Cura melanoma: dottoranda premiata al Global Biotechnology Congress di Boston
Sara Carpi, dottoranda in Fisiopatologia medica e Farmacologia presso il dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, è stata premiata al Global Biotechnology Congress che si è svolto a Boston nel giugno scorso. La giovane ricercatrice ha vinto 1.000 dollari classificandosi prima nella sessione poster presentando i risultati di uno studio sulle proprietà "teranostiche", cioè di diagnosi e cura, di un frammento di DNA (oligonucleotide) in cellule di melanoma cutaneo umano. Lo studio è parte di un progetto finanziato dalla Regione Toscana nell'ambito del Programma PAR FAS 2007-2013 (Nanocell: nanosensori ottici all'interno della cellula) di cui è responsabile per l'Università di Pisa la professoressa Paola Nieri.
"L'oligonucleotide che abbiamo utilizzato – spiega Sara Carpi (foto) - è in grado di riconoscere selettivamente le cellule cancerose e di promuoverne la morte potenziando l'azione antitumorale dei chemioterapici classici, quali il cisplatino e il docetaxel".
Il frammento di DNA è infatti capace di emettere fluorescenza solo quando legato con il RNA delle cellule tumorali e di esercitare poi una funzione farmacologica "silenziando" il gene della proteina Survivina che ha un ruolo nella sopravvivenza sulle cellule cancerose. La validazione dell'attività di imaging dell'oligonucleotide è stata condotta grazie alla collaborazione con il professore Mario Pellegrino, del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa. La veicolazione dell'oligonucleotide all'interno delle cellule tramite nanoparticelle è un passaggio ulteriore dello studio i cui risultati sono stati presentati ad altri congressi dal gruppo del dottor Francesco Baldini dell'Istituto di Fisica Applicata del CNR Firenze, capofila del progetto, ottenendo un altro riconoscimento internazionale alla Conferenza Europtrode XII, che si è svolta ad Atene ad aprile di quest'anno.
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Daniele Gorgone 4tet feat. Emanuele Cisi
Sabato 19 Luglio 2014 dalle 21:30 alle 23:30, allo Scalo Renaioli sul Lungarno Galilei, Daniele Gorgone Quartet in concerto con Emanuele Cisi.
L'evento è organizzato da "Argini e Margini" e "JazzWide Summer", in collaborazione con l'associazione studentesca Isola del Jazz e con il Patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Università di Pisa.
Emanuele Cisi è uno dei migliori sassofonisti Jazz in Europa. Un suono personale e ricercato, un approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti salienti del suo stile.
Dal 1995, anno in cui fu dichiarato vincitore della categoria Nuovi Talenti nel Top Jazz della rivista Musica Jazz, ha inciso una dozzina di cd come leader o co-leader e più di 50 come sideman, in vari paesi europei per etichette italiane e straniere (tra cui Blue Note, Universal); ha suonato in importanti festival, concerti e registrazioni radiotelevisive in Europa, Stati Uniti, Sud America, Canada, Cina, Oceania, collaborando con alcuni dei più importanti musicisti della scena mondiale come Clark Terry, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Albert "Tootie" Heat, Walter Booker, Jimmy Owens, Billy Hart, Cameron Brown, Joey Calderazzo, Ron Carter, Joe Chambers, Paul McCandless, Nat Adderley, Area II, Aldo Romano, Daniel Humair, Kenny Wheeler, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Sting e molti altri.
Il quartetto, capitanato dal pianista toscano Daniele Gorgone (già al fianco di varie star internazionali del jazz come Scott Hamilton, Jesse davis e, recentemente, Joe Cohn) e coadiuvato dai veterani e illustri esponenti del firmamento jazz italiano Aldo Zunino al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria, offrirà una serata basata su un repertorio misto con originali e standards.
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Jessica Agostini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Con il fiore d’autunno in soccorso delle api vince il Premio UNASA 2014
L'Unione nazionale delle Accademie per le Scienze applicate allo sviluppo dell'agricoltura, sicurezza alimentare e alla tutela ambientale (UNASA) ha attribuito il Premio UNASA 2014 a Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il vincitore è stato selezionato a livello nazionale mediante valutazione curricolare e presentazione di un lavoro pubblicato come primo autore su rivista internazionale nel settore della difesa delle colture.
