Si è spento all’età di 100 anni il professor Ottavio Banti, a lungo docente di Paleografia latina all’Università di Pisa
Si è spento serenamente, la sera di martedì 22 ottobre, il professor Ottavio Banti, che solo lo scorso 29 settembre aveva tagliato il traguardo di un secolo di vita. In servizio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa dal 1965 al 1993, ha impartito a diverse generazioni di studenti l’insegnamento di Paleografia latina e tenuto i corsi di Antichità medievali e di Epigrafia medievale presso la Scuola Speciale per Archeologi.
Come storico del Medioevo ha approfondito in particolare la Storia delle Istituzioni (origine del Comune, governi podestarili, regimi signorili), nell’ambito della Paleografia latina ha curato edizioni di cronache e di documenti, mentre in campo epigrafico è stato uno dei più autorevoli studiosi.
Per i suoi meriti scientifici e per gli importanti incarichi ricoperti a livello di Ateneo (prorettore, membro di commissioni) e come direttore del Dipartimento di Medievistica, nel 1985 è stato insignito del prestigioso Ordine del Cherubino.
Grande impegno Ottavio Banti ha profuso anche nell’attività della Società Storica Pisana, soprattutto come direttore per quasi mezzo secolo del «Bollettino Storico Pisano» e come autore, nelle pagine della rivista, di numerosi e densi saggi, nonché curatore di volumi nelle collane. L’elenco dei suoi scritti fino al 2014 è pubblicato nell’annata LXXXIII del Bollettino, a lui dedicato in occasione dei suoi novant’anni.
Così lo ricorda la professoressa Gabriella Garzella: “Ho avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo per oltre mezzo secolo. Come allieva ‘biennale’ del corso di Paleografia ho potuto rivivere gli esami sostenuti a suo tempo grazie a certi taccuini gelosamente custoditi, in cui il professor Banti annotava con minuzia le domande rivolte allo studente con le risposte e il voto finale impartito. Poi, da collega, ho potuto affiancarlo come Segretaria del Consiglio di Dipartimento negli anni dei suoi mandati di Direttore di Medievistica, e infine come Segretaria della Società Storica Pisana. Oltre alla stima profonda per uno dei miei maestri, mi ha legato a lui un sincero affetto, ricambiato da tante piccole attenzioni: ricorderò soltanto il dono di tanti suoi estratti, sempre accompagnati da una dedica in versi, quei versi arguti che gli sgorgavano fluidi e rivelavano una vena poetica a molti rimasta sconosciuta”.
I funerali si terranno nel pomeriggio di giovedì 24 ottobre, alle ore 16, nella Chiesa di Santa Caterina a Pisa.
Qui di seguito pubblichiamo un ricordo del professor Ottavio Banti scritto dal professor Mauro Ronzani.
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Il 22 ottobre 2024 è morto a Pisa - la città in cui aveva vissuto la più gran parte dei suoi 100 anni di vita - il prof. Ottavio Banti, che per oltre un quarantennio ha tenuto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia l'insegnamento di Paleografia e diplomatica, dapprima come incaricato, poi dal 1973 come professore straordinario e quindi ordinario. Il suo corso, fondato su un'accorta miscela di nozioni generali e teoriche e di esercitazioni pratiche di lettura di scritture latine dal I al XV secolo dell'era volgare, è stato un passaggio obbligato nella carriera di centinaia di studenti di storia, di lettere, di storia dell'arte, per i quali ha costituito un'esperienza formativa preziosa e memorabile. Banti era nato scientificamente come storico della politica e della società. La tesi di laurea assegnatagli da Ottorino Bertolini (e pubblicata in parte nell'annata 1951-52 del "Bollettino storico pisano") riguardava la signoria di Iacopo d'Appiano su Pisa (1392-1399); e su questo argomento Banti sarebbe ritornato un ventennio più tardi, con il solido e maturo volume pubblicato nel 1971, e ancora valido.
Nel frattempo, egli aveva sviluppato l'interesse per lo studio delle fonti - tanto narrative quanto documentarie - nella loro materialità e in relazione al contesto della loro produzione: donde gli studi sulla cancelleria del Comune di Pisa e sul notariato medievale pisano, come pure su La genesi dei testi cronistici pisani del secolo XIV (1963), lavoro innovativo e citatissimo preparato parallelamente all'edizione della cronaca di Ranieri Sardo, pubblicata nello stesso anno presso l'Istituto storico italiano per il Medio Evo di Roma, nel cui ambiente ebbe modo di allargare i suoi orizzonti di ricerca e conoscere alcuni dei maggiori medievisti italiani. Il frutto più noto di questo allargamento di prospettive è il saggio del 1972 su "Civitas" e "commune" nelle fonti italiane dei secoli XI e XII, ancora oggi riferimento ineludibile degli studi sulle origini comunali. Già in quegli anni, peraltro, i suoi interessi si erano estesi all'epigrafia medievale, che divenne con il tempo l'oggetto prediletto dei suoi studi: nel 1995 essi occuparono buona parte della silloge intitolata Scritti di storia, diplomatica ed epigrafia, curata da Silio P. P. Scalfati, mentre nel 2003 uscì il fondamentale volume Monumenta epigraphica pisana saeculi XV antiquiora.
Ma l'attività scientifica svolta da Banti fin quasi agli ultimi giorni della sua lunga vita non può certo essere riepilogata per intero in questa sede; così come sarebbe lungo stilare l'elenco delle cariche da lui ricoperte nell'Università di Pisa (fu direttore dell'Istituto di storia medievale e moderna e del Dipartimento di Medievistica, e membro del Senato Accademico) e in altre istituzioni pisane come l'Opera del Duomo. Per questo mi piace chiudere questo breve ricordo tornando alla sua attività di docente e maestro: chi ha avuto la fortuna di essergli allievo, ogni volta che getta l'occhio sull'originale di un documento o di un testo medievale non può fare a meno di ricordare le lezioni (o le consulenze specifiche) di Ottavio Banti, rinnovando un sentimento di affetto e riconoscenza, che da oggi si rivolgerà, ancor più intensamente, alla sua memoria.
Mauro Ronzani
Recovery of food surpluses: a project between the Region of Tuscany and the University of Pisa kicks off
According to the latest estimates, food surpluses in the Italian agri-food chain are reaching worrying levels. In 2023, 8.7 million tonnes of food were wasted, which is equivalent to 146 kg per inhabitant, with serious environmental and economic consequences. The Region of Tuscany has responded to this emergency, , by signing an agreement in July 2024 with the Department of Agricultural, Food and Agri-environmental Sciences of the University of Pisa , through the Department of Agriculture and Rural Development, to analyse the problem of food waste in the early stages of the production chain in Tuscany and to identify possible solutions to improve the prevention of waste and the recovery of food that is still edible.
The study is part of the PhD project “Initiatives to reduce food waste and losses in agri-food companies in the Region of Tuscany and to recover surplus food”, carried out by PhD student Giulia Gallo, under the supervision of Professor Alessio Cavicchi and Professor Francesca Galli. The project falls within the framework of the traineeship foreseen by the PNRR Public Administration (PA) Ministerial Funding.
The study aims to map out the main Tuscan agri-food companies and charities, in order to identify the critical points of surplus management and possible solutions to improve the prevention and redistribution of food surpluses. The research will make it possible to formulate recommendations for more effective policies and regulations, aimed at raising awareness of both companies in the sector and citizens.
The agreement between the Region of Tuscany and the University of Pisa responds to the need to find effective strategies to reduce waste at a time of increasing need. According to data from Caritas Toscana, more than 13% of the Tuscan population was at risk of poverty or social exclusion, with an increasing number of families relying on charitable services in 2022. While in 2023 alone, Caritas associations in the region assisted more than 28,000 people, which is an increase of 20% compared to 2019. In particular, the proportion of families with a low level of ISEE (Equivalent Economic Situation Indicator) is higher in the socio-health areas of the north of the Region (Apuane) and in some of the provincial capitals (such as Florence, Pisa, Livorno). The Banco Alimentare della Toscana, which collects surplus food for people in need, has also seen an increase in requests for assistance, in 2022, around 132,000 people received food aid through 554 charities for the needy.
Giulia Gallo.
"We have long been committed to the fight against food waste,” said Stefania Saccardi, Vice-President and Agrifood Councillor, “the economic crisis has impoverished many families, leaving them in a state of hardship even when it comes to buying food. in order to combat this phenomenon, the Region of Tuscany, together with Caritas and the Tuscan Food Bank Association, has already been implementing a programme of interventions since 2015. Knowledge of food surpluses, their causes and their relative management is therefore particularly important in light of existing regulations on waste prevention and control at European, national and regional level, in order to plan and take initiatives to counteract the increase in poverty and inequalities. The results of this research may give us the opportunity to formulate recommendations for policies and regulations to be implemented, specifically, in our region”.
Another issue that should not be overlooked is the environmental one. Surplus and wasted food have a strong impact, which for Italy is about 0.4 kg of CO2 per person, a value higher than the European average, which is about 0.36 kg of CO2 per person. There are also consequences on the economy. In fact, in Italy, the economic loss due to food waste reaches 22.8 billion euros, of which 17.92 billion for domestic consumption, 2.40 billion for the agricultural process, 960 million for the food industry and 970 million for food distribution. This is occurring within a context of increasing poverty in Italy in recent years. In fact, in Italy households living in extreme poverty have increased from 7.7% in 2021 to 8.3% in 2022 (Tuscany Region, 2023).
The final stage of the project will be to disseminate the results obtained in order to make producers and processors fully aware of the situation and to raise the awareness of citizens. The results of this research will be able to contribute to the formulation of recommendations for policies and regulations to be implemented, particularly in the Region of Tuscany.
Nuova convenzione fra Università di Pisa e Associazione laureati dell’Ateneo pisano
Pisa, 23 ottobre – Creare un legame duraturo con l’Università e la città di Pisa e rilanciare il senso di comunità anche dopo la fine degli studi. E’ questo lo spirito dietro la nuova convenzione fra l’Ateneo e l’Alap, l’Associazione laureati dell’Ateneo pisano, firmata il 23 ottobre a Palazzo alla Giornata dal rettore Riccardo Zucchi e dal presidente Alap Paolo Ghezzi.
Il rinnovato accordo rilancia la collaborazione fra le Alap e UniPi su più fronti a partire dall’organizzazione de “Il Campano d’Oro”, un premio conferito a laureati e laureate pisani che hanno raggiunto posizioni di alto prestigio nelle istituzioni, nel campo scientifico, e della cultura. Sarà inoltre istituito un tavolo di lavoro per ridefinire e rilanciare le “Nozze d’oro e d’argento con la laurea”, una cerimonia di Ateneo in cui ex studentesse e studenti festeggiano il loro venticinquesimo e il cinquantesimo anniversario della laurea.
I vari ambiti di mutuo impegno comprendono inoltre il progetto Alumni in un’ottica di collaborazioni di area vasta, la rivista Alap “Il Rintocco del Campano”, alcune iniziative istituzionali di Ateneo e del CUS come la celebrazione dell’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara e la regata Pisa-Pavia, oltre eventi formativi-informativi per i laureandi e matricole.
“Consolidare la collaborazione con l’Alap è fondamentale per costruire una identità e un senso di comunità forti che durino nel tempo, al di là degli anni di studio in Ateneo – sottolinea il rettore Riccardo Zucchi – da questo punto di vista le associazioni alumni possono giocare un ruolo strategico su più ambiti, penso all’inserimento del mondo del lavoro dei nostri laureati e laureate, alla loro crescita professionale, ma anche al settore del fund raising sino a reti attive sul territorio capaci di coinvolgere più soggetti”.
"La firma di questa convenzione – ha detto il presidente Paolo Ghezzi - consolida e arricchisce un rapporto tra Ateneo e i suoi laureati inserendo elementi innovativi e di profondo significato, oltre a ribadire l’importanza di alcune iniziative di grande qualità che ALAP organizza da decenni come il Campano d’oro. In particolare, il lavoro del prossimo periodo sarà indirizzato alla riattivazione della cerimonia delle nozze d’oro e di argento. Un impegno costante e volontario che rinnova un rapporto vivo a testimonianza del legame tra l’Ateneo e coloro che in esso hanno avuto l’onore e la fortuna di formarsi."
Da parte dell’Università di Pisa la convenzione è frutto del lavoro coordinato dal professore Marco Macchia, delegato per i rapporti con il territorio, con i professori Giuseppe D’Onza, delegato al bilancio, Giuseppe Campanelli, prorettore per gli affari giuridici, e Francesco Leccese, prorettore per l’edilizia e il patrimonio immobiliare. Per l’Alap hanno collaborato Lorenzo Gremigni, Francesca Fiorentini, Francesca Pala, Francesco Porcelli e tutto il consiglio.
Nuova convenzione fra Università di Pisa e Associazione laureati dell’Ateneo pisano
Pisa, 23 ottobre – Creare un legame duraturo con l’Università e la città di Pisa e rilanciare il senso di comunità anche dopo la fine degli studi. E’ questo lo spirito dietro la nuova convenzione fra l’Ateneo e l’Alap, l’Associazione laureati dell’Ateneo pisano, firmata il 23 ottobre a Palazzo alla Giornata dal rettore Riccardo Zucchi e dal presidente Alap Paolo Ghezzi.
Da sinistra, Paolo Ghezzi e Riccardo Zucchi
Il rinnovato accordo rilancia la collaborazione fra le Alap e UniPi su più fronti a partire dall’organizzazione de “Il Campano d’Oro”, un premio conferito a laureati e laureate pisani che hanno raggiunto posizioni di alto prestigio nelle istituzioni, nel campo scientifico, e della cultura. Sarà inoltre istituito un tavolo di lavoro per ridefinire e rilanciare le “Nozze d’oro e d’argento con la laurea”, una cerimonia di Ateneo in cui ex studentesse e studenti festeggiano il loro venticinquesimo e il cinquantesimo anniversario della laurea.
I vari ambiti di mutuo impegno comprendono inoltre il progetto Alumni in un’ottica di collaborazioni di area vasta, la rivista Alap “Il Rintocco del Campano”, alcune iniziative istituzionali di Ateneo e del CUS come la celebrazione dell’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara e la regata Pisa-Pavia, oltre eventi formativi-informativi per i laureandi e matricole.
Riccardo Zucchi e Paolo Ghezzi con il team Alap e Unipi che ha contribuito alla stesura della convezione
“Consolidare la collaborazione con l’Alap è fondamentale per costruire una identità e un senso di comunità forti che durino nel tempo, al di là degli anni di studio in Ateneo – sottolinea il rettore Riccardo Zucchi – da questo punto di vista le associazioni alumni possono giocare un ruolo strategico su più ambiti, penso all’inserimento del mondo del lavoro dei nostri laureati e laureate, alla loro crescita professionale, ma anche al settore del fund raising sino a reti attive sul territorio capaci di coinvolgere più soggetti”.
"La firma di questa convenzione – ha detto il presidente Paolo Ghezzi - consolida e arricchisce un rapporto tra Ateneo e i suoi laureati inserendo elementi innovativi e di profondo significato, oltre a ribadire l’importanza di alcune iniziative di grande qualità che ALAP organizza da decenni come il Campano d’oro. In particolare, il lavoro del prossimo periodo sarà indirizzato alla riattivazione della cerimonia delle nozze d’oro e di argento. Un impegno costante e volontario che rinnova un rapporto vivo a testimonianza del legame tra l’Ateneo e coloro che in esso hanno avuto l’onore e la fortuna di formarsi."
Da parte dell’Università di Pisa la convenzione è frutto del lavoro coordinato dal professore Marco Macchia, delegato per i rapporti con il territorio, con i professori Giuseppe D’Onza, delegato al bilancio, Giuseppe Campanelli, prorettore per gli affari giuridici, e Francesco Leccese, prorettore per l’edilizia e il patrimonio immobiliare. Per l’Alap hanno collaborato Lorenzo Gremigni, Francesca Fiorentini, Francesca Pala, Francesco Porcelli e tutto il consiglio.
Intelligenza Artificiale: alleanza tra Università di Pisa e OpenAI
Prima in Italia, l’Università di Pisa getta le basi di una stretta collaborazione con OpenAI. Insieme, collaboreranno per definire quello che sarà il futuro utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica, nella ricerca e nelle attività amministrative.
L’alleanza nasce a seguito dell'acquisizione da parte dell'Ateneo pisano della licenza per l'uso di ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università annunciata il 30 marzo scorso e nata per distribuire in modo responsabile l'intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e attività del campus.
L'Università di Pisa è la prima in Italia ad adottare ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università, annunciata il 30 marzo e creata per la distribuzione responsabile dell'intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e per le attività del campus.
"L'Università di Pisa utilizza la tecnologia OpenAI da più di un anno per offrire servizi all'avanguardia alla propria comunità, e ora è giunto il momento di rafforzare questo rapporto reciproco - spiega il Professor Antonio Cisternino, Presidente del Sistema Informatico di Ateneo - Per questo motivo abbiamo deciso di aderire al programma dedicato alle università e di essere tra i primi al mondo a valutare il potenziale delle tecnologie ChatGPT Edu nelle attività di insegnamento e ricerca, insieme ad altre prestigiose università internazionali come Harvard e Oxford."
"Al primo evento mondiale di OpenAI dedicato all'educazione, a cui ho partecipato con CRUI, abbiamo discusso con rappresentanti di università di tutto il mondo su come l'IA possa essere utilizzata in questo settore - prosegue Cisternino - Questo ci permetterà di avere un'anteprima sui nuovi prodotti in uscita di OpenAI, come è stato il caso di Canvas, e di essere all'avanguardia in un settore di ricerca in continua espansione."
"Siamo entusiasti di collaborare con l'Università di Pisa affinché studenti e docenti possano beneficiare dei nostri strumenti di IA attraverso ChatGPT Edu – ha commentato Leah Belsky, General Manager per l'Educazione presso OpenAI - Non vediamo l'ora di supportare il team nell'offrire un apprendimento più personalizzato, nel promuovere scoperte nella ricerca e nell'aiutare a preparare gli studenti per un futuro orientato all'IA."
L'Università di Pisa ha iniziato a lavorare a un livello più strategico con i prodotti di OpenAI nel marzo 2023, quando UniPi ha utilizzato l'API di ChatGPT per sviluppare il progetto open-source Oraculum/Sibylla - un innovativo sistema di gestione della conoscenza - e creare chat basate su IA capaci di fornire informazioni precise su regolamenti e procedure universitarie in qualsiasi lingua.
La collaborazione recentemente avviata tra l'Università di Pisa e OpenAI si inserisce in un impegno più ampio dell'Unipi nel campo dell'Intelligenza Artificiale, che include programmi di laurea magistrale, corsi post-laurea e progetti di ricerca. Tra questi c’è GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare per lo studio, la promozione e la validazione di sistemi di intelligenza artificiale affidabili, trasparenti, robusti, sicuri ed etici. Questo laboratorio è frutto delle attività del progetto FAIR, finanziato dal PNRR con l'obiettivo di sviluppare i sistemi di intelligenza artificiale del futuro. L'Università di Pisa è il coordinatore nazionale del sotto-progetto AI Umanocentrica all'interno di questa iniziativa.
Intelligenza Artificiale: alleanza tra Università di Pisa e OpenAI
Prima in Italia, l’Università di Pisa getta le basi di una stretta collaborazione con OpenAI. Insieme, collaboreranno per definire quello che sarà il futuro utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica, nella ricerca e nelle attività amministrative.
L’alleanza nasce a seguito dell'acquisizione da parte dell'Ateneo pisano della licenza per l'uso di ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università annunciata il 30 marzo scorso e nata per distribuire in modo responsabile l'intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e attività del campus.
L'Università di Pisa è la prima in Italia ad adottare ChatGPT Edu, la versione di ChatGPT per le università, annunciata il 30 marzo e creata per la distribuzione responsabile dell'intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e per le attività del campus.
"L'Università di Pisa utilizza la tecnologia OpenAI da più di un anno per offrire servizi all'avanguardia alla propria comunità, e ora è giunto il momento di rafforzare questo rapporto reciproco - spiega il Professor Antonio Cisternino, Presidente del Sistema Informatico di Ateneo - Per questo motivo abbiamo deciso di aderire al programma dedicato alle università e di essere tra i primi al mondo a valutare il potenziale delle tecnologie ChatGPT Edu nelle attività di insegnamento e ricerca, insieme ad altre prestigiose università internazionali come Harvard e Oxford."
"Al primo evento mondiale di OpenAI dedicato all'educazione, a cui ho partecipato con CRUI, abbiamo discusso con rappresentanti di università di tutto il mondo su come l'IA possa essere utilizzata in questo settore - prosegue Cisternino - Questo ci permetterà di avere un'anteprima sui nuovi prodotti in uscita di OpenAI, come è stato il caso di Canvas, e di essere all'avanguardia in un settore di ricerca in continua espansione."
"Siamo entusiasti di collaborare con l'Università di Pisa affinché studenti e docenti possano beneficiare dei nostri strumenti di IA attraverso ChatGPT Edu – ha commentato Leah Belsky, General Manager per l'Educazione presso OpenAI - Non vediamo l'ora di supportare il team nell'offrire un apprendimento più personalizzato, nel promuovere scoperte nella ricerca e nell'aiutare a preparare gli studenti per un futuro orientato all'IA."
L'Università di Pisa ha iniziato a lavorare a un livello più strategico con i prodotti di OpenAI nel marzo 2023, quando UniPi ha utilizzato l'API di ChatGPT per sviluppare il progetto open-source Oraculum/Sibylla - un innovativo sistema di gestione della conoscenza - e creare chat basate su IA capaci di fornire informazioni precise su regolamenti e procedure universitarie in qualsiasi lingua.
La collaborazione recentemente avviata tra l'Università di Pisa e OpenAI si inserisce in un impegno più ampio dell'Unipi nel campo dell'Intelligenza Artificiale, che include programmi di laurea magistrale, corsi post-laurea e progetti di ricerca. Tra questi c’è GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare per lo studio, la promozione e la validazione di sistemi di intelligenza artificiale affidabili, trasparenti, robusti, sicuri ed etici. Questo laboratorio è frutto delle attività del progetto FAIR, finanziato dal PNRR con l'obiettivo di sviluppare i sistemi di intelligenza artificiale del futuro. L'Università di Pisa è il coordinatore nazionale del sotto-progetto AI Umanocentrica all'interno di questa iniziativa.
Presentazione dell'opuscolo "La città di Pisa e i suoi servizi"
Lunedì 28 ottobre, alle ore 18.30, presso l'Aula AM2 (Largo Bruno Pontecorvo) avrà luogo la presentazione della pubblicazione dal titolo "La città di Pisa e i suoi servizi", realizzata da Pisa Città di Frontiera con i contributi per le attività studentesche dell'Ateneo di Pisa.
Per ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Presentazione dell'opuscolo "La città di Pisa e i suoi servizi"
Lunedì 28 ottobre, alle ore 18.30, presso l'Aula AM2 (Largo Bruno Pontecorvo) avrà luogo la presentazione della pubblicazione dal titolo "La città di Pisa e i suoi servizi", realizzata da Pisa Città di Frontiera con i contributi per le attività studentesche dell'Ateneo di Pisa.
Per ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pietrasanta: Università di Pisa e Comune insieme per favorire lo sviluppo del territorio
Dalla promozione della cultura e valorizzazione dell’Alta Toscana e delle sue eccellenze, al lifelong learning. Sono questi alcuni degli ambiti su cui Università di Pisa e Comune di Pietrasanta collaboreranno nei prossimi tre anni per favorire lo sviluppo economico e culturale del territorio pietrasantino.
La nuova alleanza è stata sancita, lunedì 21 ottobre, nella Sala Mappamondi del Palazzo alla Giornata di Pisa - sede dell’Università -, dove il rettore dell’Ateneo, Riccardo Zucchi, e il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, hanno firmato una convenzione quadro che impegna le due istituzioni a svolgere iniziative congiunte sul territorio di riferimento.
Tra gli interventi previsti dalla convenzione anche l’attivazione di tirocini, lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario e di attività formative anche post-laurea.
“Questa convezione si inserisce in un più ampio percorso di consolidamento e valorizzazione delle relazioni con il contesto sociale ed economico del territorio toscano che l’Università di Pisa porta avanti, con decisione, già da anni – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi - Passa da accordi come quello siglato oggi col Comune di Pietrasanta, d’altronde, la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per favorire lo sviluppo economico e culturale dei territori, per creare lavoro e garantire coesione sociale”.
"Già in passato la città di Pietrasanta ha avuto occasione, più volte e in modo proficuo, di collaborare con i dipartimenti dell’Università di Pisa per ambiti specifici di intervento come, ad esempio, l’ambiente – ha dichiarato il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti -L’Ateneo è uno dei più prestigiosi e antichi d’Italia e rappresenta un patrimonio di grande valore, sia per la didattica, sia per la ricerca, che sono punti di assoluta eccellenza: con l’accordo di oggi rendiamo Pietrasanta parte attiva di questo circuito virtuoso fatto di saperi e conoscenze, da condividere e sviluppare anche sul nostro territorio".
Referenti per la realizzazione delle attività congiunte previste dalla convenzione, sono, per l’Università di Pisa, il professor Marco Macchia, Delegato per i rapporti con il territorio, e il dott. Michele Amato Padrone, Dirigente della Direzione Didattica, Studenti e Internazionalizzazione; per il Comune: la dott.ssa Monica Torti, Dirigente dell’Area Servizi del Cittadino, e la dott.ssa Sabrina Francesconi, Funzionaria dell’Ufficio Cultura e Turismo. I referenti svolgeranno un ruolo propositivo e di interazione operativa tra l’Università e il Comune.
Pietrasanta: Università di Pisa e Comune insieme per favorire lo sviluppo del territorio
Dalla promozione della cultura e valorizzazione dell’Alta Toscana e delle sue eccellenze, al lifelong learning. Sono questi alcuni degli ambiti su cui Università di Pisa e Comune di Pietrasanta collaboreranno nei prossimi tre anni per favorire lo sviluppo economico e culturale del territorio pietrasantino.
La nuova alleanza è stata sancita, lunedì 21 ottobre, nella Sala Mappamondi del Palazzo alla Giornata di Pisa - sede dell’Università -, dove il rettore dell’Ateneo, Riccardo Zucchi, e il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, hanno firmato una convenzione quadro che impegna le due istituzioni a svolgere iniziative congiunte sul territorio di riferimento.
Tra gli interventi previsti dalla convenzione anche l’attivazione di tirocini, lo svolgimento di giornate di orientamento allo studio universitario e di attività formative anche post-laurea.
“Questa convezione si inserisce in un più ampio percorso di consolidamento e valorizzazione delle relazioni con il contesto sociale ed economico del territorio toscano che l’Università di Pisa porta avanti, con decisione, già da anni – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi - Passa da accordi come quello siglato oggi col Comune di Pietrasanta, d’altronde, la nascita, anche a livello locale, di un’economia competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza, la ricerca e l’innovazione. Elementi fondamentali per favorire lo sviluppo economico e culturale dei territori, per creare lavoro e garantire coesione sociale”.
"Già in passato la città di Pietrasanta ha avuto occasione, più volte e in modo proficuo, di collaborare con i dipartimenti dell’Università di Pisa per ambiti specifici di intervento come, ad esempio, l’ambiente – ha dichiarato il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti -L’Ateneo è uno dei più prestigiosi e antichi d’Italia e rappresenta un patrimonio di grande valore, sia per la didattica, sia per la ricerca, che sono punti di assoluta eccellenza: con l’accordo di oggi rendiamo Pietrasanta parte attiva di questo circuito virtuoso fatto di saperi e conoscenze, da condividere e sviluppare anche sul nostro territorio".
Referenti per la realizzazione delle attività congiunte previste dalla convenzione, sono, per l’Università di Pisa, il professor Marco Macchia, Delegato per i rapporti con il territorio, e il dott. Michele Amato Padrone, Dirigente della Direzione Didattica, Studenti e Internazionalizzazione; per il Comune: la dott.ssa Monica Torti, Dirigente dell’Area Servizi del Cittadino, e la dott.ssa Sabrina Francesconi, Funzionaria dell’Ufficio Cultura e Turismo. I referenti svolgeranno un ruolo propositivo e di interazione operativa tra l’Università e il Comune.