Premio Viareggio EuropaCinema 2011 dell'Università di Pisa
"The Mill and the Cross" ha vinto il premio Viareggio EuropaCinema 2011 dell'Università di Pisa. La pellicola diretta dal regista polacco Lech Majewski ha ricevuto il riconoscimento venerdì 14 ottobre durante una cerimonia che si è svolta al cinema Eden di Viareggio. A salire sul palco in rappresentanza dell'Ateneo pisano c'erano Maria Antonella Galanti, prorettore per i rapporti con il territorio, Maurizio Alfonso Iacono, preside della Facoltà di lettere e Lorenzo Cuccu, docente emerito a Pisa e responsabile dei rapporti fra festival e università italiane.
"The Mill and the Cross è un capolavoro", recita la motivazione del premio. "L'intera struttura del film – continua poi - è in perfetto equilibrio tra organicità e pathos e tutte le sue componenti (dall'interpretazione ai costumi alla scenografia, dal montaggio ai vari aspetti dell'edizione) interagiscono in un unicum che ne fa una mirabile opera d'arte. The Mill and the Cross è impostato, infatti, sull'idea geniale di fare della celeberrima visione del quadro di Pietre Brueghel, La salita al Calvario, nel suo totale e nei suoi dettagli, il fulcro paesaggistico e il centro dell'azione e della storia, oltre che lo spunto per le intense riflessioni e per i monologhi dei personaggi protagonisti che lo animano. Partendo da questi presupposti, The Mill and the Cross si innalza alle vette della "bella forma" e raggiunge intensità di contenuti drammaturgici che lasciano senza fiato".
Le idee d'impresa nascono all'Università
Trasferire le informazioni delle tac e delle risonanze magnetiche per pianificare e per simulare interventi chirurgici; costruire battelli eco-compatibili; produrre attuatori robotici innovativi; offrire soluzioni per indagini con strumenti di tipo neuro scientifico. È stata una cerimonia che ha avuto come protagoniste le idee dei giovani dottorandi e laureati dell'Università di Pisa quella dell'ultima edizione della "Start Cup Toscana 2011", che si è svolta nella giornata del 17 ottobre alla Scuola Superiore Sant'Anna, e che ha assegnato il primo e il terzo premio agli "scienziati-imprenditori" che si sono formati nel nostro Ateneo. Tra i sei finalisti erano ben quattro i progetti presentati dai dottorandi dell'Università di Pisa per concorrere al gran premio delle idee e delle imprese innovative promosso dalla Scuola Sant'Anna, frutto della collaborazione dei prorettori e dei delegati al Trasferimento tecnologico delle università toscane.
Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la E-sPres 3D, un'impresa nata nei laboratori di EndoCAS, il Centro di eccellenza per la chirurgia assistita al calcolatore diretto a Cisanello dal professor Franco Mosca. Il team imprenditoriale, formato da tre ingegneri informatici e biomedici – Vincenzo Ferrari, Marina Carbone e Sara Condino - e personale medico di alto profilo – Paolo Parchi, Carla Cappelli e il professor Mauro Ferrari. L'impresa, nata - ha sviluppato un sistema per il trasferimento delle informazioni contenute nelle immagini diagnostiche volumetriche (TAC e Risonanza Magnetica) in servizi di alto profilo tecnologico per la pianificazione, la simulazione e l'esecuzione degli interventi chirurgici. Tra questi anche la costruzione di modelli 3D virtuali di vari distretti anatomici e repliche in materiali plastici delle strutture anatomiche per la simulazione di fasi dell'intervento. Alcune tecnologie innovative messe a punto dal gruppo di ricerca sono state brevettate dall'Università di Pisa.
Terzi sono arrivati i ragazzi di CJAerospace, una società che ha presentato l'idea di costruire battelli eco-compatibili di nuova generazione, dotati di doppia propulsione elettrica azimutale innovativa e di moderni scafi a minima generazione d'onda. Il team imprenditoriale è composto da ingegneri aerospaziali laureati e dottorati all'Università di Pisa – John Scanu, Claudio Bottoni, Salvatore Eliano - con esperienza di quasi un decennio nella nautica da diporto e da lavoro e da un tecnico elettronico, Salvatore Balestrino, con esperienza negli impianti propulsivi. Hanno invece ricevuto una menzione speciale l'azienda spin-off del Centro interdipartimentale di ricerca "E. Piaggio" QBrobotics Srl, presentata da Manolo Garabini, che produce attuatori Natural Motion per applicazioni nell'ambito della robotica, e la MoMiLab, presentata da Nevio Dubbini, che effettua indagini di marketing con strumenti di tipo neuro scientifico.
Tutti i dottorandi coinvolti in queste start up hanno seguito il PHD Plus, il percorso formativo dedicato alla diffusione dello spirito imprenditoriale nei dottorandi promosso dall'Università di Pisa nell'ultimo semestre e che si è concluso poche settimane fa. "I risultati ottenuti dai nostri laureati dimostrano ancora una volta come la ricerca condotta all'Università di Pisa sia innovativa e particolarmente vicina al mercato", ha commentato Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione.
La competizione di idee d'impresa scaturite dalla ricerca o a elevato contenuto innovativo ha ottenuto quest'anno un'ampia partecipazione: sono 59 le proposte pervenute nella prima fase della gara, durante la quale sono state presentate le idee di impresa, mentre 33 hanno completato la partecipazione con l'invio del business plan. Le idee premiate dalla "Start Cup Toscana 2011" accederanno ora alla finalissima del PNI di Torino, il Premio Nazionale per l'Innovazione sponsorizzato da Telecom Italia e da Working Capital, la cui finale si terrà il 18 novembre: qualora dovessero risultare vincitrici, potrebbero aggiudicarsi uno dei quattro premi da 100.000 euro ciascuno (suddivisi fra le seguenti aree tematiche: "Green", "Internet, web e ICT", "Sociali innovation" e "Bio&nano"). Sono previsti ulteriori premi fino a un valore di 2,5 milioni di euro, grazie anche al contributo di Quantica, che individuerà realtà d'eccellenza su cui indirizzare ulteriori investimenti.
La premiazione ha visto la partecipazione del presidente della Scuola Superiore Sant'Anna, Riccardo Varaldo, e del vice direttore, Pierdomenico Perata, dei delegati al trasferimento tecnologico delle Università toscane - Andrea Piccaluga della Scuola Superiore Sant'Anna, Paolo Ferragina dell'Università di Pisa, Marco Bellandi dell'Università di Firenze, Lorenzo Zanni dell'Università di Siena, Stefano Marmi della Scuola Normale Superiore - i quali hanno riassunto le principali iniziative a sostegno della imprenditorialità e della valorizzazione della ricerca sviluppate dalle rispettive istituzioni e nell'ambito del Network regionale degli Uffici di Trasferimento Tecnologico delle Università toscane ILONOVA. Inoltre è intervenuto Marco Masi, il dirigente dell'area ricerca della Regione Toscana, che ha contribuito a patrocinare i premi per le tre idee e imprese vincitrici: 2mila euro al terzo classificato, 3mila per il secondo, 5mila per il primo.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Unità Toscana
QN
PisaNotizie.it
TirrenoPisa.it
TG:
Nozze d’oro e d’argento con l’Università
Più di 600 premiati e circa 1.500 presenti complessivi sono stati i protagonisti al Palazzo dei Congressi della festa delle "Nozze d'oro e d'argento con la laurea", la manifestazione dell'Università di Pisa che, con oltre mezzo secolo di vita alle spalle, rappresenta un unicum nel panorama accademico italiano. E la mattinata è stata davvero unica anche per le emozioni forti che, di volta in volta, hanno ravvivato la sala, perché, come ha ricordato il rettore Massimo Augello nel suo intervento introduttivo, "questo evento più di tutti fa emergere ed esalta l'orgoglio di far parte della nostra comunità".
È il caso di Silvia Mazzuoli che, accompagnata dalla figlia, ha ritirato il riconoscimento dei 50 anni dalla laurea per conto della madre Lucietta Bologna, impossibilitata a partecipare perché gravemente malata. "Era un suo desiderio – racconta la signora Silvia, che è originaria di Sarzana, ma vive a Firenze – anche per sottolineare la linea di continuità che esiste tra lei e me. Entrambe, infatti, siamo laureate in Letteratura greca".
È il caso anche di Renata e Cesara Roffi, due sorelle livornesi nate a 13 mesi di distanza l'una dall'altra, che si sono laureate nello stesso anno accademico e nella stessa facoltà di Lingue e letterature straniere. "Renata – spiega la minore – si è specializzata in francese, io in tedesco. A parte questa differenza, anche dopo la laurea abbiamo seguito un percorso parallelo, insegnando per molti anni nelle scuole medie di diverse città toscane e finendo la carriera nella nostra città natale". Nel loro caso, i ricordi del periodo di studio sono legati "alla festa delle matricole, alla goliardia di noi, ragazze e ragazzi, che viaggiavamo da Livorno a Pisa e alle lezioni saltate per andare a farebaldoria insieme agli amici".
Non passa inosservato Andrea Carradori, originario di Camerino, che si affaccia nell'Auditorium con moglie e tre bimbi. "Conservo un ricordo eccezionale degli anni di studio a Pisa e soprattutto delle persone straordinarie con cui sono venuto in contatto – dice Andrea, che si è laureato in Scienze dell'informazione nel 1986 – e per questo ho voluto portare tutta la famiglia a seguire l'itinerario della mia memoria: la Fascetti, via Santa Maria, dove allora si tenevano molte lezioni, la mensa". Un'esperienza particolarmente felice, la sua, anche sotto il profilo professionale. "Ho preparato la tesi all'Olivetti come borsista – continua – e lì sono stato assunto il giorno dopo la laurea. Poi ho cambiato, lavorando come ispettore alla Banca d'Italia e come vicedirettore in una banca delle mie zone, ma sempre traendo giovamento dalla formazione logica e dalla capacità di analisi che avevo acquisito in questa Università".
Andrea è uno dei tanti premiati che sono riusciti a raggiungere grandi soddisfazioni professionali. Tra i laureati dell'anno accademico 1985-1986 e quelli del 1960-1961 ci sono, infatti, diverse personalità che illustrano al meglio l'eccellenza che da sempre contraddistingue l'Ateneo Pisano nei diversi settori disciplinari. Per esempio, per quanto riguarda i 25 anni dalla laurea, Concita De Gregorio, una delle poche donne ad aver raggiunto la direzione di un importante quotidiano nazionale, e l'ingegnere Luca Marmorini, da alcuni anni direttore motori ed elettronica della Scuderia Ferrari di Formula 1.
Tra i laureati pisani di 50 anni fa ci sono tre fra i più acuti e raffinati studiosi che possa vantare il panorama culturale e scientifico italiano: il filosofo Remo Bodei, lo storico Carlo Ginzburg e l'economista Umberto Bertini. Il filo che lega quest'ultimo all'Università di Pisa non si è mai interrotto: "Il mio rapporto con l'Ateneo – conferma il professor Bertini, decano degli aziendalisti italiani – data dal 1956 e continua anche ora, poiché, pur in pensione da alcuni mesi, sono stato chiamato a presiedere il Nucleo di valutazione. L'Università di Pisa costituisce una parte fondamentale della mia vita, così come sono orgoglioso di aver contribuito a costruire una pagina della storia secolare di questa istituzione".
Tra tante presenze, illustri e meno illustri, il rettore ha voluto ricordare anche un'assenza. "A festeggiare oggi con noi - ha detto - avrebbe dovuto esserci anche il grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani, scomparso alcuni anni fa, che a Pisa si era laureato in Giurisprudenza nel 1961, nell'allora Collegio medico-giuridico, prima di intraprendere una carriera eccezionale come corrispondente dall'Asia per le principali testate nazionali e internazionali".
Pablo Picasso in mostra a Palazzo Blu
Dal 15 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012, Palazzo Blu ospita la terza grande mostra del ciclo, avviato nel 2009 dalla Fondazione Palazzo BLU di Pisa, dedicato ai grandi maestri del Novecento, le cui radici culturali affondano sulle sponde del Mediterraneo. Curata da Claudia Beltramo Ceppi, organizzata da Giunti Arte mostre e musei, promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, il patrocinio dell'Ambasciata di Spagna in Italia e del Comune di Pisa, la mostra presenta 270 opere – tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri, tapisserie – e si propone di rinnovare il successo di critica e soprattutto di pubblico delle due mostre precedenti, apprezzate complessivamente da oltre 170.000 visitatori.
