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Salvestroni Cesare1È stata inaugurata venerdì 12 aprile e rimmarrà aperta fino al 5 maggio, a Palazzo Blu, la mostra “L’Università di Pisa da Curtatone e Montanara alla Goliardia. La Donazione in Memoria di Cesare Salvestroni” (nella foto a lato) realizzata con la collezione donata alla Fondazione Pisa da Muzio Salvestroni, che è stato presidente del Cus Pisa per circa 40 anni, dando vita al complesso sportivo universitario di via del Brennero, e oggi ne è presidente onorario.

Si tratta di una raccolta di documenti, libri, stampe e foto che contribuiscono al racconto della città a partire dal 1800. “Ho deciso di donare alla Fondazione Pisa – spiega Muzio Salvestroni - la mia raccolta, che conta oltre mille pezzi, tra documenti, libri, stampe e Numeri Unici, collezionati con passione per tanti anni, affinché diventino un patrimonio della città, a disposizione dei pisani. Sono certo che la Fondazione Pisa saprà conservare e valorizzare questa donazione che è dedicata alla memoria di mio padre, Cesare Salvestroni, Martire della Resistenza, animatore dell’antifascismo clandestino, organizzatore della Resistenza Armata a Pisa e responsabile della Giunta militare del C.L.N. Provinciale, dove rappresentava il Partito d’Azione. Catturato dai nazisti nel maggio 1944, fu deportato prima a Mauthausen e poi a Ebensee, dove morì il 2 marzo 1945, all’età di 48 anni, avendo sempre rifiutato di fare i nomi dei suoi compagni nonostante le torture”.

Manifesto congresso scienziatiTra i pezzi più importanti della donazione di Muzio Salvestroni c’è il Manifesto della Prima riunione degli scienziati italiani che si svolse a Pisa dal primo al 15 ottobre 1839 in cui campeggia il ritratto del Granduca Leopoldo II con l’elenco dei partecipanti. Un pezzo rarissimo e perfettamente conservato. Fanno parte della raccolta anche i 65 Numeri Unici, ovvero le pubblicazioni annuali dei Goliardi, con il primo numero conosciuto del 1880, il Numero Unico Lyceum del 1936 con una xilografia del pittore viareggino Lorenzo Viani e i due numeri del 1898 dei Goliardi di Pisa e di Pavia per il 50esimo anniversario di Curtatone e Montanara.
Inoltre ci sono la stampa, curata da Gherardo Nerucci all’epoca studente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, con i nominativi dei componenti del battaglione universitario che ha partecipato alla battaglia di Curtatone e Montanara; il ritratto di Elbano Gasperi, eroico artigliere della battaglia di Curtatone e Montanara, che pur essendo stato colpito continuò a combattere; i manoscritti delle biografie dei docenti dell'Università di Pisa dalla fine del Seicento all'Ottocento.
Tra le rarità anche le foto di scena e le cartoline fotografiche della "Vedova allegra" che venne rappresentata dai Goliardi con grande successo al Teatro Verdi nel 1910, con gli autografi e le dediche dei partecipanti.

La selezione dei cimeli in mostra è a cura di Stefano Renzoni. La mostra, visitabile fino a domenica 5 maggio, è a ingresso libero. A partire dal 20 aprile fino al 5 maggio l’orario di apertura sarà ore 10 – 20.

Cesare Salvestroni, nato a Pisa il primo maggio 1897, si iscrisse alla Scuola Superiore di Medicina veterinaria dell’Università di Pisa nell’anno accademico 1916-17. Sottotenente del Genio Minatori nella Prima Guerra mondiale, prigioniero degli Austriaci (dopo Caporetto) dal 25 ottobre 1917 al 28 novembre 1918 nel campo di Mauthausen, fu decorato con una prima Croce al Merito. Dopo la laurea in Medicina veterinaria conseguita nell’anno accademico 1920-21, fu nominato assistente di ruolo della cattedra di Zootecnia (nella foto in basso è il primo a destra nella prima fila): il 31 dicembre 1927 fu costretto alle dimissioni per aver rifiutato la tessera del partito fascista.

