La «moneta della Rete». Quale futuro per i bitcoin?
Lunedì 1 dicembre, alle ore 14, nell'Aula 4 del dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa, in via Cosimo Ridolfi 10, si terrà il seminario «La "moneta della Rete". Quale futuro per i bitcoin?», che avrà come protagoniste Giulia Arangüena, autrice dell'e-book "Bitcoin. L'altra faccia della moneta", e Maria Laura Ruiz, docente di Economia monetaria. L'incontro è promosso dal corso di insegnamento di Diritto dell'Informatica tenuto dalla professoressa Dianora Poletti, da anni attivo presso il dipartimento di Economia e Management e dal corrente anno anche presso il dipartimento di Giurisprudenza, e nasce con l'intento di offrire un contributo alla comprensione del nuovo fenomeno nato dalla filosofia "diffusa" della rete.
La creazione di una "moneta" non avente corso legale, priva di un'autorità di emissione e di un organismo di controllo centrale, generata da software, è di fatto uno dei fenomeni più significativi della rete. Al centro del seminario promosso dalla professoressa Poletti ci saranno i problemi che pone la "criptomoneta" per il diritto e per l'economia. I Bitcoin rappresentano infatti una sorta di moneta senza autorità, passata in un arco di tempo strettissimo dall'impiego nei videogiochi all'acquisto di merce e di servizi in rete, stimato in non meno di 80.000 transazioni giornaliere. Mentre si vanno diffondendo anche in Italia i primi "bancomat" per la conversione degli euro in Bitcoin, la Banca d'Italia ne segnala i rischi di impiego, legati soprattutto al possibile uso illecito, agevolato dall'anonimato.
L’inglese del turismo una finestra sul mondo che cambia
L'uso dell'inglese come lingua franca, l'interazione tra parlanti nativi e non, l'uso dei nuovi media hanno fatto emergere processi di mutamento linguistico che rendono il discorso turistico uno specchio fedele di come i linguaggi evolvono nella rappresentazione della società moderna. All'Università di Pisa l'inglese del turismo è diventato da alcuni anni oggetto di ricerca e venerdì 28 novembre il "tourism discourse" sarà al centro di una giornata di studi che vedrà gli interventi di alcune delle voci più vivaci del panorama scientifico italiano in quest'ambito. L'incontro, organizzato dall'Unità di ricerca sui linguaggi specialistici (UDRILS) del Centro Linguistico di Ateneo, avrà inizio alle ore 9.30 nell'Aula magna di Palazzo Matteucci con i saluti di Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Marcella Bertuccelli, direttore del Centro Linguistico di Ateneo, Elena Carpi, coordinatrice UDRILS, Federico Tognoni, della Fondazione Campus Studi del Mediterraneo.
I lavori saranno aperti da Gloria Cappelli, ricercatrice dell'Università di Pisa e coordinatrice della giornata, che introdurrà gli interventi di Elena Manca dell'Università del Salento, di Sabrina Francesconi dell'Università di Trento, di Stefania Maci dell'Università degli Studi di Bergamo, e di Olga Denti dell'Università di Cagliari. «I linguaggi di specialità sono oggetto di ricerca da oltre trent'anni, ma la specificità del testo turistico è un ambito che ha iniziato ad attrarre l'attenzione della ricerca propriamente linguistica solo di recente – spiega Gloria Cappelli – Il lessico del turismo presenta di fatto tratti che lo rendono un'interessante finestra sui processi linguistici moderni, quelli che sempre più spesso portano alla formazioni di neologismi, stereotipi o culturemi, rendendolo un luogo di innovazione lessicale».
Alcuni esempi? Pensiamo alla parola dream propria dell'inglese generico: nel discorso turistico ha assunto quasi un senso tecnico e la dream destination è diventata un concetto preciso che richiama aspettative diverse da persona a persona. Oppure il reviewer, che ormai incarna il viaggiatore che recensisce tutto su Tripadvisor ed è quasi il cliente da temere. E poi ci sono parole nuove (staycation, blogtour, instatrip) che corrispondono a culture nuove (la vacanza nella propria città, il viaggio a scopo promozionale organizzato con la partecipazione di bloggers, il viaggio documentato tramite instagram) che diventano formule di viaggio proposte dagli stessi tour operator: «Ci sono fenomeni e tendenze di viaggio che dimostrano come la lingua riesce a influenzare e plasmare i flussi turistici – aggiunge Cappelli – Molti stranieri, ad esempio, vengono a cercare in Toscana i lavender fields solo perché molte guide e blog di viaggio hanno creato questa (falsa) aspettativa. Quello che accade è che molti agriturismi si stanno adeguando a ciò che il tourism discourse propone e iniziando a coltivare lavanda per offrire soggiorni immersi nei campi viola".
