Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Lunedì, 22 Maggio 2017 08:25

Concerto dei Surealistas

Il 27 maggio alle 22.30, in piazza Santa Caterina, si tiene il conerto di musica dal vivo de "Surealistas", in occasione del festival "Solidarista", il festival dei diritti e della solidarietà.

L'evento è organizzato dall'associazione BEAT con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

 

 

Lunedì, 22 Maggio 2017 06:54

Gita CAI alla grotta del Monticello - 28/5

Interno grotta, foto di Marco RosatiIl 28 maggio il Gruppo Speleologico CAI Pisa (GSPi) organizza una gita alla grotta del Monticello, riservata  a studenti universitari.

La grotta del Monticello racchiude al suo interno delle concrezioni calcaree che per quantità e varietà (stalattiti e stalagmiti, piccole e grandi colonne, stalattiti a ventaglio, eccentriche, colate su pareti, canne d’organo, etc.), a dispetto della sua ridotta estensione, la mettono al primo posto per bellezza fra le grotte dei Monti Pisani, e la fanno competere con altre grotte famose e turistiche.

Non è necessario avere esperienze pregresse specifiche: l’attività è concepita per dare la possibilità a chi non è speleologo di affacciarsi a questa disciplina e alle sue meraviglie.

La gita rientra nell’ambito della convenzione firmata da Università di Pisa e CAI Pisa.

Vai alla pagina per le iscrizioni

[foto di Marco Rosati]

Leggi la notizia sul sito Job Placement

 

http://jobplacement.unipi.it/index.php?page=default&id=471&lang=it

Il 30 maggio alle 16, sala studio Residenza Universitaria Don Bosco, si tiene un workshop sul Servizio Volontario Europeo.

Il workshop fa parte del ciclo "Opportunità in Europa: Istruzioni per l'uso", organizzato dal Centro Europe Direct di Pisa e dal DSU Toscana, per informare gli studenti universitari, i laureandi e i neo laureati sull'opportunità di studio, alta formazione, tirocini, volontariato e lavoro promosse dall'Unione Europea.

 

 

Cosa hanno in comune un gruppo di giovani studenti dell’Università di Pisa, recentemente protagonisti di un esperimento scientifico nella base spaziale di Kiruna in Svezia, e Kristian Ghedina, il discesista italiano più premiato nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino? La risposta è la “passione”, quella che sarà raccontata il prossimo giovedì 25 maggio, a partire dalle ore 10, nell’Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, nel corso dell’evento intitolato “Follow your Passion” in cui i protagonisti saranno proprio i ragazzi dell’U-PHOS team e lo sciatore Ghedina. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’azienda Dainese, leader nella protezione e sicurezza nel mondo degli sport dinamici e main sponsor di U-PHOS.
L’incontro nasce per divulgare i risultati dell’esperimento svedese: il filo conduttore sarà la “passione” con cui vengono affrontate le sfide più imponenti e raggiunti traguardi ritenuti impossibili. Nell’occasione interverranno il rettore Paolo Mancarella, Marcello Bencini di Dainese e Kristian Ghedina, che racconterà la sua esperienza di campione sportivo.
Per la seconda volta consecutiva, un gruppo di studenti dell’Università di Pisa ha partecipato al programma REXUS/BEXUS montando il proprio esperimento sul razzo sonda che è volato lo scorso 16 marzo dalla base Spaziale Esrange di Kiruna, al nord della Svezia. Gli studenti del team U-PHOS hanno lavorato intensamente per due anni e, al momento del lancio, hanno ottenuto un risultato “100% successful”. L’esperimento voleva dimostrare il funzionamento in condizioni di milligravità di una PHP (Pulsating Heat Pipe), un tubo di diametro millimetrico ripiegato con, all’interno, un fluido bifase. Questo dispositivo di scambio termico, caratterizzato da una grande semplicità produttiva e quindi un basso costo che determina poi un coefficiente prestazioni-costo molto alto, si è dimostrato funzionante anche se il team sta ancora analizzando i dati ottenuti.
Il team U-PHOS dell’Università di Pisa è l’unico italiano a essere stato selezionato nella categoria “Rocket” dall’ESA, ramo Educational e ad aver partecipato alla Campagna di lancio a marzo 2017. Inoltre, dalle statistiche del programma REXUS/BEXUS, i gruppi studenteschi italiani che nella storia hanno lanciato un esperimento sul razzo sonda sono stati cinque, due dei quali sviluppati all’Università di Pisa (PHOS e U-PHOS), segno di un forte interesse dell’Ateneo a partecipare a progetti di ricerca scientifica spaziale.
I componenti del team pisano, supportato dal dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (DESTEC), dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) e dal Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI), sono 19: Pietro Nannipieri, Giulia Becatti, Alessandro Viglione, Eugenio Ferrato, Andrea Catarsi, Paolo Di Giorgio, Lorenzo Quadrelli, Lorenzo Barsocchi, Pietro Guardati, Federico Nesti, Francesco Zanaboni, Martina Anichini, Stefano Piacquadio, Gabriele Meoni, Paolo Fattibene, Edoardo Pratelli, Luca Buoni, Edoardo Mancini, Federico Celi. I professori a supporto del progetto sono Sauro Filippeschi, Luca Fanucci, Federico Baronti, Paolo Di Marco, Salvo Marcuccio, Carlo Bartoli.

Serena Molla, Luca Gorreri e Linda Rossi sono i tre studenti dell’Università di Pisa vincitori del contest fotografico indetto dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali. Il concorso, riservato agli studenti di agraria, quest’anno era dedicato al tema “Piante e animali”. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 19 maggio al dipartimento di Scienze Agrarie in occasione della “Giornata Internazionale del Fascino delle Piante” celebrata con un convegno in cui si è parlato dei complessi rapporti fra mondo vegetale e animale nel corso di milioni di anni di coevoluzione. A premiare i tre studenti è stato il maestro di fotografia naturalistica Carlo Delli, presidente della giuria del concorso. Serena, Luca e Linda, che si sono classificati rispettivamente prima, secondo e terza, si sono aggiudicati una fornitura di libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico.

Serena Molla, Luca Gorreri e Linda Rossi sono i tre studenti dell’Università di Pisa vincitori del contest fotografico indetto dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali.

Il concorso, riservato agli studenti di agraria, quest’anno era dedicato al tema “Piante e animali”. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 19 maggio al dipartimento di Scienze Agrarie in occasione della “Giornata Internazionale del Fascino delle Piante” celebrata con un convegno in cui si è parlato dei complessi rapporti fra mondo vegetale e animale nel corso di milioni di anni di coevoluzione.

A premiare i tre studenti è stato il maestro di fotografia naturalistica Carlo Delli, presidente della giuria del concorso. Serena, Luca e Linda, che si sono classificati rispettivamente prima, secondo e terza, si sono aggiudicati una fornitura di libri, abbonamenti a periodici tecnico-scientifici e materiale tecnico.

Looking_forward_from_a_Knautia_serena_molla.jpg

"Looking forward from a Knautia" di Serena Molla, primo premio

 

"Connubio prezioso" di Luca Gorreri, secondo premio

 

madama_butterfly_Linda_Rossi_inside.jpg

"Madama Butterfly" di Linda Rossi, terzo premio

Ci sono novità su Homo naledi, il nostro antenato ominine i cui resti fossili sono tornati alla luce in Sudafrica nel settembre 2013. Il 9 maggio sono usciti altri due articoli sulla rivista eLife dove vengono fornite nuove evidenze su questa specie di ominine (Dirks et al., “The age of Homo naledi and associated sediments in the Rising Star Cave, South Africa”, eLife 6:e2423; Hawks et al., “New fossil remains of Homo naledi from the Lesedi Chamber, South Africa”, eLife 6:e24232).
Abbiamo chiesto al professor Damiano Marchi, antropologo dell’Università di Pisa e unico ricercatore italiano del team che si è occupato dello studio dei resti della Camera di Dinaledi e che ha pubblicato recentemente sulla rivista Journal of Human Evolution (“The thigh and leg of Homo naledi”, marzo 2017) la descrizione del materiale fossile relativo all’arto inferiore, di spiegarci l’importanza delle nuove evidenze.

 marchi1.jpgDamiano Marchi

“I due articoli recentemente pubblicati rivestono una grande importanza per capire Homo naledi in particolare, ma anche per capire meglio le dinamiche evolutive del genere Homo. La data di 236.000-335.000 anni fa proposta dal primo articolo e ottenuta tramite diversi metodi di datazione è molto più recente di quello che credevamo in base all’anatomia della specie, che è abbastanza primitiva. Questo ci dice che in un periodo che grossomodo corrisponde all’apparizione dei primi antenati della nostra specie, in Sudafrica esisteva una specie di Homo molto primitiva e che si arrampicava sugli alberi. Questo ci obbliga a rivedere le nostre idee riguardo alle dinamiche evolutive che hanno portato all’evoluzione del genere Homo. Pensavamo che l’aumento del cranio e della massa corporea avessero guidato la sua evoluzione, in associazione all’abbandono degli alberi. Ma evidentemente la cosa è molto più complessa di quello che pensavamo.


Nell’altro articolo, si rende nota la scoperta di una seconda camera nel sistema di grotte Rising Star, denominata Camera di Lesedi, che contiene un minimo di tre individui di cui uno scheletro semicompleto articolato con un cranio quasi completo. Questo è molto importante perché ci dice che il primo ritrovamento non è un evento unico e fortuito ma che Homo naledi portava i propri morti sistematicamente in quelle grotte. Inoltre, ci ha fornito una prova diretta della validità delle ricostruzioni precedenti effettuate su elementi provenienti da individui diversi”.

Scheletro_parziale_articolato_dalla_Camera_di_Lesedi_Credit_John_Hawks.jpg
Scheletro parziale articolato dalla Camera di Lesedi, Credits: John Hawks

Nel 2015 la notizia della scoperta di Homo naledi fece il giro del mondo e finì sulle prime pagine dei più importanti quotidiani italiani. La ricerca fece scalpore per il numero di fossili trovati (almeno 15 individui) e per le sue caratteristiche morfologiche, sia primitive come il piccolo cranio e gli adattamenti per arrampicarsi, sia evolute come l’arto inferiore snello e il piede molto simile al nostro. Fece scalpore anche la spiegazione che il team propose per l’accumulo di così tanti fossili: Homo naledi avrebbe deposto intenzionalmente i propri morti in quella Camera nelle profondità della terra. Questa affermazione creò molte controversie nel campo accademico a causa del piccolo cranio che indicherebbe capacità cognitive molto inferiori a Homo sapiens, l’unica specie accertata che sistematicamente seppelliva i propri morti. Un’altra fonte di controversie sulla scoperta era la mancanza di una data per i fossili. La scoperrta di una nuova Camera fornisce supporto all’ipotesi di sepoltura intenzionale dei morti da parte di Homo naledi mentre un’età così recente per i fossili stimolerò la comunità paleoantropologica a rivedere le teorie riguardo all’origine del genere Homo.

homo_naledi_national_geographic.jpg

Venerdì, 19 Maggio 2017 08:33

È Notte dei Musei anche all’Università

È Notte dei Musei anche all’Università di Pisa, ecco tutte le iniziative organizzate dal Sistema Museale di Ateneo per la serata di sabato 20 maggio.

Notte_dei_musei_SMA_2017_inside.jpg

A Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9) il Museo della Grafica aprirà gratuitamente le sale espositive dalle nove sino a mezzanotte e per l’occasione ospiterà l’evento di lancio di “Europeana Photography Thematic Collection”, la nuova piattaforma online dedicata agli appassionati di fotografie storiche, insieme a una mostra fotografica virtuale e dimostrazioni in diretta. Sempre nella stessa giornata sarà inaugurata alle 19 una nuova esposizione intitolata “Anatomia. Realtà e rappresentazione” che resterà aperta al pubblico per i visitatori della Notte insieme all'altra esposizione in corso, “I colori di un mosaico. Acquerelli di Elisa Possenti”.

Apertura dalle 21 alle 24 e ingresso libero anche al Museo degli Strumenti per il Calcolo (Via Bonanno Pisano, 2) dove scienza e fumetti saranno protagonisti. Nel corso della serata sarà presentato in anteprima nazionale il nuovo albo a fumetti della collana Comics&Science realizzato da Alfredo Castelli e Gabriele Peddes e ambientato proprio nelle sale del museo. Alle 21 si svolgerà quindi l’incontro "Una storia da riscoprire. Documenti dalle origini dell’informatica in Italia" per raccontare dei primi calcolatori in Italia e dei suoi protagonisti di quell’avventura a partire dalla metà degli anni Cinquanta.

Sono inoltre aperti per le visite guidate in notturna con ingresso gratuito anche la Gipsoteca di Arte antica (piazza S. Paolo All'Orto, 20) dalle 21 alle 24, le Collezioni egittologiche (via San Frediano 12) dalle 21 alle 23, il Museo botanico (via Roma, 56) dalle 21 alle 23,30 e il Museo di Storia Naturale (via Roma, Calci) dalle 21 alle 24 e in questo caso l’ingresso è gratuito per la collezione permanente e a pagamento per gli acquari e le esposizioni temporanee. Per tutti i musei l’ultimo ingresso è mezzora prima della chiusura.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa