Avviso di fabbisogno interno per il progetto di ricerca "“Ruolo di farmaci anti TNF alpha nella patologia del Behҫet in pazienti refrattari alle terapie standard"
Contributo del CUG per spese per persone anziane o disabili 2018
Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) dell’Ateneo, nell’ambito delle azioni positive rivolte ai componenti della comunità universitaria pisana, offre un contributo destinato alla copertura di spese per l’acquisto di beni o prestazione di servizi sostenute per la cura e l’assistenza di persone anziane e soggetti portatori di disabilità certificate, facenti parte del nucleo familiare.
La proposta prevede un contributo, fino ad un massimo di 300,00 euro per anziano o soggetto portatore di disabilità, differenziato rispetto alla condizione economica del nucleo familiare determinata attraverso l’ISEE.
Nel caso di necessità per la cura e l’assistenza di persone anziane l’età minima dell’assistito/a richiesta per avanzare la domanda è fissata a 70 anni.
Nel caso di persone disabili il contributo è rivolto sia a soggetti che siano in un rapporto diretto con l’Università di Pisa (personale docente e tecnico-amministrativo, studenti, dottorandi/e, assegnisti/e di ricerca, borsisti/e), sia a persone disabili che facciano parte del nucleo familiare di appartenenti alla comunità universitaria. Il contributo verrà riconosciuto sia per singole situazioni sia, addizionalmente, in presenza di più tipologie e situazioni, nel medesimo nucleo familiare, in cui siano presenti anche più di una persona anziana e/o disabile.
Chi fosse interessato è pertanto invitato a presentare la richiesta, secondo il modello allegato, accompagnata dalla documentazione relativa alle spese effettuate, nei seguenti modi:
- direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Università di Pisa (Lungarno Pacinotti, 43);
- oppure inviando il tutto per posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
- per raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede la data del timbro dell’ufficio postale) rappresentando la seguente causale: “CUG – Contributo spese Anziani/Disabili 2018”.
Le domande pervenute saranno esaminate da apposita commissione che, nel caso in cui le richieste superino la disponibilità dello stanziamento deliberato dal CUG, è autorizzata ad apportare la necessaria rimodulazione del contributo.
L’elenco degli aventi diritto sarà pubblicato:
- sulla pagina del sito relativa al CUG: https://www.cug.unipi.it
- su quella dell’Albo ufficiale dell'Ateneo: https://alboufficiale.unipi.it
individuando gli stessi attraverso il numero di matricola.
I dati personali e i dati che necessitano di un particolare trattamento, dichiarati nelle richieste, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/16, saranno trattati esclusivamente ai fini della verifica del possesso dei requisiti per l’erogazione del contributo. Il Titolare del trattamento è l’Università di Pisa con sede in Pisa Lungarno Pacinotti 43, nella persona del Rettore pro tempore. Il Responsabile del trattamento è il dottor Andrea Lapi (Po Segreterie Organi di Ateneo). Le persone autorizzate al trattamento dei dati saranno l’Ufficio protocollo e lo staff Direzione generale/Segreterie organi di Ateneo, nonché i componenti della Commissione che saranno individuati con successivo atto della Direzione generale.
Al fine della corresponsione del contributo dovrà essere presentata idonea documentazione inerente:
a) dichiarazione ISEE del nucleo familiare del richiedente;
b) certificazione attestante la gravità delle condizioni di salute del/i soggetto/i anziano/i;
c) certificazione attestante il grado di disabilità del/i soggetto/i del nucleo familiare per cui viene richiesto il contributo disabili;
d) giustificativi delle spese (fatture e/o ricevute fiscali) relative all’acquisto di beni o prestazione di servizi sostenute per la cura e l’assistenza di persone anziane e/o inerenti le necessità relative al grado di disabilità;
e) ogni altro documento ritenuto idoneo dal richiedente.
I documenti dovranno essere presentati in originale o copia autenticata e accompagnati da copia del documento di identità del richiedente il contributo.