Il titolo dell'iniziativa – Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso – richiama una frase che, come ricorda Françoise Gilot, pittrice francese, nonché sua compagna e musa, il grande artista disse alla madre, dimostrando la consapevolezza e volontà precoce di sovvertire tutti gli schemi di pittura, scultura e grafica. Di fronte all'impossibilità di descrivere i vari aspetti della camaleontica arte di Picasso, l'esposizione – frutto dell'intensa collaborazione con il Museo Picasso di Barcellona e il Museo Picasso di Antibes – ne ripercorre alcuni momenti. In particolare, vengono messi in risalto i passaggi effettuati dall'artista catalano nello smantellare ogni coerenza e armonia prestabilita dell'immagine che, senza mai addentrarsi nel mondo dell'astrazione, lo condurrà a quella completa rottura formale, tipica del suo linguaggio.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni che corrispondono ad altrettanti temi, fondamentali per capire la poetica figurativa di Picasso. Dalla natura all'arte analizza come, fin dai primi anni della sua attività, Picasso riesca a trasformare i soggetti dei suoi lavori in stereotipi della pittura contemporanea. A tal proposito, vengono presentati alcuni archetipi dell'opera picassiana come il celeberrimo Le Repas frugal (Il Pasto frugale, 1904), che descrive una realtà di povertà e di miseria, caratteristica del suo periodo blu.
La scoperta dell'Art nègre, che Picasso studia attentamente per la capacità degli artisti primitivi di raffigurare la tensione delle emozioni, conduce alla realizzazione di uno dei capolavori del XX secolo, le Demoiselles d'Avignon, di cui si espone un raro studio preparatorio per la figura centrale. A seguire, la serie di 16 lastre dei Toros in cui Picasso, partendo da una lettura molto prossima alla realtà, giunge alla sua sintesi più estrema. In questo caso, l'animale archetipo della cosmogonia picassiana, inizialmente, viene raffigurato in modo realistico, per giungere a una forma essenziale che molto ricorda i graffiti preistorici di Altamura. Lo stesso procedimento si può osservare nell'altrettanto rara serie delle due Donne nude con sfondo di tendaggi e in quelle di grandi e coloratissimi ritratti di Jacqueline, sua seconda moglie e ultimo amore della sua vita.
La rivoluzione spagnola, il bombardamento di Guernica, la seconda guerra mondiale costituirono per Picasso l'esperienza di una tragedia senza ritorno. La sezione dal titolo Intorno a Guernica ruota attorno ai temi della morte, del dolore della guerra, della disperazione dei vivi, tutti presenti nell'omonimo dipinto del Reina Sofia di Madrid. Utilizzando una tavolozza in cui il colore sembra scomparire per lasciare spazio solo – proprio come in Guernica – a un luttuoso bianco e nero, si allineano le diverse testimonianze di questo periodo.
Tra queste, la serie Sogno e menzogna di Franco, realizzata inizialmente per raccogliere fondi per combattere la dittatura, o le grandi tavole dei Poèmes et Lithographies, in cui Picasso si fa illustratore di se stesso, componendo immagini di grande forza drammatica con i manoscritti dei suoi poemi che descrivono il dolore, ma anche il senso di inadeguatezza e di banalità della guerra. Uno dei fulcri della mostra è la raccolta della Suite Vollard, costituita da 100 fogli, a cui Picasso si dedicherà per otto anni, qui eccezionalmente esposta in forma completa intorno alla terribile e angosciosa scena della Minotauromachia che esprime forse nel modo più profondo le emozioni dell'artista di fronte alla moderna tragedia della guerra, raffigurata nell'immagine mitica del mostro metà animale e metà uomo.
Vengono inoltre proposte le tavole dello Chant des morts, nelle quali Picasso sembra ritrovare il colore e adottare una calligrafia rosso sangue che accompagna per 125 fogli l'elegante scrittura autografa delle poesie del poeta Reverdy. Il mito delle metamorfosi e l'immagine erotica della donna e del toro come simboli della potenza creativa dell'artista costituiscono altri due archetipi dell'opera di Picasso e il tema della terza sezione: ne sono esempi un grande paesaggio del 1933, il famoso dipinto del Fauno proveniente dal museo di Antibes, i ritratti di Jacqueline e la serie di dipinti e disegni de Il pittore e la modella.
