A.A. 2021-2022: Università di Pisa pronta ad accogliere "in presenza" tutti i suoi studenti
Con l’anno accademico 2021-2022, aumenteranno gli studenti che frequenteranno le aule e gli spazi dell’Università di Pisa. È quanto hanno deciso Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione dell’Università di Pisa riuniti lunedì 28 giugno in seduta congiunta.
Università di Pisa: approvata la ripresa delle attività in presenza
L’Università di Pisa riapre le porte agli studenti e l’Ateneo riprende vita. Grazie alla delibera approvata all’unanimità dal Senato Accademico e dal Consiglio d’Amministrazione, riuniti ieri in seduta congiunta, sarà possibile fin dai prossimi giorni tornare gradualmente a frequentare le strutture universitarie.
Tra le principali novità della nuova delibera, la possibilità di organizzare incontri in presenza con gli studenti anche oltre i termini del normale calendario didattico, in modo da recuperare e integrare i tanti mesi di DAD.
Pur rimanendo attiva anche la modalità in streaming, il documento approvato dagli organi d’Ateneo riporta in presenza anche le attività didattiche, pratiche e di laboratorio del secondo semestre già definite a fine gennaio e temporaneamente sospese durate le settimane in “rosso”.
Prevista anche la possibilità di svolgere in presenza delle prove scritte e pratiche degli esami di profitto e, fino alla disponibilità di aule, anche delle prove orali. Stesso discorso per le sessioni di laurea, ma alla presenza del solo candidato e della commissione. Approvata anche una riapertura graduale e su prenotazione delle sale di consultazione delle biblioteche e la messa a disposizione di nuove sale studio per gli studenti.
«La delibera approvata oggi all’unanimità – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella – vuole essere un segnale importante per i nostri studenti e per la città. La battaglia contro il Covid-19 non è ancora vinta ed occorre prudenza, ma l’Università è pronta a ripartire».
Avviso di fabbisogno interno n. 6224 del 30/04/21 per per una unità di personale Cat. D - Dipartimento di Scienze Veterinarie nell'ambito del progetto speciale per la didattica 2° sem. a.a. 2020/2.
Incarico di lavoro autonomo per il supporto alla ricerca nell’ambito del progetto “Simulatore di piattaforma di lavoro elevabile per il sollevamento di persone” Bando Bric 2019
Dall’Ateneo un innovativo brevetto per la cura di diabete, obesità e malattie neurodegenerative
Un innovativo brevetto dell’Università di Pisa, promettente per la cura di diabete, obesità e malattie neurodegenerative, è stato selezionato con soli altri 14 progetti italiani per partecipare a “Biovaria”, uno degli appuntamenti internazionali più importanti per le nuove tecnologie in ambito sanitario e biomedicale. Lo scopo principale di questo evento – che normalmente si svolge a Monaco di Baviera con cadenza annuale e che a causa dell’emergenza sanitaria si è tenuto in modalità virtuale dal 26 al 28 aprile - è quello di valorizzare le scoperte accademiche e degli istituti di ricerca cercando di coinvolgere investitori e aziende del settore biofarmaceutico potenzialmente interessati a sviluppare le idee in realtà imprenditoriali.
Supportato dall’Ufficio per il trasferimento tecnologico dell’Ateneo e dall'Associazione "Netval" di cui è socia Unipi, il brevetto dal titolo “Nuovi derivati biciclici per la cura di diabete e obesità” ha superato diverse fasi di selezione a livello sia nazionale, da parte del network italiano per la valorizzazione della ricerca “Netval”, sia internazionale, da parte degli organizzatori di BioVaria, fino ad essere scelto per la presentazione nell’ambito della fiera. Suoi inventori sono il professor Mauro Pineschi (nella foto a destra), ordinario di Chimica organica al Dipartimento di Farmacia, e i dottori Francesco Berti e Andrea Menichetti (nella foto in basso, a sinistra Menichetti e a destra Berti), ex-allievi del docente e attualmente ricercatori al Dipartimento PharmaChemistry dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.
L’invenzione ha per oggetto la preparazione di piccole molecole organiche, con una struttura totalmente innovativa, che riescono a promuovere la produzione dell’ormone incretinico GLP-1 con la possibilità di avere una somministrazione per via orale, cosa molto ricercata per venire incontro alle esigenze del paziente. Tale ormone ha un significativo valore terapeutico per la gestione del diabete e delle relative complicanze come l’obesità e le malattie neurodegenerative. In particolare, gli analoghi peptidici del GLP-1 hanno dimostrato effetti neuro-protettivi indipendenti dalla capacità ipoglicemizzante e numerosi trial clinici sono attualmente in corso con l’obiettivo di valutare gli effetti cognitivi e cerebrali in pazienti con malattia di Alzheimer, Parkinson, demenza indipendentemente dalla presenza del diabete.
