Collaudata con successo la propulsione 'green' per sonde e satelliti spaziali
Rivoluzionare il sistema di propulsione aerospaziale rendendolo più ecologico e mantenendo allo stesso tempo elevate prestazioni dei motori. E' questo l'obiettivo del progetto europeo PulCheR (Pulsed Chemical Rocket with green high performance propellants), coordinato da ALTA SpA, uno spin-off dell'Università di Pisa, e al quale partecipa il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Ateneo pisano. L'ispirazione dei ricercatori è partita dalla natura, o meglio da un insetto, il coleottero bombardiere, che per difendersi espelle ad intermittenza una miscela bollente che deriva dalla decomposizione dell'acqua ossigenata. Dall'idea iniziale alle prove in laboratorio e così, dopo un anno dall'avvio di PulCheR, è stato collaudato con successo un catalizzatore a base di platino per la decomposizione del perossido di idrogeno ad alta concentrazione HTP (High Test Peroxide) che servirà da propellente nell'innovativo propulsore aerospaziale ad impulsi.
Il catalizzatore a base di platino - realizzato dal team di ricercatori dell'Università di Pisa composto da Daniela Belli, Luca Labella, Simona Samaritani e Sara Dolci con la collaborazione di Lucio Torre, Angelo Pasini e Giovanni Pace di ALTA SpA - è una parte fondamentale del propulsore poiché permette di sfruttare il perossido di idrogeno al 98% come propellente, accelerando la sua decomposizione ad acqua e ossigeno. La scelta del platino come elemento catalitico, opportunamente supportato su materiali con elevata resistenza termo-meccanica è risultata vincente. La prova è stata condotta integrando il catalizzatore in un prototipo di propulsore monopropellente sviluppato in precedenza da Alta SpA ed effettuando una serie di spari stazionari. Il passo successivo del progetto sarà la realizzazione del propulsore pulsato e l'ottimizzazione del letto catalitico.
"Il raggiungimento di questi obiettivi - hanno sottolineato Daniela Belli e Lucio Torre - non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo del professor Fausto Calderazzo, che per primo ha lavorato e creduto nel progetto. A un mese dalla sua scomparsa vorremmo ricordarlo e ringraziarlo per il suo importante apporto all'avanzamento di questo lavoro".
Ne hanno parlato:
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Docente dell'Ateneo nella terna dei vincitori del Premio Viareggio-Rèpaci
Elena Salibra (foto), professoressa di Letteratura italiana del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa, è nella terna dei vincitori del premio Premio Viareggio-Rèpaci per la sezione poesia. A luglio la giuria presieduta da Simona Costa ha scelto di nominare Elena Salibra per la sua raccolta di versi "Nordiche" (Stampa, 2009) con prefazione di Maurizio Cucchi. Insieme alla docente dell'Ateneo pisano sono stati segnalati anche Alessandro Fo per "Mancanze"(Einaudi) e Paolo Ruffilli per "Variazioni sul tema" (Aragno). Le altre due terne nominate dalla giuria riguardano le sezioni di narrativa e saggistica.
Sabato 30 agosto al Palazzo dei Congressi a Viareggio saranno consegnati i riconoscimenti ai vincitori del premio "Giuria Viareggio" e proclamati i tre Super vincitori di ciascuna terna che riceveranno il "Viareggio Rèpaci" 2014 nel corso della serata conclusiva della manifestazione.
Due neolaureate vincono l'«AstraZeneca Innovative Medicines Graduate Internships»
Le due brillanti dottoresse, che oltre alla passione per lo studio condividono anche quella della pallavolo che hanno praticato a vari livelli, sono Linda Del Bino (foto destra) e Lucia Fusani (foto sinistra) e sono risultate fra i sette vincitori dopo una selezione molto impegnativa, alla quale hanno partecipato centinaia di studenti provenienti da tutta Europa.
Linda Del Bino, 25 anni di Lamporecchio in provincia di Pistoia, ha svolto una tesi sperimentale sotto la guida della dottoressa Valeria Di Bussolo presso i laboratori del dipartimento di Farmacia studiando la sintesi di glicoconiugati quali potenti inibitori del metabolismo glucidico tumorale, combinando in modo interdisciplinare competenze di chimica organica sintetica e di chimica farmaceutica. Sempre nello stesso dipartimento, Lucia Fusani, 25 anni di Ortonovo in provincia di La Spezia, ha sviluppato una tesi sotto la supervisione del dottor Tiziano Tuccinardi e del professor Filippo Minutolo. Il suo lavoro, improntato su un approccio multidisciplinare, ha riguardato la progettazione razionale attraverso metodologie computazionali di molecole bioattive e la loro relativa sintesi chimica.
Queste nuove metodologie didattiche multidisciplinari attuate presso il dipartimento di Farmacia sono evidentemente molto apprezzate dall'industria farmaceutica soprattutto a livello internazionale. Infatti anche lo scorso anno, in occasione della prima edizione di questa selezione, era risultata vincitrice un'altra neolaureata, la dottoressa Jessica Iegre, che aveva portato a termine un analogo progetto attuato presso lo stesso gruppo di ricerca, la cui supervisione si era avvalsa della collaborazione della dottoressa Carlotta Granchi, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Farmacia.
Ne hanno parlato:
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Dal 9 al 12 ottobre torna a Pisa l'Internet Festival
Dal 9 al 12 ottobre in Toscana, a Pisa, torna la terza edizione "diffusa" di Internet Festival, uno dei più importanti eventi europei dedicati al mondo digitale, promosso da Regione, Comune, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza.
I numeri dell'edizione 2013 del Festival (280mila passaggi e presenze in quattro giorni nelle 20 location cittadine dedicate, 65mila utenti connessi via web, 150 eventi, 200 relatori provenienti da 60 paesi), confermano Pisa e il suo territorio cuore e cervello della rete e prima area italiana per quota di investimenti in ricerca e sviluppo rispetto al PIL (3,5% contro l'1,1% della media nazionale), anche grazie alle 1300 imprese di alta tecnologia di cui 800 del settore ICT.
L'impegno della Regione Toscana nello sviluppo digitale, in particolare come strumento principale per la piena partecipazione dei cittadini, sarà anche quest'anno caratterizzante di molte aree del Festival. In particolare, le Logge de' Banchi, centro riconosciuto della città civile, ospiteranno servizi e iniziative collegate all'Open Data regionale.
Testimonial di IF2014 sarà ovviamente Galileo Galilei, di cui si celebra il 450° anniversario della nascita. Parola chiave della manifestazione sarà "Materia": quasi un provocazione visto che il web è immateriale per definizione. Ma come la rivoluzione industriale ebbe come propulsori produttivi ed economici il carbone e l'acciaio, così la rivoluzione digitale nasce da "miniere" e "fucine" di numeri binari che generano big data: semilavorati contemporanei da cui prendono forma prototipi, modelli culturali e di business che a loro volta sono le basi delle Economie della Rete. Sono queste ultime a mutare i paradigmi anche sociali che rendono protagonisti cittadini, ricercatori, amministratori pubblici, makers.
Internet Festival declinerà le Economie della Rete, filo rosso dell'edizione 2014, in otto sezioni - Take the money, Make it good, Go Green, Design to innovate, Culture is smarter, Cooperation wanted, Break the rules e Play the Game - che approfondiranno i temi collegati alla cultura, alla partecipazione, alle opportunità per i giovani, alle start up verdi, al design, al business dei giochi fino al legame tra hacker e privacy.
Tra i relatori già confermati di IF 2014: Alberto Abruzzese, Lucia Annunziata, Moni Ovadia, Fabio Vaccarono, Alex Giordano, Derrick De Kerkhove, Remo Bodei, Giulio Giorello, Giacomo Marramao, Nathan Jurgenson, Riccardo Luna, Mario Tedeschini Lalli, Anna Masera, Massimo Russo, Marino Niola, Michele Mezza, Vincenzo Susca, Giancarlo Sciascia, Simone Cicero, Donata Columbro, Alessio Jacona, Mattia Sullini.
Un'area importantissima sarà quella dei T-Tour, i laboratori ludico-didattici per adulti, adolescenti e bambini che nella scorsa edizione registrarono oltre seimila presenze attive. Ben 120 sono state le proposte di T-Tour provenienti da Italia ed estero in risposta alla call lanciata da IF2014.