Il discorso turistico è interessante anche analizzato dal punto di vista dei nuovi media, che con i blog e i social network offrono piattaforme su cui sviluppare le varie interazioni: «È proprio sui nuovi media che il discorso turistico pare conoscere il suo sviluppo più rapido rivelando continui processi di ibridazione di generi, di commistione tra tratti dell'oralità e della scrittura - conclude Cappelli - Questi fenomeni fanno emergere e sviluppare nella nostra società, specialmente nelle generazioni più giovani, una nuova "media literacy", quell'insieme di competenze che permettono di comunicare usando una grande varietà di generi e formati. Una questione sempre più al centro dell'attenzione della comunità scientifica, come testimonia l'inclusione di queste problematiche tra i temi di indagine previsti dal piano di ricerca e innovazione della Comunità Europea "Horizon 2020"».
L’inglese del turismo una finestra sul mondo che cambia
L'uso dell'inglese come lingua franca, l'interazione tra parlanti nativi e non, l'uso dei nuovi media hanno fatto emergere processi di mutamento linguistico che rendono il discorso turistico uno specchio di come i linguaggi evolvono nella rappresentazione della società moderna. All'Università di Pisa l'inglese del turismo è diventato da alcuni anni oggetto di ricerca e venerdì 28 novembre il "tourism discourse" è stato al centro di una giornata di studi che ha visto gli interventi di alcune delle voci più vivaci del panorama scientifico italiano in quest'ambito. L'incontro, organizzato dall'Unità di ricerca sui linguaggi specialistici (UDRILS) del Centro Linguistico di Ateneo, è stato introdotto dai saluti di Mauro Tulli, direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Marcella Bertuccelli, direttore del Centro Linguistico di Ateneo, Elena Carpi, coordinatrice UDRILS, Federico Tognoni, della Fondazione Campus Studi del Mediterraneo.
I lavori sono stati aperti da Gloria Cappelli (nella foto a sinistra), ricercatrice dell'Università di Pisa e coordinatrice della giornata, che ha introdotto gli interventi di Elena Manca dell'Università del Salento, di Sabrina Francesconi dell'Università di Trento, di Stefania Maci dell'Università degli Studi di Bergamo, e di Olga Denti dell'Università di Cagliari. «I linguaggi di specialità sono oggetto di ricerca da oltre trent'anni, ma la specificità del testo turistico è un ambito che ha iniziato ad attrarre l'attenzione della ricerca propriamente linguistica solo di recente – spiega Gloria Cappelli – Il lessico del turismo presenta di fatto tratti che lo rendono un'interessante finestra sui processi linguistici moderni, quelli che sempre più spesso portano alla formazioni di neologismi, stereotipi o culturemi, rendendolo un luogo di innovazione lessicale».
Alcuni esempi? Pensiamo alla parola dream propria dell'inglese generico: nel discorso turistico ha assunto quasi un senso tecnico e la dream destination è diventata un concetto preciso che richiama aspettative diverse da persona a persona. Oppure il reviewer, che ormai incarna il viaggiatore che recensisce tutto su Tripadvisor ed è quasi il cliente da temere. E poi ci sono parole nuove (staycation, blogtour, instatrip) che corrispondono a culture nuove (la vacanza nella propria città, il viaggio a scopo promozionale organizzato con la partecipazione di bloggers, il viaggio documentato tramite instagram) che diventano formule di viaggio proposte dagli stessi tour operator: «Ci sono fenomeni e tendenze di viaggio che dimostrano come la lingua riesce a influenzare e plasmare i flussi turistici – aggiunge Cappelli – Molti stranieri, ad esempio, vengono a cercare in Toscana i lavender fields solo perché molte guide e blog di viaggio hanno creato questa (falsa) aspettativa. Quello che accade è che molti agriturismi si stanno adeguando a ciò che il tourism discourse propone e iniziano a coltivare lavanda per offrire soggiorni immersi nei campi viola".
Il discorso turistico è interessante anche analizzato dal punto di vista dei nuovi media, che con i blog e i social network offrono piattaforme su cui sviluppare le varie interazioni: «È proprio sui nuovi media che il discorso turistico pare conoscere il suo sviluppo più rapido rivelando continui processi di ibridazione di generi, di commistione tra tratti dell'oralità e della scrittura - conclude Cappelli - Questi fenomeni fanno emergere e sviluppare nella nostra società, specialmente nelle generazioni più giovani, una nuova "media literacy", quell'insieme di competenze che permettono di comunicare usando una grande varietà di generi e formats. Una questione sempre più al centro dell'attenzione della comunità scientifica, come testimonia l'inclusione di queste problematiche tra i temi di indagine previsti dal piano di ricerca e innovazione della Comunità Europea "Horizon 2020"».
