A Pisa il convegno internazionale “Petrolio 25 anni dopo” dedicato all’ultima opera di Pasolini
Giovedì 9 e venerdì 10 novembre si terrà a Pisa il convegno internazionale "Petrolio 25 anni dopo" dedicato all'ultima opera di Pier Paolo Pasolini, interrotta dalla morte dell'autore e pubblicata postuma nel 1992, ben 17 anni dopo l’omicidio. Al convegno, organizzato dall'Università di Pisa (Carla Benedetti), dall'Université Paris-Sorbonne (Manuele Gragnolati e Davide Luglio), in collaborazione con la Scuola Normale Superiore, parteciperanno studiosi internazionali di letteratura e di cinema, traduttori, scrittori e registi. I lavori saranno ospitati nella Sala Azzurra della Scuola Normale e si apriranno giovedì 9 novembre alle ore 9.30.
Nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione, il convegno si propone di avvicinare la complessità del testo sulla base dei nuovi dati emersi, facendo il punto sul dibattito che “Petrolio” ha suscitato in molti campi, letterari, storici e filosofici. Particolare attenzione sarà data al significato politico dell’opera, ai discorsi di Eugenio Cefis che Pasolini intendeva inserire in “Petrolio”, recentemente pubblicati, alla relazione tra estetica, vita e politica, al potenziale critico del desiderio e della sessualità nei processi di soggettivazione, alla riconfigurazione della temporalità storica e narrativa, alla ricerca di una nuova forma di impegno, alle fonti e al rapporto del testo con la tradizione, al trattamento politico-ideologico della morte del poeta-cineasta e alle sue ripercussioni nell’interpretazione dell’opera.
La pubblicazione di “Petrolio” fu accompagnata in Italia da aspre polemiche che non ne favorirono la comprensione immediata. C'è voluto del tempo affinché questo insolito libro, oggi considerato uno dei capolavori della letteratura del Novecento, si conquistasse una ricezione adeguata alla sua straordinaria novità e complessità. Ricco di allusioni al contesto storico di quegli anni (la morte di Enrico Mattei, l’Eni, la nascente P2), “Petrolio” esplora le pieghe del potere politico ed economico, i suoi intrecci e le sue responsabilità nelle stragi e nei fatti criminali che hanno oscurato la vita politica del Paese. La sua originalità formale e la sua ricchezza teorica e poetica hanno influenzato molti autori, ispirando anche alcune declinazioni del pensiero biopolitico e dell’estetica queer contemporanei. La prima giornata del convegno si è svolta il 5 ottobre 2017 presso l’Université Paris-Sorbonne.
Nell’ambito delle due giornate dedicate a Pasolini, giovedì 9 novembre, alle 21, il Cinema Arsenale, ospiterà la proiezione del film “La macchinazione” (2016) di David Grieco, preceduta da una breve presentazione e seguita da un incontro con il regista. Il film racconta una versione dell’omicidio di Pasolini diversa da quella ufficiale, con molti riferimenti alla stesura di “Petrolio”.
In Rettorato l'Open Day del master in Giurista dell’economia e manager pubblico
Si svolgerà lunedì 6 novembre, alle 17.30 nella Sala dei Cherubini del Rettorato, l'Open Day del master in Giurista dell’economia e manager pubblico. Nell'occasione la professoressa Michela Passalacqua, direttrice del master, presenterà l’Associazione ex allievi "Giuristi d'impresa e manager pubblici alumni Unipi", un network fatto di persone per valorizzare il capitale umano.
All'iniziativa interverranno il professor Rossano Massai, delegato del rettore al Job placement, che parlerà di "Esiste una strategia di ateneo per i laureati in Giurisprudenza?", e il dottor Andrea Di Benedetto, presidente Polo Tecnologico di Navacchio S.p.A., con un intervento dal titolo "Si può fare sinergia con i parchi scientifici del territorio?". All'incontro parteciperanno con le loro proposte anche gli ex allievi del master, illustrando la loro esperienza di stage e lavoro.
Realtà e prospettive occupazionali del settore farmaceutico: al Polo Piagge Farmindustria incontra gli studenti
Lunedì 6 novembre, a partire dalle ore 9, nell'Aula Magna del Polo Piagge, si terrà l'incontro "Il farmaco dalla ricerca di base alla terapia. Sinergie tra accademia e impresa, realtà e prospettive occupazionali del settore farmaceutico", un'iniziativa promossa da Farmindustria, in collaborazione con la Società Italiana di Farmacologia (SIF).
