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Romanelli WUWHSIl professor Marco Romanelli, docente dell'Università di Pisa e direttore della U.O. Dermatologia della A.O.U.P. di Pisa, è il nuovo presidente della World Union of Wound Healing Societies (WUWHS), la federazione mondiale che riunisce le principali società scientifiche internazionali che si occupano di riparazione tessutale cutanea. Il consiglio direttivo della WUWHS si è insediato nelle settimane scorse e resterà in carica fino al 2020.

La presidenza affidata alla scuola pisana premia il lungo e costante impegno prodotto dalla clinica dermatologica della AOUP nei settori della ricerca, didattica ed assistenza. Sotto la guida del professor Romanelli, WUWHS mira a consolidare il proprio network e il proprio ruolo di coordinamento internazionale allo scopo di divenire opinion leader primario per tutti coloro che nel mondo si occupano di prevenzione e cura delle lesioni cutanee: dagli operatori sanitari alle società scientifiche, dai media di settore alle istituzioni politiche nazionali ed internazionali.

Ricordiamo che le lesioni cutanee croniche (o ulcere cutanee) costituiscono una delle prestazioni sanitarie più costose: nel mondo circa il 3% del budget sanitario viene speso per la cura di questa patologia. Ogni anno in Italia le lesioni cutanee croniche affliggono oltre 2 milioni di persone gravando il SSN di una spesa di circa un miliardo di Euro.

Molte le novità della nuova presidenza: la nomina di un board continentale formato da esperti del settore rappresentanti delle principali aree geografiche del mondo, un sito web completamente rinnovato e con contenuti di interesse per tutta la comunità scientifica e la pubblicazione del primo numero della rivista ufficiale di WUWHS, nata dalla recente collaborazione con la rivista Journal of Wound Care, dell’editore inglese Mark Allen Healthcare Ltd.

 

Il 3 novembre alle 15 si tiene alla Stazione Leopolda il  convegno “Il Segreto dell’imprenditore di successo: la formazione”, organizzato dalla Confcommercio di Pisa nell'ambito del Premio Giovani Imprenditori.

Programma e info per la registrazione alla pagina: http://gi.confcommerciopisa.it/

A conclusione della seconda edizione del Festival nazionale dei cori e delle orchestre delle Università, sabato 4 novembre alle 21 a Palazzo dei Congressi a Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1) si svolge un concerto a ingresso gratuito dove si esibiranno insieme al coro e all’orchestra dell’Ateneo pisano anche l’UniBzVOICES, il coro della Libera Università di Bolzano, l’orchestra dell’Università degli studi di Firenze e la Comunità Creativa “Salento Brass” dell’Università del Salento.
Il programma prevede l’esibizione dei singoli gruppi con musiche che spaziano da Händel, Mendelssohn e Sibelius a Freddy Mercury, Lloyd Webber sino alle canzoni folk africane. Nel finale tutti saliranno sul palco per eseguire il coro verdiano “Tace il vento” da “I due Foscari” e l’inno delle università “Gaudeamus igitur”.
Il Festival è organizzato dal Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell'Ateneo pisano con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) e con la collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa.

Mettere in sicurezza i ponti stradali e fornire una soluzione innovativa ed ecocompatibile per il loro adeguamento strutturale. È questo l’obiettivo di SUREBridge, un progetto europeo finanziato con circa 875mila euro, avviato nell’ottobre 2015 e con conclusione prevista nel marzo 2018. Al progetto partecipano il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, la Chalmers University of Technology di Göteborg in Svezia e, come partner aziendali, la FiberCore Europe di Rotterdam e la AICE Consulting di San Giuliano Terme (Pisa).

“L’adeguamento strutturale dei ponti stradali esistenti è un problema di fondamentale importanza per la sicurezza pubblica, come dimostrato anche da recenti fatti di cronaca riguardanti crolli di viadotti autostradali – spiega il professore Paolo Sebastiano Valvo dell’Ateneo pisano – Non meno importante è la necessità di trovare una soluzione che sia non solo efficace, ma anche sostenibile da un punto di vista ambientale, tutti obiettivi che intendiamo perseguire con il nostro progetto”.

 

plenary meeting progetto surebridge

Plenary meeting del progetto con tutti i partner coinvolti

SUREBridge rappresenta infatti una valida alternativa agli interventi di recupero tradizionali che di solito prevedono lunghe opere di demolizione e ricostruzione con disagi per gli automobilisti, costi elevati, ingenti quantità di scarti di lavorazione e inquinamento acustico e ambientale. La tecnica proposta da SUREBridge sfrutta le elevate prestazioni dei materiali compositi fibro-rinforzati per ridurre al minimo le demolizioni e velocizzare le operazioni di cantiere. Più in dettaglio, la tecnica consiste nell’applicazione di pannelli di fibra di vetro all’impalcato esistente, cioè alle strutture di sostegno del piano stradale, e di laminati di fibra di carbonio nella parte inferiore del ponte.

