Due laureati Unipi vincitori dell’Agroinnovation Award dell’Accademia dei Georgofili
Il premio era destinato a sei giovani neolaureati magistrali che si sono distinti con una tesi particolarmente innovativa nel settore agrario
Nel corso della cerimonia di inaugurazione del 265° anno accademico dei Georgofili, a Firenze, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, il 20 aprile 2018 si è svolta la premiazione dei vincitori della prima edizione dell’AgroInnovation Award, destinata a sei giovani neolaureati magistrali che si sono distinti con una tesi particolarmente innovativa nel settore agrario.
Tra i premiati due allievi dell’Università di Pisa, laureati magistrali in Produzioni Agro-alimentari e Gestione dell’Agroecosistema: Laura Paladini, per la tesi “Satellite crop mapping to better understand agro-ecological zones” (area “informatica in agricoltura”); Marco Zito, per la tesi “Valutazione di nuovi formulati feromonici per il controllo di lepidotteri ed emitteri in vigneti della Maremma” (area “difesa integrata”).
I vincitori hanno ricevuto un premio del valore di 1.500 euro ciascuno. La commissione esaminatrice ha passato al vaglio 84 lavori prima di decretare il vincitore per ognuna delle sei aree disciplinari.
Nella foto della premiazione, Laura Paladini è la seconda da destra e Marco Zito è il terzo da destra.
Due laureati Unipi vincitori dell’Agroinnovation Award dell’Accademia dei Georgofili
Nel corso della cerimonia di inaugurazione del 265° anno accademico dei Georgofili, a Firenze, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, il 20 aprile 2018 si è svolta la premiazione dei vincitori della prima edizione dell’Agroinnovation Award - promossa dall'Accademia dei Georgofili in collaborazione con Image Line - destinata a sei giovani neolaureati magistrali che si sono distinti con una tesi particolarmente innovativa nel settore agrario.
Tra i premiati due allievi dell’Università di Pisa, laureati magistrali in Produzioni agro-alimentari e gestione dell’agroecosistema: Laura Paladini, per la tesi “Satellite crop mapping to better understand agro-ecological zones” (area “informatica in agricoltura”); Marco Zito, per la tesi “Valutazione di nuovi formulati feromonici per il controllo di lepidotteri ed emitteri in vigneti della Maremma” (area “difesa integrata”).
I vincitori hanno ricevuto un premio del valore di 1.500 euro ciascuno. La commissione esaminatrice ha passato al vaglio 84 lavori prima di decretare il vincitore per ognuna delle sei aree disciplinari.
Nella foto della premiazione, Laura Paladini è la seconda da destra e Marco Zito è il terzo da destra.
Seminario "Amazon from the Inside"
Sabato 5 maggio dalle ore 14:00 alle ore 18:00, nell'aula F6 del polo Etruria, facoltà di Ingegneria, si terrà il seminario "Amazon from the Inside" con l'ingener Marco Pugi, manager di Amazon (Piacenza).
Durante il seminario si parlerà di Amazon e del commercio online, in particolare approfondendo le tecniche di gestione degli ordini e della merce implementate nello stabilimento Amazon di Piacenza.
L'evento, organizzato dall'Associazione Gestionali in Opera, è stato realizzato con i contributi dell'ateneo per le attività studentesche autogestite all'Università di Pisa.
http://www.gestionalinopera.it/
Avviso di fabbisogno interno per una unità di personale categoria D nell’ambito della ricerca “Caratterizzazione tecnologica e approfondimento di alcuni requisiti di sicurezza di un formaggio di montagna”. Scad. 30/04
LIBRI: Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini
"Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini" (Carocci, 2018) è l'ultimo libro appena uscito di Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Lopalco è stato per anni a capo del Programma per le malattie prevenibili da vaccinazione presso lo European Centre for Disease Prevention and Control a Stoccolma.
Anticipiamo qui uno stralcio dalla prefazione.
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Mi capita spesso, prima di una lezione, di essere assalito da qualche dubbio e, nel terrore di non saper rispondere a una eventuale domanda da parte di uno studente particolarmente attento e curioso (e magari anche un po’ rompiscatole), corro a cercare l’informazione su qualche libro di testo. E così avvenne quella mattina.
Avrei dovuto parlare di vaccinazione antipoliomielite e avrei iniziato la lezione dando qualche cenno sulla malattia. Non ricordavo assolutamente, lo ammetto, il periodo di contagiosità di un paziente affetto da quella terribile malattia. Ero sicuro che qualcuno me lo avrebbe chiesto. [Continua a leggere]
Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini
"Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini" (Carocci, 2018) è l'ultimo libro appena uscito di Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene al Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Lopalco è stato per anni a capo del Programma per le malattie prevenibili da vaccinazione presso lo European Centre for Disease Prevention and Control a Stoccolma.
Anticipiamo qui uno stralcio dalla prefazione.
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Mi capita spesso, prima di una lezione, di essere assalito da qualche dubbio e, nel terrore di non saper rispondere a una eventuale domanda da parte di uno studente particolarmente attento e curioso (e magari anche un po’ rompiscatole), corro a cercare l’informazione su qualche libro di testo. E così avvenne quella mattina.
Avrei dovuto parlare di vaccinazione antipoliomielite e avrei iniziato la lezione dando qualche cenno sulla malattia. Non ricordavo assolutamente, lo ammetto, il periodo di contagiosità di un paziente affetto da quella terribile malattia. Ero sicuro che qualcuno me lo avrebbe chiesto.
Notai con piacere che mi era stata appena consegnata l’ultima edizione di un ottimo testo universitario di malattie infettive. Niente di meglio.
«Sarà la fretta» pensai inizialmente quando, sfogliando i vari capitoli, non riuscivo a individuare quello relativo alla polio. Contravvenendo a una regola basilare della mia disorganizzazione mentale, feci quello che qualunque altra persona di media intelligenza avrebbe fatto fin dal principio: consultai l’indice analitico. Cercai con pazienza: “parotite”, “pertosse”, “rickettsiosi”... nessuna traccia della poliomielite.
Dopo un poco mi arresi. Non era colpa della mia distrazione, né di un refuso dell’indice analitico: in quel libro, dato alle stampe nel 2009, la polio non era nemmeno citata.
L’irritazione per non aver trovato quello che cercavo, a pochi minuti dalla lezione, fu soppiantata dalla brutta sensazione di sentirmi davvero vecchio. I miei studenti, futuri medici, non avrebbero studiato una malattia che aveva invece fatto parte del mio basilare bagaglio di conoscenze.[…]
I temi che mi accingo ad affrontare in questo volume non rappresentano che un piccolissimo campionario della lunga lotta dell’Uomo contro le malattie infettive. Come ogni lotta, anche questa è stata costellata da successi, insuccessi, errori ed equivoci.
Spero che una trattazione ragionata di questi temi contribuisca a dare una lettura spassionata e il più possibile obiettiva di questa lotta combattuta con le armi della scienza, e pertanto ben lungi dall’egida dell’infallibilità; anzi, per definizione, sempre soggetta alla verifica dei fatti e delle evidenze sperimentali. E spero che possa servire a chiarire qualche dubbio sulla reale utilità delle vaccinazioni.
Ah, dimenticavo. Per tornare alla mia lezione, la domanda sulla polio arrivò puntuale dall’immancabile studente precisino. Non senza una punta di sadismo risposi: «Mi dispiace, questo particolare adesso mi sfugge, vada a controllare sul testo di malattie infettive».
Pier Luigi Lopalco
L'astronauta Franco Malerba al workshop di IngeniArs
Martedì 24 aprile IngeniArs S.r.l., spin-off dell’Università di Pisa, ha organizzato il workshop sui sistemi di comunicazione di ultima generazione a bordo di satelliti. L’evento, che si è tenuto al Centro Congressi Le Benedettine, ha visto la partecipazione delle eccellenze nel mercato spazio nazionale e internazionale, tra cui Thales Alenia Space, National Instruments e Leonardo. Immancabile la presenza dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea, a testimonianza del ruolo che stanno assumendo nelle missioni spaziali sistemi di comunicazione di bordo ad alta velocità, quali quelli basati sullo standard "SpaceFibre". L’iniziativa è stata coordinata da Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia, che sta mettendo la sua esperienza a disposizione di IngeniArs nel percorso di affermazione di questa giovane e brillante Start-Up nel mercato internazionale.
Nella foto, da sinistra verso destra: Luca Dello Sterpaio, Antonino Marino, Camilla Giunti, Luca Fanucci (seduto), Franco Malerba (seduto), Marco Trafeli, Riccardo Cassettari, Daniele Davalle.
