borsa di ricerca dal titolo: “Vie di segnalazione alla base dei meccanismi di vita/morte di cellule cerebrali nella malattie neurodegenerative”.
Borsa di studio presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni - sul tema "Analisi caratteristiche acustiche delle sale"
Incarico presso il Dip. di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni per oggetto la seguente attività: "Redazione materiale informativo e didattico e realizzazione e montaggio video "
È scomparso all'improvviso il professor Luciano Modica
Questa mattina si è spento all’età di 71 anni il professor Luciano Modica. Alla guida dell’Università di Pisa tra il 1993 e il 2002 e presidente CRUI dal 1998 e il 2002, Modica è stato senatore della Repubblica e sottosegretario al Ministero dell’Università e della Ricerca. La camera ardente sarà allestita domani, mercoledì 5 maggio, dalle ore 14:00 alle ore 20:00 nell’Aula Magna Storica nel Palazzo alla Sapienza. I funerali si svolgeranno giovedì 6 maggio in forma strettamente privata.
«La notizia dell’improvvisa scomparsa del professor Luciano Modica mi ha profondamente turbato - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella – Eravamo legati da un profondo rapporto di amicizia e stima che durava dai tempi del suo rettorato. Fu lui a volermi come delegato disabilità dell’Università di Pisa nel 2000, un incarico che ha influito moltissimo sulla mia vita all’interno dell’Ateneo e per il quale gli sarò sempre grato. Proprio qualche giorno fa ci eravamo sentiti per vederci e discutere assieme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e delle opportunità per la nostra Università, a cui teneva sempre tantissimo. Con lui la comunità pisana perde un uomo e uno studioso di straordinaria levatura, che ha saputo guidare con saggezza e lungimiranza l'Università di Pisa in una difficile stagione di cambiamento del mondo accademico. Doti che l’hanno sempre distinto anche nella sua attività politica. Alla moglie Mariuccia e ai figli Carlo ed Elena va il mio più affettuoso abbraccio in questo momento di profondo dolore»
Nato a Catania nel 1950, Luciano Modica dopo aver conseguito la maturità classica si è trasferito a Pisa come studente dell'Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, laureandosi in Matematica come allievo dei professori Ennio De Giorgi e Enrico Bombieri. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera universitaria sempre a Pisa diventando, appena trentenne, professore ordinario di Analisi matematica. Ha svolto l'intera carriera accademica nell'Ateneo pisano.
I suoi interessi scientifici sono stati assai ampi e multiformi, con ricerche che spaziano dalle equazioni alle derivate parziali, dal calcolo delle variazioni alle superfici di area minima, ai modelli matematici delle transizioni di fase. I suoi teoremi originali sono stati pubblicati su molte riviste scientifiche internazionali. Ha insegnato e fatto ricerca nelle università di Paris XI (Orsay), New York (NYU), Edimburgo (Heriot-Watt), Bonn e Minneapolis.
Il professor Luciano Modica è stato rettore dell'Università di Pisa dal 1993 al 2002, quando si è dimesso per candidarsi al Senato della Repubblica, ricoprendo anche il ruolo di presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane dal 1998 al 2002. Come rettore ha emanato il primo Statuto autonomo dell’Università di Pisa, ha attuato una vasta opera di innovazione regolamentare e gestionale per adeguare l’Ateneo alle sfide dell’autonomia e per stimolare il miglioramento continuo delle attività didattiche e di ricerca. Ha avviato una politica di forti investimenti in ricerca e in infrastrutture nell’ambito di un piano edilizio decennale e promosso l’espansione degli insediamenti universitari nell’intero bacino territoriale della Toscana nord-occidentale, che ha nell’Università di Pisa il suo principale riferimento. Come presidente della CRUI si è impegnato nello sviluppo della politica universitaria nazionale e internazionale, nella riforma italiana dell’autonomia didattica e nelle problematiche dell’incentivazione e valutazione della qualità delle attività didattiche e di ricerca, sia a livello italiano che europeo.
Nel 2002 è stato eletto senatore della Repubblica nel collegio di Pisa e lo è rimasto sino al 2006. Dal 2006 al 2008 ha fatto parte del Governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministero dell'Università e della Ricerca.
Nel 2004 l'Università di Pisa gli ha conferito l'Ordine del Cherubino.
È stato assegnato al dottor Francesco Paolo Tronca il Premio "Curtatone e Montanara" 2021
È stato assegnato al dottor Francesco Paolo Tronca, laureato all’Università di Pisa e attuale membro del Consiglio di amministrazione dello stesso Ateneo, il Premio "Curtatone e Montanara" edizione 2021, il riconoscimento che celebra una delle più gloriose battaglie del Risorgimento italiano, nell'ambito della quale si distinse un battaglione universitario formato in gran parte da docenti e studenti dell'Ateneo pisano. L’annuncio è stato fatto martedì 4 maggio durante una conferenza a cui hanno partecipato il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella, il sindaco di Curtatone, Carlo Bottani, e il direttore del Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell'Ateneo, Saulle Panizza, alla presenza del sindaco di Pisa, Michele Conti, e del prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo.
Istituito dal Comune di Curtatone e giunto alla quarta edizione, il Premio sarà consegnato il 29 maggio a Curtatone in occasione delle celebrazioni per il 173° anniversario della battaglia. Viene assegnato a "personalità che si siano distinte, svolgendo nell'età contemporanea un ruolo di particolare rilievo nella vita del nostro Paese e a livello internazionale, per il progresso culturale, sociale e per la tutela dei valori di libertà e democrazia". Nelle precedenti edizioni sono stati premiati l'allora capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, il giornalista Ferruccio De Bortoli e, lo scorso anno, il generale di Corpo d'Armata e capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Salvatore Farina.
Il dottor Francesco Paolo Tronca, nato a Palermo nel 1952, si è laureato in Giurisprudenza nel 1975 e in Storia nel 1986, sempre all’Università di Pisa. È stato vice capo, capo di gabinetto e vice prefetto vicario della prefettura di Milano prima del 2003, quando è stato nominato Prefetto della Repubblica, incarico svolto a Lucca e a Brescia. Nel 2008 è stato nominato Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Ministero dell'interno. Tra le emergenze che si è trovato a gestire, i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia, il disastro ferroviario di Viareggio e il naufragio della Costa Concordia. Nel 2013 ha assunto l'incarico di Prefetto di Milano, coordinando lo svolgimento dell'Expo 2015. Nel 2015 è stato nominato Commissario straordinario del Comune di Roma Capitale. Dal novembre 2016 è stato Direttore della Struttura di Missione del Ministero dell'Interno incaricata della prevenzione e contrasto delle infiltrazioni della criminalità' organizzata nell'azione di ricostruzione nelle aree colpite dal sisma dell'agosto 2016. Nel 2017 è stato nominato Commissario Straordinario dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e nell’agosto dello stesso anno Consigliere di Stato. Attualmente è membro del Consiglio di amministrazione dell’Università di Pisa.
Il dottor Francesco Paolo Tronca è stato insignito della Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, della Gran Croce dell'Ordine pontificio di San Gregorio Magno e della Legion d'Honneur della Repubblica francese. Cultore di storia, in particolare del Risorgimento e della figura di Garibaldi, possiede una importante collezione privata sull'eroe dei due mondi, più volte esposta al pubblico.
Nel ricordare la biografia del dottor Tronca, la Motivazione del Premio "Curtatone e Montanara" si sofferma “sull’impegno profuso al servizio dello Stato durante la sua lunga carriera all’interno delle Prefetture di tutta Italia che lo ha visto fronteggiare innumerevoli emergenze, ponendosi come punto di riferimento dell’Istituzione della legalità, per la difesa della convivenza civile e pacifica, a tutela di quei valori che incarnano più compiutamente l’essenza della democrazia e architrave della nostra Carta Costituzionale”. La Motivazione sottolinea infine “la sua passione per la storia risorgimentale, che lo ha portato a condividere i contenuti valoriali presenti nel patrimonio ideale del Risorgimento, premessa di una integrità storica e simbolo della nostra Nazione, in piena sintonia e continuità ideale con i giovani volontari che valorosamente si batterono e perirono nella Battaglia di Curtatone e Montanara, in nome della libertà”.
Insetti nel piatto: il pregiudizio contrario si vince con una corretta comunicazione
L’idea di mangiare gli insetti generalmente provoca reazioni contrarie e disgusto, tuttavia si tratta di atteggiamenti in gran parte dovuti a pregiudizi che si possono superare grazie a una corretta comunicazione. La notizia arriva da uno studio condotto dalle Università di Pisa e di Parma che ha appena ricevuto il premio "Foods Best Paper Award”.
I ricercatori hanno condotto una indagine su 165 persone che hanno intervistato sia prima che dopo un seminario informativo sugli insetti edibili svoltosi al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano. Il confronto fra le risposte ha evidenziato che le informazioni ricevuto hanno influenzato positivamente tutte le opinioni sull'entomofagia riducendo in particolare proprio il disgusto verso questo cibo. Il test successivo è stato quindi una degustazione. Sessantasei partecipanti al seminario hanno accettato di assaggiare due tipologie di pane, in realtà del tutto identiche e a base di sola farina, sebbene una delle due fosse etichettata come “contenente insetti”. Da qui un’ulteriore sorpresa: i punteggi sensoriali hanno infatti indicato che i partecipanti hanno dato ai campioni etichettati “contenenti insetti” punteggi più alti per sapore, consistenza e gradimento generale.
“La comunicazione è un fattore cruciale quando si affrontano argomenti ignoti, specialmente se legati a preconcetti – spiega Simone Mancini ricercatore dipartimento di scienze Veterinarie dell’Università di Pisa - Il nostro studio suggerisce che un approccio educativo e informativo può essere una buona strategia per ridurre il meccanismo di rigetto verso gli insetti edibili, migliorando anche la valutazione delle proprietà sensoriali”.
Per i consumatori europei è infatti sempre più vicino l’arrivo degli insetti in tavola. Dopo il parere favorevole dell'Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, gli Stati membri dell'Ue hanno appena autorizzato a inizio maggio la commercializzazione come alimento del Tenebrio molitor (più comunemente conosciuto come tarma della farina). Il "nuovo alimento" potrà quindi essere immesso in commercio come insetto essiccato intero o come farina per biscotti, barrette proteiche e pasta.
“Attualmente gli insetti rappresentano un settore alimentare di nicchia in Europa, e numerosi Stati membri ne segnalano un consumo umano occasionale – aggiunge la professoressa Roberta Moruzzo dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Ateneo pisano - Tuttavia l'uso di insetti come fonte di alimenti e mangimi ha, potenzialmente, importanti benefici per l’ambiente, l’economia e la sicurezza della disponibilità alimentare, in una logica di economia circolare”.
Lo studio degli insetti edibili è uno dei filoni di ricerca portati avanti da tempo al dipartimento di scienze Veterinarie dell’Università di Pisa. Simone Mancini è anche coordinatore anche della Summer School di Ateneo su “Insects as Feed and Food” che si terrà il prossimo 12-16 Luglio 2021. Per l’Ateneo pisano hanno inoltre collaborato alla ricerca la professoressa Gisella Paci e le dottoresse Roberta Nuvoloni e Beatrice Torracca.
Per Luciano Modica
Pubblichiamo di seguito il ricordo del professor Luciano Modica scritto dalla collega e amica Margherita Galbiati, che con lui ha collaborato per molti anni, prima al Dipartimento di Matematica e poi nella gestione dell'Ateneo come membro del Senato Accademico e quindi come prorettrice alla Ricerca di base.
-----------------------------------
Per Luciano Modica
Non so se riuscirò a rappresentare qui, sia pur confusamente, quanto sarebbe doveroso per ripercorrere la vita di Luciano Modica, che è terminata così improvvisamente ieri mattina. Doveroso, certo, ma non è l’aggettivo giusto, tanto è l’affetto, la stima, l’amicizia, il sostegno reciproco che nel corso di più di 40 anni di collaborazione continua ho avuto il dono di avere.
Molti che forse leggeranno queste righe non hanno vissuto l’atmosfera dell’università in quel periodo, dagli anni ‘80 in poi. Riassumerla è difficile, tanto il mondo e l’università sono cambiati nel frattempo. Ma, questo sì è doveroso, ricordare quegli anni e quanto Luciano ha fatto vuole essere in qualche senso stabilire l’eredità che Luciano ha lasciato, e passare il testimone a chi vive ora questa università.
Luciano Modica era direttore del Dipartimento di Matematica da già un mandato nel 1987, quando sono diventata suo vicedirettore. La ristrutturazione del Dipartimento, voluta da Luciano, era in corso: dalla rete dipartimentale, la prima in ateneo, alla cura dell’estetica dei locali (sono sue, per esempio, le fotografie di grandi matematici nel corridoi principale di dipartimento) e all’attenzione all’accoglienza agli studenti (con le sale studio e le aule informatiche). La difesa puntigliosa dell’autonomia dipartimentale e in generale dell’ateneo era poi uno di punti chiave della visione di Luciano in quegli anni. L’attenzione a tutto ciò si è tradotta in un forte sentimento di appartenenza al dipartimento, di orgoglio, direi, da parte di tutti, dagli studenti al personale ai docenti, appartenenza che Luciano voleva estesa all’ateneo.
Appartenenza ed orgoglio che hanno sostenuto le tante iniziative di allora. Non si può non ricordare ad esempio la ristrutturazione dell’area ex Marzotto, con la riunione dei tre Dipartimenti (Matematica, Fisica e Informatica), che ha influito sulla città oltre a formare un centro culturale e scientifico, con la biblioteca interdipartimentale e la concentrazione anche dell’INFN nella stessa area. Idee (questa e tantissime altre) di Luciano da direttore del Dipartimento di Matematica e preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, e che ha poi completamente realizzato da rettore, carica alla quale è stato eletto nel 1993. Una visione che ha modificato la nostra università e tramite la CRUI, della quale è stato presidente, forse anche il sistema universitario. La sua presenza non è mancata negli anni successivi grazie all'impegno, a volte anche faticoso, in politica.
Chi ha vissuto quell’epoca piena di idee, entusiasmo, energia, speranza, ricorderà forse altri aspetti dell’enorme mole di rinnovamento che si è sviluppato allora. Ma l’aspetto che vorrei ricordare qui, ed è forse l’eredità maggiore che ha lasciato a me e a chi ha avuto modo di collaborare con lui, è che quanto ha fatto, quanto deve essere fatto, è per il bene comune, al di là dei personalismi, degli individualismi, dei corporativismi. Un’idea che ha permesso di sviluppare progetti e di realizzarli pensando liberamente, di partecipare alla costruzione, ognuno a suo modo, di un ambiente scientifico, di studio, di amministrazione, di ricerca, con una solida sintonia di intenti, basato su un’etica profonda e libera.
Grazie Luciano!
Margherita Galbiati