“Questo tipo di intervento consente, inoltre, di allargare la sede stradale dove necessario, ad esempio aggiungendo marciapiedi e piste ciclabili – aggiunge l’ingegnere Erika Davini collaboratrice del progetto nel team dell’Università di Pisa – Per fare una prima verifica sulle potenzialità della soluzione proposta, abbiamo selezionato come caso studio un ponte a San Miniato, in provincia di Pisa, che abbiamo sottoposto ad analisi strutturale per stabilirne la capacità portante attuale e formulare una proposta di ampliamento e rinforzo”.

Oltre all’analisi del ponte caso studio, i ricercatori dell’Ateneo pisano hanno simulato, mediante complessi modelli agli elementi finiti, il comportamento di travi prototipo da testare in laboratorio per dimostrare l’efficacia della tecnica proposta. Inoltre, è stato sviluppato un apposito software per consentire agli ingegneri professionisti di valutare rapidamente la capacità portante dei ponti rinforzati.

Lo scorso settembre, l’Università di Pisa ha ospitato un incontro plenario di tutti i partner coinvolti nel progetto. Nell’occasione, i primi risultati della ricerca sono stati presentati nell’ambito di un seminario pubblico intitolato “Un utilizzo innovativo dei materiali compositi per il recupero sostenibile dei ponti stradali esistenti”, svoltosi presso la Scuola di Ingegneria.

 

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Qui di seguito un dettagliato resoconto del seminario.

SEMINARIO “IL PROGETTO EUROPEO SUREBRIDGE – Un utilizzo innovativo dei materiali compositi per il recupero sostenibile dei ponti stradali esistenti” UNIVERSITÀ DI PISA – SCUOLA DI INGEGNERIA

Venerdì 22 settembre 2017 presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa ha avuto luogo un seminario pubblico sul progetto di ricerca europeo SUREBridge. L’obiettivo della giornata è stato quello di introdurre il progetto a professionisti e studenti italiani, che in particolare lavorano e studiano in Toscana. Circa 70 persone hanno partecipato al seminario, inclusi 12 membri del Consorzio. Il pubblico era composto per metà da ingegneri professionisti, rappresentanti di amministrazioni locali ed enti pubblici (ANAS, RFI, ecc.) e per l’altra metà da studenti, titolari di borse di studio e dottorandi delle Università di Pisa e Firenze.

Il seminario è stato aperto dal Preside della Scuola di Ingegneria Prof. Alberto Landi e dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Prof. Leonardo Tognotti, che hanno dato il benvenuto ai partecipanti ed evidenziato la rilevanza dei progetti di ricerca internazionali, in particolare inerenti il tema della sostenibilità.

Il Prof. Reza Haghani, coordinatore del consorzio, ha presentato il progetto SUREBridge, discutendo la necessità di una soluzione innovativa, sostenibile ed efficace per la ristrutturazione dei ponti esistenti, al fine di affrontare il crescente aumento della domanda di traffico in tutta Europa. Sono stati presentati i vantaggi dati dall’utilizzo dei materiali compositi fibro-rinforzati (FRP), tra cui durabilità, elevate proprietà meccaniche, e basso peso specifico. Inoltre, è stata illustrata una nuova tecnica di pre-sollecitazione per laminati in materiale composito fibro-rinforzato con fibra di carbonio (CFRP) sviluppata presso la Chalmers University of Technology. Questo metodo, che ritarda la delaminazione del CFRP dal supporto di calcestruzzo, ha un ruolo chiave all’interno della tecnica SUREBridge, in quanto consente un migliore sfruttamento del materiale rispetto all’applicazione di laminati non pre-sollecitati.

La panoramica generale sul progetto SUREBridge è stata completata dal Dott. Martijn Veltkamp, il quale ha introdotto InfraCore Inside®, un innovativo pannello sandwich realizzato in materiale composito fibro-rinforzato con fibra di vetro (GFRP), prodotto da FiberCore Europe. L’attenzione è stata posta sulla tecnica utilizzata per la produzione di tali pannelli, brevettata da FiberCore, che consente di evitare le problematiche di delaminazione che di solito affliggono i pannelli sandwich di GFRP sottoposti a elevati carichi concentrati, come quelli prodotti dai veicoli stradali. Successivamente, ha illustrato diversi esempi di ponti stradali e pedonali realizzati con elementi strutturali di GFRP.

I risultati sperimentali dei test di laboratorio, eseguiti per studiare il collegamento FRP-calcestruzzo e FRP-FRP, nonché di test su travi in vera grandezza, sono stati presentati dal Dott. Jincheng Yang, della Chalmers University of Technology. Il vantaggio dell’utilizzo di laminati pre-sollecitati è stato dimostrato con prove di flessione su quattro punti su travi prototipo a sezione trasversale rettangolare ed a T. Queste ultime sono state appositamente progettate per dimostrare le elevate proprietà di rinforzo e l’efficacia della tecnica SUREBridge.

Le previsioni teoriche sul comportamento di tali travi prototipo sono state effettuate presso l’Università di Pisa prima dell’esecuzione dei test di laboratorio. Il Prof. Paolo S. Valvo, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, ha illustrato la tecnica di modellazione agli elementi finiti utilizzata per lo sviluppo di analisi non lineari sulle travi prototipo, al fine di ottenere la curva di capacità e il carico di rottura. Un ottimo accordo è stato trovato tra le previsioni teoriche ed i risultati sperimentali.

