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Comunicati stampa

Michele LuzzatiL'Università di Pisa annuncia la scomparsa avvenuta a Pisa questa mattina, dopo una rapida e grave malattia, del professor Michele Luzzati, già direttore del Dipartimento di Medievistica e del Centro interdipartimentale di studi ebraici (CISE) dell'Ateneo, in passato anche Presidente dell'Associazione italiana per lo studio del Giudaismo (AISG), e attualmente Presidente della Società Storica Pisana.

Nato a Torino il 31 marzo 1939, era stato normalista e allievo di Arsenio Frugoni e Armando Saitta. Assistente ordinario e professore associato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, era stato poi straordinario a Sassari e, dalla fine degli anni ottanta, professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa.

Autore di oltre duecento pubblicazioni a stampa, frutto di una inesausta operosità scientifica, aveva dedicato gran parte delle sue sempre originali ricerche allo studio, per l'età basso medioevale e rinascimentale, della società e dell'economia italiane e in particolare toscane, di cui era uno straordinario conoscitore. Di grande rilievo è stato negli ultimi decenni anche il suo contributo scientifico e organizzativo allo sviluppo della ricerca sulla storia dell'ebraismo italiano. Della sua ricca bibliografia si ricordano in particolare: Giovanni Villani e la compagnia dei Buonaccorsi, Istituto per l'Enciclopedia Italiana, Roma 1971; Una guerra di popolo. Lettere private del tempo dell'assedio di Pisa (1494-1509), Pacini, Pisa 1973 (riediz. 2000); La casa dell'ebreo. Saggi sugli ebrei a Pisa e in Toscana nel Medioevo e nel Rinascimento, Nistri-Lischi, Pisa 1985; Firenze e la Toscana nel Medioevo. Seicento anni per la costruzione di uno stato, UTET, Torino 1986; Ebrei e ebraismo a Pisa. Un millennio di ininterrotta presenza/Jews and Judaism in Pisa. A millennium of uninterrupted presence, ETS, Pisa 2005.

La camera ardente sarà allestita dalle 18 di oggi e domani mattina nelle cappelle a piano terra dell'Hospice di via Garibaldi 198, Pisa.

La cerimonia di commiato si svolgerà nell'atrio di Palazzo Ricci alle ore 15 di domani, venerdì 13 giugno.

Luca cassanoÈ un giovane ingegnere pisano il vincitore della semifinale europea del "TTTC's E.J. McCluskey Doctoral Thesis Award", il premio organizzato per promuovere tesi di dottorato sul testing di grande impatto e per garantire agli studenti visibilità e possibilità di interazione nella comunità scientifica internazionale. Luca Cassano, che nel 2013 ha conseguito il dottorato in Ingegneria dell'Informazione all'Università di Pisa, ha vinto la fase delle semifinals svolte su base regionale nelle maggiori conferenze mondiali - europea, asiatica, nord- e sudamericana - ottenendo un riconoscimento che solo due volte studenti italiani avevano raggiunto in precedenza, nel 2007 e nel 2006. Luca adesso parteciperà alla fase finale, che si terrà durante l'International Test Conference, a Seattle, dal 21 al 23 ottobre 2014, in cui i vincitori delle quattro semifinali competeranno per il premio finale.

La gara europea, tenutasi lo scorso 28 maggio durante l'European Test Symposium, a Paderborn, Germania, è stata vinta da Luca Cassano grazie alla tesi dal titolo "Analysis and Test of the Effects of Single Event Upsets Affecting the Configuration Memory of SRAM-based FPGAs" sviluppata presso il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, negli anni fra il 2010 e il 2012, sotto la supervisione della professoressa Cinzia Bernardeschi, del professor Gianluca Dini e dell'ingegner Andrea Domenici.
 

tttcLuca Cassano, 29 anni, originario di Corigliano Calabro (CS), durante i tre anni di dottorato ha trascorso periodi di ricerca presso il dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino e presso il Cognitive Interaction Technology - Center of Excellence (CITEC) dell'Università di Bielefeld, in Germania. Attualmente collabora con il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa ed è postdoc presso il dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano.

Il Test Technology Technical Council (TTTC) è un'organizzazione professionale su base volontaria sponsorizzata dall'IEEE Computer Society. Gli obiettivi del TTTC sono contribuire allo sviluppo professionale dei propri membri aiutandoli nella risoluzione di problemi ingegneristici relativi al test e allo stesso tempo promuovere l'avanzamento dello stato dell'arte nei campi del testing e della diagnosi di circuiti e sistemi elettronici.


Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
PisaInformaFlash.it 
gonews.it 
Controcampus.it 

 

Mercoledì, 11 Giugno 2014 09:12

Pisa e Firenze alleate nel settore automotive

 

francesco_frendoValorizzare le competenze scientifiche presenti negli atenei toscani nel settore automotive in stretto collegamento con le numerose imprese, molte delle quali multinazionali, che operano in Toscana. E' questa la missione principale del neo costituito "Centro interuniversitario di ricerca e servizi sulle tecnologie e l'ingegneria dei veicoli" nato dall'alleanza fra gli atenei di Pisa e Firenze. E subito dopo la costituzione del Centro si è arrivati alla definizione formale degli organi: Francesco Frendo (foto) e Marco Pierini, professori di Progettazione meccanica e costruzione di macchine rispettivamente a Pisa e Firenze, sono stati eletti direttore e vicedirettore. Il nuovo Centro intende proporsi come riferimento multidisciplinare per l'industria locale del settore (automobilistica, motociclistica e, più in generale, della mobilità) sia nella formazione di giovani per il mondo del lavoro, sia come supporto di ricerca avanzata.

"La nascita del Centro, che opererà sia sul piano dell'alta formazione che sul piano della ricerca applicata, – afferma Francesco Frendo - va a collocarsi nell'ambito di altre due importanti azioni finalizzate a valorizzare il settore toscano a livello nazionale ed internazionale, cioè l'organizzazione del Setc (Small Engines Technology Conference), un convegno internazionale che si terrà a Pisa nell'ottobre 2014 e la recente costituzione del Movet, un'associazione che mette insieme enti di ricerca ed imprese che si occupano di automotive a livello regionale".

"In un mondo globalizzato – spiega Marco Pierini – la realizzazione di un centro interuniversitario che aggreghi le risorse presenti sul territorio toscano in questo ambito, si rivela di straordinaria importanza per poter reggere il confronto, sia a livello di massa critica che in termini di competenze ampie e qualificate, con i centri di ricerca e i politecnici europei e mondiali, anche pensando alla possibilità di attrarre nuovi ricercatori e nuovi insediamenti industriali nella nostra regione".

I dipartimenti che hanno promosso e partecipano al Centro sono tre per l'Università di Pisa (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, Ingegneria civile e industriale ed Economia e management) e uno per Firenze (Ingegneria Industriale). Per quanto riguarda il comitato di gestione ne fanno parte, oltre al direttore e al suo vice, Riccardo Lanzara per l'Ateneo pisano e Giovanni Ferrara per quello di Firenze.

Ne hanno parlato:
Il Tirreno Pisa
Quattroruote.it
ReportMotori.it
Auto.it
Met-Provincia di Firenze
Università di Firenze News
NovedaFirenze.it
GoNews.it
StampToscana.it
Controcampus.it
PisaInformaFlash.it
FirenzeOnLine.it

heart-for-emotionEven if science explains that emotions are generated in the brain, as far as philosophy and literature, poetry and music are concerned, it is the heart which is the symbol and the icon of what we feel. A study carried out by a research team from the University of Pisa has demonstrated how the heart can be an actual gateway in the portrayal of emotions and that these can be portrayed one beat at a time through a mathematical algorithm. The research, developed within the European project PSYCHE, with the collaboration of the University of Essex (UK), Harvard Medical School and the Massachusetts Institute of Technology (USA), has been published in the Nature's journal, Scientific Reports.

The results obtained by the research team can have a notable impact in the field of medicine and in particular in psychiatry and psychophysiology: "With this study we have developed a mathematical algorithm which is able to provide a continuous evaluation of the emotional states by simply analyzing an electrocardiogram," explains Gaetano Valenza, Post-doc Researcher at the "E. Piaggio" Research Centre and the Department of Information Engineering at the University of Pisa, and Research Fellow at Harvard Medical School. "In practice, given certain cardiac dynamics it is possible to predict the next heartbeat and understand which emotion has been felt by the subject under observation."

ricerca valenzaThis discovery follows the direction of the brain-heart axis studies investigated up to the present using various techniques, among which functional imaging. In this case, a simple ECG Holter monitor test would provide an innovative approach in the treatment of mental pathologies which use questionnaires and interviews as an aid to the clinic. The PSYCHE project, which began in Pisa five years ago, has worked directly on the study of machines capable of recognizing emotions and has already developed and tested a "smart T-shirt", integrated with sensors and electrodes, which is now able to continuously monitor the emotional state of psychiatric patients.

As well as Gaetano Valenza, the primary author of the research, the other authors are Enzo Pasquale Scilingo, coordinator of the PSYCHE team and Associate Professor of Bioengineering, Luca Citi, Lecturer in Computational Intelligence at the University of Essex, Colchester (UK), Antonio Lanatà, Post-doc Researcher at the "E. Piaggio" Research Centre and the Department of Information Engineering at the University of Pisa, Riccardo Barbieri, coordinator of the research team Harvard-MIT, Assistant Professor of Anaesthesia at the Neuroscience Statistics Research Laboratory, Harvard Medical School, Boston, MA, USA & Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, (USA).

heart for emotionAnche se la scienza spiega che è nel cervello che si generano le emozioni, per la filosofia e la letteratura, la poesia e la musica, è il cuore il simbolo e l'icona di quello che sentiamo. Uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell'Università di Pisa ha dimostrato come il cuore possa essere un vero e proprio portale per la rivelazione delle emozioni e che queste possono essere svelate, battito per battito, attraverso un algoritmo matematico. La ricerca, sviluppata nell'ambito del progetto europeo PSYCHE, con la collaborazione dell'Università dell'Essex (UK) e l'Harvard Medical School (HMS) e Massachusetts Institute of Technology (USA), è stata pubblicata sulla rivista di Nature, Scientific Reports.

I risultati raggiunti dall'equipe di ricerca possono avere un notevole impatto in campo medico, in particolare nella psichiatria e nella psicofisiologia: "Con il nostro studio abbiamo sviluppato un algoritmo matematico in grado di fornire attraverso la sola analisi dell'elettrocardiogramma una valutazione continua degli stati emozionali – spiega Gaetano Valenza, ricercatore post-doc presso il Centro di ricerca "E. Piaggio" e del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa e research fellow presso la l'Harvard Medical School - In pratica, data una certa dinamica cardiaca, siamo in grado di predire il battito successivo e comprendere quale emozione è stata provata dal soggetto sotto osservazione".

ricerca_valenzaQuesta scoperta va nella direzione degli studi dell'asse-cuore cervello, indagato fino ad oggi con varie tecniche, tra cui l'imaging funzionale. In questo caso, un semplice holter ECG fornirebbe un approccio innovativo alla cura delle patologie mentali che, come supporto alla clinica, utilizzano questionari e interviste. Il progetto PSYCHE, partito dall'Università di Pisa cinque anni fa, si è occupato proprio dello studio macchine per il riconoscimento affettivo e ha già sviluppato e sperimentato una "T-shirt intelligente", integrata con sensori ed elettrodi che adesso è in grado di monitorare costantemente lo stato emotivo dei pazienti psichiatrici.

Oltre a Gaetano Valenza, primo autore della ricerca, gli altri autori sono Enzo Pasquale Scilingo, coordinatore del team PSYCHE e professore associato di Bioingegneria, Luca Citi, docente di intelligenza artificiale presso l'University of Essex, a Colchester (UK), Antonio Lanatà, ricercatore post-doc presso il Centro di ricerca "E. Piaggio" e del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa, e Riccardo Barbieri, coordinatore del gruppo di ricerca Harvard-MIT, docente di Anestesia presso il Neuroscience Statistics Research Laboratory, Harvard Medical School, Boston, MA, USA & Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, (USA).

 

 

Ne hanno parlato: 
Sette
Tirreno Pisa 
Sole24Ore.it
Ansa.it
LaStampa.it
IlFattoQuotidiano.it
Corriere.it 
Blog buonenotizie.corriere.it 
Intoscana.it 
Teknoscienze.com 
DataManagerOnline
StampToscana
PaginaQ 
GreenReport.it
PisaInformaFlash.it  
gonews.it 
QuiNewsPisa.it 

Agnese FazioDalla Barringer Crater Company, proprietaria del cratere Barringer o Meteor Crater in Arizona, arriva una borsa di studio di 5.000 dollari per una dottoranda del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa. Agnese Fazio, allieva del XXVII ciclo della scuola di dottorato Galileo Galilei, è tra i sette giovani studenti selezionati a livello mondiale che si occupano di tematiche legate ai crateri di impatto che potranno utilizzare il premio per scopi di ricerca in laboratorio o sul campo. La dottoranda, già protagonista l'anno scorso della spedizione in Antartide alla ricerca di meteoriti, potrà approfondire una delle scoperte più sorprendenti fatta studiando le rocce impattate del Kamil Crater in Egitto: la presenza di minerali di alta pressione.

I minerali di alta pressione si formano a partire da minerali già presenti nelle rocce, la pressione indotta dal contatto della meteorite mantiene inalterata la loro composizione chimica, ma fa cambiare la loro struttura trasformandoli così in minerali nuovi: dal quarzo si formano coesite e stishovite e dalla grafite di forma il diamante.
 

Kamil CraterIl Kamil Crater, un cratere di impatto di 45 metri di diametro, è stato scoperto nel 2008 nel sudovest dell'Egitto. Nonostante i corpi asteroidi in grado di formare strutture d'impatto di queste dimensioni abbiano la probabilità di colpire la terra con scadenze da decennali a secolari, i crateri piccoli sono molto rari e mal preservati sulla terra a causa dell'erosione e della vegetazione che tendono a obliterarne le caratteristiche.

Le conoscenze sugli effetti indotti da questo tipo di impatto sono poche, ma grazie al perfetto stato di preservazione del Kamil Crater, lo studio delle rocce coinvolte sta rivelando particolari mai descritti per simili strutture. Kamil è infatti il cratere più piccolo della terra a presentare un set completo di effetti di shock, che Agnese Fazio sta studiando con il suo dottorato sotto la supervisione del professor Massimo D'Orazio e del dottor Luigi Folco.

 


Ne hanno parlato:
Intoscana.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
gonews.it 

Venerdì, 06 Giugno 2014 15:37

Store Unipi

Bellevalia_webbianaSono in tutto 1.371 le piante che oggi crescono spontanee esclusivamente in Italia. È questo il risultato del primo censimento delle specie e sottospecie endemiche del nostro Paese realizzato da Lorenzo Peruzzi, ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, in collaborazione con Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti, botanici del Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino, ente co-gestito dal Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e dall'Università di Camerino. La ricerca, durata quattro anni, è stata appena pubblicata sulla rivista internazionale "Phytotaxa".

"Il nostro studio ha messo in evidenza che quasi il 19% della flora nazionale è costituito da piante endemiche – ha spiegato Lorenzo Peruzzi – e oltre la metà delle specie e sottospecie si trova nelle due principali isole, Sardegna e Sicilia, seguite in classifica da Calabria, Toscana e Abruzzo".

Fra le 1371 piante superiori (come ad esempio felci e affini, conifere, piante a fiore) censite non mancano curiosità o sorprese. Come ad esempio la "Pinguicola di Poldini" tipica dell'Italia nord-orientale, una pianta carnivora (o meglio, insettivora) che cattura le prede grazie alle foglie trasformate in trappole adesive. Oppure il "Lino di Katia", una specie endemica del Massiccio del Pollino in Calabria che vive in una sola remota località in prossimità della vetta del Monte Manfriana.

"La conoscenza delle specie endemiche è indispensabile dato che la loro eventuale estinzione sarebbe sotto la piena responsabilità dell'Italia - ha concluso Lorenzo Peruzzi – questo studio rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale da cui partire per approfondire la conoscenza di queste piante sia dal punto di vista evolutivo che conservazionistico".

Ne hanno parlato:
Io Donna
Corriere.it
Ansa
RepubblicaFirenze.it

Tirreno Pisa
Greenreport.it
CorriereAdriatico.it
NovedaFirenze.it
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VillaggioGlobale.it
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PisaInformaFlash.it
Tgregione.it
Oriundi.it
UnioneSarda.it
AdnKronos
GreenMe.it
AgricolturaModerna.it

Giovedì, 05 Giugno 2014 14:47

La scalata all'Insegnamento

L'Associazione "Sinistra Universitaria Pisana" ha realizzato un giornalino intitolato "La scalata all'Insegnamento", redatto dalla associazione con i fondi del Consiglio degli Studenti.

La pubblicazione è distribuita agli studenti dell'Università di Pisa in formato cartaceo e in formato digitale (PDF).

Scarica "La scalata all'insegnamento"

Giovanni BruschiC'è anche uno studente dell'Università di Pisa tra i 13 vincitori di Enertour4Students, il concorso promosso da TIS Innovation Park e Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano che ha premiato tredici idee innovative proposte da studenti universitari per il futuro energetico dell'Italia. Giovanni Bruschi, iscritto al corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura, ha vinto come premio un soggiorno di tre giorni in Alto Adige con la possibilità di visitare impianti all'avanguardia per la produzione di energia pulita.

L'idea di Giovanni, selezionata tra le 31 inviate da oltre 20 università, riguarda il rapporto tra abitudini alimentari e ambiente: "Sono da sempre stato appassionato di ecologia e crescendo mi sono interrogato più volte sull'impatto che le nostre attività giornaliere hanno sull'ambiente e su come poterle cambiare per limitare il loro effetto – spiega Giovanni – Dalla mia passione per la cucina è nata poi questa idea: trovare il modo di intervenire sulle nostre abitudini alimentari, non solo per far sorridere l'ambiente, ma anche per alzarne la qualità, operando in economia".

Il progetto di Giovanni si articolava in diverse proposte finalizzate a migliorare i nostri comportamenti a tavola e al supermercato – acquisto di prodotti a km 0 o realizzati in modo sostenibile, un ritorno agli alimenti preparati in casa (pane, pasta, dolci), la coltivazione di alimenti freschi anche in città su terrazzi e nei giardini e altro.

I ragazzi vincitori del concorso hanno trascorso tre giorni nella Green Regio d'Italia alla scoperta di energie rinnovabili ed edifici a efficienza energetica, potendo ascoltare dalla viva voce di tecnici e amministratori pubblici quali sono le strategie dell'Alto Adige per rispondere alle sfide energetiche presenti e future. Inoltre sono entrati in contatto con aziende e istituzioni altoatesine attive nel settore dell'energia.

Ne hanno parlato:
PaginaQ 
PisaToday.it 
Greenreport.it 
Controcampus.it 

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