Seminario in memoria del professore Marco Della Pina
Lunedì 23 febbraio dalle 15 nell'aula Liva del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere in via Pasquale Paoli 15 si svolgerà un seminario in memoria del professore Marco Della Pina, scomparso il 24 dicembre scorso.
L'appuntamento, organizzato dai corsi di laurea in Scienze per la Pace in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, inizierà con alcune testimonianze di amici e colleghi. L'incontro poi verterà sui diritti dei migranti e sarà introdotto dal professore Fulvio Vassallo Paleologo, docente di Diritto Privato e Diritto Costituzionale dello Straniero all'Università di Palermo, e dall'avvocato Alessandra Ballerini, specializzata in diritti umani e immigrazione.
Il professore Marco Della Pina è stato per molti anni docente di Storia Economica presso la Facoltà di Lettere e di Storia e Politiche delle Migrazioni presso il corso di laurea in Scienze per la Pace, del quale negli ultimi anni della sua vita è stato anche presidente. Si è impegnato a lungo in studi e ricerche sulle migrazioni nella storia della Toscana e dell'Italia e sui movimenti migratori del mondo globale, con particolare attenzione al Mediterraneo ed ai legami tra Europa ed Africa. Ha avuto anche una lunga esperienza politica e amministrativa che lo ha visto tra l'altro assessore all'Ambiente della Provincia di Livorno, nel cui contesto si è occupato di risorse energetiche e di beni comuni.
La Gipsoteca di Arte antica raddoppia il numero di visitatori
Con attività divulgative legate all'archeologia e il coinvolgimento di un pubblico diversificato, la Gipsoteca di Arte antica dell'Università di Pisa è riuscita, nel giro di un anno, a raddoppiare le proprie presenze passando da 4.870 visitatori nel 2013, a 7.437 nel 2014. Un risultato che conferma il trend di tutti gli 11 musei universitari che, inseriti nel circuito dello SMA, il Sistema museale d'Ateneo, sono riusciti ad attrarre un pubblico più vasto grazie alle varie attività promosse. Nel 2014, oltre al tradizionale programma di conferenze e aggiornamento su temi archeologici, la Gipsoteca ha potenziato il filone della divulgazione culturale rivolta a tutti, in particolare alle scuole, che hanno partecipato con circa 1000 studenti di elementari, medie e superiori.
La raccolta di statue in gesso della Gipsoteca di Arte antica, ospitata nella Chiesa di San Paolo all'Orto nell'omonima piazza, offre una sintesi delle opere più note e significative dell'arte greca, etrusca e romana, accanto a esemplari meno noti o inediti e piccoli manufatti plastici. La Gipsoteca ospita anche la collezione dell'Antiquarium di archeologia classica - 1500 pezzi originali in cui sono rappresentate quasi tutte le classi di manufatti dell'antichità - e le Collezioni Paletnologiche. In questa cornice, sono stati organizzati eventi e cicli di incontri come "Vanitas. Bellezza e cosmesi nell'antichità", una rassegna che ripartirà anche nel prossimo mese di giugno per riportare il pubblico alla scoperta del concetto di bellezza nel mondo greco e romano.
Tra le novità di quest'anno c'è anche "Libamus!", un'iniziativa nata in collaborazione con l'Istituto Alberghiero "Matteotti" di Pisa che porterà i visitatori a scoperta della "tavola nella storia", con degustazioni di piatti dell'epoca greca e romana ed esposizioni di vasellame da tavola e da banchetto in uso nel periodo romano. Inoltre sono in programma numerose altre iniziative speciali che si andranno a inserire nel calendario di eventi cittadini e regionali.
La Gipsoteca di Arte antica raddoppia il numero di visitatori
Con attività divulgative legate all'archeologia e il coinvolgimento di un pubblico diversificato, la Gipsoteca di Arte antica dell'Università di Pisa è riuscita, nel giro di un anno, a raddoppiare le proprie presenze passando da 4.870 visitatori nel 2013, a 7.437 nel 2014. Un risultato che conferma il trend di tutti gli 11 musei universitari che, inseriti nel circuito dello SMA, il Sistema museale d'Ateneo, sono riusciti ad attrarre un pubblico più vasto grazie alle varie attività promosse.
Nel 2014, oltre al tradizionale programma di conferenze e aggiornamento su temi archeologici, la Gipsoteca ha potenziato il filone della divulgazione culturale rivolta a tutti, in particolare alle scuole, che hanno partecipato con circa 1000 studenti di elementari, medie e superiori.