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Controcampus.it
L'Italia cantata dal sud. Incontro con Otello Profazio
Venerdì 28 novembre alle ore 18:30, presso l'aula magna del Polo Carmignani, Sinistra Per..., in collaborazione con l'Associazione Pisa Folk Festival, organizza, per la seconda edizione dell'Autunno in Folk 2014, la conferenza dal titolo "L'Italia cantata dal sud" .
Parteciperanno Otello Profazio (musicista, cantautore) e Vincenzo Santoro (responsabile dell'ufficio cultura, sport e politiche giovanili dell'ANCI).
Info
Sara Giustini
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Associazione Sante Malatesta
L'Associazione Sante Malatesta, costituita nel Dicembre 1999, fornisce sostegno, anche finanziario, agli studenti stranieri, iscritti alle istituzioni universitarie pisane, provenienti dai Paesi in difficoltà, al fine di favorire il loro inserimento nella vita universitaria e cittadina.
Guarda il video di presentazione
Centro di ascolto
L'Associazione opera mediante un Centro di Ascolto, che riceve gli studenti i mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 19.
Il Centro di Ascolto è situato presso la Parrocchia Universitaria di San Frediano in Piazza San Frediano 5, Pisa.
I principali interventi operativi sono:
- erogazione di contributi per il pagamento di tasse universitarie, per spese di allestimento della tesi, per l'acquisto di materiale didattico;
- opera di tutoraggio, assegnazione di borse di studio e di premi di laurea;
- assistenza per rinnovo di permessi di soggiorno, superamento di disguidi e controversie con strutture pubbliche e rapporti con enti ed istituzioni;
- aiuti per mantenimento (alloggio, mensa) e per spese mediche;
- ricerca di occasionali lavori part-time;
- attività di prima accoglienza nel momento delicatissimo dell'impatto con la realtà nuova;
- concessione di contributi straordinari.
Come iscriversi
Chi desideri contribuire all'impegno dell'Associazione può iscriversi compilando la scheda di adesione (pubblicata nel depliant) versando la quota annuale (70 euro) per bonifico a:
Associazione Sante Malatesta,
Banco Popolare Società Cooperativa, sede di Pisa,
IBAN: IT37 X 05034 14011 000000375619,
oppure per contanti, al Centro di Ascolto (ogni mercoledì ore 16-19).
Le offerte possono essere elargite con le stesse modalità.
Per i dipendenti dell'Università di Pisa è possibile anche il versamento, senza alcuna spesa, mediante trattenuta sullo stipendio (una volta per anno, nel mese di giugno) autorizzata compilando il modulo di adesione.
Sante Malatesta
La dedicazione al Professor Sante Malatesta vuole ricordare un insigne studioso, docente di Elettronica nella facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa e nell'Accademia Navale di Livorno, ma soprattutto protagonista in vita di opere di solidarietà e sostegno dei poveri e degli emarginati che hanno lasciato il segno nella città di Pisa e nell'intera Toscana.
Info e contatti
Giuseppina Barsacchi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.santemalatesta.it
La squadra dell'Ateneo al trofeo 'Masi' per sostenere l'Agbalt
Ci sarà anche l'undici dell'Università di Pisa all'ottava edizione del trofeo "Saverio Masi", l'iniziativa tra sport e solidarietà nata per ricordare l'autista dei Vigili del Fuoco scomparso in un incidente sul lavoro nel novembre del 2006. Al quadrangolare di calcio - che si svolgerà nella mattinata di domenica 30 negli impianti sportivi di "San Cataldo" di Via Di Ruggero, a partire dalle ore 9 - parteciperanno anche le squadre dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato e del Pisa VIP, tra le cui fila giocheranno il sindaco Marco Filippeschi, gli ex calciatori del Pisa, Alessandro Birindelli e Gabriel Raimondi, l'attore Paolo Conticini.
Al di là dei contenuti sportivi e del ricordo di Masi, l'obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per l'Associazione Bambini Ammalati di Leucemia e Tumori (Agbalt), che ha sede alla clinica onco-ematologica pediatrica diretta dal dottor Claudio Favre. Come ha spiegato il capo reparto dei Vigili del fuoco, Luigi Armani, "vogliamo aiutare l'Agbalt ad acquistare macchinari necessari all'associazione, così come abbiamo già fatto lo scorso anno. Di questo ne andiamo orgogliosi".
