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Sarà inaugurato giovedì 5 maggio 2011 il corso di formazione e aggiornamento sulla Psicoterapia, organizzato dall’Unità operativa di Psicologia clinica dell’Azienda ospedaliera pisana, diretta dal professor Mario Guazzelli. L’iniziativa si rivolge, oltre che al personale dell’Unità, a psicologi, psichiatri, dottorandi e specializzandi interessati ad approfondire le modalità relazionali in Psicoterapia.

Il corso, che proseguirà fino alla fine di ottobre, è a numero chiuso e si svolgerà con cadenza quindicinale, il giovedì dalle 11 alle 13, al Polo didattico del dipartimento di Psichiatria, neurobiologia, farmacologia e biotecnologie dell’Università di Pisa. Le lezioni saranno tenute dalla dottoressa Daniela Bolelli, socio ordinario della Società italiana di psicoterapia psicoanalitica e membro del direttivo della Società italiana di psicoterapia medica.

L’intervento formativo avrà un carattere di laboratorio e sarà centrato sulla discussione di materiale clinico, presentato di volta in volta dai partecipanti. Nell’analisi del materiale clinico, ci si concentrerà sugli aspetti relazionali della coppia terapeuta–paziente indipendentemente dal tipo di tecnica psicoterapeutica. L’attenzione sarà volta agli elementi comuni, senza trascurare le particolari dinamiche relazionali emergenti nell’ambito del gruppo.

Il corso è reso possibile grazie al patrocinio della Fondazione IRIS.

Per informazioni, ci si può rivolgere alla dottoressa Maria Luce Elia, contattando il numero telefonico 050/993654 o la mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sono un docente e una giovane ricercatrice dell’Università di Pisa gli autori del volume “Risonanza magnetica nucleare. Principi e applicazioni”, uno dei pochi testi in italiano che introduce in modo approfondito alla conoscenza dei fenomeni alla base di questa tecnica spettroscopica fondamentale, recentemente pubblicato dalla casa editrice ETS di Pisa.

Carlo Alberto Veracini, professore ordinario presso il dipartimento di Chimica e chimica industriale dell’Università di Pisa, e Valentina Domenici, ricercatrice di Chimica-fisica presso lo stesso dipartimento, hanno approfondito nel dettaglio i principi su cui si basano le tecniche più diffuse e le recenti applicazioni della risonanza magnetica nucleare: dallo studio dei materiali e dei polimeri, ai materiali parzialmente orientati fino alle più moderne applicazioni per la ricostruzione delle immagini tridimensionali ad uso medico/diagnostico.

Dato l’enorme contributo della risonanza magnetica nucleare alla scienza dei materiali e ai laboratori chimici e chimico-farmaceutici, la pubblicazione risulta di particolare interesse come testo di partenza per gli studi post-laurea degli studenti universitari che frequentano dottorati, corsi di formazione e specializzazione, e come testo di supporto ai professori universitari.

Il prossimo 5 maggio, in occasione della Giornata Mondiale dell’ostetrica, il corso di laurea in Ostetricia dell’Università di Pisa organizza il convegno “Pianeta ostetrica”, un’iniziativa interamente dedicata alla professione ostetrica, ospitata alla Clinica ostetrica e ginecologica in via Roma 67.

La giornata di studi si aprirà alle 16 con l’introduzione di Nicola Cappelli, presidente del corso di laurea in Ostetricia, e le relazioni di Elisabetta Donati e Francesca Corradi, rispettivamente coordinatore tecnico pratico e coordinatore didattico dello stesso corso di laurea. Seguiranno gli interventi di ostetriche che approfondiranno alcuni aspetti legati alla loro professione: la maternità tardiva, il rapporto tra adolescenti e sessualità, le donne detenute e la prevenzione in ambito ginecologico-ostetrico, l’esercizio della professione ostetrica nel panorama europeo.

È un progetto che lancia un modello di interazione di alto livello fra le due sponde del Mediterraneo e darà vita a scambi e trasmissioni di sapere all'interno della comunità scientifica euro-mediterranea. Lunedì 4 aprile, alle 15.30, la sala della Biblioteca Universitaria ospiterà la tavola rotonda "La circolazione del sapere nel Mediterraneo tra passato e presente" che, su iniziativa della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa, darà avvio agli scambi tra l'Ateneo pisano e l'Université Qadi Ayyad di Marrakesh.

Dal Marocco arriverà una delegazione, guidata dalla preside della Faculté des Lettres dell'Université Qadi Ayyad di Marrakesh, Ouidad Tebbaa, e composta dai professori Abdeljalil Hanouche, Abdelati Banouar e Thami Dardari, che sarà accolta dal prorettore per l'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi. Il progetto, unico in Italia e raro in Europa, consentirà a studenti, ricercatori e professori di trascorrere periodi e seguire corsi nelle due università, favorendo le ricerche sul campo nelle due direzioni, e soprattutto avvalendosi delle competenze complementari presenti nelle due istituzioni.

Poiché la complementarietà è particolarmente evidente nel campo delle scienze umane, l'iniziativa è stata assunta dalla facoltà di Lettere e fortemente voluta dal suo preside, Alfonso Maurizio Iacono, e da Gianfranco Fioravanti, direttore del centro interuniversitario "Incontro di culture" (http://www.gral.unipi.it). Ricercatori e studenti di Marrakesh che desiderano aprirsi al greco, al latino, alla letteratura italiana e alla filosofia, ricercatori e studenti pisani che desiderano aprirsi all'arabo classico, alla sua poesia e letteratura potranno iniziare un programma di scambio. Ma il progetto pilota non si ferma qui: le iniziative comuni potranno interessare le scienze della natura, le scienze sociali e giuridiche, il turismo culturale.

Riannodando con le vie della circolazione del sapere nel passato, l'Università di Pisa è oggi teatro di un progetto pilota, nel quale non sono soltanto i saperi scientifici a venire condivisi – come già accade in numerosi accordi fra università di paesi mediterranei – ma anche le scienze umane. Il greco, il latino, l'arabo classico affiancano, nel progetto che si inaugura il 4 aprile prossimo, le scienze della natura e della società nella ricerca di una comunicazione sempre più sistematica e diretta delle acquisizioni dei ricercatori e delle esperienze degli insegnanti.

Scarica la locandina della tavola rotonda

Sono stati inaugurati lunedì 4 aprile 2011, nell’Aula Gerace del dipartimento di Informatica, i seminari del progetto “Phd plus”, il nuovo percorso insieme formativo e pratico che l’Università di Pisa ha destinato agli allievi del dottorato con l’obiettivo di favorire la diffusione dello spirito imprenditoriale tra i giovani studiosi e la valorizzazione commerciale delle idee innovative.

Primo speaker è il professor Ray Garcia, già docente e mentor di imprenditorialità al MIT Media Lab e attualmente docente al Baruch College di New York City. Il professor Garcia, che con la sua attività ha aiutato la creazione di più di 30 start-up nel settore di internet, ha tenuto la prima di sei lezioni sul tema “New venture entrepreneurship for innovators and inventors”.

Al progetto “Phd plus” hanno aderito 111 studenti, provenienti da tutte le scuole di dottorato, con prevalenza di quelle scientifiche e tecnologiche.

Quasi tutti sono dotati di elevate qualificazioni professionali: la gran parte di loro parla due o tre lingue, ha trascorso periodi all’estero e può vantare pubblicazioni di rilievo internazionale. Più della metà ha avuto esperienze di lavoro in aziende italiane o internazionali e una decina di loro ha alle spalle percorsi di brevettazione e spin-off.

Il progetto “Phd plus”, ideato dal prorettore per la Ricerca applicata e l’innovazione, Paolo Ferragina, è la prima iniziativa del genere in Italia e tra le più avanzate in campo europeo.

Avrà tre obiettivi principali. Innanzitutto, quello di trasmettere ai dottorandi delle competenze di base per la definizione e la realizzazione di progetti di ricerca applicata o industriale, stimolando così le loro capacità imprenditoriali, come auspicato dall’Unione Europea nell’ambito della Strategia Europa 2020 e dalla Regione Toscana nella sua recente proposta per la “riqualificazione della spesa per la ricerca”.

In secondo luogo, quello di favorire la creazione di nuove imprese ad alto contenuto di innovazione tecnologica, attraverso la valorizzazione commerciale delle idee nate durante gli anni del dottorato. Infine, quello di creare una rete di relazioni per far conoscere al mondo industriale e degli investitori, istituzionali e non, alcune delle ricerche più promettenti condotte dai giovani studiosi dell’Ateneo pisano. Ciò consentirà di potenziare le sinergie accademia-industria e di facilitare la collocazione lavorativa in ambito industriale dei giovani dottori di ricerca.

È stata la prima tappa di un percorso di collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Université Qadi Ayyad di Marrakesh che darà vita a scambi e trasmissioni di sapere all'interno della comunità scientifica euro-mediterranea: la tavola rotonda "La circolazione del sapere nel Mediterraneo tra passato e presente", che lunedì 4 aprile ha avuto come protagonista una delegazione dal Marocco ospitata dalla facoltà di Lettere e filosofia di Pisa, ha lanciato un modello di interazione di alto livello fra la sponda nord e sud del Mediterraneo.

Il progetto, unico in Italia e raro in Europa, consentirà a studenti, ricercatori e professori di trascorrere periodi e seguire corsi nelle due università, favorendo le ricerche sul campo nelle due direzioni, e soprattutto avvalendosi delle competenze complementari presenti nelle due istituzioni. Poiché la complementarietà è particolarmente evidente nel campo delle scienze umane, l'iniziativa è stata assunta dalla facoltà di Lettere e fortemente voluta dal suo preside, Alfonso Maurizio Iacono, e da Gianfranco Fioravanti, direttore del centro interuniversitario "Incontro di culture" (http://www.gral.unipi.it).

La delegazione dal Marocco, guidata dalla preside della Faculté des Lettres dell'Université Qadi Ayyad di Marrakesh, Ouidad Tebbaa, e composta dai professori Abdeljalil Hanouche, Abdelati Banouar e Thami Dardari, durante la mattinata è stata accolta in visita ufficiale a Palazzo alla Giornata dal prorettore vicario Nicoletta De Francesco, insieme al prorettore alla Didattica Paolo Mancarella e al prorettore per l'Internazionalizzazione Alessandra Guidi.

Ricercatori e studenti di Marrakesh che desiderano aprirsi al greco, al latino, alla letteratura italiana e alla filosofia, ricercatori e studenti pisani che desiderano aprirsi all'arabo classico, alla sua poesia e letteratura potranno iniziare un programma di scambio. Ma il progetto pilota non si ferma qui: le iniziative comuni potranno interessare le scienze della natura, le scienze sociali e giuridiche, il turismo culturale.

Ripercorrendo le antiche vie della circolazione del sapere, l'Università di Pisa è oggi teatro di un progetto pilota, nel quale non sono soltanto i saperi scientifici a venire condivisi - come già accade in numerosi accordi fra università di paesi mediterranei - ma anche le scienze umane. Il greco, il latino, l'arabo classico affiancano le scienze della natura e della società nella ricerca di una comunicazione sempre più sistematica e diretta delle acquisizioni dei ricercatori e delle esperienze degli insegnanti.

Sono stati inaugurati martedì 5 aprile 2011 i nuovi servizi che la facoltà pisana di Economia offre ai propri studenti e al proprio personale. Nei locali interni sono stati collocati una macchina self service di biglietti ferroviari - prima concessione da parte di Trenitalia all'interno di una facoltà universitaria - e uno sportello bancomat per operazioni di prelievo, ricariche telefoniche, pagamenti di bollette, gestito da Unicredit a seguito di pubblica gara.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del rettore Massimo Mario Augello, del preside Dianora Poletti, dei docenti della facoltà e dei rappresentanti di Unicredit e di Trenitalia S.p.A.

Con l'occasione è stata riaperta, dopo lavori di ampliamento, un'altra aula studio a disposizione degli studenti, che è stata dotata di collegamento wireless. Gli allievi potranno fruire anche di armadietti individuali muniti di chiave per il deposito di libri e di altri effetti personali.

Questi servizi si aggiungono a quelli già attivati nei mesi scorsi, come la libreria “UniversoLibro”, che fornisce testi e manuali con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina e altre agevolazioni, e il “Centro stampa” per la riproduzione di materiali didattici a prezzi scontati.

All’interno della facoltà riprenderà anche l’attività del medico di medicina generale al “Punto Salute” – che costituisce un progetto pilota per l’Ateneo pisano, realizzato lo scorso anno in collaborazione con l’ASL di Pisa e con i medici della Società della Salute - nel quale sono rese anche prestazioni di tipo consultoriale, con la presenza settimanale di medici e psicologi e incontri periodici con altre consulenze sanitarie di tipo specialistico.

I canoni e/o i contributi di sponsorizzazione erogati per alcuni di questi servizi sono stati a loro volta investiti nel miglioramento delle strutture esistenti o nella creazione di nuove, fra le quali è da segnalare, in particolare, la realizzazione di aule informatiche e di un laboratorio linguistico multimediale.

Tutte queste iniziative costituiscono un unicum nell’Ateneo e collocano la facoltà di Pisa ai primissimi posti nel panorama nazionale delle facoltà di Economia per quantità e qualità dei servizi offerti.

Continuano gli appuntamenti del ciclo di “Letture” della facoltà di Giurisprudenza dedicate al tema “I beni comuni: problemi di esclusione, regole di gestione”.

Giovedì 7 aprile alle ore 15.00 nella Sala Storica della Biblioteca universitaria di Giurisprudenza, i professori Andrea Bonaccorsi dell’Università di Pisa, Antonio Iannarelli dell’Università di Bari e Maria Chiara Pievatolo dell’Università di Pisa introdurranno la discussione sul volume “La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica” a cura di Charlotte Hess e Elinor Ostrom (Bruno Mondadori, Milano 2009). L’appuntamento sarà coordinato dalla professoressa Eleonora Sirsi.

Le “Letture” sono affiancate dalla visione di alcuni film, più o meno recenti, che raccontano storie di beni comuni depauperati, negati, proibiti, ma anche edificati. Nell’Aula “0” della Sapienza alle ore 18, le proiezioni in calendario continuano  mercoledì 6 aprile con “Le mani sulla città” (Franco Rosi 1963) e mercoledì 20 aprile con “The social network” (David Fincher 2010).

Scarica il programma completo

Uno degli scopi principali di chi fa o vuole fare ricerca è la pubblicazione sulle riviste scientifiche.

Ma sappiamo davvero come "funziona" questo meccanismo, e quanto incidono le pubblicazioni sulla valutazione? E sulla valutazione dell'intero Ateneo?

Giovedì 7 aprile alle 17.30, nell’Aula F3 del Polo F di Ingegneria in via Diotisalvi, l’ADI, Associazione dottorandi e Dottori di ricerca Italiani, invita laureandi, laureati, dottorandi, e dottori di ricerca all'iniziativa "Ri-viste, Le riviste scientifiche dell’accademia. Come funzionano, come cambiano, cosa portano".

Ne discutono Roberto Barale, prorettore per la Ricerca dell’Università di Pisa, e Giuseppe Marcocci, ricercatore a contratto, Scuola Normale Superiore.

Il porto pisano in epoca tardo antica, la nascita del porto di Viareggio nel XVI secolo, i primi studi per il porto di Marina di Carrara del XVIII secolo, il ruolo centrale del porto di Livorno a partire dalla fine del Cinquecento sino ai nostri giorni e infine il porto di Piombino e il suo definitivo sviluppo tra il XIX e il XX secolo: è un percorso che parte dall’antichità e arriva ai nostri giorni quello che compie il volume “I sistemi portuali della Toscana mediterranea. Infrastrutture, scambi, economie dall’antichità a oggi”, curato dal Centro di studi storici mediterranei “M. Tangheroni” di Pisa (ed. Pacini) e presentato nell’ambito del convegno nazionale “I porti della penisola italiana: due mari a confronto fra storia e sviluppo futuro” che si è tenuto ad Ancona l’8 e il 9 aprile.

Il volume indaga le trasformazioni e i mutamenti avvenuti sul fronte costiero toscano nel corso dei secoli, il costituirsi e il variare dei sistemi strutturati dai porti e dagli approdi, dalle comunicazioni con l’arcipelago e le isole e dagli assi di comunicazione fluviali e terrestri interni: “Da un lato il Mediterraneo e un Mediterraneo del quale si sente il bisogno di ripensare la storia”, scrive il professor Giuseppe Petralia nell’introduzione al volume. “Dall’altro un’area regionale che è definita e percepita come toscana, ma che richiede riletture non meno profonde. “Toscana” non è una regione “naturale”, bensì il taglio operato dalla storia nel vivo di una molto più vasta ed estesa regione “pantirrenica”, cui solo il fronte appenninico nord-orientale conferisce uno spazio di frontiera obbligato”.

L'opera fornisce dunque un quadro approfondito dell’importanza dei porti e della costa per lo sviluppo della Toscana, sottolineando il loro ruolo centrale per una nuova apertura verso i mercati del Mediterraneo: “Livorno porto multipurpose contraddistinto dai traffici roll on–roll off, passeggeri, containers e merci sfuse. Piombino porto dedicato principalmente al collegamento con le isole del Mediterraneo. Marina di Carrara specializzato nel trasporto di marmi e graniti. A questi si aggiunge l’importanza del porto di Viareggio di interesse regionale eccellenza nel settore della nautica da diporto”, scrive nella presentazione Luca Ceccobao, assessore alle Infrastrutture e alla mobilità della Regione Toscana. “Oggi più che mai, per la nuova centralità del bacino del Mediterraneo, la crescita della nostra Regione passa dalla necessità di rendere competitivi i nostri porti con il sistema economico europeo non trascurando, ma anzi valorizzando l’integrazione con le città”.

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