Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Logo LEDL'Università di Pisa e Microsoft Italia hanno inaugurato il nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale (LED) di Pisa, che rappresenterà un punto di erogazione di formazione gratuita per le piccole e medie imprese, i professionisti e i giovani del territorio con un duplice focus: Cloud Computing e Mobility. Raggiunge così anche la Toscana l'iniziativa "Digitali per crescere" (#digitalipercrescere), con cui Microsoft si pone l'obiettivo di promuovere la digitalizzazione del Paese raggiungendo capillarmente le PMI e i giovani italiani, per dare avvio a un circolo virtuoso di occupazione e crescita che faccia leva sulle potenzialità delle nuove tecnologie. Sostenuta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico, e a cui collaborano in prima linea Unioncamere, Gruppo Poste Italiane, UniCredit, Intel e altri partner tecnologici, "Digitali per crescere" intende infatti ridurre il divario digitale, attraverso una proficua partnership tra attori del sistema pubblico e del sistema privato.

Da tempo la Toscana è teatro di iniziative d'innovazione congiunte di Microsoft e dell'Università di Pisa, che attuano un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato, e il LED di Pisa – che capitalizza la precedente esperienza del centro di competenza "Cloud OS Immersion" dedicato alle grandi imprese – si propone di diventare un importante centro per guidare le PMI toscane verso un percorso di consapevolezza sui vantaggi del Cloud pubblico, privato oppure ibrido e della Mobility.

Punto forte del LED sarà lo showcase di nuove tecnologie e la possibilità di condividere best practice. In particolare sarà possibile scandagliare quattro scenari digitali - collaborazione, mobilità, semplificazione, efficienza – esigenze che accomunano tutte le aziende e verso cui device mobili e Cloud possono offrire una risposta. Nel LED verrà offerta formazione gratuita agli imprenditori e ai professionisti locali attraverso workshop e sarà possibile incontrare i partner Microsoft radicati sul territorio, il personale universitario dell'IT Center dell'Università di Pisa e gli esperti Microsoft per ricevere consulenza e dare avvio a progetti d'innovazione. Al centro dell'inaugurazione, le nuove soluzioni degli ISV Partner di Microsoft - Diamante, DS Group, Gulliver, KeisData, SolidQ, Tagetik, Vecomp Software, Vetrya, Vidiemme Consulting - che a partire dalla tecnologia Microsoft e in particolare dalla piattaforma cloud Azure sono state sviluppate in risposta ad esigenze specifiche delle PMI e che potranno essere di grande supporto anche per le realtà toscane.

Naturalmente il laboratorio è anche stato pensato come spazio di confronto per gli studenti dell'Università che potranno ricevere formazione per diventare i professionisti IT di domani in grado di rispondere alle specifiche esigenze delle PMI locali.

Conferenza LEDOltre al nuovo luogo fisico di incontro, le PMI e gli studenti toscani potranno accedere anche alla piattaforma digitale digitalipercrescere.it per interagire con gli esperti e i Partner Microsoft e per usufruire di strumenti come il check-up digitale della propria impresa e la formazione virtuale. In parallelo agli eventi fisici si sviluppa infatti anche Aula PMI, accessibile dalla pagina www.digitalipercrescere.it/PMI, un progetto per veicolare nuove competenze alle aziende attraverso la formazione online, fornendo ogni settimana nuovi contenuti e risorse.

L'evento di inaugurazione del nuovo LED è anche un'occasione per fare il punto sui primi mesi dell'iniziativa "Digitali per crescere", che lanciata a fine ottobre 2013, ha già visto l'apertura di cinque LED a Roma, Milano, Bari, Napoli e Torino e ha già raggiunto 600.000 PMI, formandone in particolare oltre 6.000. Il portale www.digitalipercrescere.it ha registrato 225.000 utenti unici e gli eventi di lancio nelle principali città italiane hanno coinvolto oltre 2.000 partecipanti e sono stati l'occasione per condividere circa 35 casi di successo di realtà che grazie alla tecnologia hanno ottenuto significativi benefici di business. Nel complesso in questi mesi moltissime realtà sono state contaminate dai messaggi di "Digitali per crescere" e hanno messo in atto 2.350 progetti di varia entità che hanno contribuito a dare nuovo slancio alla competitività del tessuto economico italiano.