Durante la manifestazione, accanto al campo sportivo di "San Cataldo" sarà allestita un'area attrezzata dedicata ai bambini, per giocare al mondo dei pompieri: un percorso a ostacoli, una camera a fumo con la simulazione dello spegnimento di un incendio e la discesa della "rapida". Al termine della dimostrazione, sarà preparata una merenda e sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Alla dimostrazione parteciperanno anche i cani della Cinofila, che giocheranno a nascondino con i piccoli, dimostrando la loro abilità.
I 217 allievi dei master del dipartimento di Economia e Management ritirano il diploma
Con una cerimonia che si è tenuta nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi, i 217 allievi dei master del dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa hanno ritirato il diploma finale concludendo il loro percorso di specializzazione in vari settori. La consegna è stata preceduta dai saluti di Paolo Mancarella, prorettore per Didattica, e Luciano Marchi, docente di Economia aziendale. I master del dipartimento sono Auditing e Controllo Interno, Auditing Finanza e Controllo, Bilancio e Amministrazione Aziendale, Economia Aziendale e Management, Finanza e Controllo di Gestione, Marketing Management, Management delle Aziende Sanitarie e MBA Master in Business Administration.
I master hanno un bacino di utenza nazionale e internazionale, con la presenza di un master MBA in lingua inglese a cui partecipano studenti provenienti da oltre 20 paesi. I corsi inoltre rientrano nel programma Inpdap Certificated che prevede borse di studio a copertura totale della quota di iscrizione per studenti meritevoli che rientrano nelle condizioni previste dal bando.
I master, il primo dei quali è giunto alla 17° edizione, si caratterizzano per il consolidato rapporto con le imprese, come testimoniano le sinergie con prestigiose associazioni professionali e il supporto di primarie società industriali e finanziarie, per la qualità della formazione che si realizza con il supporto di metodologie e piattaforme tecnologiche avanzate e che si avvale di contributi provenienti dal mondo accademico e di numerosi interventi di manager e professionisti, per la rete di relazioni che si è costituita negli anni tra gli allievi, e infine, per la vocazione all'internazionalizzazione.
Il master in Auditing e Controllo Interno, primo Master organizzato dall'Ateneo pisano, è l'unico master italiano e il quarto in Europa che è stato inserito dall'Institute of Internal Auditors nel programma IAEP "International Auditing Education Partnership" che costituisce il principale riconoscimento a livello mondiale dei programmi formativi di eccellenza sulle tematiche di internal auditing. Sono prossime le scadenze per le iscrizioni alle nuove edizioni dei master. Per informazioni 050 2216268/434, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.masterdea.it.
Il rapporto tra scienza e pace in un incontro dedicato al matematico Norbert Wiener
Mercoledì 26 novembre 2014, a partire dalle 15.30, la Scuola Normale Superiore con Vis (Virtual Immersions in Science) ospita nella Sala Stemmi un evento speciale dedicato al ricordo del matematico Norbert Wiener, considerato padre della cibernetica. L'evento, intitolato "Wiener's day for peace", è organizzato dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (Cisp) dell'Università di Pisa in occasione del 120° anniversario della nascita del grande studioso, per ricordarne lo spessore scientifico e umano e l'impegno per la pace.
L'incontro, all'insegna dell'interdisciplinarità e della responsabilità etica che costituiscono il lascito di Wiener, vuole essere un'occasione di approfondimento e di riflessione sul legame tra scienze e pace, e aspira ad avviare una più stretta collaborazione con le istituzioni coinvolte nell'organizzazione di questo evento. L'accesso è libero al pubblico fino a esaurimento posti e prevede gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, dei professori Andrea Ferrara (Scuola Normale Superiore, responsabile progetto Vis), Fabio Tarini (Università di Pisa, Cisp), Settimo Termini (Università di Palermo, Dipartimento di matematica e informatica), Pierluigi Barrotta (Università di Pisa, Cisp), Fulvio Ricci (Scuola Normale Superiore), Francesco Mancuso (Università di Pisa, Cisp), Enza Pellecchia (Comitato scientifico Campagna Senzatomica), Paolo Cotta Ramusino (Conferenze Pugwash) e di Leone Montagnini (Biblioteche di Roma) e Diego Latella (CNR-ISTI, USPID ONLUS).
