Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Studiare la psichiatria attraverso il cinema d'autore. Sono cinque i film che la professoressa Liliana Dell'Osso, direttore della Scuola di specializzazione in psichiatria dell'Università di Pisa, ha selezionato insieme al dottor Riccardo Dalle Luche per i fare lezione ai propri studenti. Il corso rappresenta uno degli strumenti che la clinica psichiatrica di Pisa utilizza per allargare la sensibilità clinica rispetto a condizioni ampiamente sottovalutate o maldiagnosticate nella pratica corrente. Il tema affrontato in questo nuovo percorso didattico sono i disturbi dello spettro autistico dell'adulto.

"I meccanismi della narrazione cinematografica – spiega Liliana Dell'Osso - consentono una partecipazione emotiva e favoriscono, laddove le vicende o i personaggi richiamano con verosimiglianza comportamenti e sintomi di pertinenza psichiatrica, una comprensione immediata e gradevole, secondo il fenomeno del cosiddetto 'godimento comprendente'".

Le proiezioni, aperte anche al pubblico, si svolgeranno al cinema Arsenale in vicolo Scaramucci a Pisa alle 16,30. Il programma parte il 5 febbraio con "Adele H." di François Truffaut (1975), a seguire il 19 febbraio "La solitudine dei numeri primi" di Saverio Costanzo (2010), quindi il 5 marzo "Inseparabili" di David Cronenberg (1988), e il 26 marzo "La conversazione" di Francis Ford Coppola (1974) per finire il 16 aprile con "L'amore bugiardo di David Fincher" (2014).

"I film d'autore che abbiamo scelto – ha concluso la professoressa Dell'Osso - spaziano dagli anni '70 al giorno d'oggi e raccontano vicende che possono esemplifcare come lo sviluppo di ben definiti quadri psicopatologici come ad esempio i disturbi deliranti, i disturbi gravi della condotta alimentare, le depressioni psicotiche o gravi disturbi di personalità mascherati da condotte iperadattative possano svilupparsi da nuclei sintomatici dello spettro autistico dell'adulto".

Quasi 4,5 milioni di euro per dodici progetti di ricerca a cui partecipa l'Università di Pisa: sono questi i numeri dei primi contratti firmati nell'ambito di Horizon 2020 il nuovo programma quadro per la ricerca e l'innovazione dell'Unione Europea, che ha premiato l'Ateneo pisano selezionando dodici proposte presentate insieme a università di tutta Europa. «Sono progetti che vanno dalla ricerca di frontiera allo sviluppo tecnologico, dalla valorizzazione dei risultati della ricerca allo sviluppo dell'innovazione, dalla salute alla sicurezza alimentare – commenta la professoressa Ann Katherine Isaacs, delegata del rettore per i Programmi europei – Per il nostro Ateneo è un risultato sicuramente positivo, che ci auguriamo venga ampliato nelle prossime settimane, visto che ci sono ancora 75 proposte già presentate in attesa di esito che dovrebbero portare a Pisa altri significativi successi, nonché altre numerose proposte in preparazione».

La struttura di Horizon 2020 si compone di tre settori, "Excellent science", "Industrial leadership", "Societal challenges", sotto-programmi che racchiudono le diverse tipologie di progetti e finanziamenti. I progetti finanziati all'Università di Pisa nel primo anno di vita del programma coprono tutti e tre i pilastri di Horizon 2020, coinvolgendo sei dipartimenti - Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, Medicina clinica e sperimentale, Scienze della Terra, Chimica e chimica industriale, Ingegneria dell'Informazione, Informatica - e il Centro di Ricerca "E. Piaggio".