Il format diffuso e totalmente gratuito dell'evento toscano animerà luoghi importante della topografia pisana sociale, amministrativa, industriale e di ricerca: il Bastione San Gallo, il Cineclub Arsenale, Area della Ricerca del Cnr, il Geoide che sarà innalzato in piazza Cavalieri, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant'Anna, le Logge dè Banchi, il Mixart, il polo Fibonacci UniPi, il Ponte di Mezzo, la Sms Biblio-Parco Urbano Piagge, SMS Centro Espositivo per l'Arte Contemporanea, la Stazione Leopolda, la Libreria Feltrinelli e la Libreria Ubik.
Il direttore del Festival è Claudio Giua, presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e scientifico.
www.internetfestival.it
#IF2014
Ingresso libero
Assenze, permessi e congedi
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L'Università piange la scomparsa del professor Mario Campa
L'Università di Pisa piange la scomparsa di Mario Campa, professore Emerito dell'Università di Pisa, ex Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e attuale Delegato del Rettore alle funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio relativamente alle attività didattiche e formative post laurea, nonché ad altri aspetti normativi e regolamentari dell'area medica. Il professor Campa, che è stato membro dell'Osservatorio Nazionale per la formazione medico-specialistica del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, era Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
"L'intera comunità accademica pisana - ha ricordato il rettore Massimo Augello - piange la scomparsa del professor Mario Campa, Professore Emerito dell'Ateneo ed ex Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia. In tutta la sua carriera, il professor Campa ha dato con generosità e passione istituzionale un importante contributo di idee e di azioni, sia attraverso i prestigiosi ruoli ricoperti all'interno della nostra Università e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, sia come membro dell'Osservatorio Nazionale per la formazione medico-specialistica del MIUR. Nell'esprimere il profondo dolore dell'Università di Pisa, che in questo momento si stringe intorno ai familiari del professor Campa, desidero rivolgere un pensiero affettuoso al carissimo amico Mario, di cui ho sempre apprezzato l'ideale di un impegno rigoroso al servizio dello Stato e con cui nel tempo ho condiviso idee e progetti. Anche nell'ultimo periodo il professor Campa stava collaborando con impegno ed entusiasmo all'esperienza di governo dell'Ateneo in qualità di Delegato per le attività didattiche e formative dell'area medica".
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La biografia del professor Mario Campa
Il professor Mario Campa è nato a Locorotondo, in provincia di Bari, il 4 gennaio del 1943. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Pisa e la specializzazione in Microbiologia all'Università di Torino, ha percorso i vari livelli dell'insegnamento accademico, fino a diventare nel 1985 Ordinario di Microbiologia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa, cattedra che ha ricoperto fino al 2013.
Nel corso della carriera, il professor Campa è stato Direttore del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale, Infettiva e Pubblica dal 1993 al 1995; Presidente del Corso di Dottorato di Ricerca in Microbiologia medica e sperimentale e in Microbiologia e Genetica dal 1999 al 2010; Direttore della Scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia dal 1999 al 2013; Direttore del Master di II livello in Teledidattica applicata alle scienze della salute e ICT in medicina dal 2005 al 2013.
Il professor Mario Campa è stato Preside della Facoltà pisana di Medicina e Chirurgia dal novembre 1994 all'ottobre 2002. Dalla sua istituzione e fino al 2006, è stato membro dell'Osservatorio Nazionale per la formazione medico-specialistica del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Era Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
Per quanto riguarda l'attività assistenziale, il professor Campa è stato Direttore dell'Unità Operativa Assistenziale di Microbiologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana dal 1998 al 2013; Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di "Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologiche" della stessa AOUP dal 2004 al 2007; Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Medicina di laboratorio dell'AOUP dal 2011 al 2013.
Nel 2003 è stato insignito con l'Ordine del Cherubino, la massima onorificenza che l'Università di Pisa riconosce ai suoi docenti più illustri, e nel 2014 è stato nominato Professore Emerito dell'Ateneo pisano (nella foto, la cerimonia con il rettore Massimo Augello).
Il professor Mario Campa era attualmente Delegato del Rettore alle funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio relativamente alle attività didattiche e formative post laurea, nonché ad altri aspetti normativi e regolamentari dell'area medica.
Il professor Mario Campa è stato responsabile di numerosi progetti di ricerca in ambito nazionale ed europeo, ed è stato autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche che riguardano principalmente lo studio dell'interazione di agenti infettivi con i sistemi di difesa dell'ospite. Gli argomenti di ricerca affrontati hanno riguardato essenzialmente le seguenti tematiche:
- Interferenza batterica con i sistemi di regolazione della risposta immunitaria dell'ospite.
- Ruolo di prodotti batterici nell'induzione e regolazione di fenomeni autoimmuni in modelli animali.
- Regolazione dell'ipersensibilità di tipo ritardato e della risposta granulomatosa verso il bacillo tubercolare in modelli sperimentali.
- Enzimi del metabolismo purinico come indicatori della reattività linfocitaria nel corso di infezioni batteriche e virali.
- Caratterizzazione di antigeni batterici per la preparazione di un vaccino ricombinante antitubercolare e/o di test immunologici più specifici per la diagnosi di infezione tubercolare.
- Studio del contributo di diverse sottopopolazioni linfocitarie umane alla resistenza acquisita verso il bacillo tubercolare.
La Cassa di Risparmio di San Miniato sostiene le ricerche del MIT-Unipi Project
La Cassa di Risparmio di San Miniato sostiene con un finanziamento triennale a fondo perduto i progetti di ricerca sviluppati nell'ambito della collaborazione tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology. Il contributo è frutto dell'accordo sottoscritto mercoledì 16 luglio, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Massimo Augello e dal presidente del gruppo bancario, Alessandro Bandini, alla presenza del prorettore per la Ricerca applicata e l'Innovazione, Paolo Ferragina, e del dirigente della Direzione Ricerca e Internazionalizzazione dell'Ateneo, Elena Perini.
I contributi, che ammontano complessivamente a 90.000 euro, saranno destinati a progetti del "MIT-Unipi Project" selezionati in risposta alle call degli anni 2014, 2015 e 2016. Una parte di essi sarà riservata a ricerche che fanno riferimento all'area tematica delle Scienze economico-aziendali, sociali e ambientali.
Il "MIT-Unipi Project" è partito a fine 2012 per sviluppare collaborazioni scientifiche, nei vari settori disciplinari, tra gruppi di ricerca delle due prestigiose istituzioni. Finora, l'Ateneo pisano è l'unico partner ammesso, insieme ai Politecnici di Milano e Torino.
Le prime due call, del 2013, hanno registrato 30 proposte di collaborazione, tra le quali sono stati selezionati i nove progetti vincitori, a seguito della valutazione dell'Advisory Board del MIT-Italy Project. L'Università di Pisa ha inoltre ritenuto particolarmente significative altre sette proposte e deciso di sostenerle per consentire di avviare una fattiva collaborazione con i gruppi di ricerca del MIT coinvolti e gettare così le basi per un rapporto che possa essere sviluppato e portare proficui risultati.
È appena partita la terza call, che scadrà il 22 settembre del 2014 e che è consultabile all'indirizzo: http://www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/4318-mit-unipi-terza-call
Il rettore Massimo Augello ha ringraziato la Cassa di Risparmio di San Miniato "per la particolare sensibilità dimostrata per il territorio pisano, a supporto di iniziative scientifiche di respiro internazionale quale appunto quella che vede collaborare il nostro Ateneo con il prestigioso MIT di Boston, stabilmente sul podio di tutte le classifiche delle migliori università al mondo".
Il presidente Alessandro Bandini nell'evidenziare che il futuro di una nazione è strettamente correlato alla capacità della stessa di sostenere e favorire l'innovazione tramite la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, ha sottolineato l'importanza di garantire alle giovani generazioni tutti gli strumenti necessari per la loro formazione e per un costruttivo confronto sul piano internazionale. "Il sostegno triennale della Cassa di Risparmio di San Miniato SpA per la collaborazione tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology - ha concluso - è un concreto esempio di sinergia tra pubblico e privato al fine di favorire la formazione e la crescita dei nostri giovani".
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
NazionePisa.it
Cubit su Kickstarter per lanciare Pickparking
Cubit scommette sul crowdfunding e lancia una campagna su Kickstarter, la piattaforma di riferimento a livello mondiale per la raccolta fondi online. L'azienda nata come spin-off dell'Università di Pisa e che ha come partner il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, punta sul finanziamento partecipativo per far dar vita a PickParking, un sistema innovativo per il park sharing, pensato soprattutto per il mercato americano e nord-europeo. La campagna è stata lanciata il 14 luglio e l'operazione rientra nel processo di internazionalizzazione intrapreso da un paio di anni, con l'apertura delle sedi estere in Cina, Brasile e USA.
PickParking nasce dall'esperienza maturata in Cubit nell'ambito della smart mobility: l'idea, che sta prendendo piede nei paesi sopra citati, è che chi possiede un parcheggio lo metta a disposizione (a pagamento) di chi ne ha bisogno, nelle ore o nei giorni in cui non viene utilizzato. Di fatto si va ad ampliare l'offerta, ormai insufficiente, di parcheggi nelle città, attraverso la condivisione degli spazi privati.
Il vantaggio della soluzione di Cubit rispetto ad altre applicazioni è che PickParking è l'unico sistema per il park sharing in grado di garantire al 100% il controllo dello stato di occupazione del parcheggio. PickParking infatti associa all'app dedicata un sensore wireless che identifica con sicurezza il posto auto e comunica in tempo reale se è libero o occupato; cosa che non può accadere con precisione con il modulo GPS su cui si basano le app esistenti.
Dato il carattere fortemente innovativo e tecnologico del progetto, Cubit ha scelto di lanciarlo su Kickstarter, piattaforma di crowdfunding che seleziona le idee più interessanti e le propone ad una audience mondiale chiedendo di finanziarle. Si può dare un sostegno "morale" con una quota di un solo dollaro o fare una donazione di 25$ per la maglietta ufficiale di PickParking. Il prezzo di ciascun sensore, durante la campagna su Kickstarter, sarà di 99$ per i primissimi acquirenti (early adopters) e di 149$ per la versione basic. Il prezzo di mercato stimato sarà di 199$.
PickParking, oltre a connettere persone che hanno un parcheggio non utilizzato con persone che invece ne sono alla ricerca, è un modo intelligente per ridurre l'inquinamento atmosferico, riducendo i consumi di carburante e risparmiare quindi tempo prezioso. Inoltre, questo sistema è più economico per l'utente rispetto ai parcheggi pubblici ed offre al proprietario di un sensore PickParking il vantaggio di guadagnare dal posteggio vuoto. Il beneficio esclusivo di PickParking è il sensore wireless, che garantisce una modalità di sharing dei posti aiuto privati più sicura e smart.
Durante il dottorato in USA un’importante scoperta sui tumori epiteliali del timo
Durante il dottorato si è trasferito negli USA a lavorare presso l'Oncologia Medica dei National Institutes of Health di Bethesda e da lì ha condotto una ricerca internazionale pubblicata alcuni giorni fa su Nature Genetics. Iacopo Petrini, 34 anni, laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Pisa, ha fatto un'importante scoperta che riguarda la comprensione della biologia dei tumori al timo, un organo necessario per lo sviluppo del sistema immunitario. «Grazie alle tecnologie di next generation sequencing – dichiara Petrini – è stato possibile analizzare tutte le mutazioni codificanti dell'intero genoma dei pazienti e dei rispettivi tumori. Confrontando il genoma normale e quello tumorale dei pazienti si è potuto capire quali fossero le mutazioni specifiche di ogni singolo tumore».
Nel corso della ricerca si è osservato che la stragrande maggioranza dei timomi – i tumori del timo - di tipo A e AB presentavano una stessa mutazione, la quale interessava il gene GTF2I, mai descritto mutato in precedenza. «Insieme ai mei collaboratori – aggiunge Petrini - siamo riusciti a dimostrare che questa nuova mutazione è capace di accelerare la crescita di modelli cellulari in vitro a causa di una ridotta degradazione della proteina GTF2I. Questa scoperta avrà importanti ripercussioni sulla comprensione della biologia delle neoplasie timiche e sulla loro classificazione».
A Pisa esiste un gruppo multidisciplinare per lo studio della patologia timica che ha generato negli anni una grande attrazione di pazienti grazie alle competenze professionali in campo neurologico della dottoressa Roberta Ricciardi, in campo anatomopatologico della professoressa Gabriella Fontanini e chirurgico del dottor Marco Lucchi e del professor Alfredo Mussi. Si è venuta così a creare una sinergia che ha consentito di raccogliere un numero significativo di campioni di tumori epiteliali del timo essenziali per questa ricerca. È stato quindi possibile iniziare una collaborazione internazionale con Petrini, che al momento dello studio stava lavorando a Bethesda, sotto la supervisione del professor Giuseppe Giaccone, uno dei massimi esperti mondiali delle neoplasie timiche.
Iacopo Petrini ha studiato Medicina e Chirurgia presso l'Università di Pisa, si è specializzato in Oncologia Medica sotto la supervisione del professor Alfredo Falcone e ha conseguito il dottorato in Oncologia molecolare con il professor Generoso Bevilacqua. Proprio nell'ambito di questo dottorato, ha iniziato un periodo all'estero presso il National Institutes of Health, dove poi è stato assunto come Research Fellow per completare gli studi intrapresi. Recentemente Petrini è rientrato a Pisa per lavorare presso l'Oncologia medica dell'Ospedale di Santa Chiara.
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Professoressa dell'Ateneo nominata membro del Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici del MiBACT
Maria Letizia Gualandi, del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, è stata nominata membro del Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). La professoressa Gualandi attualmente insegna "Metodologia della ricerca archeologica" nel Corso di Studi in Scienze dei Beni culturali ed è responsabile del Laboratorio MAPPA (Metodologie APPlicate all'Archeologia), al cui interno è stato realizzato il primo open digital archaeological archive italiano (MOD), che rende accessibili a tutti i dati delle indagini archeologiche: grazie al MOD, l'Ateneo pisano è al primo posto fra le Università italiane per il rilascio di "dati aperti" (fonte: Ministero per la semplificazione e la Pubblica amministrazione).
La designazione da parte del Ministro Dario Franceschini è arrivata a fine giugno e, oltre alla prof. Gualandi, ha riguardato Christian Greco, già allievo dell'Università di Pisa e ora direttore del Museo Egizio di Torino, e il professor Eugenio La Rocca, della Sapienza di Roma. I neo ricostituiti Comitati tecnico scientifici sono organi consultivi del ministero e sono in tutto sette: per i beni archeologici, per i beni architettonici e paesaggistici, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico, per gli archivi, per i beni librari e gli istituti culturali, per la qualità architettonica e urbana e per l'arte contemporanea e per l'economia della cultura.
"Sono grata al Ministro, on. Dario Franceschini, e al prof. Giuliano Volpe, Presidente del consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, per la fiducia accordatami – ha dichiarato Maria Letizia Gualandi – la nomina nel Comitato tecnico-scientifico per i Beni archeologici è per me fonte di grande soddisfazione e un riconoscimento per l'attività svolta in questi ultimi anni in favore di una riorganizzazione del lavoro nel settore dei Beni archeologici (semplificando ed eliminando sovrapposizioni di procedure e ambiguità di ruoli), di un miglioramento degli standard della documentazione degli scavi, dell'introduzione anche in Italia di archivi di dati archeologici in formato open, che consentano una maggiore e più veloce circolazione delle informazioni, senza le quali oggi è estremamente difficile fare ricerca, fare una tutela efficace e tempestiva, promuovere una valorizzazione del nostro patrimonio archeologico che non scada in una mercificazione selvaggia e becera. La nomina è anche un riconoscimento a tutta l'area umanistica dell'Università di Pisa che, nonostante le drastiche riduzioni di personale, continua a rimanere ai primi posti in Italia per le ricerche nel settore dei Beni culturali e per la formazione dei futuri archeologi e storici dell'arte".
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