In questa giornata, organizzata a Pisa dai farmacologi dell'Ateneo Corrado Blandizzi, Maria Cristina Breschi, Vincenzo Calderone e Romano Danesi, alcuni ricercatori dell’Università di Pisa e illustri rappresentanti del mondo delle aziende farmaceutiche affronteranno tematiche di grande interesse e attualità, a partire dal contributo della ricerca farmacologica universitaria allo sviluppo di nuovi farmaci, per passare all’importanza delle scienze biotecnologiche nelle terapie innovative, e infine mostrare agli studenti le prospettive occupazionali nell’azienda farmaceutica.
La giornata sarà aperta dai saluti del rettore Paolo Mancarella, di Federico Da Settimo, direttore del dipartimento di Farmacia, Mario Petrini, presidente della Scuola di Medicina, Carlo Tomassini, direttore generale della AOUP, Alessandro Mugelli, presidente della SIF, e Maurizio Agostini, direttore della Direzione Tecnico Scientifica di Farmindustria.
L'iniziativa fa parte degli incontri con gli studenti che ogni anno Farmindustria e SIF organizzano in tre distinte sedi universitarie, una del nord, una del centro e una del sud, al fine di illustrare le eterogenee attività che ruotano intorno allo sviluppo di un farmaco e di mostrare le possibilità occupazionali che i neolaureati in diverse discipline possono trovare nel mondo delle aziende farmaceutiche.
"Fisica e fisici a Pisa nel Novecento": un convegno ricorda il contributo pisano al progresso scientifico contemporaneo
La fisica e i fisici pisani, a partire dai Premi Nobel Enrico Fermi e Carlo Rubbia e dal "quasi" Nobel Bruno Pontecorvo, hanno avuto un ruolo molto importante nel progresso scientifico del '900, ponendo le basi sperimentali e teoriche che recentemente hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs e all’osservazione delle onde gravitazionali. Per ricordare questi contributi, a Palazzo Matteucci, già sede dell'Istituto di Fisica, da martedì 7 a giovedì 9 novembre, si terrà il convegno "Fisica e fisici a Pisa nel Novecento" (https://agenda.infn.it/conferenceDisplay.py?confId=13473), promosso dal Centro dipartimentale Bruno Pontecorvo dell'Università.
L'iniziativa vuole ricordare le principali attività di ricerca in fisica a Pisa e i protagonisti che le hanno realizzate, svolte nelle sue varie sedi istituzionali: dall’Istituto al dipartimento di Fisica dell'Ateneo, dall’INFN al CNR e alla Scuola Normale Superiore. Insieme agli studiosi di questi enti, interverranno alcuni tra i più importanti fisici attualmente presenti in ambito nazionale e internazionale, quali i professori Massimo Inguscio, presidente del CNR, Luigi Di Lella, del CERN di Ginevra, e Henry J. Frisch, dell'Istituto Fermi di Chicago. Organizzatori del convegno sono studiosi del dipartimento di Fisica e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra cui i professori Paolo Rossi, che da diversi anni si occupa di storia della scienza e in particolare della fisica pisana e italiana, e Vincenzo Cavasinni, coordinatore del Centro Pontecorvo.
Il convegno muove dalla constatazione che, specialmente a partire dai primi anni '50 del secolo scorso, lo straordinario incremento quantitativo delle attività di ricerca a Pisa nel campo della fisica non sia stato accompagnato da un’opera di sistematica stesura di relazioni e saggi di natura storico-documentaria volti a inquadrare tali attività in un contesto articolato ma coerente. Abbiamo così a disposizione una grande mole di articoli di ricerca pubblicati soprattutto in riviste internazionali, ma nessun lavoro di ricognizione e di classificazione di tale materiale, mentre le stesse biografie scientifiche dei protagonisti di quella stagione sono affidate quasi soltanto a trascrizioni di interviste. Le giornate di studio avranno quindi come principale obiettivo quello di raccogliere i contributi e le testimonianze di quanti, per motivi di ricerca o per diretta partecipazione agli eventi, siano in grado di fornire documentazione relativa alle numerose importanti attività scientifiche svoltesi a Pisa, o in altre sedi, ma con il determinante contributo dei fisici pisani.
Tale confronto e tale ricognizione delle ricerche già effettuate e delle informazioni ancora reperibili, appare preliminare ed essenziale ai fini dell’avvio e dell’auspicabile completamento di un progetto certamente ambizioso, e culturalmente indispensabile, rivolto alla salvaguardare della memoria storica di un periodo per molti aspetti cruciale per lo sviluppo della fisica non soltanto pisana, ma anche nazionale e mondiale.
