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From 8th to 15th of September the Department of Information Engineering will host the 2020 edition of the Summer School Enabling Technologies for Industrial IoT

summer school 2020

 

The Summer School, directed by Prof. Sergio Saponara of University of Pisa, will host in its 6th edition international lectures from University of PisaUniversity of Kiel and University of Grenoble Alpes, and 25 students coming from 12 nations in 4 continents (Africa, Asia, Europe, South America). The program of the summer school is available at https://www.dii.unipi.it/summer-school-enablig-technologies-iot-2020.

The school will discuss themes related to Integrated Electronics, RF IDentification, Remote sensing, Networking, High Performance and Quantum Computing, and their applications to the Internet of Things paradigm for a smart society, smart transportation systems and smart industry.

For info please contact Prof. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il 3 settembre 2020 alle ore 03:51 due nanosatelliti (denominati FSSCat) dell'Agenzia Spaziale Europea sono stati lanciati dallo spazioporto in Kourou, nella Guiana Francese, con il lanciatore VEGA. Uno dei satelliti contiene a bordo Phi-sat-1 la prima rete neurale a essere inviata nello spazio, con una Intelligenza Artificiale messa a punto dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa.

Scopo della missione è raccogliere dati per l'osservazione della Terra, ad esempio per misurare lo spessore e l'estensione dei ghiacciai, i cambiamenti nella vegetazione e nella qualità dell'acqua o per rilevare le isole di calore urbane.

"I satelliti di osservazione della Terra inviano una grande quantità di dati ogni giorno - spiega Massimiliano Pastena dell'ESA – e sono sempre più importanti per comprendere come funziona il nostro pianeta e per monitorare fenomeni come i cambiamenti climatici. In quest'ottica, avere a disposizione dati significativi è più che mai essenziale. Fino ad ora, le immagini venivano acquisite e inviate direttamente sulla terra, ma molte di loro non sono adatte all'uso per via della copertura nuvolosa. L'Intelligenza Artificiale di Phi-sat-1, messa a punto dall'Università di Pisa, identificherà queste immagini automaticamente a bordo, in modo che soltanto i dati utilizzabili vengano inviati a terra. Ciò renderà il processo di gestione di questi dati più efficiente, consentendo l'accesso agli utenti a informazioni più tempestive".

"Phi-sat-1 utilizza una rete neurale profonda per riconoscere la presenza di nuvole nelle immagini acquisite dalla camera iperspettrale – afferma Luca Fanucci, docente dell'Università di Pisa e responsabile scientifico Phi-sat-1 per il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione - La sfida per il nostro gruppo di ricerca è stata trovare il miglior compromesso fra le prestazioni dell'Intelligenza Artificiale e le risorse di calcolo e di memoria disponibili nel processore utilizzato a bordo. Questa sfida ha coinvolto con entusiasmo molti giovani ricercatori e dottorandi del Dipartimento, che sono riusciti a sviluppare una rete neurale che garantisce una classificazione binaria (nuvola/non-nuvola) con un'accuratezza del 92%, un tempo di esecuzione di 325 ms e un consumo di potenza di 1.8W".

Capofila della missione Phi-sat-1 è l'azienda olandese cosine measurement systems, che ha sviluppato il sistema di acquisizione di immagini denominato HyperScout-2. "L'uso della rete neurale - afferma Marco Esposito, remote sensing business unit manager dell'azienda - permette un miglioramento significativo nell'elaborazione di bordo delle immagini, ma il lavoro continua: l'Università di Pisa sta infatti sviluppando una seconda rete a segmentazione per classificare l'immagine (nuvola/non-nuvola) a livello di pixel che garantisce una granularità ancora più fine"

Questo è solo l'inizio – conclude Fanucci - di una nuova era per i micro-nano satelliti per l'osservazione della terra che permetteranno di acquisire in modo più rapido e meno costoso informazioni preziose per la salute del nostro pianeta".

Il 3 settembre 2020 alle ore 03:51 due nanosatelliti (denominati FSSCat) dell’Agenzia Spaziale Europea sono stati lanciati dallo spazioporto in Kourou, nella Guiana Francese, con il lanciatore VEGA. Uno dei satelliti contiene a bordo Phi-sat-1, la prima rete neurale a essere inviata nello spazio, con una Intelligenza Artificiale messa a punto dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Scopo della missione è raccogliere dati per l’osservazione della Terra, ad esempio per misurare lo spessore e l’estensione dei ghiacciai, i cambiamenti nella vegetazione e nella qualità dell'acqua o per rilevare le isole di calore urbane.

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"I satelliti di osservazione della Terra inviano una grande quantità di dati ogni giorno - spiega Massimiliano Pastena dell'ESA – e sono sempre più importanti per comprendere come funziona il nostro pianeta e per monitorare fenomeni come i cambiamenti climatici. In quest’ottica, avere a disposizione dati significativi è più che mai essenziale. Fino ad ora, le immagini venivano acquisite e inviate direttamente sulla terra, ma molte di loro non sono adatte all'uso per via della copertura nuvolosa. L'Intelligenza Artificiale di Phi-sat-1, messa a punto dall’Università di Pisa, identificherà queste immagini automaticamente a bordo, in modo che soltanto i dati utilizzabili vengano inviati a terra. Ciò renderà il processo di gestione di questi dati più efficiente, consentendo l'accesso agli utenti a informazioni più tempestive".