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È stato co-fondatore del Partito d’Azione a Pisa, partigiano combattente. Responsabile militare del C.L.N. della Provincia di Pisa dall’8 settembre 1943, venne catturato dai nazisti nel maggio 1944, deportato prima a Mauthausen e poi a Ebensee, dove morì il 2 marzo 1945, all’età di 48 anni. Nonostante le percosse e le torture subite, rifiutò sempre di fare i nomi dei suoi compagni. Da giovane era stato Azzurro della Nazionale di Tiro a segno nella categoria di pistola libera, portiere di calcio del Pisa S.C. e canottiere della S.C. Arno. Tra i tanti riconoscimenti che gli sono stati assegnati ci sono due croci al merito al Merito di guerra per la sua attività di Partigiano combattente e Martire della Resistenza.
Nel 1966 il Comune di Pisa, decise di intitolare a suo nome una strada (traversa di via XXIV Maggio a Porta a Lucca) e il 19 gennaio 1971 avvenne la posa della targa stradale. Il 2 giugno 1984 l’Università di Pisa fece incidere il suo nome sulla grande lapide commemorativa posta in Sapienza in onore dei docenti, degli studenti e degli impiegati dell’Ateneo caduti durante la Seconda guerra mondiale. Il 2 giugno 2012 la Repubblica Italiana gli ha assegnato la Medaglia d’Onore alla memoria.

Il 13 e 14 aprile l'Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa (via Luca Ghini 13/via Roma 56) resterà chiuso al pubblico per un trattamento urgente contro il punteruolo rosso necessario per proteggere i numerosi e pregevoli esemplari di palme coltivati al suo interno.

La chiusura sarà dalle ore 8:30 alle ore 20:00 di sabato 13 aprile e dalle ore 8:30 alle ore 14:00 di domenica 14 aprile.

Le visite organizzate nell’ambito della manifestazione “Orto in fiore” si svolgeranno invece regolarmente.

Venerdì 12 aprile, nell'Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza”, si è tenuta la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino per gli anni 2018 e 2019. La cerimonia è tornata in Sapienza dopo sette anni, a restauro ultimato. L’ultima volta che il palazzo aveva ospitato l’evento era stato nel 2012.

La mattinata è stata aperta dall'intervento del rettore Paolo Mancarella, che nel suo discorso alla comunità accademica si è soffermato sulla necessità, da parte dell'università, di recuperare la sua autorevolezza. "L’università che paragonata a quel che la circonda ha mantenuto una superiore dignità, può essere il punto di ripartenza per riconquistare i valori che si stanno perdendo - ha detto il rettore - Può e deve farlo. Lo strumento più attagliato per vincere questa battaglia sta proprio nella formazione. Anche attraverso la qualità e la serietà di quel che proponiamo per educare le nuove generazioni possiamo riaffermare la nostra autorevolezza".

Prima di procedere alla consegna dell'Ordine del Cherubino, il professor Mancarella ha ricordato che "il tratto che accomuna le biografie di tutti i premiati odierni è l'eccellenza scientifica declinata nei diversi campi del sapere, ma nei loro profili riconosco in modo spiccato una dote ancora più preziosa: la disponibilità a mettersi al servizio della nostra Università (e dell’intera collettività), ricoprendo ruoli di rilievo e di responsabilità, e a impegnarsi per la crescita dell’Ateneo (e dell’intera società)".

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Le professoresse e i professori ordinari insigniti quest’anno sono stati venti, dieci per il 2018 e dieci per il 2019.

