Da domenica 24 novembre a domenica 22 dicembre avrà luogo la Pisa la XVIII edizione del Festival Nessiah, quest'anno dedicata a "Kafka, l'eredità universale: visioni surreali di un profeta del nostro tempo", in occasione del centenario della morte dello scrittore.
Nato a Praga nel 1883, Kafka ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura mondiale, esplorando temi universali come l'alienazione, la burocrazia e l'assurdo.
Tuttavia, è nell'intricato rapporto tra Kafka e la sua identità ebraica che si trova una delle chiavi più profonde per comprendere la sua opera e in parte alcune sue scelte di vita.
Cresciuto in un contesto familiare ebraico ashkenazita, Kafka era affascinato dalle tradizioni e dalle storie del popolo ebraico. Fu influenzato dall'ambiente culturale della sua città natale, Praga, un crocevia di culture ebraiche, tedesche e ceche ricco di tensioni e di fermento intellettuale, ricco nutrimento e stimolo per le sue riflessioni sul senso di essere ebreo in un'epoca di cambiamenti sociali e politici radicali.
Attraverso concerti, conferenze, letture e performance teatrali, il festival offrirà un'opportunità stimolante per riflettere sull'influenza della cultura ebraica nella vita e nell'opera di Kafka.
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Il festival Nessiah
Il Festival Nessiah, in ebraico “viaggio”, nasce nel 1997 ad opera di Andrea Gottfried, all'epoca giovane pianista e direttore d’orchestra, che, con il sostegno della Comunità Ebraica di Pisa organizza una prima rassegna di 3 concerti nella città toscana.
Unico Festival del suo genere nel panorama nazionale, Nessiah è oggi punto di riferimento per tutti quegli artisti che hanno trasformato la ricerca all'interno del patrimonio culturale ebraico in un progetto professionale di arte, cultura, spiritualità e divulgazione. Il fine ultimo è sempre stato quello di esplorare e raccontare la cultura ebraica in tutte le sue sfaccettature, mostrando la ricchezza della sua storia millenaria e la varietà delle tradizioni di luoghi diversi.