La raccolta di statue in gesso della Gipsoteca di Arte antica, ospitata nella Chiesa di San Paolo all'Orto nell'omonima piazza, offre una sintesi delle opere più note e significative dell'arte greca, etrusca e romana, accanto a esemplari meno noti o inediti e piccoli manufatti plastici.
La Gipsoteca ospita anche la collezione dell'Antiquarium di archeologia classica - 1500 pezzi originali in cui sono rappresentate quasi tutte le classi di manufatti dell'antichità - e le Collezioni Paletnologiche. In questa cornice sono stati organizzati eventi e cicli di incontri come "Vanitas. Bellezza e cosmesi nell'antichità", una rassegna che ripartirà anche nel prossimo mese di giugno per riportare il pubblico alla scoperta del concetto di bellezza nel mondo greco e romano.
Tra le novità di quest'anno c'è anche "Libamus!", un'iniziativa nata in collaborazione con l'Istituto Alberghiero "Matteotti" di Pisa che porterà i visitatori a scoperta della "tavola nella storia", con degustazioni di piatti dell'epoca greca e romana ed esposizioni di vasellame da tavola e da banchetto in uso nel periodo romano. Inoltre sono in programma numerose altre iniziative speciali che si andranno a inserire nel calendario di eventi cittadini e regionali.
Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
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PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
L'Università di Pisa in lutto per la scomparsa del professor Pierangelo Terreni
"In questo momento di profondo dolore per la nostra comunità universitaria, desidero rivolgere un caro saluto ai familiari del professor Pierangelo Terreni e ricordare una figura esemplare di docente che, con la sua attività, ha contribuito a rinnovare la grande tradizione dell'Università di Pisa, ampliando il prestigio di cui gli studi ingegneristici pisani godono nel mondo". Con queste parole, il rettore Massimo Augello ha concluso il ricordo del professor Pierangelo Terreni durante l'odierna seduta del Senato Accademico, in cui ha ripercorso la biografia accademica e scientifica dell'ex preside di Ingegneria.
Il professor Terreni è stato ricordato anche dal professor Massimo Ceraolo, presidente della Scuola di Ingegneria: "Pierangelo Terreni, persona di grande spicco scientifico e umano, lascia in tutti i colleghi di Ingegneria un ricordo indelebile. Tutti lo hanno conosciuto e apprezzato come collega, come preside di facoltà, e in moltissimi casi come amico sincero". Il professore ha poi rievocato il suo rapporto personale con l'ex preside: "il mio primo contatto con il professor Terreni - ha detto Massimo Ceraolo - risale al tempo della mia tesi di laurea: mi fornì il programma di calcolo, che poi ho usato per la tesi, e preziose indicazioni sul suo utilizzo. Mi mise immediatamente a mio agio. Il mio ultimo contatto è delle scorse settimane, perché insieme abbiamo predisposto un progetto di ricerca congiunto: qui l'intesa personale e umana, fra colleghi entrambi maturi, è stata massima. In mezzo vi sono stati trent'anni di eccellente collaborazione scientifica e umana. La sua scomparsa lascia un grande vuoto anche nella mia vita".
Profilo accademico del professor Terreni
Nato nel 1948 a San Miniato, il professor Pierangelo Terreni si è laureato in Ingegneria Elettronica alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa nell'anno accademico 1972/'73 e dal 1975 ha prestato servizio al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione della nostra Università. Nel 1993 è stato nominato professore ordinario di Elettronica applicata.
Il professor Terreni ha ricoperto la carica di Vice Preside della Facoltà di Ingegneria dal 2003 al 2008 e quella di Preside dal 2008 al 2012 - anno in cui le Facoltà sono state eliminate. Sempre nel quadriennio 2008-2012 è stato membro del Senato Accademico.
È stato insignito dell'Ordine del Cherubino nel 2004.
Nel corso della carriera, il professor Terreni ha tenuto diversi insegnamenti e ricoperto rilevanti incarichi istituzionali, impegnandosi con competenza e passione nel campo della didattica, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
L'importante attività scientifica del professor Terreni ha riguardato vari settori dell'elettronica. Per molti anni, si è occupato della progettazione VLSI, lavorando in particolare alla progettazione di sistemi ad alte prestazioni per l'elaborazione digitale in tempo reale. Successivamente, gli interessi scientifici del professor Terreni si sono rivolti ai sistemi embedded e ai sistemi misti analogico-digitale. Nell'ultimo periodo, il professor Terreni si stava occupando di studi su sistemi fotovoltaici e su sistemi innovativi di propulsione per veicoli, approfondendo lo studio dei sistemi di controllo di veicoli elettrici.
