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Comunicati stampa
Lunedì, 08 Luglio 2019 10:33

Daniele Ciuffreda Organ Trio in concerto

Sabato 13 luglio alle 21.45, ad Argini & Margini - Lungarno Galilei, l’ Associazione studentesca “Isola del jazz” presenta il concerto del Daniele Ciuffreda Organ Trio.
Ingresso gratuito.

Daniele Ciuffreda, chitarra
Alberto Marsico, organo
Daniele Pavignano, batteria

Daniele Ciuffreda guida il suo Organ Trio attraverso composizioni originali, tratte dal nuovo album "Out On The Ninth Day" feat Alberto Marsico, Daniele Pavignano, prodotto da Abeat Records. Swing , groove, blues e omaggi ai pezzi più celebri della tradizione del Jazz.

L'evento è organizzato con il contributo dell'Ateneo per le attività autogestite degli studenti (attività 1883).

Info: Jessica Agostini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 08 Luglio 2019 10:18

Daniele Ciuffreda Organ Trio in concerto

Sabato 13 luglio alle 21.45, ad Argini & Margini - Lungarno Galilei, l’ Associazione studentesca “Isola del jazz” presenta il concerto del Daniele Ciuffreda Organ Trio.
Ingresso gratuito.

Daniele Ciuffreda, chitarra
Alberto Marsico, organo
Daniele Pavignano, batteria

Daniele Ciuffreda guida il suo Organ Trio attraverso composizioni originali, tratte dal nuovo album "Out On The Ninth Day" feat Alberto Marsico, Daniele Pavignano, prodotto da Abeat Records. Swing , groove, blues e omaggi ai pezzi più celebri della tradizione del Jazz.

L'evento è organizzato con il contributo dell'Ateneo per le attività autogestite degli studenti (attività 1883).

Info: Jessica Agostini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 08 Luglio 2019 10:12

Przemek Straczek Trio in concerto

Sabato 6 luglio alle 21.45, ad Argini & Margini - Lungarno Galilei, l’ Associazione studentesca “Isola del jazz” presenta il concerto del Przemek Straczek Trio.
Ingresso gratuito.

Przemek Strączek Chitarra
Franceco Angiuli Contrabbasso
Enzo Lanzo Batteria

Il trio vede come protagonista Przemek Strączek, che nella sua carriera si è esibito in molti paesi del mondo, partecipando numerosi festival internazionali.

Przemek, sarà accompagnato da due pugliesi: al contrabbasso da Francesco Angiuli e alla batteria da Enzo Lanzo.

L'evento è organizzato con il contributo dell'Ateneo per le attività autogestite degli studenti (attività 1883).

Info: Jessica Agostini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PLicausi3_0.jpger rilevare e far fronte alla mancanza di ossigeno (ipossia) l'uomo e le piante utilizzano sensori molecolari sostanzialmente identici tra loro. La scoperta si deve allo studio svolto in collaborazione tra Università di Pisa, Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Oxford e pubblicato sulla rivista Science.

Per tradizione le piante sono viste come gli organismi produttori dell’ossigeno presente nell’atmosfera, consumato poi da organismi aerobici fra cui gli animali. In realtà tanto le piante quanto gli animali utilizzano questo elemento per immagazzinare energia in forma chimica attraverso la respirazione cellulare. Pertanto, la scarsità di ossigeno (detta ipossia) influisce in maniera significativa sulla fisiologia e sul metabolismo di queste due forme di vita.

Le piante si trovano in condizioni di ipossia quando sono sommerse, ad esempio in caso di intense precipitazioni o di esondazioni. I tessuti animali, d’altro canto, esibiscono uno stato ipossico in condizioni di intensa attività metabolica, associata per esempio a significativo esercizio muscolare oppure durante la proliferazione cellulare incontrollata, come avviene nei tumori. Entrambi, piante e animali, tuttavia sfruttano gradienti di ossigeno come segnale per guidare processi di sviluppo, ad esempio l’angiogenesi negli animali e la produzione di foglie nelle piante.

Il gruppo di ricerca internazionale, costituito dall’Università di Pisa, dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e dall’università di Oxford ha ora scoperto che questo stesso meccanismo, basato su un enzima che utilizza ossigeno molecolare come substrato, è in grado di governare l’abbondanza e quindi l’attività di regolatori cruciali di una gamma di risposte cellulari.

Confrontando componenti del regno animale e vegetale, e trasferendole dall’uno all’altro, i ricercatori hanno scoperto l’esistenza di un interruttore molecolare, l’enzima ADO, che incorpora ossigeno nell’estremità iniziale di proteine contenenti l’amminoacido cisteina. Questa reazione conduce alla degradazione di tali proteine in condizioni aerobiche, mentre è inibita in ipossia. Pertanto, ADO svolge identica funzione all’enzima di pianta PCO (Plant Cysteine Oxidase), individuato cinque anni fa dalla stessa squadra di ricercatori di Pisa.

