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Comunicati stampa

Convenzione San MiniatoLa Cassa di Risparmio di San Miniato sostiene con un finanziamento triennale a fondo perduto i progetti di ricerca sviluppati nell'ambito della collaborazione tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology. Il contributo è frutto dell'accordo sottoscritto mercoledì 16 luglio, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello e dal presidente del gruppo bancario, Alessandro Bandini, alla presenza del prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, e del dirigente della Direzione Ricerca e Internazionalizzazione dell'Ateneo, Elena Perini.

I contributi, che ammontano complessivamente a 90.000 euro, saranno destinati a progetti del "MIT-Unipi Project" selezionati in risposta alle call degli anni 2014, 2015 e 2016. Una parte di essi sarà riservata a ricerche che fanno riferimento all'area tematica delle Scienze economico-aziendali, sociali e ambientali.

Il "MIT-Unipi Project" è partito a fine 2012 per sviluppare collaborazioni scientifiche, nei vari settori disciplinari, tra gruppi di ricerca delle due prestigiose istituzioni. Finora, l'Ateneo pisano è l'unico partner ammesso, insieme ai Politecnici di Milano e Torino.

Le prime due call, del 2013, hanno registrato 30 proposte di collaborazione, tra le quali sono stati selezionati i nove progetti vincitori, a seguito della valutazione dell'Advisory Board del MIT-Italy Project. L'Università di Pisa ha inoltre ritenuto particolarmente significative altre sette proposte e deciso di sostenerle per consentire di avviare una fattiva collaborazione con i gruppi di ricerca del MIT coinvolti e gettare così le basi per un rapporto che possa essere sviluppato e portare proficui risultati.

È appena partita la terza call, che scadrà il 22 settembre del 2014 e che è consultabile all'indirizzo: http://www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/4318-mit-unipi-terza-call

convenzione San Miniato1Il rettore Massimo Augello ha ringraziato la Cassa di Risparmio di San Miniato "per la particolare sensibilità dimostrata per il territorio pisano, a supporto di iniziative scientifiche di respiro internazionale quale appunto quella che vede collaborare il nostro Ateneo con il prestigioso MIT di Boston, stabilmente sul podio di tutte le classifiche delle migliori università al mondo".

Il presidente Alessandro Bandini nell'evidenziare che il futuro di una nazione è strettamente correlato alla capacità della stessa di sostenere e favorire l'innovazione tramite la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, ha sottolineato l'importanza di garantire alle giovani generazioni tutti gli strumenti necessari per la loro formazione e per un costruttivo confronto sul piano internazionale. "Il sostegno triennale della Cassa di Risparmio di San Miniato SpA per la collaborazione tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology - ha concluso - è un concreto esempio di sinergia tra pubblico e privato al fine di favorire la formazione e la crescita dei nostri giovani".

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Cubit scommette sul crowdfunding e lancia una campagna su Kickstarter, la piattaforma di riferimento a livello mondiale per la raccolta fondi online. L'azienda nata come spin-off dell'Università di Pisa e che ha come partner il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, punta sul finanziamento partecipativo per far dar vita a PickParking, un sistema innovativo per il park sharing, pensato soprattutto per il mercato americano e nord-europeo. La campagna è stata lanciata il 14 luglio e l'operazione rientra nel processo di internazionalizzazione intrapreso da un paio di anni, con l'apertura delle sedi estere in Cina, Brasile e USA.PICKPARKING

PickParking nasce dall'esperienza maturata in Cubit nell'ambito della smart mobility: l'idea, che sta prendendo piede nei paesi sopra citati, è che chi possiede un parcheggio lo metta a disposizione (a pagamento) di chi ne ha bisogno, nelle ore o nei giorni in cui non viene utilizzato. Di fatto si va ad ampliare l'offerta, ormai insufficiente, di parcheggi nelle città, attraverso la condivisione degli spazi privati.

Il vantaggio della soluzione di Cubit rispetto ad altre applicazioni è che PickParking è l'unico sistema per il park sharing in grado di garantire al 100% il controllo dello stato di occupazione del parcheggio. PickParking infatti associa all'app dedicata un sensore wireless che identifica con sicurezza il posto auto e comunica in tempo reale se è libero o occupato; cosa che non può accadere con precisione con il modulo GPS su cui si basano le app esistenti.

pickparking_2Dato il carattere fortemente innovativo e tecnologico del progetto, Cubit ha scelto di lanciarlo su Kickstarter, piattaforma di crowdfunding che seleziona le idee più interessanti e le propone ad una audience mondiale chiedendo di finanziarle. Si può dare un sostegno "morale" con una quota di un solo dollaro o fare una donazione di 25$ per la maglietta ufficiale di PickParking. Il prezzo di ciascun sensore, durante la campagna su Kickstarter, sarà di 99$ per i primissimi acquirenti (early adopters) e di 149$ per la versione basic. Il prezzo di mercato stimato sarà di 199$.

