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Comunicati stampa

Nasce una nuova rivista open access: "Suite française" resa possibile dal Laboratorio di cultura digitale dell’Università di Pisa. È dedicata alla cultura del mondo francofono in tutte le sue accezioni e discipline, dalla politica all’arte, dalla storia alla letteratura: insomma, a tutto ciò che il “luogo Francia” – non geografico, ma culturale – ha prodotto e produce.

Il sito ha una struttura particolare. Pubblica un numero l’anno – in italiano, francese e inglese – selezionando contributi attraverso una call internazionale e ospita una sezione mobile – sans souci – legata ogni volta al tema della rivista, in cui si pubblicano testi celebri o poco noti, pre-print, recensioni, suggerimenti, progetti, proposte anche provenienti dai lettori.

 

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Il primo numero – Pensare (con) Todorov – si concentra su un grande studioso che rappresenta bene il senso dell’iniziativa scientifica: Tzvetan Todorov, esule «circostanziato», ha sollecitato con domande profonde e scottanti il nostro presente. Gli undici saggi confluiti nel primo numero (a firma di Nicola Panichi, Michela Nacci, Ricardo De Mambro Santos, Michele Morselli, Giovanni Ruocco, Larisa Botnari, Massimo Maiorino, Fanny Laurent, Andrea Lanza, Antonella Ercolani, Sabine Du Crest) mettono a fuoco momenti e passaggi, interessi e domande di questo straordinario percorso. Allo stesso tempo sans souci ospita materiali tutti dedicati a un tema centrale nella produzione di Todorov: l’incontro con l’altro. Si possono leggere, per ora, brani del Ritratto delle cose di Francia di Machiavelli, dei cannibali di Montaigne e del Ritratto delle cose di Francia di Ardengo Soffici, che da Machiavelli riprende il titolo.

Cristina Cassina
Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere

cover guerriero insideRolando Guerriero per oltre quaranta anni ha condotto attività di insegnamento e ricerca presso l’Università di Pisa nel settore della coltivazione delle piante arboree da frutto e della vite.

Con l’andata a riposo (2005) ha dedicato maggior tempo alla prosa, mettendo su carta i ricordi della sua infanzia, e rievocando mestieri e civiltà, ormai scomparse, quali quella dei piccoli contadini toscani e dei carbonai dell’Appennino modenese. Oltre al recentissimo "Stampi perduti" (Giovane Holden Edizioni, 2018) di cui pubblichiamo una recensione a firma del professore Giacomo Lorenzini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Rolando Guerriero ha scritto opere che hanno ottenuti riconoscimenti e segnalazioni in diversi concorsi letterari.

I ricordi del tempo di guerra e dello sfollamento gli hanno valso il primo premio nella prima adizione del Premio di Memorie “Uliano Martini”, indetto dal Comune di S. Giuliano Terme (Pisa), e sono stati pubblicati con il titolo “Da estate a estate: un anno da sfollato” nel volume “Tempi di guerra” (Edizioni ETS, Pisa, 2009). Nel 2013 ha vinto il primo premio inediti nella settima edizione del Premio letterario “Giovane Holden”, che gli è valsa la pubblicazione del romanzo “I quaderni nascosti del figlio del repubblichino” (Giovane Holden Edizioni, 2014). Nel 2015, sempre presso la stessa casa editrice, ha quindi pubblicato “Una famiglia di carbonai”. “Amleto al tempo delle briglie” è risultato infine finalista in alcuni concorsi letterari, tra cui il premio Jacques Prévert 2016.

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“Stampi perduti”, il nuovo volume del Prof. Rolando Guerriero

Rolando Guerriero, per decenni apprezzato docente di Coltivazioni arboree nell’Università di Pisa e da qualche anno “a riposo”, non perde occasione per prendere carta e penna e farci rivivere, non senza nostalgia, i ricordi della sua giovane età, rievocando situazioni, aneddoti e piccole cronache di civiltà, mestieri e personaggi ormai scomparsi. Inevitabilmente, particolare attenzione è dedicata alla campagna, ai piccoli contadini e a una terra, la Maremma toscana, che il Professore ha percorso mille volte per organizzare prove di campo.

Il testo che ci propone questa volta, intitolato “Stampi perduti” (Giovane Holden Edizioni, Viareggio, 2018), è una agile raccolta di personaggi degli anni ‘60, “che ora non ci sono più e di essi si sono persi anche gli stampi”, tutti strettamente legati al mondo rurale. Gente semplice, ricca di umanità, ma soprattutto di buon senso, orgogliosa di conservare quelle conoscenze preziose, acquisiste da generazioni, che facevano dell’agricoltura un’arte più che un mestiere, che si trovano a interagire con il giovane neolaureato (“dottorino dell’Università”), cittadino e inevitabilmente estraneo al loro contesto culturale.

