Alla Feltrinelli si discute di cittadini e istituzioni con Maria Chiara Carrozza, Eugenio Ripepe e Alberto Vannucci
Lunedì 26 Settembre alle 17.00, alla Libreria Feltrinelli, in Corso Italia 50 a Pisa, si svolgerà l'incontro "Cittadini e Istituzioni. Istruzioni per l'uso", una discussione a partire dal volume "Il Vademecum delle Istituzioni" di Saulle Panizza e Elettra Stradella edito dalle Edizioni PLUS-Pisa University Press. Interverranno Maria Chiara Carrozza, direttore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Eugenio Ripepe, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa, Alberto Vannucci, docente di scienza politica della facoltà di Scienze politiche dell'Università di Pisa. Saranno presenti gli autori. In caso di maltempo l'incontro avverrà presso la sede della Biblioteca Centrale del Comune di Pisa (Palazzo Pretorio, Lungarno Galilei 42).
A Palazzo dei Congressi la consegna dei diplomi ai 270 allievi dei master del dipartimento di Economia aziendale
Sabato 24 settembre, alle ore 11, nell'Auditorium del Palazzo dei Congressi, in via Matteotti 1, avrà luogo la cerimonia di consegna dei diplomi a 270 allievi dei master in Auditing e controllo interno, Auditing e controllo di gestione, Bilancio e amministrazione aziendale, Economia aziendale e management, Finanza e controllo di gestione, Governance e strategia aziendale e Management delle aziende sanitarie. La consegna sarà preceduta dal saluto del prorettore per la Didattica, Paolo Mancarella, del preside della facoltà di Economia, Dianora Poletti, e di Roberto Sbrana, direttore del dipartimento di Economia aziendale.
I master hanno un bacino di utenza nazionale e internazionale, come testimonia la presenza in aula di numerosi laureati di nazionalità europea, provenienti da Regno Unito, Irlanda e Albania, ma anche extra-europea, provenienti da Canada, Cuba e Uruguay. Tra i punti di forza dei master vi è sicuramente il consolidato rapporto con le imprese, ne sono testimonianza le sinergie con prestigiose associazioni professionali e il supporto di primarie società industriali e finanziarie, la qualità della formazione che si realizza con il supporto di metodologie e piattaforme tecnologiche avanzate e che si avvale di contributi provenienti dal mondo accademico e di numerosi interventi di manager e professionisti, la rete di relazioni che si è costituita negli anni tra gli allievi, e infine, la vocazione all'internazionalizzazione.
Il master MBA in Business Administration, giunto alla sua terza edizione, si svolge interamente in lingua inglese e ha visto la partecipazione di 26 allievi provenienti da 16 paesi diversi (Austria, Azerbaijan, Canada, Croatia, Danimarca, Ecuador, India, Indonesia, Iran, Italia, Libano, Macedonia, Messico, Russia, Taiwan, Turchia); si tratta di young graduates con breve esperienza lavorativa di circa 2 anni, con ottima conoscenza di più lingue e con forte propensione all'internazionalizzazione ed alla mobilità territoriale.
Sono prossime le scadenze per le iscrizioni alle nuove edizioni dei Master in auditing e controllo di gestione (30 settembre), Management aziendale (30 settembre), Auditing e Controllo interno (5 ottobre per i full-time e 20 ottobre per i part-time), Management delle aziende sanitarie (21 ottobre), Finanza e controllo di gestione on line (2 novembre).
Certificazione Inpdap per il master in Auditing e controllo interno: 8 le borse di studio totali
Complessivamente sono 8 le borse di studio messe a concorso dall'INPDAP (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica) a favore dei figli e orfani di dipendenti della pubblica amministrazione e dei figli e orfani di pensionati INPDAP che intendano partecipare al master promosso dal dipartimento di Economia aziendale "E. Giannessi" dell'Università di Pisa, master che ha ricevuto la certificazione Inpdap 2011-2012. Le borse di studio sono rivolte a chi è interessato a partecipare agli orientamenti full time "Auditing & Goverance" e "Controllo di gestione e finanza aziendale.
La domanda all'Inpdap per la borsa di studio deve essere presentata entro il termine di iscrizione al master, rispettando la scadenza di seguito indicata: entro il 5 Ottobre 2011 per coloro che sono interessati agli orientamenti full time.
