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Comunicati stampa

mappaParte dal Laboratorio MAPPA dell'Università di Pisa, che si occupa di metodologie digitali applicate all'archeologia, il primo progetto italiano di Data-Volumes, con una serie di pubblicazioni tematiche aperte ai contributi di tutti coloro che lavorano nel campo archeologico. Un Data-Volume, che riprende i più avanzati progetti internazionali di condivisione dei dati della ricerca archeologica, è un tipo di pubblicazione che unisce un livello più tradizionale di sintesi interpretativa, in cui l'archeologo illustra i dati raccolti all'interno di un quadro di ricostruzione storica, a un livello più innovativo, in cui pubblica i dati di scavo (i cosiddetti "dati grezzi"), che sono alla base delle interpretazioni e delle ricostruzioni proposte.

"Il nostro laboratorio - spiega la professoressa Maria Letizia Gualandi, responsabile di MAPPA - lancia una nuova sfida al mondo archeologico italiano, quella di raccontare le proprie scoperte, condividendone liberamente i dati affinché chiunque - funzionari del MIBACT, ricercatori, studiosi, professionisti, appassionati e curiosi - possa usufruirne per contribuire ad ampliare e rilanciare il valore del patrimonio archeologico nazionale. Del resto MAPPA è, fin dalle origini, all'avanguardia nell'opera di diffusione della cultura open data dei beni archeologici e ha creato il primo e unico repository italiano di dati archeologici aperti: il MOD (Mappa Open Data archaeological archive)".

scavi archeologiciI volumi, provvisti di codice ISBN come qualunque pubblicazione a stampa, saranno rilasciati gratuitamente in formato digitale open access o potranno essere acquistati in formato cartaceo con modalità print on demand. I dati di scavo, parte integrante di ogni contributo, saranno pubblicati come open data nell'archivio MOD e vedranno riconosciuta la piena paternità intellettuale di ciascun autore attraverso l'uso di licenze CC-BY e CC-BY-SA e mediante l'attribuzione permanente di codici DOI.

Il primo Data-Volume, intitolato MAPPA DATA Note 1, sarà dedicato alla scoperta del sottosuolo delle città italiane: i contributi dovranno arrivare entro il 6 aprile e l'uscita è programmata per giugno, in occasione dell'annuale convegno pisano "Opening the Past".Il testo della call è su: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=3060.
Per maggiori informazioni: www.mappaproject.org

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it

"In questo momento di profondo dolore per la nostra comunità universitaria, desidero rivolgere un caro saluto ai familiari del professor Pierangelo Terreni e ricordare una figura esemplare di docente che, con la sua attività, ha contribuito a rinnovare la grande tradizione dell'Università di Pisa, ampliando il prestigio di cui gli studi ingegneristici pisani godono nel mondo". Con queste parole, il rettore Massimo Augello ha concluso il ricordo del professor Pierangelo Terreni durante l'odierna seduta del Senato Accademico, in cui ha ripercorso la biografia accademica e scientifica dell'ex preside di Ingegneria.

Il professor Terreni è stato ricordato dal professor Massimo Ceraolo, presidente della Scuola di Ingegneria: "Pierangelo Terreni, persona di grande spicco scientifico e umano, lascia in tutti i colleghi di Ingegneria un ricordo indelebile. Tutti lo hanno conosciuto e apprezzato come collega, come preside di Facoltà, e in moltissimi casi come amico sincero". Il professore ha poi rievocato il suo rapporto personale con l'ex preside: "il mio primo contatto con il professor Terreni - ha detto Massimo Ceraolo - risale al tempo della mia tesi di laurea: mi fornì il programma di calcolo, che poi ho usato per la tesi, e preziose indicazioni sul suo utilizzo. Mi mise immediatamente a mio agio. Il mio ultimo contatto è delle scorse settimane, perché insieme abbiamo predisposto un progetto di ricerca congiunto: qui l'intesa personale e umana, fra colleghi entrambi maturi, è stata massima. In mezzo vi sono stati trent'anni di eccellente collaborazione scientifica e umana. La sua scomparsa lascia un grande vuoto anche nella mia vita".