L'Ateneo pisano è capofila di uno dei dodici progetti, quello presentato dal professor Giuliano Manara, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, intitolato "EMERGENT. Chipless multisensor Rfid for green networks", che ha ricevuto 270.000 euro e si occuperà di sensori innovativi basati su Tag Rfid a basso impatto ambientale. Significativo è il finanziamento assegnato al professor Antonio Bicchi, del Centro di Ricerca "E. Piaggio", per il progetto "SoMa. Soft-bodied intelligence for manipulation", che si è aggiudicato 1.617.250 euro per lo sviluppo di mani robotiche basate sulla tecnologia della "soft robotics". Dino Pedreschi, docente del dipartimento di Informatica e del KDD Lab dell'ISTI-CNR, è stato premiato per due progetti: "CIMPLEX. Bringing citizen, models and data together in participatory, interactive social exploratories" (170.000 euro) e "SoBigData" (360.000 euro), due ricerche che hanno al centro l'analisi dei big data. Marco Danelutto, sempre del dipartimento di Informatica, ha avuto 401.875 euro per "RePhrase. Refactoring parallel heterogeneous resource-aware applications - a Software Engineering approach", un progetto che prevede la sperimentazione di nuove e innovative metodologie e strumenti per lo sviluppo di applicazioni data-intensive e parallele.

Sono due le ricerche finanziate al professor Gianluca Brunori, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali: il primo è "DIVERSIFOOD. Embedding crop diversity and networking for local high quality food systems", con 74.984 euro; il secondo è "SUFISA. Sustainable finance for sustainable agriculture and fisheries", con 383.000 euro, e sono progetti che si occupano di sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.

Ci sono poi i finanziamenti assegnati ai docenti del dipartimento di Chimica e chimica industriale: Maurizio Persico ha avuto 329.745 euro per "TCCM. Theoretical chemistry and computational modelling", un progetto che si occuperà di elaborare modelli teorici e nuovi metodi di calcolo nell'ambito della chimica teorica e computazionale; e Fabio Di Francesco, che ha ottenuto 529.766 euro per "HEARTEN", una ricerca che vuole migliorare la qualità della vita di pazienti con scompenso cardiaco.

A Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, sono andati 258.061 euro per "SYNCHRONICS. Supramolecularly engineered architectures for Optoelectronics and Photonics", che ha l'obiettivo di sviluppare una nuova generazione di biochip fotonici con performance avanzate per il monitoraggio di biomolecole di interesse clinico. Paolo Vitti, del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, ha ottenuto 11.270 euro per "Euthyroid. Towards the elimination of iodine deficiency and preventable thyroid-related diseases in Europe", una ricerca che riguarda gli studi sulla tiroide e infine Luigi Folco, del dipartimento di Scienze della Terra, 20.625 euro per "EURO-CARES. European curation of astromaterials returned from the exploration of space", che si pone come obiettivo la realizzazione di un progetto per la costruzione di un centro europeo in cui ricevere e curare campioni di materiali extraterrestri raccolti dalle future missioni nello spazio.

horizon 2020Quasi 4,5 milioni di euro per dodici progetti di ricerca a cui partecipa l'Università di Pisa: sono questi i numeri dei primi contratti firmati nell'ambito di Horizon 2020, il nuovo programma quadro per la ricerca e l'innovazione dell'Unione Europea, che ha premiato l'Ateneo pisano selezionando dodici proposte presentate insieme a università di tutta Europa. «Sono progetti che vanno dalla ricerca di frontiera allo sviluppo tecnologico, dalla valorizzazione dei risultati della ricerca allo sviluppo dell'innovazione, dalla salute alla sicurezza alimentare – commenta la professoressa Ann Katherine Isaacs, delegata del rettore per i Programmi europei – Per il nostro Ateneo è un risultato sicuramente positivo, che ci auguriamo venga ampliato nelle prossime settimane, visto che ci sono ancora 75 proposte già presentate in attesa di esito che dovrebbero portare a Pisa altri significativi successi, nonché altre numerose proposte in preparazione».

La struttura di Horizon 2020 si compone di tre settori, "Excellent science", "Industrial leadership", "Societal challenges", sotto-programmi che racchiudono le diverse tipologie di progetti e finanziamenti. I progetti finanziati all'Università di Pisa nel primo anno di vita del programma coprono tutti e tre i pilastri di Horizon 2020, coinvolgendo sei dipartimenti - Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, Medicina clinica e sperimentale, Scienze della Terra, Chimica e chimica industriale, Ingegneria dell'Informazione, Informatica - e il Centro di Ricerca "E. Piaggio"

L'Ateneo pisano è capofila di uno dei dodici progetti, quello presentato dal professor Giuliano Manara, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, intitolato "EMERGENT. Chipless multisensor Rfid for green networks", che ha ricevuto 270.000 euro e si occuperà di sensori innovativi basati su Tag Rfid a basso impatto ambientale. Significativo è il finanziamento assegnato al professor Antonio Bicchi, del Centro di Ricerca "E. Piaggio", per il progetto "SoMa. Soft-bodied intelligence for manipulation", che si è aggiudicato 1.617.250 euro per lo sviluppo di mani robotiche basate sulla tecnologia della "soft robotics".