PickParking, oltre a connettere persone che hanno un parcheggio non utilizzato con persone che invece ne sono alla ricerca, è un modo intelligente per ridurre l'inquinamento atmosferico, riducendo i consumi di carburante e risparmiare quindi tempo prezioso. Inoltre, questo sistema è più economico per l'utente rispetto ai parcheggi pubblici ed offre al proprietario di un sensore PickParking il vantaggio di guadagnare dal posteggio vuoto. Il beneficio esclusivo di PickParking è il sensore wireless, che garantisce una modalità di sharing dei posti aiuto privati più sicura e smart.

Iacopo PetriniDurante il dottorato si è trasferito negli USA a lavorare presso l'Oncologia Medica dei National Institutes of Health di Bethesda e da lì ha condotto una ricerca internazionale pubblicata alcuni giorni fa su Nature Genetics. Iacopo Petrini, 34 anni, laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Pisa, ha fatto un'importante scoperta che riguarda la comprensione della biologia dei tumori al timo, un organo necessario per lo sviluppo del sistema immunitario. «Grazie alle tecnologie di next generation sequencing – dichiara Petrini – è stato possibile analizzare tutte le mutazioni codificanti dell'intero genoma dei pazienti e dei rispettivi tumori. Confrontando il genoma normale e quello tumorale dei pazienti si è potuto capire quali fossero le mutazioni specifiche di ogni singolo tumore».

Nel corso della ricerca si è osservato che la stragrande maggioranza dei timomi – i tumori del timo - di tipo A e AB presentavano una stessa mutazione, la quale interessava il gene GTF2I, mai descritto mutato in precedenza. «Insieme ai mei collaboratori – aggiunge Petrini - siamo riusciti a dimostrare che questa nuova mutazione è capace di accelerare la crescita di modelli cellulari in vitro a causa di una ridotta degradazione della proteina GTF2I. Questa scoperta avrà importanti ripercussioni sulla comprensione della biologia delle neoplasie timiche e sulla loro classificazione».

Figure articolo PETRINIA Pisa esiste un gruppo multidisciplinare per lo studio della patologia timica che ha generato negli anni una grande attrazione di pazienti grazie alle competenze professionali in campo neurologico della dottoressa Roberta Ricciardi, in campo anatomopatologico della professoressa Gabriella Fontanini e chirurgico del dottor Marco Lucchi e del professor Alfredo Mussi. Si è venuta così a creare una sinergia che ha consentito di raccogliere un numero significativo di campioni di tumori epiteliali del timo essenziali per questa ricerca. È stato quindi possibile iniziare una collaborazione internazionale con Petrini, che al momento dello studio stava lavorando a Bethesda, sotto la supervisione del professor Giuseppe Giaccone, uno dei massimi esperti mondiali delle neoplasie timiche.

Iacopo Petrini ha studiato Medicina e Chirurgia presso l'Università di Pisa, si è specializzato in Oncologia Medica sotto la supervisione del professor Alfredo Falcone e ha conseguito il dottorato in Oncologia molecolare con il professor Generoso Bevilacqua. Proprio nell'ambito di questo dottorato, ha iniziato un periodo all'estero presso il National Institutes of Health, dove poi è stato assunto come Research Fellow per completare gli studi intrapresi. Recentemente Petrini è rientrato a Pisa per lavorare presso l'Oncologia medica dell'Ospedale di Santa Chiara.




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maria_letizia_gualandiMaria Letizia Gualandi, del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, è stata nominata membro del Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). La professoressa Gualandi attualmente insegna "Metodologia della ricerca archeologica" nel Corso di Studi in Scienze dei Beni culturali ed è responsabile del Laboratorio MAPPA (Metodologie APPlicate all'Archeologia), al cui interno è stato realizzato il primo open digital archaeological archive italiano (MOD), che rende accessibili a tutti i dati delle indagini archeologiche: grazie al MOD, l'Ateneo pisano è al primo posto fra le Università italiane per il rilascio di "dati aperti" (fonte: Ministero per la semplificazione e la Pubblica amministrazione).

La designazione da parte del Ministro Dario Franceschini è arrivata a fine giugno e, oltre alla prof. Gualandi, ha riguardato Christian Greco, già allievo dell'Università di Pisa e ora direttore del Museo Egizio di Torino, e il professor Eugenio La Rocca, della Sapienza di Roma. I neo ricostituiti Comitati tecnico scientifici sono organi consultivi del ministero e sono in tutto sette: per i beni archeologici, per i beni architettonici e paesaggistici, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico, per gli archivi, per i beni librari e gli istituti culturali, per la qualità architettonica e urbana e per l'arte contemporanea e per l'economia della cultura.

"Sono grata al Ministro, on. Dario Franceschini, e al prof. Giuliano Volpe, Presidente del consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, per la fiducia accordatami – ha dichiarato Maria Letizia Gualandi – la nomina nel Comitato tecnico-scientifico per i Beni archeologici è per me fonte di grande soddisfazione e un riconoscimento per l'attività svolta in questi ultimi anni in favore di una riorganizzazione del lavoro nel settore dei Beni archeologici (semplificando ed eliminando sovrapposizioni di procedure e ambiguità di ruoli), di un miglioramento degli standard della documentazione degli scavi, dell'introduzione anche in Italia di archivi di dati archeologici in formato open, che consentano una maggiore e più veloce circolazione delle informazioni, senza le quali oggi è estremamente difficile fare ricerca, fare una tutela efficace e tempestiva, promuovere una valorizzazione del nostro patrimonio archeologico che non scada in una mercificazione selvaggia e becera. La nomina è anche un riconoscimento a tutta l'area umanistica dell'Università di Pisa che, nonostante le drastiche riduzioni di personale, continua a rimanere ai primi posti in Italia per le ricerche nel settore dei Beni culturali e per la formazione dei futuri archeologi e storici dell'arte".

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sara_carpiSara Carpi, dottoranda in Fisiopatologia medica e Farmacologia presso il dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, è stata premiata al Global Biotechnology Congress che si è svolto a Boston nel giugno scorso. La giovane ricercatrice ha vinto 1.000 dollari classificandosi prima nella sessione poster presentando i risultati di uno studio sulle proprietà "teranostiche", cioè di diagnosi e cura, di un frammento di DNA (oligonucleotide) in cellule di melanoma cutaneo umano. Lo studio è parte di un progetto finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito del Programma PAR FAS 2007-2013 (Nanocell: nanosensori ottici all'interno della cellula) di cui è responsabile per l'Università di Pisa la professoressa Paola Nieri.

"L'oligonucleotide che abbiamo utilizzato – spiega Sara Carpi (foto) - è in grado di riconoscere selettivamente le cellule cancerose e di promuoverne la morte potenziando l'azione antitumorale dei chemioterapici classici, quali il cisplatino e il docetaxel".

Il frammento di DNA è infatti capace di emettere fluorescenza solo quando legato con il RNA delle cellule tumorali e di esercitare poi una funzione farmacologica "silenziando" il gene della proteina Survivina che ha un ruolo nella sopravvivenza sulle cellule cancerose. La validazione dell'attività di imaging dell'oligonucleotide è stata condotta grazie alla collaborazione con il professore Mario Pellegrino, del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa. La veicolazione dell'oligonucleotide all'interno delle cellule tramite nanoparticelle è un passaggio ulteriore dello studio i cui risultati sono stati presentati ad altri congressi dal gruppo del dottor Francesco Baldini dell'Istituto di Fisica Applicata del CNR Firenze, capofila del progetto, ottenendo un altro riconoscimento internazionale alla Conferenza Europtrode XII, che si è svolta ad Atene ad aprile di quest'anno.

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Giovedì, 10 Luglio 2014 13:30

Daniele Gorgone 4tet feat. Emanuele Cisi

Sabato 19 Luglio 2014 dalle 21:30 alle 23:30, allo Scalo Renaioli sul Lungarno Galilei, Daniele Gorgone Quartet in concerto con Emanuele Cisi.

L'evento è organizzato da "Argini e Margini" e "JazzWide Summer", in collaborazione con l'associazione studentesca Isola del Jazz e con il Patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Università di Pisa.

 Emanuele Cisi è uno dei migliori sassofonisti Jazz in Europa. Un suono personale e ricercato, un approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti salienti del suo stile.

Dal 1995, anno in cui fu dichiarato vincitore della categoria Nuovi Talenti nel Top Jazz della rivista Musica Jazz, ha inciso una dozzina di cd come leader o co-leader e più di 50 come sideman, in vari paesi europei per etichette italiane e straniere (tra cui Blue Note, Universal); ha suonato in importanti festival, concerti e registrazioni radiotelevisive in Europa, Stati Uniti, Sud America, Canada, Cina, Oceania, collaborando con alcuni dei più importanti musicisti della scena mondiale come Clark Terry, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Albert "Tootie" Heat, Walter Booker, Jimmy Owens, Billy Hart, Cameron Brown, Joey Calderazzo, Ron Carter, Joe Chambers, Paul McCandless, Nat Adderley, Area II, Aldo Romano, Daniel Humair, Kenny Wheeler, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Sting e molti altri.

Il quartetto, capitanato dal pianista toscano Daniele Gorgone (già al fianco di varie star internazionali del jazz come Scott Hamilton, Jesse davis e, recentemente, Joe Cohn) e coadiuvato dai veterani e illustri esponenti del firmamento jazz italiano Aldo Zunino al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria, offrirà una serata basata su un repertorio misto con originali e standards.

Info

Jessica Agostini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Benelli Premio UNASA 2014L'Unione nazionale delle Accademie per le Scienze applicate allo sviluppo dell'agricoltura, sicurezza alimentare e alla tutela ambientale (UNASA) ha attribuito il Premio UNASA 2014 a Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il vincitore è stato selezionato a livello nazionale mediante valutazione curricolare e presentazione di un lavoro pubblicato come primo autore su rivista internazionale nel settore della difesa delle colture.

In occasione del Premio UNASA 2014, Benelli ha presentato la sua ricerca "Cephalaria transsylvanica-based flower strips as potential food source for bees during dry periods in European Mediterranean basin countries" realizzata in collaborazione con Angelo Canale e Stefano Benvenuti dell'Università di Pisa e Nicolas Desneux (INRA Sophia Antipolis, Francia). Il lavoro, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, propone l'utilizzo di specie a fioritura tardiva per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale, contribuendo così a contrastare il drammatico fenomeno del declino degli impollinatori. La premiazione si è svolta il 20 giugno 2014 presso l'Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico UNASA.

Giovanni Benelli svolge la sua attività di ricerca come entomologo presso il dipartimento di Scienze agrarie, dove si occupa di etologia e lotta biologica. Benelli ha conseguito il dottorato di ricerca internazionale presso l'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna nel febbraio 2013 e svolto periodi di ricerca in diversi atenei internazionali. Benelli ha pubblicato 43 articoli su riviste scientifiche dotate di impact factor, tra cui due reviews su invito. È attualmente coinvolto nel progetto europeo "Collective Cognitive Robotics" (coordinato da Università di Gratz e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa) e svolge attività come reviewer e membro di editorial boards per più di 30 riviste internazionali con impact factor.

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smauCi saranno anche due spin-off dell'Università di Pisa allo SMAU di Firenze, il Salone Internazionale della ricerca e dell'innovazione in programma il 9 e 10 luglio alla Fortezza da Basso. JOS Technology e PlasmaTech saranno presenti alla kermesse nell'area dedicata a Toscana Technologica, un luogo privilegiato d'incontro tra ricerca, tecnologia e innovazione.

 

jos JOS Technology è una start up specializzata nella progettazione e produzione di sistemi per la ricarica senza cavi di prodotti elettronici e offre soluzioni semplificate per l'uso di smartphone, tablet e per la gestione di sistemi di illuminazione a led. In occasione di SMAU Firenze, JOS Technology presenterà al mercato la nuova versione di JOS, la prima Energy Surface, un sistema illuminotecnico e di ricarica device innovativo su cui alimentare e ricaricare dispositivi elettrici ed elettronici senza l'uso di cavi, in qualunque posizione e composizione. Il prodotto soddisfa la forte domanda di semplificazione, risparmio e integrazione nella gestione e nell'utilizzo dei device in ambito lavorativo, domestico e sociale. L'integrazione è uno dei plus di questo prodotto, assimilabile a un HUB che permette di gestire la pluralità di dispositivi su un'unica piattaforma, con un sensibile risparmio di tempo e denaro. L'unicità sta nella gestione contemporanea senza fili di tutti i device su un unico dispositivo ad alta efficienza. La flessibilità, la personalizzazione sono i tratti distintivi, assieme al rispetto dell'ambiente per l'utilizzo della bassa tensione e la possibile alimentazione da fotovoltaico diretto. JOS Technology sarà ospitato allo stand F19, Pad Cavaniglia.

PlasmaTechPlasmaTech, nata all'interno del gruppo di lavoro del laboratorio del professor Francesco Giammanco, sviluppa soluzioni per applicazioni che coinvolgono l'interazione laser/materia e, in particolare, la spettroscopia (tecniche spettroscopiche e di assorbimento per caratterizzazione materiali), la diagnostica plasmi (analisi e diagnostica gas/plasmi, generazione di plasmi e sistemi sotto vuoto), nanoparticelle (produzione di nanoparticelle metalliche per ablazione laser e di nanostrutture metalliche per via chimica). PlasmaTech ha una sede presso il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, con un ufficio dedicato all'attività di sviluppo e vendita dei prodotti offerti. In occasione di SMAU Firenze, Plasmatech permetterà di visionare presso il proprio stand le boccette contenti i campioni di colloidi metallici. La purezza dei colloidi metallici ottenuti per ablazione laser è una delle caratteristiche principali dei prodotti, poiché Plasmatech fornisce nanoparticelle prive di reagenti che potrebbero invece esserci in caso di reazioni chimiche, permettendo così di avere una superficie 100% pura e altamente reattiva. Caratteristica peculiare della nanostrutture ottenute per riduzione chimica è la biocompatibilità e soprattutto la coincidenza del picco di assorbimento con la finestra di trasmissione de sangue (circa 800nm) proprietà che rendono tali nanostrutture ideali per applicazioni biomedicali. PlasmaTech sarà ospitato allo stand E22, Pad Cavaniglia.

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Tirreno Pisa (10/07/2014)
Repubblica Firenze
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Tirreno Pisa 
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luca razzautiSi è laureato in Discipline dello spettacolo e della Comunicazione con 110 e lode, completando un percorso universitario che ha affrontato sin dall'inizio con grande determinazione: lunedì 30 giugno, Luca Razzauti, studente affetto da una sindrome genetica chiamata "X fragile", ha discusso la sua tesi con il prof. Maurizio Ambrosini, intitolata, "L'ambiente del dramma. «La viaccia» di Mauro Bolognini tra letteratura, pittura e musica" ottenendo il massimo dei voti.

Alla discussione erano presenti anche il professor Paolo Mancarella, delegato del rettore per la disabilità, la dott.ssa Federica Gorrasi, responsabile dell'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità, ed altri collaboratori dell'ufficio, che hanno accompagnato Luca lungo tutto il suo percorso universitario. "Luca ha raggiunto questo traguardo grazie alla sua volontà, alla sua caparbietà e alla sua voglia di conoscere e di imparare nonostante gli ostacoli che deve affrontare quotidianamente a causa della sua condizione – dice il professor Paolo Mancarella - Per tutti noi, che negli anni abbiamo cercato di fornire a Luca il supporto necessario, la sua laurea è motivo di enorme soddisfazione e, mi sia concesso, di orgoglio. I miei ringraziamenti vanno innanzitutto a tutto lo staff dell'USID e alla squadra di studenti tutor e compagni di studio che hanno accompagnato Luca in questi anni, così come a tutti i docenti che Luca ha incontrato, mostrando sensibilità e disponibilità a fronte dei suoi bisogni speciali. Spero e mi auguro che il percorso di Luca all'Università di Pisa non si concluda qui: se deciderà di proseguire gli studi, noi tutti saremo ancora al suo fianco".

La sindrome "X fragile" è una patologia che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa. Nei suoi anni universitari Luca, 27 anni, originario di Livorno, è stato coadiuvato da tutor che lo hanno affiancato durante le attività didattiche e ha sostenuto gli esami in forma scritta utilizzando la "Comunicazione Facilitata Alfabetica" (CFA).

Luca racconta così la sua esperienza universitaria:
"La maratona della mia vita sta continuando, dopo aver lottato duramente per avere una giusta dignità che ho ottenuto, ho deciso di intraprendere un altro bel percorso, quello universitario. Non è stato difficile scegliere la facoltà, qualcuna non faceva per me e per qualche altra era l'opposto, non facevo io per lei. Quindi ho scelto seguendo i miei principali interessi, cioè cinema, musica e teatro: tutti linguaggi che l'uomo usa per comunicare. Devo dire che la paura di iniziare nuove battaglie per dimostrare la mia facoltà di comprensione e per far accettare la mia necessità di sostenere gli esami in modo diverso dalla maggior parte degli altri studenti, era tanta. Invece, davanti a me si è aperto un mondo. Sono riuscito a conquistarmi un posto da vero studente all'Università di Pisa.

