Fantaguida - guida all'università, le sue strutture e la città - 2022/23
L'associazione Sinistra per... l'integrazione e le culture presenta la pubblicazione "FANTAGUIDA - guida all'università, le sue strutture e la città" per l'anno 2022/23.
All'uscita dal periodo pandemico, la fantaguida torna anche in due formati cartacei:
- la Fantagenda, un'agenda tascabile che riporta tutti i contenuti presenti nella guida, che sarà distribuita a partire dal 24 ottobre;
- la Fantaguida vera e propria, che sarà distribuita a partire da lunedì 28 novembre.
Copia digitale della fantaguida è disponibile al link: https://www.sinistraper.org/fantaguida-2022/.
Le attività sono state realizzate tramite i fondi 2437 e 2438 "Fantaguida 2022/2023", approvati nella seduta del Consiglio degli Studenti del 30 maggio 2022.
La professoressa Elena Bonaccorsi è la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa
È la professoressa Elena Bonaccorsi la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Già direttrice del Museo negli anni 2019-2020, Elena Bonaccorsi è docente di Mineralogia e svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze della Terra, dove si occupa di cristallografia strutturale e cristallochimica di minerali.
Oltre all’attività accademica, Elena Bonaccorsi è stata membro del Comitato Scientifico Regionale della Toscana per l’Educazione Scientifica e responsabile del GEOLAB laboratorio didattico di Scienze della Terra del suo dipartimento. Collabora con la Ludoteca Scientifica per l’organizzazione dei percorsi dedicati alle scuole. Ha organizzato diverse mostre didattico-scientifiche e laboratori didattici a Pisa, Firenze e Genova. Ha svolto workshop per insegnanti all’interno dell’iniziativa regionale Pianeta Galileo, sessioni in convegni nazionali sulla didattica delle geoscienze e corsi di formazione per insegnanti.
“Il prossimo anno – dice la direttrice – ci vedrà impegnati nella realizzazione di progetti avviati dalla precedente direzione sotto la guida del professor Damiano Marchi, come l’inaugurazione della “Sala dell’evoluzione dell’uomo”, un allestimento permanente che presenterà le principali tappe evolutive dell’uomo, con un approfondimento dedicato a Homo naledi. Abbiamo inoltre in programma l’apertura al pubblico dell’esposizione temporanea “Kryptos. Inganno e mimetismo nel mondo animale”, dedicata all’affascinante arte di nascondersi degli animali, ma anche di fingersi qualcosa di diverso per ingannare le prede o i possibili predatori. Sarà inoltre rinnovato l’allestimento della Galleria dei minerali. Il museo continuerà il suo lavoro di presenza nell’università, sul territorio, nelle scuole, con le insegnanti e gli insegnanti, con i visitatori esperti, con i visitatori di passaggio, con chi vuole imparare e con chi vuole giocare con la natura. Con l’obiettivo di rendere il museo sempre più vicino alle persone”.
Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Fernando Dini
Il giorno mercoledì 16 novembre è venuto a mancare il professor Fernando Dini, già ordinario di Zoologia al Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e da alcuni anni in pensione.
Nato a Barga (Lucca) il 7 ottobre 1943, il professor Fernando Dini nel corso della sua carriera accademica è stato Direttore dell'ex Dipartimento di Etologia, Ecologia ed Evoluzione e Direttore della Scuola di Dottorato in Biologia. Nel 2005 è stato insignito dell'onorificenza accademica dell Ordine del Cherubino.
Nell'ambito della ricerca, il professor Fernando Dini si è occupato dello studio dei microrganismi unicellulari comunemente definiti "protisti", con particolare riferimento alla comprensione dei rapporti filogenetici intra- e interspecifici nel protista ciliato Euplotes e all'utilizzo di protisti come fonte di molecole bioattive per potenziali applicazioni biotecnologiche.
I colleghi dell'Unità di Zoologia-Protistologia unitamente a quelli di tutto il Dipartimento di Biologia esprimono il loro sentito cordoglio alla famiglia del professor Fernando Dini per il grave lutto e la grande perdita.
I funerali si sono svolti nella mattinata di venerdì 18 novembre.
Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Fernando Dini
Il giorno mercoledì 16 novembre è venuto a mancare il professor Fernando Dini, già ordinario di Zoologia al Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e da alcuni anni in pensione.
Nato a Barga (Lucca) il 7 ottobre 1943, il professor Fernando Dini nel corso della sua carriera accademica è stato Direttore dell'ex Dipartimento di Etologia, Ecologia ed Evoluzione e Direttore della Scuola di Dottorato in Biologia. Nel 2005 è stato insignito dell'onorificenza accademica dell'Ordine del Cherubino.