Tuttavia, eseguire analisi non lineari per ciascuna sezione trasversale di un ponte in alcuni casi può essere oneroso, in particolare per valutazioni preliminari sulla fattibilità della tecnica di rinforzo scelta. Pertanto, all’interno del progetto SUREBridge è stato sviluppato anche un apposito software per una valutazione rapida della capacità resistente di una trave da ponte rinforzata. L’efficacia del software è stata dimostrata per confronto sia con i risultati sperimentali sia con le analisi agli elementi finiti. L’Ing. Cristiano Alocci, del team di lavoro dell’Università di Pisa, ha presentato le ipotesi teoriche su cui si basa il software e le sue varie caratteristiche, tra cui la possibilità di scegliere il tipo di sezione (rettangolare, multi-rettangolare, a T) e di rinforzo (acciaio pre-teso e non, laminati pre-tesi di CFRP, pannelli di GFRP).

Per dimostrare l’efficacia della tecnica SUREBridge è stato selezionato come caso studio un ponte esistente, situato a San Miniato (Pisa). L’Ing. Fabio Ricci, della società di ingegneria pisana AICE Consulting Srl, partner del progetto, ha illustrato l’analisi strutturale del ponte di San Miniato. In particolare, sono state trattate la campagna di indagini diagnostiche e le analisi agli elementi finiti eseguite per definire la capacità portante attuale del ponte, nonché la proposta di ampliamento e rafforzamento. Tali analisi hanno mostrato l’efficacia della tecnica SUREBridge e il vantaggio dell’utilizzo combinato di laminati di CFRP pre-sollecitati e di pannelli di GFRP.

La giornata si è conclusa con una discussione sul concetto di robustezza e sul problema della manutenzione di edifici e ponti, alla luce delle attuali e delle future prescrizioni degli Eurocodici. L’intervento è stato tenuto dal Prof. Pietro Croce, responsabile del corso di Teoria e Progetto dei Ponti presso l’Università di Pisa e coordinatore dello Horizontal Group “Bridges” (HGB) del CEN Technical Committee 250 per gli Eurocodici strutturali.

Mettere in sicurezza i ponti stradali e fornire una soluzione innovativa ed ecocompatibile per il loro adeguamento strutturale: è questo l’obiettivo di SUREBridge, un progetto europeo finanziato con circa 875mila euro, avviato nell’ottobre 2015 e con conclusione prevista nel marzo 2018. Al progetto partecipano il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, la Chalmers University of Technology di Göteborg in Svezia e, come partner aziendali, la FiberCore Europe di Rotterdam e la AICE Consulting di San Giuliano Terme (Pisa).

“L’adeguamento strutturale dei ponti stradali esistenti è un problema di fondamentale importanza per la sicurezza pubblica, come dimostrato anche da recenti fatti di cronaca riguardanti crolli di viadotti autostradali – spiega il Prof. Paolo Sebastiano Valvo dell’Ateneo pisano – Non meno importante è la necessità di trovare una soluzione che sia non solo efficace, ma anche sostenibile da un punto di vista ambientale, tutti obiettivi che intendiamo perseguire con il nostro progetto”.

SUREBridge rappresenta infatti una valida alternativa agli interventi di recupero tradizionali che di solito prevedono lunghe opere di demolizione e ricostruzione con disagi per gli automobilisti, costi elevati, ingenti quantità di scarti di lavorazione e inquinamento acustico ed ambientale. La tecnica proposta da SUREBridge sfrutta le elevate prestazioni dei materiali compositi fibro-rinforzati per ridurre al minimo le demolizioni e velocizzare le operazioni di cantiere. Più in dettaglio, la tecnica consiste nell’applicazione di pannelli di fibra di vetro all’impalcato esistente, cioè alle strutture di sostegno del piano stradale, e di laminati di fibra di carbonio nella parte inferiore del ponte.

“Questo tipo di intervento consente, inoltre, di allargare la sede stradale dove necessario, ad esempio aggiungendo marciapiedi e piste ciclabili – aggiunge l’Ing. Erika Davini, collaboratrice del progetto – Per fare una prima verifica sulle potenzialità della soluzione proposta, abbiamo selezionato come caso studio un ponte a San Miniato, in provincia di Pisa, che abbiamo sottoposto ad analisi strutturale per stabilirne la capacità portante attuale e formulare una proposta di ampliamento e rinforzo”.

Oltre all’analisi del ponte caso studio, i ricercatori dell’Ateneo pisano hanno simulato, mediante complessi modelli agli elementi finiti, il comportamento di travi prototipo da testare in laboratorio per dimostrare l’efficacia della tecnica proposta. Inoltre, è stato sviluppato un apposito software per consentire agli ingegneri professionisti di valutare rapidamente la capacità portante dei ponti rinforzati.

Lo scorso settembre, l’Università di Pisa ha ospitato un incontro plenario di tutti i partner coinvolti nel progetto. Nell’occasione, i primi risultati della ricerca sono stati presentati nell’ambito di un seminario pubblico intitolato “Un utilizzo innovativo dei materiali compositi per il recupero sostenibile dei ponti stradali esistenti”, svoltosi presso la Scuola di Ingegneria.