La correlazione tra innovazione e crescita è dimostrata anche da uno studio Microsoft - Boston Consulting Group , approfondito oggi durante l'evento presso l'Università di Pisa, che stima che se più PMI utilizzassero le nuove tecnologie, ciò genererebbe una crescita aggregata del fatturato di 770 miliardi di Dollari e 6,2 milioni di posti lavoro in solo 5 Paesi ovvero USA, Germania, Cina, India e Brasile, un effetto replicabile in tutte le altre economie del mondo. Negli ultimi anni le aziende italiane più tecnologiche sono cresciute in termini di fatturato e occupazione più di quelle a basso investimento tecnologico: + 13% di fatturato (2010-2012) e + 10% di posti di lavoro (2010-2013), il delta tra le prime e le seconde. Inoltre le PMI che fanno uso del Cloud Computing sono in generale le più ottimiste rispetto alle prospettive di crescita e occupazione: il 47% crede che le nuove tecnologie miglioreranno fatturato e profitto e il 25% pensa che contribuiranno alla creazione di posti di lavoro, mentre tra coloro che non utilizzano il Cloud sono solo rispettivamente il 20% e il 6% ad essere di questo avviso. E nello specifico le aziende italiane che utilizzano il Cloud sono cresciute più rapidamente rispetto a quelle che non lo usano: +12% di fatturato (2010-2012) e +9% di posti lavoro (2010-2013) di differenza. Ciononostante, a livello internazionale, sono le aziende dei mercati emergenti a mostrarsi più informate dei vantaggi del Cloud (37%) rispetto a quelle delle economie sviluppate (25%), proprio perché in Italia e negli altri Paesi avanzati migrare al Cloud implica una scelta più consapevole e spesso le aziende sono più resistenti a rinnovare l'infrastruttura IT esistente.

"L'Università di Pisa - ha dichiarato Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia - rappresenta da sempre un polo d'eccellenza e siamo entusiasti di rinnovare la nostra collaborazione per inaugurare il nuovo Laboratorio di Esperienza Digitale che siamo sicuri potrà aiutare le aziende i giovani dell'intera Regione a cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. L'iniziativa 'Digitali per crescere' muove proprio dall'analisi dello scenario socio-economico italiano e per questo vede i suoi focus principali nelle PMI, che costituiscono oltre il 90% del tessuto economico nazionale, e nei giovani, che devono affrontare le problematiche legate a una disoccupazione superiore al 45%. Attraverso una proficua collaborazione pubblico-privato, ci poniamo quindi anche a Pisa l'obiettivo di aiutare le PMI a innovare e di conseguenza a crescere in termini fatturato e occupazione, e di supportare il percorso di formazione degli studenti in modo che possano più facilmente inserirsi nel mondo del lavoro. La positiva esperienza del precedente centro di competenza 'Cloud OS Immersion' nato dalla partnership con l'IT Center dell'Università di Pisa ha in un certo senso ispirato l'intero progetto 'Digitali per crescere', dimostrando il valore dell'approccio esperienziale per guidare giovani e professionisti, facendo toccare con mano le opportunità offerte dal Cloud Computing e dalle nuove tecnologie e promuovendo l'innovazione a tutti i livelli. Nel nuovo LED sarà possibile ricevere formazione gratuita e consulenza su misura per far decollare progetti d'innovazione a supporto della competitività del territorio".