Nell'ambito della ricerca, il professor Fernando Dini si è occupato dello studio dei microrganismi unicellulari comunemente definiti "protisti", con particolare riferimento alla comprensione dei rapporti filogenetici intra- e interspecifici nel protista ciliato Euplotes e all'utilizzo di protisti come fonte di molecole bioattive per potenziali applicazioni biotecnologiche.
I colleghi dell'Unità di Zoologia-Protistologia unitamente a quelli di tutto il Dipartimento di Biologia esprimono il loro sentito cordoglio alla famiglia del professor Fernando Dini per il grave lutto e la grande perdita.
I funerali si sono svolti nella mattinata di venerdì 18 novembre.
In Sapienza la presentazione del libro “L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell'indipendenza energetica”
La Cattedra UNESCO in “Comunità energetiche sostenibili” dell’Università di Pisa ha il piacere di presentare il saggio edito da Feltrinelli di Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani dal titolo “L’Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell'indipendenza energetica”. La presentazione si terrà lunedì 21 novembre 2022 alle ore 11.30 nell’aula magna storica del Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa, in via Curtatone e Montanara. Dopo l’introduzione da parte del professor Marco Raugi, titolare della Cattedra UNESCO, dialogheranno con gli autori del volume Enzo Calia, magistrato che ha condotto la terza inchiesta sulla morte di Mattei, e Simone Paoli docente presso il Dipartimento di scienze Politiche esperto di politica estera. Modera gli interventi Annateresa Rondinella membro del comitato scientifico della Cattedra.
L’incontro nasce dalla vision con cui il comitato nazionale per l’educazione alla sostenibilità CNESA Agenda 2030 della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha inteso istituire il tema della "Settimana di educazione alla sostenibilità" che, per l’edizione del 2022, è “Autonomia Energetica e Alimentare: una strada per la pace e la giustizia climatica”, con al centro il problema dell’approvvigionamento energetico, conseguenza del conflitto russo-ucraino.
Il saggio di Oddo e Antoniani offre molte chiavi di lettura per capire il sogno infranto di Mattei per l’indipendenza energetica del nostro paese. Non è un caso che il saggio sia uscito a 60 anni dalla morte di Mattei, fondatore dell’ENI. A riguardo l’inchiesta del magistrato Calia ha permesso di chiarire alcune ombre. Il saggio, attraverso un’accurata analisi condotta su fonti di archivio, affianca all’indagine storica quella letteraria con Pasolini, di cui ricorre quest’anno il 100° anniversario dalla nascita. Pasolini rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità, tra cinema, letteratura, dibattito pubblico e impegno politico.
Università e contrasto alla violenza di genere
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 21 e 22 novembre i Comitati unici di garanzia dell’Università di Pisa, della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna organizzano l’evento “Università e pratiche di contrasto alla violenza di genere”.
Il programma prevede lunedì 21 novembre alle 21.00 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci, 2) la proiezione del film “Una donna promettente” di Emerald Fennell a ingresso gratuito sino ad esaurimento posti a cui seguirà un dibattito curato dal laboratorio Femminismi. Martedì 22 novembre dalle 10 alle 18 alle Benedettine (Piazza S. Paolo a Ripa D'Arno, 16) esperti da vari atenei italiani, rappresentanti degli studenti e delle associazioni si confronteranno sulle pratiche di contrasto alla violenza di genere nelle università. A partire dall’esperienza dello Sportello interuniversitario attivo a Pisa dallo scorso giugno, il quadro verrà allargato alle realtà analoghe più significative negli atenei di Torino, Bologna e Federico II di Napoli. Il pomeriggio sarà quindi dedicato a discutere di formazione e ricerca sulla violenza di genere e in contemporanea si terrà il laboratorio “Creare spazi sicuri: riconoscere la violenza di genere e l’omolesbobitransfobia”. Chiuderà la giornata una tavola rotonda in cui saranno tracciate linee guida per strumenti e buone pratiche. (Il programma completo della due giorni)
“Ci sono state alcuni accessi allo Sportello in questi primissimi mesi, soprattutto da parte di studentesse, – dice la professoressa Renata Pepicelli dell’Università di Pisa referente dello Sportello pisano – si tratta ancora di una novità che vogliamo far conoscere il più possibile anche grazie all’iniziativa del 21 e 22 novembre. Lo sportello vuole essere non solo un servizio aperto a tutta la comunità accademica, ma anche uno spunto di riflessione a fronte di dati che ci indicano la presenza di un reale bisogno che crediamo ancora in buona parte sommerso. Gli accessi al centro Antiviolenza della Casa della Donna provenienti dalla comunità accademica dei tre atenei pisani sono in crescita: 31 nel 2021 e 36 a fine ottobre 2022, in gran parte studentesse che riportano violenze nell’ambito della sfera familiare, da padri, madri o fratelli, oppure da partner o ex partner”.