Laurea Luca RazzautiLa bellezza di essere accettato con le mie caratteristiche, belle e meno belle, non ha prezzo, come del resto riuscire ad ottenere tante soddisfazioni. Proprio grazie a questo percorso intrapreso sentendomi alla pari, sono riuscito a dare il meglio di me, fino ad arrivare a laurearmi. E il giorno della mia laurea, il 30 giugno 2014, mi sono sentito finalmente in grado di poter mettere alla prova le mie capacità di controllo delle emozioni e le mie competenze sociali, più ancora di quelle culturali. È stata dura ma ce l'ho fatta, la mia autostima ha perforato i sette cieli, ma ciò nonostante mi rendo conto che non potrei essere qui a parlarvi di tutto questo se non avessi avuto alle spalle una magnifica squadra formata da familiari, amici vecchi e nuovi, giovani e adulti, inseganti che mi hanno concesso un credito senza lasciarsi condizionare dalle sfavorevoli apparenze, persone che in ambito universitario lavorano per creare i presupposti culturali e logistici che permettano l'inclusione.Una squadra in cui esistono solo titolari, dove tutti sono necessari, nella quale non sono previste le panchine per le riserve.

Grazie a tutti, sentivo la vostra partecipazione come una mano che mi sospingeva, mi manteneva in equilibrio e, alla fine, mi portava in trionfo".

Ne hanno parlato: 
Nazione Pisa 
Tirreno Pisa (8/7/2014)
Tirreno Pisa (2/7/2014)
TirrenoPisa.it (7/7/2014)
TirrenoPisa.it (3/7/2014) 
PaginaQ
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start_cup_toscanaRitorna la Start Cup Toscana, la competizione per idee di impresa innovative nate nel settore della ricerca accademica e in quello imprenditoriale e che rappresenta la fase regionale del Premio nazionale per l'innovazione, a cui saranno ammessi i vincitori. Possono concorrere alla Start Cup i gruppi di persone fisiche o giuridiche con un'idea imprenditoriale basata sulla ricerca scientifica e tecnologica oppure coloro che hanno un'impresa innovativa, nata dopo il primo gennaio 2014. Sono quattro i settori di partecipazione, da indicare al momento dell'iscrizione: Life science, Ict - social innovation, Agrifood – cleantech, industrial.

La gara è promossa dalle università toscane - Firenze, Pisa, Siena, Scuola Sant'Anna e Scuola Normale Superiore, tramite il network regionale degli uffici di trasferimento tecnologico delle università toscane "Ilonova" - con la sponsorizzazione della regione Toscana e il patrocinio dell'Incubatore di Cavriglia, della Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Firenze, del Polo energie rinnovabili, dell'Incubatore di Firenze, del Distretto toscano per i beni culturali e la città sostenibile, del Polo delle tecnologie per la città sostenibile, del Distretto per le tecnologie ferroviarie, l'alta velocità e la sicurezza delle reti.

Per favorire la partecipazione alla nuova edizione della Start Cup il 7 luglio 2014 (inizio ore 9.00 presso l'aula magna della Scuola Sant'Anna, piazza Martiri della Libertà 33 – 56127 Pisa) la Scuola Superiore Sant'Anna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore hanno organizzato una giornata di orientamento e di formazione alla stesura del business plan. I partecipanti avranno così l'occasione di conoscere e di scambiare informazioni con fondatori di imprese innovative che hanno utilizzato il business plan come strumento per presentarsi agli investitori. Per iscriversi al seminario del 7 luglio è necessario spedire una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 4 luglio 2014.

Per partecipare alla Start Cup è necessario inviare un business plan che descriva la propria impresa o la propria idea di impresa, da spedire entro le ore 18.00 del 26 settembre 2014, secondo il format disponibile sul sito http://startcup.ilonova.eu. Il business plan così definito dovrà essere inviato all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Relativamente alle fasi successive della Start Cup, i migliori business plan presenteranno il progetto all'evento finale previsto per il 21 ottobre 2014 in programma all'Università di Pisa. I migliori tre concorreranno alla finale di Sassari del Premio nazionale per l'innovazione, a dicembre 2014. Il regolamento sarà disponibile sul sito www.pnicube.it.

Per informazioni più dettagliate sulle modalità di partecipazione alla Start Cup è possibile consultare il sito http://startcup.ilonova.eu o telefonare allo 050 883535 in orario di ufficio.

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