Horizon 2020Dino Pedreschi, docente del dipartimento di Informatica e del KDD Lab dell'ISTI-CNR, è stato premiato per due progetti: "CIMPLEX. Bringing citizen, models and data together in participatory, interactive social exploratories" (170.000 euro) e "SoBigData" (360.000 euro), due ricerche che hanno al centro l'analisi dei big data. Marco Danelutto, sempre del dipartimento di Informatica, ha avuto 401.875 euro per "RePhrase. Refactoring parallel heterogeneous resource-aware applications - a Software Engineering approach", un progetto che prevede la sperimentazione di nuove e innovative metodologie e strumenti per lo sviluppo di applicazioni data-intensive e parallele.

Sono due le ricerche finanziate al professor Gianluca Brunori, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali: il primo è "DIVERSIFOOD. Embedding crop diversity and networking for local high quality food systems", con 74.984 euro; il secondo è "SUFISA. Sustainable finance for sustainable agriculture and fisheries", con 383.000 euro, e sono progetti che si occupano di sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.

Ci sono poi i finanziamenti assegnati ai docenti del dipartimento di Chimica e chimica industriale: Maurizio Persico ha avuto 329.745 euro per "TCCM. Theoretical chemistry and computational modelling", un progetto che si occuperà di elaborare modelli teorici e nuovi metodi di calcolo nell'ambito della chimica teorica e computazionale; e Fabio Di Francesco, che ha ottenuto 529.766 euro per "HEARTEN", una ricerca che vuole migliorare la qualità della vita di pazienti con scompenso cardiaco.

A Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, sono andati 258.061 euro per "SYNCHRONICS. Supramolecularly engineered architectures for Optoelectronics and Photonics", che ha l'obiettivo di sviluppare una nuova generazione di biochip fotonici con performance avanzate per il monitoraggio di biomolecole di interesse clinico. Paolo Vitti, del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, ha ottenuto 11.270 euro per "Euthyroid. Towards the elimination of iodine deficiency and preventable thyroid-related diseases in Europe", una ricerca che riguarda gli studi sulla tiroide e infine Luigi Folco, del dipartimento di Scienze della Terra, 20.625 euro per "EURO-CARES. European curation of astromaterials returned from the exploration of space", che si pone come obiettivo la realizzazione di un progetto per la costruzione di un centro europeo in cui ricevere e curare campioni di materiali extraterrestri raccolti dalle future missioni nello spazio.

Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
Tirreno Pisa 
Nazione Pisa
Intoscana.it
PaginaQ
gonews.it 
PisaInformaFlash.it

nature top 100Un recente articolo di Nature [1] riporta e commenta la classifica delle 100 pubblicazioni più citate di tutti i tempi secondo "Web of Science", uno dei servizi bibliometrici più accreditati a livello internazionale. Tra le prime dieci pubblicazioni, per la precisione al settimo posto, compare con 47894 citazioni l'articolo "Development of the Colle-Salvetti correlation-energy formula into a functional of the electron density", pubblicato nel 1988 dalla rivista scientifica Physical Review B a nome dei ricercatori statunitensi C. Lee, W. Yang eR.G. Parr della University of North Carolina.

L'articolo descrive un metodo di calcolo, attualmente il più utilizzato da chimici e fisici computazionali che, come esplicitamente indicato nel titolo, si basa su un'elaborazione teorica pubblicata nel 1975 da due ricercatori che lavoravano a Pisa: Oriano Salvetti (nella foto in basso, a destra), a lungo professore di Chimica Fisica presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella nostra Università, e Renato Colle, oggi professore presso l'Università di Bologna (nella foto in basso, a sinistra).