“Attraverso questi eventi speriamo di fare conoscere ad una realtà più vasta lo sportello dei tre Atenei Pisani, ma anche di identificare e dare risalto ad altre buone prassi in materia di contrasto alla violenza di genere - commenta la professoressa Francesca Capone delegata CUG Scuola Sant’Anna - Il dialogo tra le Università è fondamentale per confrontarsi e raggiungere uno standard accettabile di tutela e promozione dei diritti, nell’ottica di rendere tale standard il più uniforme possibile. Nella nostra esperienza si è rivelato essenziale anche il coinvolgimento della componente studentesca, specialmente la Task Force Accademia Inclusiva e Antissessista, e speriamo che questo approccio inclusivo possa essere replicato su larga scala ed in tutti i contesti rilevanti per raggiungere il nostro obiettivo: rendere le istituzioni accademiche sempre più attente e sensibili ai temi della violenza di genere e l’omolesbobitransfobia.”
«In occasione della prossima giornata contro la violenza sulle donne, la Scuola Normale Superiore, UniPi e la Scuola Superiore Sant’Anna hanno organizzato per il 22 novembre il convegno Università e pratiche di contrasto alla violenza di genere – dice professoressa Federica Cengarle, delegata CUG Scuola Normale - Obiettivo dell’incontro è mettere a confronto iniziative analoghe, già intraprese all’interno di altre realtà universitarie italiane, con il neonato sportello interuniversitario contro la violenza di genere, frutto di un’importante iniziativa congiunta dei CUG dei tre atenei pisani e pensato per dare un primo supporto psicologico a coloro che, lavorando e studiando all’interno delle rispettive strutture universitarie, sentono di aver subito, all’interno o all’esterno delle strutture stesse, episodi di violenza di genere».
Lo Sportello interuniversitario contro la violenza di genere è nato grazie ad un lavoro di coordinamento dei Comitati Unici di Garanzia di Università di Pisa, Scuola Normale e Scuola Sant’Anna. Anonimo, gratuito e senza obbligo di denuncia, è a disposizione per chi studia, fa ricerca, insegna e lavora nei tre atenei pisani. Si può accedere al servizio, gestito dall’Associazione Casa della Donna di Pisa, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0502215104. Per ulteriori informazioni: www.ateneipisa.it
Queer & Rom e Sinti - Alleanze e complicità queer
Giovedì 24 Novembre alle 18.30, nell'aula 1 del Polo Carmignani (Piazza dei Cavalieri 8), si tiene l'incontro "Queer & Rom e Sinti", primo appuntamento del ciclo Alleanze e complicità queer, organizzato da Glauco - Associazione LGBTQI+ Universitaria e Pinkriot Arcigay Pisa. Gli incontri sono dedicati alla connessione intersezionale fra le storie, le pratiche e le azioni dei movimenti LGBTQIA+ con altri movimenti sociali o identitari.
Il tema di questo primo appuntamento sarà la relazione fra le istanze LGBT+ e quelle delle persone Rom e Sinti nel contesto italiano: si parlerà di doppia discriminazione, ma anche di obiettivi e pratiche comuni. Verranno approfonditi alcuni concetti di base che informano la cultura Rom e Sinti, per promuovere una riflessione sulla postura e il posizionamento del movimento LGBTQI+ nei confronti di altre minoranze.
Lo faremo grazie al Movimento Khetane - Rom e Sinti per l’Italia, rappresentato da Ervin Bajrami, attivista LGBT e responsabile Advocacy del movimento, e Noell Maggini, Fashion designer, attivista e responsabile team di comunicazione.
L'iniziativa, finanziata con i fondi di ateneo per le attività studentesche, è a ingresso libero e per la sua partecipazione verranno rispettate le misure espresse dal Vademecum operativo per lo svolgimento in sicurezza delle attività dell’Ateneo.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Queer & Rom e Sinti - Alleanze e complicità queer
Giovedì 24 Novembre alle 18.30, nell'aula 1 del Polo Carmignani (Piazza dei Cavalieri 8), si tiene l'incontro "Queer & Rom e Sinti", primo appuntamento del ciclo Alleanze e complicità queer, organizzato da Glauco - Associazione LGBTQI+ Universitaria e Pinkriot Arcigay Pisa. Gli incontri sono dedicati alla connessione intersezionale fra le storie, le pratiche e le azioni dei movimenti LGBTQIA+ con altri movimenti sociali o identitari.