Qui di seguito un dettagliato resoconto del seminario.

SEMINARIO “IL PROGETTO EUROPEO SUREBRIDGE – Un utilizzo innovativo dei materiali compositi per il recupero sostenibile dei ponti stradali esistenti”

UNIVERSITÀ DI PISA – SCUOLA DI INGEGNERIA

Venerdì 22 settembre 2017

Venerdì 22 settembre 2017 presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa ha avuto luogo un seminario pubblico sul progetto di ricerca europeo SUREBridge. L’obiettivo della giornata è stato quello di introdurre il progetto a professionisti e studenti italiani, che in particolare lavorano e studiano in Toscana. Circa 70 persone hanno partecipato al seminario, inclusi 12 membri del Consorzio. Il pubblico era composto per metà da ingegneri professionisti, rappresentanti di amministrazioni locali ed enti pubblici (ANAS, RFI, ecc.) e per l’altra metà da studenti, titolari di borse di studio e dottorandi delle Università di Pisa e Firenze.

Il seminario è stato aperto dal Preside della Scuola di Ingegneria Prof. Alberto Landi e dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale Prof. Leonardo Tognotti, che hanno dato il benvenuto ai partecipanti ed evidenziato la rilevanza dei progetti di ricerca internazionali, in particolare inerenti il tema della sostenibilità.

Il Prof. Reza Haghani, coordinatore del consorzio, ha presentato il progetto SUREBridge, discutendo la necessità di una soluzione innovativa, sostenibile ed efficace per la ristrutturazione dei ponti esistenti, al fine di affrontare il crescente aumento della domanda di traffico in tutta Europa. Sono stati presentati i vantaggi dati dall’utilizzo dei materiali compositi fibro-rinforzati (FRP), tra cui durabilità, elevate proprietà meccaniche, e basso peso specifico. Inoltre, è stata illustrata una nuova tecnica di pre-sollecitazione per laminati in materiale composito fibro-rinforzato con fibra di carbonio (CFRP) sviluppata presso la Chalmers University of Technology. Questo metodo, che ritarda la delaminazione del CFRP dal supporto di calcestruzzo, ha un ruolo chiave all’interno della tecnica SUREBridge, in quanto consente un migliore sfruttamento del materiale rispetto all’applicazione di laminati non pre-sollecitati.

La panoramica generale sul progetto SUREBridge è stata completata dal Dott. Martijn Veltkamp, il quale ha introdotto InfraCore Inside®, un innovativo pannello sandwich realizzato in materiale composito fibro-rinforzato con fibra di vetro (GFRP), prodotto da FiberCore Europe. L’attenzione è stata posta sulla tecnica utilizzata per la produzione di tali pannelli, brevettata da FiberCore, che consente di evitare le problematiche di delaminazione che di solito affliggono i pannelli sandwich di GFRP sottoposti a elevati carichi concentrati, come quelli prodotti dai veicoli stradali. Successivamente, ha illustrato diversi esempi di ponti stradali e pedonali realizzati con elementi strutturali di GFRP.

I risultati sperimentali dei test di laboratorio, eseguiti per studiare il collegamento FRP-calcestruzzo e FRP-FRP, nonché di test su travi in vera grandezza, sono stati presentati dal Dott. Jincheng Yang, della Chalmers University of Technology. Il vantaggio dell’utilizzo di laminati pre-sollecitati è stato dimostrato con prove di flessione su quattro punti su travi prototipo a sezione trasversale rettangolare ed a T. Queste ultime sono state appositamente progettate per dimostrare le elevate proprietà di rinforzo e l’efficacia della tecnica SUREBridge.

Le previsioni teoriche sul comportamento di tali travi prototipo sono state effettuate presso l’Università di Pisa prima dell’esecuzione dei test di laboratorio. Il Prof. Paolo S. Valvo, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, ha illustrato la tecnica di modellazione agli elementi finiti utilizzata per lo sviluppo di analisi non lineari sulle travi prototipo, al fine di ottenere la curva di capacità e il carico di rottura. Un ottimo accordo è stato trovato tra le previsioni teoriche ed i risultati sperimentali.

Tuttavia, eseguire analisi non lineari per ciascuna sezione trasversale di un ponte in alcuni casi può essere oneroso, in particolare per valutazioni preliminari sulla fattibilità della tecnica di rinforzo scelta. Pertanto, all’interno del progetto SUREBridge è stato sviluppato anche un apposito software per una valutazione rapida della capacità resistente di una trave da ponte rinforzata. L’efficacia del software è stata dimostrata per confronto sia con i risultati sperimentali sia con le analisi agli elementi finiti. L’Ing. Cristiano Alocci, del team di lavoro dell’Università di Pisa, ha presentato le ipotesi teoriche su cui si basa il software e le sue varie caratteristiche, tra cui la possibilità di scegliere il tipo di sezione (rettangolare, multi-rettangolare, a T) e di rinforzo (acciaio pre-teso e non, laminati pre-tesi di CFRP, pannelli di GFRP).

