Laboratorio "Teatro Danza Fluido"
Venerdì 21 dicembre alle 16, presso Mixart in via Giovanni Bovio 11, l'associazione "Pisa città di frontiera" organizza un laboratorio di teatro danza con Simone Modafferi, dal titolo "Teatro Danza Fluido".
Il laboratorio comprenderà elementi di floorwork, danza contact e acrobatica di base.
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Laboratorio "Teatro Danza Fluido"
Venerdì 21 dicembre alle 16, presso Mixart in via Giovanni Bovio 11, l'associazione "Pisa città di frontiera" organizza un laboratorio di teatro danza con Simone Modafferi, dal titolo "Teatro Danza Fluido".
Il laboratorio comprenderà elementi di floorwork, danza contact e acrobatica di base.
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Workshop "Python per l'economia"
Il 18 e il 19 dicembre, alla Scuola Sant'Anna (Piazza Martiri della Libertà, 33), Luca Pappalardo (Università di Pisa e CNR) tiene il workshop teorico-pratico "Python per l'economia. Strumenti di data analysis e machine learning".
L'iniziativa è organizzata dall'associazione CEST, con il contributo finanziario dell’Università di Pisa.
Durante le lezioni saranno usati:
- Python 3, Jupyter Notebook
- Librerie Pandas, Scipy, Numpy, Matplotlib, Scikit-learn
Scarica la locandina con il programma
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Per registrarsi: http://bit.ly/PythonPisa
Workshop "Python per l'economia"
Il 18 e il 19 dicembre, alla Scuola Sant'Anna (Piazza Martiri della Libertà, 33), Luca Pappalardo (Università di Pisa e CNR) tiene il workshop teorico-pratico "Python per l'economia. Strumenti di data analysis e machine learning".
L'iniziativa è organizzata dall'associazione CEST, con il contributo finanziario dell’Università di Pisa.
Durante le lezioni saranno usati:
- Python 3, Jupyter Notebook
- Librerie Pandas, Scipy, Numpy, Matplotlib, Scikit-learn
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In ricordo del professor Claudio Pellegrino
Il 29 novembre scorso è scomparso il professor Claudio Pellegrino, che è stato a lungo direttore dell’Istituto di Patologia generale e preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Pisa.
Il professor Claudio Pellegrino era nato a Sondrio il 4 luglio 1920. Si era laureato in Medicina e chirurgia sotto la guida dei professori Luigi Michelazzi ed Enrico Puccinelli e aveva iniziato la sua carriera accademica nel 1943 come assistente supplente di Patologia generale all’Università di Siena. Nel 1948 si era trasferito all’Università di Pisa dove era rimasto fino al 1963 quando era stato nominato professore straordinario all’Università di Messina.
Nell’anno accademico 1975/'76 era tornato a Pisa come professore ordinario di Patologia generale. A cavallo degli anni ’70 e ’80 il professor Pellegrino è stato preside della facoltà di Medicina e chirurgia. Nel 1989 gli era stato conferito dall’Università di Pisa l’Ordine del Cherubino.
Nella sua lunga carriera il professor Pellegrino si è occupato di molti argomenti di patologia biochimica concentrandosi soprattutto sulla regolazione surrenalica del metabolismo lipidico e glucidico, ma è ricordato soprattutto per i suoi studi sulla fisiopatologia del muscolo scheletrico. In quest’ultimo campo, il professor Pellegrino ha contribuito in maniera determinante allo studio e alla caratterizzazione dell’atrofia da denervazione e a quella da castrazione del muscolo scheletrico con una serie di contributi scientifici che sono considerati dei veri e propri classici nel settore. Sempre in questo ambito, il professor Pellegrino è stato un pioniere nell’applicazione dell’analisi ultrastrutturale al microscopio elettronico, tecnica che aveva avuto modo di apprendere e approfondire durante un lungo periodo di studio a Londra negli anni ’50. A questo proposito è importante ricordare che a lui si deve la fondazione del Centro di Microscopia Elettronica della Scuola Medica, del quale sono stati celebrati nel 2013 i 50 anni di attività.
Per dare un’idea del valore scientifico del professor Claudio Pellegrino, è opportuno ricordare che il suo lavoro del 1963 sull’atrofia da denervazione del muscolo scheletrico pubblicato sul J Cell Biol (Pellegrino C, Franzini C., "An Electron Microscope Study of Denervation Atrophy in Red and White Skeletal Muscle Fibers", J Cell Biol. 1963; 17(2):327-49) ha ricevuto da allora quasi 300 citazioni, delle quali almeno 10 successivamente al 2014.
L'ambasciatore Luca Fratini in visita al Rettorato
Venerdì 14 dicembre il rettore Paolo Mancarella ha ricevuto nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata - insieme al prorettore all'Internazionalizzazione, Francesco Marcelloni - l'ambasciatore Luca Fratini, vicerappresentante permanente per l'Italia presso l'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).
L'ambasciatore Fratini - ospite d'onore del seminario su "Il peacebuilding italiano: stato dell'arte e prospettive future", organizzato dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) - ha espresso grande apprezzamento per l'impegno dell'Ateneo pisano sui temi della pace e della trasformazione dei conflitti, prospettando possibili collaborazioni future. Erano presenti all'incontro anche la professoressa Enza Pellecchia, direttrice del CISP, e la dottoressa Valentina Bartolucci, esperta di peacebuilding e collaboratrice del CISP.
Nella foto, da sinistra: Bartolucci, Mancarella, Pellecchia, Fratini, Marcelloni.
Nasce il sito Mare Futuro: c’è un grande futuro nel pianeta acqua
Il Centro ISME lancia il sito Mare Futuro (www.marefuturo.it), un luogo per gli appassionati delle scienze del mare. Fondato nel 1999, ISME è una rete di nove università italiane (Pisa, Genova, Firenze, Roma La Sapienza, Marche, Cassino, Salento, Bologna, Calabria), e si occupa dello studio di tutte le tecnologie che riguardano il “pianeta acqua”.
“Si tratta di un campo di ricerca che si sta rivelando sempre più centrale – afferma il professor Andrea Caiti, nodo ISME dell’Università di Pisa – per fare fronte a problemi come il cambiamento climatico o la produzione energetica. Il mare ha grandi risorse, il cui impiego diventerà sempre più essenziale, ma anche ineludibili esigenze di sostenibilità ambientale. È uno scrigno di conoscenze che l’umanità potrà utilizzare, se supportata da una tecnologia rispettosa dell’ambiente subacqueo e dei suoi abitanti”.
Proprio con l’intento di valorizzare queste risorse e la tecnologia sviluppata da ISME è nato il sito Mare Futuro che raccoglie i risultati di ricerca più recenti degli studiosi del Centro, come i robot subacquei autonomi per l'esplorazione dei fondali a fini ambientali o archeologici, come FeelHippo, l'ippopotamo marino, i veicoli che sono in grado di lavorare in squadra per interventi di manutenzione e ispezione su impianti off-shore, o per la ricerca di gas o petrolio, e ancora le ricerche rivolte all’ambente, come SeaSpoon, per sfruttare il moto ondoso per la produzione di energia pulita, o le tecnologie per il turismo sotto il mare.
“Marefuturo non sarà solo questo - conclude Caiti – Sarà anche il luogo dove i ricercatori ISME potranno parlare di tutto quello che riguarda il mare e le sue tecnologie. Storie di ricerca, ma anche problemi che riguardano tutti, dal riscaldamento dei mari alle interferenze dei suoni prodotti dall’uomo nel mare con il canto delle balene. Mare Futuro racconterà, passo dopo passo, innovazione dopo innovazione, il futuro che viene dal pianeta acqua”.
MareFuturo si pone come un punto di riferimento, con gli esperti di ISME, per commentare scoperte, tecnologie e fatti relativi agli ambienti acquatici, mari, laghi e fiumi.
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ISME è un centro che riunisce i ricercatori e le ricercatrici di nove Università: Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione; Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Ingegneria elettrica e dell'informazione; Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi; Università del Salento, Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione; Università di Pisa, Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Centro di Ricerca “E.Piaggio”; Università degli Studi Firenze, Dipartimento di Ingegneria Industriale; Università della Calabria, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica; Università di Bologna, Dipartimento di Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione; Università di Roma, Dipartimento di Informatica.
Ricercatore dell’Ateneo premiato per uno studio in ingegneria del vento
Alessandro Mariotti, ricercatore in Fluidodinamica presso il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, ha vinto il premio “ANIV 2018” dell’Associazione Nazionale per l’Ingegneria del Vento per uno studio pubblicato sul “Journal of Fluid Mechanics” della Cambridge University Press, una delle riviste più prestigiose al mondo nel campo della meccanica dei fluidi.
Lo studio, dal titolo “Separation control and drag reduction for boat-tailed axisymmetric bodies through contoured transverse grooves”, riguarda l’ideazione, la realizzazione e la validazione sperimentale e numerica di un metodo passivo di riduzione della resistenza di corpi con boat-tail, ottenuta attraverso il ritardo della separazione del flusso ed è stato svolto insieme alla professoressa Maria Vittoria Salvetti, al professor Guido Buresti e al tesista Gabriele Gaggini. Il principale campo applicativo della ricerca è la riduzione della resistenza di veicoli terresti e di conseguenza della riduzione del loro consumo.
Il premio è assegnato con scadenza biennale e vi possono partecipare ricercatori con meno di 35 anni. Alessandro Mariotti ha ricevuto il premio dal professor Alberto Zasso del dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano e presidente dell’ANIV in occasione del XV Convegno Italiano di Ingegneria del Vento (IN-VENTO-2018).
Alessandro Mariotti, 33 anni e residente a Pontedera, si è laureato nel 2010 in Ingegneria aerospaziale a Pisa. Dopo un percorso di formazione nell’Ateneo pisano con conseguimento del titolo di dottore di ricerca nel 2014 presso la Scuola “Leonardo da Vinci” è inquadrato nel ruolo di ricercatore junior dal 2018. Afferisce al dipartimento di Ingegneria civile e industriale dove svolge ricerca nel campo dello studio di flussi complessi con prove sperimentali in galleria del vento e studi di fluidodinamica computazionale, e didattica nell’insegnamento di Aerodinamica sperimentale nel corso di laurea magistrale in Ingegneria aerospaziale.
Sabato 15 dicembre appuntamento con “La notte della cometa”
Sabato 15 dicembre, in occasione del passaggio ravvicinato della cometa 46P/Wirtanen e del massimo dello sciame meteorico delle Gemìnidi, il Museo degli Strumenti di Fisica dell’Università di Pisa organizza l'incontro “La notte della cometa”, mettendo a disposizione del pubblico telescopi e altra strumentazione per osservare gli oggetti celesti.
Le osservazioni saranno precedute da un aperitivo di benvenuto e da un’introduzione. Per gli interessati l’appuntamento è fissato alle 19.00 presso la Cittadella Galileiana (area ex Vecchi macelli) con ingresso da Largo Renzo Spadoni o da Via Bonanno Pisano 2/A. In caso di avverse condizioni meteo l’evento sarà posticipato al primo giorno utile. Maggiori informazioni sito www.msf.sma.unipi.it. L'incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione astrofila Linee di Saturno, la Ludoteca Scientifica e le associazioni La Nuova Limonaia e Pramantha.
Aperto in Gipsoteca il convegno sul Sessantotto pisano
La conoscenza del Sessantotto pisano si arricchisce di una nuova banca dati che descrive oltre 20 mila documenti, dando conto della ricognizione effettuata su più di 20 tra archivi pubblici e privati, pisani e non solo. Il database è il principale risultato di due borse di ricerca volute e finanziate dall'Università di Pisa nell'ambito del ciclo di iniziative su "Pisa e il '68" e affidate alle giovani storiche Chiara Dogliotti e Cinzia Leopizzi. L'esito della ricognizione archivistica è stato presentato durante il convegno "1968: Pisa, Italia. Immagini e documenti per una storia del Sessantotto", che si aperto alla Gipsoteca di arte antica giovedì 13. Con loro e con i due curatori scientifici, i professori dell'Ateneo pisano Luca Baldissara e Alessandro Breccia, sono intervenuti alcuni dei principali studiosi italiani del '68, a partire da Peppino Ortoleva, dell'Università di Torino, che ha tenuto una relazione su "Il Sessantotto negli anni Sessanta", e Michele Battini, dell'Università di Pisa, che ha parlato de "Il Sessantotto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta".
In serata è stato inoltre proiettato in anteprima assoluta il video documentario dal titolo "Cartoline dal Sessantotto. Pisa e gli anni della contestazione", realizzato dal regista Lorenzo Garzella con interviste ai protagonisti, foto e filmati di archivio.
Il database sul Sessantotto pisano, liberamente accessibile, ha censito più di 20 mila documenti, ognuno supportato da una descrizione particolareggiata con categorie e parole chiave utili per approfondire la ricerca. Oltre ad alcuni importanti archivi privati, sono stati esaminati gli archivi di numerosi centri pubblici, pisani e non solo: l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, la Biblioteca Franco Serantini, l'Archivio di Stato, la Prefettura, la Procura della Repubblica, il Comune, l'Archivio Storico Diocesano, la Camera del Lavoro, le ACLI, la Casa della Donna, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana di Pisa (già Provveditorato agli Studi), l'Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Antonio Pacinotti” e il Liceo Classico “Galileo Galilei” (accorpati nell’unico Istituto di Istruzione Superiore “Galieli-Pacinotti”), il Liceo Scientifico “Ulisse Dini”, il Museo Piaggio e la Camera del Lavoro di Pontedera, l'Archivio Centrale di Stato, il Centro di Documentazione di Lucca, l'Archivio Movimenti di Genova, l'Archivio “Parri” di Bologna, il Centro Studi Movimenti di Parma.
La ricerca delle dottoresse Dogliotti e Leopizzi, con il coordinamento dei professori Baldissara e Breccia, e lo stesso convegno del 13 e 14 dicembre, fanno parte del programma "Pisa e il '68" (pisaeil68.unipi.it), con cui l'Università, il Comune, la Biblioteca Franco Serantini, il Cinema Arsenale e la Scuola Normale Superiore hanno approfondito il contesto del '68 a 50 anni di distanza. Il ciclo è stato aperto nel febbraio del 2017 da un incontro sulle "Tesi della Sapienza" e si è sviluppato attraverso momenti di riflessione su aspetti e protagonisti di quella stagione, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e appuntamenti espositivi. A fine maggio e inizio giugno si è svolto inoltre il convegno internazionale dal titolo "1968-2018. Cinquant'anni dopo. Il Sessantotto nella storia". Obiettivo generale del progetto è quello di promuovere, con la necessaria distanza storica e critica, e con ricerche inedite, momenti di conoscenza su un periodo che ha visto la città e l’Università di Pisa al centro del panorama nazionale e mettere a confronto generazioni diverse e diversi modi di rilettura e comprensione della storia.