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Comunicati stampa

Da pochi giorni é on line il portale del Coordinamento University Press Italiane di cui la PLUS, casa editrice dell'Ateneo pisano, è uno dei soci fondatori. Navigando al suo interno sarà possibile trovare informazioni sul Coordinamento, sulle sue attività e sulle case editrici che lo compongono. Ogni mese verranno inoltre presentate le novità editoriali di ciascuna University Press insieme alle informazioni sugli incontri e le presentazioni più interessanti che verranno di volta in volta organizzati. Il nuovo sito è disponibile al link http://www.universitypressitaliane.com/. Sul nuovo portale è consultabile il catalogo federato delle UPI in versione elettronica, uno strumento che permette la ricerca dei titoli pubblicati dalle case editrici universitarie attraverso la consultazione dei metadati delle pubblicazioni, keywords incluse.

Il Coordinamento UPI è nato nella primavera del 2009 su iniziativa di undici University Press italiane – oggi diventate quattordici - che hanno deciso di promuovere iniziative condivise volte a valorizzare l'editoria accademica italiana, rispondendo al bisogno di aumentarne l'impatto e la visibilità nel panorama nazionale. Il gruppo si è posto anche come obiettivo comune la diffusione di pubblicazioni di qualità legate ai risultati della ricerca scientifica italiana nel circuito della comunicazione accademica a livello nazionale e internazionale. Tra le iniziative più riuscite, la partecipazione a fiere dell'editoria nazionali e internazionali con uno stand comune, l'ultima delle quali è la Buchmesse di Francoforte a metà ottobre.

fioravanti e defrancescoUn libro e una mattinata in compagnia di amici e colleghi. Così l'Università di Pisa ha festeggiato il settantesimo compleanno del professor Gianfranco Fioravanti, ordinario di Storia della filosofia medievale all'Università di Pisa, che in questi giorni andrà in pensione. Il 28 ottobre, nell'aula "Francesco Barone" del dipartimento di Filosofia dell'Università di Pisa, alla presenza di numerosi docenti e allievi, è stato offerto al professore un volume di studi inediti a lui dedicato ("Scientia, Fides, Theologia. Studi di filosofia medievale in onore di Gianfranco Fioravanti", curato da Stefano Perfetti (Edizioni ETS, 2011).

Amici e colleghi hanno ripercorso la carriera accademica del professor Gianfranco Fioravanti, con ricordi legati al mondo universitario e alla vita privata. Tra loro anche la professoressa Lucia Tomasi, delegata del rettore alla cultura, Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia, e Simonetta Bassi, direttore del dipartimento di Filosofia. Nell'occasione era presente anche il prorettore vicario, Nicoletta De Francesco.


fioravanti e perfettiIl professor Fioravanti insegna dal 1974 nell'Ateneo pisano. È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia (1997-2003) e senatore accademico (1995-2010). Nel 2006 l'Università di Pisa gli ha tributato la sua onorificenza più alta, l'Ordine del Cherubino. Nato a Colle di Val d'Elsa il 30 settembre 1941, Gianfranco Fioravanti si è formato a Pisa. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore dal 1960 al 1966, si è laureato nel 1964 all'Università di Pisa con una tesi in Storia della filosofia medievale (relatore Vittorio Sainati). Nel 1967 ha conseguito il diploma di perfezionamento in filosofia presso la Scuola Normale (relatore Eugenio Garin).

Le ricerche di Gianfranco Fioravanti riguardano le diverse forme di aristotelismo delle università medievali (da quello eterodosso di Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia a quello eclettico di Alberto Magno). Ha inoltre condotto ricerche significative sul pensiero politico e scientifico medievale. In anni recenti si è dedicato a studi danteschi ed è imminente la pubblicazione della sua edizione commentata del "Convivio" di Dante.

 

Altre foto della mattinata:

fioravanti plateafioravanti1 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Per le lauree rilasciate dall'Università di Pisa arriva un'etichetta di prestigio: la Commissione europea ha assegnato all'Ateneo pisano il "Diploma Supplement Label", che riconosce alla nostra università il merito di rilasciare, secondo le modalità richieste, il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Il "Diploma Supplement" è stato pensato proprio per valorizzare il contenuto della nuova offerta didattica degli atenei e la loro autonomia: favorisce la mobilità degli studenti, l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente, facilita la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro e rende più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei laureati.