"Siamo molto lieti di collaborare con Microsoft a questo importante progetto - ha detto il rettore Massimo Augello - e siamo sicuri che il LED di Pisa rappresenterà un importante punto di riferimento per le PMI e i giovani del territorio. L'ICT può ridare slancio all'economia del Paese e la nostra Università intende offrire il proprio contributo con una formazione teorica e pratica in linea con gli attuali trend tecnologici per trasformare gli studenti in professionisti in grado di guidare le aziende nel proprio percorso d'innovazione o di dar vita ad attività imprenditoriali di successo. Capitalizzando l'esperienza dei precedenti centri di competenza in partnership con Microsoft, siamo sicuri che il LED di Pisa sarà in grado di promuovere un utile dialogo tra PMI, studenti, ricercatori ed esperti IT, per sostenere la competitività locale grazie alle leve dell'innovazione".

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Corriere.it 
inToscana.it 
StampToscana.it 
QuiNewsPisa.it 
PisaToday.it 
PisaInformaFlash.it 
CorriereComunicazioni.it 
CheFuturo.it  

TG:
GranducatoTV 

Martedì, 01 Luglio 2014 11:59

E-learning unipi

Sei arrivato a questa pagina seguendo un percorso di navigazione non previsto. Il contenuto che cerchi è all'indirizzo:

http://elearning.unipi.it/

daniele pala «Coltiva la lettura, fioriranno idee» è lo slogan con cui Daniele Pala, studente di Medicina dell'Università di Pisa, ha vinto "è-book", il concorso promosso dall'Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con tutto il mondo universitario per raccontare "Il futuro è nei libri che leggi". La frase di Daniele Pala è una delle quattro selezionate tra le circa 2.500 inviate da studenti da tutta Italia chiamati a definire in un massimo di 50 caratteri il valore dei libri all'università. Daniele, 24 anni, originario di Oristano, ha vinto un buono da 2.000 euro da spendere in libri o ebook, utilizzabile in qualsiasi libreria italiana.

Gli altri slogan premiati dal concorso sono "Il cambiamento è nei #libricheleggerai" di Anselmo Silveri (Università degli Studi di Teramo), "Il futuro è cultura; l'ho letto da qualche parte", di Alice Scolari (Politecnico di Milano) e "Più sai, più sei" ideato da Ludovica Bartocci (Università degli Studi Roma Tre) e Carlo Pio Guerra (Accademia delle Belle Arti di Roma).

Gli studenti, partecipando al concorso, hanno anche compilato un questionario sulle loro abitudini di studio, rivolto in particolare a indagare il loro utilizzo delle tecnologie per lo studio: i risultati di questa indagine saranno presentati all'inizio del prossimo anno accademico in un convegno. Al pari del concorso, l'indagine è promossa da AIE (Associazione Italiana Editori), con il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università-AICUN.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
gonews.it 
repubblica.it 

Isabella d'AragonaThe most probable hypothesis is that it travelled to Europe aboard the Spanish galleons, hidden among the foodstuffs from the New World which had just been discovered by Columbus. The specimen of Hermetia illucens, or black soldier fly, a species of insect native to America found by the researchers from the University of Pisa inside the sarcophagus of the duchess Isabella of Aragon (who died in Naples in 1524 and was thought by some scholars to be the actual Mona Lisa painted by Leonardo da Vinci) has opened new scenarios as to the real geographical origins of this species. The research published in the prestigious Journal of Archaeological Science, was made possible thanks to the collaboration of the group of agricultural entomology from the Department of Agricultural, Alimentary and Agro-environmental Sciences, made up of Giovanni Benelli, Angelo Canale and Alfio Raspi, with Gino Fornaciari, Director of the Division of Paleopathology in the Department of Translational Research on New Technologies in Medicine and Surgery.

It all started in 1984 when Professor Fornaciari exhumed the body of Isabella of Aragon for paleopathological studies which demonstrated that the death of the duchess was caused by mercury intoxication, the mercury being used to cure a form of syphilis. On that occasion, near the deceased's head, the remains of an insect larva were found. Recent analysis of the remains show that it belongs to the American species: "Hermetia illucens has always been considered native to the American continent and has never been seen in Europe before the 1900s," explains Giovanni Benelli, "this discovery inside the sarcophagus of Isabella of Aragon is therefore rather surprising as it demonstrates the presence of this insect in Europe four centuries earlier than was thought".