Antartide: il vento motore del clima nella formazione e nell’estensione del ghiaccio marino
Il ghiaccio marino o banchisa di ghiaccio è un elemento fondamentale del sistema climatico e il suo ciclo stagionale influenza la dinamica globale del clima a causa della sua interazione con l’albedo planetario, la circolazione atmosferica e oceanica oltre a essere un essenziale componente dell’ecosistema marino polare. I meccanismi che guidano la variabilità del ghiaccio marino a causa delle forzanti ambientali naturali e antropiche sono ancora poco compresi. La ricerca pubblicata sulla rivista “Nature Communications” (DOI 10.1038/s41467-017-01455-x), dal titolo “Holocene sea ice variability driven by wind and polynya efficiency in the Ross Sea”, ha spiegato per la prima volta i processi ambientali che hanno guidato la variabilità del ghiaccio marino e la presenza dei pinguini e degli elefanti marini durante gli ultimi 10 mila anni nel Mare di Ross in Antartide.
Fotografia dall’elicottero della Baia Terra Nova (Mare di Ross, Antartide) durante un evento di vento catabatico con la neo-formazione di ghiaccio marino (Foto di Massimo Frezzotti ENEA-PNRA).
Lo studio è stato condotto da ricercatori italiani del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide in collaborazione con colleghi francesi, nell’ambito dei progetti internazionali HOLOCLIP e TALDICE e di un dottorato di ricerca svolto in collaborazione tra le università di Trieste e Siena dalla dottoressa Karin Mezgec.
“Il nostro studio – spiega Massimo Frezzotti ricercatore dell’ENEA – ha messo in evidenza come i venti che spirano in Antartide abbiano un ruolo fondamentale, analogo (se non addirittura superiore) a quello delle temperature e delle precipitazioni, nel guidare il clima e nel condizionare gli ecosistemi polari. I modelli climatici devono essere in grado di riprodurre la forza e la persistenza dei venti negli ultimi millenni per simulare i cambiamenti climatici in Antartide indotti dall’utilizzo dei combustibili fossili”.
“Le variazioni di estensione del ghiaccio marino nel passato si possono ricostruire per mezzo di indicatori climatici, denominati proxy, presenti negli archivi naturali polari – spiega Barbara Stenni, paleoclimatologa e docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia – Questi sono rappresentati sia dalle carote di ghiaccio sia da quelle di sedimento marino raccolte nelle vicinanze del Mare di Ross”.
“La variabilità dell’estensione e della persistenza del ghiaccio marino ha condizionato nel tempo l’evoluzione delle aree costiere e l’accessibilità alle spiagge, offrendo agli elefanti marini e ai pinguini di Adelia diverse opportunità di colonizzare le coste del Mare di Ross, condizionandone anche la dieta, come testimoniato dal ritrovamento di numerose colonie abbandonate che conservano la stratigrafia delle diverse fasi di occupazione”, aggiungono Carlo Baroni e Maria Cristina Salvatore, docenti del dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Pisa e collaboratori del CNR-IGG di Pisa.
“Per la prima volta è stato creato un legame di conoscenza fra i dati atmosferici, le carote di ghiaccio e le carote dei sedimenti marini. Grazie alle diatomee, alghe silicee che dominano nei freddi mari antartici, si è potuto capire che l’ambiente marino, dalla colonna d’acqua ai sottostanti sedimenti, ha risposto alle variazioni dell’estensione dei ghiacci ed in ultima analisi alle variazioni climatiche negli ultimi 10 mila anni. La presenza di alcune specie caratteristiche ha evidenziato la grande variabilità climatica di questa finestra temporale così vicina al nostro mondo attuale”, concludono Ester Colizza, sedimentologa, e Romana Melis, micropaleontologa del dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.
Introduzione all'arrampicata con il CAI - 12/11
Il 12 novembre il CAI sezione Pisa organizza una giornata di introduzione all'arrampicata sportiva alla falesia di Avane, riservata ai soli studenti della Università di Pisa.
La scuola Alpi Apuane del Club Alpino Italiano di Pisa, metterà a disposizione i suoi istruttori e tutto il materiale occorrente afncnc ancne un novizio possa cominciare a toccare la roccia e a muovere i primi passi nel mondo verticale. Per iscriversi occorre compilare il form nella sezione convenzione UNIPI e presentarsi in sede la sera di mercoledì 8 e/o venerdì 10 novembre affinché gli istruttori possano verifcare le attrezzature occorrenti es. numero di scarpette da arrampicata da mettere a disposizione, imbrachi e quant’altro per la migliore riuscita. Localita’ di arrampicata e ritrovo: Domenica 12 novembre Ore 9.30 sulla strada prospiciente la falesia di Avane (Vecchiano).
Prenotazioni:
Gli studenti dell’Università di Pisa devono iscriversi dal 7 novembre tramite il form che sarà attivivato alla pagina: http://www.caipisa.it/evento/introduzione-allarrampicata-2/
Info
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http://www.caipisa.it/evento/introduzione-allarrampicata-2/
Laboratorio sul tema “Storicità della ragione"
Giovedì 9 novembre alle ore 16 presso aula Ricci 8 (Palazzo Ricci) avrà luogo la seconda giornata del Laboratorio su “Storicità della ragione".
Intervengono:
Matteo Marcheschi
"Storia e geografia della ragione umana nel ‘700 francese. Tempo e spazio tra i selvaggi americani e il terremoto di Lisbona"
Nicola Ramazzotto
“Evento ed Esserci. Heidegger e l’arte come storia e destino"
Il laboratorio è organizzato dal progetto Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3412-laboratorio-sul-tema-storicita-della-ragione
Laboratorio sul tema “Storicità della ragione"
Giovedì 9 novembre alle ore 16 presso aula Ricci 8 (Palazzo Ricci) avrà luogo la seconda giornata del Laboratorio su “Storicità della ragione".
Intervengono:
Matteo Marcheschi
"Storia e geografia della ragione umana nel ‘700 francese. Tempo e spazio tra i selvaggi americani e il terremoto di Lisbona"
Nicola Ramazzotto
“Evento ed Esserci. Heidegger e l’arte come storia e destino"
Il laboratorio è organizzato dal progetto Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3412-laboratorio-sul-tema-storicita-della-ragione
Laboratorio su “Fenomenologia dell'Arte"
Venerdì 3 novembre alle ore 16 presso aula Fil-A (Pasquale Paoli) avrà luogo la prima giornata del Laboratorio su “Fenomenologia dell'Arte".
Intervengono:
Chiara De Cosmo
“Cézanne e Merleau-Ponty: paesaggi del premondo come genesi dell’avvenire"
Lorenzo Biagini
“Dire mimeticamente. Note sul realismo espressivo in rapporto al rigore filosofico"
L'iniziativa è organizzata dal progetoo Zetesis con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa
Info
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'Fisica e fisici a Pisa nel Novecento'
La fisica e i fisici pisani, a partire dai Premi Nobel Enrico Fermi e Carlo Rubbia e dal "quasi" Nobel Bruno Pontecorvo (a destra nella foto), hanno avuto un ruolo molto importante nel progresso scientifico del '900, ponendo le basi sperimentali e teoriche che recentemente hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs e all’osservazione delle onde gravitazionali. Per ricordare questi contributi, a Palazzo Matteucci, già sede dell'Istituto di Fisica, da martedì 7 a giovedì 9 novembre, si terrà il convegno "Fisica e fisici a Pisa nel Novecento", promosso dal Centro dipartimentale Bruno Pontecorvo dell'Università.
L'iniziativa vuole ricordare le principali attività di ricerca in fisica a Pisa e i protagonisti che le hanno realizzate, svolte nelle sue varie sedi istituzionali: dall’Istituto al dipartimento di Fisica dell'Ateneo, dall’INFN al CNR e alla Scuola Normale Superiore. Insieme agli studiosi di questi enti, interverranno alcuni tra i più importanti fisici attualmente presenti in ambito nazionale e internazionale, quali i professori Massimo Inguscio, presidente del CNR, Luigi Di Lella, del CERN di Ginevra, e Henry J. Frisch, dell'Istituto Fermi di Chicago. Organizzatori del convegno sono studiosi del dipartimento di Fisica e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, tra cui i professori Paolo Rossi, che da diversi anni si occupa di storia della scienza e in particolare della fisica pisana e italiana, e Vincenzo Cavasinni, coordinatore del Centro Pontecorvo.
Il convegno muove dalla constatazione che, specialmente a partire dai primi anni '50 del secolo scorso, lo straordinario incremento quantitativo delle attività di ricerca a Pisa nel campo della fisica non sia stato accompagnato da un’opera di sistematica stesura di relazioni e saggi di natura storico-documentaria volti a inquadrare tali attività in un contesto articolato ma coerente. Abbiamo così a disposizione una grande mole di articoli di ricerca pubblicati soprattutto in riviste internazionali, ma nessun lavoro di ricognizione e di classificazione di tale materiale, mentre le stesse biografie scientifiche dei protagonisti di quella stagione sono affidate quasi soltanto a trascrizioni di interviste.
Le giornate di studio avranno quindi come principale obiettivo quello di raccogliere i contributi e le testimonianze di quanti, per motivi di ricerca o per diretta partecipazione agli eventi, siano in grado di fornire documentazione relativa alle numerose importanti attività scientifiche svoltesi a Pisa, o in altre sedi, ma con il determinante contributo dei fisici pisani.
Tale confronto e tale ricognizione delle ricerche già effettuate e delle informazioni ancora reperibili, appare preliminare ed essenziale ai fini dell’avvio e dell’auspicabile completamento di un progetto certamente ambizioso, e culturalmente indispensabile, rivolto alla salvaguardare della memoria storica di un periodo per molti aspetti cruciale per lo sviluppo della fisica non soltanto pisana, ma anche nazionale e mondiale.