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Comunicati stampa

La Gioconda di Leonardo da Vinci in due millimetri, il Cherubino dell’Università di Pisa in appena mezzo millimetro. Sono micro “prove di maestria” per testare un nuovo prototipo di stampante ad alta risoluzione dell’Ateneo pisano destinato a fabbricare microdispositivi elettronici su supporti bidimensionali come la carta. Lo strumento è infatti in grado di realizzare stampe a risoluzioni submicrometriche, superando i limiti dei dispositivi attualmente in commercio.

“Questa miniaturizzazione costituisce un ulteriore passo avanti - spiega Elisabetta Dimaggio, ricercatrice dell’Università di Pisa - Il futuro è infatti nell’elettronica flessibile e indossabile, nella creazione di sistemi alternativi rispetto a quelli classici basati su silicio che possano adattarsi a diverse superfici per portare l'elettronica ovunque, proprio lì dove serve. In questo scenario, uno dei campi di applicazione più promettenti è ad esempio quello biomedicale con apparecchi indossabili e capaci di registrare i parametri vitali senza dover necessariamente far ricorso a sistemi ingombranti o invasivi”.

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Dal punto di vista tecnico la stampante realizzata è estremamente versatile e integra due diverse tecniche di deposizione additiva di materiali (Inkjet e Dip Pen Nanolithography) e una tecnica sottrattiva, (Scratching Lithography). Le diverse modalità possono essere eseguite in sequenza senza dover mai rimuovere il campione dalla stampante, fattore che riduce il rischio di danneggiamento dei substrati e dei materiali.

La stampante è stata messo a punto nel laboratorio di Printable Electronics del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione in collaborazione con l’azienda toscana Quantavis srl e NANO-CNR di Pisa. La ricerca, pubblicata sulla rivista Advanced Materials Technologies ha come primo autore Riccardo Sargeni, dottorando UNIPI ed è stata finanziata dalla Commissione europea attraverso due progetti (ERC PEP2D e ERC Proof of Concept PREPRINT) che vedono impegnato il gruppo guidato dal professore Gianluca Fiori dell’Università di Pisa.


 

Venerdì 27 settembre torna l’appuntamento con la “Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori”, la manifestazione che permette di immergersi nel mondo della scienza e della ricerca e scoprire il lavoro di chi ogni giorno si impegna a trovare soluzioni per le sfide di oggi e di domani. Promosso annualmente dalla Commissione Europea per diffondere la cultura scientifica, l’iniziativa si svolge contemporaneamente in tutta Europa. In Toscana, l'evento prende il nome di BRIGHT-NIGHT, un titolo che riflette perfettamente la sua missione: illuminare la notte con il talento dei ricercatori. BRIGHT, infatti, è l’acronimo di "Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research", ovvero "Ricercatori brillanti che influenzano la crescita, la salute e la fiducia nella ricerca" e prevede un ricco programma di iniziative presentato oggi in conferenza stampa.

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BRIGHT-NIGHT coinvolge tutto il mondo della ricerca della Toscana: è promosso dagli Atenei (Università di Firenze, Pisa, Siena, Siena Stranieri, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca) e da un’ampia rete di Enti di ricerca - il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l'European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica- Osservatorio Astrofisico di Arcetri (INAF-OAA) - con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.

Anche quest’anno saranno coinvolti nella manifestazione circa 1000 ricercatrici e ricercatori, presenti nelle piazze di molte città della regione (Arezzo, Cascina, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Prato, San Giovanni Valdarno, Siena) che animeranno centinaia di iniziative: laboratori, dimostrazioni, esperimenti, mostre, visite guidate e passeggiate scientifiche coinvolgeranno i cittadini in un percorso avvincente attraverso una vastissima gamma di temi legati alla ricerca.

Novità di questa edizione è il tema “BRIGHT Women”, un focus particolare dedicato alla ricerca e agli studi che promuovono il benessere e l’emancipazione delle donne e di cui si discuterà nell’evento in programma a Firenze il 25 settembre, che anticipa gli appuntamenti del 27. L’iniziativa, dal titolo “Bright Women: Ricerca per il Ben-Essere Globale”, in programma alle ore 10 a Palazzo Strozzi Sacrati, in Piazza Duomo, nasce con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità della Toscana e vede i contributi di tutti gli enti partner, per la prima volta riuniti nel proporre un appuntamento comune, che avrà poi declinazioni in tutte le città. Il programma in dettaglio è disponibile su www.bright-night.it.

“In Toscana il sistema universitario e i territori hanno un legame strettissimo e Bright Night è uno dei momenti principali durante l’anno che riesce a mettere in evidenza questo rapporto”, ha osservato il presidente Eugenio Giani. “Sarà un piacere anche quest’anno incontrare tanti appassionati ricercatori e scoprire cosa studiano. L’Università e la ricerca sono elementi di ricchezza della nostra società e questa manifestazione ce lo ricorda con sobrietà e chiarezza, animando tante piazze delle città toscane”, ha concluso Giani che, ribadendo la volontà della Regione di sostenere il sistema accademico toscano, ha sottolineato l’importanza di garantire risorse alla ricerca.

“Anche quest'anno Bright Night – ha affermato l’assessora a Università, ricerca e diritto allo studio Alessandra Nardini - ci permetterà di immergerci nel mondo della scienza e della ricerca e scoprire il lavoro di chi ogni giorno si impegna a trovare soluzioni per le sfide di oggi e di domani, per accompagnarci nelle grande trasformazioni in atto e ridurre le disuguaglianze, per garantire diritti e pari opportunità. Anche quest'anno, l'evento coinvolgerà tutto il mondo dell'università e della ricerca della Toscana con tantissime iniziative non solo nelle città universitarie ma disseminate nel territorio regionale. Sono particolarmente orgogliosa che questa edizione sia arricchita dal focus specifico "Bright Women" dedicato alle donne impegnate in questi campi, spesso non adeguatamente valorizzate, ai loro talenti e anche alla ricerca e agli studi che promuovono il benessere e l’emancipazione femminile. In un tempo buio che sembra guardare al passato e dove, soprattutto sul web, si diffondono assurde teorie anti-scientifiche come abbiamo visto soprattutto nei mesi della pandemia, facciamo sì che le notti toscane siano invece illuminate dal talento delle ricercatrici e dei ricercatori e dalla speranza che il loro lavoro rappresenta per le nostre vite e per il futuro dell'umanità. Partecipiamo a Bright Night, facciamolo tutte e tutti, a partire dalle più piccole e i più piccoli, dalle scuole, perché è un evento divertente, formativo, coinvolgente e può davvero accendere l'interesse e l'amore per la scienza e per la ricerca. Ne abbiamo davvero bisogno. Grazie alle Università toscane e agli enti di ricerca che hanno aderito a questa iniziativa e organizzato un'edizione dal programma ricchissimo. L'ennesima dimostrazione che il sistema toscano dell'università e della ricerca è capace di fare squadra e dar vita a progettualità ed iniziative di grande valore”.

"Nel presentare le iniziative di Bright Night 2024, vorrei sottolineare il grande significato culturale di questa manifestazione, che segue l'obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni il meglio di quello che ha sviluppato la nostra civiltà - ha dichiarato Riccardo Zucchi, rettore dell'Università di Pisa, ateneo coordinatore a livello regionale - In primo luogo il metodo scientifico, nato proprio qui in Toscana, da Galileo Galilei, lo scienziato che ci ha insegnato l’importanza della ricerca e della conoscenza. Proprio da Galileo abbiamo imparato quanto sia importante affiancare alla conoscenza scientifica una scelta di valori etici. Con questo messaggio ci rivolgiamo ai cittadini, in particolare al pubblico dei più giovani, che invitiamo a partecipare alle iniziative toscane di Bright-Night per scoprire quanto il lavoro dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici sia fondamentale per il progresso della nostra società".

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I rappresentanti di tutti gli Atenei e dei centri di ricerca della Toscana con il presidente Eugenio Giani e l'assessora Alessandra Nardini (foto credits: Regione Toscana).

In breve, alcune anticipazioni del programma di iniziative.

Anche quest’anno il programma di BRIGHT-NIGHT a Firenze è particolarmente ricco di appuntamenti che si estenderanno lungo tutta la settimana. L’edizione fiorentina 2024 si apre con tre eventi serali: si parte lunedì 23 settembre al Teatro Puccini con "NOMADIC. Canto per la biodiversità”, dedicato alle sfide delle migrazioni umane e animali. Martedì 24 settembre al Cinema La Compagnia andrà in scena "Molecole d’autore in cerca di memoria", liberamente tratto da “Il Sistema Periodico” di Primo Levi. Sempre al Cinema La Compagnia, mercoledì 25 settembre è in programma "The Planets", conferenza-spettacolo sul Sistema Solare (in collaborazione con INAF- Osservatorio Astrofisico di Arcetri). Non mancheranno poi conferenze e passeggiate tematiche. Il 27 settembre in piazza Santissima Annunziata ricercatori dell’Ateneo coinvolgeranno il pubblico con laboratori ed esperimenti negli stand espositivi. Ai più piccoli saranno dedicati una caccia al tesoro e un intero padiglione per scoprire la scienza attraverso il gioco. Il 28 e il 29 settembre le sedi del Sistema Museale dell’Ateneo e altri musei del territorio ospiteranno attività e proposte volte a stimolare la curiosità nelle discipline più diverse.

Cuore della manifestazione a Pisa saranno ancora una volta le Piazze della Ricerca, quest’anno ispirate alle “P” dell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile: “Planet” (Piazza Santa Caterina), “People” (Largo Ciro Menotti), “Prosperity” (Piazza dei Cavalieri) e “Peace” (Logge di Banchi). Laboratori, esperimenti live e attività per bambini accompagneranno il pubblico alla scoperta del lavoro di ricercatrici e ricercatori dei tre atenei (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna) e dei centri di ricerca (CNR, INGV, INFN, EGO) promotori della manifestazione in collaborazione con il Comune di Pisa. Anche le sedi universitarie, i centri di ricerca, i musei e le biblioteche ospiteranno attività laboratoriali, workshop, conferenze e giochi aperti a tutti i visitatori e alle scuole, con un programma di oltre 60 iniziative a loro dedicate nella mattina. Per il tema “Bright Women”, il Palazzo della Sapienza ospiterà a partire dalle ore 10 un evento dedicato all'imprenditoria femminile, coinvolgendo ospiti internazionali provenienti dalla rete delle Alleanze Universitarie Europee di cui fanno parte gli atenei toscani (Circle U., EUniWell, EELISA) e imprenditrici di successo provenienti dall’ecosistema di innovazione pisano. Con la collaborazione dell’Opera Primaziale, appuntamento nel pomeriggio con “Bright Tower”, visite guidate al Camposanto Monumentale e alla mostra "La Torre allo specchio" in Piazza dei Miracoli. Chiusura della manifestazione con lo spettacolo "Shaping a Brighter Future”, videomapping in Logge di Banchi.

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A Siena la Bright-Night propone le iniziative dell'Università e dell'Università per Stranieri, con la collaborazione del Comune e di altre importanti istituzioni cittadine. Il viaggio sarà il filo conduttore degli eventi organizzati dall'Università di Siena, che allestirà più di 80 postazioni al complesso monumentale del Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali sulla via Francigena, simbolo del viaggio per eccellenza. Un incontro mattutino con le scuole sui viaggi reali, ideali o interiori della letteratura classica e due spettacoli serali arricchiranno la giornata del 27, che avrà anche due momenti introduttivi, il 25 e il 26, con una performance musicale sui viaggi immaginari e con un incontro sui viaggi affrontati dagli studenti e dalle studentesse universitari/ie fuorisede.
L'Università per Stranieri di Siena mette al centro di venerdì 27 un incontro dedicato alle donne e il lavoro, accompagnato da un concerto di armonie cinesi dell'Ensemble du Sud e da una visita alla moschea di Colle Val d'Elsa. Il giorno precedente, giovedì 26 settembre, nella sede di piazza Rosselli, ‘Aspettando Bright-Night’ festeggerà la Giornata Europea delle Lingue. Il ‘villaggio linguistico’ della Stranieri offrirà nell’occasione alle scuole, agli adulti e ai bambini workshop in sedici lingue, giochi linguistici, conferenze e mostre all’insegna del pluralismo culturale, della comprensione e del dialogo tra cittadini del mondo.

A Lucca, per l'edizione 2024 di Bright, il pubblico potrà immergersi in una serie di attività interattive e laboratori pensati per tutte le età. Tra gli eventi principali, il "Quizzone scientifico", uno spettacolo interattivo, metterà alla prova le conoscenze sull'intelligenza - “naturale” e artificiale - con domande curiose e stimolanti, mentre i chiostri del Complesso di San Francesco, sede della Scuola IMT, ospiteranno vari stand della ricerca. I partecipanti avranno l'opportunità di esplorare tematiche come la cybersicurezza, l'intelligenza artificiale, la scienza dei materiali, neuroscienze ed emozioni e tanto altro attraverso sessioni pratiche e dimostrazioni. Numerose attività saranno dedicate ai più giovani, come il laboratorio di robotica educativa e quello dedicato all'esplorazione del cervello, offrendo un'esperienza davvero formativa ma anche molto divertente e adatta a tutti. Anche i più piccoli potranno divertirsi con laboratori interattivi, origami ingegneristici e percorsi storici alla scoperta di animali medievali e dei segreti nascosti di Lucca. L'intera manifestazione si svolgerà in un clima di scoperta, partecipazione e allegria. Un'occasione unica per avvicinarsi al mondo della ricerca e conoscere da vicino il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori.

Il progetto BRIGHT-NIGHT è un evento associato del programma HORIZON-MSCA-2023-CITIZENS-01 della Commissione Europea.

Sono indette, per i giorni 15 e 16 ottobre 2024, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, le elezioni dei rappresentanti del personale per la sicurezza nell’Ateneo (R.L.S.), di cui: 

- quattro rappresentanti del personale docente; 

- sei rappresentanti del personale tecnico amministrativo.

Leggi i dettagli 

foto stefano piniCondurre nuovi studi per una caratterizzazione clinica dei disturbi d'ansia. È questo uno dei compiti che avrà il prof. Stefano Pini, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa, da poco nominato Visiting Professor presso la University of Southampton per una collaborazione che prevede anche la possibilità di scambiare giovani ricercatori e partecipare a grant di ricerca. Verranno studiati aspetti sindromici dell'ansia che aumentano la resistenza ai trattamenti e tra questi, in particolare, l'ansia di separazione, fino a pochi anni fa ritenuta una sindrome tipica solo dell'età infantile e che invece il prof. Pini con il suo gruppo di ricerca ha dimostrato essere una condizione molto frequente in età adulta.

La nomina di Pini, che recentemente ha contribuito a pubblicare le linee guida internazionali per il trattamento delle forme resistenti di ansia, è stata richiesta dal professor David Baldwin, chairman del department of psychiatry dell’Ateneo inglese, con cui esiste una collaborazione di ricerca avviata più di dieci anni fa.  Collaborazione che tutt'ora continua all'interno dell'Anxiety Disorder Research Network (ADRN) dell’European College of Neuropsychopharmacology di cui sia il prof. Pini che il professor Baldwin fanno parte.

Fondazione Cogeme ets, in collaborazione con Cogeme SpA, Cogeme Energia e Acque Bresciane Srl SB oltre al patrocinio di Fondazione UNIBS, bandisce la XXVIII edizione del Premio "Si può fare di più" allo scopo di valorizzare tesi di laurea di particolare interesse scientifico rivolte ai temi dello sviluppo sostenibile e a supporto delle rispettive “mission” aziendali.

Tre le sezioni di riferimento:

1) Acqua in collaborazione con Acque Bresciane Srl SB

2) Energia in collaborazione con Cogeme Energia

3) Carta della terra, cultura ed economia circolare curata da Fondazione Cogeme ets

Il Premio è rivolto a tutti gli studenti delle facoltà presenti sul territorio nazionale: lauree triennali, specialistiche e dottorati di ricerca.

Ai vincitori delle rispettive sezioni verrà corrisposta una somma in denaro pari a 1.500€.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è l’11 novembre 2024.

Per il bando, il modulo di partecipazione e l'informativa sulla privacy consultare il sito https://fondazione.cogeme.net/novita-2024/premio-tesi-si-puo-fare-di-piu-2024/ 

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente il numero 030 7714643 o scrivere un'email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

“Il cambiamento dell’economia globale in un'era turbolenta”. È questo il tema della 17ª conferenza internazionale dell’Euromed Academy of Business (EMRBI) che, per la prima volta, si terrà a Pisa (11-13 settembre). Attesi nella città toscana, circa 200 economisti aziendali provenienti da quattro continenti che, riuniti presso il Polo delle Benedettine dell’Università di Pisa, si confronteranno sulle prospettive economiche dei paesi del Mediterraneo in un mondo post-pandemico, caratterizzato da due guerre in corso e crisi economiche e finanziarie che si susseguono.

Tanti i temi all’ordine del giorno di quella che una delle più importanti conferenze sulla gestione aziendale al mondo, in termini di dimensioni, qualità dei contenuti e reputazione dei partecipanti. Nelle oltre 40 sessioni in programma, infatti, si discuterà dei problemi di approvvigionamento delle materie prime, di come sostenere l’attuale crescita del turismo e dei comportamenti che caratterizzano il consumatore di oggi, alle prese con un mercato sempre più dinamico e globalizzato.

Ma nei tre giorni pisani, grande attenzione sarà data anche all’impatto che le questioni sociali, finanziarie ed economiche stanno avendo sul mondo dell’imprenditoria in questa epoca di grande incertezza. Da come affrontare i temi della diversità e del genere all’interno delle organizzazioni, ad un’analisi di quello che è il potere delle risorse umane in azienda e nella società. Ma non mancheranno panel dedicati all’innovazione, alla gestione della tecnologia, alle nuove forme di imprenditorialità e alle prospettive di crescita di tutta l’area del mediterraneo. Il tutto con due focus dedicati alla gestione del Settore Agroalimentare e a quello dei Servizi Sanitari.

Tra gli interventi più attesi il seminario del Prof. Przemysław Tomczyk (Kozminski University) sulle opportunità che l’Intelligenza Artificiale offre all’attività di ricerca, e i panel su Smart Sustainable Mobility and Competitive Advantage, Sustaining today’s Tourism Growth, e Diversity and Gender in Organizations.

In programma dall’11 al 13 settembre 2024, l’edizione 2024 della Annual Conference of the Euromed Academy Of Business è ospitata dall’Università di Pisa in collaborazione con la University of Nicosia, e sostenuta, oltre che dall’Ateneo pisano, da: Centro Studi Enti Locali, Deda.Value, Mo.Ver. e Banca Popolare di Lajatico.

“Il cambiamento dell’economia globale in un'era turbolenta”. È questo il tema della 17ª conferenza internazionale dell’Euromed Academy of Business (EMRBI) che, per la prima volta, si terrà a Pisa (11-13 settembre). Attesi nella città toscana, circa 200 economisti aziendali provenienti da quattro continenti che, riuniti presso il Polo delle Benedettine dell’Università di Pisa, si confronteranno sulle prospettive economiche dei paesi del Mediterraneo in un mondo post-pandemico, caratterizzato da due guerre in corso e crisi economiche e finanziarie che si susseguono.

Tanti i temi all’ordine del giorno di quella che una delle più importanti conferenze sulla gestione aziendale al mondo, in termini di dimensioni, qualità dei contenuti e reputazione dei partecipanti. Nelle oltre 40 sessioni in programma, infatti, si discuterà dei problemi di approvvigionamento delle materie prime, di come sostenere l’attuale crescita del turismo e dei comportamenti che caratterizzano il consumatore di oggi, alle prese con un mercato sempre più dinamico e globalizzato.

Ma nei tre giorni pisani, grande attenzione sarà data anche all’impatto che le questioni sociali, finanziarie ed economiche stanno avendo sul mondo dell’imprenditoria in questa epoca di grande incertezza. Da come affrontare i temi della diversità e del genere all’interno delle organizzazioni, ad un’analisi di quello che è il potere delle risorse umane in azienda e nella società. Ma non mancheranno panel dedicati all’innovazione, alla gestione della tecnologia, alle nuove forme di imprenditorialità e alle prospettive di crescita di tutta l’area del mediterraneo. Il tutto con due focus dedicati alla gestione del Settore Agroalimentare e a quello dei Servizi Sanitari.

Tra gli interventi più attesi il seminario del Prof. Przemysław Tomczyk (Kozminski University) sulle opportunità che l’Intelligenza Artificiale offre all’attività di ricerca, e i panel su Smart Sustainable Mobility and Competitive Advantage, Sustaining today’s Tourism Growth, e Diversity and Gender in Organizations.

In programma dall’11 al 13 settembre 2024, l’edizione 2024 della Annual Conference of the Euromed Academy Of Business è ospitata dall’Università di Pisa in collaborazione con la University of Nicosia, e sostenuta, oltre che dall’Ateneo pisano, da: Centro Studi Enti Locali, Deda.Value, Mo.Ver. e Banca Popolare di Lajatico.

Professoressa associata di Storia medievale al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Cecilia Iannella si è laureata in Lettere presso l’Ateneo di Pisa e ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale presso l’Università di Torino. Nel 2000 è diventata ricercatrice di Storia medievale e nel 2021 professoressa associata presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

Incarichi istituzionali

La professoressa Iannella ha svolto un’intesa attività accademica, ricoprendo varie cariche istituzionali. Dal 2004 al 2014 ha fatto parte del Collegio dei docenti del Dottorato in Storia e in Storia e Orientalistica; dal 2004 al 2016 della Commissione scientifica di Area 11; dal 2009 al 2012 della giunta di Dipartimento; dal 2016 al 2022 della Commissione paritetica di Dipartimento; dal 2017 al 2020 è stata referente di Dipartimento per il Test di accesso-TOLC e per i Corsi di recupero OFA.

Il suo impegno in Ateneo si è costantemente rivolto anche all’ambito dell’organizzazione e della gestione della didattica in qualità di vicepresidente del Corso di Studi in Storia e in Storia e Civiltà dal 2012 al 2018; di vicepresidente del Corso di Studi in Scienze della Formazione primaria dal 2018 ad oggi, Corso di cui è stata cofondatrice; di referente di Dipartimento per la Formazione degli Insegnanti (dal 2015 ad oggi). Ha inoltre partecipato ai percorsi di formazione e abilitazione degli insegnanti della scuola: dal 2013 al 2021 è stata componente e Presidente di commissione nei concorsi dei corsi abilitanti (I e II ciclo TFA disciplinare, PAS, Specializzazione sul Sostegno), dove ha svolto incarichi di coordinamento e docenza.

Dal 2022 al 2024 è stata Referente di Ateneo per la Formazione degli Insegnanti e Coordinatrice scientifica del Centro di Ateneo Teaching and Learning Center (di cui attualmente è referente per la sezione Teaching Education, scuola di I e II grado). Dall’a.a. 2022-2023 è componente della Commissione di Ateneo per i Progetti Speciali per la Didattica. Nel 2023 ha ricevuto l’attestato di Migliore docente dell’anno per il corso di “Metodologia e didattica della Storia”.

Attività didattica, scientifica e di Terza missione

Dal 2000 la professoressa Iannella ha svolto attività didattica in vari insegnamenti nei Corsi di Studio triennale, magistrale e a ciclo unico in Storia, Storia e civiltà, Scienze della Formazione primaria (SSD HIST-01/A, Storia medievale). Nell’a.a. 2018-2019 ha attivato l’insegnamento di “Didattica della Storia” (LM Storia e civiltà) rivolto agli studenti e alle studentesse che intendono diventare insegnanti presso le scuole.

I principali ambiti di ricerca riguardano la storia della cultura tardo medievale in rapporto alla politica ed alla società e, più in generale, lo studio di fonti iconografiche e narrative (predicazione, cronachistica cittadina, letteratura). Recentemente i suoi interessi si sono rivolti alla storia politica di Pisa nel XIV secolo, con riguardo al rapporto tra cultura e forme di potere. Ha pubblicato volumi di ricerca, edizioni di fonti, articoli in riviste nazionali ed internazionali, testi divulgativi. Ha partecipato e partecipa a Progetti di ricerca nazionali ed internazionali. Ha preso parte, su invito, a seminari e convegni internazionali. È stata Honorary Reader presso University College of London.

Tra le attività di Terza missione si segnalano in particolare i progetti didattico-formativi rivolti agli insegnanti e svolti presso le scuole di ogni ordine e grado.

Venerdì, 06 Settembre 2024 07:10

FAQ

Non ho vissuto alcuna esperienza di violenza, né diretta né indiretta: devo comunque compilare il questionario?
Sì, il questionario è rivolto a qualunque persona che faccia parte dell’Università di Pisa, indipendentemente da ruolo, genere o esperienza. Anche se non hai vissuto alcuna esperienza di violenza, il tuo contributo è comunque fondamentale per questa indagine.

Ho vissuto uno o più episodi di violenza, ma non so se rientrano nell’ambito di questa indagine: a che tipo di esperienze devo fare riferimento nel questionario?
Il questionario indaga diversi tipi di violenza (economica, online, psicologica, fisica e sessuale), ma soltanto se la violenza è stata compiuta da persone connesse all’Università di Pisa oppure se è avvenuta all’interno dell’Università di Pisa oppure nell'ambito di attività connesse all'Università di Pisa (es. tirocinio). In ogni caso, puoi comunque compilare il questionario: il questionario non riguarda soltanto le tue esperienze di violenza.

Ho vissuto molestie o violenze di genere fuori dall’Università di Pisa, ad opera di persone che non hanno alcun legame con l’Ateneo: posso comunque fare riferimento a queste esperienze nel questionario?
No, il questionario non riguarda questi episodi di violenza. Se desideri parlare di quello che ti è accaduto e/o se hai bisogno d’aiuto, puoi contattare lo Sportello Interuniversitario contro la violenza di genere : il servizio è gratuito, anonimo, senza nessun obbligo di denuncia, ed è gestito dalle operatrici del Centro antiviolenza della Casa della donna.

Il questionario è anonimo?
Sì, il questionario è completamente anonimo. Non è possibile in alcun modo risalire all’identità delle persone che compilano il questionario.

Perché mi viene chiesto di inserire le mie credenziali?
L’accesso tramite credenziali garantisce che soltanto le persone appartenenti alla nostra comunità universitaria possano compilare il questionario e che ciascuna persona possa farlo soltanto una volta.

L’accesso tramite credenziali mette a rischio l’anonimato delle mie risposte?
No, il questionario resta completamente anonimo. La piattaforma Microsoft Forms, su cui si trova il questionario, mette in atto l’azione di filtro, chiedendo alla persona di autenticarsi, ma non registra le credenziali insieme alle risposte e restituisce i risultati del questionario in forma completamente anonima.

Ho iniziato a compilare il questionario ma ho dovuto interrompermi. Devo ricominciare da capo?
Sì. La compilazione deve avvenire in una singola sessione, non può essere iniziata, interrotta e ripresa in un secondo momento. Questo serve a garanzia dell’anonimato. Quando inizi la compilazione, assicurati di avere sufficiente tempo a disposizione per completare tutto il questionario: ti basteranno 10-15 minuti.

 

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Giovedì, 05 Settembre 2024 11:50

Molestie e violenza di genere nelle università

Gli ultimi anni hanno fatto registrare un crescendo di attenzione e di interesse per il fenomeno della violenza di genere all’interno dei contesti universitari e degli enti di ricerca e favorito l’emergere della consapevolezza del ruolo che queste istituzioni sono chiamate ad agire per contrastarlo.

Le università, infatti, sono inevitabilmente inserite in un contesto culturale più ampio, ancora ricco di contraddizioni, disuguaglianze e discriminazioni, dalle quali non possono pensare di essere esenti. In altre parole, la violenza di genere è presente anche all’interno del contesto universitario, e può potenzialmente emergere sia in rapporti verticali, nell’ambito della struttura gerarchica che caratterizza queste istituzioni, sia in rapporti orizzontali, nell’ambito delle relazioni interpersonali quotidiane che nascono all’interno di questi contesti.

Nonostante questa consapevolezza crescente, il fenomeno risulta ancora piuttosto opaco, anche a causa della mancanza di dati statistici sistematici che permettano di identificarne continuità e discontinuità all’interno dei diversi contesti nazionali e istituzionali.

Le iniziative che, anche nel nostro Paese, hanno permesso di far emergere la rilevanza del fenomeno risultano caratterizzate da una elevata eterogeneità in termini di obiettivi, metodi e strumenti che impediscono la comparabilità e la sistematizzazione dei dati raccolti. 

All’interno di questo panorama i dati raccolti dal Progetto europeo UniSAFE nel 2022-2023 in 48 università ed enti di ricerca di 15 paesi europei (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Italia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Svezia, Turchia) rappresentano un primo scenario utile per comprendere le dinamiche e le specificità che caratterizzano il fenomeno delle molestie e della violenza di genere all’interno di specifici contesti.

Il Questionario su Molestie e Violenze nell’Università di Pisa si pone in dialogo con quello ideato dal Progetto UniSAFE allo scopo di poter confrontare tendenze e fenomenologie e orientare la conoscenza in concrete politiche e strategie di contrasto.

Questi i tratti comuni: rivolgersi a tutte le componenti delle università e degli enti di ricerca coinvolti; rilevare le esperienze di molestie e violenza direttamente correlati con il contesto accademico; rilevare la violenza nelle sue diverse forme (violenza economica, violenza online, violenza psicologica, molestie sessuali, violenza sessuale e violenza fisica) e i comportamenti successivi (segnalazione/denuncia) e le percezioni connesse al tema della violenza (sensazione di sicurezza, fiducia nell’istituzione, etc.)

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