RadioEco cerca nuovi speaker, redattori e tecnici
RadioEco, la web radio dell’Università di Pisa, lancia una campagna di recruitment per nuovi speaker, redattori e tecnici che vogliano entrare a far parte dello staff della radio e contribuire a far crescere un progetto nato dagli studenti e portato avanti dalla loro voce. Per chi fosse appassionato di musica, giornalismo, multimedia, informatica, fotografia, videomaking, social media e comunicazione, RadioEco mette a disposizione un laboratorio per imparare, crescere e coltivare queste passioni. Chi volesse candidarsi, può compilare entro il 10 settembre questo modulo: http://bit.ly/CandidaturaRadioEco1819.
Nello specifico sono ricercati i seguenti profili: per l’area IT sviluppatori java, python, C, C++, swift, web designer, HTML, markdown, CSS, javascript, NodeJS e data analyzer al fine di partecipare alla programmazione di applicazioni Android e iOS e per manutenzione e progettazione del sito web della radio. L’area tecnica offre inoltre la possibilità di fare esperienza attiva di fonico di studio, fonico di presa diretta, missaggio audio, videomaking/editing con il fine di produrre contenuti fruibili dal pubblico di RadioEco. Infine si cercano anche blogger, fotografi e videomaker, speaker, social media manager e content creator.
Arrivata al decimo anno di attività, RadioEco ha vissuto una vera e propria evoluzione: ad oggi conta più di 400 collaboratori negli anni passati e circa 100 solo nella precedente stagione. RadioEco ha condotto nel tempo innumerevoli interviste ad artisti, politici, personaggi televisivi e sportivi, tutte fruibili attraverso il sito internet radioeco.it. La web radio conta più di 19.000 followers sui diversi social network (facebook, instagram, twitter) e intrattiene ogni anno una serie di collaborazioni con realtà locali e festival noti a livello nazionale e internazionale, ai quali i redattori possono partecipare al fine di raccontarli al meglio.
«Entrare a far parte di questa associazione vuol dire avere a disposizione due studi dove informatici, esperti in comunicazione, videomaker, fonici e speaker partecipano attivamente alla produzione crossmediale di nuovi contenuti al fine di arricchire l’offerta formativa dell’Università di Pisa, e di conseguenza le proprie capacità tecniche - scrivono dalla radio - Ma RadioEco è molto di più. È un gruppo che trova la sua anima nella condivisione di progetti dentro e fuori Pisa, un punto di riferimento culturale di una città che ancora ricorda il FRU - Festival delle Radio Universitarie - che nel 2012 portò diecimila persone nelle strade dell'università del cherubino. Con l'aiuto di tutti RadioEco organizza eventi, feste e concerti che ripagano l’impegno investito con la soddisfazione e il divertimento».
Avviso di fabbisogno interno per il progetto di ricerca “Intervento psico-educazionale per pazienti con tumore alla prostata".
Una rappresentanza diplomatica dell’ambasciata del Salvador accolta all’Università di Pisa
L’Università di Pisa ha ricevuto in rettorato una rappresentanza diplomatica dell’ambasciata del Salvador. La delegazione era guidata dall’ambasciatrice Sandra Elizabeth Alas Guidos, accompagnata dalla ministra consigliera per le relazioni accademiche, Maria Adelina Torres.
Da sinistra: Francesco Marcelloni, Paolo Mancarella e l'ambasciatrice Sandra Elizabeth Alas Guidos.
Gli ospiti sono stati accolti a Palazzo alla Giornata dal rettore Paolo Mancarella, dal prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali, Francesco Marcelloni, e dallo staff dell’Ufficio Internazionale dell’ateneo: Laura Nelli, responsabile dell’Unità Promozione internazionale, Paola Cappellini, responsabile dell’Unità Cooperazione internazionale, Tommaso Salamone, responsabile dell’Unità Programmi internazionali di cooperazione, e Belkis Hernandez, coordinatrice dei progetti per l’America Latina.
L’incontro è servito a gettare le basi per collaborazioni future, che potrebbero concretizzarsi in accordi di cooperazione per la mobilità e la ricerca tra l’Università di Pisa e le università del Salvador. Inoltre si è discusso di possibili accordi con lo Stato salvadoregno per promuovere l’offerta academica e l’assegnazione di borse di studio agli studenti più meritevoli, come anche la possibilità di presentare progetti congiunti finanziati della comunità europea all’interno di programmi già consolidati. Infine si è esplorato la possibilità di creare percorsi di alta formazione per il personale docente del Salvador.
Biswanath Sarkar di ITER Organization in visita ufficiale all’Università di Pisa
Biswanath Sarkar, direttore della divisione dei sistemi di refrigerazione di l’ITER Organization, ha visitato l’Università di Pisa accolto dai rappresentanti istituzionali dell’Ateneo e dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI). In particolare, Biswanath Sarkar ha visitato il laboratorio “Bruno Guerrini” dove il gruppo di ricerca del professor Donato Aquaro, vincitore di un bando di ricerca internazionale finanziato da ITER Organization, sta conducendo uno studio in scala reale del principale sistema di sicurezza del reattore a fusione nucleare, ITER, in costruzione in Francia nei pressi di Aix-en-Provence. L’ospite ha esaminato lo stato di avanzamento dell’impianto sperimentale per la qualificazione del principale sistema di sicurezza del reattore a fusione nucleare.
Biswanath Sarkar nella Sala Mappamondi del rettorato, salutato dal prorettore Walter Salvatore.
Biswanath Sarkar, nei colloqui con le autorità accademiche, ha affermato che l'Università di Pisa fornisce uno dei contributi più importanti al progetto ITER, qualificando il suo sistema di sicurezza principale. Ha ampiamente riconosciuto il contributo dell'Università di Pisa e ha ringraziato il team guidato dal professor Donato Aquaro e le autorità dell'Università.
ITER è un’organizzazione internazionale di cui fanno parte Unione Europea, USA, Federazione Russa, Cina, Giappone, India e Corea del Sud. Tale organizzazione finanzia il più grande e costoso esperimento mai effettuato precedentemente. Lo scopo del progetto è la dimostrazione della fattibilità di produrre energia dalla fusione nucleare con un impianto di taglia industriale ottenendo un plasma stabile.
Il team di ricerca del professor Aquaro studierà il ‘Vacuum Vessel Pression Suppression System’, ossia il sistema che garantisce il mantenimento della pressione entro i limiti ammissibili in caso di incidente nel componente principale del reattore, la camera a vuoto. Nell’interno di tale componente in condizione di vuoto quasi assoluto, avviene la reazione di fusione nucleare fra un nucleo di deuterio e uno di trizio nel plasma ad una temperatura di oltre 100 milioni di gradi. La reazione di fusione simula quella che avviene nel sole.
Biswanath Sarkar salutato dal professor Donato Aquaro.
Il plasma per le altissime temperature non deve venire in contatto con le pareti, pertanto viene messo in movimento in un recipiente torico (Tokamak) da elevatissimi campi elettromagnetici. Considerando le estreme condizioni operative, non si può escludere la possibilità di incidenti di rottura delle tubazioni di refrigerazione della parete affacciata al plasma. Il fluido refrigerante (acqua) potrebbe invadere il Tokamak e vaporizzare a causa delle elevate temperature, provocando la sua pressurizzazione. Per evitare il raggiungimento di valori di pressione pericolosi per la stabilità della struttura, viene attivato un sistema di sicurezza di riduzione della pressione con condensazione diretta del vapore in acqua, il ‘Vacuum Vessel Pression Suppression System’. Tale sistema è stato scelto dall’Autorità di Sicurezza per gli stress test sull’impianto.
Biswanath Sarkar, laureato in Fisica conseguita con medaglia d'oro e massimi voti presso l’Università di Aallahabad, in India, ha sviluppato programmi di ricerca, nell’Institute for Plasma Research di Ahmedabad, riguardanti temperature criogeniche, magneti superconduttori, sviluppo di materiali e tecnologie per reattori nucleari a fusione.
E-TEAM Squadra Corse: la prima gara di stagione a Varano De' Malegari
Giornate intense e ricche di prove – non ultime quelle atmosferiche – che hanno impegnato l’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa nella loro prima gara della stagione. Anche quest’anno il team di futuri ingegneri (e non solo) può vantare un’attiva partecipazione a uno degli eventi più prestigiosi organizzati da SAE International (Society of Automotive Engineering). Sul Circuito Riccardo Paletti si sono sfidati ben 2600 studenti provenienti da 26 Paesi (Iran e India i più lontani) e da oltre 79 diversi atenei.
L’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa si è confrontata con i top team europei e ha proposto il suo modello di monoposto all’interno di un contesto in cui è stato notevole l’elevato livello tecnologico delle vetture realizzate, come sottolineato dallo stesso Direttore ANFIA, Gianmarco Giorda. Da due anni ANFIA organizza la competizione internazionale in partnership con SAE International e con la main sponsorship di FCA, presente con il marchio Abarth, e di Dallara.
L'E-Team Squadra Corse a Varano De' Malegari
Non si tratta di una semplice gara, ma di un’iniziativa che ha lo scopo di valutare il miglior prototipo da competizione sotto ogni aspetto: sportivo, commerciale, tecnologico ed ecosostenibile. “I Cinque Giorni” di Varano hanno visto il succedersi di numerosi eventi statici e dinamici, tutti volti a verificare le conoscenze ingegneristiche acquisite dagli studenti, il rispetto delle tempistiche, l’idea progettuale e la gestione della realizzazione.
L’E-Team ha conquistato il podio nel Cost Event, uno dei tre eventi che hanno caratterizzato la parte statica, insieme al Business Presentation Event (simulazione della presentazione della vettura proposta davanti ad una platea di potenziali investitori) e al Design Event (valutazione del lavoro ingegneristico che sta dietro alla vettura, ma anche dell’estetica e del grado di creatività ed innovazione del progetto). Una prova assolutamente da non sottovalutare, se si considera che, oltre ad un’analisi dei cost report prodotti dai team indicando la quantità dei materiali e componenti utilizzati per la vettura, si compone anche di una visita da parte dei giudici volta a verificare, sia con domande che con un controllo diretto, la validità del progetto descritto in termini di costi e sostenibilità. A ciò si aggiunge anche il Real case scenario, una prova di simulazione di una situazione aziendale in cui un ipotetico top management chiede di ridurre del 20% tre macro-aree di costo del progetto.
La monoposto Kerub
Una simile vittoria testimonia un’ampia consapevolezza da parte degli studenti dell’E-Team del compromesso necessario tra gestione del budget e performance da raggiungere, e consolida l’idea di una realtà che si configura sempre di più come una vera e propria azienda, in cui tutte le competenze a disposizione sono necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo. Tra gli eventi dinamici, invece, si segnala la prova di Endurance che ha registrato un innalzamento di livello generale rispetto agli altri anni. Si tratta di una prova che tende a verificare le performance complessive delle singole vetture in gara. Degna di nota è stata, in particolar modo, l’esecuzione della Classe 1C (vetture a combustione interna), dove il forte temporale ha esaltato le capacità dei piloti e la messa a punto delle vetture sulla pista bagnata. Come ha sottolineato Carlo Giorgioni, head of cost judges: “Qui chi vince, vince. Chi perde, impara”.
L’E-Team Squadra Corse dell’Università di Pisa ha vinto e ha imparato. Diverse testate giornalistiche l’hanno segnalata come: “tra le più attive nella richiesta di consulenza durante l’anno”, a testimonianza del fatto che è stato davvero colto lo spirito di questa competizione, definito dallo stesso Direttore ANFIA, “più educational che competitivo”. Non ultima, la possibilità che il team ha avuto anche quest’anno di potersi confrontare con professionisti di un certo rilievo nel mondo dell’automotive. Far parte, quindi, di quei 14 team italiani su un totale di 84 team che nel complesso hanno partecipato a un evento di tale portata non può che essere motivo di orgoglio.
Bando di concorso per l'ammissione alla Scuola di specializzazione per le professioni legali - A.A.2018/2019
Bando ed allegati
Attenzione: Prima di iscriversi al concorso è necessario leggere attentamente il bando di concorso e la Guida pratica per la presentazione delle domande.
Procedura di iscrizione on-line
Scadenza domande: ore 11,00 del 5 ottobre 2018
Iscrizione on line
L'iscrizione telematica al concorso si articola nelle fasi sottoelencate:
- registrare i propri dati anagrafici su web, collegandosi all'indirizzo www.studenti.unipi.it . Se hai conseguito (o conseguirai) il titolo di studio presso l'Università di Pisa non devi registrarti, ma procedere direttamente con la fase di iscrizione al concorso, sempre collegandoti all'indirizzo www.studenti.unipi.it ;
- inserire tutti i dati richiesti per l'iscrizione al concorso;
- stampare la ricevuta generata dal sistema che è l'unico documento comprovante l'avvenuta iscrizione per via telematica.