Per dimostrare l’efficacia della tecnica SUREBridge è stato selezionato come caso studio un ponte esistente, situato a San Miniato (Pisa). L’Ing. Fabio Ricci, della società di ingegneria pisana AICE Consulting Srl, partner del progetto, ha illustrato l’analisi strutturale del ponte di San Miniato. In particolare, sono state trattate la campagna di indagini diagnostiche e le analisi agli elementi finiti eseguite per definire la capacità portante attuale del ponte, nonché la proposta di ampliamento e rafforzamento. Tali analisi hanno mostrato l’efficacia della tecnica SUREBridge e il vantaggio dell’utilizzo combinato di laminati di CFRP pre-sollecitati e di pannelli di GFRP.

La giornata si è conclusa con una discussione sul concetto di robustezza e sul problema della manutenzione di edifici e ponti, alla luce delle attuali e delle future prescrizioni degli Eurocodici. L’intervento è stato tenuto dal Prof. Pietro Croce, responsabile del corso di Teoria e Progetto dei Ponti presso l’Università di Pisa e coordinatore dello Horizontal Group “Bridges” (HGB) del CEN Technical Committee 250 per gli Eurocodici strutturali.

Martedì, 31 Ottobre 2017 16:00

Il secolo degli Stati Uniti

cover libro testiÈ il libreria la terza edizione di “Il secolo degli Stati Uniti” (Il Mulino), il libro di Arnaldo Testi, docente del Dipartimento di civiltà e forme del sapere. Il testo, adottato come manuale nei corsi di storia di molte università italiane, è ora aggiornato a comprendere tutta la presidenza Obama.

Pubblichiamo uno stralcio delle pagine conclusive.

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Il risultato delle elezioni fu una sorpresa dell’ultimo minuto anche per il vincitore Donald Trump. Come previsto dai sondaggi, Hillary Clinton vinse alla grande il voto popolare nazionale, con 65,9 milioni di voti contro i 63 milioni dell’avversario, quasi 3 milioni in più. Ma perse nella conta dei voti elettorali negli stati, là dove era costituzionalmente importante e dove i sondaggi erano più ambigui.

Il modo in cui si divise l’elettorato non fu diverso da quello delle elezioni precedenti. Nei grandi numeri, le coalizioni che sostennero i due candidati e i due partiti continuarono a essere le stesse del 2008 e del 2012, quando a vincere erano stati i democratici; d’altra parte, i democratici erano tuttora maggioranza nel paese. L’attesa di un vero riallineamento elettorale fu di nuovo delusa.

Ci furono tuttavia degli spostamenti marginali che furono quelli decisivi. Si accentuò ulteriormente la polarizzazione politica, sociale, etnico-razziale e geografica degli elettori dei due partiti, la loro divaricazione ideologica, la loro avversione reciproca, persino, dicevano alcuni sondaggi, la loro estraneità personale. E ciò portò a una ulteriore accentuazione del voto bianco, maschile, protestante conservatore, di mezza età, non-urbano e in parecchi casi operaio a favore dei repubblicani.

Fu così che il voto parve l’estrema reazione razziale bianca alla presenza di un presidente nero. Otto anni dopo l’elezione di Obama, il suo successore non poteva essere più diverso da lui. Era in effetti la sua nemesi personale e politica.

 

Martedì, 31 Ottobre 2017 14:09

Due domus romane emerse dagli scavi a Luni

Due domus romane costruite nel I secolo a.C. sono venute alla luce a Luni nel corso di una campagna di scavi diretta da Simonetta Menchelli, docente di Topografia antica ed Archeologia subacquea dell’Università di Pisa. Le ricerche rientrano nel “Progetto Luni, la città della Luna”, che ha l’obiettivo di ricostruire i paesaggi urbani e territoriali della città, fondata come colonia romana nel 177 a.C. e ancora attiva, dal punto di vista e strategico ed economico, sino all’alto medioevo.
“La domus meridionale aveva le pareti affrescate, come documentano numerosi frammenti di intonaco rosso e alcuni ambienti pavimentati con mosaici geometrici e vegetali a tralci di vite - spiega Simonetta Menchelli – quella settentrionale ha subito profonde ristrutturazioni nel IV e V secolo, la costruzione poi di una grande vasca evidenzia con tutta probabilità che nella casa venne installata una fullonica, cioè un impianto per la lavorazione e lavaggio dei tessuti”.
“Entrambi gli edifici – continua la professoressa dell’Ateneo pisano - sino a quando non furono abbandonati, fra il VII e l’inizio VIII secolo d.C., furono al centro di numerosi scambi e ricevettero merci di importazione mediterranea come vasellame e vino, olio e salse di pesce da varie regioni italiche, dalla Gallia, dalla Penisola iberica, dall’Africa settentrionale, dall’Asia minore, dalla Siria e dalla Palestina”.
E’ dal 2014 che il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa effettua scavi e ricerche a Luni nel quartiere di Porta Marina, vicino al porto antico. Le attività, coordinate sul campo dal dottor Paolo Sangriso, durano tre settimane l’anno e vi partecipano oltre venti studenti dell’Università di Pisa e anche ventiquattro allievi dell’Istituto Parentucelli Arzèlà di Sarzana e del Liceo Costa di La Spezia nell’ambito di un progetto alternanza-scuola lavoro.
Le attività sono frutto di una sinergia fra l’Ateneo pisano, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (dott.ssa Neva Chiarenza), il Sistema museale di Luni (dott.sse Marcella Mancusi e Antonella Traverso) ed il Comune di Luni-Ortonovo. Il carattere interdisciplinare e innovativo dell’iniziativa è assicurato dalla partecipazione del professore Adriano Ribolini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa per gli aspetti geomorfologici ed un programma di indagini georadar, dal professore Vincenzo Palleschi del CNR Pisa per il telerilevamento anche mediante drone e restituzioni 3D degli edifici, dal dottor Claudio Capelli dell’Università di Genova per le analisi archeometriche dei reperti.

Martedì, 31 Ottobre 2017 10:57

Riferimenti normativi

Decreto legislativo 25 maggio 2016, n.97 Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicita' e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche

Decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33 Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

Legge 7 agosto 1990, n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi

Linee guida ANAC Determinazione 1309 del 28 dicembre 2016
Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all'accesso civico di cui all'art. 5, comma 2 del D.Lgs. 33/2013 art. 5- bis, comma 6, del d.lgs. n. 33 del 14/03/2013 recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»

Linee guida ANAC Determinazione 1310 del 28 dicembre 2016 Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016

Circolare n. 2/2017 Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA) 

Circolare n. 1/2019 Attuazione delle norme sull'accesso civico generalizzato (c.d. FOIA)

Regolamento di Ateneo sull'Accesso alla documentazione amministrativa
(è in corso il processo di revisione della disciplina interna in materia di accesso, l'attuale regolamento continua ad essere vigente per la parte non superata dalla normativa generale)

 

Martedì, 31 Ottobre 2017 10:57

Domande frequenti sull'accesso civico

Che cos’è l’accesso civico semplice?

Secondo quanto previsto dall’art.5 comma 1 del D.Lgs. n.33/2013, l’accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati per i quali sussistono specifici obblighi di trasparenza, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione nella sezione "Amministrazione trasparente". Si configura come un rimedio alla mancata pubblicazione, obbligatoria per legge, di documenti, informazioni o dati sul sito web.

Chi può esercitare l’accesso civico e a chi va presentata l’istanza?

Chiunque può esercitare l’accesso civico. La richiesta non è sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, non deve essere motivata, è gratuita. Va indirizzata al Responsabile della prevenzione, della corruzione e trasparenza dell’amministrazione obbligata alla pubblicazione, che si pronuncia sulla stessa.

Come si presenta una istanza di accesso civico?

La domanda va presentata all’Unità Relazioni con il Pubblico mediante:
• Consegna diretta presso il front – office dell’Unità Relazioni con il Pubblico
• Spedizione mediante lettera raccomandata all’indirizzo Università di Pisa, sezione Protocollo, Lungarno Pacinotti, 43-44, 56126 – Pisa
• Trasmissione mediante posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
• Trasmissione posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’accesso civico di cui all’art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013 e il diritto di accesso agli atti di cui alla L. n. 241/1990 hanno le medesime funzioni?

No, si tratta di due istituti diversi.
L’accesso civico di cui all’art. 5 del D.Lgs. n. 33/2013 introduce una legittimazione generalizzata a richiedere la pubblicazione di documenti, informazioni o dati per i quali sussiste l’obbligo di pubblicazione da parte delle pubbliche amministrazioni ai sensi della normativa vigente. Secondo quanto previsto dall’art. 3 del D.Lgs. n. 33/2013, tutti i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblici e chiunque ha diritto di conoscerli, di fruirne gratuitamente, e di utilizzarli e riutilizzarli.
Il diritto di accesso agli atti di cui alla legge n. 241/1990, invece, è finalizzato alla protezione di un interesse concreto, attuale e diretto, volto alla tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, può essere esercitato solo da soggetti portatori di tali interessi e ha per oggetto atti e documenti individuati.

Quanto tempo ha l’Ateneo per rispondere alle richieste di accesso civico?

L’amministrazione, entro trenta giorni, procede alla pubblicazione nel sito del documento, dell’informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica al medesimo l’avvenuta pubblicazione, indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto. Se il documento, l’informazione o il dato risultano già pubblicati nel rispetto della normativa vigente, l’amministrazione indica al richiedente il relativo collegamento ipertestuale.

Quanto costa accedere ai documenti?

L’accesso civico semplice è gratuito. Per l’accesso civico generalizzato e per l’accesso documentale l’Università può richiedere il rimborso dei soli costi di riproduzione su supporti materiali.

Che cos'è l'accesso civico generalizzato?

Il D.Lgs 97/2016, di modifica al D.Lgs 33/2013, ha introdotto l'istituto dell'accesso civico generalizzato, che attribuisce a chiunque il diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di accesso civico, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall'art. 5bis D.Lgs 33/2013.

Chi può presentare richiesta di accesso civico generalizzato ai sensi dell’art.5, comma 2, del D.Lgs. 33/2013?

L’accesso civico generalizzato può essere presentato da chiunque. Infatti, non occorre possedere, né dimostrare, una specifica legittimazione soggettiva, e chiunque può presentare richiesta, anche indipendentemente dall’essere cittadino o residente nel territorio dello Stato.

E’ necessario motivare la richiesta di accesso civico generalizzato?