I protagonisti conservano uno stretto legame con le loro tradizioni: la caccia (magari di frodo), la buona tavola e il buon bere, la burla al cittadino, lo scherzo a volte un po’ cattivo al vecchio che mal si adatta alle nuove situazioni, e vengono dipinti con autentici ‘acquarelli’, che inevitabilmente richiamano alla mente i racconti maremmani di Renato Fucini, altro studente di Agraria a Pisa. Un tuffo in un periodo e un mondo tanto lontani e così diversi, ma che meritano di essere ricordati: è lì che molti affondano le loro radici familiari e culturali.

Giacomo Lorenzini

Studenti a lezione e in sfida per conoscere la realtà delle imprese. È arrivato alla settima edizione il “Business Plan in Progress”, progetto dell’insegnamento di Finanza Aziendale corso progredito (laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari) dell’Università di Pisa, che prevede la vera e propria stesura di progetti di impresa. Gli studenti, sotto la guida delle professoresse Giovanna Mariani e Ada Carlesi, hanno sviluppato business plan su progetti assegnati da imprenditori e manager. In questa sessione hanno partecipato ilGruppo Lapi con Paolo Matteini, la Netresults con Enrico La Vela, la società Aferpi con Sarah Bussotti e Riccardo Grilli, il Gruppo PES con Andrea Tattanelli e UniCredit con il regional manager Centro Nord, Andrea Burchi, che hanno assegnato progetti di diversificazione produttiva, di valutazione di operazioni di M&A, per l’analisi di spin-off aziendali, di nuove imprese. Gli studenti hanno potuto contare sul supporto di ex-studenti e dottorandi del dipartimento di Economia e Management. Degna di nota anche la collaborazione di Claudio Cocchi, mentor di startup diFedermanager, che ha supportato gli studenti nell’attività di analisi della startup Bluebilova per la redazione del business plan. L'iniziativa ha coinvolto in tutto 37 studenti e 6 imprese.
Negli scorsi giorni sono stati presentati i “pitch”, gli elaborati realizzati dagli studenti, alla presenza delle imprese promotrici e, per UniCredit, del regional manager Andrea Burchi, di Stefano Centelli, area manager Pisa, Lucca e Massa, e di David Bellofatto, HR Retail Centro Nord, che hanno valutato come miglior progetto LapiPet, presentato da Alessio Pantani, Giulia Piozzi, Fabio Malloggi, Valentina Puntoni, Francesco Pupparo e centrato sul lancio di un nuovo prodotto per la somministrazione di farmaci ad animali. Per i ragazzi, l’avere realizzato l’elaborato migliore potrà costituire una carta in più per accedere al processo di recruiting per eventuali posizioni di stage aperte all’interno del gruppo bancario.
"Il progetto Business Plan in Progress che ci vede coinvolti al fianco dell’Università di Pisa, centro di eccellenza e una delle più antiche università d’Europa, rappresenta un impegno della nostra banca sul territorio per valorizzare i giovani talenti che saranno i manager e i professionisti di domani – afferma Andrea Burchi, regional manager Centro Nord UniCredit – Siamo una banca commerciale specializzata per segmenti di clientela. La specializzazione ci impone la ricerca di capitale umano di qualità e con competenze specifiche. Proprio questo è il messaggio che voglio dare agli studenti: occorre essere solidi oggi nel proprio percorso di studi come un domani sarà fondamentale offrire professionalità e proattività per entrare nel mondo del lavoro con successo. Spero che la nostra collaborazione in questo progetto sia uno stimolo per gli studenti, motivandoli ulteriormente a cercare un proprio percorso professionale presso una grande azienda. UniCredit è un Gruppo paneuropeo, dunque le prospettive di crescita al suo interno si aprono anche sui mercati internazionali”.
Hanno assistito alla discussione dei pitch anche il professor Marco Raugi, prorettore al trasferimento tecnologico, che ha sottolineato il valore che tali collaborazioni rivestono per gli studenti oramai vicini all’ingresso del mondo del lavoro e per il nostro Ateneo. A testimonianza dell’importanza riconosciuta all’iniziativa da parte del mondo imprenditoriale hanno portato il proprio contributo Patrizia Pacini, presidente dell’Unione Industriali Pisana e il vice presidente Confindustria Livorno Massa Carrara, Stefano Santalena, che ha fornito agli studenti interessanti commenti sulla visione del mondo imprenditoriale.

 

Sarà ancora la Banca di Pisa e Fornacette l'ente cassiere dell'Università di Pisa per il quinquennio 2019-2023. Dopo il completamento delle procedure amministrative per la selezione della ditta affidataria, il contratto di concessione di servizi è stato firmato dal direttore generale dell'Ateneo, Riccardo Grasso, e dal presidente dell'istituto bancario, Mauro Benigni, alla presenza della dirigente della Direzione Finanza e Fiscale, Aurelia De Simone, e di altri funzionari dell'Università.
La convenzione, che coinvolgerà tutti i dipartimenti, i centri e i sistemi universitari, riguarda un ampio pacchetto di servizi, anche di tipo innovativo. Rispetto al passato è stata posta particolare attenzione a migliorare i servizi agli studenti, innanzitutto per quanto riguarda la riscossione delle tasse, ed è stato previsto l’avvio del nuovo sistema di pagamento PAGOPA. Inoltre, dal 1 gennaio 2019 i due enti saranno chiamati ad affrontare una nuova sfida: entrerà in vigore il sistema "SIOPE+", un nuovo modo di dialogare e trasmettere i dati dei pagamenti e incassi sia al Cassiere, sia soprattutto alla Banca d’Italia che, per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, monitorerà l’andamento dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Attraverso l’integrazione con la piattaforma dei crediti, la Banca d'Italia potrà anche rilevare direttamente i tempi di pagamento dei debiti commerciali, eliminando le attuali trasmissioni manuali.
"Desidero ringraziare il dottor Benigni e la Banca di Pisa e Fornacette per la grande disponibilità dimostrata - ha detto il direttore generale dell'Ateneo, Riccardo Grasso - che ci ha permesso di firmare un accordo che consente all'Ateneo di acquisire significativi servizi ad alto contenuto, anche tecnologico; inoltre è previsto che la Banca versi all'Università un contributo per fini istituzionali".
"Come Banca di riferimento del territorio pisano per noi è un onore poter continuare la collaborazione con l'Università di Pisa, eccellenza nella ricerca e nella sperimentazione, – commenta Mauro Benigni, Presidente di Banca di Pisa e Fornacette - il valore aggiunto di questa sinergia sarà proprio l’innovazione, metteremo a disposizione dell’Ateneo servizi bancari sempre più tecnologici e all'avanguardia”.

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Università di Pisa e Comune di Pisa), in collaborazione con il Comune di Castelnuovo di Garfagnana e con il patrocinio del Comitato Nazionale per il V centenario dell’Orlando Furioso e della Scuola Normale Superiore, ha inaugurato la mostra "Antonio Possenti. Altrove e altri luoghi. Suggestioni dall’Orlando Furioso".
La mostra è stata presentata in anteprima da Virginia Mancini, presidente del Museo della Grafica, Alessandro Tosi, direttore scientifico del Museo della Grafica, Luigi Ficacci, direttore dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (ISCR), già Soprintendente di Lucca e Massa Carrara, e Lina Bolzoni, in rappresentanza della Scuola Normale Superiore.
Le opere in mostra sono state commissionate a Antonio Possenti nel 2016 dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, attuale proprietario delle opere, in occasione delle celebrazioni per il V Centenario dell'Orlando Furioso, per il quale venne realizzata la mostra in oggetto esposta nella Fortezza di Mont'Alfonso dal 16 luglio al 31 agosto 2016. Il Comune di Castelnuovo chiese all'allora Soprintendente di Lucca e Massa Carrara Luigi Ficacci di introdurre la mostra del 2016 con un testo pubblicato nel relativo catalogo.
La professoressa Lina Bolzoni ha annunciato che la mostra continuerà in futuro come parte di installazioni fisse e percorsi museali che verranno allestiti nella Rocca Ariostesca, attualmente in fase di restauro per volontà del Comune di Castelnuovo di Garfagnana. La mostra di Antonio Possenti lega in questo modo Pisa, Lucca e la Garfagnana nel nome dell'Ariosto.
Il raffinato allestimento a Palazzo Lanfranchi unisce inattesi elementi scenici e installazioni multimediali realizzate da Lorenzo Garzella e consente di ammirare il segno di un artista capace di confrontarsi nella sua originale cifra poetica con l’immaginario ariostesco, così come di tornare a riflettere sulla straordinaria forza evocativa che l’Orlando Furioso può ancora regalare alla contemporaneità. Il 23 gennaio, in concomitanza con la mostra, verrà presentato al cinema Arsenale il video "Labirinto dell'Ariosto. Giocare col furioso" centrato sul tema del gioco, nato dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca della Scuola Normale Superiore con la regia di Lorenzo Garzella.
La mostra rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2019, dal lunedì alla domenica negli orari 9.00-20.00. Chiuso il 25/12 (Natale); 1/01 (Capodanno); 6/01 (Epifania). Il 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle ore 13.00.

È scomparso nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre il professor Raffaele Teti, ordinario di Diritto commerciale all'Università di Pisa, da poco in pensione. La cerimonia di commemorazione del professor Teti si svolgerà venerdì 21, alle ore 12, nel Palazzo della Sapienza di Pisa, mentre i funerali si terranno nei giorni successivi a Catanzaro, città di origine del docente.
Nato in Calabria nel 1947, il professor Raffaele Teti si è laureato in Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1970 e negli anni 1971-72 ha usufruito di una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1974 ha vinto un concorso per assistente di ruolo di Diritto industriale bandito dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e successivamente è stato professore incaricato di Diritto commerciale alla facoltà di Scienze economiche e sociali dell’Università della Calabria. Di seguito è stato chiamato in qualità di professore associato e poi ordinario alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
Il professor Teti si distingue nella comunità dei giuristi per le ricerche svolte in campo societario, cui ha dedicato – sempre nel segno del massimo rigore metodologico – due monografie, molteplici articoli e parti di trattato, pervenendo a risultati originali e di notevole rilievo scientifico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Parimenti pregevoli sono state le ricerche dedicate ai contratti bancari, sviluppate in un lavoro monografico e in molteplici saggi relativi a tematiche di scottante attualità, la cui analisi ha rappresentato un imprescindibile punto di riferimento per le successive indagini dottrinali e una fonte di ispirazione per gli sviluppi della giurisprudenza. Soprattutto il professor Teti è apprezzato come il principale cultore della Storia del Diritto commerciale.
Il suo volume del 1990 dedicato al tema del “Codice civile e regime fascista. Sull’unificazione del diritto privato”, coniuga sensibilità giuridica e raffinata competenza storica, configurando uno studio pioneristico su un argomento trascurato dalla riflessione giuridica. Il volume è stato accolto con giudizi eccellenti dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, tant’è che nel 1991, nell’annuale manifestazione dell’istituto Luigi Sturzo di Roma, è stato segnalato come uno dei cinque migliori libri che ogni giurista dovrebbe conoscere. Sempre sui temi della Storia del Diritto commerciale, il professor Teti ha pubblicato numerosi articoli destinati non solo a riviste giuridiche, ma anche a prestigiose pubblicazioni di Storia contemporanea.
Grazie alla sua notorietà soprattutto come studioso della Storia del Diritto commerciale, ha partecipato a innumerevoli conferenze presso università e istituti di cultura e, su designazione del Consiglio superiore della Magistratura, ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento dei magistrati.
Diversi sono stati gli incarichi istituzionali svolti nel corso degli anni dal professor Teti, che da ultimo è stato presidente del Consiglio di disciplina dell’Ateneo pisano.
Nel 2017 il Senato Accademico dell'Università di Pisa ha insignito il professor Raffaele Teti con l’Ordine del Cherubino.

Venerdì 21 dicembre, alle ore 11.00, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, i colleghi giornalisti sono invitati alla presentazione e all’anteprima della mostra "Antonio Possenti. Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall'Orlando Furioso”, che si inaugura al pubblico nel pomeriggio di venerdì 21 dicembre alle ore 18. Sono previsti gli interventi di Alessandro Tosi, Luigi Ficacci e Lina Bolzoni.

Venerdì, 21 Dicembre 2018 17:16

Incontro "HPV: che cos'è?"

Sabato 22 dicembre alle 9, alla Mala Servanen Jin (via Garibaldi 192), l'Associazione M. Bouazizi organizza l'incontro "HPV: che cos'è?".

Si parlerà dei seguenti temi:
1 Che cosa è il papilloma virus?
2 Che cosa lo provoca?
3 Come si trasmette?
4 Si può prevenire?
5 Che informazioni danno il test HPV e il PAP test?
6 Alle infezioni sono esposte solo le donne?

L'incontro è organizzato con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Venerdì, 21 Dicembre 2018 17:00

Incontro "HPV: che cos'è?"

Sabato 22 dicembre alle 9, alla Mala Servanen Jin (via Garibaldi 192), l'Associazione M. Bouazizi organizza l'incontro "HPV: che cos'è?".

Si parlerà dei seguenti temi:
1 Che cosa è il papilloma virus?
2 Che cosa lo provoca?
3 Come si trasmette?
4 Si può prevenire?
5 Che informazioni danno il test HPV e il PAP test?
6 Alle infezioni sono esposte solo le donne?

L'incontro è organizzato con il contributo dell'Università di Pisa per le attività studentesche.

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