Parte dal Laboratorio MAPPA il progetto di Data-Volumes su tematiche archeologiche
Parte dal Laboratorio MAPPA dell'Università di Pisa, che si occupa di metodologie digitali applicate all'archeologia, il primo progetto italiano di Data-Volumes, con una serie di pubblicazioni tematiche aperte ai contributi di tutti coloro che lavorano nel campo archeologico. Un Data-Volume, che riprende i più avanzati progetti internazionali di condivisione dei dati della ricerca archeologica, è un tipo di pubblicazione che unisce un livello più tradizionale di sintesi interpretativa, in cui l'archeologo illustra i dati raccolti all'interno di un quadro di ricostruzione storica, a un livello più innovativo, in cui pubblica i dati di scavo (i cosiddetti "dati grezzi"), che sono alla base delle interpretazioni e delle ricostruzioni proposte.
"Il nostro laboratorio - spiega la professoressa Maria Letizia Gualandi, responsabile di MAPPA - lancia una nuova sfida al mondo archeologico italiano, quella di raccontare le proprie scoperte, condividendone liberamente i dati affinché chiunque - funzionari del MIBACT, ricercatori, studiosi, professionisti, appassionati e curiosi - possa usufruirne per contribuire ad ampliare e rilanciare il valore del patrimonio archeologico nazionale. Del resto MAPPA è, fin dalle origini, all'avanguardia nell'opera di diffusione della cultura open data dei beni archeologici e ha creato il primo e unico repository italiano di dati archeologici aperti: il MOD (Mappa Open Data archaeological archive)".
I volumi, provvisti di codice ISBN come qualunque pubblicazione a stampa, saranno rilasciati gratuitamente in formato digitale open access o potranno essere acquistati in formato cartaceo con modalità print on demand. I dati di scavo, parte integrante di ogni contributo, saranno pubblicati come open data nell'archivio MOD e vedranno riconosciuta la piena paternità intellettuale di ciascun autore attraverso l'uso di licenze CC-BY e CC-BY-SA e mediante l'attribuzione permanente di codici DOI.
Il primo Data-Volume, intitolato MAPPA DATA Note 1, sarà dedicato alla scoperta del sottosuolo delle città italiane: i contributi dovranno arrivare entro il 6 aprile e l'uscita è programmata per giugno, in occasione dell'annuale convegno pisano "Opening the Past". Il testo della call è su: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=3060.
Per maggiori informazioni: www.mappaproject.org
Primo progetto italiano di Data-Volumes su temi archeologici
Parte dal Laboratorio MAPPA dell'Università di Pisa, che si occupa di metodologie digitali applicate all'archeologia, il primo progetto italiano di Data-Volumes, con una serie di pubblicazioni tematiche aperte ai contributi di tutti coloro che lavorano nel campo archeologico. Un Data-Volume, che riprende i più avanzati progetti internazionali di condivisione dei dati della ricerca archeologica, è un tipo di pubblicazione che unisce un livello più tradizionale di sintesi interpretativa, in cui l'archeologo illustra i dati raccolti all'interno di un quadro di ricostruzione storica, a un livello più innovativo, in cui pubblica i dati di scavo (i cosiddetti "dati grezzi"), che sono alla base delle interpretazioni e delle ricostruzioni proposte.
"Il nostro laboratorio - spiega la professoressa Maria Letizia Gualandi, responsabile di MAPPA - lancia una nuova sfida al mondo archeologico italiano, quella di raccontare le proprie scoperte, condividendone liberamente i dati affinché chiunque - funzionari del MIBACT, ricercatori, studiosi, professionisti, appassionati e curiosi - possa usufruirne per contribuire ad ampliare e rilanciare il valore del patrimonio archeologico nazionale. Del resto MAPPA è, fin dalle origini, all'avanguardia nell'opera di diffusione della cultura open data dei beni archeologici e ha creato il primo e unico repository italiano di dati archeologici aperti: il MOD (Mappa Open Data archaeological archive)".
