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Comunicati stampa

Si sono diplomati tra giovedì 8 e venerdì 9 novembre 2012 i 27 allievi della prima edizione del master on line in Comunicazione pubblica e politica dell'Università di Pisa, diretto dal professor Adriano Fabris. Tra di loro, molti provengono dalle diverse regioni d'Italia e tre dall'estero: Giuseppina Aronica da San Francisco, negli Stati Uniti, Alexandra Marcela Silva Morales da Bogotà, in Colombia, e Al Zoubi Zaineh da Amman, in Giordania. Gli studenti hanno discusso la tesi al termine di una settimana intensiva, con frequenza obbligatoria, in cui hanno seguito una serie di seminari tenuti dai più importanti esperti del settore e svolto esercitazioni singole e di gruppo.

Le tesi hanno approfondito tematiche relative alle diverse aree della comunicazione pubblica e politica, dall'ufficio stampa all'URP, dalla comunicazione interna a quella esterna, dal piano di comunicazione alla carta dei servizi. Particolarmente attuale si è rivelata la tesi di Lucia Pecorario, di Prato, che ha analizzato e confrontato la presenza sui social network di due tra i principali esponenti politici della regione: Enrico Rossi e Matteo Renzi.

Il master on line in Comunicazione pubblica e politica di I e di II livello, nato sulla scia di quello tradizionale, ha durata annuale ed è articolato in quattro fasi: e-learning ed esercitazioni on line, stage, seminari in presenza e tesi finale. L'offerta didattica on line, costruita su sette moduli, prevede video-lezioni, materiali didattici integrativi, test di autovalutazione, forum virtuali di apprendimento e discussione moderati da tutori.

Per quanto riguarda l'anno accademico 2012-2013, sarà possibile presentare le domande di ammissione al master on line entro il 23 novembre 2012. L'ammissione è subordinata al superamento di un colloquio motivazionale, inerente ai temi del master, che si terrà il 3 dicembre tramite Skype. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: http://www.mastercomunicazionepubblica.it/.

I musei dell'Università di Pisa proseguono con le iniziative di Pianeta Galileo 2012. In particolare, il Museo di Storia Naturale di Calci offre i laboratori dal titolo "Le isole fossili. Mi isolo, mi differenzio, (forse) mi evolvo", "Minerali intorno a noi" e "I protisti: modello sperimentale per lo studio della cellula eucaristica". Per informazioni e prenotazioni: 050 2212973.

Al Museo degli Strumenti per il Calcolo ci saranno, tutti i martedì e i giovedì, visite guidate e laboratori intitolati "L'informatica una lunga storia" e "Una sessione sulla Macchina Ridotta – la CEP prima della CEP". Per informazioni e prenotazioni: 050 2215212.

Cinque giorni di incontri per parlare di strategie di internazionalizzazione, dell'importanza delle reti d'impresa, ma anche di contrattualistica e dei rischi dell'export, di cash management e trade finance. Così docenti universitari ed esperti di UniCredit sosterranno le aziende toscane nella sfida più importante di questi anni, quella del confronto con i mercati esteri.

Prende oggi il via a Pisa presso l'Aula Magna della ex Facoltà di Economia, la tappa pisana della Export Business School 2012, il percorso formativo con focus sull'internazionalizzazione d'impresa che UniCredit, in collaborazione con Mip Politecnico di Milano e con la Università di Pisa, organizza a Pisa dal 9 novembre al 4 dicembre (i corsi si tengono un giorno alla settimana).

Scopo dell'iniziativa è offrire agli 80 imprenditori iscritti gli strumenti e le metodologie per percorrere le strade dell'export in modo efficace e competitivo. Durante le giornate di formazione si alterneranno analisi di casi reali, workshop, momenti di confronto e testimonianze di imprenditori.

Il percorso andrà oltre il case study didattico offrendo un piano personalizzato ed al termine dei moduli formativi è prevista una sessione di coaching con l'obiettivo di supportare gli imprenditori a concretizzare le loro idee di business. Ogni imprenditore definirà quindi gli elementi fondanti della sua strategia senza trascurare nessuna variabile organizzativa, di prodotto o di processo.

«E' la prospettiva internazionale la strada maestra da seguire per le imprese italiane, al fine di superare l'attuale fase critica dell'economia – ha spiegato Luca Lorenzi, Responsabile Territorio centro Nord di UniCredit - Tuttavia, sui mercati internazionali non si improvvisa perchè richiedono una formazione specifica e dedicata, una conoscenza approfondita di regole e comportamenti e un agire sistemico tra imprese, banca e istituzioni del territorio, che possa aiutare l'imprenditore in questo percorso. Proprio questo, infatti, è lo scopo dell'iniziativa che abbiamo presentato oggi anche a Pisa: la creazione nel tempo di una Export Generation, ovvero una generazione che farà da perno all'internazionalizzazione del nostro Paese e allo sviluppo della sua competitività, che sappia agire in un ottica sistemica e di partnership con la banca e le controparti istituzionali locali».