Il termine entro il quale devono pervenire le richieste è il 20 dicembre 2018
Per informazioni: Comitato Unico di Garanzia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Terza giornata del Laboratorio "La disputa tra Antichi e Moderni"
Il 19 novembre presso l'aula B9 di Palazzo Boileau (Via Santa Maria, 85 -Pisa) dalle 16,15 alle 19 avrà luogo la terza giornata del Laboratorio "La disputa tra Antichi e Moderni" dal titolo: Rottami, rovine, minuzzerie: pensare per frammenti.
Intervengono:
Elisa Bacchi
Vestigia, reliquia e fragmenta: l’Umanesimo a caccia dell’Antico
Introduzione e commento: Matteo Corsi
Elisa Orsi
Figura come frammento: sulle tracce del metodo di Auerbach negli studi su Dante
Introduzione e commento: Elia Tuccori
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Mostra del Fumetto indipendente e autoprodotto
Da sabato 24 novembre 2018 a mercoledì 28 novembre 2018, presso il Leningrad Cafè (Via Silvestri, 5, Pisa), si tiene la "Mostra del Fumetto", dedicata alla fumettistica, all'editoria e all'illustrazione indipendente.
La mostra è organizzata dall'associazione culturale studentesca "Filiforme", nell'ambito delle attività autogestite svolte con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.
Ogni fumettista che abbia interesse a presentare ed esporre i propri lavori può iscriversi e partecipare gratuitamente.
Tra gli artisti invitati sarà presente AkaB23, fumettista di lunga esperienza nella scena del fumetto indipendente nonché direttore artistico del Progetto Stigma, nuovo soggetto nel panorama dell'editoria italiana che raccoglie sia autori affermati che esordienti.
Ingresso gratuito.
Per info contattare il numero 3275592285, oppure inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , o anche rivolgersi al contatto fb Giuseppe Scavone.
Mostra del Fumetto indipendente e autoprodotto
Da sabato 24 novembre 2018 a mercoledì 28 novembre 2018, presso il Leningrad Cafè (Via Silvestri, 5, Pisa), si tiene la "Mostra del Fumetto", dedicata alla fumettistica, all'editoria e all'illustrazione indipendente.
La mostra è organizzata dall'associazione culturale studentesca "Filiforme", nell'ambito delle attività autogestite svolte con il contributo finanziario dell'Università di Pisa.
Ogni fumettista che abbia interesse a presentare ed esporre i propri lavori può iscriversi e partecipare gratuitamente.
Tra gli artisti invitati sarà presente AkaB23, fumettista di lunga esperienza nella scena del fumetto indipendente nonché direttore artistico del Progetto Stigma, nuovo soggetto nel panorama dell'editoria italiana che raccoglie sia autori affermati che esordienti.
Ingresso gratuito.
Per info contattare il numero 3275592285, oppure inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , o anche rivolgersi al contatto fb Giuseppe Scavone.
Suite per bolle di sapone
Giovedi' 22 novembre alle10.30, al Teatro Nuovo di Pisa (piazza della stazione 1), l'Associazione studentesca Filiforme e la Compagnia Ribolle presentano Suite per bolle di sapone, il nuovo spettacolo di teatro danza con musica dal vivo della compagnia.
Nel suo decennale la Compagnia Ribolle porta in scena questo nuovo lavoro, adatto a tutte le età, come sempre ricco di bolle di sapone, danze e musica, uno spettacolo all'insegna del gioco teatrale, delle coreografie e delle abilità insuperabili nel creare bolle di sapone di ogni forma e dimensione.
Saranno in scena Maria Grazia Fiore e Maurizio Muzzi che vestiranno i loro personaggi più sorprendenti e divertenti, in una successione di gag, clownerie e coreografie che coinvolgeranno tutto il pubblico in un racconto visivo e gestuale, la musica sarà eseguita dal vivo da Marco Fagioli e da Michelangelo Ricci, che firma la anche la regia, i quattro interagiranno sulla scena disegnata come un teatrino d'altri tempi, dove le bolle di sapone diventeranno sorprendenti compagne di viaggio e “riuscite” magie.
