Paleopatologia: uno studio dell'Università di Pisa rivela la sifilide di Maria Salviati (1499-1543)
La Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa si è resa protagonista di una nuova scoperta che riscrive la storia della famiglia dei Medici di Firenze. Nel 2012 è stata condotta dall’equipe pisana la riesumazione dei resti di Giovanni dalle Bande Nere (1498-1526) e di sua moglie Maria Salviati (1499-1543), sepolti nelle Cappelle Medicee di San Lorenzo a Firenze. Lo studio dello scheletro di Maria Salviati ha rivelato i segni inequivocabili della sifilide venerea nella sua fase terziaria: sono ad esempio evidenti le lesioni sifilitiche sull’osso frontale del cranio. La diagnosi è una novità assoluta nella storia delle malattie dell’illustre casato: dai documenti del tempo non risulta infatti che Maria soffrisse di sifilide, una malattia ben conosciuta dai medici del Rinascimento, ma che non le fu mai esplicitamente diagnosticata. Sappiamo invece che la stessa nobildonna rifuggiva le visite approfondite dei dottori, quasi a tenere nascosta per pudicizia le manifestazioni più eclatanti del male che la tormentava.
Ritratto di Maria Salviati e Giulia de’ Medici dipinto dal Pontormo nel 1537 ca. Olio su tavola (The Walters Art Museum, Baltimore).
Maria probabilmente venne infettata dal marito, il celebre Giovanni dalle Bande Nere, che aveva una vita sessuale sregolata, ricca di frequentazioni con prostitute, in un’epoca in cui il male venereo serpeggiava tra le cortigiane e tra chi conduceva il mestiere delle armi. Dopo la scoperta delle Americhe, infatti, la sifilide fece la propria comparsa in Europa con una violenza di manifestazioni cliniche e una virulenza che si attenuerà solo dopo la metà del ’500. Di sifilide si ammalarono persone di tutti i ceti sociali, e moltissimi aristocratici furono colpiti dal “mal francese”, come era anche chiamata in Italia la terribile malattia. “La scoperta della sifilide di Maria Salviati arricchisce la storia della famiglia Medici di un dato finora sconosciuto, mostrando tutte le potenzialità della ricerca paleopatologica in campo storico-medico”, afferma Valentina Giuffra, direttore della Divisione di Paleopatologia dell’Ateneo pisano.
Il cranio di Maria Salviati visto frontalmente. Sono evidenti le lesioni sifilitiche sull’osso frontale (Archivio della Divisione di Paleopatologia Università di Pisa).
Lo studio è stato pubblicato sul numero di giugno della prestigiosa rivista “EmergingInfectiousDiseases” del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, ed è stato ritenuto così interessante da guadagnare la copertina del periodico scientifico. Gli autori sono Antonio Fornaciari, Raffaele Gaeta, Simona Minozzi e Valentina Giuffra.
La sifilide costituisce oggi una malattia infettiva riemergente, pericolosamente in espansione anche nel mondo occidentale a causa della scarsa attenzione alla prevenzione e alla protezione nei rapporti sessuali. Antonio Fornaciari, primo autore del lavoro, spiega: “La scoperta della sifilide di Maria Salviati permette di approfondire l’impatto sociale e culturale della sifilide sulla società rinascimentale. Una malattia che non era considerata con imbarazzo per gli uomini, era invece socialmente stigmatizzata per le donne e considerata sintomo di dissolutezza morale. La malattia di Maria Salviati, anche fosse stata diagnosticata, non poteva essere divulgata. In un momento storico così delicato, in cui Cosimo I in cerca di legittimazione politica stava gettando le basi del Granducato di Toscana, non poteva passare il messaggio che la madre del futuro granduca fosse malata di sifilide”.
Ritratto di Giovanni de’ Medici detto “delle Bande Nere” dipinto da Francesco de’ Rossi nel 1546–1548. Olio su tavola (Firenze, Istituti Museali della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, Palazzo Pitti, Galleria Palatina).
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Dai campi di battaglia allo Studio: scienziati e docenti pisani a Curtatone
Appuntamento online venerdì 29 maggio alle ore 10.00 per la conferenza "Dai campi di battaglia allo Studio: scienziati e docenti pisani a Curtatone", con cui l'Università di Pisa celebra il 172° anniversario della Battaglia di Curtatone e Montanara che vide protagonista il battaglione universitario composto da studenti e docenti dell’Ateneo pisano e di quello senese.