In occasione del Premio UNASA 2014, Benelli ha presentato la sua ricerca "Cephalaria transsylvanica-based flower strips as potential food source for bees during dry periods in European Mediterranean basin countries" realizzata in collaborazione con Angelo Canale e Stefano Benvenuti dell'Università di Pisa e Nicolas Desneux (INRA Sophia Antipolis, Francia). Il lavoro, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, propone l'utilizzo di specie a fioritura tardiva per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale, contribuendo così a contrastare il drammatico fenomeno del declino degli impollinatori. La premiazione si è svolta il 20 giugno 2014 presso l'Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico UNASA.
Giovanni Benelli svolge la sua attività di ricerca come entomologo presso il dipartimento di Scienze agrarie, dove si occupa di etologia e lotta biologica. Benelli ha conseguito il dottorato di ricerca internazionale presso l'Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna nel febbraio 2013 e svolto periodi di ricerca in diversi atenei internazionali. Benelli ha pubblicato 43 articoli su riviste scientifiche dotate di impact factor, tra cui due reviews su invito. È attualmente coinvolto nel progetto europeo "Collective Cognitive Robotics" (coordinato da Università di Gratz e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa) e svolge attività come reviewer e membro di editorial boards per più di 30 riviste internazionali con impact factor.
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Due spin-off dell’Università di Pisa allo SMAU di Firenze
Ci saranno anche due spin-off dell'Università di Pisa allo SMAU di Firenze, il Salone Internazionale della ricerca e dell'innovazione in programma il 9 e 10 luglio alla Fortezza da Basso. JOS Technology e PlasmaTech saranno presenti alla kermesse nell'area dedicata a Toscana Technologica, un luogo privilegiato d'incontro tra ricerca, tecnologia e innovazione.
JOS Technology è una start up specializzata nella progettazione e produzione di sistemi per la ricarica senza cavi di prodotti elettronici e offre soluzioni semplificate per l'uso di smartphone, tablet e per la gestione di sistemi di illuminazione a led. In occasione di SMAU Firenze, JOS Technology presenterà al mercato la nuova versione di JOS, la prima Energy Surface, un sistema illuminotecnico e di ricarica device innovativo su cui alimentare e ricaricare dispositivi elettrici ed elettronici senza l'uso di cavi, in qualunque posizione e composizione. Il prodotto soddisfa la forte domanda di semplificazione, risparmio e integrazione nella gestione e nell'utilizzo dei device in ambito lavorativo, domestico e sociale. L'integrazione è uno dei plus di questo prodotto, assimilabile a un HUB che permette di gestire la pluralità di dispositivi su un'unica piattaforma, con un sensibile risparmio di tempo e denaro. L'unicità sta nella gestione contemporanea senza fili di tutti i device su un unico dispositivo ad alta efficienza. La flessibilità, la personalizzazione sono i tratti distintivi, assieme al rispetto dell'ambiente per l'utilizzo della bassa tensione e la possibile alimentazione da fotovoltaico diretto. JOS Technology sarà ospitato allo stand F19, Pad Cavaniglia.
PlasmaTech, nata all'interno del gruppo di lavoro del laboratorio del professor Francesco Giammanco, sviluppa soluzioni per applicazioni che coinvolgono l'interazione laser/materia e, in particolare, la spettroscopia (tecniche spettroscopiche e di assorbimento per caratterizzazione materiali), la diagnostica plasmi (analisi e diagnostica gas/plasmi, generazione di plasmi e sistemi sotto vuoto), nanoparticelle (produzione di nanoparticelle metalliche per ablazione laser e di nanostrutture metalliche per via chimica). PlasmaTech ha una sede presso il dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, con un ufficio dedicato all'attività di sviluppo e vendita dei prodotti offerti. In occasione di SMAU Firenze, Plasmatech permetterà di visionare presso il proprio stand le boccette contenti i campioni di colloidi metallici. La purezza dei colloidi metallici ottenuti per ablazione laser è una delle caratteristiche principali dei prodotti, poiché Plasmatech fornisce nanoparticelle prive di reagenti che potrebbero invece esserci in caso di reazioni chimiche, permettendo così di avere una superficie 100% pura e altamente reattiva. Caratteristica peculiare della nanostrutture ottenute per riduzione chimica è la biocompatibilità e soprattutto la coincidenza del picco di assorbimento con la finestra di trasmissione de sangue (circa 800nm) proprietà che rendono tali nanostrutture ideali per applicazioni biomedicali. PlasmaTech sarà ospitato allo stand E22, Pad Cavaniglia.