Pagamento tassa concorsuale
- pagare la tassa concorsuale di 60,00 Euro tramite versamento, presso qualsiasi sportello bancario, effettuato entro il termine del 5 ottobre 2018. Per il pagamento va utilizzato esclusivamente il modulo di pagamento MAV personalizzato stampabile al termine della procedura di iscrizione telematica al concorso.
Si raccomanda di conservare con cura la ricevuta di avvenuto pagamento della tassa concorsuale.
Ricorda
La scheda di autocertificazione relativa ai titoli valutabili va consegnata alla Commissione giudicatrice in sede di prova d'esame. Il giorno della prova ricordati di portare un documento d'identità, in corso di validità.
Nota bene
Per poter aprire i file in formato pdf occorre il programma Acrobat Reader. Se non ne sei provvisto, puoi scaricarlo gratuitamente.
Assistenza
Per assistenza contattare l'Unità Scuole di Specializzazione all'indirizzo http://sportellovirtuale.unipi.it .
Avviso di fabbisogno per la seguente attività: Progetto e-learning
Paola Binda, a researcher from the University of Pisa, has been awarded a European grant of €1.5 million
Paola Binda, a researcher in Physiology at the University of Pisa, has been awarded a grant of 1.5 million euros as part of the ERC Starting Grant programme in order to study the relationship between the brain (in particular the visual areas), personality and metabolism. Binda is one of the 42 Italian scientists who have received this accolade from the European Research Council. 403 early career European researchers (out of the 3,170 applicants) will benefit from 603 million euros in total, to conduct pioneering projects. However, only 15 of the 42 Italians will carry out their research in Italy.
“The ERC provides the most prestigious of the European grants for research, where the sole selection criteria is scientific excellence,” commented the rector Paolo Mancarella. “For this reason I must congratulate Paola Binda whose success contributes to the growing prestige of our university at international level. Her ERC Starting Grant joins the other seven our university has received over the last few years in the fields of Humanities, Medicine, Physics, Chemistry and Information Engineering totaling more than 10 million euros, an accolade our university is proud of.”
Paola Binda’s five-year project entitled “PUPILTRAITS” will benefit from the network of excellence that the University of Pisa and its territory have to offer in the study of human physiology and will be able to depend upon innovative instruments to face one of the classic, unanswered questions of all times: why do we not all see things in the same way? When looking at Ruben’s famous vase illusion, some people see a vase while others see two faces, and the perception can vary from one moment to another.
“We believe that these variations reflect more profound differences,” says Paola Binda. “These are differences in our state of health, in particular in our metabolism, in what and how we eat and in our personality traits.”
It is a well-known fact that the autism spectrum disorder is accompanied by a particular, characteristic perceptual style; it is equally true that in many developmental pathologies there is a link between cerebral alteration and alterations at a metabolic and gastrointestinal level. The project aims to follow these links from both a pathological and physiological point of view.
The research will make use of neuroimaging (including the ultra-high field magnetic resonance at the IMAGO7 centre in Calambrone) and perceptual tests involving pupil size modulation (‘a window on the cortical processing of visual stimuli’, according to recent studies by Paola Binda), together with simple metabolic interventions.
Paola Binda proposes a new ‘vision’ of the visual system, which is not only important for the role that visual sensation covers in our perception, but also as a litmus test of the interaction between the brain and the body. Understanding how we see, therefore, could open new horizons in the diagnosis of pathological conditions and the development of new approaches which aim to modify our behaviour and feelings through interventions on general physiology and metabolism.
Paola Binda, ricercatrice dell’Università di Pisa, si aggiudica un finanziamento europeo di 1.5 milioni di euro
Paola Binda, ricercatrice di Fisiologia all’Università di Pisa, si è aggiudicata un finanziamento di 1.5 milioni di euro nell’ambito del programma ERC-Starting Grant per uno studio sui rapporti tra cervello (in particolare le aree visive), personalità e metabolismo. Binda è una dei 42 scienziati italiani che hanno ricevuto questo riconoscimento dall’European Research Council, che in totale ha assegnato finanziamenti a 403 giovani ricercatori europei (a fronte di 3170 domande), per un totale di 603 milioni di euro dedicati a progetti di frontiera. Dei 42 italiani, solo 15 però condurranno le loro ricerche in Italia.