In order to explain the presence of the insect in Europe earlier than previously believed, the 'paleoentomological' group has formulated various theories, the most plausible being that Hermetia illucens reached Europe hidden in foodstuffs carried by the Spanish galleons which, on the way back from America, frequently stopped in Naples where the duchess was buried: "Any possible later contamination from this species is considered to be out of the question," explains Gino Fornaciari, "the sarcophagus of Isabella has been hermetically sealed since her death with the only exception of when some robbers visited the tomb a few centuries later when her body was already skeletonised and therefore not congruous with the development of Hermetia illucens, which requires abundant fresh or decomposing organic material".

The duchess Isabella of Aragon (1470-1524) is a fascinating figure from the Italian Renaissance: daughter of Ippolita Sforza and Alfonso II, heir to the throne of Naples, in 1489 she married the Duke of Milan, Gian Galeazzo Sforza, and the wedding became famous because of the spectacular celebrations, with theatrical representations, mechanical games, fountains of light and water, organized at the Castello Sforzesco di Milano by Leonardo Da Vinci, who, in those years, lived at the court of Ludovico il Moro. According to some art historians it was Isabella who inspired Leonardo's Mona Lisa, which would seem to be corroborated by a certain likeness between the noble woman and the woman portrayed in the painting.

Isabella d'AragonaL'ipotesi più probabile è che sia giunta in Europa sui galeoni spagnoli, nascosta nelle derrate alimentari che arrivavano dal Nuovo Continente appena scoperto da Colombo. L'esemplare di Hermetia illucens, una specie di dittero originario dell'America ritrovato dai ricercatori dell'Università di Pisa all'interno del sarcofago della duchessa Isabella d'Aragona – morta a Napoli nel 1524 e accreditata da alcuni studiosi come la vera Monna Lisa dipinta da Leonardo da Vinci - ha aperto nuovi scenari sulla reale origine geografica di questa specie. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Journal of Archaeological Science, è stata possibile grazie alla collaborazione del gruppo di entomologia agraria del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, composto da Giovanni Benelli, Angelo Canale e Alfio Raspi, con Gino Fornaciari, direttore della Divisione di Paleopatologia del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia.

Tutto è iniziato nel 1984, quando il professor Fornaciari riesumò il corpo di Isabella d'Aragona per studi paleopatologici, che arrivarono a dimostrare che la morte della duchessa fu causata da un'intossicazione da mercurio usato per curare una forma di sifilide. In quell'occasione, vicino al cranio della defunta, furono rinvenuti resti di una larva di dittero, che analizzati oggi risulterebbero appartenere alla specie americana: "Hermetia illucens è da sempre ritenuta originaria del continente americano e non è mai stata rinvenuta in Europa prima degli inizi del '900 - spiega Giovanni Benelli – il suo rinvenimento all'interno del sarcofago di Isabella d'Aragona è quindi assai sorprendente, poiché dimostra la presenza di questo insetto in Europa quattro secoli prima di quanto ad oggi conosciuto".

Per spiegare la presenza di questo insetto in Europa prima di quanto ritenuto precedentemente, il gruppo "paleoentomologico" ha formulato alcune ipotesi, tra le quali la più plausibile sembra essere che Hermetia illucens abbia raggiunto l'Europa nascosta nelle derrate alimentari trasportate dai galeoni spagnoli che, di ritorno dall'America, facevano frequenti scali a Napoli, dove la duchessa fu sepolta: "Non riteniamo possibile una contaminazione tardiva da parte di questa specie - spiega Gino Fornaciari - il sarcofago di Isabella è stato ermeticamente chiuso dalla sua morte ad oggi, con la sola eccezione di una visita dei ladri alcuni secoli più tardi, quando il suo corpo era già scheletrizzato, quindi non adatto allo sviluppo di Hermetia illucens, che richiede abbondante materiale organico fresco e in decomposizione".

La duchessa Isabella d'Aragona (1470-1524) è una figura affascinante del Rinascimento italiano: figlia di Ippolita Sforza e di Alfonso II, erede al trono di Napoli, nel 1489 sposò il Duca di Milano, Gian Galeazzo Sforza, e le sue nozze divennero famose per i festeggiamenti spettacolari, con rappresentazioni teatrali, giochi meccanici, fontane di luce e acqua, organizzati al Castello Sforzesco di Milano da Leonardo Da Vinci, che in quegli anni viveva alla corte di Ludovico il Moro. Secondo alcuni storici dell'arte sarebbe stata Isabella la fonte d'ispirazione per la Monna Lisa di Leonardo, come risulterebbe anche da una certa rassomiglianza della nobile con la donna raffigurata nel quadro.

Ne hanno parlato:
Discovery News
Focus.it 
GaiaNews.it 
Tirreno Pisa
PisaToday.it 
gonews.it 
PisaToday.it 
Controcampus.it 
Donnecultura.eu 

studentesse iranianeDi loro si era parlato alcuni giorni fa, quando erano state protagoniste di un episodio di cronaca in cui avevano soccorso una donna di 87 anni appena rapinata da un gruppo di giovani e aiutato i carabinieri a rintracciare uno di loro. Le due studentesse iraniane, le sorelle Maryam e Fatemeh Gholipour, sono state ricevute in rettorato dal rettore Massimo Augello, dal colonnello Andrea Brancadoro, comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Pisa, e dal maggiore Stefano Bove, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pisa, per ricevere un attestato simbolico di ringraziamento per l'atto compiuto. All'incontro erano presenti anche il prorettore vicario Nicoletta De Francesco e il prorettore per gli Studenti Rosalba Tognetti. "Senza parlare di gesto eroico – ha sottolineato il rettore - il vostro intervento è un esempio di grande senso civico che tutti noi dovremmo aver presente nel nostro comportamento quotidiano".

Le due sorelle sono originarie di Shiraz, la città nel sud dell'Iran famosa per essere situata vicina alle rovine persiane di Persepolis e per essere la città dei poeti Hafez e Saadi. Maryam, 32 anni, è in Italia da tre e frequenta il terzo anno del corso di laurea in Fisioterapia. Fatemeh ha invece 20 anni ed è arrivata a Pisa due anni fa per frequentare Scienze motorie, ma il suo sogno è studiare Medicina: "Ho già provato una volta il concorso d'ammissione, ma non ce l'ho fatta – ha detto Fatemeh – Riproverò il prossimo anno, perché sono determinata a diventare un medico".

Ne hanno parlato:
RepubblicaFirenze.it 
Tirreno Pisa
TirrenoPisa.it 
PisaToday.it 
gonews.it 

servizio_ascoltoIl Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa ha festeggiato i dieci anni di attività organizzando la giornata di studio su "Aspettative e percezione di sé dei giovani tra benessere e crisi", in cui docenti ed esperti degli atenei italiani si sono confrontati sulla teoria e sulla metodologia del sostegno ai ragazzi che incontrano difficoltà nel proprio percorso di studi. "Dal convegno – ha sintetizzato il prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti – è emerso che, nonostante la crisi economica e la drammatica crescita della disoccupazione giovanile, non c'è un calo di motivazioni negli studenti che intraprendono gli studi universitari, anche se da questo contesto nascono nuove problematiche di cui dobbiamo essere consapevoli e che dobbiamo saper affrontare, anche potenziando e rendendo stabili i servizi come quelli offerti dal nostro centro di ascolto. L'appuntamento pisano ha rappresentato dunque un importante momento di dialogo fra gli operatori che, all'interno delle università, si occupano delle tematiche giovanili, oltre che un'occasione per condividere esperienze e buone prassi".

convegno Servizio d'AscoltoNel corso dell'incontro sono stati presentati i dati sul Servizio di ascolto e consulenza dell'Università di Pisa, nato nel 2004 con l'obiettivo di dare un supporto agli studenti che attraversano momenti di difficoltà e disagio nel proprio percorso formativo. Alle attività iniziali, focalizzate sul counseling individuale effettuato da personale esperto nella consulenza psicologica, si sono poi affiancate delle attività legate alla prevenzione del disagio, che con una serie di azioni mirate (seminari, laboratori e così via) intendono fornire agli studenti, fin dagli ultimi anni delle scuole superiori, gli strumenti necessari per prevenire vari aspetti del disagio collegato allo studio. Le tematiche affrontate nei workshop vanno dal metodo di studio alla gestione dell'ansia da esame, dai problemi relazionali all'autostima, dai processi cognitivi che guidano la percezione di sé e gli aspetti motivazionali alla definizione dell'obiettivo di crescita professionale. Da quest'anno sono stati poi introdotti alcuni incontri rivolti specificatamente alle matricole, per aiutarle a gestire la fase di cambiamento, spesso assai delicata, che caratterizza l'ingresso nella realtà universitaria.

psicologi

Il Servizio - che opera all'interno della Direzione didattica e servizi agli studenti e che attualmente vede al lavoro un team formato da tre psicologi: Federica Gorrasi, come referente, Elisabetta Macchi e Stefano Meini (nella foto a destra insieme al prorettore Rosalba Tognetti) - partecipa inoltre alle manifestazioni di orientamento per gli studenti delle scuole superiori, con incontri dedicati al tema della scelta universitaria, e offre consulenza a laureandi, neolaureati e dottori di ricerca per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, supportandoli nella definizione del loro bilancio di competenze e attraverso la simulazione di colloqui di lavoro.

In parallelo con la tipologia delle attività svolte e anche grazie alla realizzazione di alcune campagne informative, sono aumentati progressivamente i numeri degli studenti che si rivolgono al Servizio dell'Ateneo. Sono infatti più di 600 gli studenti che nel decennio hanno usufruito del percorso di consulenza individuale, passando dai 57 nuovi casi del 2011 ai 118 dell'anno successivo e ai 143 del 2013, fino ai 93 dei primi cinque mesi di quest'anno. Ai tre seminari tenuti finora nel 2014 sono stati ammessi 110 allievi, con diverse centinaia di richieste, mentre 30 sono stati i partecipanti al corso per laureandi e laureati sul processo di selezione del personale.

Dispositivo con singolo strato atomico studiato nel progetto Graphene FlagshipL'Università di Pisa è entrata a far parte del Graphene Flagship Project, una delle più grandi iniziative di ricerca europee, vincendo la selezione dell'ultimo "competitive call" i cui risultati sono stati annunciati il 23 giugno. La Flagship rappresenta un investimento europeo di un miliardo di euro per 10 anni e rientra nel programma Future and Emerging Technologies (FET) finanziato dalla Commissione Europea. Il progetto Graphene Flagship ha l'obiettivo di studiare il grafene e sfruttarne le potenzialità in un ampio spettro di applicazioni (in elettronica, optoelettronica, energia, medicina) al fine di ottenere importanti ricadute sul tessuto sociale ed economico dell'intera Europa. L'Università di Pisa è una delle 66 organizzazioni (industriali e accademiche) che si andranno ad aggiungere alle altre 126 già presenti all'interno della Flagship.

Il progetto vincitore "Engineering van der Waals heterostructure diodes: from electrical transport to light emission", è stato presentato da Gianluca Fiori e Giuseppe Iannaccone del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, ed è coordinato da Andras Kis dell'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL). Il progetto ha come obiettivo l'integrazione dei materiali bidimensionali come il singolo strato di Disolfuro di Molibdeno (MoS2) con l'attuale tecnologia del silicio in dispositivi optoelettronici (come micro-risonatori o foto-rivelatori) e in celle solari.

Il progetto si inserisce nell'ambito di una intensa attività di ricerca condotta dai ricercatori dell'Università di Pisa sul grafene e altri materiali bidimensionali per applicazioni nel campo dell'elettronica e dell'energia fotovoltaica. Le proprietà elettroniche e ottiche di questo materiale sono state scoperte solo nel 2004 e dal 2007 il gruppo pisano è un punto di riferimento nella ricerca sull'elettronica in grafene.

Nell'immagine in alto a destra il dispositivo con singolo strato atomico studiato nel progetto Graphene Flagship.

Ne hanno parlato:
Corriere.it
Repubblica.it 
InToscana.it
Tirreno Pisa 
gonews.it 
PisaInformaFlash.it 
 

tucahea_delegazioneIn the month of June, twenty four delegates from the countries involved in the TuCAHEA Tempus project (grantholder the University of Groningen; scientific coordination by the University of Pisa) visited Rome, Pisa and Groningen, for a round of meetings, workshops and information sessions. The activities were hosted by the University of Pisa and of Groningen (The Netherlands), by the Tuning Academy and by the Ministry of Education, Universities and Research of Italy (MIUR).

During the visit a Communiqué regarding the Central Asian Higher Education Area (CAHEA) was illustrated by the representatives of the Ministries of Education of the TuCAHEA partner countries. The Communiqué comprises an agreement to explore how the Central Asian countries can collaborate further in the interests of the quality and visibility of their higher education systems, in a world framework. The signature ceremony took place in Rome at the Italian Ministry ("Sala dei Cristalli") on the morning of 16 June 2014 in the presence of the Director General for Universities, Dr. Daniele Livon, and of the Italian members of the Bologna Follow-up Group (BFUG).

During the visit the delegates (including the Ministerial representatives, several pro-Rectors and a number of Heads of Department) continued their work on the Guidelines and Reference Points which are being prepared for eight key Subject Areas, prepared for participation in the new EU programmes in the areas of Higher Education and Research (Erasmus+ and Horizon2020), organized the TuCAHEA Pilot Student Mobility scheme, and examined models for creating a Central Asian Credit Reference System and a Central Asian Qualifications Framework.

Tucahea delegazioneNel mese di giugno, 24 delegati dei paesi coinvolti nel progetto Tempus TuCAHEA (del quale il capofila è l'Università di Groninga, mentre l'Università di Pisa cura il coordinamento scientifico) hanno visitato Roma, Pisa e Groninga, per una serie di riunioni, workshop e sessioni di formazione. Le attività sono state ospitati dalle Università di Pisa e di Groninga (Paesi Bassi), dall'Accademia Tuning e dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca italiano (MIUR).

Durante la visita un Communiqué riguardante l'Area Centro-asiatica dell'Istruzione Superiore è stato illustrato dai rappresentanti dei Ministeri dell'Istruzione e della Ricerca dei paesi rappresentati in TuCAHEA (Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan). Il Communiqué comprende un accordo fra i Ministeri per approfondire come i paesi dell'Asia Centrale possano collaborare più strettamente per migliorare la qualità e la visibilità dei loro sistemi universitari, in un contesto mondiale. La cerimonia della firma ha avuto luogo a Roma, presso il Ministero Italiano ("Sala dei Cristalli") la mattina del 16 giugno 2014 alla presenza del Direttore Generale per le Università, Daniele Livon, e dei membri italiani del 'Gruppo dei Seguiti' del Processo di Bologna (BFUG).

Durante la visita i delegati (compresi i rappresentanti dei Ministeri, alcuni pro-rettori e molti capi di Dipartimento) hanno continuato il loro lavoro sulle 'Linee Guida e Punti di Riferimento" per otto diverse aree disciplinari; si sono preparati per la partecipazione nei nuovi programmi dell'UE (Horizon 2020 e Erasmus +); hanno organizzato la mobilità pilota TuCAHEA fra i paesi della regione; e hanno studiato i modelli per la creazione di un sistema di riferimento per i crediti accademici e per un quadro dei titoli accademici per l'Asia Centrale.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa