borsa di ricerca dal titolo: "Analisi di vino e uva per lo sviluppo di sensori in vinificazione e appassimento" presso il DiSAAA-a
Gita del CAI per studenti unipi alla grotta del Monticello
Il 23 maggio il Club Alpino Italiano organizza una gita alla grotta del Monticello, riservata agli studenti Unipi.
La grotta del Monticello racchiude al suo interno delle concrezioni calcaree che per quantità e varietà (stalattiti e stalagmiti, piccole e grandi colonne, stalattiti a ventaglio, eccentriche, colate su pareti, canne d’organo, etc.), a dispetto della sua ridotta estensione, la mettono al primo posto per bellezza fra le grotte dei Monti Pisani, e la fanno competere con altre grotte famose e turistiche.
La gita è organizzata dal Gruppo Speleologico CAI Pisa (GSPi) e rientra nell’ambito della convenzione firmata da Università di Pisa e CAI Pisa.
Non è necessario avere esperienze pregresse specifiche: l’attività è concepita per dare la possibilità a chi non è speleologo di affacciarsi a questa disciplina e alle sue meraviglie.
Parità di genere nella scienza e nella tecnologia: conclusa la settima edizione di #CodingGirls
Con un evento dal titolo “Donne costruttrici: idee, progetti, relazioni” che si è tenuto online giovedì 13 maggio, si è conclusa la settima edizione di #CodingGirls, il programma nazionale della Fondazione Mondo Digitale, nato per sostenere la parità di genere nei settori della scienza e della tecnologia e la partecipazione delle giovani donne al mercato del lavoro.
In questa settima dizione sono state coinvolte 5.000 studentesse in 62 città italiane con 33 partner accademici tra cui l’Università di Pisa, in particolare il Dipartimento di Informatica, il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e il Museo degli Strumenti per il Calcolo (Sistema Museale di Ateneo) che hanno contribuito a creare esperienze formative e appassionare le studentesse alla programmazione. Le scuole toscane che hanno aderito quest’anno sono: LS Buonarroti di Pisa, ITI Marconi di Pontedera, LS Carducci di Viareggio, ITC Fermi di Pontedera e ISS Carducci di Volterra. Dell'Ateneo pisano anche uno dei formatori: Alessandro Belli, che ha allenato le scuole Buonarroti di Pisa e Fermi di Arona.
"La pandemia non ha distolto l'attenzione del nostro Ateneo da temi fondamentali come la continua valorizzare del ruolo strategico delle giovani donne, studentesse e laureate, in campo scientifico e tecnologico – ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – Lo dimostra il nostro impegno in un’iniziativa come #CodingGirls, che gioca in questo ambito un ruolo fondamentale andando a sensibilizzare proprio quelle ragazze che si trovano nella delicata fase di scegliere il proprio percorso di studi universitari. L’appuntamento di oggi rappresenta un momento di condivisione importante. Per questo sono orgoglioso che il nostro Ateneo sia da sempre fortemente impegnato in questo progetto che di anno in anno cresce sempre di più. E colgo anche questa occasione per ringraziare l'Ufficio Scolastico di Pisa per non averci fatto mancare la consueta collaborazione che ci ha permesso di coinvolgere i ragazzi di cinque istituti superiori pisani".
Con esperienze trasformative il progetto contribuisce a fare massa critica sulla parità di genere, orienta la Generazione Z verso scienza e tecnologia, settori in espansione con forte richiesta di competenze specializzate, contribuisce alla trasformazione digitale del paese con la professionalità delle donne.
A sostenere #CodingGirls è una grande alleanza, guidata dalla Fondazione Mondo Digitale e fatta di ragazze e ragazzi, docenti, dirigenti scolastici, famiglie, ma anche aziende, università e organizzazioni pubbliche e private. Il programma nazionale, sostenuto da Missione Diplomatica USA in Italia, in collaborazione con Microsoft, si arricchisce ogni anno di nuovi partner che “adottano” scuole, territori e intere comunità educanti.