No, non è necessario fornire alcuna motivazione

Che cosa si può richiedere con l’accesso civico generalizzato?

Con la richiesta di accesso generalizzato possono essere richiesti i documenti, dati e informazioni in possesso dell’amministrazione. Ciò significa:
• che l’amministrazione non è tenuta a raccogliere informazioni che non sono in suo possesso per rispondere ad una richiesta di accesso generalizzato, ma deve limitarsi a rispondere sulla base dei documenti e delle informazioni che sono già in suo possesso;
• che l’amministrazione non è tenuta a rielaborare informazioni in suo possesso;
• che sono ammissibili, invece, le operazioni di elaborazione che consistono nell’oscuramento dei dati personali presenti nel documento o nell’informazione richiesta, e più in generale nella loro anonimizzazione, qualora ciò sia funzionale a rendere possibile l’accesso.
Devono essere ritenute inammissibili le richieste formulate in modo così vago da non permettere all’amministrazione di identificare i documenti o le informazioni richieste. In questi casi, l’Università di Pisa deve chiedere di precisare l’oggetto della richiesta.

L’Università di Pisa è tenuta a consentire l’accesso generalizzato anche quando riguarda un numero cospicuo di documenti ed informazioni?

L’Università di Pisa è tenuta a consentire l’accesso generalizzato anche quando riguarda un numero cospicuo di documenti ed informazioni, a meno che la richiesta risulti manifestamente irragionevole, tale cioè da comportare un carico di lavoro in grado di interferire con il buon funzionamento dell’amministrazione.

A quale ufficio va presentata la richiesta di accesso generalizzato?

La richiesta può essere trasmessa all’Unità Relazioni con il Pubblico.

Come si fa a presentare l’istanza di accesso generalizzato?

La domanda va presentata all’Unità Relazioni con il Pubblico mediante:
• Consegna diretta presso il front – office dell’Unità Relazioni con il Pubblico
• Spedizione mediante lettera raccomandata all’indirizzo Università di Pisa, sezione Protocollo, Lungarno Pacinotti, 43-44, 56126 – Pisa
• Trasmissione mediante posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
• Trasmissione posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Chi sono i controinteressati?

Sono soggetti titolari di un interesse connesso alla protezione dei dati personali, alla libertà e segretezza della corrispondenza, oppure agli interessi economici e commerciali (ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali), che potrebbero subire un pregiudizio dalla ostensione dei documenti, dati e informazioni.
Il pregiudizio deve essere concreto e deve sussistere un preciso nesso di causalità tra accesso e pregiudizio.
L’Università di Pisa deve informare i soggetti titolari di tali interessi mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento (o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione). Il soggetto controinteressato può presentare (anche per via telematica) una eventuale e motivata opposizione all’istanza di accesso generalizzato entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione della richiesta di accesso generalizzato. Decorso tale termine, l’Università di Pisa, provvede sulla richiesta di accesso generalizzato, accertata la ricezione della comunicazione da parte del controinteressato.

Quanto tempo ha l’Università di Pisa per rispondere alla richiesta di accesso civico generalizzato?

Il procedimento deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel termine di 30 giorni dalla presentazione dell’istanza, con la comunicazione dell’esito al richiedente e agli eventuali controinteressati. Tali termini sono sospesi (fino ad un massimo di 10 giorni) nel caso di comunicazione della richiesta al controinteressato.

Quali sono i diritti procedimentali dei controinteressati?

Quando la richiesta di accesso civico generalizzato riguarda documenti o dati la cui divulgazione può comportare un pregiudizio ad uno degli interessi individuati dall’art.5 – bis, comma 2, informa i controinteressati. Entro 10 giorni, i controinteressati possono presentare una motivata opposizione alla richiesta di accesso.

Cosa succede all’atto dell’accoglimento della richiesta di accesso generalizzato?

In caso di accoglimento l’Università di Pisa provvede a trasmettere tempestivamente al richiedente i dati o i documenti richiesti. Nel caso in cui l’accesso sia consentito nonostante l’opposizione del controinteressato, i dati o i documenti richiesti possono essere trasmessi al richiedente non prima di 15 giorni dalla ricezione della stessa comunicazione da parte del controinteressato.

Il provvedimento di rifiuto contiene la motivazione?

Il provvedimento di rifiuto adottato in applicazione dei limiti di cui all’art.5, commi 1 e 2, contiene una adeguata motivazione che dà conto della sussistenza degli elementi che integrano l’esistenza del pregiudizio concreto.
Anche il provvedimento di accoglimento deve contenere una adeguata motivazione che dà conto della insussistenza di uno o più elementi che integrano l’esistenza del pregiudizio concreto, specie quando è adottato nonostante l’opposizione del controinteressato.

Come può tutelarsi il richiedente in caso di rifiuto o di mancata risposta da parte dell’amministrazione?

Nel caso di accesso civico generalizzato, il richiedente può presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di 20 giorni.
Nel caso di accesso civico semplice, il richiedente può rivolgersi al titolare del potere sostitutivo, che decide con provvedimento motivato entro il termine di 20 giorni.
A fronte del rifiuto espresso, del differimento o dell’inerzia dell’amministrazione, il richiedente può attivare la tutela giurisdizionale davanti al giudice amministrativo, ai sensi dell’art.116 del D.Lgs 104/2010 sul codice del processo amministrativo.