Anche il professor Giovanni Corsini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, ha voluto testimoniare la sua profonda stima e l'affetto per il professor Terreni: "Ieri mattina - ha scritto - è venuto improvvisamente a mancare il professor Pierangelo Terreni, lasciando in tutti noi, colleghi, ex allievi e amici del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione un vuoto incolmabile, un dolore profondo. Non si è mai pronti a dare l'estremo saluto ad un amico, ad un collega col quale si è lavorato per anni condividendo obiettivi, progetti, ma nel caso di Pierangelo l'incredulità è lo stato d'animo che più si accompagna al rimpianto inconsolabile per un uomo che tanto ha dato all'Ateneo Pisano, in oltre quarant'anni di attività: professore Ordinario di Elettronica dal 1999, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, ispiratore di numerose iniziative nell'ambito del trasferimento tecnologico in favore delle Aziende e del Territorio Pisano, insignito dell'Ordine del Cherubino. Soprattutto, però, Pierangelo Terreni va ricordato come Preside della Facoltà di Ingegneria e come uno dei più appassionati e convinti sostenitori della nascita della Scuola di Ingegneria: naturale prosecuzione della ormai secolare tradizione Pisana nel campo degli studi ingegneristici. Al nostro dolore si unisce quello di tutta la comunità scientifica che fa riferimento al Gruppo Italiano di Elettronica nell'ambito della quale Pierangelo Terreni ha svolto importanti compiti di rappresentanza e coordinamento. Alla Famiglia, alla moglie Lucia e alla figlia Barbara in particolare, giunga l'abbraccio di tutti i Colleghi e del Personale del Dipartimento come estremo segno di stima e affetto, profondi e sinceri".

I funerali del professor Terreni si terranno giovedì 19, alle ore 9.30, nella chiesa del Sacro Cuore, in Via Bonanno Pisano, angolo via Diotisalvi.


Profilo accademico e scientifico del professor Pierangelo Terreni

Pierangelo TerreniNato nel 1948 a San Miniato, il professor Pierangelo Terreni si è laureato in Ingegneria Elettronica alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa nell'anno accademico 1972/'73 e dal 1975 ha prestato servizio al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione della nostra Università. Nel 1993 è stato nominato professore ordinario di Elettronica applicata.
Il professor Terreni ha ricoperto la carica di Vice Preside della Facoltà di Ingegneria dal 2003 al 2008 e quella di Preside dal 2008 al 2012 - anno in cui le Facoltà sono state abolite. Sempre nel quadriennio 2008-2012 è stato membro del Senato Accademico.
È stato insignito dell'Ordine del Cherubino nel 2004.
Nel corso della carriera, il professor Terreni ha tenuto diversi insegnamenti e ricoperto rilevanti incarichi istituzionali, impegnandosi con competenza e passione nel campo della didattica, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
L'importante attività scientifica del professor Terreni ha riguardato vari settori dell'elettronica. Per molti anni, si è occupato della progettazione VLSI, lavorando in particolare alla progettazione di sistemi ad alte prestazioni per l'elaborazione digitale in tempo reale. Successivamente, gli interessi scientifici del professor Terreni si sono rivolti ai sistemi embedded e ai sistemi misti analogico-digitale. Nell'ultimo periodo, il professor Terreni si stava occupando di studi su sistemi fotovoltaici e su sistemi innovativi di propulsione per veicoli, approfondendo lo studio dei sistemi di controllo di veicoli elettrici.

"Dinamiche interpersonali sul luogo di lavoro: il mobbing" è il titolo del seminario organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Pisa nell'ambito del ciclo di incontri sul "fenomeno mobbing". L'evento si svolgerà venerdì 20 febbraio dalle 9,30 nell'aula RM di Palazzo Ricci in via Collegio Ricci 10 e come relatrice e protagonista della mattinata ci sarà la professoressa Paola Caiozzo dell'Università di Bocconi di Milano, mentre i lavori del pomeriggio saranno introdotti da Adriana Ciurli del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Agro-ambientali e da Laura Savelli del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere nonché presidente del CUG.

"Il mobbing è fenomeno così importante da aver destato un forte interesse nell'opinione pubblica, nei media e nel mondo scientifico – spiega la professoressa Savelli - ma le indagini e gli studi sul fenomeno, pur ormai in numero significativo, non ci hanno fornito ancora un quadro organico e approfondito delle sue cause".

La giornata studio intende quindi delineare le tipologie di mobbing, le pre-condizioni macrostrutturali facilitanti, il livello di gerarchizzazione strutturale, le strategie persecutorie con un focus particolare sull'identificazione dei fattori di rischio per gli individui e per l'organizzazione, allo scopo di offrire suggerimenti per un'idonea prevenzione del fenomeno.

Cento nuovi allievi per il PHD+, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa finalizzato a insegnare una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e, auspicabilmente, alla creazione di impresa. Studenti, laureandi, dottorandi e post doc hanno inaugurato l'edizione 2015 che prevede dodici seminari tenuti da relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali o governativi e da finanziatori istituzionali e non su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione di sé e delle proprie idee, alla gestione dell'innovazione.

Dopo i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco e l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, si è svolta una tavola rotonda moderata da Gail Edmondson, Editorial Director di Science Business, con due ospiti d'eccezione, già allievi dell'Ateneo pisano: Benedetto Vigna, Executive Vice President e Direttore Generale della Divisione Analogici di MEMS e Sensori di STMicroelectronics, e Silvano Spinelli, Founder di EOS SpA. A Vigna si deve l'invenzione del sensore di movimento tridimensionale utilizzato nei comandi senza filo della console Wii di Nintendo. Il chimico Spinelli ha sviluppato Lucitanib, un antitumorale che si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento dei tumori al seno e nell'inibizione della formazione e crescita dei tumori dei reni e della tiroide.

Lanciato nel 2011, il PhD+ ha contato oltre 500 iscritti tra studenti, dottorandi e dottori di ricerca provenienti da tutti i dipartimenti dell'Università di Pisa, mentre sono 29 gli speaker che hanno tenuto i seminari. L'approfondimento delle tematiche legate all'imprenditorialità unito alle competenze e alla creatività dei partecipanti, ha fatto sì che questi sviluppassero 26 progetti imprenditoriali durante lo svolgimento del corso. Ben 19 tra questi progetti si sono poi effettivamente trasformati in imprese e tra queste, quelle che hanno ottenuto l'accreditamento come spin-off d'Ateneo sono 11: Biobeats, Biocare Provider, e-SPres3D, Erre Quadro, Ingeniars, IVTech, Jos Technology, Next, Plasma Diagnostics & Technologies, QBRobotics e Quipu.

I progetti d'impresa che hanno preso vita all'interno del PhD+ hanno preso parte a diverse competizioni rivolte alle nuove idee di business conseguendo risultati eccellenti e conquistando complessivamente 37 premi. Grazie a questi, l'Università di Pisa è riuscita a primeggiare all'interno di importanti competizioni come la "Start Cup Toscana" o il "Premio Marzotto".