Selezione di una unità cat C presso la Direzione Edilizia. Scad. 31/05
Selezione di una unità cat. C al Centro "E. Piaggio". Scad. 31/05
Si è conclusa la competizione YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella ciclo-pedonale a Stoccarda
Dopo circa sei mesi di lavoro svolto interamente on-line, si è conclusa la gara YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella pedonale di 60 metri di luce libera situata virtualmente nei pressi di Stoccarda, in Germania, e riservata agli studenti dell’Ateneo pisano. La prestigiosa collaborazione internazionale università-impresa è intercorsa tra il corso di Progetto di Strutture Speciali, di cui è titolare il professor Maurizio Froli e co-docente l’ingegner Francesco Laccone, e lo Studio internazionale di ingegneria e architettura SBP, celebre per i suoi progetti di ponti avveniristici e grandi coperture che si è fatto promotore della competizione avente come tema il progetto di una passerella ciclo-pedonale che scavalca il fiume Neckar nei pressi di Stoccarda, sede principale di SBP.
Gli studenti hanno ricevuto istruzione e guida alla progettazione di passerelle, oltre che dai propri docenti, anche nel corso di alcuni workshop on-line tenuti da progettisti dello Studio SBP, tra i quali Andreas Keil, direttore della Bridge Division, Daniel Gebreiter, Conceptual Design Lead e Matteo Dini, Project Manager e già allievo dell’Università di Pisa.
Il vincitore della competizione è risultato lo studente Simone Boccaccio con un progetto avveniristico di passerella sorretta da una struttura membranale del tipo Grid-Shell. Seconda classificata la studentessa Michela Blasi con il progetto di una elegante passerella del tipo arco-telaio in cemento armato precompresso. Terzo classificato lo studente Lorenzo Boschi con il progetto di una passerella strallata.
Il primo classificato Simone Boccaccio ha vinto in premio un periodo di tirocinio retribuito di sei mesi da svolgersi nella sede principale di SBP a Stoccarda a partire da settembre.
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Passerella 1 - Simone Boccaccio: Struttura Grid-Shell in acciaio a maglia quadrangolare a nodi saldati, controventatura con funi e pannellatura in acciaio forato. Il camminamento ciclo-pedonale è inglobato nella griglia stessa e raccordato tramite travi di irrigidimento. Il design è stato concepito per creare una spettacolarità visibile solamente dal fruitore che si trova in prossimità della passerella, trasmettendo una percezione di un ambiente raccolto e organico.
Passerella 2 - Michela Blasi: Passerella ciclo-pedonale in cemento armato precompresso, composta da blocchi prefabbricati poi assemblati in loco. Il progetto risulta essere un prolungamento naturale della pista ciclabile esistente, inserendosi elegantemente nel contesto.
Passerella 3 - Lorenzo Boschi: Passerella strallata di 70m di luce e 5,6m di larghezza. Piloni e pile sono pensati in calcestruzzo armato, mentre l'impalcato in acciaio. Sono state installate nel corrimano luci a LED per l'illuminazione del solo percorso e ridurre così l'inquinamento luminoso nel contesto naturale circostante. Valore aggiunto per l'ecosostenibilità è l'utilizzo di asfalto modificato con aggiunta di gomma da riciclo dei pneumatici fuori uso per la superficie calpestabile.
L’Ateneo ricorda Andrea Nannini, a un anno dalla sua scomparsa
“In memoria di Andrea”. Questo il titolo dell’evento svoltosi ieri nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria per ricordare, a un anno dalla sua scomparsa, Andrea Nannini, professore di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Il professor Nannini inizia il suo rapporto con l’Università di Pisa nel1983, come dottorando, per poi diventare ricercatore e, infine, associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ha rivestito il ruolo di coordinatore del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'Informazione e, per diversi mandati, è stato Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica.
A lui e al professor Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera si è distinto per studi pionieristici nel campo dei materiali per la microelettronica e dei dispositivi Micro-Eletto-Meccanici (MEMS).
