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Comunicati stampa

Superare i limiti della didattica a distanza accompagnando gli studenti alla scoperta dell’Ateneo e della città di Pisa. È questa l’idea venuta al professor Gionata Carmignani, docente di Ingegneria economico-gestionale e presidente del Consiglio aggregato di Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa.

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“A marzo – spiega – ho iniziato l’insegnamento di Economia e organizzazione aziendale al corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica, frequentato da più di 130 studenti al primo anno e in gran parte provenienti da fuori della Toscana. Ho quindi pensato che molti di loro non avevano avuto modo di frequentare i luoghi dell’Ateneo e non erano nemmeno mai stati a Pisa”. Il professore si è così attrezzato con tablet in mano e webcam accesa e, al termine delle lezioni, ha guidato i suoi studenti in una serie di “visite” all’interno dell’Ateneo e in città. I ragazzi hanno potuto vedere la sede, le aule e le strutture di Ingegneria e i laboratori del Centro Piaggio, dialogando con i docenti incontrati lungo il tragitto; hanno poi goduto della vista dei lungarni fino a Palazzo alla Giornata, dove hanno potuto salutare il rettore Paolo Mancarella e il prorettore alla Didattica, Marco Abate. Infine, mercoledì 5 maggio sono andati alla scoperta del centro di Pisa, finendo con il più classico dei giri in Piazza dei Miracoli e sotto la Torre.

“Gli studenti – conclude il professor Carmignani – hanno accolto molto positivamente l’iniziativa, restando spesso collegati per i tour ‘virtuali’ e partecipando attivamente alle visite. I ragazzi hanno così potuto conoscere, oltre agli argomenti delle lezioni, le persone, le sedi e le strutture dell’Ateneo e della città, quelle stesse che speriamo presto possano tornare ad accoglierli di persona”.

Sabato 8 maggio alle 11,30 in diretta su Youtube e Facebook Giuseppe Iannaccone incontra Stefano Quintarelli per parlare di capitalismo immateriale e della sua influenza sui nuovi conflitti sociali, sui diritti e sulla politica.

Stefano Quintarelli è stato nel 1994 uno dei fondatori di INET, il primo internet provider italiano, e dal 2014 è presidente del comitato di indirizzo di Agenzia per l'Italia Digitale. È l'autore di "Capitalismo Immateriale", edito da Bollati Boringhieri.

L’appuntamento si svolge nell’ambito di i21, una serie di conversazioni con il professore Giuseppe Iannaccone dell’Università di Pisa su come prepararsi al mondo che cambia e sull’impatto che scienza e tecnologia hanno su economia, società, lavoro, istruzione, cultura.

L’evento è promosso da Evo4, un progetto di ricerca cofinanziato dalla Regione Toscana e coordinato da Giuseppe Iannaccone nell’ambito del laboratorio Crosslab IT& Società del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.

 

Con l'arrivo imminente della stagione delle gare, per l'E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa è tempo di testare la vettura su strada. Quest’anno i ragazzi e i ragazzi della scuderia Unipi hanno a disposizione una “pista” particolare, quella del parcheggio di via Paparelli, un luogo della città molto ampio che garantisce lo spazio necessario allo svolgimento ideale dei test.

Tutte le domeniche dalle ore 9 alle 17, fatta eccezione per i giorni in cui ci saranno eventi particolari, l’E-Team potrà verificare nell’ampio spazio concesso dal Comune di Pisa le reali capacità e i limiti delle sue due vetture: verranno effettuate delle prove dinamiche, che consistono in percorsi di accelerazione e slalom e i risultati e i dati raccolti serviranno a modificare le caratteristiche delle macchine, come l’assetto e le mappe del motore.

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Ricordiamo che nella prossima stagione di gare l’E-Team gareggerà con due vetture differenti, una Combustion e una Driverless, per cui oltre ai tradizionali test sulle performance verranno effettuati quelli per verificare il corretto funzionamento del LIDAR e della ZED Camera, che servono alla vettura priva di pilota per calcolare la distanza dagli oggetti circostanti ed effettuare la raccolta dati.

