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Comunicati stampa

Arrivo previsto in Antartide il 10 dicembre dopo tre giorni di un lungo viaggio non-stop per la professoressa Chiara Montomoli del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Chiara Montomoli, in partenza il 7 dicembre, sarà impegnata nella XXXIV Campagna Antartica del Programma Nazionale delle Ricerche finanziata dal MIUR con l’obiettivo di completare le ricerche geologiche in corso sulle Montagne Transantartiche. In particolare, la professoressa si occuperà del rilevamento geologico strutturale di un’area situata nel Convoy Range, oltre 100 miglia a sud della base italiana Mario Zucchelli. L’attività di ricerca, svolta anche nell’ambito di collaborazioni nazionali e internazionali, consentirà di colmare una lacuna nella cartografia geologica di questo settore del Mare di Ross, di comprendere attraverso quali processi geologici l'Antartide abbia acquisito la sua attuale configurazione e di ricostruirne la storia nelle varie ere geologiche di questo continente.
Con la nuova missione riparte anche l’attività della pagina Facebook con il diario delle spedizioni in Antartide dei ricercatori dell'Università di Pisa: https://www.facebook.com/pg/UnipisainAntartide/about/?ref=page_internal

 

Chiara MontomoliArrivo previsto in Antartide il 10 dicembre dopo tre giorni di un lungo viaggio non-stop per la professoressa Chiara Montomoli (foto a destra) del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa.

Chiara Montomoli, in partenza il 7 dicembre, sarà impegnata nella XXXIV Campagna Antartica del Programma Nazionale delle Ricerche finanziata dal MIUR con l’obiettivo di completare le ricerche geologiche in corso sulle Montagne Transantartiche. In particolare, la professoressa si occuperà del rilevamento geologico strutturale di un’area situata nel Convoy Range, oltre 100 miglia a sud della base italiana Mario Zucchelli.

L’attività di ricerca, svolta anche nell’ambito di collaborazioni nazionali e internazionali, consentirà di colmare una lacuna nella cartografia geologica di questo settore del Mare di Ross, di comprendere attraverso quali processi geologici l'Antartide abbia acquisito la sua attuale configurazione e di ricostruirne la storia nelle varie ere geologiche di questo continente.

Con la nuova missione riparte anche l’attività della pagina Facebook con il diario delle spedizioni in Antartide dei ricercatori dell'Università di Pisa.

Il 13 dicembre alle 18, presso il cinema Lumiere, l'associazione "Sinistra per... l'integrazione e le culture" presenta “Onda d’urto. Dal ’68 al ’78, cronache di un cambiamento irreversibile tra rivoluzione e restaurazione”, una lettura scenica con musica dal vivo del Teatro Studio di Grosseto, con drammaturgia e regia di Mario Fraschetti.

L'evento fa parte del progetto  “1968 – Niente come prima”, promosso dalla Rete biblioteche e archivi di Maremma.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina

Dopo Barilla, Sammontana, Decathlon e Unicoop Firenze, è Lucart l’azienda partner del Master Marketing Management per il Premio Project Work 2019.
Nata nel 1953 per iniziativa della Famiglia Pasquini, con un fatturato consolidato di oltre 450 milioni di euro e più di 1.500 persone impiegate presso 10 stabilimenti produttivi, Lucart è leader in Europa nella produzione di carte tissue, airlaid e monolucide.
La collaborazione con Lucart rappresenta solo l’ultimo atto di un processo di crescita e condivisione che vede il Master in Marketing Management protagonista di numerose iniziative intraprese insieme alle aziende e, in particolar modo, con le eccellenze toscane. Come dichiarato da Daniele Dalli, Direttore del Master “con il passare del tempo, il Master ha rivolto sempre più l’attenzione alle imprese del territorio Toscano. Insieme ad esse vogliamo invertire una tendenza storica in base alla quale i professionisti di marketing devono necessariamente passare da Milano o addirittura dall’estero per la loro carriera. Cerchiamo invece di coltivare relazioni con imprese locali per generare un circolo virtuoso tra la nostra formazione e il recruiting aziendale per consentire ai nostri allievi di trovare condizioni di impiego e opportunità di crescita professionale sul territorio”.