Hanno ricevuto l’Ordine del Cherubino per il 2018, in ordine di anzianità di servizio: Dario Andrea Bini del Dipartimento di Matematica, Amelio Dolfi del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Claudia Martini del Dipartimento di Farmacia, Michele Marroni del Dipartimento di Scienze della Terra, Antonio Bicchi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Paolo Nello del Dipartimento di Scienze Politiche, Pier Mario Pacini del Dipartimento di Economia e Management, Marco Collareta del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Mauro Ferrari del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e Franco Verni del Dipartimento di Biologia.

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Gli insigniti per il 2019, sempre per anzianità di servizio, sono Roger Fuoco del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Massimo Guiggiani del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, Mario Petrini del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Francesco Fidecaro del Dipartimento di Fisica, Marco Nardi del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica, Massimo Ceraolo del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Marcella Bertuccelli del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Rossano Massai del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali, Alberto Gargani del Dipartimento di Giurisprudenza e Paolo Ferragina del Dipartimento di Informatica.

Al termine della cerimonia il rettore ha conferito l'Ordine del Cherubino alla memoria alla professoressa Cinzia Chiappe, del Dipartimento di Farmacia, scomparsa di recente.

 

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Il professor Luca Fanucci, ordinario di Elettronica al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell'Università di Pisa, è stato nominato "Fellow" dell'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), l'associazione internazionale di professionisti impegnata a favore del progresso della tecnologia a beneficio dell'umanità. Il riconoscimento gli è stato consegnato nell’ambito della cerimonia di apertura della conferenza internazionale "DATE 2019 - Design, Automation and Test in Europe" che si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze dal 25 al 29 marzo.

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Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al professor Fanucci "per i suoi contributi allo sviluppo di sistemi elettronici integrati VLSI per network-on-chip”. In questo settore il professor Fanucci ha collaborato alla definizione delle architetture VLSI che hanno portato allo sviluppo del primo prototipo industriale di Network-on-Chip in collaborazione con l’azienda STMicroelectronics, leader del mercato dei semiconduttori con oltre 40.000 dipendenti e un fatturato di oltre 9 miliardi di dollari nel 2018. Questa infrastruttura di comunicazione, denominata STNoC, permette di connettere centinaia di componenti (processori, memorie e così via) all’interno dei moderni circuiti integrati System-on-Chip (SoC). L’azienda STMicroelectronics ha integrato la tecnologia STNoC nelle famiglie di circuiti integrati SoC ad alte prestazioni "Monaco" e "Cannes" dedicati al mercato dei set-top-box quali ad esempio i decoder satellitari SKY Q.

L'IEEE "Fellow" è conferito a una personalità con un eccellente primato di risultati provenienti da diverse aree scientifiche, che vanno dai sistemi aerospaziali all'ingegneria informatica, delle telecomunicazioni e biomedica, all'elettronica. Nel 2019 sono 295 i professionisti che nel mondo hanno ottenuto il riconoscimento. Attraverso gli oltre 400.000 membri in 160 paesi del mondo, l'IEEE promuove lo sviluppo della tecnologia per l'umanità e pubblica circa il 30% del materiale tecnico riguardante i diversi settori di interesse.

Il professor Fanucci si è laureato con lode in Ingegneria elettronica all'Università di Pisa nel 1992, sede in cui ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria dell’Informazione nel 1996. In questi anni ha svolto attività di ricerca al Dipartimento dei Sistemi Elettrici dell'European Space Research and Technology Centre dell’Agenzia Spaziale Europea, con sede a Noordwijk in Olanda. Dal 1996 al 2004 è stato ricercatore del CNR al Centro Studi Metodi e Dispositivi di Radiotrasmissione di Pisa.
Dal 2004 è professore di Elettronica del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, prima come associato e poi come ordinario, e dal 2013 è direttore del Laboratorio Nazionale AsTech (Assistive Technologies) del Consorzio interuniversitario nazionale per l’Informatica (CINI). Dal 2016 ricopre il ruolo di delegato del rettore per gli studenti disabili e con disturbi specifici di apprendimento (DSA).

Coautore di più di 450 pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali, il professor Luca Fanucci ha come principali interessi di ricerca la progettazione di circuiti integrati e sistemi embedded con particolare riguardo alla progettazione a livello di sistema, alla coprogettazione hardware e software, al basso consumo di potenza e ai sistemi di interfaccia ed elaborazione sensori. Settori principali di applicazione sono le telecomunicazioni, i veicoli spaziali e terrestri, i sistemi medicali e gli ausili tecnologici per le persone disabili e per gli anziani. In questi ambiti ha contribuito alla nascita di start-up quali "SensorDynamics" (2003) e "IngeniArs" (2014), ed è co-autore di più di 50 brevetti e/o domande di brevetto nazionale e internazionale.

C’è anche la Pisa University Press tra i quattro vincitori dei Premi Nazionali per la Traduzione (sezione premi maggiori), istituiti dal Ministero per i beni e le attività culturali e destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito, con pubblicazioni edite, a elevare la quantità e la qualità degli scambi reciproci fra la cultura italiana e le altre culture. La cerimonia di premiazione si è svolta il 10 aprile nel salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica in Roma e a ritirare il prestigioso riconoscimento era presente Claudia Napolitano, amministratrice unica della casa editrice dell’Università di Pisa. I premi, riferiti all’edizione 2018, sono stati attribuiti su parere dell’apposita commissione, presieduta dal professor Michele Bernardini e di cui fanno parte i professori Maria Cristina Assumma, Franco Buffoni, Riccardo Campa, Luca Crescenzi, Daria Galateria e Barbara Ronchetti.

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Claudia Napolitano (seconda da sinistra), amministratrice unica della Pisa University Press, alla cerimonia di premiazione.


Queste le motivazioni della giuria: “"Fondata nel 2012, la Pisa University Press si prefigge di valorizzare e divulgare gli studi e le ricerche dei docenti universitari. L’attività editoriale si articola in manualistica di testo, atti di convegni, sinossi documentarie (“Quaderni della Fondazione Galilei”; “Antonio Pacinotti nel centenario della morte”); in compendi monografici (“Opere di Giacomo Matteotti”; “Il Centro di ricerche agro-alimentari «Enrico Avanzi»”; “LIMINA, Lingua italiana minima d'accesso”; “Nuova Sismondiana”; “La via Francigena”; “Gio Ponti”; “ARCA, Gerolamo Ciulla e il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa”; “Andrea Guardi. Uno scultore di costa nell'Italia del Quattrocento”; “Shakespeare and Money”; “Le gesta di Berengario Imperatore”; “Pietro Maffi Arcivescovo di Pisa”; “Ricordando Santi Romano”; “Giuseppe Toniolo: alle origini del principio di sussidiarietà”; “L'economia "per centri concentrici": Jean-Charles L. Sismondi”; “Scienze per la pace”).

L'opera in due tomi, che sorregge un impegno editoriale di efficace rilevanza estetica ed esegetica - in traduzione in lingua inglese a cura di Joanne Spataro - è "Il dolore e la sua terapia nella medicina occidentale dalle origini alla metà dell’Ottocento" di Gianfranco Natale e Alberto Zampieri, a cura di Franco Mosca, uno scienziato accreditato a livello internazionale, presidente della Fondazione Arpa, che ha dedicato all'argomentazione un essenziale saggio di rilevante rilievo cognitivo ed espositivo, suffragato da una nobile testimonianza esistenziale di Andrea Bocelli, quasi l'evocazione del «male oscuro» del protagonista de "La cognizione del dolore" di Carlo Emilio Gadda. Il dolore, inteso come la configurazione del castigo biblico e come l'effemeride di una stagione di rimpianti, si esplica negli accorgimenti soccorritori e nelle terapie scientificamente elaborate per costituirsi a fortilizio emotivo della condizione umana.