“Vogliamo ringraziare l’assessore Paolo Pesciatini e il consigliere comunale Giovanni Pasqualino per aver accolto le nostre richieste e averci concesso l’autorizzazione a utilizzare uno spazio così ampio – dicono i ragazzi – Gli anni scorsi, in questa prima fase di prove, la vettura veniva testata negli spazi offerti dall’Università, come quello dell’ex-INFN a San Piero a Grado (che ora viene utilizzati per altri tipi di test), ma quest’anno avremo la possibilità di fare le nostre prove in una pista molto grande”.

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L'accordo, già valido per la stagione 2019/2020, era rimasto in sospeso a causa della pandemia che ha interrotto, tra tante, anche l'attività della Squadra. “A confermare il tutto è stato il comandante Alberto Messerini della Polizia Municipale di Pisa, grazie al quale in futuro si svolgeranno diversi eventi per coinvolgere i cittadini e avvicinarli al progetto con cui noi studenti cerchiamo di portare in alto il nome dell'Università e della città di Pisa”, concludono i ragazzi.

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L'Università di Pisa, in collaborazione con la Fondazione Pisa e Palazzo Blu e in ideale continuità con gli appuntamenti coordinati da Marco Santagata, organizza due giornate di incontri sulle "nostre idee di Dante", spaziando tra letteratura, arte e scienza. L'iniziativa, pensata in forma mista con la proposta dello streaming per raggiungere un pubblico più ampio, tra cui docenti e studenti delle scuole superiori, si tiene lunedì 10 e martedì 11 maggio (vai al programma in dettaglio; il primo giorno sarà visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=lLwmeoQ28Sg, mentre per il secondo l’indicazione sarà disponibile sul sito https://palazzoblu.it/ e su quello del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, www.dantenoi.it, visto che l’iniziativa si inserisce nel ciclo di incontri internazionali “Nel nome di Dante”).

 

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Tra gli ospiti della prima giornata spiccano le scrittrici Maaza Mengiste, considerata una delle voci più potenti della letteratura contemporanea afroamericana e autrice di opere che esplorano temi quali la guerra, l’esilio, la migrazione e la rivoluzione, con particolare attenzione all'Etiopia, sua terra di origine; e Marija Stepanova, personalità di spicco nella poesia e nella prosa russa contemporanea e autrice del romanzo "Memoria della memoria", vero e proprio caso letterario dell’anno 2017, che nel ricostruire la storia della propria famiglia offre una riflessione storico-filosofica e politica sulle strategie di interpretazione del passato. In entrambe queste autrici contemporanee il contatto con le opere di Dante ha lasciato un segno profondo, originando una personalissima rilettura del grande poeta, a settecento anni dalla morte, che sarà interessante ascoltare dalla loro viva voce.

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A sinistra Marija Stepanova, a destra Maaza Mengiste.

La seconda giornata è animata dall'intervento del fisico e docente dell'Ateneo pisano, Guido Tonelli, che si sofferma sul significato di Dante per uno scienziato del Duemila, ragionando anche sulla visione movimentata e stratificata dell'universo propria del nostro tempo contrapposta a quella ordinata e perfettamente compiuta di Dante. A seguire, lo scrittore Walter Siti propone le sue intelligenti e provocatorie riflessioni sui rischi di un'idealizzazione fin troppo facile del sommo poeta, in un intervento dal titolo “Dante ci aiuta o è un fantasma persecutorio?”.

La due giorni pisana, coordinata dai professori Alberto Casadei, Stefano Garzonio e Biancamaria Rizzardi, propone il ricordo del professor Marco Santagata a pochi mesi dalla prematura scomparsa, ritornando e riflettendo insieme a Maria Cristina Cabani e Giuseppe Petralia sul rapporto tra "Dante e Pisa", che è stato il tema di una serie di ricerche storiche e filologico-letterarie fortemente innovative promosse proprio da Santagata e da vari altri docenti pisani. Un risultato di questa attività è sfociato nel volume "Dante nella Toscana Occidentale", appena pubblicato dalla Pisa University Press.