«È con vero piacere che diamo il via oggi alla Export Business School, iniziativa che nasce da una partnership virtuosa tra UniCredit, mondo universitario e mondo delle imprese - ha dichiarato il professor Silvio Bianchi Martini, responsabile scientifico del corso - Ritengo che il percorso didattico individuato sia di assoluta attualità, poiché nel contesto economico di questi anni, caratterizzato da una domanda interna che stenta a ripartire sia sul versante privato che su quello pubblico, l'internazionalizzazione appare come l'unica vera strategia a disposizione delle piccole e medie imprese della nostra regione per uscire dalla crisi e attuare nuove politiche di crescita. Per gli imprenditori sarà inoltre un'ottima occasione per stabilire momenti di confronto, di crescita e di condivisione di esperienze e progetti tra mondo universitario e mondo del lavoro: un obiettivo spesso auspicato e ora reso possibile dalla Export Business School».

Lo svolgimento del corso è anche occasione per destinare un contributo finanziario ad una associazione che opera nel territorio. Infatti Università ed UniCredit hanno condiviso di chiedere alle aziende che si iscrivono al corso di devolvere un contributo di 100€ per ogni partecipante alla Associazione Italiana Sindrome di Behcet SIMBA Onlus. L'attività primaria di SIMBA Onlus è l'informazione della conoscenza inerente la malattia di Behcet, unitamente al sostegno ed alla difesa dei diritti dei pazienti e dei loro familiari. In Toscana la referente per l'Associazione è la signora Alessandra Del Bianco.

Gli interventi di Export Business School si inquadrano nell'ambito del più ampio impegno che UniCredit sta attuando in Italia con il Progetto "In-formati" per supportare la crescita consapevole dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali attraverso l'educazione bancaria e finanziaria. "In-formati" si rivolge a diverse tipologie di partecipanti: imprese, famiglie, giovani, no profit company. Export Business School integra la valenza internazionale di UniCredit alla specificità dei territori in cui il Gruppo opera.

Martedì 13 novembre, alle ore 12.30 nell'Aula SI7 di Ingegneria, il professor Pasquale Vena, del dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano, terrà un seminario su una nuova tecnica sperimentale per dare una caratterizzazione delle proprietà meccaniche del tessuto cartilagineo, in modo da poterne replicare le caratteristiche principali in tessuti artificiali.

Questa tecnica, chiamata "nano indentazione", permette di scoprire le proprietà strutturali dei tessuti sulla base di un test sulla loro durezza, condotto su aree microscopiche. Al Centro "Enrico Piaggio" dell'Università di Pisa lo studio delle proprietà meccaniche dei tessuti umani è un campo di ricerca all'avanguardia, che in questi anni ha visto confluire esperti nell'area dell'ingegneria e della medicina, e che ha acquisito una notevole importanza poiché i tessuti creati in laboratorio possono essere utilizzati per studiare malattie, conoscere le modalità di funzionamento del corpo umano, sviluppare e testare nuovi farmaci, fino ad arrivare alla creazione di veri e propri tessuti artificiali che sostituiscono i tessuti umani danneggiati.

La notizia è di quelle che rassicura. Lo studio condotto dal professor Angelo Carpi del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Unità di Epidemiologia e Biostatistica dell'Istituto di Fisiologia del CNR di Pisa su circa 10mila pazienti, dal 1972 ad oggi, ha dimostrato che la possibilità che un nodulo tiroideo sia maligno è rimasta invariata nel corso del tempo. Dunque, negli ultimi 40 anni, la probabilità che un nodulo alla tiroide sia maligno è rimasta invariata al 3% circa.

"Dal punto di vista scientifico – spiega il professor Carpi – è la prima volta che viene condotta una ricerca che copre un arco di tempo così lungo, di fatto ho messo insieme tutta la casistica che ho affrontato nel corso della mia carriera, con pazienti provenienti da tutta l'Italia e specialmente dalla Toscana".

I risultati ottenuti sono stati pubblicati il 31 ottobre scorso sulla prestigiosa rivista internazionale PLOS ONE (http://dx.plos.org/10.1371/journal.pone.0047758).

"Per i portatori di nodulo tiroideo – aggiunge il professore dell'Ateneo pisano – gli esiti della mio studio sono dunque confortanti: la probabilità di avere un cancro è bassa e non è variata nel tempo, anche se in termini assoluti in Italia, come in altre nazioni europee e del mondo, si è registrata negli ultimi decenni una crescente incidenza di questa patologia nella popolazione".