Maggiori informazioni allo 050 3157346, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure sul sito www.masteraudit.it
Al Museo della Grafica “C’era una volta un pezzo di legno…”
Il Museo della Grafica di Pisa presenta un nuovo appuntamento del ciclo "Un anno con Pinocchio". Nelle sale di Palazzo Lanfranchi il 24 settembre alle 17.30 si inaugura "C'era una volta un pezzo di legno...", una mostra dedicata alle opere di Paolo Tesi. Nell'occasione saranno esposte venti opere su carta tratte dai cicli presentati dall'artista a Catania (2010) e a Pistoia (2011). La mostra sarà visitabile fino al 13 novembre.
La fiaba di Collodi, metafora per generazioni di bambini di un percorso educativo e di vita capace di accompagnare ciascuno nel proprio viaggiare quotidiano, assume nelle opere di Paolo Tesi la forma di un burattino divorato da se stesso, che rinasce e si rigenera. Nel Pinocchio di Tesi colpisce la natura cartacea della rappresentazione: il protagonista di Collodi non è più soltanto un burattino, ma una superficie di carta strappata e colorata, in cui spiccano tonalità accese come il giallo, il rosa, il violetto e l'indaco.
L'artista, nato a Pistoia nel 1945, ha frequentato nella sua città la sezione di Pittura della Scuola d'Arte e successivamente il Magistero d'Arte di Firenze, dove ha intrapreso lo studio delle tecniche di incisione e di illustrazione del libro. Nel corso della sua carriera ha continuato ad occuparsi non soltanto di grafica, creando manifesti, dépliant e cataloghi, ma anche di dipinti murali, realizzati in prevalenza su commissione di privati. Nel 2002 Tesi ha illustrato "Pinocchio. Le avventure di un burattino", pubblicando i dipinti realizzati nel corso di molti anni.
L'orario di visita della mostra è dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30; sabato-domenica dalle 10.30 alle 18.30. Lunedì chiuso.
Inaugurato a Pisa il Centro di studi “Il Mondo Russo”
È stato inaugurato a Pisa il Centro di studi "Il Mondo Russo", nato dalla collaborazione tra l'Università di Pisa e la Fondazione "Russkiy Mir", secondo del genere in Italia, dopo quello di Roma, e 76° nel mondo, che farà da riferimento per la diffusione del russo e della cultura russa nell'area pisana, in Toscana e più in generale in tutto il centro e il nord Italia. La cerimonia di apertura si è svolta mercoledì 21 settembre 2011, alla presenza del prorettore vicario Nicoletta De Francesco, del direttore esecutivo della Fondazione russa, Vyacheslav Nikonov, del console generale della Federazione russa a Genova, Evgeniy Boykov, del direttore dei programmi europei della Fondazione e vicedirettore dell'Istituto per l'Europa dell'Accademia russa delle scienze, Aleksey Gromyko, e del professore di Slavistica, Stefano Garzonio. All'iniziativa hanno preso parte anche rappresentanti del Comune e della Provincia di Pisa, della Regione Toscana, docenti e studenti dell'Ateneo pisano.
Il Centro, la cui apertura rientra nel quadro dei festeggiamenti per l'anno della cultura e della lingua russa in Italia, è nato grazie alla collaborazione tra la Fondazione "Russkiy Mir", che ha finanziato i lavori di restauro e attrezzatura della sede, e la facoltà di Lingue e letterature straniere, che ha messo a disposizione il Palazzo Curini Galletti di via Santa Maria.
Le aule, attrezzate con numerosi computer e con una lavagna tecnologica, sono destinate a ospitare iniziative culturali e didattiche, oltre che a servire per l'autoapprendimento linguistico. Il Centro dispone inoltre di una ricca biblioteca di testi di lettura e consultazione e consente l'accesso alle più importanti banche dati culturali e d'informazione russe. Esso elaborerà ogni anno un programma di iniziative di carattere scientifico e culturale – dai seminari ai concerti, dalla presentazione di libri alla visione di film – che avranno le finalità da un lato di facilitare il processo formativo all'interno dell'Università di Pisa, dall'altro di valorizzare le relazioni e gli scambi tra la città di Pisa e la Russia.