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Tirreno Pisa
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Luca sfida la sindrome “X fragile” e si laurea col massimo dei voti
Si è laureato in Discipline dello spettacolo e della Comunicazione con 110 e lode, completando un percorso universitario che ha affrontato sin dall'inizio con grande determinazione: lunedì 30 giugno, Luca Razzauti, studente affetto da una sindrome genetica chiamata "X fragile", ha discusso la sua tesi con il prof. Maurizio Ambrosini, intitolata, "L'ambiente del dramma. «La viaccia» di Mauro Bolognini tra letteratura, pittura e musica" ottenendo il massimo dei voti.
Alla discussione erano presenti anche il professor Paolo Mancarella, delegato del rettore per la disabilità, la dott.ssa Federica Gorrasi, responsabile dell'USID, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità, ed altri collaboratori dell'ufficio, che hanno accompagnato Luca lungo tutto il suo percorso universitario. "Luca ha raggiunto questo traguardo grazie alla sua volontà, alla sua caparbietà e alla sua voglia di conoscere e di imparare nonostante gli ostacoli che deve affrontare quotidianamente a causa della sua condizione – dice il professor Paolo Mancarella - Per tutti noi, che negli anni abbiamo cercato di fornire a Luca il supporto necessario, la sua laurea è motivo di enorme soddisfazione e, mi sia concesso, di orgoglio. I miei ringraziamenti vanno innanzitutto a tutto lo staff dell'USID e alla squadra di studenti tutor e compagni di studio che hanno accompagnato Luca in questi anni, così come a tutti i docenti che Luca ha incontrato, mostrando sensibilità e disponibilità a fronte dei suoi bisogni speciali. Spero e mi auguro che il percorso di Luca all'Università di Pisa non si concluda qui: se deciderà di proseguire gli studi, noi tutti saremo ancora al suo fianco".
La sindrome "X fragile" è una patologia che conferisce tratti autistici con relativa difficoltà comunicativa. Nei suoi anni universitari Luca, 27 anni, originario di Livorno, è stato coadiuvato da tutor che lo hanno affiancato durante le attività didattiche e ha sostenuto gli esami in forma scritta utilizzando la "Comunicazione Facilitata Alfabetica" (CFA).
Luca racconta così la sua esperienza universitaria:
"La maratona della mia vita sta continuando, dopo aver lottato duramente per avere una giusta dignità che ho ottenuto, ho deciso di intraprendere un altro bel percorso, quello universitario. Non è stato difficile scegliere la facoltà, qualcuna non faceva per me e per qualche altra era l'opposto, non facevo io per lei. Quindi ho scelto seguendo i miei principali interessi, cioè cinema, musica e teatro: tutti linguaggi che l'uomo usa per comunicare. Devo dire che la paura di iniziare nuove battaglie per dimostrare la mia facoltà di comprensione e per far accettare la mia necessità di sostenere gli esami in modo diverso dalla maggior parte degli altri studenti, era tanta. Invece, davanti a me si è aperto un mondo. Sono riuscito a conquistarmi un posto da vero studente all'Università di Pisa.
La bellezza di essere accettato con le mie caratteristiche, belle e meno belle, non ha prezzo, come del resto riuscire ad ottenere tante soddisfazioni. Proprio grazie a questo percorso intrapreso sentendomi alla pari, sono riuscito a dare il meglio di me, fino ad arrivare a laurearmi. E il giorno della mia laurea, il 30 giugno 2014, mi sono sentito finalmente in grado di poter mettere alla prova le mie capacità di controllo delle emozioni e le mie competenze sociali, più ancora di quelle culturali. È stata dura ma ce l'ho fatta, la mia autostima ha perforato i sette cieli, ma ciò nonostante mi rendo conto che non potrei essere qui a parlarvi di tutto questo se non avessi avuto alle spalle una magnifica squadra formata da familiari, amici vecchi e nuovi, giovani e adulti, inseganti che mi hanno concesso un credito senza lasciarsi condizionare dalle sfavorevoli apparenze, persone che in ambito universitario lavorano per creare i presupposti culturali e logistici che permettano l'inclusione.Una squadra in cui esistono solo titolari, dove tutti sono necessari, nella quale non sono previste le panchine per le riserve.
Grazie a tutti, sentivo la vostra partecipazione come una mano che mi sospingeva, mi manteneva in equilibrio e, alla fine, mi portava in trionfo".
Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa (8/7/2014)
Tirreno Pisa (2/7/2014)
TirrenoPisa.it (7/7/2014)
TirrenoPisa.it (3/7/2014)
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PisaToday.it
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Riparte la Start Cup Toscana: il 7 luglio un seminario di orientamento
Ritorna la Start Cup Toscana, la competizione per idee di impresa innovative nate nel settore della ricerca accademica e in quello imprenditoriale e che rappresenta la fase regionale del Premio nazionale per l'innovazione, a cui saranno ammessi i vincitori. Possono concorrere alla Start Cup i gruppi di persone fisiche o giuridiche con un'idea imprenditoriale basata sulla ricerca scientifica e tecnologica oppure coloro che hanno un'impresa innovativa, nata dopo il primo gennaio 2014. Sono quattro i settori di partecipazione, da indicare al momento dell'iscrizione: Life science, Ict - social innovation, Agrifood – cleantech, industrial.
La gara è promossa dalle università toscane - Firenze, Pisa, Siena, Scuola Sant'Anna e Scuola Normale Superiore, tramite il network regionale degli uffici di trasferimento tecnologico delle università toscane "Ilonova" - con la sponsorizzazione della regione Toscana e il patrocinio dell'Incubatore di Cavriglia, della Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Firenze, del Polo energie rinnovabili, dell'Incubatore di Firenze, del Distretto toscano per i beni culturali e la città sostenibile, del Polo delle tecnologie per la città sostenibile, del Distretto per le tecnologie ferroviarie, l'alta velocità e la sicurezza delle reti.
Per favorire la partecipazione alla nuova edizione della Start Cup il 7 luglio 2014 (inizio ore 9.00 presso l'aula magna della Scuola Sant'Anna, piazza Martiri della Libertà 33 – 56127 Pisa) la Scuola Superiore Sant'Anna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore hanno organizzato una giornata di orientamento e di formazione alla stesura del business plan. I partecipanti avranno così l'occasione di conoscere e di scambiare informazioni con fondatori di imprese innovative che hanno utilizzato il business plan come strumento per presentarsi agli investitori. Per iscriversi al seminario del 7 luglio è necessario spedire una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 4 luglio 2014.
Per partecipare alla Start Cup è necessario inviare un business plan che descriva la propria impresa o la propria idea di impresa, da spedire entro le ore 18.00 del 26 settembre 2014, secondo il format disponibile sul sito http://startcup.ilonova.eu. Il business plan così definito dovrà essere inviato all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Relativamente alle fasi successive della Start Cup, i migliori business plan presenteranno il progetto all'evento finale previsto per il 21 ottobre 2014 in programma all'Università di Pisa. I migliori tre concorreranno alla finale di Sassari del Premio nazionale per l'innovazione, a dicembre 2014. Il regolamento sarà disponibile sul sito www.pnicube.it.
Per informazioni più dettagliate sulle modalità di partecipazione alla Start Cup è possibile consultare il sito http://startcup.ilonova.eu o telefonare allo 050 883535 in orario di ufficio.
Marco Ferrigo, lo studente che racconta la bellezza della matematica
Ha solo 24 anni e si sta per laureare all'Università di Pisa, ma alle sue spalle ha già numerose esperienze nella comunicazione e nella divulgazione della matematica. Con la partecipazione alla finale del FameLab International - la competizione internazionale dedicata ai ricercatori e agli studenti appassionati di divulgazione scientifica - Marco Ferrigo, iscritto al corso di laurea magistrale in Matematica, ha collezionato un altro successo personale, che va ad aggiungersi a una lunga lista di iniziative che lo hanno visto protagonista sin dai primi anni di università.
Marco Ferrigo, originario di Biella, arriva a Pisa nel 2009 come borsista della Fondazione Collegio Puteano e da subito scopre la passione per il raccontare la matematica, oltre che per lo studio, tanto che tra il 2010 e il 2011 inizia a organizzare singole lezioni e incontri di orientamento nel suo ex liceo. Nel febbraio 2011 è tra i componenti di MaDE@DM, l'associazione studentesca universitaria che riunisce studenti e dottorandi in matematica con la passione per la comunicazione. Con il sostegno e i fondi dell'Università di Pisa, MaDE@DM crea iniziative di divulgazione della matematica, curando sia gli aspetti contenutistici con scopi orientativi e didattici, che quelli "culturali", con l'obiettivo di trasmettere al grande pubblico il fascino della commistione tra creatività, immaginazione, libertà di pensiero e rigore, formalismo, che permea tale disciplina, oltre a descrivere le spesso sconosciute e sottovalutate applicazioni che le teorie e la "forma mentis" matematiche hanno nella vita quotidiana.
Le attività di questo gruppo di giovani matematici iniziano nel maggio 2012 con la mostra/laboratorio "A tu per tu con la matematica", tenuta insieme all'associazione di divulgazione Aeolipile, presso La Limonaia di Pisa, rivolta a scolaresche e al grande pubblico. Nel 2013 arriva la prima mostra interamente ideata, organizzata e tenuta dai ragazzi del dipartimento di Matematica "Tessere e Colori", sempre presso la Limonaia: è un grande successo, tutto il pubblico, dai ragazzini delle elementari ai nonni che li accompagnano si perdono nei giochi matematici, guidati da tutor capaci e divertenti, competenti e coinvolgenti. Viene proposto ai ragazzi di MaDE@DM di ripetere la mostra a Prato e a Biella, dove Marco tiene una conferenza sulla matematica dei Sistemi Elettorali.
Nel 2014 tutte le attività si consolidano: viene proposto di tenere nuovamente la mostra "Tessere e Colori", e grazie all'incontro con Stefania Panella, della Direzione Soci di UniCoop Firenze, si avvia una collaborazione con UniCoop Firenze che risulta nella creazione del libretto "Quando la matematica aiuta a vivere meglio" che raccoglie alcuni dei problemi legati al mondo reale sviluppati dall'associazione, e una mostra a Palazzo Blu, insieme all'evento Balle di Scienza, per lanciare le prossime attività di divulgazione che si terranno, nei mesi autunnali, presso le Coop della zona pisana.
Nel frattempo Marco segue altre strade della comunicazione e della didattica della matematica, creando cicli di lezioni sulla matematica rivolti a studenti di Licei di Biella, Massa e Taranto, lavora per la piattaforma di e-learning Oilproject gestendo il lavoro di venti studenti di matematica nella creazione di un centinaio di materiali multimediali (video, testi, eserciziari) rivolti a studenti di scuole superiori. Produce, insieme al professor Vladimir Georgiev, interessanti risultati sul problem solving e problem posing, da lui presentati a una Conferenza Internazionale del progetto Comenius tenutasi a Nitra nel settembre 2013, tiene corsi di tutoraggio in matematica presso i corsi di laurea in Scienze geologiche.
Ma la prima metà del 2014 per Marco è FameLab: partecipa alle selezioni locali a Genova, viene selezionato per la fase nazionale, svoltasi a Perugia il 3 maggio. Prima di questa, però, partecipa alla Masterclass sulla comunicazione della scienza, sempre a Perugia, insieme agli altri finalisti provenienti da tutta l'Italia. Vince la finale nazionale del 3 maggio, e arriva così alla semifinale internazionale del 3-4 giugno a Cheltenham, insieme ai vincitori di Famelab delle altre 22 nazioni partecipanti: riesce a qualificarsi ancora alla finalissima internazionale, riservata ai 10 migliori concorrenti, dove non viene selezionato come vincitore finale, ma riesce comunque a suscitare l'apprezzamento del pubblico.
Prossimo alla laurea magistrale, con una tesi sulla modellizzazione dell'evoluzione di cellule tumorali, Marco si sta ora lanciando nel mondo del lavoro: dal primo settembre inizierà a lavorare a tempo pieno presso un'azienda pisana, e già da ora collabora stabilmente con una delle principali case editrici nazionali nell'ambito dei testi per scuole secondarie.
I progetti di ricerca e sperimentazione clinica nelle scienze della vita
Saranno più di quaranta i progetti di ricerca e di sperimentazione clinica nel campo delle scienze della vita che l'Università di Pisa e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana illustreranno al pubblico nel primo workshop su "Clinical Research and Innovation (vedi programma completo". L'incontro, che si tiene venerdì 4 luglio nell'Aula Magna del Polo Fibonacci dalle ore 9 alle 19, è rivolto in modo specifico a rappresentanti delle aziende, dei distretti, dei poli di innovazione e agli investitori, ed è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini interessati. Organizzata dal Dipartimento Integrato Interistituzionale-Dipint, nuova struttura dell'Università di Pisa e dell'AOUP, e inquadrata tra le attività del programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione clinica in Toscana, l'iniziativa è stata presentata a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello, dal direttore generale dell'AOUP, Carlo Tomassini, dal prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, dal professor Mauro Ferrari, dal direttore del Dipartimento Integrato Interistituzionale-Dipint, Elena Perini, e dal responsabile dell'UO Valorizzazione della Ricerca-Dipint, Cristiana Barghini.
Il format dell'incontro sarà basato su presentazioni sintetiche, che permetteranno di conoscere da vicino lo stato dell'arte e le ricadute cliniche e socio-economiche delle numerose attività di ricerca e di sperimentazione clinica portate avanti con successo ed efficacia da parte dei due enti nel settore delle scienze della vita. Durante la giornata, inoltre, spin-off nate all'Università di Pisa negli ultimi anni illustreranno i risultati delle loro attività, con particolare riferimento ad applicazioni terapeutiche, dispositivi medici, farma-biotech e ICT. Oltre a tutti i settori e i dipartimenti dell'area medica, sono coinvolti il dipartimento di Farmacia e alcuni Centri di Ateneo impegnati su tematiche attinenti.
Il workshop sarà arricchito dagli interventi di due prestigiosi ospiti internazionali: Serenella Sferza, co-direttore del "MIT-Italy Program", il programma che coordina le collaborazioni scientifiche tra il Massachusetts Institute of Technology e gli atenei italiani, a cui l'Università di Pisa è stata l'unica finora ad aderire; e Mark Coticchia, vice presidente e capo dell'Ufficio per l'innovazione della Henry Ford Health System, l'istituto che potrebbe presto intraprendere un analogo percorso di collaborazione con l'Ateneo pisano. I due ospiti riporteranno la loro esperienza sul grande potenziale di business rappresentato da sistemi ben integrati tra ricerca, clinica, imprese e soggetti regolatori.
"L'evento – ha commentato il rettore Massimo Augello – rappresenta un'occasione per chiunque operi nel settore delle life sciences, dalle imprese agli investitori, per entrare in contatto con i nostri ricercatori di eccellenza e per progettare con loro collaborazioni scientifiche, progetti di ricerca, attività di sperimentazione e validazione clinica, opportunità di investimento. Con questa iniziativa nel campo del trasferimento tecnologico, contiamo inoltre di identificare delle buone idee, che potranno poi essere accompagnate in un percorso di brevettazione, così come di creazione di start-up innovative in un settore che dimostra ampi spazi di sviluppo e di crescita".
"Ricerca clinica e innovazione tecnologica – ha concluso il direttore generale dell'Aoup Carlo Tomassini - sono ormai un binomio inscindibile per la sanità del futuro e l'Aoup da sempre esprime la massima integrazione fra queste componenti, impiegate e sapientemente utilizzate nei percorsi assistenziali che offre l'ospedale ai propri pazienti. Non è un caso che l'attrattività esercitata dall'Aoup anche fuori regione trovi il suo punto di forza proprio nell'alta e altissima specializzazione che si avvale di ricerca e know-how all'avanguardia".
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Borse di studio e Posti Alloggio
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«Caro Presidente Renzi, università e ricerca sono il motore della ripresa economica»
Le ultime statistiche sull'occupazione segnalano che un giovane su due non trova lavoro: un record negativo che non si toccava dagli anni '70. Eppure, molti dati indicano che esiste uno straordinario potenziale di energia, talento e capacità innovativa che non riusciamo a valorizzare in maniera adeguata. Dalle università escono ogni anno migliaia di laureati altamente qualificati e in esse operano giovani studiosi perfettamente in grado di competere con i colleghi stranieri.
Si ripete che l'alternativa al lavoro dipendente, che non si trova, è l'auto-impiego, cioè la scelta di avviare un'impresa, possibilmente nei settori dell'alta tecnologia. Tuttavia, anche su questo fronte gli ostacoli sono molti: Unioncamere ha stimato che più di 120 mila giovani vorrebbero dar vita a un'impresa, ma sono costretti a desistere per mancanza di finanziamenti o per difficoltà burocratiche.
Come rettore di una delle più avanzate università italiane, vorrei provare a richiamare l'attenzione su una risorsa fondamentale per un'economia trainata dalla conoscenza: la ricerca universitaria. In Italia sono attive più di 1.100 spin-off della ricerca pubblica, che operano prevalentemente nel campo delle ICT, dei servizi per l'innovazione, dell'energia e ambiente, delle life sciences e del settore biomedicale. Sono imprese giovani e ad alto contenuto tecnologico, mediamente con dimensioni ridotte, sia in termini di addetti che di fatturato, ma con ottimo potenziale di sviluppo. Chi sono i loro protagonisti? Dottori di ricerca e giovani ricercatori che, nei loro studi, hanno trovato spunto per tradurre in un'attività economica innovativa i più recenti sviluppi della scienza. Sono tante queste imprese? Sono poche? È certo che la loro abbondanza dipende strettamente dalla quantità e qualità della ricerca svolta, che in Italia è quasi esclusivamente universitaria.
Anche da questo punto di vista, si comprende come il rilancio del sistema universitario possa fare da motore della ripresa economica del Paese: difficilmente, infatti, ci potrà essere sviluppo stabile senza buona ricerca ed efficaci politiche di trasferimento tecnologico verso il sistema economico, così come non potremo dare migliori prospettive occupazionali ai nostri ragazzi senza potenziare i percorsi educativi e i collegamenti tra formazione e lavoro. Al contrario, negli ultimi anni l'università ha subito un brusco ridimensionamento, con la perdita di circa 10.000 docenti e ricercatori e la diminuzione dei finanziamenti pubblici di più un miliardo di euro sui sette complessivi. Di fatto, l'Italia è tra le nazioni che investono meno in questo settore, con una spesa pubblica che è circa metà di quella inglese e un terzo di quelle tedesca e francese.
La Conferenza dei rettori denuncia da tempo questa situazione e chiede una decisa inversione di tendenza, con l'adozione di un nuovo modello di finanziamento e di un piano straordinario di assunzioni rivolto ai giovani, e nello stesso tempo con norme che favoriscano l'autonomia responsabile delle singole sedi, la semplificazione burocratica, l'apertura e la competitività internazionale. I precedenti governi non hanno saputo dare adeguate risposte a queste istanze e, in generale, la politica sembra ignorare l'enorme rilievo delle questioni in gioco.
Le recenti elezioni europee hanno dato piena legittimazione al governo, con un consenso che lo stesso Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha inteso tradurre in senso di responsabilità verso le aspettative di rinnovamento diffuse nel Paese, innanzitutto per quanto riguarda il rilancio dell'economia e dell'occupazione giovanile. In questa direzione, i problemi dell'università e della ricerca devono diventare una grande "questione nazionale" e una priorità nell'agenda del governo, da cui ci aspettiamo un segnale forte di discontinuità rispetto alle politiche seguite finora.
Caro Presidente Renzi e caro Ministro Giannini, il sistema universitario italiano - che, ricordo, con l'imponente attività di valutazione della ricerca da parte dell'ANVUR è tra le pubbliche amministrazioni più trasparenti e "certificate" - è pronto a fare la sua parte per il cambiamento e l'innovazione, consapevole dell'assoluta necessità di scelte coraggiose di riforma, ma anche di piani sistematici e selettivi di investimento, da sviluppare con urgenza, se vogliamo cogliere questa opportunità storica e far ripartire il treno dello sviluppo e della competitività internazionale.
Massimo Augello