“L’ERC è il più prestigioso finanziamento europeo per la ricerca, in cui l’unico criterio di selezione è l’eccellenza scientifica – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – È per questo che mi congratulo particolarmente con Paola Binda, il cui successo contribuisce ad accrescere il prestigio del nostro Ateneo a livello internazionale. Il suo ERC Starting grant va infatti ad aggiungersi agli altri sette ottenuti negli ultimi anni dalla nostra università in ambito umanistico, medico, fisico, chimico e di ingegneria dell’informazione, per un finanziamento complessivo di oltre 10 milioni di euro. Un riconoscimento che è motivo di orgoglio per tutti noi”.
Il progetto di Paola Binda, dal titolo “PUPILTRAITS” e della durata di cinque anni, si avvarrà della rete di eccellenza che l’Università di Pisa e il suo territorio offrono per lo studio della fisiologia umana e userà strumenti innovativi per affrontare una delle più classiche e irrisolte domande di tutti i tempi: perché non vediamo tutti allo stesso modo? Guardando la famosa immagine di Rubin, alcuni vedono dei vasi, altri vedono due facce e la percezione può variare di momento in momento. “Crediamo – dice Paola Binda – che queste variazioni riflettano differenze più profonde: del nostro stato di salute, in particolare del metabolismo, di come e cosa mangiamo, e delle nostre caratteristiche di personalità”.
È noto ad esempio che la sindrome dello spettro autistico si accompagna a uno stile percettivo peculiare e caratteristico; è noto altresì che in molte patologie dello sviluppo esiste un legame tra alterazioni cerebrali e alterazioni a livello metabolico e gastro-intestinale. Il progetto di ricerca prevede di seguire questo legame sia nella patologia, sia nella fisiologia.
La ricerca farà uso delle neuroimmagini (tra cui la risonanza magnetica a campo ultra-alto del centro IMAGO7 di Calambrone) e di test percettivi che comprendono la misura del diametro pupillare (“una finestra sull’elaborazione corticale degli stimoli visivi” secondo gli studi recenti di Paola Binda), combinati con semplici interventi metabolici.
Paola Binda propone una nuova “visione” del sistema visivo, importante non solo per il ruolo che la sensazione visiva riveste nella nostra percezione, ma anche come cartina tornasole dell’interazione tra cervello e corpo. Capire come vediamo, dunque, potrebbe aprire nuovi orizzonti per diagnosticare condizioni patologiche e sviluppare nuovi approcci terapeutici che puntino a modificare il nostro modo di agire e di sentire attraverso interventi sulla fisiologia generale e sul metabolismo.
“La Luna e le Mura” fa il tutto esaurito!
Tutto esaurito per "La Luna e le Mura" di venerdì 27 luglio, la passeggiata astronomica lungo le antiche mura di Pisa organizzata in occasione della eclissi di luna più lunga del secolo. Ma per chi non fosse riuscito a prenotare c'è comunque la possibilità di seguire l'evento in streming sul canale YouTube dell’Osservatorio astronomico del GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese: https://www.youtube.com/channel/UCFmOuA61NybTw6R4BZm5hqQ.
"L’iniziativa ha avuto un tale successo ben al di là delle aspettative - fanno sapere dal Comitato organizzatore - tanto che le sole prenotazioni hanno rapidamente esaurito i posti disponibili, limitati per ragioni di sicurezza. Per questo motivo siamo stati costretti a chiudere le prenotazioni e non possiamo accettare ulteriori richieste. Invitiamo pertanto a presentarsi all’evento solo se muniti di prenotazione".
"Ringraziamo il pubblico che ha accolto con tanto entusiasmo l’iniziativa - concludono dal Comitato organizzatore - e per venire incontro a tutti coloro che non potranno partecipare, organizzeremo un’altra passeggiata in notturna da settembre in poi. Per essere inseriti nella mailing list che fornirà tutti gli aggiornamenti, invitiamo gli interessati a scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..