lego biologici 2

Assemblare mattoncini biologici provenienti da organismi diversi per generare nuovi meccanismi molecolari può sembrare fantascienza ma, grazie allo sviluppo della biologia sintetica, l’obiettivo è sempre più vicino: in questo ambito si colloca la realizzazione di un nuovo sensore biologico di sintesi, ingegnerizzato per percepire e per rispondere a variazioni nei livelli di ossigeno nelle cellule e nei tessuti vegetali. Il risultato di questa ricerca è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Plant Physiology” ed è stato ottenuto grazie alla collaborazione fra Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore. Si apre adesso la strada verso nuove strategie per fronteggiare i cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle colture, che possono andare distrutte da piogge particolarmente abbondanti, le quali finiscono per sommergerle.

“Si tratta di una combinazione di elementi originari del mondo animale, vegetale e fungino – spiega Sergio Iacopino, dottorando dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e primo autore dell’articolo scientifico – assemblati in maniera opportuna per segnalare la presenza di ossigeno attraverso la produzione di bioluminescenza, fenomeno caratteristico delle lucciole o degli organismi marini. In questo modo potremo monitorare i livelli di ossigeno nei tessuti delle piante con elevata precisione e sensibilità”.

image copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy copy“In laboratorio, questo prototipo è già stato superato – sottolinea Benedetta Mennucci, professore ordinario del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa – e ora le nuove frontiere applicative per questi ‘lego biologici’ sembrano essere la possibilità di guidare specifici processi di crescita e di sviluppo delle piante in risposta agli stress per variazioni in gradienti di ossigeno. Questo successo apre le porte all’’utilizzazione del sensore molecolare per testare in laboratorio strategie di resistenza alla sommersione, ovvero alla mancanza di ossigeno. Tale condizione di stress per le piante – aggiunge Beatrice Giuntoli, ricercatrice del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa – ne mette sempre più spesso a repentaglio la sopravvivenza, facendo dell’indisponibilità dell’ossigeno un grave fattore limitante con il quale gli organismi vegetali dovranno sapersi confrontare, in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto”.

“Il lavoro – conclude Francesco Cardarelli, professore associato di Fisica applicata della Scuola Normale Superiore – è frutto della collaborazione ormai stabilita da alcuni anni fra i nostri atenei, dove le competenze di ciascuna unità sono confluite nella realizzazione di questo sensore sintetico. Il progetto ha beneficiato della condivisione di laboratori e strumentazione presso il laboratorio Nest della Scuola Normale Superiore. Ci auguriamo di poter continuare in questa direzione con altrettanto successo”.

Il 13 dicembre alle 18, presso il cinema Lumiere, l'associazione "Sinistra per... l'integrazione e le culture" presenta “Onda d’urto. Dal ’68 al ’78, cronache di un cambiamento irreversibile tra rivoluzione e restaurazione”, una lettura scenica con musica dal vivo del Teatro Studio di Grosseto, con drammaturgia e regia di Mario Fraschetti.

L'evento fa parte del progetto  “1968 – Niente come prima”, promosso dalla Rete biblioteche e archivi di Maremma.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

locandina

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 17:39

Sicilia di Clyde Chabot al Teatro Era

Sabato 8 dicembre alle ore 21 e domenica 9 dicembre ore 17,30, al Teatro Era di Pontedera, Clyde Chabot dirige e interpreta Sicilia.

La protagonista francese intraprende un viaggio fisico, con la figlia, alla ricerca dei luoghi della Sicilia di cui erano originari i suoi nonni, alla scoperta di una lingua che non si perdona di non saper parlare e delle tradizioni delle quali, in un impasto di modernità e arcaismo, conserva delle tracce.
Una produzione Teatro Metastasio di Prato e La Communauté inavouable. Scenografia di Stéphane Olry, traduzione Camilla Brison.

Personale unipi e studenti possono acquistare un biglietto ridotto a  8 euro.

Info

TEATRO ERA
Parco Jerzy Grotowski
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587.55720 / 57034
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www.teatroera.it
www.teatrodellatoscana.it

Biglietteria Teatro Era
via Indipendenza, 56025 Pontedera
0587 213988.
Da martedì a sabato, dalle ore 16 alle ore 19.30. Domenica e lunedì riposo.
Biglietteria Serale
È possibile acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli della stagione durante le serate di spettacolo presso la biglietteria del teatro.


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