“Phi-sat-1 utilizza una rete neurale profonda per riconoscere la presenza di nuvole nelle immagini acquisite dalla camera iperspettrale – afferma Luca Fanucci, docente dell’Università di Pisa e responsabile scientifico Phi-sat-1 per il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione - La sfida per il nostro gruppo di ricerca è stata trovare il miglior compromesso fra le prestazioni dell’Intelligenza Artificiale e le risorse di calcolo e di memoria disponibili nel processore utilizzato a bordo. Questa sfida ha coinvolto con entusiasmo molti giovani ricercatori e dottorandi del Dipartimento, che sono riusciti a sviluppare una rete neurale che garantisce una classificazione binaria (nuvola/non-nuvola) con un’accuratezza del 92%, un tempo di esecuzione di 325 ms e un consumo di potenza di 1.8W”.

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Il team del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione che ha lavorato al progetto: da sinistra, il professor Luca Fanucci e i dottorandi Gionata Benelli, Gianluca Giuffrida, Francesco De Gioia, Gabriele Meoni, Lorenzo Diana, Gianmarco Dinelli, Emilio Rapuano.

Capofila della missione Phi-sat-1 è l’azienda olandese cosine measurement systems, che ha sviluppato il sistema di acquisizione di immagini denominato HyperScout-2. “L’uso della rete neurale - afferma Marco Esposito, remote sensing business unit manager dell’azienda - permette un miglioramento significativo nell’elaborazione di bordo delle immagini, ma il lavoro continua: l’Università di Pisa sta infatti sviluppando una seconda rete a segmentazione per classificare l’immagine (nuvola/non-nuvola) a livello di pixel che garantisce una granularità ancora più fine”

Questo è solo l’inizio – conclude Fanucci - di una nuova era per i micro-nano satelliti per l’osservazione della terra che permetteranno di acquisire in modo più rapido e meno costoso informazioni preziose per la salute del nostro pianeta”. 

 

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I due nanosatelliti FSSCat.

 

L’Università di Pisa si unisce al cordoglio del mondo della cultura per la scomparsa dello storico dell'arte Philippe Daverio. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, Daverio se n'è andato questa notte all’istituto dei Tumori di Milano dopo una lunga malattia. 71 anni, dotato di un'intelligenza rara e di un acuto spirito critico, ha guidato per 20 anni il pubblico italiano alla scoperta delle meraviglie dell'arte e della cultura in programmi indimenticabili come Art.tù o Passepartout

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Lo stupore di Philippe Daverio alla vista della Certosa di Calci (foto di Davide Guadagni).

Capace divulgatore della cultura e intellettuale sensibile e raffinato, negli ultimi anni Daverio è stato più volte ospite dell’Università di Pisa. In particolare, lo scorso 23 novembre, aveva partecipato alla giornata dedicata dall’Ateneo al genio di Leonardo Fibonacci, “L’uomo che ci ha regalato i numeri”, tenendo una partecipatissima conferenza nell’Aula Magna Nuova della Sapienza dal titolo “La storia pesante del numero leggero: da Fibonacci a San Tommaso”. Nel 2017, invece, aveva visitato la Certosa di Calci, sede del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, rimanendo affascinato dalla bellezza del luogo. Inoltre aveva partecipato all’inaugurazione del murale RE NASCI realizzata dallo street artist Gaia sulla parete della Saint Gobain, iniziativa patrocinata dall’Ateneo pisano. 

«Con Daverio se ne va un uomo di rara umanità e grande sapere. – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella -. Ci siamo conosciuti nell’estate del 2017 di fronte a un magnifico murale realizzato per iniziativa dei nostri studenti nel quartiere più pisano di Pisa: Porta a Mare. Ricordo che mentre gli spiegavamo questo lui, come se parlasse a sé stesso, disse: “Perché poi Pisa, per via di Leonardo Fibonacci, è la città dello zero”. Per questo, nel novembre scorso, lo invitammo a parlare nel nostro Ateneo in occasione della giornata dedicata dalla nostra Università al grande matematico. Accettò con il consueto entusiasmo e la serata fu di quelle che non si dimenticano: nonostante il freddo e la pioggia, l’Aula Magna della Sapienza era stracolma di persone, che per oltre un’ora ascoltarono ammirate e in religioso silenzio il brillante intervento di Daverio. Come non dimenticheremo mai il contributo fondamentale che Daverio ha dato per la crescita culturale del nostro Paese. Sentiremo molto la sua mancanza»

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Philippe Daverio nel 2017 all’inaugurazione del murale RE NASCI realizzato sulla parete della Saint Gobain, con il rettore Paolo Mancarella, lo street artist Gaia e gli organizzatori dell'iniziativa.

Philippe Daverio era nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia. Arrivato in Italia per gli studi universitari, ha frequentato il corso di laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi di Milano, dove hanno avuto inizio le sue molteplici attività legate all'arte. Si è sempre definito uno storico dell'arte e in questa veste lo ha scoperto il pubblico televisivo, grazie alle trasmissioni d'arte e cultura di cui è stato autore e protagonista.

Nella sua carriera ha svolto attività di docente presso atenei ed istituti di diverse città: è stato incaricato di un corso di Storia dell'arte presso lo IULM di Milano, laurea in Comunicazione e gestione dei mercati dell'arte e della cultura; ha svolto diversi corsi di Storia del design presso il Politecnico di Milano, e dal 2006 è professore ordinario di Disegno Industriale presso l'Università degli Studi di Palermo. Come gallerista ed editore ha pubblicato una cinquantina di titoli. Diverse sono le sue pubblicazioni scientifiche, e numerose quelle divulgative.

Nel 2013 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana il Cavalierato delle Arti e delle Lettere e la Medaglia d'Oro di benemerenza del Ministro per i Beni Culturali; sempre nel 2013 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Francese della Légion d'Honneur; da settembre 2014 era Direttore Artistico del Grande Museo del Duomo di Milano, e dal 2015 membro del Comitato scientifico della Pinacoteca di Brera e Biblioteca nazionale Braidense.

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