Il tema di questo primo appuntamento sarà la relazione fra le istanze LGBT+ e quelle delle persone Rom e Sinti nel contesto italiano: si parlerà di doppia discriminazione, ma anche di obiettivi e pratiche comuni. Verranno approfonditi alcuni concetti di base che informano la cultura Rom e Sinti, per promuovere una riflessione sulla postura e il posizionamento del movimento LGBTQI+ nei confronti di altre minoranze.
Lo faremo grazie al Movimento Khetane - Rom e Sinti per l’Italia, rappresentato da Ervin Bajrami, attivista LGBT e responsabile Advocacy del movimento, e Noell Maggini, Fashion designer, attivista e responsabile team di comunicazione.
L'iniziativa, finanziata con i fondi di ateneo per le attività studentesche, è a ingresso libero e per la sua partecipazione verranno rispettate le misure espresse dal Vademecum operativo per lo svolgimento in sicurezza delle attività dell’Ateneo.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per Zerynth, azienda spin-off dell’Università di Pisa, arriva un investimento da 5.3 milioni di euro
Zerynth, spin-off dell’Università di Pisa che supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi attraverso soluzioni di Industrial IoT, ha ottenuto da United Ventures, gestore italiano di Venture Capital specializzato in investimenti in startup tecnologiche, un aumento di capitale di 5,3 milioni di euro. Dopo aver raccolto 2 milioni di euro nel 2020 dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, Zerynth porta a 7,3 milioni di euro il totale del capitale raccolto e da S.r.l. diventa S.p.A.
“Siamo orgogliosi di annunciare questo investimento, tra i più grandi in Italia in ambito industriale IoT. È un grande riconoscimento del lavoro fatto in questi anni: con le nostre soluzioni abbiamo permesso ad ogni macchinario – vecchio e nuovo, professionale e industriale – di ‘parlare’ la lingua dell’Industria 4.0 e del management, evidenziando gli obiettivi che si possono raggiungere con le nostre soluzioni”, sottolinea Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth. “Da sempre la nostra sfida è rendere accessibile l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale alle PMI, per far sì che possano affrontare il mercato in maniera competitiva, migliorando sia l’efficienza dei processi aziendali che la sostenibilità ambientale grazie ai nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie IoT, AI e dalla digitalizzazione”.
“Il finanziamento acquisito da Zerynth è un riconoscimento per le loro soluzioni IoT ed è per noi un vanto che conferma ancora una volta la qualità e il valore che l’Università di Pisa produce sul territorio, non solo in termini socio-economici, ma anche culturali – commenta il professor Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e per le nuove iniziative imprenditoriali dell’Università di Pisa – La maggioranza del personale di Zerynth si è formato nel nostro Ateneo dimostrando che la preparazione e il supporto al trasferimento tecnologico fornito dall’Università di Pisa sono di primissimo livello. Complimenti a tutta la squadra di Zerynth e un augurio per molti altri successi”.
L’aumento di capitale servirà a supportare per il prossimo triennio il processo di espansione nazionale e internazionale della società. Le risorse saranno inoltre investite per assumere nuovi talenti e rafforzare il team, così da sostenere lo sviluppo e il potenziamento del prodotto, anche attraverso l’introduzione di nuove funzionalità e l’ampliamento del set di app Industrial IoT sfruttando le opportunità delle tecnologie IoT e AI; infine parte delle risorse saranno dedicate a realizzare nuove partnership strategiche con i principali player in ambito industriale.
Fondata nel 2015 da un team nato nei laboratori dell’Università di Pisa e costituito da Gabriele Montelisciani, Giacomo Baldi, Daniele Mazzei e Gualtiero Fantoni, Zerynth supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi. Attraverso i propri dispositivi IoT plug-and play e la propria piattaforma abilita qualsiasi macchinario all’industria 4.0. La tecnologia IoT brevettata di Zerynth è di facile implementazione, scalabile e flessibile e consente di acquisire dati da macchinari di vecchia e nuova generazione, monitorare in tempo reale la produzione, misurare i consumi energetici, prevedere malfunzionamenti, ottenere notifiche in tempo reale: in tal modo, permette una riduzione dei costi energetici fino al 40%, una diminuzione dei tempi di downtime fino al 70% e un abbattimento dei costi di manutenzione fino al 30%.
Zerynth, che ha sede a Pisa ma che rafforza la propria presenza anche in progetti internazionali, conta oggi un team di oltre 35 persone, con una profonda esperienza in ambito IoT, ed oltre 100 aziende clienti in tutti i settori industriali dalla manifattura all’agricoltura, dall’energia alla logistica.