Inoltre, viene esposta una raccolta di 59 linogravure a colori, provenienti dal Museo Picasso di Barcellona, attraverso le quali è possibile ricostruire nel dettaglio il procedimento dell'artista che, partendo da una raffigurazione realistica del viso di Jacqueline, si farà trascinare dalla sua furia iconoclasta, ritoccando giorno dopo giorno la morbida materia del linoleum fino a trasformarla in alcuni dei ritratti più inquietanti e tipici della sua poetica.
La mostra si avvale del contributo di Add (marchio italiano leader nella produzione di piumini d'oca ultra leggeri), del supporto tecnico di UniCredit, media partner Salmoiraghi & Viganò, Coop, Aeroporto Galileo Galilei Pisa. Accompagna la mostra un catalogo GAmm Giunti.
(Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche)
Il presidente Napolitano inaugura l'anno accademico 2011-2012
L'Università di Pisa inaugurerà l'anno accademico 2011/2012, il 668° dalla sua fondazione, giovedì 20 ottobre 2011 alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il rettore Massimo Augello pronuncerà infatti la dichiarazione ufficiale di apertura dei corsi in occasione del convegno su "Mazzini e la democrazia", programmato nell'Aula Magna Nuova della Sapienza alle ore 11,30. L'evento sarà trasmesso in diretta su due maxi schermi nell'Aula Magna del Polo Fibonacci (via Buonarroti 4) e nell'Aula Magna del Polo Carmignani (p.zza dei Cavalieri).
Oltre al capo dello Stato e al rettore, parteciperanno al convegno il sindaco Marco Filippeschi, il presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, e il professor Salvo Mastellone, docente emerito dell'Università di Firenze e tra i massimi studiosi del pensiero e dell'azione di Giuseppe Mazzini.
L'Ateneo pisano ha voluto inaugurare l'anno accademico in occasione della giornata pisana del presidente Napolitano - che prima della cerimonia in Sapienza visiterà la Domus Mazziniana appena restaurata e renderà omaggio alla statua di Giuseppe Garibaldi - quale solenne riconoscimento per la figura del capo dello Stato e per l'alto magistero svolto in tante città italiane per festeggiare il 150° anniversario della fondazione dello Stato nazionale. Partendo il 5 maggio del 2010 da Quarto e il successivo 11 da Marsala, per ricordare le tappe dello sbarco in Sicilia dei Mille di Giuseppe Garibaldi, il presidente della Repubblica ha percorso un lungo e impegnativo itinerario nei "luoghi della memoria", simbolo del Risorgimento e dell'Unità d'Italia. Lo ha fatto con l'obiettivo di celebrare la nascita dell'Italia unita, ma anche, e forse soprattutto, con quello di trarre dalle nostre radici nuova linfa per affrontare con spirito unitario e fiducia il futuro. Come ha precisato lo stesso presidente in occasione del discorso del 17 marzo in Parlamento, celebrativo del 150 ° anniversario, "la memoria degli eventi che condussero alla nascita dello Stato nazionale unitario e la riflessione sul lungo percorso successivamente compiuto, possono risultare preziose nella difficile fase che l'Italia sta attraversando... Possono risultare preziose per suscitare le risposte collettive di cui c'è più bisogno: orgoglio e fiducia; coscienza critica dei problemi rimasti irrisolti e delle nuove sfide da affrontare; senso della missione e dell'unità nazionale".
In questo contesto, l'inaugurazione dell'anno accademico sarà anche un'occasione per ricordare in modo solenne la tradizione risorgimentale dell'Università di Pisa e l'apporto che studenti e docenti dell'Ateneo dettero al processo di unificazione nazionale. Al centro dell'interesse non ci sarà solo l'episodio di Curtatone e Montanara del maggio 1848, quando 389 degli allora 621 studenti iscritti e 28 dei 66 professori dell'Ateneo partirono volontari per distinguersi in una delle battaglie memorabili del Risorgimento, ottenendo con il loro comportamento eroico la medaglia d'oro al valor militare. Qualche anno prima, nel 1839, Pisa ospitò il Primo congresso degli scienziati italiani, un appuntamento di grande rilievo culturale e politico che mise a confronto oltre 700 studiosi dei diversi Stati della Penisola e che sviluppò il primo tentativo di affrontare in un'ottica nazionale questioni decisive per lo sviluppo futuro dell'Italia. All'indomani della nascita del regno d'Italia, con la legge del luglio 1862, l'Università di Pisa fu inserita tra le sei primarie a livello nazionale, insieme a quelle di Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo.
La registrazione della cerimonia
Scarica il file della registrazione della cerimonia (740 MB)
Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino (20 ottobre)
Repubblica Firenze (20 ottobre)
Fine settimana al Museo della grafica con visite guidate alla mostra da “Corot a Renoir”
Continuano le visite guidate alla mostra "Da Corot a Renoir. Incisioni francesi dell'Ottocento" ospitata nelle sale del Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi. Sabato 15 ottobre, alle ore 15.30, e domenica 6 novembre, alle ore 16.00, sarà possibile partecipare alle visite guidate tenute dagli operatori della sezione didattica del Museo della Grafica al solo costo del biglietto d'ingresso, con prenotazione obbligatoria ai numeri 050 2216060-063-066, oppure tramite e-mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La mostra, attraverso opere di artisti del calibro di Corot, Delacroix, Renoir, Manet, Pisarro, Toulouse-Lautrec, invita a riflettere sulla grande stagione dell'incisione francese documentando temi e motivi di un'epoca straordinaria. Il Museo della Grafica è aperto al pubblico dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30. Il sabato e la domenica, invece, con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Lunedì chiuso.
A Ingegneria la mostra bibliografica “Fare l’Italia: il contributo degli ingegneri”
Dal 17 al 28 ottobre 2011 la Biblioteca di Ingegneria ospita, nei locali del suo fondo storico in via Diotisalvi 2, una mostra bibliografica dedicata all'ingegneria civile al momento dell'Unità d'Italia e alla storia della facoltà di Ingegneria di Pisa tra XIX e XX secolo.
L'esposizione sarà accessibile gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 18.00. L'evento ha il patrocinio dell'Università di Pisa-Comitato per il 150° dell'Unità d'Italia, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Associazione Italiana di Storia dell'Ingegneria, Presidenza della facoltà di Ingegneria.
Il ballatoio ai Vecchi Macelli e la passerella sull’Arno: la sfida del vetro all’Università di Pisa
Poggerà su travi in vetro il ballatoio dei Vecchi Macelli ed è stata progettata in vetro la passerella pedonale sull'Arno prevista nel masterplan di David Chipperfield. Come tutte le ricerche era partita con un'idea di sfida, quella di poter usare un materiale "fragile" come il vetro per la costruzione di grandi opere strutturali. In pochi anni, invece, il gruppo di ingegneri guidato da Maurizio Froli, docente di Tecnica delle costruzioni dell'Università di Pisa, ha dimostrato attraverso studi teorici e sperimentazione su prototipi che certi traguardi giudicati in precedenza praticamente irraggiungibili erano invece perfettamente realizzabili. La scuola di Ingegneria delle strutture in vetro, che Maurizio Froli ha fondato a Pisa, riunisce attualmente un gruppo di giovani ingegneri fortemente motivati che, sotto la sua guida, ha ottenuto già molta visibilità e riconoscimenti.
E già non mancano le applicazioni pratiche dei risultati di questi studi. Nell'opera di riconversione e ristrutturazione dell'area dei Vecchi Macelli - progettato da Roberto Pasqualetti e da Gerardo Masiello e il cui cantiere è stato inaugurato poche settimane fa - il previsto ballatoio perimetrale all'area centrale poggerà su travi in vetro. Il progettista delle strutture, l'ingegner Leonardo Lani di Firenze, allievo e collaboratore di Maurizio Froli, spiega: "Il progetto di ristrutturazione del fabbricato destinato a ospitare la Ludoteca scientifica è stato pensato per realizzare elementi strutturali capaci di inserirsi efficacemente nel contesto esistente. In questo caso il vetro costituisce una soluzione ottimale perché evita di creare interferenze e difformità con gli elementi preesistenti". "Se è vero che l'università deve servire da incubatore di idee - commenta Maurizio Froli - il nostro gruppo di ricerca in qualche modo sta riuscendo in questo compito".
E sono molto ambiziosi i progetti per il futuro: il giovane Manuel Santarsiero, 26 anni di Livorno, nella sua tesi di laurea specialistica in Ingegneria delle costruzioni civili, ha sviluppato la "Progettazione strutturale e architettonica di una passerella pedonale in alluminio e vetro sull'Arno a Pisa". Lo studio riguarda la realizzazione del collegamento pedonale tra via Sant'Antonio e via Santa Maria, come previsto nel masterplan di Pisa firmato da David Chipperfield nell'ambito del progetto PIUSS per il centro storico della città. Co-relatori della tesi sono per la parte strutturale Maurizio Froli e Niccolò Baldassini, direttore di RFR, studio di progettazione internazionale di Parigi e per la parte architettonica Marta Ciafaloni, architetto della Soprintendenza di Pisa. "Il progetto che ha preparato Manuel Santarsiero è assolutamente realistico e ingegnerizzato. Spero che, se mai verrà fatto un concorso per assegnare il lavoro, il nostro allievo possa far parte, con le sue idee, di un team di progettisti", dice Froli.
Proprio lo scorso 20 settembre Manuel Santarsiero ha ritirato a Londra il "Premio Hangai" indetto dall'International Association for Shell and Spatial Structures e riservato ai ricercatori più giovani di 30 anni. Nell'ambito della sua tesi triennale in Ingegneria civile, ambiente e territorio, condotta sotto la guida di Maurizio Froli, il giovane studente pisano ha sviluppato un metodo di calcolo innovativo che permette di predire a tavolino il grado di sicurezza di strutture in vetro di nuova costruzione o esistenti. Dal primo novembre Manuel Santarsiero lascerà l'Italia e si trasferirà alla École Politecnique di Losanna dove ha vinto una borsa di dottorato di 4 anni che gli consentirà, con adeguati mezzi, di proseguire le ricerche e gli studi sulle strutture in vetro.
A Pisa un seminario su Dante e la lingua italiana
Venerdì 14 e sabato 15 ottobre la Scuola di dottorato in discipline umanistiche dell'Università di Pisa organizza un seminario su "Sintassi dell'italiano antico e sintassi di Dante". La prima giornata, intitolata "Principi, metodi, approcci" si aprirà alle ore 14.45 nell'Aula magna di Palazzo Boileau, in via Santa Maria 85. Presiede Pietro G. Beltrami, docente dell'Università di Pisa e direttore dell'Opera del Vocabolario Italiano. Seguiranno gli interventi di Mirko Tavoni dell'Università di Pisa, Maurizio Dardano dell'Università di Roma Tre, Gianluca Frenguelli dell'Università di Macerata, Lorenzo Renzi dell'Università di Padova e Giampaolo Salvi dell'Università Eötvös Loránd di Budapest.
La seconda sessione del seminario, dal titolo "Corpora e ricerche. Sintassi di Dante", si terrà la mattina di sabato 15 ottobre a partire dalle ore 9.00 nell'aula multimediale di Palazzo Ricci, in via del Collegio Ricci 10. Presiede Alfredo Stussi della Scuola Normale Superiore. Interverranno Manuel Barbera dell'Università di Torino e Roberta Cella dell'Università di Pisa. Chiuderanno il seminario gli interventi di Fiammetta Papi, Sara Gigli, Francesco Fiumara e Marta D'Amico.
La ricerca pisana premiata dai finanziamenti europei e ministeriali
Per la ricerca pisana arrivano finanziamenti dall'Europa e dal ministero. Il Consiglio europeo delle ricerche (Erc) ha assegnato un grant di 1.300.000 euro a Benedetta Mennucci, docente associata del dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa, che ha presentato uno studio per indagare i meccanismi che stanno alla base del processo della fotosintesi, funzionale allo sviluppo di sistemi fotosintetici artificiali. Inoltre sono stati pubblicati i risultati dei progetti Firb (Futuro in ricerca 2010) del Miur, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ha finanziato gli studi di quattro giovani ricercatori del nostro Ateneo. Di questi due sono coordinatori a livello nazionale e precisamente il matematico Bruno Martelli e la biologa Arianna Tavanti: il primo avrà come oggetto la geometria delle "varietà di bassa dimensione", il secondo prenderà in analisi tre diverse specie di funghi patogeni responsabili di infezioni nell'uomo, con lo scopo di individuare nuove strategie diagnostiche per combatterne l'insorgenza e lo sviluppo. Gli altri ricercatori a livello locale ammessi al finanziamento sono Simona Rapposelli del dipartimento di Scienze farmaceutiche e Gregorio Processi di Ingegneria dell'informazione.