Si svolgerà venerdì 28 ottobre 2011, nell'Aula Magna di Scienze politiche, la giornata di studio dal titolo "Disagio territoriale. Il destino dei piccoli comuni di montagna", che mira ad approfondire questo argomento di tragica attualità, con un'attenta analisi della situazione italiana e più in particolare con riferimento a casi tipici della Toscana, della Calabria e della Sardegna. L'iniziativa è promossa dal gruppo di ricerca che fa capo al professor Mario Aldo Toscano, ordinario di Storia e teoria sociologica.

La decadenza dei piccoli comuni di montagna appare sempre più come una perdita sociale di eccezionale gravità con implicazioni forti dal punto di vista del presidio territoriale, della conservazione degli insediamenti, della difesa di antiche comunità storicamente importanti.

Alla giornata di studio parteciperanno eminenti studiosi dell'Università di Pisa e giovani ricercatori del dipartimento di Scienze politiche e sociali – Antonella Cirillo, Claudia Damari, Silvia Cervia – oltre all'onorevole Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, a Franca Biglio, presidente dell'Associazione nazionale piccoli comuni, e a esperti di altre università e istituzioni testimoni delle realtà locali esaminate.

Il convegno si annuncia particolarmente significativo sia per i risvolti politici e programmatici che riguardano il territorio, sia per la promozione della visione di una nuova integrazione tra città e montagna nel quadro di un'etica del territorio da ricostruire, come emerge dallo studio compiuto dal gruppo pisano e pubblicato dalla casa editrice "Le Lettere" di Firenze con il titolo "Derive territoriali. Cronache dalla montagna del disagio".

Nella mattina di venerdì 28 ottobre alle ore 11, nell'aula "Francesco Barone" del dipartimento di Filosofia dell'Università di Pisa, in via Paoli 15, sarà festeggiato il settantesimo compleanno del professor Gianfranco Fioravanti, ordinario di Storia della filosofia medievale all'Università di Pisa, che in questi giorni andrà in pensione. Nell'occasione sarà offerto al professore un volume di studi inediti a lui dedicato ("Scientia, Fides, Theologia. Studi di filosofia medievale in onore di Gianfranco Fioravanti", curato da Stefano Perfetti (Edizioni ETS, 2011).

Il professor Fioravanti insegna dal 1974 nell'Ateneo pisano. È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia (1997-2003) e senatore accademico (1995-2010). Nel 2006 l'Università di Pisa gli ha tributato la sua onorificenza più alta, l'Ordine del Cherubino. Nato a Colle di Val d'Elsa il 30 settembre 1941, Gianfranco Fioravanti si è formato a Pisa. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore dal 1960 al 1966, si è laureato nel 1964 all'Università di Pisa con una tesi in Storia della filosofia medievale (relatore Vittorio Sainati). Nel 1967 ha conseguito il diploma di perfezionamento in filosofia presso la Scuola Normale (relatore Eugenio Garin).

Le ricerche di Gianfranco Fioravanti riguardano le diverse forme di aristotelismo delle università medievali (da quello eterodosso di Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia a quello eclettico di Alberto Magno). Ha inoltre condotto ricerche significative sul pensiero politico e scientifico medievale. In anni recenti si è dedicato a studi danteschi ed è imminente la pubblicazione della sua edizione commentata del "Convivio" di Dante.

L'Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell'eccellenza pisana nel campo dell'informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell'ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell'Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica.

L’Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell’eccellenza pisana nel campo dell’informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell’ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell’Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell’informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica. 

Continua il viaggio tra i fondi antichi della biblioteca di Lingue e letterature moderne 1 che, dopo i manoscritti, presenta le Cinquecentine provenienti dai tre fondi comprendenti edizioni del XVI secolo, il recentissimo Fondo Busnelli, il Fondo Malagoli e il Fondo Rari. L’appuntamento è mercoledì 26 ottobre, alle ore 16.00, nella sede di Francesistica in Piazza Torricelli 2, con la presentazione del catalogo curato da Cinzia Romagnoli ed edito da Dedizioni. All’incontro interverranno, oltre alla curatrice, Piero Floriani (Università di Pisa), Alessandra Pesante (Biblioteca Universitaria di Pisa), Paolo Pontari (Università di Pisa).

In occasione della giornata, verranno esposte alcune Cinquecentine provenienti dai tre fondi, che comprendono 78 titoli, stampe provenienti da studiosi e docenti di letteratura, tra cui classici di letteratura latina, storia, geografia, religione e letteratura italiana. A chiusura dell’incontro, il Coro dell’Università di Pisa, diretto da Stefano Barandoni, eseguirà alcuni brani di Giuseppe Verdi.

DS labelPer le lauree rilasciate dall'Università di Pisa arriva un'etichetta di prestigio: la Commissione europea ha assegnato all'Ateneo pisano il "Diploma Supplement Label", che riconosce alla nostra università il merito di rilasciare secondo le modalità richieste il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Il "Diploma Supplement" è stato pensato proprio per valorizzare il contenuto della nuova offerta didattica degli atenei e la loro autonomia: favorisce la mobilità degli studenti, l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente, facilita la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro e rende più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei laureati.

Info sul Diploma Supplement


Ne hanno parlato:

La Nazione

Il Tirreno 

Unità Toscana

Corriere fiorentino

InToscana

PisaNotizie.it 

PisaInformaFlash.it

IlTirreno.it 


TG:

50canale  

 

Liliana Dell'OssoPer studiare il disturbo post traumatico da stress (PTSD) dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, l'equipe della professoressa Liliana Dell'Osso, professore ordinario di psichiatra all'Università di Pisa, si è basata sui recenti studi della letteratura sui quadri psicopatologici nelle vittime di eventi traumatici tra cui l'attacco terroristico alle Torri gemelle di New York. I ricercatori dell'Università di Pisa hanno infatti collaborato con esperti americani, tra questi la Prof. M.K. Shear della Columbia University di New York che ha partecipato a studi analoghi sulla popolazione newyorkese dopo l'11 settembre. "Il questionario TALS-SR (Trauma and Loss Spectrum-Self Report) che abbiamo somministrato all'Aquila – spiega Liliana Dell'Osso - è derivato da studi sull'insorgenza di quadri clinici parziali o sottosoglia di PTSD nella popolazione generale colpita da eventi traumatici sia naturali (quali terremoti, tsunami, etc) o causati dall'uomo (guerre, incidenti, etc.). Tra questi studi di rilievo sono quelli derivati dalle vittime della tragedia dell'11 settembre. Sono proprio queste analisi che hanno fornito le basi per lo sviluppo del nostro modello di indagine".

"Dalle nostre rilevazioni – continua Dell'Osso – emerge che le donne, in particolare se giovani anche se non esposte direttamente al trauma, sono le fasce che hanno risentito maggiormente gli effetti emotivi post- terremoto". E se nella letteratura medica la maggiore incidenza di PTSD nelle donne è affermata da numerosi studi, la vulnerabilità legata all'età è invece tuttora dibattuta. "Analizzando contemporaneamente le variabili età, genere e livello di esposizione al sisma – dice la psichiatra pisana - noi abbiamo riscontrato che l'età sembra giocare un ruolo significativo. In particolare, le donne giovani si sono dimostrate più vulnerabili al disturbo post traumatico da stress anche quando esposte indirettamente o in modo marginale al sisma". "I fattori di rischio per la maggiore vulnerabilità femminile sono tuttora da chiarire - spiega Liliana Dell'Osso - da un lato sono stati suggeriti fattori psicopatologici come la maggiore predisposizione all'ansia, dall'altro sembrano avere un ruolo anche fattori socio-economici come la minore autonomia economica, il reddito e la scolarità".

Ad oggi il team di ricerca della professoressa Dell'Osso, che ha collaborato con gli psichiatri dell'Università dell'Aquila, ha intervistato 2.300 persone e parte dei risultati sono già stati pubblicati sul "Journal of Affective Disorders". In generale, le persone affette da disturbi post-traumatici da stress soffrono d'insonnia, rivivono continuamente l'evento traumatico attraverso flashback, ricordi o incubi, si sentono emotivamente svuotati o continuamente in allerta. Depressione, irritabilità o scatti di rabbia sono altri segnali emotivi comuni. "A 10 mesi dal sisma, su 452 studenti all'ultimo anno delle superiori – afferma Dell'Osso – che hanno risposto al questionario, circa la metà ha affermato di aver avuto un cambiamento di personalità dopo il terremoto, una dichiarazione che si ricollega ai comportamenti "maladattivi" testimoniati dai soggetti come ad esempio l'abuso di farmaci, droghe o alcol".

Parte CEPL'Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell'eccellenza pisana nel campo dell'informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell'ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione "Galileo Galilei". Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell'Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica.

Non solo l'informatica. Nell'ambito del Festival della Scienza, il professor Pietro Pietrini, docente di Chimica e biochimica medica, terrà una Lectio Magistralis dal titolo "Davvero abbiamo bisogno di vedere per fare esperienza del mondo?". La conferenza, che si svolgerà il 1° novembre, approfondirà le modalità attraverso le quali il cervello diventa consapevole di un mondo che non ha mai visto.

Guarda la scheda dell'evento.

Ne hanno parlato:

Nazione Pisa

Tirreno Pisa

Unità Toscana

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