Il percorso del PhD+ si è inserito in modo estensivo all'interno delle attività afferenti il processo di trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa, infatti il PhD+ ha partecipato attivamente a ben 3 progetti di ricerca dedicati alle tematiche della creazione d'impresa. Inoltre, si è sviluppato un legame anche tra le attività di brevettazione portate avanti dall'Ateneo e le start-up create all'interno del PhD+ e sono o ben 5 i brevetti posseduti dalle quest'ultime.

phd+Cento nuovi allievi per il PHD+, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa finalizzato a insegnare una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e, auspicabilmente, alla creazione di impresa. Studenti, laureandi, dottorandi e post doc hanno inaugurato l'edizione 2015 che prevede dodici seminari tenuti da relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali o governativi e da finanziatori istituzionali e non su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione di sé e delle proprie idee, alla gestione dell'innovazione.

phd2015Dopo i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco e l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, si è svolta una tavola rotonda moderata da Gail Edmondson, Editorial Director di Science Business, con due ospiti d'eccezione, già allievi dell'Ateneo pisano: Benedetto Vigna, Executive Vice President e Direttore Generale della Divisione Analogici di MEMS e Sensori di STMicroelectronics, e Silvano Spinelli, Founder di EOS SpA. A Vigna si deve l'invenzione del sensore di movimento tridimensionale utilizzato nei comandi senza filo della console Wii di Nintendo. Il chimico Spinelli ha sviluppato Lucitanib, un antitumorale che si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento dei tumori al seno e nell'inibizione della formazione e crescita dei tumori dei reni e della tiroide.

phd 2015 Lanciato nel 2011, il PhD+ ha contato oltre 500 iscritti tra studenti, dottorandi e dottori di ricerca provenienti da tutti i dipartimenti dell'Università di Pisa, mentre sono 29 gli speaker che hanno tenuto i seminari. L'approfondimento delle tematiche legate all'imprenditorialità unito alle competenze e alla creatività dei partecipanti, ha fatto sì che questi sviluppassero 26 progetti imprenditoriali durante lo svolgimento del corso. Ben 19 tra questi progetti si sono poi effettivamente trasformati in imprese e tra queste, quelle che hanno ottenuto l'accreditamento come spin-off d'Ateneo sono 11: Biobeats, Biocare Provider, e-SPres3D, Erre Quadro, Ingeniars, IVTech, Jos Technology, Next, Plasma Diagnostics & Technologies, QBRobotics e Quipu.

I progetti d'impresa che hanno preso vita all'interno del PhD+ hanno preso parte a diverse competizioni rivolte alle nuove idee di business conseguendo risultati eccellenti e conquistando complessivamente 37 premi. Grazie a questi, l'Università di Pisa è riuscita a primeggiare all'interno di importanti competizioni come la "Start Cup Toscana" o il "Premio Marzotto". Il percorso del PhD+ si è inserito in modo estensivo all'interno delle attività afferenti il processo di trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa, infatti il PhD+ ha partecipato attivamente a ben 3 progetti di ricerca dedicati alle tematiche della creazione d'impresa. Inoltre, si è sviluppato un legame anche tra le attività di brevettazione portate avanti dall'Ateneo e le start-up create all'interno del PhD+ e sono o ben 5 i brevetti posseduti dalle quest'ultime.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
Controcampus.it 
TirrenoPisa.it 
InToscana.it

Nell'ambito del progetto PRIN "Rappresentazioni linguistiche dell'identità: modelli sociolinguistici e linguistica storica", l'unità di ricerca dell'Università di Pisa coordinata dalla professoressa Giovanna Marotta organizza il convegno "Le lingue classiche tra variazione, identità e norma" che si svolgerà il 19 e 20 febbraio nell' l'aula magna del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica in Piazza Torricelli 2 a Pisa. La due giorni verterà su alcune tematiche attuali della linguistica storica, quali il confronto tra forme standard e non standard in contesti antichi (in particolare, greco antico e latino), e moderni (lingue romanze e non), lo studio della variazione in tutti i livelli di analisi, le rappresentazioni linguistiche dell'identità sociale e la comparazione critica di registri e testi.

Il programma prevede l'intervento di numerosi studiosi del settore della Glottologia, tra i quali il professore James Clackson dell'Università di Cambridge e il professore Marco Mancini, attuale Capo Dipartimento Università, Ricerca ed Alta Formazione Artistica presso il MIUR.

Per il programma completo dell'evento http://www.fileli.unipi.it/prin2015/programma/

Lunedì, 16 Febbraio 2015 12:43

Com'è profondo il web

Mercoledì 18 febbraio, alle 10.00, al Polo didattico delle Piagge in via Matteotti a Pisa si terrà "Com'è profondo il web", un incontro a due voci che fa parte programma 2015 di Pianeta Galileo. Le due voci sono quella del professor Gian Luigi Ferrari, del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e quella del giornalista RAI e studioso di media e tecnologie digitali, Michele Mezza.

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione stanno cambiando e ridisegnando la società contemporanea. In che modo? A quale prezzo? Questo dialogo si propone come uno spazio di discussione per analizzare e comprendere a fondo l'impatto delle nuove tecnologie, in particolare sui mezzi di comunicazione e sull'informazione, cercando una mediazione tra chi crede nell'utopia tecnologica (web enthusiasts) e chi la rifiuta in blocco (tech apocalyptics).

Modera l'incontro la professoressa Chiara Bodei del dipartimento di Informatica, delegata dell'Università di Pisa per Pianeta Galileo, progetto del Consiglio Regionale della Toscana, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale e con gli atenei di Firenze, Pisa e Siena, per promuovere la divulgazione della cultura scientifica presso le scuole secondarie di II grado della Regione.

tallio firma protocolloC'è il dipartimento di Scienze della terra, con il direttore Michele Marroni, tra i firmatari del Protocollo d'intesa regionale che istituisce una cabina di regia per contrastare la contaminazione da tallio a Pietrasanta e Valdicastello. Insieme alla Regione, rappresentata dal presidente Enrico Rossi, e all'Ateneo, il documento è stato sottoscritto dalla Provincia di Lucca, dal Comune di Pietrasanta, dall'Istituto di chimica dei composti organo-metallici del Cnr di Pisa, da Asl, Ars, Ait e Gaia s.p.a.
"Nel mondo - ha commentato il presidente Rossi - casi di questo tipo sono rarissimi e l'impostazione che abbiamo dato come Regione Toscana, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è una delle più avanzate. Abbiamo messo al lavoro tutte le forze disponibili, perché si affrontasse il problema nel modo scientificamente più corretto. Penso che questo caso potrà fare scuola per il futuro: ogni ente che oggi ha firmato ha il compito di portare a fattor comune le proprie conoscenze, allo scopo di dare poi risultati che certamente non potranno arrivare prima di un determinato lasso di tempo".
Elevate concentrazioni di tallio erano state scoperte, prima nell'ambiente, successivamente nella rete idropotabile - da alcuni ricercatori del dipartimento di Scienze della terra: Cristian Biagioni, Massimo D'Orazio, Roberto Giannecchini, Riccardo Petrini, Simone Vezzoni - nell'area di Valdicastello Carducci, Comune di Pietrasanta, caratterizzata da zone minerarie dismesse e da abbondanza di acque sotterranee. Ora il dipartimento è chiamato a partecipare allo studio ambientale finalizzato alla caratterizzazione delle acque e dei suoli dell'area interessata, nell'ottica degli interventi di bonifica.
gruppo ricercaIn particolare, l'accordo istituisce una cabina di regia, presieduta dal sindaco di Pietrasanta, che avrà il compito di coordinare le attività di contrasto alla contaminazione da tallio della zona di Valdicastello e Pietrasanta. La cabina di regia opererà attraverso due gruppi di lavoro: uno per la parte ambientale, cui partecipa il dipartimento di Scienze della terra, insieme ad Arpat, Ait e Gaia, e l'altro per le indagini di carattere sanitario. In entrambi i gruppi di lavoro partecipano rappresentanti dei comitati dei cittadini.
Gli studi avviati dal dipartimento pisano, che continueranno di concerto con gli altri enti, dimostrano come la ricerca scientifica possa rappresentare uno strumento essenziale nella conoscenza e nella gestione del territorio e delle risorse, con dirette implicazioni sulla qualità della vita dei cittadini.