Il giorno 11 ci sarà anche la presentazione virtuale della mostra "Tom Phillips. Dante’s Inferno", curata da Giorgio Bacci, promossa da Palazzo Blu, Fondazione Pisa e Società Dantesca Italiana, con il contributo e il patrocinio del Comitato Nazionale per Dante 700. Tom Phillips, tra gli artisti più importanti a livello internazionale, in grado di spaziare dalla scultura alla pittura, dalla grafica all’illustrazione, racconta l'Inferno dantesco attraverso 139 illustrazioni frutto di una ricerca espressiva sul testo di Dante iniziata nel 1976. Le opere presenti in mostra, realizzate con tecniche diverse tra loro – serigrafia, incisione, litografia, mezzatinta – appartengono a una serie completa e rappresentano un "commento visivo" alle terzine dantesche; un commento dai tratti post moderni con citazioni da opere celebri, oggetti di culto, icone della società di massa, incursioni nel mondo dei fumetti.

Al termine degli incontri, infine, sarà presentato in anteprima il progetto dell'Università di Pisa dal titolo "Dante. L'altre stelle", che intende proporre una nuova composizione su Dante Alighieri con un oratorio per soli, grande coro e orchestra composto per l’occasione dal musicista pisano Marco Bargagna, del Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze, su testi originali e antologia dantesca del professor Alberto Casadei. L’esecuzione di alcuni brani, con solisti accompagnati da un pianoforte, è il preludio al concerto in programma a novembre, in prima mondiale, al Teatro Verdi con protagonista il Coro dell’Università di Pisa insieme a solisti di chiara fama sotto la direzione del maestro Stefano Barandoni.

"Queste due giornate - conclude il professor Casadei - ripropongono il fruttuoso connubio di ricerca scientifica e attenzione verso la cultura contemporanea che ha contraddistinto le iniziative dantesche qui a Pisa sin dagli anni Dieci del Duemila. E i tanti spunti che emergono, di certo ci suggeriscono di ripensare alle 'nostre idee di Dante', autore che ha raggiunto ambiti di creatività e di stile linguistico più duraturi delle mode storiche e quindi autenticamente perenni”.

Pochi giorni fa è stato tenuto a battesimo a Pisa il primo laboratorio dedicato all’Intelligenza Artificiale Pervasiva (Pervasive Artificial Intelligence Laboratory, PAI Lab), che nasce da un’iniziativa congiunta del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTI-CNR). Il laboratorio mette insieme le competenze di oltre 13 gruppi di ricerca, attivi nei due organismi su temi di ricerca legati all’Intelligenza Artificiale (IA) e alle sue applicazioni, che al calcolo pervasivo (distribuito e ad alte prestazioni, IoT e cloud computing). 

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La giornata inaugurale ha visto la partecipazione di oltre 20 relatori e 60 partecipanti ed è stata aperta dagli interventi dei direttori del Dipartimento di Informatica, Vincenzo Ambriola, e dell’ISTI-CNR, Roberto Scopigno.

“Il laboratorio PAI nasce dalla necessità di aggregare competenze, infrastrutture e risorse per affrontare le sfide scientifiche di un’intelligenza artificiale che si sta trasformando in una tecnologia pervasiva, sia nello sviluppo di sistemi software complessi, che nell’uso quotidiano di servizi basati su metodologie intelligenti – spiega Patrizio Dazzi (a sinistra nella foto in basso), co-direttore del laboratorio e Ricercatore dell’ISTI-CNR – Le applicazioni in questo senso sono già notevoli e di ampio impatto e includono i sistemi urbani e di trasporto intelligente, le reti telematiche di nuova generazione, i veicoli autonomi, le tecnologie indossabili e l’industria 4.0. 

dazzi bacciu“Riconoscere la natura pervasiva dell’intelligenza artificiale significa anche essere consapevoli della necessità di svilupparla in una direzione che ne garantisca la sostenibilità, sia per l’ambiente che per la società – continua Davide Bacciu, (a destra nella foto), co-direttore del PAI e professore associato presso il Dipartimento di Informatica – In questo senso il laboratorio concentra la sua attività di ricerca su metodologie che permettano la realizzazione di sistemi intelligenti distribuiti, sicuri e affidabili, che tengano i modelli IA vicini agli utenti finali dei propri servizi. La cosiddetta Edge Artificial Intelligence, o EdgeAI, che passa attraverso lo sviluppo metodologie per l’apprendimento automatico continuo e auto-supervisionato, le reti neurali embedded, i dispositivi neuromorfici e i metodi di analisi di rischio per l’IA”. 

Il PAI Lab ha già avviato la sua attività progettuale, assicurandosi fondi di ricerca per oltre 10 milioni di euro in iniziative finanziate dalla Comunità Europea nell’ambito del programma quadro H2020. “Ma guardiamo al futuro – conclude Patrizio Dazzi – e alle opportunità dei prossimi programmi Europei (Horizon Europe e Digital Europe), con un riguardo particolare nei confronti delle iniziative dei nostri ricercatori e ricercatrici più giovani, e nell’interazione con aziende e realtà imprenditoriali specializzate”.

La Domus Mazziniana, già Casa Rosselli-Nathan, proclamata monumento nazionale nel 1910, è un museo e istituto storico dedicato alla figura di Giuseppe Mazzini, che abitò in questa dimora, sotto falso nome, dal 6 febbraio 1872 sino alla morte, avvenuta il 10 marzo dello stesso anno.

In occasione della ricorrenza del 150° anniversario della morte di Mazzini, la Domus Mazziniana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, intende ripensare i due spazi verdi esterni alla sede dell’Istituto mediante l’indizione di un concorso di idee per l’ideazione e progettazione di un giardino d’ispirazione risorgimentale dedicato a Giuseppe Mazzini.

 Il concorso si rivolge a studenti e laureati, singoli o in gruppo al massimo di tre elementi, del Corso di laurea magistrale in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio (ProGeVUP) dell’Università di Pisa, di età non superiore ai 35 anni. La partecipazione al concorso è gratuita.

Il primo classificato, singolo o gruppo, riceverà un premio di € 800,00 Il secondo e terzo classificato, singolo o gruppo, riceveranno un premio di € 350,00 ciascuno.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 31 maggio 2021.

Leggi i dettagli nel Regolamento

 

La Domus Mazziniana, già Casa Rosselli-Nathan, proclamata monumento nazionale nel 1910, è un museo e istituto storico dedicato alla figura di Giuseppe Mazzini, che abitò in questa dimora, sotto falso nome, dal 6 febbraio 1872 sino alla morte, avvenuta il 10 marzo dello stesso anno.

In occasione della ricorrenza del 150° anniversario della morte di Mazzini, la Domus Mazziniana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, intende ripensare i due spazi verdi esterni alla sede dell’Istituto mediante l’indizione di un concorso di idee per l’ideazione e progettazione di un giardino d’ispirazione risorgimentale dedicato a Giuseppe Mazzini.

 Il concorso si rivolge a studenti e laureati, singoli o in gruppo al massimo di tre elementi, del Corso di laurea magistrale in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio (ProGeVUP) dell’Università di Pisa, di età non superiore ai 35 anni. La partecipazione al concorso è gratuita.

Il primo classificato, singolo o gruppo, riceverà un premio di € 800,00 Il secondo e terzo classificato, singolo o gruppo, riceveranno un premio di € 350,00 ciascuno.

La scadenza per la presentazione delle proposte è il 31 maggio 2021.

Leggi i dettagli nel Regolamento

 

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