Dipartimento di Chimica e chimica industriale
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Dipartimento di Biologia
Via Luca Ghini, 13 - Pisa
Archivio fotografico di ateneo
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L'Ateneo in cifre
Strutture didattiche scientifiche e di servizio
dipartimenti: 20
biblioteche: 17
musei e collezioni: 13
Numero di corsi
corsi di laurea di I livello: 59
corsi di laurea di II livello: 73
corsi di laurea a ciclo unico: 9
corsi dottorato: 25
scuole di specializzazione: 49
master: 67
Immatricolati e iscritti a.a. 2023/2024
Dati rilevati al 31 dicembre 2023
Immatricolati: 8.799
Iscritti al 1° anno Specialistiche/Magistrali: 2.693
Iscritti ai corsi di laurea: 45.794
Iscritti ai corsi di dottorato: 1104
Iscritti ai master di primo livello: 260
Iscritti ai master di secondo livello: 456
Iscritti alle scuole di specializzazione: 122
Laureati, diplomati e dottorati nel 2023
laureati: 7050
dottori di ricerca: 242
diplomati alle scuole di specializzazione: 232
diplomati ai master di primo livello: 570
diplomati ai master di secondo livello: 663
Personale docente e tecnico-amministrativo
Dati rilevati al 31 dicembre 2023
personale docente: 1.724
personale tecnico amministrativo: 1.561
Storia dell'Università
La nascita ufficiale dell'Università di Pisa risale al 3 settembre 1343 quando Papa Clemente VI, con la bolla "In supremae dignitatis" emessa a Villanova presso Avignone, concesse allo Studio Pisano il riconoscimento di Studio Generale dotato degli insegnamenti di teologia, diritto canonico e civile, medicina "et qualibet alia licita facultate". Nel 1355 seguì il diploma di riconoscimento dell'imperatore Carlo IV.
I primi decenni di vita dello Studio non furono certamente facili anche per le gravi difficoltà economiche, legate alle vicende politiche e sociali della città, passata sotto i Visconti nel 1399 e conquistata dalla Repubblica di Firenze nel 1406. Nel 1449 l'Università finì addirittura per essere chiusa. Tra la fine del Quattrocento e per tutto il secolo successivo, l'Ateneo conobbe fasi alterne di crisi e di espansione sempre connesse ai fatti politici toscani.
Fu Lorenzo de' Medici a volere la ricostituzione dello Studio Pisano che riaprì nel 1473. In questo periodo l'Ateneo non aveva una sede ufficiale e le lezioni venivano svolte nelle case degli insegnanti e nelle chiese, fino a quando, di fronte al costante aumento degli studenti Lorenzo il Magnifico ordinò la costruzione, nella Piazza del Grano, di un edificio ad hoc, il futuro Palazzo della Sapienza.. Ma dopo lo spostamento a Firenze dell'Ateneo nel 1497 a seguito della ribellione di Pisa contro la città fiorentina, la riapertura dell'Università a Pisa avvenne solo nel 1543 grazie al duca Cosimo I dei Medici. E' di questo periodo l'istituzione di una Cattedra dei "Semplici" (Botanica) che fu ricoperta dal Luca Ghini, fondatore dell'Orto botanico. Nel 1589, per tre anni prima di trasferirsi a Padova, Galileo Galilei fu docente di Matematica dell'Ateneo dopo esserne stato studente . la sua iscrizione all'Università di Pisa risale all'incirca al 1580.
Nei secoli successivi l'Ateneo subì gli effetti della decadenza del Granducato dei Medici, per poi riprendersi sotto la dinastia dei Lorena, che portarono a termine la costruzione della Specola, svilupparono l'Orto Botanico e il Museo di Scienze naturali e istituirono nuove cattedre, tra cui Fisica sperimentale e chimica.
Negli anni successivi non vi furono sostanziali cambiamenti fino all'annessione della Toscana all'impero napoleonico che portò alla trasformazione dello Studio in Accademia imperiale, succursale dell'Università di Parigi. Vennero istituite cinque Facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Scienze e Lettere) e furono introdotti gli esami di profitto, le tesi di laurea e i diversi titoli di studio. L'eredità napoleonica non venne completamente annullata dalla Restaurazione di Ferdinando III, anche se si tornò agli antichi collegi docenti di Teologia, Giurisprudenza e Medicina. Al modello napoleonico fece riferimento anche l'operato di Leopoldo II, che tra il 1824-1838 cercò di potenziare i laboratori di ricerca e il perfezionamento all'estero dei ricercatori. Fu grazie a un suo sussidio che Ippolito Rosellini partecipò alle spedizioni archeologiche in Egitto con Champollion.