La spin-off Iur.Ap alla finale del concorso «.eu Web Awards»
Si è svolta a Bruxelles lo scorso 19 novembre la finale di ".eu Web Awards", la competizione lanciata da EURid per premiare i migliori siti internet con estensione .eu. Tra i finalisti, a concorrere nella categoria "Laurels" - area Education/Institutional/Pan European ongoing project, c'era anche IUR.AP srl, azienda spin-off dell'Università di Pisa che si occupa di innovazione, formazione e ricerca per le amministrazioni. Il registro europeo EURid, gestore del dominio .eu in Europa, conta oltre 3 milioni di nomi registrati. Sono stati oltre 100 i siti iscritti alle selezioni per le 5 categorie in concorso, con un premio di 5 mila euro per i vincitori.
Fra i 3 finalisti ha vinto il sito di EU Training, affermata realtà per la preparazione a concorsi per l'accesso a istituzioni europee. Per i soci di Iur.Ap è stata comunque un'occasione importante partecipare all'evento tenutosi al Museo di Scienze Naturali di Bruxelles, a cui sono intervenuti ospiti istituzionali come la vicepresidente uscente della Commissione Europea Viviane Reding, ma anche personaggi dello sport come la tennista Flavia Pennetta e dello spettacolo come la cantante Kim Wilde.
"Siamo risultati tra i finalisti assieme ad imprese con fatturati ben superiori al nostro e con ben più forti network di comunicazione – raccontano Francesca Carpita e Marta Simoncini di Iur.Ap – Siamo molto felici di aver partecipato, la cerimonia di premiazione è stata un evento di grande impatto mediatico, abbiamo avuto una grande visibilità di livello europeo. Ringraziamo Eurid per l'ottima organizzazione e il supporto ricevuto, così come il nostro hosting provider Register. Grazie anche all'Università di Pisa e al dipartimento di Scienze Politiche, speriamo di aver dato lustro, nel nostro piccolo, alle istituzioni pisane".
IUR.AP fornisce servizi di formazione e assistenza all'innovazione per le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e ai soggetti pubblici e privati che operano in continuità con le pubbliche amministrazioni, nonché ai soggetti del terzo settore. Il valore aggiunto dell'azienda spin-off dell'Ateneo risiede nella consapevolezza che il processo di innovazione e modernizzazione delle pubbliche amministrazioni non può essere affidato esclusivamente alle richieste e alle competenze di quest'ultime, ma richiede l'intervento ausiliario e mirato di soggetti che siano dotati di una più ampia cognizione delle problematiche legate ai processi di aggiornamento.
IUR.AP sostiene tale processo trasferendo alle pubbliche amministrazioni il sapere "accumulato" nell'università, soddisfacendo la domanda di cambiamento attraverso il trasferimento delle competenze e utilizzando gli strumenti più idonei ad attuare concretamente e correttamente gli obiettivi legislativi. I continui interventi normativi e le trasformazioni del sistema amministrativo, nazionale ed europeo, rendono indispensabile una "formazione continua" dei funzionari e degli operatori anche finalizzata al miglioramento delle performance e del ben-essere organizzativo. Le attività di ricerca, formazione e consulenza sono realizzate da docenti dell'Università di Pisa ed esperti italiani e stranieri sotto la guida di un comitato scientifico presieduto dal professor Fabio Merusi.
Le frontiere delle neuroscienze in psichiatria forense
Si è aperto mercoledì 26 novembre, a Berlino - con una relazione del professor Pietro Pietrini, presidente del corso di laurea in Psicologia clinica dell'Università di Pisa e direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Aoup - il congresso annuale della Società tedesca di psichiatria, psicoterapia e psicosomatica.
Quest'anno il congresso dedica infatti il simposio presidenziale al tema dello studio delle basi cerebrali della violenza e del comportamento criminale. "La scelta della Società tedesca di dedicare a questo tema l'evento principale del congresso dimostra quale rilevanza abbia lo studio della neurobiologia del comportamento violento e antisociale - spiega il professor Pietrini, che è stato un pioniere della ricerca in questo settore ed è considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale - Le implicazioni di questi studi vanno ben al di là della psichiatria e delle neuroscienze, fino ad interessare l'etica e la stessa giurisprudenza. Nel suo famoso saggio, pubblicato a Livorno esattamente 250 anni fa, Cesare Beccaria sosteneva per la prima volta come il fine primo della pena dovesse essere la riabilitazione e la reintegrazione del reo nella società. Le conoscenze neuroscientifiche sul comportamento umano hanno dato nuovo impulso al dibattito su quanto il criminale sia 'cattivo per scelta' o sia invece 'cattivo perché malato', quello che gli studiosi anglosassoni con un gioco di parole definiscono 'Bad or Mad'. Il professor Pietrini è tra i soci fondatori della Società italiana di NeuroEtica, nata lo scorso anno proprio per promuovere il confronto su questi temi tra studiosi delle diverse discipline.