Dopo la deposizione della corona davanti al monumento ai caduti nel cortile del Palazzo della Sapienza - che per motivi di sicurezza avverrà in forma ristretta - le celebrazioni di quella che è ancora oggi una delle tradizioni del più belle e vive dell'Ateneo pisano si apriranno "virtualmente" al pubblico, che potrà seguirle in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ateneo e su YouTube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=-MDwNId3jys.
L'evento sarà introdotto da un video che ripercorre, attraverso la musica e le immagini, le commemorazioni degli anni più recenti a cui seguiranno l'introduzione del rettore Paolo Maria Mancarella, e i saluti istituzionali di Carlo Bottani, sindaco di Curtatone, di Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario dell’Istituto per il Risorgimento Italiano, e di Christian Satto, del Coordinamento nazionale delle associazioni risorgimentali. Gianluca Gargini porterà il saluto dei goliardi pisani (Savot).
Moderata dal direttore della Domus Mazziniana, Pietro Finelli, la mattinata proseguirà con la relazione di Giovanni Federico Gronchi, ordinario al dipartimento di Matematica, sul “Contributo di Mossotti al calcolo delle orbite dei corpi celesti”. Nel suo breve intervento, il professor Gronchi parlerà delle ricerche di Ottaviano Fabrizio Mossotti nel campo della meccanica celeste, e in particolare della determinazione orbitale. Il problema trattato sarà introdotto e inquadrato nel contesto storico: a questo problema hanno infatti contribuito alcuni tra i più grandi matematici dell'epoca, quali Carl Friedrich Gauss e Pierre-Simon de Laplace.
Subito dopo Valentina Giuffra, associato al dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, terrà un intervento dal titolo: “Carlo Burci (1813-1875) e il trattamento delle ferite da armi da fuoco nella battaglia di Curtatone e Montanara”. Burci, che fu professore di Clinica chirurgica all’Università di Pisa dal 1846 al 1860, prese parte alla battaglia di Curtatone e Montanara come Capitano del Battaglione Universitario pisano. Dopo un inquadramento della chirurgia nella prima metà del XIX secolo, la professoressa Giuffra prenderà in esame il testo di Burchi “Intorno alle ferite per arme da fuoco osservate e curate in Lombardia durante la campagna del 1848”, che descrive come il chirurgo ha affrontato la cura dei soldati feriti sul campo della battaglia di cui si celebra il 172° anniversario, offrendoci uno spaccato sulla medicina militare del tempo.
Al termine della commemorazione, sarà trasmesso il video curato dal Comitato pisano “per il Risorgimento” intitolato “Volontari di ieri; volontari di oggi. Dialogo sulla battaglia di Curtatone e Montanara tra alcuni studenti di liceo, 172 anni dopo”. Il video è stato realizzato dalla professoressa Lydia Salmeri e dalle studentesse e dagli studenti della Classe III B del Liceo Scientifico “Ulisse Dini” di Pisa, ed è ispirato alle lettere di Andrea Ranzi, che fu docente di medicina del nostro Ateneo e che combatté volontario a Curtatone con il grado di Maggiore del Battaglione Universitario.
Nel pomeriggio le celebrazioni proseguiranno con una vera e propria ‘maratona’ video resa possibile dalla sinergia tra l’Università di Pisa, la Domus Mazziniana, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali e il Museo Civico e Diocesano di Fucecchio. Grazie alla collaborazione tra le diverse istituzioni saranno liberamente accessibili video che normalmente sono proiettati solo all’interno delle strutture museali o realizzati per l’occasione.
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Il professor Sergio Giudici e il "Filo da Torcere per i terrapiattisti"
Dal 29 al 31 maggio si tiene a Levanto il Festival delle Geografie, giunto alla sua quarta edizione, piccola ma significativa manifestazione che cerca di portare l'attenzione su una materia, appunto la geografia, a torto tra le più trascurate nella scuola di oggi.
In questo ambito il professor Sergio Giudici, docente di Fisica sperimentale e direttore del Museo degli Strumenti di Fisica dell'Università di Pisa, terrà un intervento dal titolo "Filo da torcere per i terrapiattisti". In sostanza: perchè crediamo che la Terra sia una sfera e perchè lo crediamo da millenni... da molto prima di osservare la Terra dallo Spazio!.
Pubblichiamo di seguito la sintesi della relazione del professor Giudici e il video realizzato dai ragazzi del Museo e Ludoteca Scientifica.
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"Filo da Torcere per i terrapiattisti" è il titolo dell'intervento che presenterò il 29 maggio prossimo alle ore 16:00 presso il Festival delle Geografie di Levanto. Ho scelto l'argomento non perchè vi sia qualcosa di interessante nel terrapiattismo in sè ma per ciò che il terrapiattismo avrebbe potuto essere e non è stato.
Avrebbe, infatti, potuto giocare la carta della provocazione intelligente e mostrare attraverso il paradosso come la Scienza - nonostante i suoi successi - sia in realtà fragile quando tenta di diventare cultura condivisa.
Avrebbe potuto mostrare come l'idea di Terra sferica non si acquisisce tramite un "esperimento cruciale" ma piuttosto emerge a poco a poco come un quadro che va acquistando coerenza e nel quale convergono osservazioni e interpretazioni.
Seppur provocatoriamente, il terrapiattismo avrebbe potuto rendere un servizio alla comprensione del Metodo Scientifico al quale - come insegna la Storia della Scienza - non manca di un certo anarchismo creativo.
Il terrapiattismo ha invece scelto di mettersi grottescamente al servizio di uno sciocco relativismo politicamente corretto per cui si dovrebbe rispettare qualunque opinione, anche la più infondata. Il terrapiattismo ha portato ad una inutile esasperazione gli atteggiamenti anti-scientifici che troviamo ad esempio nella questione dei vaccini o nelle polemiche sull'evoluzionismo. Parafrasando un famoso slogan caro al postmoderno, possiamo dire che "esistono i fatti e le interpretazioni" ma certe interpretazioni sono più aderenti al reale di altre. E non è una questione di opinione.
Maggiori informazioni sulla diretta streaming, si trovano alla pagina https://www.facebook.com/festivaldellegeografie
Sulla misura del raggio della Terra, il Museo degli Strumenti di Fisica dell'Università di Pisa e la Ludoteca Scientifica hanno realizzato un video. Buona visione.
Sergio Giudici
Docente di Fisica sperimentale
Incarico di lavoro autonomo sul tema: "Supporto alle attività di ricerca relative allo studio di accumulatori elettrochimici
Dai campi di battaglia allo Studio: scienziati e docenti pisani a Curtatone
Appuntamento online venerdì 29 maggio alle ore 10.00 per la conferenza "Dai campi di battaglia allo Studio: scienziati e docenti pisani a Curtatone", con cui l'Università di Pisa celebra il 172° anniversario della Battaglia di Curtatone e Montanara che vide protagonista il battaglione universitario composto da studenti e docenti dell’Ateneo pisano e di quello senese.
Dopo la deposizione della corona davanti al monumento ai caduti nel cortile del Palazzo della Sapienza - che per motivi di sicurezza avverrà in forma ristretta - le celebrazioni di quella che è ancora oggi una delle tradizioni del più belle e vive dell'Ateneo pisano si apriranno "virtualmente" al pubblico, che potrà seguirle in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ateneo e su YouTube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=-MDwNId3jys.
L'evento - organizzato dal Comitato per le celebrazioni (*) in sinergia con la Domus Mazziniana - sarà introdotto da un video che ripercorre, attraverso la musica e le immagini, le commemorazioni degli anni più recenti a cui seguiranno l'introduzione del rettore Paolo Maria Mancarella e i saluti istituzionali di Raffaella Bonsangue, vicesindaco di Pisa, di Carlo Bottani, sindaco di Curtatone, di Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario dell’Istituto per il Risorgimento Italiano, e di Christian Satto, del Coordinamento nazionale delle associazioni risorgimentali. Gianluca Gargini porterà il saluto dei goliardi pisani (Savot).