Un riconoscimento prestigioso per la professoressa Benedetta Mennucci, che si è aggiudicata lo "Ideas starting grant" che l'Erc assegna alla "ricerca di frontiera" e che avrà una durata di 5 anni. Vengono infatti incoraggiati progetti di ricerca di impostazione interdisciplinare che superano le tradizionali barriere tra settori: lo studio della docente pisana, intitolato "EnLight. The interplay between quantum coherence and environment in the photosynthetic electronic energy transfer and light-harvesting: a quantum chemical picture", ha lo scopo di sviluppare modelli computazionali per studiare i processi di trasferimenti di energia in proteine fotosintetiche, integrando conoscenze di tipo chimico, e quindi molecolare, con tecniche computazionali e con strumenti interpretativi propri della biologia. Capire i meccanismi di questi trasferimenti sarebbe di fondamentale importanza allo scopo di progettare sistemi fotosintetici artificiali sempre più efficienti e quindi, in ultima istanza, consentire la produzione di carburanti economici a partire dall'energia solare rinnovabile.
I Firb, invece, sono progetti dedicati alla ricerca di base presentati al Ministero da giovani ricercatori e tra quelli finanziati quest'anno, due sono coordinati dai pisani. Lo studio "Geometria e topologia delle varietà in bassa dimensione" di Bruno Martelli – cha ha avuto un finanziamento di 490.000 euro - è un progetto di ricerca in geometria, che si occuperà delle "varietà di bassa dimensione". Secondo quanto prescritto dalla relatività di Einstein, lo spazio-tempo è uno "spazio curvo con quattro dimensioni". Le quattro dimensioni sono le tre usuali dimensioni spaziali più quella temporale, e la "curvatura" è una deformazione dello spazio-tempo causata dalla massa distribuita nell'universo. In matematica, uno "spazio curvo con 4 dimensioni" è un oggetto astratto ben formalizzato, chiamato "varietà di dimensione 4". Il progetto di ricerca finanziato si propone di studiare le varietà di dimensione 3 e 4 tramite vari approcci per arrivare da un lato a una catalogazione globale tramite metodi combinatori che facciano uso di strumenti informatici, dall'altro indagare il rapporto fra le due teorie più importanti riguardanti le 3-varietà, note con il nome di "invarianti quantistici" e "geometrizzazione". Il gruppo di ricerca ha tre unità, dislocate a Pisa, Roma e Pavia. I tre coordinatori sono Bruno Martelli (Pisa), Gabriele Mondello (Roma) e Francesco Bonsante (Pisa). Tutti e tre i coordinatori sono stati studenti del corso di laurea in matematica dell'Università di Pisa e della Scuola Normale.
Si intitola "Nuove strategie diagnostiche e valutazione dei meccanismi molecolari di patogenicità e farmaco resistenza di miceti patogeni emergenti: Candida parapsilosis, C. orthopsilosis e C. metapsilosis" il progetto finanziato con 397.640 euro ad Arianna Tavanti, che si occuperà di indagare tre specie di miceti opportunisti responsabili di micosi nell'uomo, la cui incidenza ha subito un deciso incremento negli ultimi anni. Tra queste la Candida parapsilosis è emersa come uno dei più importanti patogeni, attestandosi come la seconda/terza causa più comune di candidosi sistemica. Gli obiettivi principali che il progetto di ricerca si prefigge di raggiungere, con il contributo di due unità responsabili dislocate a Pisa e a Roma (responsabile Elena de Carolis), sono convalidare un nuovo approccio diagnostico per la rapida identificazione e la tipizzazione intraspecifica delle specie e, in base ai dati ottenuti dagli studi in vitro, individuare marker diagnostici utili nella diagnosi precoce delle infezioni.