I volumi, provvisti di codice ISBN come qualunque pubblicazione a stampa, saranno rilasciati gratuitamente in formato digitale open access o potranno essere acquistati in formato cartaceo con modalità print on demand. I dati di scavo, parte integrante di ogni contributo, saranno pubblicati come open data nell'archivio MOD e vedranno riconosciuta la piena paternità intellettuale di ciascun autore attraverso l'uso di licenze CC-BY e CC-BY-SA e mediante l'attribuzione permanente di codici DOI.
Il primo Data-Volume, intitolato MAPPA DATA Note 1, sarà dedicato alla scoperta del sottosuolo delle città italiane: i contributi dovranno arrivare entro il 6 aprile e l'uscita è programmata per giugno, in occasione dell'annuale convegno pisano "Opening the Past".Il testo della call è su: http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=3060.
Per maggiori informazioni: www.mappaproject.org
Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it
Ateneo in lutto per la scomparsa del professor Pierangelo Terreni
"In questo momento di profondo dolore per la nostra comunità universitaria, desidero rivolgere un caro saluto ai familiari del professor Pierangelo Terreni e ricordare una figura esemplare di docente che, con la sua attività, ha contribuito a rinnovare la grande tradizione dell'Università di Pisa, ampliando il prestigio di cui gli studi ingegneristici pisani godono nel mondo". Con queste parole, il rettore Massimo Augello ha concluso il ricordo del professor Pierangelo Terreni durante l'odierna seduta del Senato Accademico, in cui ha ripercorso la biografia accademica e scientifica dell'ex preside di Ingegneria.
Il professor Terreni è stato ricordato dal professor Massimo Ceraolo, presidente della Scuola di Ingegneria: "Pierangelo Terreni, persona di grande spicco scientifico e umano, lascia in tutti i colleghi di Ingegneria un ricordo indelebile. Tutti lo hanno conosciuto e apprezzato come collega, come preside di Facoltà, e in moltissimi casi come amico sincero". Il professore ha poi rievocato il suo rapporto personale con l'ex preside: "il mio primo contatto con il professor Terreni - ha detto Massimo Ceraolo - risale al tempo della mia tesi di laurea: mi fornì il programma di calcolo, che poi ho usato per la tesi, e preziose indicazioni sul suo utilizzo. Mi mise immediatamente a mio agio. Il mio ultimo contatto è delle scorse settimane, perché insieme abbiamo predisposto un progetto di ricerca congiunto: qui l'intesa personale e umana, fra colleghi entrambi maturi, è stata massima. In mezzo vi sono stati trent'anni di eccellente collaborazione scientifica e umana. La sua scomparsa lascia un grande vuoto anche nella mia vita".
Anche il professor Giovanni Corsini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, ha voluto testimoniare la sua profonda stima e l'affetto per il professor Terreni: "Ieri mattina - ha scritto - è venuto improvvisamente a mancare il professor Pierangelo Terreni, lasciando in tutti noi, colleghi, ex allievi e amici del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione un vuoto incolmabile, un dolore profondo. Non si è mai pronti a dare l'estremo saluto ad un amico, ad un collega col quale si è lavorato per anni condividendo obiettivi, progetti, ma nel caso di Pierangelo l'incredulità è lo stato d'animo che più si accompagna al rimpianto inconsolabile per un uomo che tanto ha dato all'Ateneo Pisano, in oltre quarant'anni di attività: professore Ordinario di Elettronica dal 1999, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, ispiratore di numerose iniziative nell'ambito del trasferimento tecnologico in favore delle Aziende e del Territorio Pisano, insignito dell'Ordine del Cherubino. Soprattutto, però, Pierangelo Terreni va ricordato come Preside della Facoltà di Ingegneria e come uno dei più appassionati e convinti sostenitori della nascita della Scuola di Ingegneria: naturale prosecuzione della ormai secolare tradizione Pisana nel campo degli studi ingegneristici. Al nostro dolore si unisce quello di tutta la comunità scientifica che fa riferimento al Gruppo Italiano di Elettronica nell'ambito della quale Pierangelo Terreni ha svolto importanti compiti di rappresentanza e coordinamento. Alla Famiglia, alla moglie Lucia e alla figlia Barbara in particolare, giunga l'abbraccio di tutti i Colleghi e del Personale del Dipartimento come estremo segno di stima e affetto, profondi e sinceri".
I funerali del professor Terreni si terranno giovedì 19, alle ore 9.30, nella chiesa del Sacro Cuore, in Via Bonanno Pisano, angolo via Diotisalvi.