Per quanto riguarda l’aspetto della neuro-protezione, il gruppo di ricerca coordinato dal professor Pineschi ha da poco attivato una fruttuosa collaborazione di ricerca con il professor Stefano Del Prato e il dottor Giuseppe Daniele, del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa.
borsa di ricerca, riservata a laureati in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali: “Gestione e monitoraggio delle attività inerenti la relazione uomo-animale in ambiente urbano”
borsa riservata a laureati in Medicina Veterinaria: “Studio dei caratteri di patogenicità e antibiotico-resistenza in ceppi batterici di origine animale”
borsa di ricerca di 6 mesi dal titolo “Strategie di controllo delle infezioni associate ai biofilm microbici”
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Analisi dei risultati sperimentali ottenuti con l’ impianto sperimentale VVPSS-ITER”
Si è concluso il corso internazionale "ULISSE" per lo sviluppo delle soft skills
Con un workshop che si è tenuto giovedì 29 aprile al Complesso “Le Benedettine”, si è concluso il progetto ULISSE “Understanding, Learning and Improving Soft Skills for Employability”, finalizzato a sviluppare le soft skills degli studenti per accrescere la loro occupabilità. Coordinato dall'Università di Pisa nell’ambito dell’Erasmus+, il progetto è stato realizzato con la partecipazione del Politecnico di Porto (Portogallo), dell’Università Miguel Hernández di Elche (Spagna), della University of Latvia (Lettonia) e dell’azienda Erre Quadro.
“Avviato nel dicembre 2018, ULISSE ha previsto una prima fase di ricerca e di analisi delle soft skills, condotta attraverso tecniche di text mining che hanno permesso di processare grandi quantità di dati provenienti da banche dati (ESCO), articoli scientifici, annunci di lavoro, CV (anonimi) degli studenti. Obiettivo di questa analisi è stato quello di definire una lista delle 17 soft skill maggiormente utili a sviluppare il potenziale degli studenti e a favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Gualtiero Fantoni, responsabile scientifico del progetto.
“Basandoci sull’analisi semantica delle soft skill abbiamo poi condotto una comparazione dell’offerta didattica degli atenei coinvolti, che ci ha portati a progettare un corso innovativo nei contenuti e nella metodologia: gli studenti hanno partecipato in maniera interattiva, anche grazie all’utilizzo di strumenti digitali che favoriscono il lavoro collaborativo, seppure a distanza, contribuendo in modo decisivo alla valutazione delle attività”, ha affermato Antonella Magliocchi, coordinatrice del progetto nell’ambito del Career Service di Ateneo.
Il corso si è articolato in quattro workshop di tre ore dedicati a sviluppare la creatività, la capacità di gestire i conflitti, l’attenzione al cliente, il pensiero critico, e due workshop di 45 minuti per allenare la flessibilità e la voglia di imparare. Gli studenti coinvolti in questa edizione sperimentale sono stati 18, provenienti da corsi di laurea triennali e magistrali di diversi dipartimenti. Le lezioni si sono tenute in inglese perché ogni workshop è stato condotto da un partner particolarmente esperto su quelle specifiche competenze. Il programma sarà replicato a maggio negli altri atenei europei e si terrà conto delle valutazioni degli studenti pisani per capire se i contenuti e le modalità di interazione siano stati efficaci e coinvolgenti o se sia necessario apportare qualche modifica.
“Le prime tre giornate si sono tenute a distanza per l’impossibilità dei colleghi internazionali di recarsi a Pisa, ma l’ultima giornata si è finalmente svolta in presenza, nel rispetto di tutte le norme previste dai protocolli anti Covid, per dare la possibilità agli studenti di conoscersi meglio e di poter riprendere un po’ di socialità”, ha affermato Rossano Massai, prorettore per gli studenti e delegato al placement.
Il progetto si concluderà ad agosto con un’ulteriore attività, ovvero la creazione di un’applicazione che potrà aiutare le aziende nella descrizione delle soft skill da associare agli annunci di lavoro.
Maggiori informazioni:
https://ulisseproject.eu/
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