarie (1.864 domande per complessivi 647 posti, di cui 390 per Infermieristica), il 20 per Scienze della Formazione primaria (503 domande per 91 posti) e il 21 per Psicologia clinica e della salute (106 domande per 63 posti).

Le prove saranno ospitate, come lo scorso anno, in una tensostruttura di circa 10mila metri quadri allestita all’Ippodromo di San Rossore, nella cornice del Parco e nel rispetto dell’ambiente, grazie alla collaborazione tra Università di Pisa, Comune di Pisa, Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e Alfea S.p.A. La struttura consente di mantenere il distanziamento e dispone di un'adeguata climatizzazione, gruppi elettrogeni insonorizzati e i necessari impianti tecnologici (wifi, audio e video). Il Comune di Pisa ha anche messo a disposizione un servizio navetta per accompagnare i candidati dalla stazione di Pisa San Rossore fino alla sede dei concorsi.

Oltre alle prove di ammissioni ai corsi, la tensostruttura a settembre ha ospitato e ospiterà le selezioni per personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo e una dell’Ente Parco. Gran finale quindi con il Salone dello Studente - Campus Orienta, rivolto a ragazze e ragazzi delle quarte e quinte superiori del territorio, che si terrà il 29 e 30 settembre, dalle 9 alle 13,30.

"La promessa che avevamo fatto l'anno scorso di mantenere a Pisa la sede dei concorsi - ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella - è stata mantenuta e questo grazie alla collaborazione e al grande sforzo di tutti. Con l'inaugurazione di oggi la vita universitaria e della nostra città si rimette in moto in vista del nuovo anno accademico. In questa tensostruttura, già da domani, tantissimi ragazzi e ragazze si avvicenderanno per prendere parte ai test d’ingresso ai corsi di laurea ad accesso programmato. Il loro numero è altissimo: sono quasi 7000. Segno che nel nostro Paese vi è una necessità impellente di guardare al domani, dettata probabilmente anche dalla delicatezza del momento storico attuale e da ciò che abbiamo vissuto nel recente passato. A loro vanno i miei migliori auguri di successo, nella speranza che possano realizzare il loro sogni”.

“Diamo il benvenuto a nome di tutta la città alle migliaia di studenti che da domani arriveranno a Pisa, nella bellissima cornice di San Rossore, per partecipare ai test di ingresso dell’Università di Pisa – ha detto il Sindaco di Pisa Michele Conti - Per loro saranno giornate importanti, cariche di emozioni, aspettative e progetti per il futuro che speriamo si possano trasformare in percorsi di studio e traguardi professionali. Per Pisa, città universitaria che ospita migliaia di studenti provenienti da tante regioni italiane e anche dall’estero, la presenza di tanti giovani rappresenta una delle risorse più importanti per il nostro tessuto sociale, culturale ed economico. L’Università con le sue attività di didattica, studio, ricerca dà vita ad una rete di collegamenti con i vari sistemi in cui si articola la società, da quello economico a quello socioculturale, a quello scolastico, che sono fondamentali per la nostra città. Anche per questo ci siamo posti l’obiettivo, dopo l’ottimo risultato dello scorso anno, di mantenere i test d’ingresso nella nostra città, sede naturale di questa importante attività dell’Ateneo, e di confermare il Parco di San Rossore come luogo ideale per accogliere gli studenti. Un risultato non scontato ottenuto grazie al lavoro di squadra svolto insieme all’Università di Pisa, al Parco di San Rossore e ad Alfea, che ringraziamo tutti per la grande disponibilità”.

Sono tre le candidature a rettore dell’Università di Pisa per il sessennio 2022-2028 presentate nel corso della riunione del corpo elettorale convocata dal decano dei professori ordinari dell’Ateneo, Giuseppe Buttazzo, per lunedì 5 settembre in Aula Magna del Polo Carmignani.

In ordine alfabetico sono i professori Giuseppe Iannaccone (http://www.iannaccone.org/), 54 anni, docente di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione; Michele Marroni (https://www.michelemarroni.it/), 63 anni, docente di Geologia strutturale al Dipartimento di Scienze della Terra; Riccardo Zucchi (https://www.riccardozucchi.it/), 64 anni, docente di Biochimica al Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'Area critica.

Dopo una breve presentazione dei rispettivi programmi da parte dei candidati, la riunione è andata avanti con una decina di domande rivolte da docenti e da personale tecnico-amministrativo che hanno toccato varie questioni centrali per il futuro dell’Ateneo.

Le candidature presentate saranno formalizzate nei prossimi giorni, tra 6 e 14 settembre, con la sottoscrizione delle stesse da parte di un minimo di sessanta elettori e fino a un massimo di ottanta. Il primo turno di votazione si svolgerà quindi nei giorni 20, 21, 22 e 23 settembre.

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