L'importante è quindi affidarsi sempre di più a tecniche capaci di selezionare i pochi cancri tiroidei dalla gran parte dei noduli benigni che di solito non richiedono l'intervento chirurgico. "L'agobiopsia tiroidea che utilizziamo da 30 anni – conclude il professore - si è dimostrata sicura e più utile dell'agoaspirato per ridurre gli interventi chirurgici per nodulo benigno, sia perchè migliora l'interpretazione morfologica del nodulo sia perchè rappresenta un substrato migliore dell'agoaspirato per la determinazione dei markers tumorali"

Dal 12 al 14 novembre si svolgerà a Pisa il secondo Workshop internazionale "Greek into Arabic. Philosophical Concepts and Linguistic Bridges", un convegno dedicato al progetto dell'Università di Pisa approvato dall'European Research Council nel 2010, che ha come scopo lo studio del rapporto fra cultura araba e greca attraverso innovative tecniche di linguistica computazionale. I lavori si apriranno alle 9.30 nella Sala degli Arazzi del Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa, con i saluti di Dario Matteoni, direttore del Museo Nazionale di Palazzo Reale, e l'introduzione di Alessandro Polsi, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa. Seguiranno gli interventi di Cristina D'Ancona, docente dell'Università di Pisa e coordinatrice del progetto, "Dal greco all'arabo: un progetto di ricerca europeo, i suoi risultati e le sue prospettive", Gerhard Endress, della Ruhr-Universität Bochum,
 "Platonic Theology and the Aristotelian Encyclopaedia: the Arabic Aristotle and his Readers in Court and Chancellery" e Andrea Bozzi, direttore dell'Istituto di Linguistica Computazionale de CNR di Pisa,
"G&A Web Application: uno strumento innovativo per lo studio delle traduzioni".

Il progetto "Greek into Arabic" è dedicato alle opere filosofiche greche tradotte in arabo, e in particolare alla Teologia falsamente attribuita ad Aristotele, uno dei testi chiave della filosofia arabo-islamica. "Greek into Arabic" combina la ricerca dei manoscritti nelle biblioteche extraeuropee (Egitto, Siria, Turchia, Iran, India, Uzbekistan) con la ricerca informatica. Un sistema sviluppato dall'istituto di Linguistica Computazionale del CNR, "Greek & Arabic Web App", consente di analizzare la resa araba di ogni singolo termine greco. Questo nuovo strumento si collega alla ricerca lessicografica condotta da più di un ventennio dal celebre Glossarium graeco-arabicum, un lessico delle traduzioni greco-arabe di opere filosofiche e scientifiche diretto a Bochum da Gerhard Endress, l'autorità mondiale in materia.

Dopo la biblioteca di Filosofia e Storia, a beneficiare della donazione di volumi della casa editrice ETS è quest'anno la Biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1. Si tratta di 50 volumi di difficile reperibilità che andranno ad arricchire ed integrare le sezioni di francesistica, iberistica, romeno, filologia romanza e italianistica conservate presso la Biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1.

In segno di ringraziamento, la dottoressa Giulia Bracci e il professore Arrigo Stara, rispettivamente direttrice e presidente della biblioteca, con il professor Piero Floriani, già coordinatore del Sistema Bibliotecario d'Ateneo, hanno deciso di organizzare un incontro giovedì 8 novembre, alle ore 18.00 presso la nuova sede della Biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1, a Palazzo Matteucci. L'evento si concluderà con un breve interludio musicale dei solisti dell'Orchestra dell'Università di Pisa Alberto Collareta, Emanuele Benassi, violini, e Gabriele Cavallo, Claudio Rosatelli, clarinetti.

La scelta di organizzare a Palazzo Matteucci l'incontro con la casa editrice ETS è anche un'occasione per mostrare al pubblico la nuova biblioteca, in cui sono riunite in un'unica struttura le sedi che precedentemente erano a Palazzo Boileau e, in parte, a Palazzo Ricci.

La Biblioteca di Lingue e Letterature Moderne 1 ha un patrimonio di circa 190.000 volumi di diverse lingue e letterature ed è divisa su due sedi: quella nuova di Palazzo Matteucci, in cui sono stati recentemente trasferiti 140.000 volumi di francese, spagnolo, portoghese, romeno, filologia romanza. L'altra sede, a Palazzo Ricci, conta circa 50.000 volumi ed ospita la sezione di lingua e letteratura italiana e musica.

Al fine di analizzare e risolvere i numerosi fenomeni di degrado e di iniziale ma evidente dissesto statico che interessano lo storico edificio "La Sapienza" - fenomeni che ne hanno determinato, nel maggio scorso, la chiusura con il successivo spostamento delle attività della facoltà di Giurisprudenza, di alcuni dipartimenti universitari e l'immediata inaccessibilità della Biblioteca Universitaria di proprietà del MiBAC, ma ubicata dal 1823 in alcuni locali del palazzo - è stata recentemente stipulata una convenzione fra la Direzione edilizia dell'Ateneo di Pisa e il dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI) dello stesso Ateneo.