Le ricerche basate su questi metodi di calcolo hanno portato a ben due premi Nobel per la Chimica: nel 1998 a W. Kohn e J. Pople per lo sviluppo di questi metodi e, molto più recentemente, nel 2013 a M. Karplus, M. Levitt e A. Warshel per la loro applicazione alla modellizzazione del comportamento degli enzimi, le molecole che catalizzano la quasi totalità dei processi biologici.

Colle e SalvettiSe si escludesse l'ultimo riferimento ai processi enzimatici, le ricadute di queste ricerche sulla vita di tutti i giorni sarebbero difficili da comprendere per i non addetti ai lavori. Per convincersi del contrario, e intravedere quali enormi potenzialità applicative hanno queste ricerche, si può dire che mediante questi metodi si possono progettare "a tavolino" strutture molecolari con caratteristiche e proprietà pre-definite. A mero titolo esemplificativo si potrebbero citare due applicazioni che sono già molto diffuse: la progettazione di molecole per realizzare celle fotovoltaiche ad elevata efficienza, nel settore energetico, e la progettazione di farmaci per il trattamento di specifiche malattie, nel settore della salute dell'uomo.

In conclusione, possiamo dire che il successo in termini di citazioni di un'ottima idea, come quella di Salvetti e Colle, deriva prevalentemente dalle finalità di una ricerca scientifica: la creazione di nuovi metodi e strumenti di indagine recepiti per la loro utilità da un gran numero di ricercatori. E questa è un'attività a cui il gruppo pisano di chimica teorica, di cui Salvetti è stato cofondatore e pioniere, si è dedicato con successo, dalle sue origini nei lontani anni '50 fino ad oggi.


Roger Fuoco

Direttore del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

*************

[1] R. Van Nordeen, B. Maher and R. Nuzzo, Nature 514, 550 (2014)
[2] C. T. Lee, W. T. Yang and R. G. Parr, Phys. Rev. B 37, 785-789 (1988)
[3] R. Colle and O. Salvetti, Theoret. Chim. Acta 37, 339-334 (1975)

Mercoledì, 28 Gennaio 2015 11:03

Galleria fotografica

Sei arrivato a questa pagina seguendo un percorso di navigazione non previsto. Il contenuto che cerchi è all'indirizzo:

https://www.unipi.it/index.php/fototags/item/8138-i-luoghi

Nell'ambito del ciclo di incontri "Una gigantesca follia", curato da Maria Antonella Galanti, Sandra Lischi, Cristiana Torti dell'Università di Pisa, venerdì 30 gennaio alle 16,30 al Museo della grafica di Palazzo Lanfranchi in Lungarno Galilei 9 si svolgerà l'incontro "Suggestioni figurative intorno al Don Giovanni", un dialogo tra Antonella Capitanio e Alessandro Tosi dell'Ateneo pisano sulle scenografie per il Don Giovanni. Nell'occasione sarà inaugurata la mostra "Abiti per il Don Giovanni", un percorso tra i costumi della Fondazione Cerratelli, presentati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini.

A un anno e mezzo dalla scomparsa, amici, colleghi e allievi del professor Umberto Carpi hanno ricordato la figura dell'insigne studioso, docente e politico in un incontro organizzato martedì 27 gennaio al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa. Nell'occasione è stata assegnata la prima edizione del Premio di studio a lui intitolato, riservato a due autori di tesi di laurea magistrale in Letteratura Italiana. Le tesi vincitrici, selezionate da una commissione composta dai professori Alberto Casadei, Marco Santagata e Mauro Tulli, sono "Un canestro de la mia naturalitae: le Lettere di Andrea Calmo tra parodia, simbologia piscatoria e letteratura burlesca" di Nicoletta Bechelli e "Il cinema reca in sé il dono, enorme come la luce, del movimento. Il teatro e il cinema di Vasco Pratolini" di Laura Graziani. Bandito annualmente, il premio ha il sostegno della FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti).