All’aumento di capitale, che si attesta come tra i più grandi round in Italia in ambito Industrial IoT, ha preso parte anche un pool di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Vertis SGR con Venture Factory tramite il Fondo VV3TT, LIFTT e CDP Venture Capital con il Comparto IndustryTech del Fondo Corporate Partners.
Per Zerynth, azienda spin-off dell’Università di Pisa, arriva un investimento da 5.3 milioni di euro
Zerynth, spin-off dell’Università di Pisa che supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi attraverso soluzioni di Industrial IoT, ha ottenuto da United Ventures, gestore italiano di Venture Capital specializzato in investimenti in startup tecnologiche, un aumento di capitale di 5,3 milioni di euro. Dopo aver raccolto 2 milioni di euro nel 2020 dal fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer, Zerynth porta a 7,3 milioni di euro il totale del capitale raccolto e da S.r.l. diventa S.p.A.
Nella foto, tre dei fondatori di Zerynth, da sinistra: Giacomo Baldi, Daniele Mazzei, Gabriele Montelisciani.
“Siamo orgogliosi di annunciare questo investimento, tra i più grandi in Italia in ambito industriale IoT. È un grande riconoscimento del lavoro fatto in questi anni: con le nostre soluzioni abbiamo permesso ad ogni macchinario – vecchio e nuovo, professionale e industriale – di ‘parlare’ la lingua dell’Industria 4.0 e del management, evidenziando gli obiettivi che si possono raggiungere con le nostre soluzioni”, sottolinea Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth. “Da sempre la nostra sfida è rendere accessibile l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale alle PMI, per far sì che possano affrontare il mercato in maniera competitiva, migliorando sia l’efficienza dei processi aziendali che la sostenibilità ambientale grazie ai nuovi modelli di business abilitati dalle tecnologie IoT, AI e dalla digitalizzazione”.
“Il finanziamento acquisito da Zerynth è un riconoscimento per le loro soluzioni IoT ed è per noi un vanto che conferma ancora una volta la qualità e il valore che l’Università di Pisa produce sul territorio, non solo in termini socio-economici, ma anche culturali – commenta il professor Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e per le nuove iniziative imprenditoriali dell’Università di Pisa – La maggioranza del personale di Zerynth si è formato nel nostro Ateneo dimostrando che la preparazione e il supporto al trasferimento tecnologico fornito dall’Università di Pisa sono di primissimo livello. Complimenti a tutta la squadra di Zerynth e un augurio per molti altri successi”.
L’aumento di capitale servirà a supportare per il prossimo triennio il processo di espansione nazionale e internazionale della società. Le risorse saranno inoltre investite per assumere nuovi talenti e rafforzare il team, così da sostenere lo sviluppo e il potenziamento del prodotto, anche attraverso l’introduzione di nuove funzionalità e l’ampliamento del set di app Industrial IoT sfruttando le opportunità delle tecnologie IoT e AI; infine parte delle risorse saranno dedicate a realizzare nuove partnership strategiche con i principali player in ambito industriale.
Fondata nel 2015 da un team nato nei laboratori dell’Università di Pisa e costituito da Gabriele Montelisciani, Giacomo Baldi, Daniele Mazzei e Gualtiero Fantoni, Zerynth supporta le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi. Attraverso i propri dispositivi IoT plug-and play e la propria piattaforma abilita qualsiasi macchinario all’industria 4.0. La tecnologia IoT brevettata di Zerynth è di facile implementazione, scalabile e flessibile e consente di acquisire dati da macchinari di vecchia e nuova generazione, monitorare in tempo reale la produzione, misurare i consumi energetici, prevedere malfunzionamenti, ottenere notifiche in tempo reale: in tal modo, permette una riduzione dei costi energetici fino al 40%, una diminuzione dei tempi di downtime fino al 70% e un abbattimento dei costi di manutenzione fino al 30%.
Zerynth, che ha sede a Pisa ma che rafforza la propria presenza anche in progetti internazionali, conta oggi un team di oltre 35 persone, con una profonda esperienza in ambito IoT, ed oltre 100 aziende clienti in tutti i settori industriali dalla manifattura all’agricoltura, dall’energia alla logistica.
All’aumento di capitale, che si attesta come tra i più grandi round in Italia in ambito Industrial IoT, ha preso parte anche un pool di selezionati investitori e business angels italiani e internazionali, tra cui Vertis SGR con Venture Factory tramite il Fondo VV3TT, LIFTT e CDP Venture Capital con il Comparto IndustryTech del Fondo Corporate Partners.