“IngeniArs - ha detto infatti Franco Malerba - sta dimostrando di avere tutte le competenze e le capacità per far crescere il proprio ruolo nel panorama spazio sia italiano che internazionale. Questo Workshop conferma l’eccellenza del lavoro svolto da IngeniArs e contribuisce a consolidare l’importanza prospettica di 'SpaceFibre' nelle roadmap spazio italiane e internazionali. La comunità degli esperti protagonisti di 'SpaceFibre' in questa fase di definizione e di prime implementazioni è necessariamente una élite di pionieri e Ingeniars ne fa pienamente parte”.
Il professor Luca Fanucci con Franco Malerba.
Il professor Luca Fanucci, docente dell’Università di Pisa e CEO di IngeniArs, ha ricordato che l'azienda "nasce nel 2014 dal desiderio di mettere le conoscenze ed esperienze di noi soci fondatori al servizio di settori innovativi quali lo spazio, la telemedicina e l’automotive. Un importante fattore di accelerazione per l’azienda è rappresentato dalla vittoria dei programmi Horizon 2020 SME Instrument Fase 1 e Fase 2 dell’Unione Europea, che ci hanno permesso, tra le altre cose, di assumere brillanti dottori di ricerca e laureati provenienti dall’Ateneo Pisano. Offrire opportunità di lavoro ad alta qualificazione sul territorio pisano è per noi motivo di grande orgoglio”.
L’implementazione della tecnologia di nuova generazione "SpaceFibre", oggetto del workshop, è prevista dal progetto Horizon 2020 SIMPLE (Spacefibre IMPLementation design & test Equipment), attraverso la realizzazione dei prodotti SpaceFibre IP-core, SpaceFibre Analyser Box e SpaceFibre Analyser PXI entro la fine del 2018. Ciò permetterà a IngeniArs di arricchire il proprio portafoglio prodotti con un’offerta unica e altamente innovativa, in grado di rispondere al meglio alle future esigenze del mercato spazio.
Il professor Marco Raugi, prorettore alla Ricerca applicata e al trasferimento tecnologico dell’Ateneo, ha sottolineato come “IngeniArs sia una delle spin-off di talento dell’Università di Pisa, a conferma del ruolo fondamentale della ricerca e del trasferimento tecnologico portato avanti dall’Ateneo. L’impegno dell’Ateneo è quello di creare le condizioni sempre migliori per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali come IngeniArs, che possano affermarsi nel panorama nazionale e internazionale, nonché offrire un futuro lavorativo ai numerosi giovani talentuosi che l’Università è in grado di formare”.
Gli speaker del convegno.
“Missione Uzbekistan” per i veterinari dell’Ateneo
Migliorare la qualità della formazione dei medici veterinari e dei professionisti della produzione animale in Uzbekistan. E’ questo l’obiettivo di “BUzNet”, un progetto europeo che vede la partecipazione di un gruppo di docenti del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, con Alessandra Guidi come responsabile scientifico, insieme a Roberta Moruzzo, Roberta Nuvoloni e Francesco Di Iacovo.
“L’obiettivo del progetto – spiega Alessandra Guidi – è definire i nuovi curricula per i corsi di studio in Medicina Veterinaria e in Produzione Animale nelle università dell’Uzbekistan, quindi riqualificare i laboratori didattici, informatici e il materiale formativo destinato a studenti e docenti e infine creare una piattaforma e-learning”.
Alcuni momenti della visita in Uzbekistan dei veterinari dell’Ateneo pisano
Finanziato con circa 1 milione di euro sino al 2020, BUzNet ha appena preso il via con un incontro alla Tashkent State Agrarian University in Uzbekistan dove i si sono riuniti i vari partner, oltre all’Ateneo pisano anche le università di Padova e di Porto in Portugallo, la Estonian University of Life Sciences e i rappresentanti locali del governo e di istituzioni pubbliche e private del settore.
La visita è stata inoltre l’occasione per i partner europei di visitare alcune realtà aziendali di Andijan, Tashkent, Nukus e Samarcanda, soprattutto allevamenti ed aziende di trasformazione lattiero-casearia, con l’opportunità di raccogliere dati sulla situazione delle pratiche veterinarie e zootecniche al fine di capire meglio i bisogni di formazione emergenti sul territorio.
“L’Università di Pisa e, in particolare, il Dipartimento di Scienze veterinarie – conclude Alessandra Guidi - sarà parte attiva a tutte le attività, mettendo a disposizione sia la propria esperienza in ambito veterinario e zootecnico, sia la conoscenza della sanità pubblica veterinaria uzbeka acquisita in un precedente progetto europeo coordinato da noi”.
“Missione Uzbekistan” per i veterinari dell’Università di Pisa
Migliorare la qualità della formazione dei medici veterinari e dei professionisti della produzione animale in Uzbekistan. E’ questo l’obiettivo di “BUzNet”, un progetto europeo che vede la partecipazione di un gruppo di docenti del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, con Alessandra Guidi come responsabile scientifico, insieme a Roberta Moruzzo, Roberta Nuvoloni e Francesco Di Iacovo.
“L’obiettivo del progetto – spiega Alessandra Guidi – è definire i nuovi curricula per i corsi di studio in Medicina Veterinaria e in Produzione Animale nelle università dell’Uzbekistan, quindi riqualificare i laboratori didattici, informatici e il materiale formativo destinato a studenti e docenti e infine creare una piattaforma e-learning”.
Finanziato con circa 1 milione di euro sino al 2020, BUzNet ha appena preso il via con un incontro alla Tashkent State Agrarian University in Uzbekistan dove i si sono riuniti i vari partner, oltre all’Ateneo pisano anche le università di Padova e di Porto in Portugallo, la Estonian University of Life Sciences e i rappresentanti locali del governo e di istituzioni pubbliche e private del settore.
La visita è stata inoltre l’occasione per i partner europei di visitare alcune realtà aziendali di Andijan, Tashkent, Nukus e Samarcanda, soprattutto allevamenti ed aziende di trasformazione lattiero-casearia, con l’opportunità di raccogliere dati sulla situazione delle pratiche veterinarie e zootecniche al fine di capire meglio i bisogni di formazione emergenti sul territorio.
“L’Università di Pisa e, in particolare, il Dipartimento di Scienze veterinarie – conclude Alessandra Guidi - sarà parte attiva a tutte le attività, mettendo a disposizione sia la propria esperienza in ambito veterinario e zootecnico, sia la conoscenza della sanità pubblica veterinaria uzbeka acquisita in un precedente progetto europeo coordinato da noi”.
Visite guidate al Centro Avanzi e alla Basilica di San Piero a Grado in occasione della consegna del Premio Touring l’11 maggio
Venerdì 11 maggio, in occasione della consegna del Premio Touring al Centro di ricerche agro-ambientali “E. Avanzi” dell’Università di Pisa – selezionato tra i dieci "Centri di innovazione per l’agricoltura sostenibile” della Toscana – saranno organizzate due visite speciali aperte a tutte la cittadinanza: la prima, in programma alle ore 17, è una visita in pullman del Centro Avanzi, con soste ai campi sperimentali e alla stalla di bovini di razza “mucco pisano”, con illustrazione delle sperimentazioni in atto. La seconda, prevista alle ore 18, porta alla scoperta della Basilica di San Piero a Grado, con la guida del professor Valerio Ascani, del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Si prega di confermare la propria presenza all’evento e la partecipazione alle visite guidate entro il 30 aprile 2018, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure telefonando al numero 050 2210516.
La cerimonia di consegna del premio è prevista alle ore 15.30, alla presenza di Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano, Fausta Fabbri, responsabile settore Consulenza, formazione, innovazione della Direzione agricoltura e sviluppo rurale in Regione Toscana, Marcello Mele, direttore del Centro Avanzi, e Umberto Ascani, console TCI della provincia di Pisa.
Il Premio Touring è un riconoscimento assegnato annualmente a dieci realtà della Toscana (una per provincia) che operano in maniera innovativa per lo sviluppo sostenibile del mondo agricolo. Il Centro di Ricerche E. Avanzi è uno dei più grandi centri di ricerca in Italia e in Europa per lo studio dei sistemi agricoli sostenibili. Da anni sviluppa progetti di ricerca per l'innovazione socialmente responsabile in campo agro-zootecnico e ambientale. Con questo intento, il CiRAA opera nel campo della ricerca, della formazione, dell'educazione ambientale e alimentare e dei servizi, valorizzando la multifunzionalità dell’agricoltura. Il Centro è inoltre molto attivo nelle attività di trasferimento tecnologico al fianco delle aziende agricole e delle industrie agro-alimentari italiane e, in particolare, della Regione Toscana.