“L’ampia conservazione di questo meccanismo – spiega Francesco Licausi (foto a destra), professore associato di fisiologia vegetale all’Università di Pisa - è indicativa della sua rilevanza fisiologica nei due regni. Questa similarità è stupefacente, considerando quanto piante e animali sono distanti da un punto di vista evolutivo, sebbene entrambi rappresentino i vertici evolutivi della vita multicellulare sul nostro pianeta”.

“La scoperta – prosegue Beatrice Giuntoli, ricercatrice dell’Università di Pisa - ha un enorme potenziale applicativo in ambito terapeutico Infatti ADO rappresenta un bersaglio completamente nuovo per il trattamento farmacologico di disturbi tumorali e infiammatori. Fra i target di ADO, abbiamo identificato la proteina RGS4, coinvolta nella segnalazione ormonale, nella neurotrasmissione e nello sviluppo del miocardio, e l’Interleuchina IL-32, una citochina atipica che regola risposte infiammatorie e fattori angiogenici”.

“Le piante e l'uomo hanno necessità di sapere quanto ossigeno respirano e hanno a disposizione – sottolinea Pierdomenico Perata, docente di fisiologia vegetale all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna – e se il tessuto è carente di ossigeno, sia le piante sia gli animali hanno un'attrezzatura per capire e prendere provvedimenti. In questo nuovo studio – conclude Pierdomenico Perata - abbiamo dimostrato che l'uomo, e probabilmente tutti gli animali, hanno un secondo sistema, aggiuntivo rispetto a Hif1, basato sull'enzima Ado, che è identico a quello delle piante”. Tanto che l'enzima umano, messo al posto di quello delle piante, si è dimostrato capace di sostituirlo.

 

L'Ateneo di Pisa si colloca tra le prime cento università a livello europeo e tra le prime cinque in Italia negli Europe Teaching Rankings 2019, appena pubblicati dal Times Higher Education. A livello nazionale l'Ateneo pisano si colloca nella fascia 76-100 insieme all'Università di Pavia, preceduto solo da Bologna, Politecnico di Milano e Siena, tutte in fascia 51-75. In totale le università italiane che compaiono in questa classifica sono 33, delle quali 20 si piazzano tra le prime 200 europee.

Il Times Higher Education redige da parecchi anni uno tra i più autorevoli ranking internazionali delle università, il World University Ranking, che valuta gli atenei a 360 gradi su reputazione, ricerca e didattica. La classifica pubblicata ora, invece, riguarda in modo specifico la didattica. Per omogeneità, è stata limitata alle sole università europee. La peculiarità del ranking è che la maggior parte degli indicatori utilizzati derivano da una indagine che THE ha svolto somministrando questionari agli studenti dei vari atenei. Per l'Università di Pisa, ad esempio, hanno risposto circa 1000 studenti.

the home

"L'ottimo posizionamento conseguito dall'Università di Pisa negli Europe Teaching Rankings - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - si associa ai recenti dati del QS World University Rankings, in cui l'Ateneo ha ottenuto un significativo miglioramento sugli indicatori che misurano la qualità della produzione scientifica: del resto sappiamo bene che una didattica di qualità non può prescindere da una ricerca di qualità. Questo nuovo importante risultato premia gli sforzi che stiamo facendo nel settore della didattica, con un'offerta ampia e variegata, come è emerso nell'iniziativa che proprio pochi giorni fa abbiamo dedicato a questo tema. Posso ben dire che chi sceglie di venire a formarsi all’Università di Pisa trova corsi all’avanguardia, competenze fondate su una lunga tradizione e sull’alta qualificazione della classe docente e una popolazione studentesca vivace, partecipe e motivata: il tutto nella cornice di una città ricca di storia, cultura ed eccellenza scientifica".

Il Focus sulla didattica, tenutosi il 3 luglio, è stato l’occasione per parlare dei progetti speciali per la didattica, con cui l’Università di Pisa ha inaugurato un nuovo modo di fare lezione che va oltre la tradizionale “aula”: gli studenti hanno la possibilità di partecipare a viaggi studio, lezioni fuori sede e iniziative all’estero, e di svolgere tante altre attività pensate per rendere più efficaci e incisivi gli insegnamenti dei corsi di laurea. Nell’anno accademico 2018/2019 sono 40 i progetti a cui hanno partecipato gli studenti e per il prossimo semestre ci sono già 37 proposte in fase di valutazione. Si è discusso anche dei cinque nuovi corsi di laurea attivati negli ultimi due anni: Scienze della formazione primaria, Management for Business and Economics, Diritto dell’innovazione per l’impresa e le istituzioni, Ingegneria per il design industriale e Management e controllo dei processi logistici. Ci sono state inoltre sessioni specificatamente dedicate alla presentazione delle attività organizzate dall’Ateneo per l'orientamento in ingresso e in uscita, l’internazionalizzazione e il sostegno agli studenti disabili o con bisogni speciali. Infine, una sessione specifica è stata dedicata all’iniziativa “Insegnare a insegnare”, che mira a migliorare la qualità dell’insegnamento dei docenti neo-assunti.

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