Nel 1839 Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani a cui parteciparono oltre 400 studiosi nelle varie discipline e si propose alla comunità nazionale come luogo di grande apertura intellettuale e politica. Proprio in questo periodo l'Ateneo fu al centro di un'importantissima riforma, voluta dal nuovo Provveditore Gaetano Giorgini, che portò a sei le Facoltà: Teologia, Giuirisprudenza, Lettere, Medicina, Matematica e Scienze naturali. I circa 600 studenti iscritti, di cui un centinaio stranieri, potevano usufruire di un'offerta didattica di una cinquantina di insegnamenti articolati in 9 corsi di laurea o di licenza. Inoltre furono chiamati insegnanti molto noti, tra di cui alcuni esuli politici, per insegnare materie nuove. In particolare venne istituita la nuova cattedra di Agraria e Pastorizia affidata a Cosimo Ridolfi.
In questi anni l'Università fu pervasa da ideali liberali e patriottici che trovarono la loro massima espressione nella partecipazione di un battaglione universitario, formato da docenti e studenti, nella famosa battaglia di Curtatone e Montanara nel 1848.
Con l'avvento dello Stato Italiano, la legge 31 luglio 1862 riconobbe l'Ateneo pisano come una delle sei Università primarie nazionali, insieme a Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo. Nel 1873 venne soppressa la Facoltà di Teologia. Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento insegnarono a Pisa eminenti docenti tra cui i giuristi Francesco Carrara e Francesco Buonamici, i filologi Domenico Comparetti e Giovanni D'Ancona, gli storici Pasquale Villari, Gioacchino Volpe e Luigi Russo, il filosofo Giovanni Gentile, l'economista Giuseppe Toniolo, i matematici Ulisse Dini e Antonio Pacinotti.
In epoca post-unitaria l'Ateneo si aprì alle donne e nel 1891 Cornelia Fabri di Ravenna conseguì la prima laurea, in Matematica.
L'Università di Pisa fu riconosciuta come Ateneo di rango anche dalla riforma Gentile nel 1923. Nel corso del Novecento l'Ateneo ha continuato ad accrescersi, e sono state istituite le facoltà di Ingegneria e Farmacia e dopo la seconda guerra mondiale le Facoltà di Economia e Commercio, Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche. Nel 1969 a Pisa è nato il primo corso di laurea in informatica e nel 1983 il primo corso di dottorato in informatica.
Con l'avvento della legge 9 maggio 1989 n. 168, è stata riconosciuta l'autonomia universitaria (normativa, amministrativa, finanziaria e didattica) e l'Università di Pisa ha adottato un proprio Statuto e propri Regolamenti.
A seguito della Riforma Gelmini l'Ateneo Pisano sta vivendo un periodo di profondo cambiamento, a cominciare dall'adozione del nuovo Statuto e dal nuovo assetto che ha visto la nascita di venti nuove strutture Dipartimentali.
Rosalba Tognetti - Prorettore per gli studenti e il diritto allo studio
Ricercatrice nel settore della Clinica Medica Veterinaria
Dipartimento di Clinica Veterinaria
Facoltà di Medicina Veterinaria
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Nata a Pisa il 17 Aprile 1960, Rosalba Tognetti si è laureata in Medicina Veterinaria nel 1988, ha conseguito il dottorato di ricerca in Patologia Ambientale Veterinaria nel 1993 e la specializzazione in Malattie dei Piccoli Animali nel 1994. Ha trascorso un periodo presso la School of Public Health dell'Università di California a Berkeley nel 1992, svolgendo studi sui marcatori biologici per la prevenzione del rischio ambientale.
Attualmente, la professoressa Tognetti è ricercatrice al Dipartimento di Clinica Veterinaria, dove svolge attività didattica e di ricerca nel settore di Clinica Medica Veterinaria e, in particolare, nel campo dell'allergologia e dermatologia veterinaria.
La professoressa Tognetti è referente di area per il tirocinio finale del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria ed è impegnata nelle attività organizzative e gestionali dell'Ospedale Didattico Veterinario. È stata membro del Comitato Pari Opportunità di Ateneo e rappresentante dei ricercatori in Consiglio d'Amministrazione.
Gino Santoro - Prorettore per l'organizzazione dell'ateneo - gestione personale
Professore associato di Medicina Interna
Dipartimento di Medicina Interna
Facoltà di Medicina e Chirurgia
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Nato a Spezzano Piccolo (Cosenza) il 15/11/1945 è dal 1985 professore associato di Medicina Interna. Membro del CDA dell'Università di Pisa dal 1995 al 2003, è stato membro del senato accademico dal 2006 al 2010. È direttore della scuola di specializzazione in Medicina dello Sport e responsabile dell' UO semplice di Medicina dello Sport dell'AOU. È presidente del consiglio aggregato del corso di studi in "Scienze Motorie" e "Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate" .
La sua attività di ricerca è rivolta a tematiche inerenti all'esercizio fisico e all'attività sportiva. Le linee principali riguardano lo studio dello stress ossidativo e degli effetti dell'esercizio fisico sui sistemi endogeni di scavenging dei radicali liberi dell'ossigeno, lo sviluppo delle nuove tecniche ultrasonografiche nella valutazione degli effetti dell'attività fisica sul "Cuore d'Atleta" e lo studio degli effetti di diversi protocolli di sul metabolismo glucidico e lipidico. I più recenti studi riguardano la valutazione mediante fMRI dell'attività fisica sulle funzioni cognitive in soggetti anziani. È autore di oltre 100 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali.
Sandro Paci - Prorettore per l'edilizia
Professore associato di Impianti Nucleari
Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione
Facoltà di Ingegneria
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Nato a Viareggio (Lucca) il 20 Marzo del 1957, Sandro Paci si è laureato in Ingegneria Nucleare nel 1982 e ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1986. Professore associato di Impianti Nucleari al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione, è presidente del Corso di Laurea Integrato in Ingegneria Nucleare e della Sicurezza e membro della Giunta del Dipartimento.
Gli studi del professor Paci sono relativi alla sicurezza degli impianti nucleari e alla determinazione del termine di sorgente radioattivo verso l'ambiente. È stato responsabile di alcuni contratti comunitari e, nell'ambito del VII Programma Quadro dell'Unione Europea, è responsabile del Working Package "Excellence Spreading" del Network SARNET2, formato da 42 istituzioni e industrie europee, relativo allo studio della fenomenologia degli incidenti severi e uno degli otto membri del Management Team. Dal 2007 è Consult Independent Expert per la World Nuclear Association.
Il professor Paci è inoltre responsabile di una serie di contratti con ENEA Frascati nell'ambito dei programmi di ricerca sulla fusione nucleare ed è autore di più di cento pubblicazioni su riviste e conferenze.
Paolo Mancarella - Prorettore per la didattica
Professore ordinario di Informatica
Dipartimento di Informatica
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
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Nato a Gallarate (Varese), l' 8 Novembre 1959, Paolo Mancarella si è laureato a Pisa in Scienze dell'Informazione nel 1982 e ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Informatica nel 1988. È professore ordinario al Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa.
Nel quadriennio 2006-2010 il professor Mancarella è stato Vice Preside della Facoltà di Scienze. Dal febbraio 2000 è Delegato del Rettore per la disabilità e coordina il servizio disabili dell'ateneo pisano. Nel dicembre 2009 è stato eletto Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria Delegati Disabilità. Nel 1988-1989 è stato visiting researcher presso l'Imperial College di Londra.
Gli interessi di ricerca del professor Mancarella includono rappresentazione della conoscenza e ragionamento automatico, agenti e sistemi multi-agente, logica computazionale e programmazione logica abduttiva, tecnologie assistive. È stato responsabile scientifico per l'Università di Pisa di progetti di ricerca finanziati dalla comunità europea. Nel 2009-2010 ha coordinato un progetto finanziato dal MIUR per lo sviluppo di un sistema di predizione della scrittura per persone disabili. La sua attività di ricerca ha dato origine a numerose pubblicazioni scientifiche su riviste e conferenze internazionali.
Marco E. L. Guidi - Prorettore per la comunicazione e la promozione dell'internazionalizzazione
Professore ordinario di Storia del pensiero economico
Dipartimento di Economia e Management
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Nato a Lucca il 23 luglio 1958, Marco Guidi è dal 2002 professore ordinario di Storia del pensiero economico. Ha conseguito il dottorato presso l'Università di Torino e ha in seguito insegnato nelle Università di Teramo e Brescia. È stato visiting professor in varie università, tra le quali l'Ecole Normale Supérieure de Fontenay-St Cloud, l'Université de Lille 1, l'Université de Paris 1-Panthéon-Sorbonne, l'Université Lumière Lyon 2, la Tokyo Metropolitan University e laYokohama National University. È stato inoltre relatore in diversi dottorati europei (Paris I, Amiens, Lausanne).
È attualmente membro dell'Editorial board di The European Journal for the History of Economic Thought, di Œconomia – History/Methodology/Philosophy della Revue d'études benthamiennes e di Storia e Politica e membro dell'Advisory Board di di Accounting, Economics and Law – A Convivium. È redattore-capo di Il Pensiero economico italiano. È stato nel recente passato chair dell'ISUS (International Society for Utilitarian Studies) e segretario dell'AISPE (Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico).
I suoi interessi di ricerca spaziano dalla storia del pensiero economico italiano ed europeo alla metodologia, ai rapporti tra etica, politica ed economia, con particolare riferimento all'utilitarismo classico, e ai problemi di economia dell'informazione. Attualmente sta conducendo ricerche sui rapporti tra economia e scienza della legislazione nel pensiero di Jeremy Bentham, nonché sulla circolazione internazionale delle idee economiche attraverso le traduzioni, in questo secondo caso nell'ambito di un progetto finanziato dall'Unione Europea di cui è coordinatore.