La Fondazione "Russkiy Mir" è un istituto nazionale di sostegno allo studio della lingua e della cultura russa, equivalente a istituzioni internazionali quali la "Società Dante Alighieri", l'istituto spagnolo "Cervantes" o l'istituto cinese "Confucio". Promuove svariate iniziative in Russia e all'estero, apre i "Centri russi" e i "Gabinetti di studio del mondo russo", sostiene centinaia di progetti di studio e ricerca. La scelta di Pisa, seconda sede italiana dopo Roma, è un riconoscimento per la tradizione pisana di studi russi e slavistici, per l'esistenza di corsi di laurea in questa area disciplinare tra i più frequentati a livello nazionale, per la presenza di una biblioteca di slavistica tra le più fornite e importanti in Italia.
Partono gli “Open Days” dell’Università di Pisa, le giornate di orientamento dedicate agli studenti delle superiori
Partiranno giovedì 22 settembre e si concluderanno mercoledì 5 ottobre 2011 gli "Open Days" dell'Università di Pisa, le giornate di orientamento che l'Ateneo dedica agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori. Gli incontri, organizzati per classi o gruppi di classi, si terranno nelle sedi di tutte le facoltà, con la sola eccezione di Medicina e chirurgia, che organizzerà appuntamenti simili nella primavera del 2012. "L'obiettivo di queste iniziative, che sono state concepite con il contributo dei referenti per l'orientamento delle singole facoltà – sintetizza la professoressa Tiziana Goruppi, delegata del rettore per l'Orientamento in entrata – è quello di far entrare i ragazzi a diretto contatto con la quotidianità della vita universitaria, facendo trascorrere loro un giorno immersi tra lezioni, attività di laboratorio, incontri di orientamento e di presentazione dei servizi dell'Ateneo".
Durante gli "Open Days", infatti, sarà possibile approfondire i contenuti dell'offerta formativa delle varie facoltà e le regole di accesso ai corsi, prendere contatto con i servizi che l'Ateneo mette a disposizione dei suoi studenti, tra i quali anche quello di ascolto per supportare l'inserimento delle matricole nel nuovo contesto di studio, visitare e "vivere" le strutture didattiche e di ricerca, le biblioteche e i musei, confrontarsi con le possibilità offerte dal Centro linguistico interdipartimentale per perfezionare la conoscenza di molte lingue straniere. I partecipanti saranno inoltre coinvolti in attività di laboratorio e potranno seguire delle lezioni accademiche preparate specificatamente per loro.
Oltre alle giornate di orientamento nelle diverse facoltà, articolate secondo il calendario in basso, dal 22 settembre al 5 ottobre al Polo Carmignani sarà attivo un punto informativo sui servizi per gli studenti con personale del Servizio Orientamento dell'Ateneo e dell'Azienda per il Diritto allo Studio.
Programma dettagliato su: http://orientamento.unipi.it/opendays
A Lingue un seminario sulle professioni dell’editoria e del doppiaggio di testi audiovisivi
Le "voci" italiane di Glen Close e dei protagonisti di telefilm di grande successo quali "E.R." e "La signora in giallo", insieme ad altri esperti traduttori di libri e doppiatori di film e programmi televisivi, saranno al centro della giornata dal titolo "Dopo l'Università: formazione e mestieri del traduttore nell'editoria, nel cinema e nella televisione". L'iniziativa, che fa da presentazione del master in "Traduzione di testi postcoloniali" della facoltà di Lingue e letterature straniere, si terrà venerdì 23 settembre, dalle ore 9.30 alle 18, nell'Aula Savi di via porta Buozzi, accanto all'ingresso dell'Orto Botanico.
La giornata, coordinata dal direttore del master Biancamaria Rizzardi, sarà focalizzata sui due ambiti occupazionali dell'editoria e della traduzione dei testi audiovisivi.
Nella prima parte, dedicata al percorso che il libro compie dalla stesura manoscritta dell'autore sino all'uscita editoriale, interverrà Claudia Tarolo, co-direttore editoriale e traduttore della "Marcos y Marcos", che si soffermerà sulle figure professionali coinvolte in questo processo, dai redattori ai correttori di bozze, dai librai ai traduttori, dagli editori ai distributori.