I Premi Nazionali per la Traduzione sono stati così attribuiti: i quattro premi maggiori sono andati, oltre alla Pisa University Press, a Silvia Bre, traduttrice dall’inglese all’italiano; alla casa editrice Zibaldone (Spagna), per l’operato di diffusione della cultura italiana in ambito ispanico; a Moshe Kahn, universalmente ritenuto oggi il maggior traduttore dall’italiano attivo in Germania. I quattro premi speciali sono adati Caterina Graziadei, traduttrice e docente di letteratura russa; Donatella Guida, per la traduzione di un’opera in cinese del XIX secolo; Elena Maria Liverani, traduttrice tra l’altro di circa 16 opere di Isabel Allende, tradotte per Feltrinelli; l’Editorial Transalpina, per le pubblicazioni legate alla storia locale, allo spazio geografico mitteleuropeo, al folklore, alla montagna.

La Direzione generale biblioteche e istituti culturali ha assegnato a ognuno dei premi maggiori 12.960 euro e a ognuno dei premi speciali 8.515 euro.

Sabato 13 aprile, alle ore 16,30, presso l'aula am2 del Polo Fibonacci, avrà luogo "Condividi lo schermo", uno spettacolo teatrale di Alberto Angelini. Il tema è: cosa raccontano di noi i nostri dispositivi? Interroghiamoli e proviamo a raccontar(ce)lo.

L'iniziativa è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Numero dell'iniziativa:  2141

Domenica 14 aprile, alle ore 20,30, presso l'aula am2 del Polo Fibonacci, avrà luogo "Desktop narrative", uno spettacolo teatrale con Alberto Angelini e Brenda Fredi.

L'iniziativa è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Numero dell'iniziativa:  2137

Il ponte in vetro progettato dai ricercatori dell’Università di Pisa è stato premiato in Portogallo con il primo “Merit Award” (seconda posizione assoluta) alla prima edizione del WIBE Prize (World Innovation in Bridge Engineering), il premio internazionale per l’Innovazione mondiale nell’Ingegneria dei ponti promosso dalla FEUP, la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Porto, insieme a BERD, una società di ingegneria portoghese leader nella costruzione di ponti e definito “il Premio Nobel per la Ingegneria dei ponti”.

Autori del progetto dal titolo “The TVTδ “Rainbow” bridge: a new technique for long-spanned highly transparent footbridges” sono Maurizio Froli, Francesco Laccone e Agnese Natali della Scuola di Ingegneria dell’Ateneo pisano. La cerimonia di premiazione si è svolta al Palazzo dei Duchi di Braganza nella città di Guimarães alla presenza del presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa.

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Francesco Laccone e Agnese Natali con il Presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa.


Nella motivazione del premio si legge: “The TVTδ “Rainbow” bridge’ is centered on how to build an almost transparent footbridge with a relevant free span. A structural glass solution is proposed which simultaneously meets the requirements of adequate safety levels and cost effectiveness. The project is inspired by the idea of an evanescent connection for a weightless experience of crossing and a visual effect of transparency and sunlight reflections”. Alla cerimonia in Portogallo erano presenti Francesco Laccone e Agnese Natali.

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Il “WIBE Prize” è stato vinto da un team di ricercatori dell’Università del Queensland in Australia con il progetto “Novel bridge system for durable, low-cost and rapid construction” finanziato dalla società internazionale di ingegneria ARUP.

A questo link è disponibile un video racconto della cerimonia.

A questo link è disponibile una fotogallery della cerimonia.

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Gabriele_Tomei_UNIPI.jpgIl professore Gabriele Tomei (foto a destra) dell’Università di Pisa è stato nominato fra gli esperti del Comitato Consultivo sulla Valutazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A seguito dell’incarico ricevuto che ricoprirà per i prossimi tre anni a titolo gratuito, il professore si occuperà di definire i criteri di finanziamento dei progetti di cooperazione allo sviluppo.

Gabriele Tomei è professore associato di sociologia generale presso il dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo pisano. Esperto in cooperazione decentrata, dal 1996 svolge attività di ricerca e consulenza sul tema.

I suoi interessi si sono nel tempo concentrati sul rapporto tra processi migratori, ruolo delle comunità transnazionali e sviluppo socio-economico. Più recentemente i suoi studi si sono rivolti all’analisi delle nuove emigrazioni qualificate e al funzionamento delle diaspore scientifiche.

Giovedì 4 aprile è stata una giornata speciale per gli studenti che hanno completato il master in “Management in sicurezza nei luoghi di lavoro e valutazione dei rischi (esperto in sicurezza)” per l’anno accademico 2017/2018 che hanno ricevuto il diploma nell’aula Pacinotti della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa.

Gli undici neodiplomati sono Anastasi Margherita, Cardella Daniele, Damiano Carmen, Di Martino Gaetano, Grillo Maddalena, Malatesti Sara, Mongioì Sebastiano, Pini Tommaso, Renzulli Adele, Seca Alessio Tiziano Maria Graziano, Tarantino Alessio. La cerimonia di consegna dei diplomi rappresenta il momento finale del percorso accademico durante il quale gli studenti ricevono il diploma. La Scuola sceglie ogni anno una cornice speciale per dare il giusto risalto a un’occasione d’incontro che coinvolge studenti, docenti, enti e aziende, ma anche amici e familiari. La cerimonia segna non solo la conclusione di un percorso didattico durato un anno, ma anche il termine di un periodo di formazione che spesso ha visto nascere, occasioni di lavoro. Infatti grazie al master tutti gli allievi di questa edizione sono impiegati e hanno trovato lavoro nel settore di loro interesse, molti con le conoscenze acquisite, hanno consolidato la propria posizione lavorativa.

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A consegnare i diplomi è stato il direttore del master Diego Carlo Lo Presti, che si è congratulato con gli allievi per gli ottimi risultati ottenuti. Alla cerimonia erano presenti, il coordinatore didattico Nicola Marotta e i consiglieri del master Antonio Aiello, Marco Carcassi, Massimo Ceraolo e Ottavio Zirilli. Insieme a loro anche il direttore regionale INAIL Giovanni Asaro grazie al quale è stato possibile sostenere il master con borse di studio per gli allievi. Il finanziamento di questo progetto formativo è infatti uno degli strumenti più importanti messo a disposizione da INAIL per dare agli allievi del master la possibilità di approfondire il tema della sicurezza e della tutela nei luoghi di lavoro e al contempo segna un ulteriore passo nella direzione di avvicinare gli studenti alle aziende del territorio.

Il master universitario di secondo livello in “Management in sicurezza nei luoghi di lavoro e valutazione dei rischi (esperto in sicurezza)”, promosso dal dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa diretto da Leonardo Tognotti, si inquadra all’interno del protocollo d’intesa siglato tra Inail Toscana e Università di Pisa nel 2016 teso a favorire varie iniziative tra cui progetti di alta formazione universitaria e post-universitaria e rappresenta una novità nell'offerta formativa dell'Ateneo pisano. Nasce con la convinta collaborazione dell'INAIL, della Regione Toscana, del CNR Area della Ricerca di Pisa, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari (C.I.S.A.M.) e dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest.

Quest’anno prenderà il via la V edizione che avrà durata annuale e 1500 ore articolate in lezioni frontali, attività di studio e preparazione individuale, stage presso enti e aziende, elaborato finale. All’insieme delle attività formative previste, corrisponde l’acquisizione da parte degli iscritti di 60 crediti formativi universitari (C.F.U.) Le lezioni del master inizieranno il 6 dicembre 2019 e termineranno a ottobre 2020. I posti a disposizione sono 30 e 10 uditori, chi è interessato a iscriversi può farlo a partire dal 16 luglio di quest’anno. Maggiori informazioni sul sito del master www.mastersicurezzaunipi.it.

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