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Comunicati stampa

studenti anatomiaProvenivano da cinque atenei italiani gli studenti di medicina che hanno partecipato al ciclo di conferenze sull'Anatomia umana al D'Youville College di Buffalo (USA) e tra loro c'erano anche nove ragazzi dell'Università di Pisa che si sono distinti nelle attività di laboratorio programmate nell'ambito dell'iniziativa. Lodovico Buonamici, Rebecca Gelli, Matteo Mazzola, Davide Paoli, Elena Pisacreta, Lorenzo Fontanelli, Sara Allia, Francesca Iannaccone e Chiara Bertone (quest'ultima allieva della Scuola Sant'Anna) hanno vissuto un'esperienza formativa unica, organizzata dal professor Francesco Fornai, mettendo alla prova sul campo la propria conoscenza dell'anatomia normale insieme ai colleghi delle università di Bologna, Firenze, Roma Tor Vergata e Salerno.

Il ciclo di conferenze italo-statunitensi su "Human anatomy, research and healthcare professions" intitolate alla memoria del professor Giovanni Mazzotti, docente di Anatomia dell'Università di Bologna che per primo ne promosse l'organizzazione, sono concepite per permettere a studenti di medicina italiani provenienti da diversi atenei di praticare la dissezione anatomica sistematica. Il livello di partenza, quello di uscita e il miglioramento vengono ciascuno valutati sulla base di un test di entrata e uno finale, comprensivi di una parte teorica con domande e di una sessione pratica che consiste nel riconoscere le varie strutture anatomiche.

Honor AchievementL'organizzazione della conferenza prevedeva che, dopo il test d'entrata gli studenti lavorassero in gruppi di sei, ciascuno su un corpo umano, per approfondire la conoscenza dell'anatomia giorno per giorno. Gli studenti pisani si sono distinti tra i vari atenei per i punteggi ottenuti nei test: Paoli è risultato il primo punteggio assoluto, Fontanelli il terzo miglior risultato. La studentessa Gelli ha ottenuto il maggior incremento di punteggio tra il test iniziale e il test finale, inoltre Fontanelli e Paoli hanno ottenuto un ulteriore riconoscimento per la perizia nelle dissezioni condotte, rispettivamente, sul cuore e sull'encefalo.

Oltre al lavoro in sala settoria, gli studenti hanno avuto modo di visitare le città di Buffalo, nonché le attrazioni naturali della regione tra cui le Cascate del Niagara e i Grandi Laghi Americani.

Giovedì, 03 Settembre 2015 08:04

Un master per formare gli ambasciatori del vino

uvaArriva il master universitario che forma l'ambasciatore del vino italiano, per comunicarne il valore aggiunto identitario e culturale e per promuoverlo in modo particolare sui mercati emergenti. "Vini italiani e mercati mondiali" è il nome del Master universitario di primo livello, promosso da Università di Pisa, Scuola Sant'Anna, Università per Stranieri di Siena, e Associazione Italiana Sommelier le cui iscrizioni si chiudono il 15 ottobre 2015. Possono presentare domanda di partecipazione i laureati di primo livello, anche in possesso di un titolo equipollente, in Viticoltura ed enologia, in discipline economiche, in marketing nonché laureati di primo e di secondo livello in altre discipline attinenti al profilo professionale, anche in relazione al percorso e alle motivazioni dei candidati. La richiesta di ammissione è aperta a laureandi, i quali abbiano terminato gli esami di profitto prima dell'inizio delle lezioni e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nella sessione straordinaria dell'anno accademico che precede l'inizio delle lezioni, a novembre 2015. E' possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o semplicemente come uditori.

La parte didattica si articola in tre moduli didattici, a cui si può aggiungere il corso per sommelier. In totale sono previste 400 ore di formazione in aula, oltre a quelle dedicate alle attività individuali di studio, con inizio a novembre 2015. A conclusione è previsto uno stage aziendale, tra luglio 2016 e gennaio 2017, in una delle più note e affermate aziende vitivinicole italiane, che hanno già offerto la disponibilità ad accettare allievi del Master "Vini italiani e mercati globali".

vinoIl corso dà valore a una professionalità oggi poco diffusa o non valorizzata in maniera adeguata. Il settore enogastronomico è uno degli elementi che caratterizzano il "made in Italy" e che contribuiscono alla definizione dell'identità italiana in termini culturali ed economici, sui mercati internazionali, poiché è sinonimo di prodotto non replicabile ed espressione di territorio univoco, che non ha eguali nel mondo. Per affrontare i mercati internazionali, in particolare quelli emergenti, promuovendo il settore vitivinicolo e, più in generale, quello enogastronomico è necessaria una formazione adeguata, su temi strategici. In questo modo è possibile contribuire alla definizione della "cultura del vino", con riferimento al quello italiano.

Dal master escono professionisti con conoscenze nel settore viticolo e in quello enologico, ottenute anche attraverso la partecipazione al corso di sommelier, con conseguimento del titolo rilasciato dall'Associazione Italiana Sommelier, richiesto come prerequisito ma conseguibile all'interno del Master stesso, come modulo specifico. Gli "ambasciatori del vino italiano" sono specialisti in temi come la promozione, la diffusione, la conoscenza del vino, dei territori che lo producono e dei suoi diversi risvolti - qualitativi, culturali, sociali ed economici, commerciali - con particolare riferimento alle strategie di marketing. Queste ultime saranno sviluppate in relazione alle peculiarità dei mercati mondiali di riferimento e dei consumatori.

uva 2Le attività formative del master sono caratterizzate da una forte integrazione delle competenze, a partire da quelle di base negli ambiti viticoli ed enologici, per completarsi con quelle più orientate ad aspetti di tipo sociale e culturale, della comunicazione e del marketing, e dello studio delle dinamiche dei mercati e delle tipologie dei consumi alimentari.

"L'istituzione di un master focalizzato sui vini italiani e sul loro impatto sui mercati mondiali - commenta il direttore Pietro Tonutti – è di grande interesse e di attualità per il settore produttivo nazionale tenuto conto che, negli ultimi anni, si è verificata una continua crescita delle esportazioni, seppur diversificate per tipologia di vino e per paese di riferimento, che il fatturato del settore degli ultimi anni è risultato positivo grazie alla domanda estera e che, per la prima volta nel 2014, le esportazioni a volume hanno raggiunto dimensioni analoghe ai consumi interni. Questi dati relativi all'export del vino italiano – sottolinea Pietro Tonutti - confermati da un crescita di circa il 4 per cento registrata nel primo trimestre 2015, mettono in luce la forte dinamicità del settore verso i mercati internazionali. Le figure professionali che il Master intende formare potranno rappresentare un elemento cruciale per rafforzare questo trend positivo, sia in ambiti commerciali consolidati sia, soprattutto, in quei mercati in espansione la cui conoscenza dei vini italiani è ancora limitata, settoriale o assente".

"L'elevato consenso espresso da tempo dal mondo del vino per il corso di studio in "Viticoltura ed Enologia" attivato presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa a partire dall'a.a. 1992-93 concorre a garantire l'elevato contenuto tecnico-scientifico e culturale di questo nuovo percorso formativo – aggiunge il professor Gianpaolo Andrich, presidente del corso di laurea dell'Ateneo pisano – Questo master rappresenta sicuramente un valido ulteriore approfondimento culturale post-laurea nel settore della comunicazione commerciale, di cui molti operatori del settore vitivinicolo lamentano da tempo la mancanza, in particolare quando devono affrontare i nuovi mercati emergenti 

Mercoledì, 02 Settembre 2015 15:45

Catalogazione dei beni culturali

L'associazione "Marina Sabatini" organizza nei giorni 11, 17, 18  e 25 settembre gli incontri "Catalogazione dei beni culturali" con il contributo del Consiglio degli Studenti.

