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Comunicati stampa

È stato pubblicato il volume a cura di Matteo Marcheschi, con prefazione di Fabrizio Desideri, che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio su "Rottami, rovine, minuzzerie: pensare per frammenti", organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com).

Il volume, pubblicato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche, interroga il valore letterario e filosofico del frammento, esprimendosi sull'annosa disputa fra antichi e moderni. 

Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Le copie rimanenti possono essere prelevate da qualsiasi studente e studentessa non abbia avuto modo di prenderle recandosi presso la sede della nostra associazione (via Paoli 15, I piano) su appuntamento, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

È stato pubblicato il volume a cura di Alessandro Pisani, con prefazione di Daniele De Santis, che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio su "Immaginazione, oggettività e significato", organizzato da Zetesis ( http://zetesisproject.com ).

Il volume, pubblicato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche, esplora letture differenti della facoltà immaginativa (Kant, Heidegger, Bachelard e Sellars) soffermandosi sul ruolo giocato dal linguaggio e sul problema della costituzione dell'oggetto.

Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Le copie rimanenti possono essere prelevate da qualsiasi studente e studentessa non abbia avuto modo di prenderle recandosi presso la sede della nostra associazione (via Paoli 15, I piano) su appuntamento, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

È stato pubblicato il volume a cura di Matteo Marcheschi, con prefazione di Fabrizio Desideri, che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio su "Rottami, rovine, minuzzerie: pensare per frammenti", organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com).

Il volume, pubblicato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche, interroga il valore letterario e filosofico del frammento, esprimendosi sull'annosa disputa fra antichi e moderni. 

Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Le copie rimanenti possono essere prelevate da qualsiasi studente e studentessa non abbia avuto modo di prenderle recandosi presso la sede della nostra associazione (via Paoli 15, I piano) su appuntamento, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

È stato pubblicato il volume a cura di Alessandro Pisani, con prefazione di Daniele De Santis, che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio su "Immaginazione, oggettività e significato", organizzato da Zetesis ( http://zetesisproject.com ).

Il volume, pubblicato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche, esplora letture differenti della facoltà immaginativa (Kant, Heidegger, Bachelard e Sellars) soffermandosi sul ruolo giocato dal linguaggio e sul problema della costituzione dell'oggetto.

Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Le copie rimanenti possono essere prelevate da qualsiasi studente e studentessa non abbia avuto modo di prenderle recandosi presso la sede della nostra associazione (via Paoli 15, I piano) su appuntamento, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Dal 21 dicembre 2018 al 3 febbraio 2019 sarà ospitata a Pisa presso il Fortilizio e la Torre Guelfa la mostra di uno dei più rappresentativi artisti contemporanei del territorio pisano: “Ozmo, Every wall in town tells a story”. La mostra, curata da Gian Guido Maria Grassi e Alessandro Romanini, con il progetto di allestimento dell’architetto Roberto Pasqualetti, giunge a coronamento di un ciclo di iniziative ospitate a Pisa, che hanno analizzato i vari aspetti artistici, sociologici, legali e conservativi della Street Art, con esperti italiani e internazionali. La mostra sarà visitabile ingresso libero, dal martedì alla domenica, dalle 11.00 alle 19.00. 

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Big Fish Eats Small Fish. 

L’iniziativa espositiva è allo stesso tempo l’occasione per vedere lo stato evolutivo della sua poetica con i nuovi dipinti di Ozmo e ripercorrere la sua carriera di street artist grazie alla ricca documentazione fotografica e video supportata da un diffuso apparato descrittivo che saranno allestiti in mostra. Le oltre 50 opere fra tele e foto, permetteranno allo spettatore di comprendere lo stile e l’evoluzione tecnica e formale dell’artista toscano, basata su un armonico mix fra un recupero delle fonti iconografiche “classiche” supportata da un’approfondita conoscenza storico-artistica e la forza eversiva della street art che mantiene il suo vigore nel passaggio dal muro alla tela.

La mostra sarà anche l’occasione per presentare in anteprima il compendioso catalogo antologico di Ozmo, che ripercorre anch’esso la sua prestigiosa carriera artistica attraverso un consistente nucleo di opere e interventi pubblici. Quegli interventi in ambito urbano, che lo hanno visto protagonista nei 5 continenti, da Milano a Miami, da Londra a Varsavia, da New York a Shanghai per citarne alcuni.

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Giustizia.

La mostra pisana e il catalogo ci illustrano l’evoluzione creativa di Ozmo, dagli interventi muralisti “militanti” al Leoncavallo (definito da Vittorio Sgarbi “La Cappella Sistina della Street Art”), passando per la “conquista” dei templi dell’arte contemporanea come il Macro di Roma (che ospita anche una sua opera murale permanente) e il Museo del Novecento di Milano, fino ai recenti interventi proprio a Pisa (“Ritratto di Pi” e l’iconografico “Ritratto di Galileo”).