Moderata dal direttore della Domus Mazziniana, Pietro Finelli, la mattinata proseguirà con la relazione di Giovanni Federico Gronchi, ordinario al dipartimento di Matematica, sul “Contributo di Mossotti al calcolo delle orbite dei corpi celesti”. Nel suo breve intervento, il professor Gronchi parlerà delle ricerche di Ottaviano Fabrizio Mossotti nel campo della meccanica celeste, e in particolare della determinazione orbitale. Il problema trattato sarà introdotto e inquadrato nel contesto storico: a questo problema hanno infatti contribuito alcuni tra i più grandi matematici dell'epoca, quali Carl Friedrich Gauss e Pierre-Simon de Laplace.
Subito dopo Valentina Giuffra, associato al dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, terrà un intervento dal titolo: “Carlo Burci (1813-1875) e il trattamento delle ferite da armi da fuoco nella battaglia di Curtatone e Montanara”. Burci, che fu professore di Clinica chirurgica all’Università di Pisa dal 1846 al 1860, prese parte alla battaglia di Curtatone e Montanara come Capitano del Battaglione Universitario pisano. Dopo un inquadramento della chirurgia nella prima metà del XIX secolo, la professoressa Giuffra prenderà in esame il testo di Burchi “Intorno alle ferite per arme da fuoco osservate e curate in Lombardia durante la campagna del 1848”, che descrive come il chirurgo ha affrontato la cura dei soldati feriti sul campo della battaglia di cui si celebra il 172° anniversario, offrendoci uno spaccato sulla medicina militare del tempo.
Nel pomeriggio le celebrazioni proseguiranno con una vera e propria ‘maratona’ video resa possibile dalla sinergia tra l’Università di Pisa, la Domus Mazziniana, il Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali e il Museo Civico e Diocesano di Fucecchio. Grazie alla collaborazione tra le diverse istituzioni saranno liberamente accessibili video che normalmente sono proiettati solo all’interno delle strutture museali o realizzati per l’occasione.
Di seguito l'elenco dei video a disposizione:
- Curtatone e Montanara: immagini delle celebrazioni, a cura di Bruno Sereni.
- Curtatone e Montanara. Battaglia di Popolo e Sentimento di Nazione, a cura del Coordinamento nazionale delle associazioni risorgimentali.
- 29 Maggio 1848 Curtatone e Montanara, a cura del Museo civico e diocesano di Fucecchio.
- La Vita di Giuseppe Montanelli, a cura del Museo civico e diocesano di Fucecchio.
- Volontari di ieri; volontari di oggi. Dialogo sulla battaglia di Curtatone e Montanara tra alcuni studenti di liceo, 172 anni dopo, realizzato dal Comitato pisano per il Risorgimento, a cura della professoressa Lydia Salmeri e delle studentesse e degli studenti del Liceo Scientifico "Ulisse Dini" di Pisa.
(*) Il Comitato scientifico per le celebrazioni di Curtatone e Montanara è composto da: Massimo Caboara, Simone Capaccioli, Marco Cini, Eleonora Da Pozzo, Michele da Caprile, Monica Lupetti, Davide Poli, Rosalba Tognetti.
(Nelle foto immagini delle passate edizioni)
Matematica, storia e scienze protagoniste delle lezioni del ciclo “Verso la maturità”
Matematica, storia e scienze sono le protagoniste delle tre lezioni della settimana tenute da docenti dell’Università di Pisa nell’ambito del ciclo “Verso la maturità”, pensato per accompagnare gli studenti agli esami del quinto anno delle scuole superiori. Le lezioni, a cui si può partecipare e interagire con domande, sono in programma mercoledì 27 maggio, a partire dalle 14.30, con Fabrizio Luccio, professore emerito del dipartimento di Informatica, che parla di “Calcolabilità e algoritmi”. L’intervento muoverà dalla definizione di algoritmo di calcolo, proposta da Alan Turing nel 1936, che ha accompagnato lo sviluppo dell’informatica ove l’algoritmo è il principale protagonista.
Alle 15.30 il professor Gianluca Fulvetti del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere introduce il tema della “Guerra, guerra totale, guerra civile: il Secondo conflitto mondiale e la storia del Novecento”. La lezione approfondisce esperienze e memorie della Seconda guerra mondiale e affronta la questione dell’evoluzione di culture di guerra tipiche dell’età contemporanea, fino all’emergenza Covid che viene narrata e forse anche percepita facendo proprio riferimento a una situazione di guerra.