La seconda parte, dedicata alla traduzione dei testi audiovisivi, vedrà la partecipazione di grandi esperti del settore, che esporranno le fasi fondamentali che caratterizzano i procedimenti e le tecniche di doppiaggio. Parleranno Filippo Ottoni, presidente dell'"Associazione italiana dialoghisti adattatori cinetelevisivi" e direttore del doppiaggio di film quali "Big Fish" e "Il curioso caso di Benjamin Button"; Elettra Bisetti, direttrice del doppiaggio e "voce" italiana di Glen Close e Helen Mirren; Marina D'Aversa, traduttrice e dialoghista impegnata in programmi quali "La signora in giallo", "E.R." e "Mad Men". Gli interventi dei relatori si focalizzeranno sui procedimenti e le tecniche di doppiaggio, approfondendo i temi della trasposizione linguistica, della preparazione al doppiaggio, del piano di lavorazione, della sincronizzazione, del controllo del doppiaggio in sala mix, del mixage, della nuova colonna dialoghi accoppiata alla colonna originale, di musica ed effetti.
Il seminario rientra nell'ambito dei progetti dell'Università di Pisa per l'occupabilità, finanziati dal Fondo sociale europeo.
A Pisa il nuovo Centro di studi 'Il Mondo Russo'
È stato inaugurato a Pisa il Centro di studi "Il Mondo Russo", nato dalla collaborazione tra l'Università di Pisa e la Fondazione "Russkiy Mir", secondo del genere in Italia, dopo quello di Roma, e 76° nel mondo, che farà da riferimento per la diffusione del russo e della cultura russa nell'area pisana, in Toscana e più in generale in tutto il centro e il nord Italia. La cerimonia di apertura si è svolta mercoledì 21 settembre 2011, alla presenza dei prorettori Nicoletta De Francesco e Sandro Paci, del direttore esecutivo della Fondazione russa, Vyacheslav Nikonov, del console generale della Federazione russa a Genova, Evgeniy Boykov, del direttore dei programmi europei della Fondazione e vicedirettore dell'Istituto per l'Europa dell'Accademia russa delle scienze, Aleksey Gromyko, e del professore di Slavistica, Stefano Garzonio. All'iniziativa hanno preso parte anche rappresentanti del Comune e della Provincia di Pisa, della Regione Toscana, docenti e studenti dell'Ateneo pisano.
Il Centro, la cui apertura rientra nel quadro dei festeggiamenti per l'anno della cultura e della lingua russa in Italia, è nato grazie alla collaborazione tra la Fondazione "Russkiy Mir", che ha finanziato i lavori di restauro e attrezzatura della sede, e la facoltà di Lingue e letterature straniere, che ha messo a disposizione il Palazzo Curini Galletti di via Santa Maria.
Le aule, attrezzate con numerosi computer e con una lavagna tecnologica, sono destinate a ospitare iniziative culturali e didattiche, oltre che a servire per l'autoapprendimento linguistico. Il Centro dispone inoltre di una ricca biblioteca di testi di lettura e consultazione e consente l'accesso alle più importanti banche dati culturali e d'informazione russe. Esso elaborerà ogni anno un programma di iniziative di carattere scientifico e culturale – dai seminari ai concerti, dalla presentazione di libri alla visione di film – che avranno le finalità da un lato di facilitare il processo formativo all'interno dell'Università di Pisa, dall'altro di valorizzare le relazioni e gli scambi tra la città di Pisa e la Russia.
La Fondazione "Russkiy Mir" è un istituto nazionale di sostegno allo studio della lingua e della cultura russa, equivalente a istituzioni internazionali quali la "Società Dante Alighieri", l'istituto spagnolo "Cervantes" o l'istituto cinese "Confucio". Promuove svariate iniziative in Russia e all'estero, apre i "Centri russi" e i "Gabinetti di studio del mondo russo", sostiene centinaia di progetti di studio e ricerca. La scelta di Pisa, seconda sede italiana dopo Roma, è un riconoscimento per la tradizione pisana di studi russi e slavistici, per l'esistenza di corsi di laurea in questa area disciplinare tra i più frequentati a livello nazionale, per la presenza di una biblioteca di slavistica tra le più fornite e importanti in Italia.
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La zebrata veste. Lettere e memorie di detenuti politici italiani
Charles Klopp insegna cultura e letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Ohio State University. Ha al suo attivo numerosi saggi su temi di letteratura italiana, pubblicati negli Stati Uniti, in Europa, Canada e Messico. Autore di una monografia su Gabriele D'Annunzio (Boston, 1988), ha tradotto in inglese Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (New York, 1990) e curato un volume di saggi sulla cultura e la letteratura triestina dal 1719 al 2007 (New York, 2008).
Il libro di Charles Klopp, "La zebrata veste. Memorie e lettere di detenuti politici italiani", per i tipi della Felici editore di Pisa, recentemente presentato dal prof. Adriano Prosperi e dall' avv. Ezio Menzione alla Limonaia, aveva visto la luce in inglese già da diversi anni per la Toronto University Press, con il titolo "Sentences. The Memoirs and Letters of Italian Political Prisoners from Benvenuto Cellini to Aldo Moro", e colpiva per la approfondita attenzione dedicata da un autore non italiano ad un tratto caratteristico e peculiare della storia italiana, cioè il gran numero di uomini di cultura e di politici che erano passati attraverso una porta del carcere, e che, indossando la "zebrata veste" -l'espressione, volutamente ironica, è di Mario Alicata-, avevano lasciato traccia nella letteratura, nella filosofia, nella storia della cultura stessa, con testi che si caratterizzavano per essere scritti nelle condizioni, assai peculiari e drammatiche, della detenzione carceraria. Esisteva certamente una percezione della questione, molti conoscevano e conoscono, ad esempio, le Lettere e i Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci; meno diffusa era la consapevolezza del peso della cultura italiana, nelle e dalle carceri, nella storia moderna e contemporanea. Questo è il primo elemento di pregio del lavoro di Charles Klopp. Adriano Prosperi, presentandolo, lo ha definito efficamente "una storia d'Italia attraverso gli sguardi dal carcere". Talvolta succede che le analisi più ampie e le visioni più innovative sulla storia d'Italia provengano da intellettuali e studiosi non italiani
Il libro di Klopp, nella versione originale, aveva però avuto una diffusione limitata qui da noi, anche se era stato inserito da storici come Claudio Pavone nella bibliografia della voce "Lettere dal carcere" del Dizionario del Fascismo Einaudi. La sua traduzione si presentava quindi come una operazione culturale, significativa quanto impegnativa. È importante ricordare il grande spirito di collaborazione e di disponibilità da parte della Toronto University Press, e l'impegno del Corso di Laurea Specialistica in Traduzione del nostro Ateneo, per l'impegno della allora presidente di quel corso di laurea prof.ssa Marcella Bertuccelli, che ha indicato due giovani, allora laureande ora laureate, Monica Amoroso e Chiara Ceccarelli, che, con la loro preziosa collaborazione alla traduzione, hanno svolto il tirocinio del loro corso.
Charles Klopp, che è professore di Italiano e di Francese alla Ohio State University, utilizza con grande finezza l'approccio disciplinare proprio, e lavora con grande capacità critica sui testi prodotti in detenzione. I testi carcerari, per il contesto dal quale sono prodotti, vanno analizzati in relazione stretta con la condizione di restrizione e di controllo nella quale gli autori operano. Chi sono i veri destinatari della scrittura carceraria? Quali sono gli intenti di chi, in vincoli, cerca, scrivendo, in qualche modo di sfuggire ad essi? Si può veramente scavalcare i muri della prigione e riuscire a comunicare intensamente e veramente con i propri cari lontani e con i propri compagni di idee? "La zebrata veste" ci presenta un repertorio vastissimo -anche se inevitabilmente non completo- degli intellettuali italiani che han dovuto sperimentare la prigione e per ciascuno di essi descrive con grande intensità e acume i modi con i quali si è tentata la sopravvivenza al carcere, quali siano state le strategie messe in atto per combattere la condizione carceraria e uscirne, se non fisicamente, almeno con le parole e le idee, o comunque avendo dato un senso alla persecuzione politica, alla propria identità di detenuti politici. L'autore, in video conferenza da Columbus, ha confessato di aver scritto il testo guidato da grande passione, ma anche il lettore è portato, da pagine intense e sorvegliate, in stretto contatto e compartecipazione con i protagonisti di quel mondo detentivo. I detenuti politici, come ha osservato Ezio Menzione, si impegnano con grande energia per costruire e difendere una propria identità in quanto detenuti politici. In effetti ciascuno di loro lo fa sia con strumenti propri personali, costruendo progetti di cultura -come sono stati poi i Quaderni dal Carcere o la corrispondenza dal carcere di Ernesto Rossi- o cercando in molti modi di mantenere i contatti o con le organizzazioni esterne al carcere o con il progetto politico nel quale erano impegnati.