Una mostra che sancisce una sorta di chiusura virtuosa di un cerchio e celebrazione del 30° anniversario, che ha visto Pisa protagonista sin dall’ormai leggendario intervento di Keith Haring nel 1989,per proseguire negli anni ’90 con la convention Panico Totale evento cult dedicato alla cultura hip hop e al Graffiti writing e in tempi più recenti con altre manifestazioni come lo Start festival -Welcome to Pisa in occasione del quale sono stati già realizzati 20 murales a Porta a Mare.

Attraverso l’esperienza di Ozmo la mostra intende rendere testimonianza e prendere consapevolezza di queste esperienze che appartengono a quello che è forse il movimento globale attualmente più dirompente dell’arte contemporanea, la Street art, che ha avuto a Pisa uno dei suoi principali centri italiani ed europei.

La mostra, realizzata da Start - Open your eyes, con il contributo del Comune di Pisa e della Fondazione Pisa e la collaborazione dell’Università di Pisa, della Fondazione Palazzo Blu e del Consiglio Regionale della Toscana, sarà un’importante occasione per visitare anche gli spazi affascinanti della Cittadella che si affaccia sul Lungarno: dalla cima della torre guelfa, aperta appositamente per l’occasione, sarà possibile godere della vista più bella di tutta la città.

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Criminal vs carabinieri.

Angelica e Medoro copy copyIl Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), in collaborazione con il Comune di Castelnuovo di Garfagnana e con il patrocinio del Comitato Nazionale per il V centenario dell’Orlando Furioso e della Scuola Normale Superiore, inaugura la mostra "Antonio Possenti. Altrove e altri luoghi. Suggestioni dall’Orlando Furioso".

La mostra è stata presentata in anteprima da Virginia Mancini, presidente del Museo della Grafica, Alessandro Tosi, direttore scientifico del Museo della Grafica, Luigi Ficacci, direttore dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (ISCR), già Soprintendente di Lucca e Massa Carrara, e Lina Bolzoni, in rappresentanza della Scuola Normale Superiore.

Le opere in mostra sono state commissionate a Antonio Possenti nel 2016 dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, attuale proprietario delle opere, in occasione delle celebrazioni per il V Centenario dell'Orlando Furioso, per il quale venne realizzata la mostra in oggetto esposta nella Fortezza di Mont'Alfonso dal 16 luglio al 31 agosto 2016. Il Comune di Castelnuovo chiese all'allora Soprintendente di Lucca e Massa Carrara Luigi Ficacci di introdurre la mostra del 2016 con un testo pubblicato nel relativo catalogo.

La professoressa Lina Bolzoni ha annunciato che la mostra continuerà in futuro come parte di installazioni fisse e percorsi museali che verranno allestiti nella Rocca Ariostesca, attualmente in fase di restauro per volontà del Comune di Castelnuovo di Garfagnana. La mostra di Antonio Possenti lega in questo modo Pisa, Lucca e la Garfagnana nel nome dell'Ariosto.

Il raffinato allestimento a Palazzo Lanfranchi unisce inattesi elementi scenici e installazioni multimediali realizzate da Lorenzo Garzella e consente di ammirare il segno di un artista capace di confrontarsi nella sua originale cifra poetica con l’immaginario ariostesco, così come di tornare a riflettere sulla straordinaria forza evocativa che l’Orlando Furioso può ancora regalare alla contemporaneità. Il 23 gennaio, in concomitanza con la mostra, verrà presentato al cinema Arsenale il video "Labirinto dell'Ariosto. Giocare col furioso" centrato sul tema del gioco, nato dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca della Scuola Normale Superiore con la regia di Lorenzo Garzella.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 gennaio 2019, dal lunedì alla domenica negli orari 9.00-20.00. Chiuso il 25/12 (Natale); 1/01 (Capodanno); 6/01 (Epifania). Il 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle ore 13.00.

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"Malinconia di Ludovico Ariosto". In alto a destra "Angelica e Medoro".

 

 

Secondo posto al Premio Innovazione Toscana 2018 per IngeniArs, spin off dell'Università di Pisa, che si è classificata nella sezione Start Up Innovative con il progetto H2020 "SIMPLE-SpaceFibre IMPLementation design and test Equipment". La competizione ha visto coinvolte ben 58 realtà tra micro, piccole, medie e grandi imprese, che hanno partecipato al premio che sostiene e valorizza la ricerca, l’innovazione tecnologica e digitale delle imprese, promuove l’iniziativa giovanile e il potenziale innovativo del territorio. L'iniziativa è promossa da Consiglio Regionale della Toscana, Anci Toscana, Confindustria Toscana, Rete Imprese Italia Toscana, Unioncamere Toscana.

Il progetto di IngeniArs premiato consiste nello sviluppo di sistemi elettronici altamente innovativi per testare a terra e implementare a bordo di satelliti il protocollo di comunicazione di ultima generazione SpaceFibre dell'Agenzia Spaziale Europea. Con questo progetto sono state anche vinte la fase 1 e la fase 2 del programma H2020 SME Instrument promosso dalla Comunità Europea.

 

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Sarà ancora la Banca di Pisa e Fornacette l'ente cassiere dell'Università di Pisa per il quinquennio 2019-2023. Dopo il completamento delle procedure amministrative per la selezione della ditta affidataria, il contratto di concessione di servizi è stato firmato martedì 18 dicembre dal direttore generale dell'Ateneo, Riccardo Grasso, e dal presidente dell'istituto bancario, Mauro Benigni, alla presenza della dirigente della Direzione Finanza e Fiscale, Aurelia De Simone, e di altri funzionari dell'Università.

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La convenzione, che coinvolgerà tutti i dipartimenti, i centri e i sistemi universitari, riguarda un ampio pacchetto di servizi, anche di tipo innovativo. Rispetto al passato è stata posta particolare attenzione a migliorare i servizi agli studenti, innanzitutto per quanto riguarda la riscossione delle tasse, ed è stato previsto l’avvio del nuovo sistema di pagamento PAGOPA. Inoltre, dal 1 gennaio 2019 i due enti saranno chiamati ad affrontare una nuova sfida: entrerà in vigore il sistema "SIOPE+", un nuovo modo di dialogare e trasmettere i dati dei pagamenti e incassi sia al Cassiere, sia soprattutto alla Banca d’Italia che, per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, monitorerà l’andamento dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Attraverso l’integrazione con la piattaforma dei crediti, la Banca d'Italia potrà anche rilevare direttamente i tempi di pagamento dei debiti commerciali, eliminando le attuali trasmissioni manuali.

"Desidero ringraziare il dottor Benigni e la Banca di Pisa e Fornacette per la grande disponibilità dimostrata - ha detto il direttore generale dell'Ateneo, Riccardo Grasso - che ci ha permesso di firmare un accordo che consente all'Ateneo di acquisire significativi servizi ad alto contenuto, anche tecnologico; inoltre è previsto che la Banca versi all'Università un contributo per fini istituzionali".

"Come Banca di riferimento del territorio pisano – ha commentato Mauro Benigni, presidente di Banca di Pisa e Fornacette - per noi è un onore poter continuare la collaborazione con l'Università di Pisa, eccellenza nella ricerca e nella sperimentazione: il valore aggiunto di questa sinergia sarà proprio l’innovazione, metteremo a disposizione dell’Ateneo servizi bancari sempre più tecnologici e all'avanguardia”.

È scomparso nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre il professor Raffaele Teti, ordinario di Diritto commerciale all'Università di Pisa, da poco in pensione. La cerimonia di commemorazione del professor Teti si svolgerà venerdì 21, alle ore 12, nel Palazzo della Sapienza di Pisa, mentre i funerali si terranno nei giorni successivi a Catanzaro, città di origine del docente.

Nato in Calabria nel 1947, il professor Raffaele Teti si è laureato in Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1970 e negli anni 1971-72 ha usufruito di una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1974 ha vinto un concorso per assistente di ruolo di Diritto industriale bandito dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e successivamente è stato professore incaricato di Diritto commerciale alla facoltà di Scienze economiche e sociali dell’Università della Calabria. Di seguito è stato chiamato in qualità di professore associato e poi ordinario alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.

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Il professor Teti si distingue nella comunità dei giuristi per le ricerche svolte in campo societario, cui ha dedicato – sempre nel segno del massimo rigore metodologico – due monografie, molteplici articoli e parti di trattato, pervenendo a risultati originali e di notevole rilievo scientifico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Parimenti pregevoli sono state le ricerche dedicate ai contratti bancari, sviluppate in un lavoro monografico e in molteplici saggi relativi a tematiche di scottante attualità, la cui analisi ha rappresentato un imprescindibile punto di riferimento per le successive indagini dottrinali e una fonte di ispirazione per gli sviluppi della giurisprudenza. Soprattutto il professor Teti è apprezzato come il principale cultore della Storia del Diritto commerciale.
Il suo volume del 1990 dedicato al tema del “Codice civile e regime fascista. Sull’unificazione del diritto privato”, coniuga sensibilità giuridica e raffinata competenza storica, configurando uno studio pioneristico su un argomento trascurato dalla riflessione giuridica. Il volume è stato accolto con giudizi eccellenti dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, tant’è che nel 1991, nell’annuale manifestazione dell’istituto Luigi Sturzo di Roma, è stato segnalato come uno dei cinque migliori libri che ogni giurista dovrebbe conoscere. Sempre sui temi della Storia del Diritto commerciale, il professor Teti ha pubblicato numerosi articoli destinati non solo a riviste giuridiche, ma anche a prestigiose pubblicazioni di Storia contemporanea.

Grazie alla sua notorietà soprattutto come studioso della Storia del Diritto commerciale, ha partecipato a innumerevoli conferenze presso università e istituti di cultura e, su designazione del Consiglio superiore della Magistratura, ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento dei magistrati. Diversi sono stati gli incarichi istituzionali svolti nel corso degli anni dal professor Teti, che da ultimo è stato presidente del Consiglio di disciplina dell’Ateneo pisano.

Nel 2017 il Senato Accademico dell'Università di Pisa ha insignito il professor Raffaele Teti con l’Ordine del Cherubino.

Nella foto: il professor Teti riceve l’Ordine del Cherubino dal rettore Paolo Mancarella.

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