Venerdì 11 settembre 2015
ore 9.00
Principi e metodi della catalogazione: la Scheda OA (O rte)
Lorenzo Carletti, Dottore di ricerca in Storia delle arti visive, docente di Catalogazione e Gestione degli archivi al Master "Tecnica e Management nella stampa e editoria d'arte" (Accademia di Belle Arti, Firenze)
ore 14.00
La Scheda RA (Reperto Archeologico): storia, teoria, applicazioni
Chiara Cecalupo, archeologa, Specializzata presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana

Giovedì 17 settembre 2015
ore 14.00
Fondi fotografici, progetti di catalogazione e valorizzazione: questioni di metodo
Tiziana Serena, Professore associato in Storia della fotografia, Università di Firenze


Venerdì 18 settembre 2015
ore 9.00
La schedatura nelle Residenze Sabaude: problemi di metodo tra inventari e arredi
Maria Beatrice Failla, Ricercatore docente in museologia e critica artistica e del restauro, Università degli studi di Torino

Venerdì 25 settembre 2015
ore 9.00
La catalogazione del deposito archeologico del Museo Nazionale di Villa Guinigi di Lucca
Silvia Nutini, Collaboratore dei Musei Nazionali di Lucca
ore 14.00
La scheda S (Stampa): catalogazione dei manifesti della Collezione Salce di Treviso
Federica Toscano, Specializzata in Beni Storico-Artistici, collaboratore MIBACT per la catalogazione in Calabria, Veneto e Marche

Iscrizioni

gli studenti devono iscriversi entro il 9/09/2015 all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 02 Settembre 2015 08:46

Giornata di studio in memoria di Elio Toaff

toaff1Nell'ambito della rassegna "Pisa non dimentica", venerdì 4 settembre alle 15, nella Sala Regia del Comune di Pisa, si svolge una giornata di studio in memoria della firma delle Leggi razziali avvenuta il 5 settembre 1938 nella tenuta di San Rossore. Il programma degli interventi sarà centrato sulla figura del rabbino Elio Toaff, testimone d'eccezione, recentemente scomparso. Nato a Livorno nel 1915, Toaff si è laureato alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa nel 1938, discutendo una tesi con il professor Lorenzo Mossa sul conflitto in Palestina fra la legislazione ottomana, quella inglese e quella ebraica. L'incontro è organizzato dal Comune di Pisa e, per l'Ateneo pisano, dal Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) e dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP). In programma gli interventi del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, di Maurizio Gabrielli, presidente della Comunità Ebraica di Pisa e di Alessandra Veronese, direttore del CISE. Al tavolo dei relatori, con il coordinamento di Marilù Chiofalo, Assessora Città dei Valori e della Memoria, i professori Paolo Pezzino, Bruno Di Porto e Raffaele Teti.
"Questa giornata – spiega Alessandra Veronese – è un primo passo simbolico nella prospettiva di costruire un centro di ricerca sulla memoria che speriamo possa essere istituito proprio a San Rossore, seguendo quasi una logica del contrappasso rispetto alla firma delle Leggi razziali. Speriamo nei prossimi mesi di raccogliere le adesioni istituzionali necessarie per dare avvio al progetto, anche in virtù della recente conferma della convenzione fra il CISE e il Comune di Pisa".
Nato nel 2003, il Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici è un unico in Italia e raduna studiosi impegnati nell'approfondimento di vari aspetti della cultura e della storia dell'ebraismo, dall'antichità a oggi. All'attività di ricerca, il Centro unisce anche un impegno divulgativo e formativo organizzando durante tutto l'anno cicli di incontri e seminari aperti al pubblico.