L'evento è stato realizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche.
Ingresso gratuito
Info
https://www.ribolle.it/
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Suite per bolle di sapone
Giovedi' 22 novembre alle10.30, al Teatro Nuovo di Pisa (piazza della stazione 1), l'Associazione studentesca Filiforme e la Compagnia Ribolle presentano Suite per bolle di sapone, il nuovo spettacolo di teatro danza con musica dal vivo della compagnia.
Nel suo decennale la Compagnia Ribolle porta in scena questo nuovo lavoro, adatto a tutte le età, come sempre ricco di bolle di sapone, danze e musica, uno spettacolo all'insegna del gioco teatrale, delle coreografie e delle abilità insuperabili nel creare bolle di sapone di ogni forma e dimensione.
Saranno in scena Maria Grazia Fiore e Maurizio Muzzi che vestiranno i loro personaggi più sorprendenti e divertenti, in una successione di gag, clownerie e coreografie che coinvolgeranno tutto il pubblico in un racconto visivo e gestuale, la musica sarà eseguita dal vivo da Marco Fagioli e da Michelangelo Ricci, che firma la anche la regia, i quattro interagiranno sulla scena disegnata come un teatrino d'altri tempi, dove le bolle di sapone diventeranno sorprendenti compagne di viaggio e “riuscite” magie.
L'evento è stato realizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa per le attività studentesche.
Ingresso gratuito
Info
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Avviso di fabbisogno interno per il progetto “Statistiche sui gradi di allergie in radiologia ai mezzi di contrasto di ultima generazione”
Venti anni del Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace
Ha festeggiato venti anni di attività il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (Cisp) dell'Università di Pisa, che studia e promuove le condizioni per trasformare pacificamente i conflitti, ridurre le violenze e costruire una pace sostenibile. Lo ha fatto con un incontro tenuto, venerdì 16 novembre, nell'Auditorium del Centro "Le Benedettine". Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella, sono intervenuti la direttrice del Cisp, Enza Pellecchia, e i professori Giorgio Gallo, Fabio Tarini e Pierluigi Consorti, che hanno diretto il Centro negli scorsi anni. Nel corso della mattinata sono anche intervenuti gli ex rettori Luciano Modica e Marco Pasquali e la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco per portare la loro testimonianza dei rapporti con il Centro, la presidente dei corsi di laurea in Scienze per la pace, Eleonora Sirsi, e i professori Simone D’Alessandro e Alessandro Breccia. L'incontro si è chiuso con le testimonianze di tante e tanti che nel corso di questi anni hanno collaborato a vario titolo con il Centro, contribuendo a renderlo un apprezzato protagonista degli studi per la pace.
Pubblichiamo di seguito una riflessione della professoressa Enza Pellecchia, direttrice del Cisp, sulla storia e sulla mission del Centro.
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Il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace (CISP)
A metà degli anni '90, alcuni docenti dell'Università di Pisa provenienti da discipline diverse e da diverse esperienze iniziavano a progettare l'istituzione di un centro di ricerca focalizzato sui temi della pace.
Le idee riguardo ai modi in cui poter sviluppare l'iniziativa nel mondo accademico erano ancora confuse, ma un elemento era già ben chiaro: la consapevolezza che il mondo accademico non poteva continuare a serbare indifferenza verso i problemi della pace e della guerra.
La motivazione nasceva anche da una lettura di ciò che stava accadendo a livello internazionale.
