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Comunicati stampa
Mercoledì, 04 Dicembre 2013 13:36

#Tessuto

Giovedì 5 dicembre alle 21.30, a Palazzo Ricci, l'Associazione studentesca "Pisa città di frontiera", grazie al contributo dell'Università di Pisa e con il patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Università di Pisa, presenta lo spettacolo teatrale #Tessuto, del collettivo Cascina Barà.

#Tessuto
Da un'idea di: Daniela Scarpari
Scritto da: Alessandra De Luca
Adattamento epr il teatro: Daniela Scarpari
Produzione Alessio trillini
Interpretazione: Daniela Scarpari
Regia visuale e tag-tool idea: fupete
Musiche: Lorf e Alessandra De Luca
Disegno dal vivo: Alessio Trillini

Lo spettacolo è a ingresso libero.

Info:

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http://tessuto.altervista.org/blog/lo-spettacolo/

 


cranfield_ragazziguidiLa loro è una laurea speciale, un titolo che vale doppio, riconosciuto in Italia e Gran Bretagna: mercoledì 4 dicembre Luca Cinti e Marta Magazzini hanno discusso la loro tesi con il professor Gino Dini e, grazie all'accordo con la Cranfield University, hanno ottenuto la laurea magistrale in Ingegneria gestionale all'Università di Pisa e il Master of Science in Engineering and Management of Manufacturing presso l'Ateneo britannico. A partire dall'anno accademico 2011-2012, infatti, Cranfield ospita fino a quattro studenti l'anno provenienti dal corso di laurea pisano, che hanno così l'opportunità di conseguire il doppio titolo, vivendo un'esperienza unica in uno dei più prestigiosi atenei britannici. Alla discussione hanno portato i loro saluti anche il prorettore per la Promozione dell'internazionalizzazione Marco Guidi, e Franco Failli, presidente del corso di laurea in Ingegneria gestionale.

LucaI due studenti pisani hanno trascorso un anno a Cranfield e questa esperienza di studio ha aperto loro anche le porte del mondo del lavoro: Luca, 24 anni di Viareggio, ritornerà presto in Inghilterra per lavorare alla Bentley Motors, dove ha già un posto che lo aspetta. Con la sua tesi ha studiato un modello di valutazione dei costi di dismissione di prodotti complessi come aerei, navi e centrali nucleari, ottenendo la votazione di 109/110. Anche Marta, 24 anni di Cecina, tornerà presto in Inghilterra per lavorare: dopo l'esperienza a Cranfield, è stata tre mesi in Portogallo per preparare la sua tesi, ospite presso l'azienda TMG Automotive, dove ha sviluppato un modello matematico per soddisfare la domanda finale del cliente. La commissione di laurea l'ha premiata con la votazione di 110/110 e lode.
 

Marta"L'Ateneo si augura che il doppio titolo rilasciato con l'Università di Cranfield faccia da apripista a numerose altre iniziative simili, alcune delle quali sono ormai alla fase di lancio – ha detto Marco Guidi - I fondi appena attribuiti dal MIUR all'Università di Pisa per sostenere titoli doppi e congiunti sono un segnale che questa è la strada giusta per consentire ai nostri migliori studenti di acquisire un profilo internazionale, che apra loro una carriera brillante nel mondo del lavoro".

L'accesso degli studenti al percorso di doppio titolo è stabilito secondo due criteri ben precisi, ossia l'esito degli esami già sostenuti a Pisa durante il primo anno di corso, e la conoscenza della lingua inglese. Una volta selezionati, i ragazzi hanno la possibilità di frequentare e sostenere gli esami del secondo e ultimo anno di corso presso l'Università di Cranfield, oltre che lavorare a un progetto di gruppo, con la collaborazione di aziende inglesi, e a una tesi finale, da sviluppare individualmente.
 

Commissione di laurea"La possibilità di conseguire sia il titolo di ingegnere magistrale in Ingegneria gestionale presso l'Università di Pisa, sia quello di Master of Science in Engineering and Management of Manufacturing Systems rilasciato dall'Ateneo di Cranfield – dichiara il professor Franco Failli - rappresenta indubbiamente un importante riconoscimento internazionale della validità dei nostri metodi di insegnamento ed è indubbiamente un "fiore all'occhiello" non solo per il nostro corso di laurea, ma anche per tutta l'Università di Pisa".




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Massimo Maria BarbatoNella stessa sessione di laurea, grazie all'opera di assistenza e coordinamento dell'avvocato Adarosa Ruffini, docente a contratto di Normazione integrata della logistica e dei trasporti, ha ottenuto il titolo di Ingegnere gestionale magistrale con la votazione di 107/110 anche Massimo Maria Barbato, che si è laureato con una tesi riguardante lo sviluppo di una analisi svolta in collaborazione con ISO (International Organization for Standardization) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) che è rivolta all'individuazione di criteri oggettivi per la determinazione del valore economico insito nell'applicazione sistematica delle diverse normative nazionali e internazionali all'interno delle imprese. La tesi, giudicata da ISO il miglior lavoro internazionale presentato nel contesto di tali studi, culmina nella pubblicazione di un volume della collana "ISO International case studies", e testimonia ancora una volta la validità degli studi e l'importanza del corso di laurea in Ingegneria gestionale.

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
TirrenoPisa.it
Nazione Pisa
Tirreno Viareggio
Nazione Livorno
NazionePisa.it
PisaToday.it
gonews.it 
Controcampus.it 
PisaInformaFlash.it 

Martedì, 03 Dicembre 2013 10:42

Nuove speranze per i malati di diabete

foto diabeteDa uno studio made in Pisa e pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Diabetologia, si intravedono nuovi orizzonti terapeutici per il diabete di tipo 2. La ricerca, infatti, condotta fra Aoup e Università di Pisa, evidenzia che la ridotta quantità di insulina nel diabete di tipo 2 sembra essere dovuta non tanto alla morte delle cellule beta, come generalmente ritenuto, ma soprattutto al fatto che molte di tali cellule, pur vive, non riescono a produrre l'insulina, con conseguente aumento delle concentrazioni di glucosio nel sangue e sviluppo del diabete. "Lo studio – come sintetizza il prof. Piero Marchetti, coordinatore della ricerca - ha visto il contributo sostanziale di numerosi e autorevoli ricercatori e clinici (vedi riferimento a fondo pagina) dell'Università e dell'Aoup, e apre la porta a nuove possibilità di trattamento. Se si riuscirà, infatti, a capire quali sono i meccanismi molecolari che causano il cattivo funzionamento delle cellule beta, si potranno ottimizzare le nostre terapie, in modo da ripristinare la normale produzione di insulina, e così prevenire, curare e forse guarire il diabete di tipo 2". Il diabete mellito, caratterizzato dall'aumento dello zucchero (glucosio) nel sangue, è una delle malattie più diffuse nel mondo. In Italia si stima che ci siano circa 3 milioni e mezzo di persone con diabete, di cui oltre 200.000 in Toscana. La forma di diabete più comune è quella cosiddetta di tipo 2, in cui si associano una ridotta produzione dell'ormone insulina da parte delle cellule (chiamate cellule beta) che normalmente ne garantiscono l'adeguata quantità, e una minor funzione da parte dell'insulina stessa (fenomeno definito resistenza all'azione dell'insulina).

Riferimento: Marselli L, Suleiman M, Masini M, Campani D, Bugliani M, Syed F, Martino L, Focosi D, Scatena F, Olimpico F, Filipponi F, Masiello P, Boggi U, Marchetti P. Are we overestimating the loss of beta cells in type 2 diabetes? Diabetologia. 2013 Nov 15. [Epub ahead of print]

(Ufficio stampa AUOP)

estela carlotto In un incontro appassionato con gli studenti dell'Università di Pisa, ha raccontato la sua storia personale e lanciato la campagna per il diritto all'identità promossa dall'Ambasciata Argentina in Italia con il sostegno della CRUI, la Conferenza dei rettori delle università italiane. Estela Carlotto, presidentessa dell'associazione "Abuelas de Plaza de Mayo", ha parlato a Pisa dei circa 500 "nipoti" nati da madri sequestrate e poi uccise durante la dittatura dei militari argentini e a loro volta dati poi illegalmente in adozione: "Per ora siamo riusciti a restituire la vera identità a 109 di quei bambini, che oggi hanno 30-35 anni – ha detto la Carlotto – Ne mancano ancora 391 e qualcuno di loro potrebbe trovarsi in Italia".

L'ospite argentina è stata accolta dai saluti del prorettore per l'Internazionalizzazione dell'Università di Pisa, Alessandra Guidi, che ha preso l'impegno di promuovere la campagna delle "Abuelas" tra gli studenti dell'Ateneo. All'incontro erano presenti anche Maurizio Vernassa, docente del dipartimento di Scienze Politiche, Hugo Estrella, docente del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace, Giovanna Pagani, presidente di WILPF Italia - Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà, Massimo De Santi, presidente CIEP - Comitato Internazionale Educazione per la Pace, e Carlos Cherniak, capo dell'Ufficio politico e diritti umani dell'Ambasciata Argentina.
 
Guarda la galleria di foto sulla pagina Facebook dell'Università di Pisa.
 

estela carlotto

"La macro-tragedia della dittatura argentina è fatta di tante micro-tragedie familiari – ha commentato Cherniak – Se l'Argentina è riuscita a uscire dagli anni bui del terrore ed entrare in un processo democratico che oggi compie 30 anni è anche grazie alla capacità delle singole persone che hanno saputo trasformare la loro sofferenza in impegno concreto per la riaffermazione dei diritti civili. Le nonne di Plaza de Mayo ne sono un esempio concreto: da 26 anni si battono per ritrovare i loro "nietos", portando in giro una causa che oggi ha acquistato una dimensione internazionale".

Nel suo intervento Estela Carlotto ha illustrato il lavoro delle "Abuelas de Plaza de Mayo" che, oltre a promuovere la ricerca e l'individuazione dei bambini sottratti ai genitori durante la prigionia, verificano se un giovane è veramente figlio di desaparecidos, attraverso l'esame del Dna. Tra i bambini scomparsi c'è anche il nipote di Estela Carlotto, che ha raccontato ai ragazzi di Pisa la sua storia: "Nel 1977 mia figlia Laura è stata sequestrata mentre era incinta di tre mesi ed è stata assassinata dai militari argentini dopo aver partorito. Come succedeva in questi casi, il bambino è stato immediatamente consegnato a una famiglia considerata "affidabile", in grado di crescerlo secondo i "principi" della dittatura, gli stessi per cui i genitori naturali venivano assassinati".

AbuelasQuei bambini erano considerati un vero e proprio "bottino di guerra", perché potevano garantire una continuità al regime: "Privati della loro identità, oggi i nostri nipoti sono ancora vivi e possono essere in qualsiasi parte del mondo – ha concluso Estela Carlotto - Visti i legami tra l'Italia e l'Argentina, dove metà dei cognomi è di origine italiana, pensiamo che sia possibile che qualche "nieto" sia arrivato e rimasto qui da voi, forse nelle stesse università in cui erano venuti a studiare. Preghiamo chiunque abbia dubbi sulla propria identità di farsi avanti".

Per rispondere alla campagna
Il riferimento per rispondere alla campagna delle "Abuelas" è l'ambito diplomatico argentino, consolati e ambasciata. Si può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure è possibile chiamare i numeri 335 5866777 o 06 48073300. I funzionari dell'ambasciata offriranno il supporto necessario, nonché la più assoluta confidenzialità.

Lunedì, 02 Dicembre 2013 11:08

Scopri come parlano i politici (e non solo)

coling_lab"Guarda come Parlano" è il nome di un prototipo che serve a conoscere politici e personalità del mondo dello spettacolo (e non solo) attraverso l'analisi del loro linguaggio. La demo, disponibile sul web, sembra quasi un video game, ma in realtà si tratta di un "gioco" serissimo realizzato secondo criteri assolutamente scientifici da Gianluca Lebani e Lucia Passaro del Laboratorio di Linguistica Computazionale del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa.

I personaggi analizzati sono in tutto 30 e per ognuno di loro sono state raccolte, da inizio agosto a inizio settembre 2013, interviste, dichiarazioni, discorsi in parlamento, post di blog ecc. per un totale di 533 documenti e di 466.755 parole.

"Per ogni personaggio abbiamo individuato i termini più frequenti e tipici che utilizza – ha spiegato Alessandro Lenci direttore del Laboratorio di Linguistica Computazionale - in modo tale da creare uno spazio popolato da persone interconnesse da parole da cui emergono dei veri e propri gruppi, posizionati più o meno vicini nello spazio anche in base al ruolo che hanno nella società. Per esempio, è stato individuato il gruppo dei calciatori: le cose di cui parlano più spesso sono il calcio, le partite, le squadre, i goal. I gruppi dei politici: tutti parlano di campagna elettorale, di elezioni, di cittadini, di legge elettorale, ma con sfumature significativamente diverse a seconda del loro orientamento".

"Guarda come Parlano" fa dunque emergere una geografia complessa che riunisce e intreccia personaggi di ogni genere con collegamenti a volte anche particolari. Per esempio ad usare di più la parola "Italia" è Nichi Vendola, seguito da Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi ed Enrico Letta. Beppe Grillo poi è il politico più vicino al gruppo delle persone dello spettacolo. Il giornalista Marco Travaglio e Daniela Santanché sono poi vicinissimi perché in realtà parlano delle stesse cose anche se su fronti opposti. Il termine "movimento" è poi assolutamente tipico di Grillo e c'è solo un altro politico che lo condivide, Silvio Berlusconi. Se invece si parla di "diritti umani", l'espressione è condivisa dal Dalai Lama e da Laura Boldrini (quasi a pari merito) seguiti poi da Emma Bonino.

"Attualmente – ha concluso Alessandro Lenci - stiamo estendendo queste metodologie anche all'analisi dei tweet dei personaggi politici e inoltre stiamo sviluppando metodi computazionali per assegnare ai vari testi un indice di emotività, allo scopo di evidenziare le emozioni, ad esempio la rabbia, la speranza o la violenza, che sono evocate dalle parole usate nei discorsi dei personaggi pubblici".

Ne hanno parlato:
RepubblicaFirenze.it
Tirreno.it
Tirreno Pisa
NoveFirenze.it
Pisanews.it
Libertà Piacenza
Corriere Adriatico
Avvenire

IVTechTra i 10 progetti che hanno vinto il premio "Dall'idea all'impresa" al Concorso "Gaetano Marzotto" c'è anche "IVTech", nascente spin off dell'Università di Pisa ospitata al Centro di Ricerca "E. Piaggio". La start-up si occupa di produrre tecnologia innovativa come supporto alla ricerca in-vitro, al fine di ridurre i test su animali. Le giovani imprese sono state premiate il 28 novembre a Valdagno, la "città sociale" in provincia di Vicenza che ha rivestito un ruolo chiave nel progetto di imprenditoria di Gaetano Marzotto. "Dall'Idea all'Impresa" era la categoria riservata ai giovani sotto i 35 anni: i 10 premi, dal valore complessivo di 300.000 euro, saranno corrisposti in servizi e consisteranno in un periodo di residenza all'interno di incubatori d'impresa con programmi dedicati, per trasformare le idee in impresa.

L'idea IVTech, lanciata dagli ingegneri Tommaso Sbrana, Serena Giusti, Giorgio Mattei e dalla professoressa Arti Ahluwalia, propone di produrre e commercializzare innovativi sistemi per colture cellulari in-vitro e diffondere quelli già sviluppati dal gruppo di ricerca presso il Centro di Ricerca "E. Piaggio". Tra gli obiettivi principali della start up, c'è anche la formazione di ricercatori e tecnici nell'ambito della ricerca in-vitro. Grazie al premio vinto, IVTech sarà incubata presso Fondazione Filarete.

L'idea IVTech, lanciata da Tommaso Sbrana, Serena Giusti, Giorgio Mattei e Arti Ahluwalia, propone lo sviluppo di una piattaforma virtuale per produrre e commercializzare supporti per colture cellulari in vitro e diffondere quelli già sviluppati dal gruppo di ricerca presso il Centro di Ricerca "E. Piaggio". Tra gli obiettivi principali della start up, ci sono la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per le tecniche alternative ai test su animale, la formazione di ricercatori e tecnici nell'ambito della ricerca in-vitro e lo studio di sistemi per il controllo ambientale focalizzato alla coltura in-vitro di cellule sia animali che umane.

Premio-Gaetano-MarzottoIl premio "Gaetano Marzotto"
Promosso e ideato dall'Associazione Progetto Marzotto, il concorso vuole creare le condizioni ambientali per un cambio di paradigma, sostenendo la nascita di nuova impresa in Italia, fondata sul virtuoso connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale, sull'esempio di quanto fece nella prima metà del secolo scorso Gaetano Marzotto, l'inventore del welfare integrato aziendale, fondatore a Valdagno della città sociale; un modello successivamente perseguito con altrettanta determinata passione dal figlio Giannino Marzotto, scomparso nel 2012, autorevole testimone e imprescindibile mentore di Progetto Marzotto e dell'omonima Associazione, da lui fortemente incoraggiati nel 2010, come ha avuto modo di sottolineare più volte il nipote Matteo Marzotto, attuale Presidente dell'Associazione: "Da più di 175 anni la nostra famiglia è impegnata industrialmente e culturalmente con progetti tesi alla crescita del nostro Paese e allo sviluppo della sua società. Tra questi, il Premio Gaetano Marzotto, che da tre anni è tornato a vivere con una progettualità nuova, volta al mondo dell'imprenditoria di ricerca e dell'innovazione attenta anche alle ricadute occupazionali e socio-culturali sul territorio; un progetto unico per il coinvolgimento attivo delle tante energie italiane, dai giovani imprenditori alle Università, dagli incubatori agli investitori, dai Ministeri alle Associazioni di categoria, ai giovanissimi start upper, che non si esaurisce in un semplice assegno, seppur importante, ma nella costruzione quotidiana di un ecosistema dell'innovazione in Italia, che segni il passo del nostro Paese".

Ne hanno parlato:
InToscana.it 
StampToscana.it 
PisaInformaFlash.it
gonews.it 

Venerdì, 29 Novembre 2013 13:01

Questionario di valutazione dei corsi

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Il questionario per la valutazione della didattica è disponibile esclusivamente in modalità on line, collegandosi all'indirizzo https://esami.unipi.it

  Per accedere è necessario autenticarsi con le credenziali di Ateneo (login e password di Alice). L'anonimato della valutazione è assolutamente garantito dal sistema, che è realizzato in modo da evitare qualunque collegamento tra la fase di autenticazione e quella di valutazione.

Da quest'anno la valutazione è obbligatoria per perfezionare l'iscrizione telematica agli esami, come richiesto dall'Agenzia Nazionale di Valutazione dell'Università e della Ricerca. Per rendere quanto più completi e significativi i dati raccolti è opportuno che gli studenti frequentanti provvedano alla compilazione prima della fine delle lezioni o subito dopo la loro conclusione, indipendentemente dall'iscrizione agli esami.

Un report sintetico dei risultati relativi al precedente anno accademico dei Corsi di Studio è visibile sul sito dell'Ateneo all'indirizzo http://www.unipi.it/index.php/lauree , dopo la descrizione riassuntiva del corso.

Bastano pochi minuti per valutare gli insegnamenti del corso di studio: le indicazioni degli studenti sono preziose per migliorare la qualità della formazione e dei servizi dell'Ateneo.

 

 

Toniolo_GiuseppeSi terranno venerdì 29 e sabato 30 novembre, nell'Aula Magna del dipartimento di Economia e management, le due giornate di studio su Giuseppe Toniolo dal titolo "Economia sociale, diritti, cooperazione". Il convegno è organizzato dall'Associazione italiana per la storia del pensiero economico, di cui è presidente il rettore Massimo Augello, con la collaborazione dello stesso dipartimento di Economia e management.

Presieduto dal professor Piero Barucci, dell'Università di Firenze, l'appuntamento sarà suddiviso in quattro sessioni di lavoro, che approfondiranno i molteplici aspetti della biografia scientifica dell'illustre economista e sociologo, senza dubbio una delle figure più rilevanti e influenti della cultura italiana tra la seconda metà del XIX e i primi decenni del XX secolo, le cui idee hanno avuto e continuano ad avere un forte impatto sulla società contemporanea.

La figura di Giuseppe Toniolo è stata analizzata ed esaltata per il ruolo svolto all'interno del movimento cattolico e nell'elaborazione e divulgazione della dottrina sociale cristiana, così come nella letteratura dedicata alla ricostruzione storica della nascita e dello sviluppo di organismi e partiti politici che si richiamano a quei valori.

Accanto a questo filone di studi, se ne è sviluppato un altro più interessato ai suoi contributi scientifici nel campo dei saperi economico-sociali, in particolare per quanto riguarda le ricerche di carattere applicato, storico e teorico, l'economia del lavoro, la politica economica e la storia del pensiero economico.

Nato a Treviso nel 1845, Giuseppe Toniolo ha avuto uno strettissimo legame con l'Università di Pisa, dove è approdato nel 1879 come professore prima di Economia e poi di Economia politica, con l'incarico anche di Statistica, per rimanerci fino alla morte, nel 1918,

Giovedì, 28 Novembre 2013 11:17

Conferenza sulla sperimentazione animale

Mercoledì 4 dicembre, dalle ore 15 alle 19, in aula E1 al Polo Fibonacci si tiene una conferenza sulla sperimentazione animale, che metterà a confronto le opinioni degli antiviisezionisti con quelle dei sostenitori della sperimentazione sugli animali..

La conferenza è organizzata da "Sinistra per..."  con i fondi del Consiglio degli studenti.

Programma

Prof. Marco Mamone Capria (presidente fondazione Hanz Ruesch, per una medicina senza vivisezione)

Alberto Ferrari (comitato tecnico "Pro-test Italia")

Marco Delli Zotti (comitato tecnico "Pro-test Italia")

Enrico Moriconi (medico veterinario, consulente etologia e benessere degli animali)

- pausa caffè -

Massimo Dal Monte (ricercatore dip. di biologia Unipi)

Marco Verdone (medico veterinario omeopata)

Info

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Giovedì, 28 Novembre 2013 11:23

Un brindisi lungo 10 anni con TOSCOVIT

RFID_TOSCOVITDieci anni di impegno per il vivaismo viticolo toscano e per la ricerca applicata. L'Associazione Toscana Costitutori Viticoli (TOSCOVIT), ha appena celebrato questo importante traguardo con una giornata di studio dal titolo "I Nuclei di premoltiplicazione e altri interventi per la qualificazione del materiale di propagazione viticolo in Italia". che si è svolta a Crespina il 15 novembre scorso. L'evento, cui ha partecipato un centinaio di studiosi ed operatori del settore di respiro nazionale, ha permesso di delineare il quadro attuale sulla selezione del patrimonio genetico viticolo in Italia.

La giornata ha permesso di ripercorrere le tappe fondamentali dell'evoluzione del materiale genetico selezionato sul territorio, partendo proprio dall'Università di Pisa. TOSCOVIT - nata nel 2003 dall'impulso del Presidente professore Enrico Triolo, recentemente scomparso – affonda infatti le sue origini più vere nella storia dell'Ateneo pisano della metà del secolo scorso. Era l'allora Istituto di Coltivazioni Arboree dell'Università di Pisa che, sulla spinta propositiva del professore Franco Scaramuzzi, attuale Presidente dell'Accademia dei Georgofili, si fece promotore di ricerche finalizzate al riassetto della piattaforma ampelografica toscana. Senza dimendicare, poi, i ruoli determinanti del professore Filiberto Loreti, ordinario di Coltivazioni Arboree e di Giovanni Scaramuzzi, fitovirologo. Ricerche che nel 1976 permisero la costituzione del primo Centro di Premoltiplicazione viticola. E' da queste basi che, attraverso un percorso non sempre facile, nacque TOSCOVIT, associazione pubblico-privata con l'obiettivo principale di trasferire sul piano operativo i frutti di lunghi anni di ricerca viticola fornendo, a chi non fa della vite solo una passione ma anche una professione, i formidabili "strumenti genetici" che il terroir toscano ha saputo fornire in secoli di selezione naturale.

Negli anni TOSCOVIT ha operato per fornire un supporto fattivo nel mantenimento di una vera e propria "banca genetica" di viti toscane conservata presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Un delicatissimo patrimonio costituito da 65 cloni di Vitis vinifera, oltre a due ibridi di portinnesto, frutto del lavoro di istituzioni pubbliche e private che attraversano l'Italia. Tutto questo senza dimenticare altre attività di ricerca nelle quali TOSCOVIT si è profusa, quali la definizione di tecniche di identificazione elettronica delle piante, che hanno portato ad un brevetto europeo di cui l'Università di Pisa è titolare.

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