Approfondimenti
Il discorso tenuto da Elio Toaff in occasione del conferimento del "Campano d'Oro"
"I frutti di un giusto" il ricordo di Elio Toaff a firma del professore Bruno Di Porto

Mercoledì, 02 Settembre 2015 08:30

Giornata di studio su Elio Toaff

Nell'ambito della rassegna "Pisa non dimentica", venerdì 4 settembre alle 15, nella Sala Regia del Comune di Pisa, si svolge una giornata di studio in memoria della firma delle Leggi razziali avvenuta il 5 settembre 1938 nella tenuta di San Rossore. Il programma degli interventi sarà centrato sulla figura del rabbino Elio Toaff, testimone d'eccezione, recentemente scomparso. Nato a Livorno nel 1915, Toaff si è laureato alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa nel 1938, discutendo una tesi con il professor Lorenzo Mossa sul conflitto in Palestina fra la legislazione ottomana, quella inglese e quella ebraica. L'incontro è organizzato dal Comune di Pisa e, per l'Ateneo pisano, dal Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) e dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP). In programma gli interventi del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, di Maurizio Gabrielli, presidente della Comunità Ebraica di Pisa e di Alessandra Veronese, direttore del CISE. Al tavolo dei relatori, con il coordinamento di Marilù Chiofalo, Assessora Città dei Valori e della Memoria, i professori Paolo Pezzino, Bruno Di Porto e Raffaele Teti.
"Questa giornata – spiega Alessandra Veronese – è un primo passo simbolico nella prospettiva di costruire un centro di ricerca sulla memoria che speriamo possa essere istituito proprio a San Rossore, seguendo quasi una logica del contrappasso rispetto alla firma delle Leggi razziali. Speriamo nei prossimi mesi di raccogliere le adesioni istituzionali necessarie per dare avvio al progetto, anche in virtù della recente conferma della convenzione fra il CISE e il Comune di Pisa".
Nato nel 2003, il Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici è un unico in Italia e raduna studiosi impegnati nell'approfondimento di vari aspetti della cultura e della storia dell'ebraismo, dall'antichità a oggi. All'attività di ricerca, il Centro unisce anche un impegno divulgativo e formativo organizzando durante tutto l'anno cicli di incontri e seminari aperti al pubblico.

salacherubini1Sarà rinnovata in autunno una parte del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa, l'organo che la riforma universitaria del 2010 ha posto al centro dell'attività istituzionale dell'Ateneo con funzioni di governo, indirizzo strategico e controllo.

Con Decreto del rettore del 28 agosto, è stato emanato l'avviso per la presentazione di candidature ai fini della designazione di due componenti esterni nel C.d.A. per il triennio accademico 2015/18. Il termine ultimo per la presentazione di tutta la documentazione necessaria è fissato alle ore 13 di mercoledì 30 settembre.
I due componenti esterni sono scelti, come da Statuto dell'Ateneo, tra personalità anche straniere in possesso di comprovata ed elevata competenza in campo gestionale, ovvero di specifica esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica e culturale, ovvero tra personalità scientifiche di livello internazionale. I componenti esterni non devono aver appartenuto ai ruoli dell'Ateneo almeno a decorrere dai tre anni precedenti alla loro designazione e non devono appartenervi per tutta la durata dell'incarico.

I giorni 23, 24 e 25 settembre si svolgeranno, invece, le votazioni per eleggere i cinque componenti interni nel C.d.A. sempre per il triennio accademico 2015/18. I quattro rappresentanti dei docenti saranno eletti tra i candidati: Marco Abate, ordinario del dipartimento di Matematica; Mauro Ferrari, ordinario del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia; Claudio Palazzolo, ordinario del dipartimento di Scienze Politiche; Giuseppe Petralia, ordinario del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere; Anna Maria Raspolli Galletti, associato del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale; Marco Raugi, ordinario del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni. Il rappresentante del personale tecnico-amministrativo sarà eletto tra i candidati: Francesco Giorgelli e Andrea Lapi.

I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione entreranno in carica il 1° novembre del 2015. Oltre ai cinque rappresentanti interni e ai due esterni, il C.d.A. è composto dal rettore, che lo presiede, e da due rappresentanti degli studenti, che hanno un mandato di durata biennale.

Per tutte le informazioni e i chiarimenti ci si può rivolgere al personale dell'Unità Elettorale, Normativo e Costituzione Strutture Universitarie, ai numeri 050/2212378-350-221-218 o alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

È partito per la Norvegia subito dopo aver discusso la tesi di laurea in "Ingegneria robotica" all'Università di Pisa, selezionato tra 250 candidati per far parte del team internazionale di nove ragazzi che aveva l'obiettivo di costruire un dirigibile entro l'estate. Marco Tranzatto, 25 anni, originario di Latina, è stato uno dei giovani che ha partecipato al progetto "Zeppaloon" promosso dall'azienda norvegese Kongsberg, che ogni anno offre tirocini estivi a studenti, dando loro l'opportunità di lavorare in una grande azienda. Il progetto è terminato lo scorso 14 agosto con una dimostrazione finale che si è tenuta al centro "Carpus" nella città di Kongsberg.

All'interno del progetto, Marco Tranzatto ha ricoperto il ruolo di "control engineer" e sostanzialmente ha lavorato al sistema di controllo dell'assetto del dirigibile, in grado di regolare l'orientazione e la velocità di rotazione del pallone. Ha inoltre partecipato all'implementazione del controllore dei sei motori montati sul mezzo. Per costruire il veicolo aereo la squadra di studenti ha utilizzato anche nuove tecnologie, come per esempio la stampa di componenti in 3D.

Oltre a Marco, il team del progetto "Zeppaloon" era composto da otto studenti, a rappresentanza dell'Università di Trondheim, dell'Università di Copenaghen, dell'Università di Glasgow, del Collage Olin di Boston e dell'Università di Tolosa.

"Avevamo tutti un background diverso e abbiamo imparato gli uni dagli altri a risolvere diverse tipologie di problemi – ha raccontato Marco al rientro dalla Norvegia – Per dare un'idea, il team era composto da sei studenti di ingegneria (del controllo, meccanica e design), un fisico, una matematica e uno studente di economia e management".

Tra i supervisori del progetto "Zeppaloon" c'era anche Vincenzo Calabrò, un altro laureato all'Università di Pisa che, dopo aver conseguito il dottorato, è stato assunto da Kongsberg, gruppo internazionale che fornisce prodotti altamente tecnologici all'interno del mercato petrolifero, del mercantile, della difesa e dell'aerospazio. Nell'estate 2015 la compagnia ha assunto 179 studenti che hanno lavorato su 7 diversi progetti, su più di 2000 domande ricevute.

diritto internetAl via all'Università di Pisa il master di secondo livello in "Internet Ecosystem: governance e diritti", un nuovo percorso di formazione post laurea che, con un approccio interdisciplinare, ha l'obiettivo di creare operatori in grado di affrontare le problematiche giuridiche, economiche, sociali e tecniche legate al mondo della Rete. Organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza, il master si svolgerà a partire da fine novembre, con le iscrizioni aperte fino al 30 ottobre.

"In Internet e con Internet si fanno moltissime cose: si dialoga, si legge, si commercia, si vota, si lavora – spiega la professoressa Dianora Poletti, direttore del master (nella foto in basso a sinistra) – Ormai è difficile immaginare un lavoro che non coinvolga Internet e il Web. Quindi Internet è il presupposto per lavorare e per poter lavorare con successo. Non basta, però, saper navigare nella Rete: è necessaria una conoscenza approfondita e critica di come Internet è fatto, di ciò che in esso si trova".

Dianora Poletti Direttore Master in Internet EcosystemArticolato in dieci moduli didattici, il master approfondisce le tematiche connesse alla struttura della rete e alla sua governance, per poi analizzare le questioni connesse al suo impiego nei rapporti interprivati e tra individui e pubblici poteri. Accanto alla visuale generale dell'Internet Ecosystem, il corso si occuperà infatti dei profili problematici di maggiore attualità, collegati all'e-governement e all'e-democracy, alla privacy e all'identità degli utenti della rete, all'e-commerce e all'e-payment, ai property rights e al cybercrime, all'e-finance e al web marketing, per concludere con l'esame del processo telematico e della digital forensic.

"Chi oggi utilizza Internet deve essere in grado di capire cosa cercare e come farlo, deve avere consapevolezza di quello che in Internet si può fare e di quello che non si può fare – aggiunge Dianora Poletti - In poche parole: si deve conoscere l'ecosistema in cui ci muoviamo quando ci connettiamo alla rete. È, questo, un onere che dovrebbe essere proprio di qualunque cittadino, ma che diviene imprescindibile per chi attraverso Internet voglia formarsi, informarsi, affermarsi".

Per il suo approccio multidisciplinare, il master è aperto a laureati e professionisti di varia estrazione. Per informazioni sull'ordinamento degli studi e la programmazione delle attività didattiche, che coinvolge i maggiori studiosi ed esperti del web e che si avvale di una collaborazione con il CNR-IIT, gli interessati possono consultare la pagina internet del master o rivolgersi direttamente alla professoressa Dianora Poletti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o al professor Paolo Passaglia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ne hanno parlato:
PisaToday.it 
Controcampus.it 
PisaInformaFlash.it

Marco TranzattoÈ partito per la Norvegia subito dopo aver discusso la tesi di laurea in "Ingegneria robotica" all'Università di Pisa, selezionato tra 250 candidati per far parte del team internazionale di nove ragazzi che aveva l'obiettivo di costruire un dirigibile entro l'estate. Marco Tranzatto, 25 anni, originario di Latina, è stato uno dei giovani che ha partecipato al progetto "Zeppaloon" promosso dall'azienda norvegese Kongsberg, che ogni anno offre tirocini estivi a studenti, dando loro l'opportunità di lavorare in una grande azienda. Il progetto è terminato lo scorso 14 agosto con una dimostrazione finale che si è tenuta al centro "Carpus" nella città di Kongsberg.

Guarda il video del volo del dirigibile.

All'interno del progetto, Marco Tranzatto ha ricoperto il ruolo di "control engineer" e sostanzialmente ha lavorato al sistema di controllo dell'assetto del dirigibile, in grado di regolare l'orientazione e la velocità di rotazione del pallone.

Zeppalon Team

Ha inoltre partecipato all'implementazione del controllore dei sei motori montati sul mezzo. Per costruire il veicolo aereo la squadra di studenti ha utilizzato anche nuove tecnologie, come per esempio la stampa di componenti in 3D.

Oltre a Marco, il team del progetto "Zeppaloon" era composto da otto studenti, a rappresentanza dell'Università di Trondheim, dell'Università di Copenaghen, dell'Università di Glasgow, del Collage Olin di Boston e dell'Università di Tolosa.

"Avevamo tutti un background diverso e abbiamo imparato gli uni dagli altri a risolvere diverse tipologie di problemi – ha raccontato Marco al rientro dalla Norvegia – Per dare un'idea, il team era composto da sei studenti di ingegneria (del controllo, meccanica e design), un fisico, una matematica e uno studente di economia e management".

Tra i supervisori del progetto "Zeppaloon" c'era anche Vincenzo Calabrò, un altro laureato all'Università di Pisa che, dopo aver conseguito il dottorato, è stato assunto da Kongsberg, gruppo internazionale che fornisce prodotti altamente tecnologici all'interno del mercato petrolifero, del mercantile, della difesa e dell'aerospazio. Nell'estate 2015 la compagnia ha assunto 179 studenti che hanno lavorato su 7 diversi progetti, su più di 2000 domande ricevute.

Ne hanno parlato: 
InToscana.it 
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
StampToscana
TirrenoPisa.it 
Controcampus.it 
PisaInformaFlash.it 
QuiNewsPisa.it 
PisaToday.it

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