Potenziare le politiche volte a valorizzare il benessere organizzativo del personale, inteso come la capacità di un’organizzazione di essere non solo efficace e produttiva, ma anche attenta alla convivenza sociale di chi vi lavora, mantenendo e migliorando il grado di benessere fisico, psicologico e sociale della comunità lavorativa. Attuare azioni che mirino alla creazione di un ambiente improntato alla qualità di lavoro, all’assenza di discriminazioni, e all’effettiva realizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici nella loro dimensione personale e professionale. Seguire, nelle azioni da intraprendere, un iter preciso e coordinato: a) svolgere indagini volte a verificare lo “stato di salute” del benessere organizzativo in Ateneo; b) promuovere attività di formazione specifica, attraverso l’istituzione di appositi corsi; c) realizzare azioni volte a rimuovere ogni forma di discriminazione e a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro del personale.

Obiettivi e Azioni

• C.2.a Monitorare il risultato dei questionari sul benessere organizzativo già disponibili e potenziarne le forme di pubblicità.
• C.2.b Potenziare le indagini in tema di benessere organizzativo, rivolte tanto al personale tecnico-amministrativo quanto al personale docente, con l’obiettivo di rilevare le opinioni e/o le percezioni dei dipendenti in ordine all’organizzazione, alla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, alle relazioni nell’ambiente di lavoro, alle procedure di valutazione del personale ed ai rapporti con il superiore gerarchico.
• C.2.c Rafforzare le attività di formazione in tema di benessere organizzativo, gestione dello stress, conciliazione dei conflitti, gestione delle risorse umane.
• C.2.d Rafforzare le azioni volte a migliorare situazioni critiche, grazie all’assegnazione di provvidenze e contributi.
• C.2.e Rafforzare gli interventi a tutela del personale per la piena realizzazione delle pari opportunità nell’ambiente di lavoro e la rimozione di ogni forma di discriminazione, grazie all’azione del/della Consigliere/a di fiducia
• C.2.f Rafforzare le azioni volte a conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro del personale, con attenzione particolare alla possibile implementazione del telelavoro ed alla sperimentazione di forme di smart working.

Indicatori di controllo

• Mezzi di comunicazione utilizzati per la diffusione dei risultati dei questionari già disponibili e di quelli nuovi: numero e tipologia
• Numero di indagini effettuate, numero di personale coinvolto, nonché numero di report contenenti i risultati pubblicati
• Numero di corsi effettuati e numero del personale coinvolto
• Numero di azioni attuate in tema di provvidenze e contributi
• Modalità di intervento e numero di interventi del/della Consigliere/a di fiducia
• Numero di postazioni di telelavoro e di progetti di sperimentazione di smart working

Responsabilità

• Prorettori e Delegati del Rettore per quanto di competenza
• Direzioni amministrative per quanto di competenza
• CUG
• Presidio della Qualità

Tempi e Monitoraggio

• Attuazione delle azioni durante il mandato rettorale e monitoraggio annuale dei trend degli indicatori