Il responsabile scientifico di questa convenzione è Walter Salvatore, docente di "Costruzioni in zona sismica" dell'Ateneo, che coordinerà il gruppo di lavoro del DICI con la collaborazione di alcuni docenti e tecnici del dipartimento, fra i quali Stefano Bennati, docente di "Scienza delle Costruzioni" e vice direttore del DICI.

Lo studio si articolerà in più fasi, di cui la prima sarà di tipo conoscitivo, con l'esecuzione di un accurato rilievo geometrico e strutturale e la realizzazione di saggi e di prove, sia in situ che di laboratorio, sulle murature del palazzo, di misure dirette e indirette dei carichi gravanti sui solai e sulle pareti dell'edificio. Successivamente sarà progettato e realizzato un accurato sistema di monitoraggio per il controllo delle lesioni esistenti. Infine, lo sviluppo di modelli meccanici dell'edificio consentirà di valutare, secondo quanto indicato nelle disposizioni regolamentari per gli immobili storici, il livello di sicurezza attuale e le eventuali misure derivanti dalle criticità individuate.

Le attività e le misure, volte a consentire l'accessibilità, in condizioni di sicurezza e nel più breve tempo possibile, dell'edificio della Sapienza e all'ingente patrimonio librario in esso conservato, saranno di volta in volta concordate e programmate dal coordinatore del gruppo di lavoro con il rappresentante nominato a questo scopo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'ingegner Paolo Iannelli, e con l'ingegner Simona Burchi, individuata quale referente della Divisione edilizia dell'Ateneo. Le misure così individuate saranno poi sottoposte al rettore dell'Università di Pisa e per il suo tramite alla valutazione degli organi competenti.

L'Università di Pisa sarà protagonista, insieme all'intero Network delle Università Toscane (TUNE), alla Fiera "Studiare in Italia", che si terrà in Russia sabato 10 e domenica 11 novembre, rispettivamente a Mosca e Kazan. A rappresentare l'Ateneo pisano ci sarà il professor Marco Guidi, prorettore per la Promozione dell'internazionalizzazione, che presenterà l'offerta didattica pisana insieme al professor Pietro Tonutti, della Scuola Sant'Anna.

La Fiera, organizzata dalla società "Studies & Careers" in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Mosca, rappresenta la prima occasione per gli studenti russi per confrontarsi contemporaneamente con le più prestigiose istituzioni formative italiane, dalle università statali a quelle private, dalle scuole di arte e design a quelle di lingua italiana.

A partire dal 25 ottobre e fino al 13 gennaio 2013 presso il Museo di Storia Naturale "G. Doria" di Genova sarà ospitata, nell'ambito delle manifestazioni previste dal Festival della Scienza 2012, la mostra "Micropolis. Racconti dall'invisibile". Si tratta di una vera e propria spedizione nel regno dell'invisibile alla scoperta dei suoi bizzarri abitanti. Un percorso per immagini che intende celebrare la straordinaria invenzione del microscopio, portando i visitatori a spasso nel mondo del molto piccolo. Dalle trame dei tessuti animali alle forme dei protozoi, le rappresentazioni microscopiche possono diventare i soggetti perfetti per quadri, statue e proiezioni visive.

E così sarà possibile avventurarsi fra modelli tridimensionali, ingrandimenti vertiginosi, forme concrete che divengono astratte, strumenti, apparecchiature ed esperienze. La mostra, allestita in collaborazione con l'Università di Genova, la Società Italiana di Protistologia e l'Associazione Culturale Kàiros, ospita al suo interno i modelli tridimensionali presenti nella sala didattico-espositiva del Museo di Storia Naturale di Calci raffiguranti alcuni esemplari di questo affascinante mondo dell'invisibile.

«La peculiarità dei modelli ingranditi del Museo di Storia Naturale di Calci - spiega Graziano Di Giuseppe, responsabile scientifico della sala museale - è quella di permettere ai visitatori di "toccare con mano" organismi viventi dalle ridottissime dimensioni e visibili solo tramite l'utilizzo di un microscopio. La minuziosa riproduzione dei modelli permette di apprezzare anche i dettagli più piccoli di questi microorganismi unicellulari".

I modelli di protisti sono annualmente inseriti nei percorsi didattici offerti dal Museo di Storia Naturale di Calci e rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Nella sala espositiva in cui sono presenti i modelli ingranditi è inoltre possibile effettuare anche esperienze pratiche di laboratorio utilizzando i protisti come modello sperimentale per lo studio della cellula eucariotica. Tali attività comprendono, tra le altre, l'allestimento di preparati (vetrini) per l'osservazione al microscopio di cellule vive di protisti e l'estrazione di DNA da colture di tali microorganismi.

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