Le generazioni di detenuti politici (o ad essi assimilabili), spaziano dal Rinascimento all'epoca dei Lumi, con Cellini, Tasso, Casanova, per poi infittirsi in epoca risorgimentale, nella quale l'opera, quasi un best seller, di Silvio Pellico attira però le riscritture di compagni di prigionia del Pellico allo Spielberg, e le successive opere dei molti che i regimi della Restaurazione punivano con il carcere duro. L'Italia unita porta nelle sue carceri socialisti, anarchici, sovversivi di varia estrazione, tra i quali Andrea Costa, Filippo Turati, Anna Kuliscioff, mentre la stagione più affollata è quella del fascismo, che riempie le sue carceri di oppositori, di varia estrazione politica, tra i quali il leader comunista Antonio Gramsci. Un cervello, si disse, al quale si doveva impedire di funzionare: ma il politico sardo pagò con la vita tale malevolo intento, lasciandoci però un capolavoro appartenente a pieno titolo alla cultura nazionale. Le testimonianze dei detenuti della lotta armata si affacciano nel libro, ma Klopp sceglie di concludere con un capitolo dedicato ad Aldo Moro che, nella sua anomala ma non per questo meno tragica detenzione, pone in essere strategie estreme di sopravvivenza e di comunicazione, che però, come si sa, non lo salveranno.
Ogni libro ha una sua storia e talvolta una sua ispirazione. Questo progetto di traduzione e di curatela, oltre che dal grande interesse per il libro in inglese, è stato alimentato dalla conoscenza diretta della condizione carceraria concreta acquisita in anni di frequentazione del carcere Don Bosco come responsabile del Polo Penitenziario Universitario. Gli studenti detenuti del Polo, altri allora detenuti come Adriano Sofri, ma anche il personale e i volontari impegnati a vari livelli, hanno creato i presupposti, quasi il contesto ambientale, per una attenzione ed una riflessione che si è tradotta poi nel progetto che ha portato a questo libro. Conoscere il carcere -e la storia, la letteratura, come le scienze sociali, politiche e giuridiche, sono irrinunciabile strumento di conoscenza- è il necessario presupposto per affrontare oggi la "questione carcere", una delle più scottanti ed urgenti in questo nostro Paese.
Mauro Stampacchia
Charles Klopp, La zebrata veste. Lettere e memorie di detenuti politici italiani, Felici Editore, 2011
A cura di Mauro Stampacchia
Traduzione di Monica Amoroso, Chiara Ceccarelli, Mauro Stampacchia
Al Museo di Storia naturale di Calci una giornata di studi dedicata alle tartarughe marine e ai cetacei
Venerdì 23 settembre il Museo di Storia naturale e del territorio di Calci ospiterà una giornata di studi dedicata alle tartarughe marine e ai cetacei. L'iniziativa, organizzata dalla Provincia di Livorno nell'ambito del Progetto Giohna, sarà articolata in due sessioni: la prima, intitolata "Il recupero delle tartarughe marine in Toscana: aspetti gestionali e sanitari", inizierà alle 9.30 e si concluderà alle 14 con una visita guidata al Museo. La seconda parte, dal titolo "Lo spiaggiamento dei cetacei: possibili destini", avrà inizio alle 15 e si concluderà alle 18.30.
L'appuntamento di Calci vuole rappresentare un momento di confronto tra i diversi attori coinvolti in due tematiche attuali e di grande rilevanza nell'ambito della conservazione e gestione di organismi marini vulnerabili quali sono le tartarughe e i cetacei. Durante la giornata, infatti, verranno affrontate problematiche gestionali e sanitarie, nonché di ricerca e divulgazione scientifica relativamente agli spiaggiamenti dei cetacei e ai recuperi delle tartarughe marine. Grazie al contributo di esperti a livello nazionale si approfondirà lo scenario toscano. Con l'occasione verrà presentato il "Catalogo dei cetacei dell'Università di Pisa", di Braschi, Cagnolaro e Nicolosi (2007).