Con la fine della guerra fredda, si era diffusa l'aspettativa dei cosiddetti "dividendi della pace", ovvero l'idea che molte delle enormi risorse fino ad allora usate per apparati militari avrebbero potuto finalmente essere utilizzate per affrontare i grandi problemi che l'umanità aveva davanti, il problema della fame e della salute nei paesi cosiddetti in via di sviluppo, le crescenti disuguaglianze economiche, i sempre più urgenti problemi ambientali. Dopo soli pochi anni appariva invece chiaro che le spese militari non erano state significativamente ridotte, che la povertà era ancora la norma per la maggioranza della popolazione mondiale, che le disuguaglianze erano in crescita anche nei paesi ricchi, che nuove guerre producevano in misura crescente sofferenze fra la popolazione civile, morti ed esodi forzati, ed inoltre che l'interventismo militare degli stati occidentali stava crescendo.
In questo scenario diventava sempre più evidente il ruolo di primo piano giocato dalla tecnologia e dalle scienze (tutte, da quelle della natura a quelle umane).
Tuttavia l'idea vecchia, ma persistente, della neutralità della scienza costituiva un ottimo alibi per non porsi domande né sul senso e la finalità delle ricerche né sull'origine dei finanziamenti alla ricerca.
Da qui l'idea che fosse necessario inserire il discorso sulla pace non tanto genericamente all'interno dell'università con qualche iniziativa circoscritta, ma su un più preciso duplice piano: in generale, nel contesto della vocazione primaria dell’Accademia; specificatamente, all'interno di tutte le discipline in essa coltivate.
Da qui anche la scelta del nome del nuovo Centro, nato nel 1998 con la missione di studiare e promuovere le condizioni per trasformare pacificamente i conflitti, ridurre le violenze e costruire una pace sostenibile.
Si sarebbe potuto fare riferimento agli "Studi sulla Pace" oppure alle "Scienze della Pace"; è stato invece scelto il meno immediato "Scienze per la Pace", per esprimere la consapevolezza del fatto che la Pace non potesse essere l'oggetto di una nuova disciplina che si collocasse a fianco delle altre. Rinchiudere il discorso sulla pace all'interno degli stretti confini di una disciplina accademica rischia infatti di sterilizzarlo, di ridurne la capacità di incidere e di cambiare la realtà.
Una cultura di pace
E’ tuttavia essenziale chiarire il senso della parola "pace", anche attraverso il suo opposto, individuato nella violenza, piuttosto che nella guerra. Uno studio critico della violenza è fondamentale all'interno di un discorso scientifico sulla pace.
Questo discorso è molto ampio, perché involge la violenza diretta (violenza fisica, palese, ma anche forme più sottili di violenza, come l'isolamento, l'emarginazione, il non riconoscimento dell'altro a causa della sua diversità etnica, religiosa, sessuale, ...) e la violenza strutturale (condizioni di oppressione e discriminazione che – anche in tempo di pace apparente - sono insite nelle strutture sociali, economiche, politiche e culturali).
Siamo convinti che per costruire la pace sia necessario studiare i conflitti. La visione del CISP è quella di operare sui conflitti in chiave nonviolenta, trasformandoli in opportunità per costruire legami sociali pacifici, cooperativi e duraturi, evitando sempre il ricorso alla violenza, che può facilmente degenerare in guerra.
In sintonia con questa idea di pace che si oppone alla violenza, potremmo definire cultura di pace una cultura della convivialità e della condivisione, fondata sui principi di libertà, giustizia e democrazia, di tolleranza e solidarietà. Una cultura che rifiuta la violenza, cerca di prevenire i conflitti all'origine e di risolvere i problemi attraverso il dialogo ed il negoziato. Infine, una cultura che assicura a tutti il pieno godimento di tutti i diritti e dei mezzi per partecipare pienamente allo sviluppo endogeno della società.
In questa accezione, la latitudine dell'idea di pace è evidentemente molto ampia e coinvolge la società nel suo complesso, a livello locale ed a livello internazionale. Disuguaglianze, sviluppo e sottosviluppo, povertà, sostenibilità, convivenza fra culture e religioni diverse, sono tutti aspetti essenziali di un discorso sulla pace.
Le Scienze per la Pace
Nel progetto del Cisp, l'inserimento del discorso sulla pace all'interno del mondo universitario si muove lungo due direzioni distinte ma complementari.
La prima direzione va dalle discipline verso la pace. In che modo le nostre conoscenze, le nostre competenze scientifiche possono contribuire ad una diffusione della cultura della pace, ed a realizzare le condizioni perché la pace possa essere la condizione normale della società umana?
La seconda direzione segue invece il percorso contrario, dalla pace verso le diverse discipline: la pace come una lente, una nuova prospettiva attraverso cui guardare il modo con cui facciamo ricerca, i paradigmi che usiamo, per poterli mettere in discussione.
Quanto detto ha una immediata conseguenza, la interdisciplinarità, o, come qualcuno preferisce chiamarla, la transdisciplinarità. Le diverse discipline non possono né contribuire alla pace né farsi da essa mettere in discussione da sole. Sono necessari il dialogo e un continuo scambio. La pace diventa allora il punto di snodo in cui le discipline si incontrano, si confrontano, riconoscono il ruolo e l'importanza delle reciproche prospettive e collaborano, in certi casi arrivando a vere e proprie contaminazioni interdisciplinari, in una sorta di affascinante “meticciato” scientifico.
Enza Pellecchia
Direttrice del CISP
Nella foto in alto: da sinistra, Enza Pellecchia, Pierluigi Consorti, Giorgio Gallo e Fabio Tarini.
Nella foto al centro: Paolo Mancarella e Enza Pellecchia.
Nella foto in basso: da sinistra, Nicoletta De Francesco, Luciano Modica e Marco Pasquali.
Incontro a Lucca: “I sommersi, i salvati, i salvatori. Ritratti, racconti e pensieri sulle leggi razziali”
Sabato 17 novembre la Chiesa di San Francesco nell’omonima piazza a Lucca ospita una mattinata di incontri e film dal titolo "I sommersi, i salvati, i salvatori. Ritratti, racconti e pensieri sulle leggi razziali". Aperto a scuole e cittadinanza e fra gli appuntamenti della quinta edizione delle Conversazioni in San Francesco, l’evento è organizzato nell’ambito della rassegna San Rossore 1938, promossa dall'Università di Pisa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La mattinata si aprirà con la proiezione di “Phoebe Miranda”, un breve film di Massimo Martella che raccoglie la testimonianza di una donna toscana, allora ragazzina, sopravvissuta alle persecuzioni razziali e vittima delle leggi firmate nel 1938. Sarà presente e interverrà Silvia Frosali, figlia di Phoebe Miranda.
A seguire il professore Michele Battini dell’Università di Pisa porterà il suo contributo storico su “San Rossore 1938 -2018” come spunto per comprendere e approfondire le radici dell'antisemitismo nella società europea e per una riflessione più ampia sul razzismo.
Alfredo De Girolamo narrerà invece le storie dei “giusti” Toscani, ovvero, le storie di quei non-ebrei che hanno messo a rischio la propria vita e quella dei propri familiari per salvare alcuni ebrei dalla deportazione e dai campi di concentramento. Ricorderà in particolare la figura Fratel Arturo Paoli, lucchese, morto nel 2015 a 102 anni, sacerdote, religioso e missionario italiano, che apparteneva alla congregazione dei Piccoli Fratelli del Vangelo. Fratel Arturo Paoli ha ricevuto il titolo di "Giusto tra le nazioni" per il suo impegno a favore degli ebrei perseguitati durante la seconda guerra mondiale. Nel 2006 gli è stata conferita la Medaglia d'oro al valor civile per le mani del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per aver collaborato alla costruzione di una struttura clandestina, che diede ospitalità ed assistenza ai perseguitati politici e a quanti sfuggirono ai rastrellamenti nazifascisti dell'alta Toscana, riuscendo a salvare circa 800 cittadini ebrei.
Sulle storie dei giusti toscani, De Girolamo ha appena scritto il libro “Campioni di altruismo” (Pisa University Press, 2018) in cui traccia una mappa toscana dei tantissimi eroi che Yad Vashem ha celebrato come “Giusti tra le Nazioni”.