Quali sono i rimedi previsti per i controinteressati nel caso di accoglimento dell’istanza da parte dell’Università di Pisa, nonostante l’opposizione presentata?

Ai sensi del comma 9, art. 5 D.Lgs 33/2013, nei casi di accoglimento della richiesta il controinteressato può presentare richiesta di riesame al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che decide con provvedimento motivato entro il termine di 20 giorni dall’istanza di riesame. Il termine è sospeso qualora il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza interpelli il Garante per la protezione dei dati personali. Avverso la decisione dell’Università di Pisa, il controinteressato può proporre ricorso al TAR ai sensi dell’art.116 del D.Lgs 104/2010 sul codice del processo amministrativo.

E’ possibile in ogni caso ricorrere al giudice?

E’ fatta salva la possibilità di ricorrere al TAR ai sensi dell’art.116 del D.Lgs 104/2010 sul Codice del processo amministrativo, avverso la decisione di diniego/differimento dell’accesso.

Martedì, 31 Ottobre 2017 10:56

Glossario

accesso civico generalizzato: accesso ex art. 5, comma 2, del D.Lgs. 33/2013, introdotto in seguito alle modifiche apportate dal D.Lgs. 97/2016; attribuisce a chiunque il diritto di accedere a dati, documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria

accesso civico semplice: accesso ex art. 5, comma 1, del D.Lgs. 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016. Sancisce il diritto a chiunque di richiedere documenti, informazioni o dati che l’ente ha omesso di pubblicare pur avendone l’obbligo

accesso documentale: accesso agli atti ex L. 241/1990 (nessuna modifica da parte del D.Lgs. 97/2016) sancisce il diritto dei portatori di interesse diretto, concreto e attuale, a prendere visione ed estrarre copia di documenti

atto amministrativo: atto volontario unilaterale costituito da una manifestazione di volontà, di conoscenza o di giudizio avente rilevanza esterna, posta in essere da un'Autorità amministrativa nell'esercizio di una funzione amministrativa

atto pubblico: documento redatto, con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo l’atto è formato

controinteressati: tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che dall’esercizio dell’accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza

dato personale: è qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale

dato sensibile: dato personale idoneo a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonche’ i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.

decreto trasparenza: decreto legislativo 33/2013 e s.m.i., che disciplina l’accesso civico semplice, l’accesso civico generalizzato e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

differimento: se la richiesta di accesso a un documento può temporaneamente impedire, compromettere od ostacolare il buon andamento dell’azione amministrativa, l’amministrazione può rinviare per un periodo definito l’accesso stesso. Il differimento sarà comunicato agli interessati indicandone durata e causa

diritto amministrativo: disciplina l’attività amministrativa dello Stato in tutti i suoi molteplici aspetti. Esso concerne l’organizzazione, i beni, i mezzi, le forme e la tutela dell’attività della P.A.

diritto di accesso: è il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi

diritto oggettivo: è il complesso di regole che disciplinano la vita di una collettività

diritto soggettivo: è il potere di agire di un soggetto a tutela di un proprio interesse riconosciuto dall’ordinamento giuridico

documento amministrativo: ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale

interessati: tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso

interesse legittimo: situazione giuridica soggettiva della quale è titolare un soggetto privato nei confronti della pubblica amministrazione, che esercita un potere autoritativo attribuitole dalla legge

istanza: richiesta finalizzata all’ottenimento di un provvedimento

istruttoria: fase del procedimento finalizzata all’acquisizione di ogni elemento utile all’assunzione delle decisioni

posta elettronica certificata (PEC): servizio che consente ai cittadini di dialogare con le Pubbliche Amministrazioni dotate di PEC; è uno strumento che conferisce a un messaggio di posta elettronica il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno tradizionale.
Con il sistema di Posta Certificata è garantita la certezza del contenuto, poiché i protocolli di sicurezza utilizzati fanno in modo che non sia possibile modificare il contenuto del messaggio e degli eventuali allegati

procedimento amministrativo: iter che l’amministrazione segue per emanare un provvedimento amministrativo

provvedimento amministrativo: atto amministrativo conseguente ad un procedimento amministrativo e adottato nella forma di decreto, disposizione, lettera o altra modalità espressa, diretto a produrre effetti giuridici nella sfera giuridica di uno o più soggetti determinati

pubblica amministrazione: tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale comunitario

registro degli accessi: registro in cui sono pubblicate le richieste di accesso per tutte le tipologie, contiene l’elenco, l’oggetto, la data, l’esito e la data della decisione

responsabile del procedimento:  persona responsabile di un determinato procedimento amministrativo

sospensione dei termini: blocco temporaneo della decorrenza dei termini nei casi previsti per legge

sospensione del procedimento: nel caso in cui sia prevista l’acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti appositi per l’adozione di un provvedimento, il termine per la conclusione del procedimento è sospeso fino all’acquisizione delle valutazioni

trasparenza: accessibilità dei dati e documenti detenuti dall’Amministrazione allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche

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