È scomparso il professor Mario Guazzelli
È scomparso il Prof. Mario Guazzelli, ordinario di Psicologia clinica all'Università di Pisa e direttore dell'omonima Unità operativa dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Era nato a Castagneto Carducci (LI) il 15 agosto del 1948. Laureatosi con il massimo dei voti in Medicina a Pisa nel 1973, nel 1977 si era specializzato, sempre a Pisa, in Psichiatria. Nel 1974 era divenuto contrattista universitario e nel 1985 ricercatore. Nel 1991 l'affidamento del Corso di clinica psichiatrica del corso di laurea in Medicina e chirurgia, fino ad allora tenuto dal fondatore della psichiatria pisana, il Prof. Pietro Sarteschi. Nel 2001 la nomina a professore ordinario di Psicologia generale e nel 2006 di Psicologia clinica presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell'ateneo pisano, dove ha anche istituito, attivato e, dal 2002 al 2008, presieduto il Corso di laurea in Terapia occupazionale. Sempre all'Università di Pisa ha istituito e attivato il Corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia della salute e quello magistrale di Psicologia clinica e della salute di cui era presidente. Fra gli incarichi anche quello di direttore del Centro interdipartimentale di ricerca in esplorazione funzionale del cervello e del Master in Psicoterapia integrata ad orientamento interpersonale. Dal 2006 al 2010 è stato membro del Senato Accademico dell'Università di Pisa. Segretario della Società italiana di Neuropsicofarmacologia, oltreché membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali, membro fondatore della Società europea di ricerca sul sonno (ESSR), vicepresidente, sin dalla sua costituzione, della Fondazione Iris-Istituto per la riabilitazione e l'inserimento sociale, per la quale si è fatto promotore negli anni di numerosi eventi di richiamo internazionale a scopo benefico.
Profondo conoscitore dell'animo umano e della psicopatologia classica, a Pisa ha fondato la Psicologia clinica e si è sempre contraddistinto per un approccio raro al paziente, una grande capacità di ascolto e una grande versatilità per la didattica. La sua attività scientifica è stata incentrata sui metodi di studio e le tecniche di intervento che caratterizzano le applicazioni cliniche della psicologia, focalizzando le tematiche della prevenzione, del processo diagnostico e degli interventi terapeutico-riabilitativi del disagio psicologico in vari ambiti della patologia mentale.
I suoi studi si sono rivolti anche alle funzioni psichiche dell'uomo sano, finalizzati a tratteggiare parametri normativi cui riferire il giudizio diagnostico e cui orientare gli interventi tipici della psicologia clinica. La scomparsa del Prof. Mario Guazzelli lascia un profondo vuoto in tutto il mondo accademico pisano e non solo, fra tutti i colleghi dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana e in tutti coloro che l'hanno conosciuto potendone apprezzare le doti di insigne studioso, l'eleganza e la signorilità dei modi, la profonda e rara umanità.
CUS Pisa, cercasi mascotte!
Il CUS Pisa cerca persone vogliano dare sfogo alla propria creatività, ma bisogna fare in fretta. Il 21 maggio, infatti, scade il termine per presentare i progetti relativi alla nuova mascotte universitaria, un'idea, un "personaggio", che possa identificare la dimensione universitaria, sportiva e territoriale. La creazione diventerà il segno distintivo, il marchio di riconoscimento del CUS Pisa e verrà applicato su tutti i materiali di comunicazione e informazione di vario genere. Per il vincitore del concorso è inoltre previsto un premio.
Per conoscere i dettagli dell'iniziativa e poter scaricare la scheda di partecipazione è sufficiente connettersi a www.cuspisa.it ed entrare nella sezione corrispondente. Disponibile, in Pdf, anche il bando ufficiale, da leggere con attenzione per quanto concerne le modalità di presentazione del progetto, il supporto, le copie e così via. Possono partecipare tutti gli interessati, senza limiti di età, universitari e non.
La giuria sarà più che qualificata e composta dal Presidente CUS Pisa, da membri del consiglio direttivo, da responsabili segreteria e marketing, da un esperto di grafica e comunicazione esterno, da un rappresentante degli studenti, e da un rappresentante universitario.
La "competition" è aperta, il CUS Pisa aspetta la propria mascotte.