L'incontro si è aperto con i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco, del presidente del Consiglio comunale Ranieri Del Torto e del direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Mauro Tulli. A seguire Paolo Pagliaro, noto al grande pubblico per la rubrica che cura nella trasmissione televisiva "Otto e mezzo", ha parlato di Umberto Carpi nella politica e nella ricerca. È seguita la consegna del Premio Carpi, alla presenza di Giacomo Errico, presidente della FIVA.

Umberto Carpi è stato tra le figure più rappresentative dell'Ateneo (è stato per molti anni preside della facoltà di Lettere e Filosofia) e dell'accademia italiana (membro del CUN), nonché della politica (senatore, presidente di Commissione parlamentare, Sottosegretario di Stato). Ma soprattutto, con i suoi lavori su Dante, la letteratura tra Sette e Ottocento, Carducci e le avanguardie del Novecento, ha contribuito in modo decisivo all'interpretazione storica e alla comprensione di testi e di movimenti fondamentali della nostra letteratura e della nostra produzione culturale.

La cerimonia è stata anche l'occasione per presentare l'opuscolo "Ricordo di Umberto Carpi", che raccoglie gli interventi commemorativi pronunciati da Pierluigi Bersani, Marco Santagata e Salvatore Settis pochi mesi dopo la sua scomparsa e il numero della "Nuova Rivista di Letteratura Italiana" (da Carpi cofondata e condiretta) a lui dedicato.

Mercoledì, 28 Gennaio 2015 10:07

Centro interdipartimentale di Bioetica

Martedì, 27 Gennaio 2015 16:22

Assegnato a due neolaureate il Premio Carpi

Premio Carpi A un anno e mezzo dalla scomparsa, amici, colleghi e allievi del professor Umberto Carpi hanno ricordato la figura dell'insigne studioso, docente e politico in un incontro organizzato martedì 27 gennaio al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa. Nell'occasione è stata assegnata la prima edizione del Premio di studio a lui intitolato, riservato a due autori di tesi di laurea magistrale in Letteratura Italiana.

Le tesi vincitrici, selezionate da una commissione composta dai professori Alberto Casadei, Marco Santagata e Mauro Tulli, sono "Un canestro de la mia naturalitae: le Lettere di Andrea Calmo tra parodia, simbologia piscatoria e letteratura burlesca" di Nicoletta Bechelli e "Il cinema reca in sé il dono, enorme come la luce, del movimento. Il teatro e il cinema di Vasco Pratolini" di Laura Graziani. Bandito annualmente, il premio ha il sostegno della FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti).

L'incontro si è aperto con i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco, del presidente del Consiglio comunale Ranieri Del Torto e del direttore del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Mauro Tulli. A seguire Paolo Pagliaro, noto al grande pubblico per la rubrica che cura nella trasmissione televisiva "Otto e mezzo", ha parlato di Umberto Carpi nella politica e nella ricerca. È seguita la consegna del Premio Carpi, alla presenza di Giacomo Errico, presidente della FIVA.

premio CarpiUmberto Carpi è stato tra le figure più rappresentative dell'Ateneo (è stato per molti anni preside della facoltà di Lettere e Filosofia) e dell'accademia italiana (membro del CUN), nonché della politica (senatore, presidente di Commissione parlamentare, Sottosegretario di Stato). Ma soprattutto, con i suoi lavori su Dante, la letteratura tra Sette e Ottocento, Carducci e le avanguardie del Novecento, ha contribuito in modo decisivo all'interpretazione storica e alla comprensione di testi e di movimenti fondamentali della nostra letteratura e della nostra produzione culturale.

carpi

La cerimonia è stata anche l'occasione per presentare l'opuscolo "Ricordo di Umberto Carpi", che raccoglie gli interventi commemorativi pronunciati da Pierluigi Bersani, Marco Santagata e Salvatore Settis pochi mesi dopo la sua scomparsa e il numero della "Nuova Rivista di Letteratura Italiana" (da Carpi cofondata e condiretta) a lui dedicato.



Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it

Lunedì, 26 Gennaio 2015 15:51

Il percorso della Memoria

memoriaIl 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche e dal 2005 l'ONU celebra in questa data il giorno internazionale della memoria, per ricordare la Shoah e le vittime del nazismo. Presentiamo qui un intervento della dottoressa Francesca Gori, membro esperto del Centro Interdipertimentale di Studi Ebraici (CISE) dell'Ateneo, che si lega alle manifestazioni cittadine organizzate dall'Università di Pisa in occasione di questa ricorrenza. In particolare, sono tre gli appuntamenti curati dal CISE: martedì 27 gennaio dalle 9 alle 11 si svolgeranno delle visite guidate dei luoghi della Memoria pisani legati alla storia delle persecuzioni contro la minoranza ebraica; giovedì 29 gennaio alle 16 al Teatro Sant'Andrea in via del Cuore si terrà lo spettacolo "La voce di Etty", frammenti dai diari e dalle lettere di Etty Hillesum (Middelburg 1914-Auschwitz 1943) di Agostino Cerrai, con Silvia Pagnin e musiche di Stefano Perfetti. La rappresentazione sarà preceduta dalla lettura di alcuni testi legati alla Shoah, con Francesca Censi e da una conferenza di Anna Foa, storica dell'Università di Roma - La Sapienza dal titolo "La Shoah settant'anni dopo: quale memoria oggi?"; venerdì 30 gennaio alle 10.30 al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere sarà quindi presentato il volume di Anna Foa "Portico d'Ottavia 13". Fra gli altri eventi, ricordiamo inoltre che giovedì 29 gennaio alle 16.30 nella Saletta Edizioni ETS, si terrà inoltre la presentazione del volume di Anne Marie Jaton, già docente dell'Ateneo, e di Fabio Ciaralli "Andata e (non) ritorno. La letteratura dello sterminio fra Storia e Narrazione".


*************

Il percorso della Memoria a Pisa

Via Sant'Andrea, via Palestro, piazza Garibaldi, sono alcuni dei luoghi che sono stati segnalati dalla sezione provinciale dell'ANPI e dal Comune di Pisa per ricordare gli eventi del secolo scorso, in particolare degli anni del regime fascista e della seconda guerra mondiale. Il Centro Interdipartimentale di Studi ebraici ha deciso per la giornata della memoria 2015 di ripercorrere queste tappe in un "itinerario della memoria" insieme ad alcuni studenti di liceo.

In via Palestro, di fronte alla Sinagoga, sono ricordate le leggi razziali del 1938 e l'effetto della loro applicazione a Pisa. Precedute dal "Manifesto degli scienziati razzisti" (14 luglio 1938), sottoscritto da 180 scienziati e redatto dallo stesso Mussolini, e da una campagna di stampa che doveva preparare l'Italia alla loro ricezione, le leggi razziali in Italia uscirono a più riprese, a partire dal 5 settembre 1938 quando, nella Villa Reale di San Rossore a Pisa Vittorio Emanuele III firmava il decreto legge n. 1390, Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista, colpendo così un settore ritenuto strategico dal regime, quello dell'educazione e della cultura, dove la presenza ebraica aveva raggiunto un'alta percentuale. Anche a Pisa l'applicazione del decreto provocò l'allontanamento e l'espulsione da scuole e università di docenti, assistenti e studenti di religione ebraica.

In via Sant'Andrea invece un pannello ricorda l'uccisione del Presidente della Comunità israelitica pisana, avvenuta il 1° agosto 1944 quando soldati nazisti del 36° Reggimento della 16° SS-Panzer-Grenadier-Division, probabilmente in seguito alla delazione di un italiano, fecero irruzione nell'abitazione di Pardo Roques, massacrando con il lancio di bombe a mano anche sei correligionari, che avevano trovato ospitalità e assistenza presso il Parnàs, tre domestiche e due vicini che si trovavano casualmente in quel luogo. La strage aveva evidentemente una motivazione razziale, anche se le modalità dell'uccisione e il saccheggio dell'abitazione fecero pensare anche alla rapina e al movente economico. La strage inoltre si inserisce nel contesto del passaggio del fronte e della violenza nazista che, nell'estate 1944 diventa quotidiana e viene utilizzata come strumento di controllo del territorio e di gestione della ritirata, per terrorizzare la popolazione civile e i partigiani, in quella che è stata definita una vera e propria "guerra ai civili".

Francesca Gori

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa