Premio "Ubaldo Mazzini" - II edizione
La Sezione Lunense dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri bandisce la seconda edizione del premio Ubaldo Mazzini, tre concorsi per l’assegnazione di altrettanti premi di ricerca del valore cumulativo di 500 euro.
I premi sono così suddivisi:
− premio di laurea magistrale e di dottorato, del valore di 250 euro;
− progetto di ricerca, del valore di 150 euro;
− tesine di maturità o ricerca di scuola superiore (di seguito “Premio n. 3”), del valore di 100 euro.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 31 dicembre 2024.
Informazioni nel bando in allegato.
Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Professor Walter Grassi is the First Italian to Receive the Prestigious Max Jakob Award for Thermal Sciences
The University of Pisa is pleased and proud to announce that Professor Walter Grassi (photo), formerly Full Professor of Technical Physics at the Department of Energy, Systems, Territory, and Constructions Engineering (DESTEC), has received the Max Jakob Memorial Award in Los Angeles, one of the highest international recognitions for thermal sciences, awarded jointly by the American Society of Mechanical Engineers (ASME) and the American Institute of Chemical Engineers (AIChE). The award's hall of fame includes scholars who, since 1960, have contributed to major advancements in the field of heat transfer, and now, for the first time, it includes an Italian.
Professor Grassi has conducted pioneering research, both theoretical and experimental, on the thermofluidynamic effects of electric and gravitational force fields. Among his achievements, he successfully obtained nucleate boiling in the absence of gravity through appropriate electric fields. For his studies in microgravity, he utilized unique experimental platforms such as sounding rockets (in Sweden), drop towers (in Japan), and parabolic flights (in France). In Antarctica, he contributed to the energy design solutions for the Italian base Terra Nova Bay and the international base Concordia.
He has coordinated numerous research programs for the Ministry of University and Research, the Italian National Agency for New Technologies, Energy and Sustainable Economic Development (ENEA), the National Research Council (CNR), the European Union, the Italian Space Agency (ASI), and the European Space Agency (ESA). He has also held various significant positions, including ESA Coordinator for boiling research, President of the Italian Geothermal Union (UGI), and President of the Energy Agency of the Tuscany Region. At the University of Pisa, he has served as Department Director, Board Member, Academic Senator, PhD Program President, and Rector's Delegate for Energy.
Walter Grassi has mentored Paolo Di Marco, Daniele Testi, Paolo Conti, and Eva Schito, current faculty members of DESTEC, who have significantly collaborated with him at various stages of their careers. On the 16th of July Professor Testi attended the award ceremony in Los Angeles and accepted the Jakob Award on his behalf at the annual ASME Congress on heat transfer, fluid engineering, and energy sustainability.
Il prof. Grassi primo italiano a ricevere il Premio Max Jakob
Il professore Walter Grassi (foto), già ordinario di Fisica tecnica presso il dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC), ha ricevuto il Premio Max Jakob Memorial Award, uno dei più alti riconoscimenti mondiali per le scienze termiche, conferito congiuntamente dall'American Society of Mechanical Engineers (ASME) e dall'American Institute of Chemical Engineers (AIChE). Nell'albo d'oro del premio figurano studiosi che, dal 1960, hanno contribuito ai principali avanzamenti nella disciplina dello scambio termico, e ora, per la prima volta, vi compare anche un italiano,
Il professore Grassi ha condotto ricerche pionieristiche, sia teoriche sia sperimentali, sugli effetti termofluidodinamici dei campi di forza di volume elettrico e gravitazionale. Tra i suoi successi, è riuscito a ottenere ebollizione nucleata in assenza di gravità mediante opportuni campi elettrici. Per gli studi in microgravità, ha utilizzato piattaforme sperimentali uniche come razzi sonda (in Svezia), torri di caduta (in Giappone) e voli parabolici (in Francia). In Antartide, ha contribuito alle soluzioni energetiche per la base italiana Terra Nova Bay e per quella internazionale Concordia.
Ha coordinato numerosi programmi di ricerca per il MURST, l'ENEA, il CNR, l'Unione Europea, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha inoltre ricoperto vari ruoli di rilievo, tra cui Coordinatore per l'ESA delle ricerche sull'ebollizione, Presidente dell'Unione Geotermica Italiana (UGI) e Presidente dell'Agenzia Energetica della Regione Toscana. Per l'Università di Pisa ha ricoperto le cariche di Direttore di Dipartimento, Consigliere d'Amministrazione, Senatore Accademico, Presidente di Corso di Dottorato e Delegato del Rettore per l'Energia.
Walter Grassi è stato il mentore di Paolo Di Marco, Daniele Testi, Paolo Conti ed Eva Schito, attuali docenti del DESTEC, che hanno collaborato sostanzialmente, in diverse fasi della carriera, alle sue ricerche. Proprio il professore Testi, pochi giorni fa, ha partecipato a Los Angeles alla cerimonia di premiazione che si è svolta lo scorso 16 luglio e ha ritirato il Premio Jakob in vece sua, in occasione dell'annuale Congresso ASME su scambio termico, ingegneria dei fluidi e sostenibilità energetica.
L'Università di Pisa esprime le sue più sentite congratulazioni al professore Walter Grassi per questo prestigioso riconoscimento, che dà lustro al nostro Ateneo e a tutta la comunità italiana della fisica tecnica.
Il prof. Grassi primo italiano a ricevere il Premio Max Jakob
Il professore Walter Grassi (foto), già ordinario di Fisica tecnica presso il dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTEC), ha ricevuto il Premio Max Jakob Memorial Award, uno dei più alti riconoscimenti mondiali per le scienze termiche, conferito congiuntamente dall'American Society of Mechanical Engineers (ASME) e dall'American Institute of Chemical Engineers (AIChE). Nell'albo d'oro del premio figurano studiosi che, dal 1960, hanno contribuito ai principali avanzamenti nella disciplina dello scambio termico, e ora, per la prima volta, vi compare anche un italiano,
Il professore Grassi ha condotto ricerche pionieristiche, sia teoriche sia sperimentali, sugli effetti termofluidodinamici dei campi di forza di volume elettrico e gravitazionale. Tra i suoi successi, è riuscito a ottenere ebollizione nucleata in assenza di gravità mediante opportuni campi elettrici. Per gli studi in microgravità, ha utilizzato piattaforme sperimentali uniche come razzi sonda (in Svezia), torri di caduta (in Giappone) e voli parabolici (in Francia). In Antartide, ha contribuito alle soluzioni energetiche per la base italiana Terra Nova Bay e per quella internazionale Concordia.
Ha coordinato numerosi programmi di ricerca per il MURST, l'ENEA, il CNR, l'Unione Europea, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha inoltre ricoperto vari ruoli di rilievo, tra cui Coordinatore per l'ESA delle ricerche sull'ebollizione, Presidente dell'Unione Geotermica Italiana (UGI) e Presidente dell'Agenzia Energetica della Regione Toscana. Per l'Università di Pisa ha ricoperto le cariche di Direttore di Dipartimento, Consigliere d'Amministrazione, Senatore Accademico, Presidente di Corso di Dottorato e Delegato del Rettore per l'Energia.
Walter Grassi è stato il mentore di Paolo Di Marco, Daniele Testi, Paolo Conti ed Eva Schito, attuali docenti del DESTEC, che hanno collaborato sostanzialmente, in diverse fasi della carriera, alle sue ricerche. Lo scorso 16 luglio il professore Testi ha partecipato alla cerimonia di premiazione a Los Angeles e ha ritirato il Premio Jakob in vece sua, in occasione dell'annuale Congresso ASME su scambio termico, ingegneria dei fluidi e sostenibilità energetica.
L'Università di Pisa esprime le sue più sentite congratulazioni al professore Walter Grassi per questo prestigioso riconoscimento, che dà lustro al nostro Ateneo e a tutta la comunità italiana della fisica tecnica.
Inaugurato a Casa Pacinotti il nuovo Laboratorio di Archeologia dell’Università di Pisa
La casa natale di Antonio Pacinotti in via Santa Maria 24 diventa la nuova sede del Laboratorio di Archeologia afferente al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e apre le sue porte a studenti e ricercatori che studiano i reperti provenienti dalle missioni archeologiche dell’Ateneo. L’edificio, dove nel 1841 nacque il professore di Fisica conosciuto in tutto il mondo per aver inventato la dinamo elettrica, è stato inaugurato alla presenza del Rettore Riccardo Zucchi, che ha poi visitato i locali dello stabile totalmente rinnovato grazie ad accuratissimi lavori di restauro conservativo e adeguamento funzionale, iniziati nel 2020 e terminati a fine 2023.
"Grazie ad un grande lavoro di squadra oggi inauguriamo questa struttura che soddisfa un’esigenza fondamentale del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi durante l'inaugurazione – Mi congratulo con tutti coloro che hanno portato a termine quest'opera che credo sia punto di partenza per un ulteriore salto di qualità per lo studio e la ricerca in campo archeologico”. Il restauro dell'edificio ha permesso infatti di riunire in un unico contesto tutte le attività del settore archeologico e orientalistico, precedentemente allocate in alcuni edifici non di proprietà dell'Ateneo.
L'edificio ospita le attività di ricerca condotte dai docenti delle diverse discipline relative all'archeologia del Mediterraneo e del Vicino Oriente, titolari di progetti di scavo e ricognizione, ma vi si svolgono anche attività didattiche, in un'apposita aula destinata alle esercitazioni curricolari ed extracurricolari, legate ai corsi di laurea triennale, magistrale (Archeologia e Orientalistica), alla Scuola di specializzazione in Beni Archeologici e al dottorato in Scienze dell'Antichità e Archeologia.
Il Laboratorio di Archeologia ospitato a Casa Pacinotti si compone di diverse sezioni che occupano il primo e il secondo piano dell'immobile, vale a dire Archeologia classica, Archeologia medievale, Preistoria e Protostoria, Etruscologia, Egittologia, Archeologia del Vicino Oriente, Topografia e Archeologia Subacquea, Metodologie della ricerca archeologica. Sono inoltre presenti un Laboratorio di Restauro, nel quale si svolgono le necessarie operazioni di pulitura e ripristino dei materiali archeologici oggetto di studio, e un Laboratorio di Microscopia, nel quale è possibile svolgere analisi di dettaglio su campioni di materiale organico e inorganico.
"Questo è un luogo che permetterà di fare ottima ricerca, riunendo al suo interno l'archeologia dell'Università di Pisa, dalla preistoria alla più recente archeologia contemporanea – ha aggiunto Federico Cantini, docente di Archeologia cristiana e medievale e delegato del rettore per la Promozione della ricerca nel settore delle scienze sociali e umanistiche – Questo è un bene per i ricercatori, che potranno dialogare tra di loro, ma soprattutto per gli studenti, i quali avranno accesso a conoscenze diverse ma complementari nello stesso luogo".
“È una grade soddisfazione arrivare alla fine del mio mandato vedendo inaugurata e in funzione questa struttura così importante dove tutti i nostri laboratori hanno finalmente una sede unitaria – ha proseguito il professore Simone Maria Collavini, direttore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere – Ringrazio il Rettore e l'Ateneo per l'attenzione data all'area dell'archeologia, che si è manifestata anche nell'introduzione del progetto ProArcheo che co-finanzia le attività di scavo assieme al Dipartimento".
“Siamo molto contenti e grati all'Ateneo che ha permesso di rinnovare la vocazione di questo edificio, destinato alla ricerca fin dal XVIII secolo – ha concluso Lisa Rosselli, docente di Etruscologia e responsabile del Laboratorio di Archeologia – Avere riuniti in un solo edificio i laboratori delle nostre varie discipline, dall’Archeologia del Mediterraneo a quella del Vicino Oriente, permette adesso di potenziare sia le attività di ricerca che quelle di didattica”.
Il professor Francesco Leccese, prorettore per l’Edilizia, ha infine dato alcuni dettagli dell’intervento di restauro: “Rallentati dalla pandemia, i lavori sono durati circa tre anni per un investimento attorno ai 2.5 milioni di euro. Complessivamente si tratta di una superficie di 800 mq organizzata in tre piani, dove trovano spazio laboratori e aule didattiche e che si aggiungono ai 3800 mq già a disposizione del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere. Da sottolineare l’abbattimento delle barriere architettoniche interne all’edificio, che agevola l’accesso ai laboratori e ai vari spazi di Casa Pacinotti”.
L’intervento sull’edificio è stato progettato e diretto dal gruppo di lavoro composto dall’architetta Elisa Chicca e dagli ingegneri Saverio Zingarelli, Massimiliano Micheletti, Simone Guastini e Luca Ulivelli.
Cenni storici sull'edificio
L’edificio “Casa Pacinotti” si colloca nel centro storico della città di Pisa, affianco alla Domus Galileiana. L’edificazione del fabbricato risale probabilmente alla prima metà del XVIII secolo ed è la prima sede della cattedra di fisica Sperimentale dell’Ateneo Pisano istituita nel 1748 per volere di Granduca Francesco I. Il palazzo fu dichiarato monumento nazionale con Regio Decreto n°1020 del 04/06/1934 in quanto vi nacque e visse l’illustre fisico Antonio Pacinotti.
Attualmente, la costruzione presenta due corpi di fabbrica: l’edificio storico principale, la vera Casa Pacinotti, e una parte più recente, realizzata intorno al 1955-1957. Il fabbricato ha certamente subito intorno agli anni ’50 degli interventi di riparazione dei danni conseguenti al secondo conflitto mondiale. Allo stesso periodo risale l’ampliamento, tramite la realizzazione di una nuova parte in struttura a telaio di calcestruzzo armato e tamponamenti esterni in mattoni faccia vista, appositamente progettato per ospitare lo spettrometro di massa del Laboratorio di Geologia Nucleare.
Aperte le immatricolazioni all’Università di Pisa: si potrà scegliere tra 144 corsi di studio
Al via le immatricolazioni ai corsi di laurea dell’Università di Pisa per l’anno accademico 2024-2025, con tante novità in arrivo e una procedura da poter svolgere interamente online, con informazioni sul portale Matricolandosi. Dal 24 luglio, al Polo Fibonacci, è aperto anche il Centro Matricolandosi, punto di riferimento per studenti e famiglie in cerca di informazioni sull’offerta didattica, sulle scadenze e sui servizi, oltre che di assistenza sulle procedure on line e orientamento sulla scelta del corso da seguire.
Nel giorno di apertura del Centro, ha portato i suoi saluti ai primi studenti arrivati per immatricolarsi il prorettore per la Didattica Giovanni Paoletti: “Nell’ultimo anno la nostra Università ha confermato di saper coniugare tradizione, innovazione e attrattività nei confronti di studenti e studentesse da tutta Italia. Stiamo lavorando molto per rinnovare la nostra offerta, con particolare attenzione alla qualità della didattica e al supporto agli studenti, soprattutto quelli del primo anno. Un augurio e un caloroso benvenuto a tutti e a tutte coloro che stanno per cominciare il loro cammino universitario insieme a noi”.
Sono 144 i corsi di laurea, triennale, magistrale e a ciclo unico che quest’anno vanno a comporre l’offerta didattica dell’Università di Pisa, con alcune importanti novità: i nuovi corsi di laurea magistrale, nelle more dell’accreditamento ministeriale, in “Comunicazione, Media e Tecnologie” del Dipartimento di civiltà e forme del sapere, e in “Informatics for Digital Health” presso il Dipartimento di Informatica. Una nuova veste anche per la laurea triennale in “Lingue, letterature e comunicazione interculturale”, del Dipartimento di Filologia, linguistica e letteratura, per la magistrale in “Sistemi Zootecnici Sostenibili” del Dipartimento di Scienze Veterinarie e per la magistrale in “Storia dell’arte”, nel Dipartimento di Civiltà e forme del sapere. Inoltre ci sono alcune novità relative a due corsi di laurea magistrale per le professioni sanitarie, Scienze infermieristiche e ostetriche e Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, che si rinnovano con la collaborazione della Scuola Superiore Sant’Anna.
Il Centro Matricolandosi resterà aperto fino al 7 agosto, per riprendere poi la sua attività dal 26 agosto e dovrà essere raggiunto dai nuovi immatricolati esclusivamente su appuntamento per la consegna della carta “Studente della Toscana”, una tessera magnetica che permette a chi frequenta uno degli atenei della regione di accedere a tutti i servizi del diritto allo studio, indipendentemente dall’università alla quale è iscritto.
Per quanto riguarda le immatricolazioni, sarà possibile perfezionare l’iter entro il 30 di settembre: da ottobre è previsto il pagamento di una mora di 50 euro, da novembre di 100 euro e da dicembre di 150 euro, con esclusione del pagamento della mora per i vincitori dei concorsi per i corsi a numero chiuso. Oltre il 31 dicembre 2024 non sarà più possibile immatricolarsi ai corsi di laurea triennale e ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università di Pisa.
Ogni immatricolato può usufruire di un tutorato di accoglienza pensato per aiutare le matricole a inserirsi nell’ambiente universitario. Inoltre, ogni Dipartimento offre un servizio di tutorato alla pari, in cui degli studenti “senior” si mettono a disposizione degli studenti più giovani per fornire informazioni di qualsiasi genere e per aiutare a sciogliere dubbi e difficoltà di carattere sia organizzativo sia didattico.
Entro il 6 settembre gli studenti iscritti o che intendano iscriversi ai corsi di laurea triennale, laurea magistrale e magistrale a ciclo unico possono presentare domanda per le borse di studio e i posti alloggio all’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario. Da metà settembre e fino al 31 ottobre potrà essere presentata la domanda per la riduzione delle tasse, da compilare on line tramite il portale Alice. Oltre tale termine, la domanda di riduzione potrà comunque essere presentata previo pagamento di una ammenda.
In Piazza Torricelli 4 è inoltre aperto per gli studenti internazionali il WIS! (Welcome International Students!), lo sportello a cui devono rivolgersi tutti i possessori di titolo di studio conseguito all'estero (titolo di scuola secondaria superiore, laurea di primo livello, laurea magistrale), che intendono immatricolarsi all'Università di Pisa. Per l'a.a. 2024-2025, il WIS! è attivo online e in presenza, dal 18 luglio 2024 al 28 febbraio 2025. Per prenotare un appuntamento con il Wis! è necessario utilizzare il sistema di prenotazione tramite Calendly, almeno un giorno prima. Maggiori informazioni a questo link.
Università di Pisa e Scuola Sant’Anna: presentata la laurea magistrale congiunta in Scienze infermieristiche e ostetriche
Alleanza tra l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna per formare gli infermieri del futuro. Presentata giovedì 25 luglio, presso l’Ospedale Santa Chiara di Pisa, la nuova laurea magistrale congiunta in ‘Scienze infermieristiche e ostetriche (WIO-LM)’ e il nuovo ordinamento della magistrale in ‘Scienze riabilitative delle professioni sanitarie (WRB-LM)’. Entrambi i percorsi, dal prossimo anno accademico, vedranno potenziato il settore scientifico disciplinare dell’area manageriale, senza trascurare le esigenze nell’ambito della ricerca applicata.
“Chi da oggi si immatricolerà ai nostri corsi di laurea magistrale in ‘Scienze infermieristiche ed ostetriche’ e in ‘Scienze riabilitative delle professioni sanitarie’, potrà avvalersi di un percorso di studio completamente rinnovato e in grado di rispondere alle nuove esigenze del nostro sistema sanitario – ha commentato il Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa – Un intervento necessario, in particolare per quanto riguarda la formazione dei futuri infermieri che aspirano ad assumere funzioni dirigenziali. La Missione 6 del PNRR ha, infatti, introdotto notevoli cambiamenti nel ruolo e nelle competenze che deve possedere questa figura professionale, che è sempre più chiamata ad assumersi una parte fondamentale nella presa in carico e nell’organizzazione dell’assistenza ai cittadini”.
“Il dirigente infermieristico del futuro dovrà essere un professionista altamente formato, che oltre a competenze assistenziali avanzate, dovrà possedere anche spiccate abilità di tipo manageriale, organizzativo, amministrativo e comunicativo, così da essere in grado di gestire e monitorare i bisogni del cittadino, coordinando i diversi servizi – ha aggiunto Zucchi – È da queste considerazioni che è nata l’idea di dar vita a una laurea congiunta con la Scuola Sant’Anna. Una collaborazione nella quale mi piace intravedere anche un ulteriore mattone di quel ‘Sistema Pisa’ di cui auspico da tempo la nascita”.
“La Scuola Superiore Sant’Anna svolge attività di ricerca e formazione nel campo del management sanitario da oltre 20 anni – ha detto Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – In particolare, negli ultimi 5 anni la Scuola, sia nell’ambito del Centro Interdisciplinare di Health Science che del Laboratorio MES Management e Sanità, ha approfondito lo studio sui modelli organizzativi dell’assistenza infermieristica quale componente chiave per l’evoluzione e la sostenibilità dei sistemi sanitari per il futuro. I docenti e ricercatori della Scuola Sant’Anna, sono pronti a contribuire con i colleghi di Unipi a questa nuova sfida formativa”.
“In questa prospettiva – ha aggiunto la rettrice – per la Scuola Superiore Sant’Anna la collaborazione con l’Università di Pisa per l’attivazione della laurea magistrale congiunta in ‘Scienze infermieristiche e ostetriche’, rappresenta un impegno e una prospettiva di rilevanza strategica, non solo per la formazione di questa tipologia di professionisti sanitari, ma per l’intera organizzazione del sistema sanitario, soprattutto nella sua componente territoriale. I futuri laureati in infermieristica saranno chiamati sempre più a svolgere ruoli di leadership all'interno delle strutture sanitarie con responsabilità specifiche per migliorare l'efficienza operativa, la gestione delle risorse e l’assistenza coordinata del paziente. I docenti e ricercatori della Scuola Sant’Anna, sono pronti a contribuire con i colleghi di Unipi a questa nuova sfida formativa”.
Per quanto riguarda la laurea magistrale in ‘Scienze riabilitative e delle professioni sanitarie (WRB-LM)’ il nuovo ordinamento prevede un percorso di studi finalizzato allo sviluppo di competenze nell’ambito dei processi assistenziali avanzati e processi gestionali, formativi e di ricerca, in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe: fisioterapisti, podologi, logopedisti, tecnici di riabilitazione psichiatrica, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, educatori professionali sanitari.
“Per la Scuola di Medicina – ha detto il professor Emanuele Neri (presidente della Scuola) – si tratta di ulteriore passo in avanti nella qualità della formazione per le Professioni sanitarie. La Scuola si è impegnata a mantenere un costante canale di comunicazione con gli ordini professionali, proprio per comprendere le emergenti esigenze di formazione; i due corsi di laurea magistrale, rinnovati nella forma e nei contenuti consento di offrire agli studenti la possibilità di accedere a ruoli di coordinamento e gestionali, sempre più richiesti nell’ambito sanitario, anche alla luce di una Sanità che cambia e chiede sempre maggiori competenze”.
Alla presentazione delle rinnovate lauree magistrali in ‘Scienze infermieristiche e ostetriche (WIO-LM)’ e ‘Scienze riabilitative delle professioni sanitarie (WRB-LM)’ sono intervenuti anche Giovanni Paoletti, prorettore per la didattica dell’Università di Pisa; Silvia Briani, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana-AOUP; Giacomo Corsini, direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana Nord-Ovest; Angelo Baggiani, presidente del corso di studio in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università di Pisa; Paolo Domenico Parchi, presidente del corso di studio in Scienze riabilitative e delle professioni sanitarie dell’Università di Pisa.
Erasmus Italia: Pisa chiama Pavia, Padova e Napoli
Al via il programma Erasmus Italia con l’Università di Pisa in prima fila grazie ad un piano di accordi appena siglato con le Università di Pavia, Padova e Federico II Napoli. Studentesse e studenti che frequentano corsi di laurea magistrale o a ciclo unico potranno partire per varie le destinazioni già dal secondo semestre del prossimo anno accademico 2024/25. In totale la mobilità riguarderà fino a 385 persone, 5 in entrata ed in uscita per ogni ateneo. Il soggiorno potrà essere da tre a sei mesi con un contributo mensile per gli aventi diritto di 600 euro. Si può fare domanda a partire dal 5 agosto, tutte le informazioni per partecipare si trovano sul sito dell’ateneo.
“Il programma Erasmus Italia è finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca con 3 milioni di euro per quest’anno che diventeranno 7 il prossimo, in Europa c’è solo la Spagna che ha un’esperienza analoga – dice Giovanni Paoletti, prorettore per la Didattica dell’Università di Pisa – si tratta di una occasione importante per potenziare la propria formazione in vista della preparazione della tesi, studentesse e studenti potranno lavorare con gruppi di ricerca di altri atenei e aumentare il proprio bagaglio di contatti e relazioni utili anche dopo la laurea”.
La selezione delle candidature avverrà con gli stessi criteri generali dell’Erasmus internazionale. Il decreto ministeriale prevede poi la possibilità di assegnazione della borsa agli gli studenti e le studentesse ammessi al programma con ISEE inferiore a 36.000 euro. Per l’Università di Pisa sono coinvolti nel programma Erasmus Italia 13 dipartimenti e 38 corsi di laurea fra magistrale e a ciclo unico a coprire i diversi ambiti: Agraria e Veterinaria, discipline umanistiche, Ingegneria, Medicina e Farmacia, Scienze giuridiche e sociali e Scienze matematiche, fisiche e della natura.
“L’accordo stipulato con le Università di Pavia, Padova e Federico II Napoli – conclude Paoletti – è solo il primo passo, abbiamo già in cantiere di espandere la rete con gli atenei di Roma Tre per Filosofia, Italianistica, del Salento per Fisica e Torino per Filologia classica e Storia. I primi studenti si stanno già organizzando per venire a Pisa o andare negli altri Atenei della convenzione, segno di un interesse e di una curiosità che ci fanno piacere.”
Erasmus Italia: Pisa chiama Pavia, Padova e Napoli
Al via il programma Erasmus Italia con l’Università di Pisa in prima fila grazie ad un piano di accordi appena siglato con le Università di Pavia, Padova e Federico II Napoli. Studentesse e studenti che frequentano corsi di laurea magistrale o a ciclo unico potranno partire per varie le destinazioni già dal secondo semestre del prossimo anno accademico 2024/25. In totale la mobilità riguarderà fino a 385 persone, 5 in entrata ed in uscita per ogni ateneo. Il soggiorno potrà essere da tre a sei mesi con un contributo mensile per gli aventi diritto di 600 euro. Si può fare domanda a partire dal 5 agosto, tutte le informazioni per partecipare si trovano sul sito dell’ateneo.
“Il programma Erasmus Italia è finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca con 3 milioni di euro per quest’anno che diventeranno 7 il prossimo, in Europa c’è solo la Spagna che ha un’esperienza analoga – dice Giovanni Paoletti, prorettore per la Didattica dell’Università di Pisa – si tratta di una occasione importante per potenziare la propria formazione in vista della preparazione della tesi, studentesse e studenti potranno lavorare con gruppi di ricerca di altri atenei e aumentare il proprio bagaglio di contatti e relazioni utili anche dopo la laurea”.
La selezione delle candidature avverrà con gli stessi criteri generali dell’Erasmus internazionale. Il decreto ministeriale prevede poi la possibilità di assegnazione della borsa agli gli studenti e le studentesse ammessi al programma con ISEE inferiore a 36.000 euro. Per l’Università di Pisa sono coinvolti nel programma Erasmus Italia 13 dipartimenti e 38 corsi di laurea fra magistrale e a ciclo unico a coprire i diversi ambiti: Agraria e Veterinaria, discipline umanistiche, Ingegneria, Medicina e Farmacia, Scienze giuridiche e sociali e Scienze matematiche, fisiche e della natura.
“L’accordo stipulato con le Università di Pavia, Padova e Federico II Napoli – conclude Paoletti – è solo il primo passo, abbiamo già in cantiere di espandere la rete con gli atenei di Roma Tre per Filosofia, Italianistica, del Salento per Fisica e Torino per Filologia classica e Storia. I primi studenti si stanno già organizzando per venire a Pisa o andare negli altri Atenei della convenzione, segno di un interesse e di una curiosità che ci fanno piacere.”
La stazione radiotelegrafica Marconi a Coltano? L'ideale sarebbe che diventasse un centro di ricerca, un hub per start-up e spin-off dell'Università di Pisa
“Mi auguro che la stazione radiotelegrafica Marconi a Coltano venga finalmente recuperata, è un pezzo di storia, l'ideale sarebbe che diventasse un centro di ricerca, un hub per start-up e spin-off dell'Università di Pisa, perché il posto si presta bene, è abbastanza fuori dal centro, ma non molto. Certo ci vogliono investimenti e forse si potrebbero anche trovare nel privato. Problemi burocratici a parte, se tutti spingiamo nella stessa direzione forse alla fine, dopo tanto parlare, dopo tanti anni, potremmo riuscire a concretizzare qualcosa”.
L’appello per il recupero della stazione radiotelegrafica Marconi a Coltano arriva dal professore Agostino Monorchio dell’Università di Pisa subito dopo un Simposio internazionale a Firenze di metà luglio sulla scienza delle onde radio aperto da una testimonianza video di Elettra Marconi, figli del grande scienziato.
“Per registrare l’intervista – racconta Monorchio, fra gli organizzatori del Simposio - siamo andati a Roma ospiti a casa sua, una abitazione che è rimasta come negli anni Trenta, niente è cambiato in quel salotto da cui Marconi nel 1931 mandò il segnale per illuminare il Cristo Redentore a Rio de Janeiro.”
Leggi l’intervista completa su UnipiNews > https://www.unipi.it/index.php/news/item/28561-6g-e-screening-medici-direttamente-dal-cellulare-ecco-la-frontiera-della-ricerca-sui-campi-elettromagnetici