Iodio, scoperto il meccanismo di accumulo nelle piante
Ricercatori del gruppo di ricerca di Aldo Pinchera (docente di Endocrinologia) dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna, coordinati da Pierdomenico Perata (docente di Fisiologia vegetale), hanno pubblicato sulla rivista "Scientific Reports", appartenente al prestigioso gruppo editoriale "Nature.com", la scoperta del meccanismo attraverso il quale è possibile far accumulare una maggior quantità di iodio alle piante. La carenza di iodio costituisce, infatti, una delle più importanti componenti di malnutrizione a livello mondiale. Per merito di questa scoperta si aprono nuove prospettive per prevenire le malattie da carenza iodica, grazie a una dieta a base vegetale - senza ricorrere a vegetali geneticamente modificati - per aumentare la quantità dell'importante elemento. La principale strategia di prevenzione finora utilizzata, basata sull'impiego di sale arricchito con iodio, si è rivelata infatti efficace in parte ed è ormai sempre più in conflitto con le politiche sanitarie di numerosi paesi che spingono verso una riduzione del consumo di sale, per prevenire ipertensione e malattie cardiovascolari.
"La pubblicazione di questa ricerca apre nuove prospettive per la iodoprofilassi", sottolinea Massimo Tonacchera, medico e docente dell'Università di Pisa, che collabora da anni con il gruppo di ricerca di Pierdomenico Perata, confermando che la collaborazione tra scienziati di aree molto diverse può portare a un reale avanzamento delle conoscenze scientifiche, come dimostra il fatto che nei laboratori della Scuola Superiore Sant'Anna sono già allo studio pomodori che accumulano quantità di iodio sufficienti ad apportare l'intera dose giornaliera di iodio, contenuta in un pomodoro soltanto.
Lo iodio è abbondante nel pesce e nelle alghe, ma queste ultime non fanno parte della dieta dei paesi occidentali. "Lo iodio in frutta e verdura è presente in quantità veramente basse", spiega Pierdomenico Perata, coordinatore del gruppo di ricerca che ha studiato i meccanismi di accumulo di iodio nelle piante. Le piante assorbono iodio ma, come hanno dimostrato i ricercatori pisani, lo riemettono nell'atmosfera in forma gassosa. "Si tratta di una forma metilata dello iodio, dannosa per lo strato dell'ozono: siamo riusciti ad aumentare il contenuto di iodio nelle piante eliminando la funzione di un gene responsabile della metilazione dello iodio. Abbiamo dimostrato – continua Pierdomenico Perata - come il problema della bassa quantità di iodio nei vegetali non derivi dall'incapacità di assorbirlo, ma piuttosto di trattenerlo nei tessuti vegetali".
I ricercatori, infatti, hanno simulato il funzionamento della tiroide umana in un sistema vegetale, constatando che la proteina NIS, responsabile dell'assorbimento dello iodio nella tiroide, è in grado di funzionare anche nelle piante. Ma senza portare a un reale aumento del contenuto di iodio nella pianta, che si libera dell'eccesso di iodio emettendolo di nuovo in forma gassosa nell'atmosfera. "Questo risultato dimostra come sia possibile arricchire di iodio le piante senza ricorrere agli 'ogm' - precisa Pierdomenico Perata - anche se l'ingegneria genetica si è nuovamente dimostrata fondamentale per spiegare le basi molecolari dei processi viventi".
"Lo iodio – afferma il professor Massimo Tonacchera dell'Università di Pisa – è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triiodotironina, che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale e la sua carenza provoca diversi effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo negli animali e nell'uomo. Questi sono definiti disordini da carenza iodica e rappresentano una delle più importanti e comuni malattie umane". La formazione del gozzo e dei noduli tiroidei sono la conseguenza più comune della carenza iodica negli adulti. Tuttavia, i bambini e le donne in gravidanza risultano più vulnerabili nei confronti degli effetti avversi della carenza iodica, poiché in queste fasi della vita il fabbisogno di iodio è maggiore. Nelle aree a carenza iodica, anche lieve o moderata, il suo apporto si rivela spesso insufficiente a coprire l'aumento: ciò si traduce nella comparsa di gozzo con vari gradi di ipotiroidismo nella donna in stato interessante, e nei casi di maggiore carenza, in una aumentata frequenza dell'aborto, del parto prematuro e della mortalità perinatale. La carenza iodica della madre durante la gravidanza e l'allattamento può avere ripercussioni sulla funzione tiroidea del feto e del neonato, con lo sviluppo di gozzo e ipotiroidismo di solito transitorio. Quando il grado di carenza iodica è molto pronunciato, si possono avere anche conseguenze sullo sviluppo cerebrale del feto e del neonato che è particolarmente sensibile alla mancata azione degli ormoni tiroidei: ciò può portare a difetti di vario grado delle funzioni cognitive. Per questo motivo la prevenzione e la correzione del deficit nutrizionale di iodio nella donna in stato interessante rappresenta un obiettivo primario.
Riferimenti della pubblicazione:
M. Landini, S. Gonzali, C. Kiferle, M. Tonacchera, P. Agretti, A. Dimida, P. Vitti, A. Alpi, A. Pinchera, P. Perata. Metabolic engineering of the iodine content in Arabidopsis. Scientific Reports - 2 : 338 (2012)
Ne hanno parlato:
Ansa
Ansa.it - Scienza e tecnica
Asca
TirrenoPisa.it
Corriere.it
Unità.it
PisaInformaFlash.it
InToscana.it
PianetaUniversitario.com
A Ingegneria un seminario sui mercati dell’energia
Venerdì 30 marzo alle 15.30, nell'aula "Pacinotti" della facoltà di Ingegneria di Pisa (Largo Lucio Lazzarino), Franco Silvano Toni di Cigoli, docente dell'Università degli Studi di Padova e dell'Institute of Advanced Legal Studies - IALS (University of London), terrà il seminario "La regolazione dei mercati dell'energia e il diritto dei contratti". La lezione è aperta ed è organizzata nell'ambito del corso dei Percorsi di eccellenza della facoltà di Ingegneria in "International, European and Comparative Energy Law IECEL". Seguirà un dibattito con il pubblico.
Furio De Denaro. Arte e scienza dell’incisione
Con la mostra "Furio de Denaro. Arte e scienza dell'incisione" il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi propone una suggestiva selezione di opere dell'artista triestino Furio de Denaro (1956-2012). L'esposizione sarà inaugurata venerdì 30 marzo alle ore 18.00 e resterà aperta fino al 29 aprile.
Le oltre cento incisioni presentate in mostra, eseguite da Furio de Denaro nell'arco di un'attività trentennale, dal 1979 al 2011, comprendono ex libris xilografici, acqueforti, bulini e un'opera realizzata con la tecnica della fisiografia. Prendono corpo così il raffinato universo poetico e la profonda versatilità tecnica di una delle voci più intense e impegnate nel panorama dell'incisione contemporanea.
La mostra è realizzata dal Museo della Grafica con la collaborazione della Soprintendenza BAPPSAE di Pisa, del Liceo Artistico "F. Russoli" di Pisa e Cascina, dell'Associazione per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica "La Limonaia" di Pisa e della fondazione "Il Bisonte" di Firenze.
Il “Dedalus” di Joyce apre il ciclo di “Seminari di interpretazione testuale”
Si apre lunedì 26 marzo alle 17.00 il ciclo di "Seminari d'interpretazione testuale", l'iniziativa promossa dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa come momento d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. L'appuntamento è nell'Aula multimediale di Palazzo Ricci, in via del Collegio Ricci 10, con il professor Sergio Zatti che parlerà de "La scena iniziale del Dedalus di Joyce". L'intento delle lezioni è privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere letterarie nella convinzione che esse parlino della realtà, anche se secondo modi e forme diversissimi dai discorsi dimostrativi e ideologici a cui troppo spesso vengono ricondotte.
Ai relatori si chiede di 'fare parlare' un testo mostrando come, attraverso un uso assai peculiare della lingua, esso costruisce un'immagine fine e complessa del nostro rapporto col mondo. In questo senso, pur nel rispetto di appartenenze disciplinari e specialismi, l'approccio al fenomeno letterario sarà concepito come trasversale: al di là degli steccati di epoca, lingua, cultura e nazionalità; e all'insegna di un'idea ampia di letteratura, dai generi canonici fino ai limiti incerti del non letterario.
Il ciclo di seminari prosegue il 2 aprile con Luigi Blasucci che terrà la lezione "Su un testo usurato di Montale: Non recidere, forbice"; il 16 aprile Paolo Amalfitano parlerà di "Reticenza e narrazione. La funzione degli omissisis in «The Good Soldier» di Ford Madox Ford"; il 23 aprile appuntamento con Francesco Fiorentino "Fabrice a Waterloo: le illusioni perdute"; il 7 maggio con Pier Vincenzo Mengaldo, "Sfogliando lo Zibaldone"; il 14 maggio Matteo Residori farà una "Lettura del madrigale 161 di Michelangelo"; il 21 maggio Francesco Ghelli chiuderà il ciclo con "Antiutopie letterarie e utopie pubblicitarie. 1984 da Orwell a Apple".
L'Ateneo ricorda Antonio Tabucchi
L'Università di Pisa ricorda con affetto Antonio Tabucchi, lo scrittore toscano morto domenica scorsa a Lisbona dopo una lunga malattia. Nato a Pisa nel 1943 e cresciuto nella casa dei nonni materni a Vecchiano, Tabucchi si era laureato in Lettere all'Ateneo pisano con una tesi sul "Surrealismo in Portogallo".
Divenuto noto al grande pubblico con il romanzo "Sostiene Pereira", Antonio Tabucchi aveva iniziato l'attività di scrittore nel 1975 con il romanzo "Piazza. d'Italia", cui sono seguite varie raccolte di racconti. A Lisbona, citta natale della moglie, dove dal 1985 al 1987 era stato anche direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, viveva abitualmente per sei mesi l'anno, trascorrendo gli altri sei in Toscana, per insegnare Letteratura a Siena.
Antonio Tabucchi era uno degli scrittori italiani più aperti alla cultura europea, in particolare a quella portoghese, ed era tra i maggiori conoscitori dell'opera dello scrittore e poeta portoghese Fernando Pessoa.
Pisa capitale della medicina molecolare
L'Università di Pisa è stata la culla della patologia molecolare in Italia, il settore di ricerca e di applicazione clinica che si basa sulle conoscenze dei meccanismi molecolari delle malattie. A sua volta, il nostro Paese è stato tra i primi in Europa a puntare sullo sviluppo di quella "rivoluzione molecolare" che ha portato a conoscere in dettaglio le alterazioni di geni e proteine causa di numerose e gravi patologie, quali i tumori, le malattie neurodegenerative, quelle metaboliche e quelle cardiovascolari.
A conferma della centralità di Pisa nel settore, la nostra città è stata scelta come sede del "Molecular Pathology Program" (www.escop-molecularpathologyprogram.org) della European School of Pathology, la struttura che coordina le attività culturali e formative della European Society of Pathology. Il programma, nato in collaborazione con l'Ateneo pisano e diretto dal professor Generoso Bevilacqua, si articola in una serie di corsi ed eventi culturali. Il primo corso, svolto dal 18 al 23 marzo nella struttura di Santa Croce in Fossabanda, è stato dedicato al tema "Molecular Biology for Pathologists" ed è stato diretto dai professori Fred Bosman, dell'Università di Maastricht, e Giorgio Stanta, dell'Università di Trieste. A maggio e in autunno seguiranno altri corsi sulla patologia mammaria e sull'apparato respiratorio e cardiovascolare e così di seguito con un programma pluriennale. Tutti si avvalgono della collaborazione di docenti ed esperti del settore provenienti da tutta Europa e riconosciuti a livello internazionale.
Il programma della European School of Pathology mira a sviluppare un processo educativo che innalzi il livello culturale dell'ambiente bio-medico, facendo acquisire, in particolar modo agli operatori sanitari, familiarità con geni, proteine e vie molecolari. La medicina molecolare, che si basa sullo stesso metodo scientifico che ha portato alla nascita della medicina moderna nel XVIII secolo, si articola in quattro settori: la medicina predittiva, che analizza le caratteristiche genetiche dell'individuo, permettendo di valutare una predisposizione verso lo sviluppo di malattie; la diagnosi di malattia, basata sul riconoscimento di alterazioni molecolari specifiche; la prognosi, cioè la previsione della evoluzione della malattia, attraverso, per esempio, la individuazione di cellule neoplastiche disseminate nell'organismo; la terapia a bersaglio molecolare, con lo sviluppo di farmaci in grado di bloccare in modo specifico le proteine anomale, causa della malattia.
I vincitori del concorso "Rispondi al questionario del Bilancio Sociale e vinci"
Il 22 marzo 2012 sono stati estratti i premi del concorso "Rispondi al questionario del Bilancio Sociale e vinci" terminato il giorno 10 marzo 2012. Gli studenti vincitori saranno contattati via email e informati sulle modalità e sui termini per il ritiro dei premi.
- Elenco vincitori dei 20 netbook offerti dalla Banca di Credito Cooperativo di Fornacette
- Elenco vincitori delle 5 stampanti multifunzione Canon offerte dalla Effegi s.r.l. di Ospedaletto
- Elenco vincitori dei 1.000 voucher con lo sconto di 15 euro offerti da Air One S.p.A.
- Elenco vincitori delle 4.000 chiavette USB griffate Università di Pisa e offerte in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e con la ditta CDC Point S.p.A. di Fornacette
L'Università di Pisa festeggia il Capodanno Pisano
L'Università di Pisa partecipa alle celebrazioni del Capodanno pisano con alcuni eventi promossi attraverso tre dei suoi principali musei. Oltre alle iniziative per il centenario della morte dello scienziato Antonio Pacinotti in programma al Museo degli strumenti per il Calcolo, il Museo della Grafica e il Museo di Calci propongono per il 24 marzo un ricco calendario di iniziative.
Museo della Grafica
Nell'ambito delle iniziative per il cinquantenario della Calcolatrice Elettronica Pisana, sabato 24 marzo alle ore 16.30, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa, appuntamento con "Sottsass e il design dei primi calcolatori Olivetti", un incontro a più voci sulla storia dei primi calcolatori Olivetti, fra innovazione tecnologica e design industriale. Il programma prevede i saluti di Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa, Silvia Panichi, assessore alla cultura del Comune di Pisa, Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica. Seguiranno gli interventi di Giovanni A. Cignoni "I primi calcolatori Olivetti, 10 anni veloci", Mirko Tavosanis "Vedere l'utente: dal Memex al mouse" ed Elisabetta Mori "Sottsass e il design della serie ELEA". Modera Fabio Gadducci.
Il primo laboratorio di ricerche elettroniche Olivetti nacque a Pisa nel 1955 insieme al Progetto CEP e i calcolatori ELEA furono il risultato di questa esperienza pionieristica. Il primo della serie, l'ELEA 9003, è l'inizio di un successo tecnologico e commerciale che, nei promissimo anni Sessanta, segna la storia dell'informatica nazionale. ELEA 9003 è anche testimone di un'attenta ricerca estetica: "vestito" da Ettore Sottsass Jr, ottenne nel 1959 il Compasso d'Oro per il disegno industriale.
Museo di Calci
In occasione dei festeggiamenti per il Capodanno Pisano in programma sabato 24 marzo alla Certosa di Calci dalle 10.00 alle 18.00, il Museo di Storia Naturale e del Territorio parteciperà con alcune iniziative organizzando durante la mattina il laboratorio "Piccoli artisti al Museo" in cui i bambini, ispirati dalle collezioni del Museo di Storia Naturale e del Territorio, si cimenteranno nel disegno dal vero. Il laboratorio si svolgerà dalle ore 10.30 alle ore 12.00 presso la sala dei dinosauri e presso la galleria storica, con ritrovo nella biglietteria del Museo. Il numero massimo dei bambini ammessi sarà di 60.
Nel pomeriggio è prevista la visita tecnologica alle sale degli uccelli e dei monti pisani dal titolo "Dialogare con le collezioni tramite palmari o cellulari smartphone". La visita guidata si svolgerà dalle ore 16.00 alle ore 17.30, con ritrovo nella biglietteria del Museo. Il numero massimo delle persone ammesse sarà di 40. L'ingresso alle due iniziative è gratuito con prenotazione obbligatoria all'Ufficio Turistico, tel. 050 2212970 entro venerdì 23 marzo ore 13.00.