9. Il sistema di assicurazione della qualità
Gli assi strategici qui delineati, con l'indicazione di obiettivi specifici e di azioni, tiene in debito conto grandezze e indicatori utilizzati dagli enti valutatori del sistema universitario, nella consapevolezza che, a partire dalla L. 240/2010 e dai suoi decreti attuativi, informati al miglioramento della qualità e dell' efficienza del sistema università, è stata segnata una svolta decisiva per la definizione di un nuovo modello di università, caratterizzato dalla coesistenza di autonomia, responsabilità e valutazione, componenti tra loro interdipendenti di un sistema integrato finalizzato al miglioramento continuo dei singoli atenei e del sistema nel suo complesso, che si riflette sui meccanismi premiali nella distribuzione delle risorse.
La declinazione dei principi sanciti a livello legislativo si è tradotta nell'implementazione del Sistema AVA di Assicurazione della Qualità, che ha l'obiettivo di verificare e garantire la qualità della didattica, della ricerca e delle attività di terza missione negli atenei, attraverso l'applicazione di un modello fondato sulla definizione di procedure interne di progettazione, gestione, autovalutazione e miglioramento delle attività formative e scientifiche e di forme di verifica esterna, in linea con gli standard europei.
L'Università di Pisa è stata tra le prime in Italia a dotarsi di una propria Politica della Qualità con cui l'Ateneo, in modo chiaro e trasparente, ha assunto gli impegni e dichiarato gli intendimenti verso i propri stakeholders. Al fine di sviluppare una vera e propria “cultura dell'autovalutazione e valutazione”, l'Ateneo si è posto con forza l'obiettivo di sensibilizzare ai temi della valutazione tutte le componenti della comunità universitaria (personale docente, personale tecnico-amministrativo ed anche gli stessi studenti).
L'Ateneo pisano è stato anche uno dei primi a istituire (nel marzo 2013) il Presidio della Qualità. L'attenzione per il ruolo svolto dal Presidio è testimoniata dalla sua inclusione negli organi di Ateneo, attuata dalla recente modifica statutaria, che ha anche in parte rivisto la composizione del Nucleo di Valutazione, le cui funzioni acquisiscono particolare importanza nel processo in atto, per i compiti di verifica e di valutazione del funzionamento del sistema AQ nel suo complesso.
Il modello organizzativo della struttura tecnico-amministrativo centrale, approvato dal Consiglio di amministrazione nel febbraio 2017, ha portato alla ridefinizione della mission degli uffici dirigenziali che svolgono attività di supporto alle attività istituzionali (Direzione servizi per la didattica e l'internazionalizzazione e Direzione servizi per la ricerca e il trasferimento tecnologico), ma anche all'adozione di interventi atti ad assicurare al Presidio i processi di supporto alle attività di programmazione e valutazione (costituzione della Direzione programmazione, valutazione e comunicazione istituzionale).
L'attenzione per la qualità e il miglioramento delle attività si realizza attraverso una forte integrazione tra Presidio e organi di governo, nonché tra Presidio e strutture dipartimentali, quest'ultima agevolata dalla figura del referente AQ di dipartimento.
Il processo di AQ, così come la struttura organizzativa di Ateneo per la sua attuazione, è rappresentato nel grafico seguente, in cui sono esplicitati ruoli dei vari attori coinvolti (organi di governo, nucleo di valutazione, organi delle strutture dipartimentali, personale docente, tecnico amministrativo e studenti).
L'attenzione e l'impulso al miglioramento del Sistema di AQ nel suo complesso sono tra gli obiettivi prioritari dell'Ateneo, come confermano anche le azioni intraprese e che si intendono proseguire e ulteriormente implementare:
- l'attenzione per il sistema di valutazione interna e al monitoraggio degli indicatori da cui deriva il posizionamento dell'ateneo, sia nel panorama nazionale che in quello internazionale
- la dotazione ai presidenti dei corsi di studio e alle strutture dipartimentali di un cruscotto di informazioni che consenta loro di condurre una valutazione critica dei risultati conseguiti, e le orienti nelle determinazioni da assumere nell'ottica del perseguimento del miglioramento continuo
- l'agevolazione del raccordo e del flusso di informazioni tra amministrazione centrale e strutture didattico-scientifiche in modo da superare la dicotomia “centro-periferia”
- la capillare azione di sensibilizzazione sui temi dell'autovalutazione e valutazione.
Un panorama di azioni, quello appena descritto, che si pone in coerenza con le proprie politiche e strategie, costituisce naturale declinazione degli obiettivi strategici approvati dagli organi di governo e confluiti negli ultimi Piani della Performance (Piano integrato 2017-2019 e 2018-2020), in sintonia con quanto indicato da Anvur nelle Linee Guida per la gestione integrata del ciclo delle performance delle università statali italiane.