Alle 16.30 la professoressa Elena Bonaccorsi del dipartimento di Scienze della Terra discute de “I cristalli intorno a noi”: una chiacchierata alla scoperta del mondo dei cristalli per intraprendere un percorso didattico che coinvolga più discipline, dalle scienze della Terra alla chimica, dalla fisica alla matematica, dal disegno alla storia dell’arte e alla storia della scienza.
Le lezioni di “Verso la maturità” fanno parte di “Pensiamo insieme il futuro”, il progetto che l’Università di Pisa dedica ai giovani, alla loro formazione e alla costruzione del loro futuro attraverso attività in rete di crescita, conoscenza, orientamento e approfondimento culturale.
Cybersecurity: al via all'Università di Pisa un corso di laurea per i difensori del web
Prende il via in settembre presso l’Università di Pisa il corso di laurea magistrale in “Cybersecurity”. Si tratta del primo corso di laurea in Italia a offrire una formazione completa non solo sui classici aspetti legati al software, come la sicurezza di dati, programmi, sistemi operativi e sistemi di comunicazione, ma anche su quelli che riguardano l’hardware, come dispositivi elettronici, propagazione del segnale e i sistemi biometrici. Il corso di laurea magistrale sarà gestito congiuntamente dai dipartimenti di Ingegneria dell’Informazione e di Informatica dell’Ateneo pisano.
“Il cyberspazio ha le sue fondamenta nel mondo fisico – commenta GianLuigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica - Tutti i sistemi informatici sono realizzati utilizzando i circuiti integrati (hardware) presenti in tutti i moderni dispositivi elettronici. I circuiti stanno diventando più veloci, più economici e più potenti, e ciò ha permesso lo sviluppo di tecnologie chiave come l'intelligenza artificiale, l'Internet of Things e i sistemi autonomi, da cui la crescita economica e la sicurezza nazionale dipendono sempre di più. Ne segue che la fiducia incondizionata nell'hardware non è più un'opzione sostenibile. Una componente fisica compromessa può minare tutti gli strati superiori della sicurezza informatica di un sistema, con effetti devastanti. La sicurezza hardware, pertanto, si concentra sulla protezione dei sistemi dalle vulnerabilità a livello fisico dei dispositivi. In questi sono inclusi anche i sistemi biometrici, come per esempio i sistemi per il riconoscimento delle impronte digitali o il riconoscimento facciale.”
Oltre alla sicurezza di software e hardware, il corso di laurea mira ad inquadrare la sicurezza informatica sia nel contesto delle organizzazioni e delle aziende che devono proteggersi dal rischio informatico, sia in quello degli aspetti legali e giuridici.
“La nostra ambizione quindi – afferma Giuseppe Anastasi, direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – è quella di coprire gli argomenti fondamentali per la preparazione culturale di esperti in cybersecurity “a tutto tondo”. Riteniamo infatti essenziale fare fronte in modo efficace alla richiesta crescente, da parte del mondo delle imprese e della pubblica amministrazione, di specialisti dotati di elevate competenze scientifiche e tecnologiche nell’ambito della sicurezza informatica, e di conseguenza ci aspettiamo diverse opportunità professionali per gli studenti che decidono di intraprendere questo indirizzo di studi.
L’Università di Pisa ha d’altronde una solida tradizione nel settore dell'informatica e delle tecnologie digitali. A Pisa è stato costruito il primo calcolatore, è stato creato il primo corso di laurea in Informatica in Italia più di 50 anni fa, ed è stato attivato il primo collegamento a Internet in Italia nel 1986. Nel settore specifico della cybersecurity sono attivi diversi progetti, anche internazionali, e da anni è attivo un master in sicurezza informatica in collaborazione con il CNR. Il nuovo corso di laurea magistrale può inoltre beneficare delle competenze dei due dipartimenti che sono all'avanguardia, a livello internazionale, nel settore delle tecnologie digitali. Questo corso di laurea si innesta quindi su un preciso solco di studi e competenze che l’Università di Pisa può mettere a disposizione di studenti provenienti sia dall’Italia che dall’estero.”
Maggiori informazioni sul sito http://unipi.it/cybersecurity.