pomodoro rosso coverFrom research laboratories to the table. The Department of Agriculture, Food and Environment of the University of Pisa made an agreement with the nursery farm l'Ortofruttifero, in San Giuliano Terme, Pisa, for the production of 10,000 plantlets of tomato "SuperBio" in 2015, and 70,000 in 2016.
The tomato "SuperBio" has been conceived after a multidisciplinary study of the University of Pisa, coordinated by prof. Manuela Giovannetti (photo), carried out by scientists from Agriculture, Medicine and Biology sectors and published on the international scientific journal "British Journal of Nutrition" in 2012.
Prof. Giovannetti, now the director of the Interdepartmental Research Center Nutrafood-Nutraceuticals and Food for Health, explains "Our research showed that cultivation methods may affect food nutraceutical value. Indeed, the concentration of phytochemicals, molecules produced by plants which have important protective and preventive properties against diverse human diseases, may increase when plants are grown together with beneficial microrganisms which establish with them a special type of symbiosis called "mycorrhiza".
Prof Manuela Giovannetti DiRETTORE NUTRAFOODThe research, carried out in the laboratories of the University of Pisa, showed that tomato fruits produced by mycorrhizal plants (i. e. plants living in association with beneficial symbionts) contain higher concentrations of lycopene (+18.5%), calcium (+15%), potassium (+11%), phosphorus (+60%) and zinc (+28%), compared with traditionally grown tomatoes.
"Tomatoes produced by biologically grown plants inoculated with their symbiotic microrganisms – concluded Manuela Giovannetti – showed also a higher antiestrogenic power, and represent an example of ecological and sustainable food production, able to reduce the use of chemical fertilizers and pesticides, obtaining safe and high quality food, which is an important societal issue strongly demanded by both consumers and producers".

Dai laboratori di ricerca alla tavola. Il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa ha stipulato una convenzione con l'azienda l'Ortofruttifero di San Giuliano Terme in provincia di Pisa per la produzione in vivaio di 10.000 piantine di pomodoro "SuperBio" per il 2015, che saliranno a 70.000 nel 2016.

Il pomodoro "SuperBio" è nato di uno studio multidisciplinare dell'Ateneo pisano, coordinato dalla professoressa Manuela Giovannetti, condotto da docenti di Agraria, Medicina e Biologia e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale British Journal of Nutrition nel 2012.

"Questa ricerca - ha spiegato Giovannetti, che dirige il Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutrafood-Nutraceutica e Alimentazione per la Salute dell'Ateneo pisano – ha dimostrato che i metodi di coltivazione possono influenzare il valore salutistico dei cibi prodotti. Infatti il contenuto in fitochimici, molecole prodotte dalle piante che hanno importanti proprietà protettive e preventive nei confronti di diversi tipi di malattie umane, può aumentare se le piante crescono insieme a microrganismi benefici che stabiliscono con loro un particolare tipo di simbiosi chiamata 'micorriza".

Lo studio, condotto nei laboratori dell'Università di Pisa su piante di pomodoro ha dimostrato che i frutti prodotti dalle piante "micorrizate" (cioè che vivono in associazione con i microrganismi benefici simbionti) contengono concentrazioni più elevate di licopene (+18,5%), calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%) rispetto ai pomodori prodotti tradizionalmente.

"I pomodori prodotti da piante coltivate biologicamente e con i loro microrganismi simbionti – ha concluso Manuela Giovannetti – mostrano anche un più elevato potere anti-estrogenico, e rappresentano un esempio di produzione ecologica e sostenibile del cibo, capace di ridurre l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ottenendo cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico, un tema di grande interesse sociale, fortemente richiesto da consumatori e produttori".

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