Profilo accademico e scientifico del professor Pierangelo Terreni
Nato nel 1948 a San Miniato, il professor Pierangelo Terreni si è laureato in Ingegneria Elettronica alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa nell'anno accademico 1972/'73 e dal 1975 ha prestato servizio al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione della nostra Università. Nel 1993 è stato nominato professore ordinario di Elettronica applicata.
Il professor Terreni ha ricoperto la carica di Vice Preside della Facoltà di Ingegneria dal 2003 al 2008 e quella di Preside dal 2008 al 2012 - anno in cui le Facoltà sono state abolite. Sempre nel quadriennio 2008-2012 è stato membro del Senato Accademico.
È stato insignito dell'Ordine del Cherubino nel 2004.
Nel corso della carriera, il professor Terreni ha tenuto diversi insegnamenti e ricoperto rilevanti incarichi istituzionali, impegnandosi con competenza e passione nel campo della didattica, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
L'importante attività scientifica del professor Terreni ha riguardato vari settori dell'elettronica. Per molti anni, si è occupato della progettazione VLSI, lavorando in particolare alla progettazione di sistemi ad alte prestazioni per l'elaborazione digitale in tempo reale. Successivamente, gli interessi scientifici del professor Terreni si sono rivolti ai sistemi embedded e ai sistemi misti analogico-digitale. Nell'ultimo periodo, il professor Terreni si stava occupando di studi su sistemi fotovoltaici e su sistemi innovativi di propulsione per veicoli, approfondendo lo studio dei sistemi di controllo di veicoli elettrici.
Dinamiche interpersonali sul luogo di lavoro: il mobbing
"Dinamiche interpersonali sul luogo di lavoro: il mobbing" è il titolo del seminario organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Pisa nell'ambito del ciclo di incontri sul "fenomeno mobbing". L'evento si svolgerà venerdì 20 febbraio dalle 9,30 nell'aula RM di Palazzo Ricci in via Collegio Ricci 10 e come relatrice e protagonista della mattinata ci sarà la professoressa Paola Caiozzo dell'Università di Bocconi di Milano, mentre i lavori del pomeriggio saranno introdotti da Adriana Ciurli del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Agro-ambientali e da Laura Savelli del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere nonché presidente del CUG.
"Il mobbing è fenomeno così importante da aver destato un forte interesse nell'opinione pubblica, nei media e nel mondo scientifico – spiega la professoressa Savelli - ma le indagini e gli studi sul fenomeno, pur ormai in numero significativo, non ci hanno fornito ancora un quadro organico e approfondito delle sue cause".
La giornata studio intende quindi delineare le tipologie di mobbing, le pre-condizioni macrostrutturali facilitanti, il livello di gerarchizzazione strutturale, le strategie persecutorie con un focus particolare sull'identificazione dei fattori di rischio per gli individui e per l'organizzazione, allo scopo di offrire suggerimenti per un'idonea prevenzione del fenomeno.
PHD+: a lezione di creatività, innovazione e spirito imprenditoriale
Cento nuovi allievi per il PHD+, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa finalizzato a insegnare una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e, auspicabilmente, alla creazione di impresa. Studenti, laureandi, dottorandi e post doc hanno inaugurato l'edizione 2015 che prevede dodici seminari tenuti da relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali o governativi e da finanziatori istituzionali e non su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione di sé e delle proprie idee, alla gestione dell'innovazione.
Dopo i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco e l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, si è svolta una tavola rotonda moderata da Gail Edmondson, Editorial Director di Science Business, con due ospiti d'eccezione, già allievi dell'Ateneo pisano: Benedetto Vigna, Executive Vice President e Direttore Generale della Divisione Analogici di MEMS e Sensori di STMicroelectronics, e Silvano Spinelli, Founder di EOS SpA. A Vigna si deve l'invenzione del sensore di movimento tridimensionale utilizzato nei comandi senza filo della console Wii di Nintendo. Il chimico Spinelli ha sviluppato Lucitanib, un antitumorale che si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento dei tumori al seno e nell'inibizione della formazione e crescita dei tumori dei reni e della tiroide.
Lanciato nel 2011, il PhD+ ha contato oltre 500 iscritti tra studenti, dottorandi e dottori di ricerca provenienti da tutti i dipartimenti dell'Università di Pisa, mentre sono 29 gli speaker che hanno tenuto i seminari. L'approfondimento delle tematiche legate all'imprenditorialità unito alle competenze e alla creatività dei partecipanti, ha fatto sì che questi sviluppassero 26 progetti imprenditoriali durante lo svolgimento del corso. Ben 19 tra questi progetti si sono poi effettivamente trasformati in imprese e tra queste, quelle che hanno ottenuto l'accreditamento come spin-off d'Ateneo sono 11: Biobeats, Biocare Provider, e-SPres3D, Erre Quadro, Ingeniars, IVTech, Jos Technology, Next, Plasma Diagnostics & Technologies, QBRobotics e Quipu.
I progetti d'impresa che hanno preso vita all'interno del PhD+ hanno preso parte a diverse competizioni rivolte alle nuove idee di business conseguendo risultati eccellenti e conquistando complessivamente 37 premi. Grazie a questi, l'Università di Pisa è riuscita a primeggiare all'interno di importanti competizioni come la "Start Cup Toscana" o il "Premio Marzotto".
Il percorso del PhD+ si è inserito in modo estensivo all'interno delle attività afferenti il processo di trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa, infatti il PhD+ ha partecipato attivamente a ben 3 progetti di ricerca dedicati alle tematiche della creazione d'impresa. Inoltre, si è sviluppato un legame anche tra le attività di brevettazione portate avanti dall'Ateneo e le start-up create all'interno del PhD+ e sono o ben 5 i brevetti posseduti dalle quest'ultime.
PHD+: a lezione di creatività, innovazione e impresa
Cento nuovi allievi per il PHD+, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa finalizzato a insegnare una serie di competenze rivolte alla diffusione dello spirito imprenditoriale, alla valorizzazione dei risultati della ricerca e, auspicabilmente, alla creazione di impresa. Studenti, laureandi, dottorandi e post doc hanno inaugurato l'edizione 2015 che prevede dodici seminari tenuti da relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali o governativi e da finanziatori istituzionali e non su temi legati alla brevettazione, alla creazione di impresa, alla valorizzazione di sé e delle proprie idee, alla gestione dell'innovazione.
Dopo i saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco e l'introduzione di Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione, si è svolta una tavola rotonda moderata da Gail Edmondson, Editorial Director di Science Business, con due ospiti d'eccezione, già allievi dell'Ateneo pisano: Benedetto Vigna, Executive Vice President e Direttore Generale della Divisione Analogici di MEMS e Sensori di STMicroelectronics, e Silvano Spinelli, Founder di EOS SpA. A Vigna si deve l'invenzione del sensore di movimento tridimensionale utilizzato nei comandi senza filo della console Wii di Nintendo. Il chimico Spinelli ha sviluppato Lucitanib, un antitumorale che si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento dei tumori al seno e nell'inibizione della formazione e crescita dei tumori dei reni e della tiroide.
Lanciato nel 2011, il PhD+ ha contato oltre 500 iscritti tra studenti, dottorandi e dottori di ricerca provenienti da tutti i dipartimenti dell'Università di Pisa, mentre sono 29 gli speaker che hanno tenuto i seminari. L'approfondimento delle tematiche legate all'imprenditorialità unito alle competenze e alla creatività dei partecipanti, ha fatto sì che questi sviluppassero 26 progetti imprenditoriali durante lo svolgimento del corso. Ben 19 tra questi progetti si sono poi effettivamente trasformati in imprese e tra queste, quelle che hanno ottenuto l'accreditamento come spin-off d'Ateneo sono 11: Biobeats, Biocare Provider, e-SPres3D, Erre Quadro, Ingeniars, IVTech, Jos Technology, Next, Plasma Diagnostics & Technologies, QBRobotics e Quipu.
I progetti d'impresa che hanno preso vita all'interno del PhD+ hanno preso parte a diverse competizioni rivolte alle nuove idee di business conseguendo risultati eccellenti e conquistando complessivamente 37 premi. Grazie a questi, l'Università di Pisa è riuscita a primeggiare all'interno di importanti competizioni come la "Start Cup Toscana" o il "Premio Marzotto". Il percorso del PhD+ si è inserito in modo estensivo all'interno delle attività afferenti il processo di trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa, infatti il PhD+ ha partecipato attivamente a ben 3 progetti di ricerca dedicati alle tematiche della creazione d'impresa. Inoltre, si è sviluppato un legame anche tra le attività di brevettazione portate avanti dall'Ateneo e le start-up create all'interno del PhD+ e sono o ben 5 i brevetti posseduti dalle quest'ultime.
Ne hanno parlato:
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