A ricordarlo ieri tanti colleghi ed ex allievi, che hanno voluto intitolare a suo nome il laboratorio di Tecnologie Microelettroniche al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. “Ci siamo incontrati sui banchi delle Aule della Facoltà di Ingegneria poco meno di mezzo secolo fa – ricorda Bruno Neri, docente di Elettronica – e da allora abbiamo proseguito assieme per più di trent’anni nei nostri percorsi paralleli di docenti e di ricercatori alternandoci nelle responsabilità istituzionali. Il cammino di Andrea un anno fa si è interrotto prematuramente, ma ha lasciato un segno indelebile non solo nei nostri cuori, ma anche nella realtà in cui ha vissuto e operato attivamente contribuendo a migliorarla con il suo costante e intenso impegno nella ricerca e nell’insegnamento, a cui si è dedicato con intensità sempre maggiore a partire dagli anni duemila. Aveva una grandissima attenzione alle esigenze degli studenti, che si è concretizzata nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti.”
Un momento della cerimonia, a sinsitra il rettore Paolo Mancarella a destra il professore Andrea Caiti
Proprio a riconoscimento del grande impegno come didatta, ad Andrea Nannini è stato intitolato anche un premio di laurea, il cui conferimento ha chiuso l’evento di commemorazione. Ad aggiudicarsi il riconoscimento Francesco Bruni, curriculum impeccabile, con valutazioni tra le più alte mai totalizzate da studenti del corso Magistrale in Ingegneria Elettronica, e una tesi eccellente, svolta presso STMicroelectronics, nella quale ha progettato un primo prototipo di microprocessore asincrono per circuiti che elaborano segnali provenienti da sensori. Il premio di laurea intende onorare la memoria di uno dei padri della microelettronica a Pisa conferendo un riconoscimento a percorsi universitari di alto livello.
“Negli ultimi 15 anni i nostri uffici erano uno di fronte all’altro, le porte spesso aperte e spesso ci facevamo reciprocamente visita per parlare di lavoro o più semplicemente per fare due chiacchiere in pieno relax – conclude Neri - Si parlava di tutto, della situazione politica, di quella accademica, dei figli e degli interessi personali: il suo era la fotografia, che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi. Così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa”.
L’Ateneo ricorda Andrea Nannini, a un anno dalla sua scomparsa
“In memoria di Andrea”. Questo il titolo dell’evento svoltosi ieri nell’Aula Magna della Scuola di Ingegneria per ricordare, a un anno dalla sua scomparsa, Andrea Nannini, professore di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
Il professor Nannini inizia il suo rapporto con l’Università di Pisa nel1983, come dottorando, per poi diventare ricercatore e, infine, associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ha rivestito il ruolo di coordinatore del dottorato di ricerca in Ingegneria dell'Informazione e, per diversi mandati, è stato Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica.
A lui e al professor Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera si è distinto per studi pionieristici nel campo dei materiali per la microelettronica e dei dispositivi Micro-Eletto-Meccanici (MEMS).
A ricordarlo ieri tanti colleghi ed ex allievi, che hanno voluto intitolare a suo nome il laboratorio di Tecnologie Microelettroniche al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.
“Ci siamo incontrati sui banchi delle Aule della Facoltà di Ingegneria poco meno di mezzo secolo fa – ricorda Bruno Neri, docente di Elettronica – e da allora abbiamo proseguito assieme per più di trent’anni nei nostri percorsi paralleli di docenti e di ricercatori alternandoci nelle responsabilità istituzionali. Il cammino di Andrea un anno fa si è interrotto prematuramente, ma ha lasciato un segno indelebile non solo nei nostri cuori, ma anche nella realtà in cui ha vissuto e operato attivamente contribuendo a migliorarla con il suo costante e intenso impegno nella ricerca e nell’insegnamento, a cui si è dedicato con intensità sempre maggiore a partire dagli anni duemila. Aveva una grandissima attenzione alle esigenze degli studenti, che si è concretizzata nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti.”
Proprio a riconoscimento del grande impegno come didatta, ad Andrea Nannini è stato intitolato anche un premio di laurea, il cui conferimento ha chiuso l’evento di commemorazione. Ad aggiudicarsi il riconoscimento Francesco Bruni, curriculum impeccabile, con valutazioni tra le più alte mai totalizzate da studenti del corso Magistrale in Ingegneria Elettronica, e una tesi eccellente, svolta presso STMicroelectronics, nella quale ha progettato un primo prototipo di microprocessore asincrono per circuiti che elaborano segnali provenienti da sensori.
Il premio di laurea intende onorare la memoria di uno dei padri della microelettronica a Pisa conferendo un riconoscimento a percorsi universitari di alto livello.
“Negli ultimi 15 anni i nostri uffici erano uno di fronte all’altro, le porte spesso aperte e spesso ci facevamo reciprocamente visita per parlare di lavoro o più semplicemente per fare due chiacchiere in pieno relax – conclude Neri - Si parlava di tutto, della situazione politica, di quella accademica, dei figli e degli interessi personali: il suo era la fotografia, che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi. Così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa”.
Si è conclusa la competizione YOU, DESIGN per la progettazione di una passerella ciclo-pedonale a Stoccarda
Dopo circa sei mesi di lavoro svolto interamente on-line, si è conclusa la gara per la progettazione di una passerella pedonale di 60 metri di luce libera situata virtualmente nei pressi di Stoccarda, in Germania, e riservata agli studenti dell’Ateneo pisano.
La prestigiosa collaborazione internazionale università-impresa è intercorsa tra il corso di Progetto di Strutture Speciali, di cui è titolare il professor Maurizio Froli e co-docente l’ingegner Francesco Laccone, e lo Studio internazionale di ingegneria e architettura SBP, celebre per i suoi progetti di ponti avveniristici e grandi coperture che si è fatto promotore della competizione avente come tema il progetto di una passerella ciclo-pedonale che scavalca il fiume Neckar nei pressi di Stoccarda, sede principale di SBP.
Gli studenti hanno ricevuto istruzione e guida alla progettazione di passerelle, oltre che dai propri docenti, anche nel corso di alcuni workshop on-line tenuti da progettisti dello Studio SBP, tra i quali Andreas Keil, direttore della Bridge Division, Daniel Gebreiter, Conceptual Design Lead e Matteo Dini, Project Manager e già allievo dell’Università di Pisa.
Il vincitore della competizione è risultato lo studente Simone Boccaccio con un progetto avveniristico di passerella sorretta da una struttura membranale del tipo Grid-Shell. Seconda classificata la studentessa Michela Blasi con il progetto di una elegante passerella del tipo arco-telaio in cemento armato precompresso. Terzo classificato lo studente Lorenzo Boschi con il progetto di una passerella strallata.
Il primo classificato Simone Boccaccio ha vinto in premio un periodo di internship retribuito di sei mesi da svolgersi nella sede principale di SBP a Stoccarda a partire da settembre.
1. La passerella progettata da Simone Boccaccio, che si è classificata al primo posto. Struttura Grid-Shell in acciaio a maglia quadrangolare a nodi saldati, controventatura con funi e pannellatura in acciaio forato. Il camminamento ciclo-pedonale è inglobato nella griglia stessa e raccordato tramite travi di irrigidimento. Il design è stato concepito per creare una spettacolarità visibile solamente dal fruitore che si trova in prossimità della passerella, trasmettendo una percezione di un ambiente raccolto e organico.
2. La passerella progettata da Michela Blasi, che si è classificata al secondo posto. Passerella ciclo-pedonale in cemento armato precompresso, composta da blocchi prefabbricati poi assemblati in loco. Il progetto risulta essere un prolungamento naturale della pista ciclabile esistente, inserendosi elegantemente nel contesto.
3. La passerella progettata da Lorenzo Boschi, che si è classificata al terzo posto. Passerella strallata di 70m di luce e 5,6m di larghezza. Piloni e pile sono pensati in calcestruzzo armato, mentre l'impalcato in acciaio. Sono state installate nel corrimano luci a LED per l'illuminazione del solo percorso e ridurre così l'inquinamento luminoso nel contesto naturale circostante. Valore aggiunto per l'ecosostenibilità è l'utilizzo di asfalto modificato con aggiunta di gomma da riciclo dei pneumatici fuori uso per la superficie calpestabile.